Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Proclamazione stato agitazione

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Dott. Roberto GUALTIERI

AGENZIE DELLE ENTRATE
I SILENZI DEL GOVERNO E LE MANCATE INZIATIVE ASSUNTE COMPORTANO LA PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE E L’APERTURA DI UNA NUOVA STAGIONE DI MOBILITAZIONE

Illustrissimo Ministro,

le scriventi OO.SS. prendono atto che nonostante le manifestazioni sindacali unitarie di protesta dei mesi scorsi che hanno coinvolto tutti i colleghi dell’Agenzia delle Entrate nonché le rassicurazioni ricevute nel corso di diversi incontri ufficiali con il viceministro Sen. Misiani, il quale dopo essersi formalmente impegnato per conto del Governo ad intervenire sulle criticità denunciate dalle Scriventi ed aver fissato incontro per il 10 dicembre u.s. sono stati disattesi sia l’incontro che i provvedimenti auspicati senza fornire alcuna spiegazione.

Gravissime carenze di personale, con carichi di lavoro oramai non più sostenibili, deficit di risorse finanziarie da destinare al salario accessorio accompagnato da ritardi intollerabili nell’erogazione, significative difficoltà organizzative che richiederebbero investimenti economico-finanziari nonché interventi regolamentari e contrattuali (vedi Incarichi di Responsabilità), grandi difficoltà nei rapporti convenzionali con il MEF, deficit nell’operatività del Comitato di Gestione che da mesi è bloccato, ed assenza del Direttore dell’Agenzia sono solo alcune delle gravi problematiche esistenti e su cui il Governo ha scelto di non intervenire.

Illustrissimo Ministro,

a parere delle Scriventi, la situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità traducendosi in pesanti criticità operative che, oggettivamente, impediranno alla macchina fiscale il raggiungimento dell’obiettivo della lotta all’evasione ed elusione fiscale nonché i servizi ai cittadini. Tutto ciò, nonostante il monito della più alta Autorità dello Stato e la volontà del Governo, espressa con specifici interventi pubblici e quale punto programmatico fondamentale e qualificato dell’azione governativa, di affrontare e risolvere la “questione” dell’elevata mole di reddito sottratto al prelievo fiscale, vero elemento di disuguaglianza del Paese.

Le OO.SS. in diverse occasioni e in tutte le sedi istituzionali hanno sottolineato la necessità di interventi normativi e regolamentari, dedicati ed urgentissimi, ed in ragione di ciò ribadiscono con forza, la richiesta di interventi qualificati, proclamando nel contempo lo stato di agitazione sia a difesa degli interessi della collettività sia a tutela dei colleghi rappresentati dal momento che viene messa a repentaglio l’operatività dell’Amministrazione che svolge un ruolo strategico per il sistema Paese.
Con i più cordiali saluti

Roma, 30 dicembre 2019

FP CGILCISL FPUIL PACONFSAL UNSAFLP
BoldoriniSilveriCavallaroSempreboniPatricelli

 

CUG Entrate: “Da collega a collega”

“da collega a collega”

I colleghi delle Agenzie Fiscali contro la violenza sulle donne

25 novembre 2019

 

 

Grande testimonianza dei colleghi dell’Agenzia delle Entrate per la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”.

Importante dimostrazione che anche, e specialmente, nei luoghi di lavoro, è possibile testimoniare vicinanza a chi è vittima di violenza, ma soprattutto è possibile aiutare a creare consapevolezza in chi pur vivendo queste problematiche, non parla per “paura di non essere compreso”. Ieri il collega che vive situazioni “difficili” non si è sentito solo.

Si ringrazia il CUG Entrate per la campagna di sensibilizzazione fatta e i colleghi iscritti e non che hanno recepito il forte messaggio affinché chi vive queste difficoltà “non sia più solo”.

Noi nel nostro piccolo continueremo ad impegnarci affinché negli Uffici si possa ricreare il giusto clima di lavoro che non fa sentir nessuno escluso e dove il gruppo può diventare la forza di chi è “in difficoltà”.

L’attenzione del nostro sindacato ad una categoria capace di esprimere elevate “performance professionali ed organizzative” ma e soprattutto “elevato valore umano”.

 

Le Componenti Unsa CUG Agenzia Entrate

 

MARIA ANTONIA                   LUCIA

LARESE GORTIGO                DELLAGIOVAMPAOLA

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Incontro del 19.11.2019

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI
INCONTRO SINDACALE DEL 19 NOVEMBRE 2019
TELELAVORO E NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE

L’incontro dell’Organismo Paritetico sul telelavoro e quello di confronto sul “nuovo sistema di
valutazione” si sono rivelati, come prevedibile, interlocutori.
Il prospettato “disciplinare sul telelavoro” nelle sue articolazioni di “telelavoro domiciliare” e
“telelavoro delocalizzato” mette in atto due strumenti estremamente utili per quei Colleghi i quali, per
svariati impedimenti o altre situazioni, possono fruire di una tipologia lavorativa meno difficoltosa e più
consona alle esigenze familiari e personali.
Esigenze che prioritariamente sono individuate in disabilità psico/fisiche gravi del dipendente, in
una similare disabilità grave per figli/coniuge/convivente more uxorio, per prendersi cura di figli minori di
dodici anni, comprendo anche situazioni legate a grandi tempi di percorrenza per raggiungere la sede di
lavoro
Chiaramente il telelavoro è legato a specifiche prestazioni lavorative effettuabili digitalmente, che
non prevedano contatti abituali con interlocutori esterni, che abbiano un elevato grado di autonomia
operativa e che non siano a prevalente contenuto di coordinamento e controllo.
Per quanto concerne il telelavoro delocalizzato sarà anche necessario reperire delle postazioni
nell’ufficio di assegnazione, eventualità non sempre scontata, mentre per quello domiciliare si richiederà
l’esistenza di una serie di presupposti.
La nostra delegazione ha intanto osservato che le difficoltà del reperimento di postazioni possa e
debba essere superata al fine di non limitare la fruizione dei benefici del telelavoro a poche unità di
personale, mentre si è riservata altre osservazioni nel prossimo incontro sul tema preannunciato
nell’ambito di una decina di giorni.
Il confronto sul “nuovo sistema di valutazione” si è svolto, come intuibile, su un terreno più
sdrucciolevole visti i risultati portati dalle schede di valutazione per gli anni 2017 e 2018 in cui molti dei
Colleghi sono stati, per usare un eufemismo, “sottovalutati”.
L’analisi di quanto accaduto, a nostro avviso, non può limitarsi al semplice “rifiuto aprioristico” della
valutazione, posto che, fin tanto che la stessa continuerà ad essere un obbligo di legge, bisognerà
confrontarsi sul tema.
Questo lo diciamo perché, con ogni rispetto per le iniziative di altre OO. SS., non ci si può limitare al
rimandare al mittente il problema quando si sa che, comunque, bisogna fare i conti con lo stesso.
Bisogna affrontare e risolvere le molte carenze manifestate dal sistema valutativo del 2014 acuite
anche da una fraintesa e impropria operazione di “classificazione” da parte di alcuni (non pochi) valutatori.
Contemporaneamente, bisogna assistere i molti Colleghi che ne stanno facendo istanza di fronte ai
comitati di valutazione, cosa per la quale siamo già impegnati, nel convincimento che la tutela del
lavoratore si svolge attraverso azioni positive in cui il sindacato va oltre la protesta e “fa”.
Tornando alla riunione ed in merito alle osservazioni di parte sindacale formulate nel precedente
incontro, l’Agenzia ha illustrato le parti ritenute accoglibili.
Le OO.SS. presenti al tavolo hanno giudicato non sufficienti le ipotesi di garanzie da introdurre,
trattandosi di un processo che in futuro sarà sempre più di nodale importanza per vari aspetti della vita
lavorativa.
Sulle modifiche suggerite ci si è soffermati, ad esempio, sulla necessità che il punteggio debba
essere accompagnato sempre dalla relativa motivazione. Laddove il valutatore si sia avvalso delle
indicazioni di altri soggetti all’interno della struttura (P.O., IDR, capi sezione, capi sot, ecc) dovrà
specificarne l’identità.
E’ stato riaffermato, inoltre, il concetto per il quale dopo l’assegnazione degli obiettivi vi è la
necessità di una verifica infra-annuale mediante colloquio con il Lavoratore e che prima delle notificazioni
delle schede di valutazione si proceda da parte dei dirigenti di vertice ad incontri di calibrazione con i
propri dirigenti egli Uffici onde evitare difformità difficilmente comprensibili.
E’ stata anche rappresentata la problematica di coloro che nell’anno di riferimento, totalmente o
parzialmente, siano stati assenti dall’ufficio per maternità, legge 104/92, periodo di assistenza a figli minori
di anni tre, distacco sindacale, ecc. Tali Lavoratori hanno diritto ad una valutazione riferita alla presenza ma
che non deve essere penalizzata per la parte dell’assenza.
Sui punteggi si è discusso, anche, di utilizzare un range molto più ridotto, per dare alle
differenziazioni una connotazione più precisa di talché si possa evidenziare più facilmente il grado di
valutazione.
Altro argomento fortemente sottolineato dal sindacato all’Amministrazione ha riguardato
l’opportunità, per i valutatori, di seguire appositi corsi di formazione, necessari per apprendere le modalità
di interlocuzione con il valutato, al fine di rendere la valutazione della performance un processo frutto di
confronto uscendo, quindi, dalla sterile e a volte umiliante logica della “pagellina”.
Come è facile intuire, i tanti spunti posti dal sindacato all’Amministrazione sul tema della
valutazione hanno imposto e riteniamo imporranno ulteriori e serie riflessioni sulle quali verterà il
confronto nelle prossime settimane.
L’Unsa rimane a disposizione di tutti i Colleghi che su questo delicato dibattito vorranno dare il loro
contributo di idee.

Veltri                                                            Fici                                                                    Fiorentino

COMMENTO DEL COORDINATORE NAZIONALE – UNA SITUAZIONE A DIR POCO PARADOSSALE

Il Commento del Coordinatore

 

AGENZIE FISCALI

 

UNA SITUAZIONE A DIR POCO PARADOSSALE

 

Almeno quest’anno, dopo il grande sciopero del 2 aprile scorso e dopo le diverse manifestazioni di protesta esplicate nel corso dei mesi passati avremmo voluto un’altra narrazione, ma mai come oggi il detto “al peggio non vi è mai limite” si è dimostrato vero.

La plastica dimostrazione di ciò è stato l’imbarazzo della Direttrice Generale delle Finanze che non è stata in alcun modo messa nelle condizioni di dire alcunché nell’ultimo incontro sulle Convenzioni, passando “la palla” al Vice Ministro Misiani.

I nodi sono tutti politici e solo un significativo intervento dell’Autorità governativa e del Parlamento potrà portarci “fuori dalle secche”, sempre che la stessa Autorità voglia e possa fare ciò.

Non serve a nulla che importanti dirigenti pubblici testimoniano la bontà di “strumenti” come le posizioni organizzative, se poi alle Amministrazioni non è permesso di finanziarle finanche con risorse proprie.

Non serve a nulla ricevere risorse finanziarie per il salario accessorio tramite decreto ministeriale e poi renderle non spendibili (per vincoli di spesa), altro che “tecnicalità”.

Non serve a nulla parlare di un rapporto diretto tra obiettivi assegnati e risorse correlate con quegli obiettivi, se la Quota Incentivante di Convenzione rimane una posta storica immutata fin dalla nascita delle Agenzie, mentre gli obiettivi si sono sempre più innalzati in termini qualitativi e quantitativi (basta non chiamarla quota incentivante).

Non serve a nulla far finta di costruire un diverso meccanismo incentivante (art. 1 comma 7 del D. Lgs n. 157/2015), se lo stesso meccanismo porta con sé la neutralità finanziaria e nel contempo, fatto ancor più grave, ancora deve trovare applicazione concreta (sono passati quattro anni dall’emanazione della norma). Il salario accessorio viene riscosso dai colleghi con almeno 30 mesi di ritardo, anche approvando immediatamente il nuovo meccanismo, ovverossia la massima dimostrazione del “non legame” tra prestazione e controprestazione. Quindi, si cambia per “non cambiare nulla”.

Non serve a nulla rivedere tutte le posizioni dirigenziali, consolidare quelle più qualificate e “declassare” le altre, attribuendo quest’ultime a posizioni organizzative di elevata responsabilità, se il “tessuto” normativo mostra degli “strappi” che chiamano la Corte Costituzionale a giudicare circa la bontà dello strumento utilizzato. Il Contratto sarebbe più “confacente” alla strategicità delle scelte, lo strumento di regolazione del rapporto di lavoro, da cui la nostra richiesta di creazione di una “Area Quadri” negoziata al primo livello (in Aran). L’attribuzione di un preciso “status” giuridico e nel contempo l’individuazione di un preciso meccanismo di sviluppo professionale, la corretta risposta alle istanze di migliaia di colleghi ed alle necessità di un nuovo e moderno modello di organizzazione del lavoro.

Non serve a nulla parlare di macchina fiscale e modello delle Agenzie Fiscali, se non vi sono regole normative e contrattuali, in deroga al vigente quadro di riferimento, che permettano l’esplicarsi delle potenzialità dello strumento adottato venti anni fa, che avrebbe richiesto, invece, opportune correzioni e migliore qualificazione. A tale riguardo da sempre NOI, a tutti i livelli, abbiamo svolto il compito di segnalare, evidenziare, pungolare ed abbiamo formalizzato interventi di modifica normativa e regolamentare, ma non  siamo stati ascoltati.

Ma, soprattutto, non serve a nulla parlare di tutto quanto sopra evidenziato se alla base mancano le risorse umane, elemento fondamentale per porre in essere qualsiasi azione ed attività.

A questo punto, pur nella diversità di pensiero, Noi come Sindacato autonomo non siamo per il Sindacato unico, abbiamo ritenuto opportuno, oramai da mesi se non da anni, portare avanti una battaglia unitaria, nella consapevolezza che in assenza di un fronte compatto difficilmente si riuscirebbe ad ottenere qualcosa (ne abbiamo già avuto dimostrazione).

Questa è la situazione a dir poco paradossale.

La Politica, quella alta, deve fare immediatamente delle scelte, che oseremmo dire di fondo, ovvero salvaguardare le Agenzie Fiscali, metterle nelle migliori condizioni giuridiche-operative e fornire gli strumenti di supporto per una efficace azione di contrasto all’evasione e per una migliore azione di “compliance”.

Quanto sopra, assicurando a tutto il personale la “giusta” retribuzione, i dovuti percorsi di carriera e le migliori condizioni perché si possano serenamente esercitare delicati e responsabili compiti a servizio della Nazione.

Il resto sono chiacchiere, e volentieri le lasciamo ai professionisti del “non fare”.

Noi faremo come sempre la nostra parte, è il nostro compito di rappresentanza, ma ci aspettiamo uno scatto d’orgoglio della classe politica, prima che tutto sia definitivamente perso.

 

 

Il Coordinatore

Valentino Sempreboni

 

 

AGENZIE FISCALI – Convenzioni – Unitario 13.11.19

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

 

CONVENZIONI 2019…ma i problemi veri richiedono risposte dalla politica

 

Ieri alle 17 si è tenuto il confronto sulle Convenzioni al quale, oltre ai direttori delle Agenzie Fiscali e al direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, era presente il Viceministro all’Economia Antonio Misiani in rappresentanza del Governo.

La partecipazione di un esponente governativo era stata fortemente voluta dal sindacato che, con la nota unitaria dello scorso 7 novembre, aveva chiesto che l’incontro sulle convenzioni 2019, del tutto inutile a novembre, fosse l’occasione per dare un minimo di visione prospettica alle problematiche del personale delle Agenzie fiscali.

Il direttore del Dipartimento delle Finanze ci ha informato che, a partire dal 2018, andrà a regime il nuovo meccanismo di finanziamento delle Agenzie, che prevede che tutto il salario accessorio sia inserito nella Convenzione annuale tra Ministero dell’Economia e Agenzie Fiscali e calcolato in base a quanto previsto dall’articolo 1, comma 7 del Decreto Legislativo 157 del 2015 (che, in sostanza, stabilisce l’unificazione in un unico sistema salariale del comma 165 e della quota incentivante)

Questa potrebbe anche essere una buona notizia perché riduce i tempi di erogazione dei fondi ai lavoratori, se non fosse che, allo stato attuale, le risorse  vengono tagliate per effetto di leggi ingiuste che penalizzano i lavoratori del fisco come, ad esempio, quella sulla spending rewiev che prevede un “tetto” ai Fondi di incentivazione.

Per questo abbiamo ricordato al Viceministro i contenuti del nostro precedente incontro del 23 ottobre, quando, nel corso del Presidio dei lavoratori delle Agenzie Fiscali sotto il Ministero dell’Economia, eravamo stati da lui ricevuti e avevamo avuto modo di sottolineare  i problemi relativi alla operatività degli uffici prodotti dalla grave carenza degli organici sia alle Entrate che in Dogana,  nonché i tagli al salario accessorio e l’esigenza di avere chiara la visione del Governo sul futuro delle Agenzie e del loro ruolo.

Ieri sera, quindi, abbiamo reiterato la richiesta di risposte sia circa la volontà governativa di fare davvero una lotta serrata all’evasione fiscale, che di procedere a importanti investimenti sulla macchina fiscale e sui lavoratori che ogni giorno prestano la loro opera al servizio del Paese.

Il Viceministro ci ha confermato la volontà del Governo di aggredire in modo incisivo l’evasione fiscale, ha assicurato che gli investimenti chiesti dal sindacato sono a pieno titolo nell’agenda governativa e che il Decreto Legge Fiscale e la Legge di Bilancio saranno i primi “veicoli normativi” attraverso i quali iniziare ad intervenire sulle questioni poste dalla vertenza unitaria.

Allo stesso tempo, però, il Vice Ministro ha affermato che, per quantificare l’entità degli investimenti complessivi che il Governo sarà in condizione di assicurare, vi è bisogno ancora di qualche settimana. Ci ha quindi proposto una nuova riunione allorquando il Decreto Legge fiscale sarà stato vagliato, almeno in prima lettura, dal Parlamento. Il nuovo incontro è stato  fissato al 10 dicembre prossimo,

Per tali motivi, ci dichiariamo moderatamente soddisfatti sia per la disponibilità del Governo a presentarsi al confronto sulle Convenzioni, cosa che non avveniva da anni, sia perché le parole del Viceministro lasciano ben sperare per il successo della nostra vertenza.

È altrettanto chiaro che non abbasseremo minimamente la guardia fino a che non avremo la certezza che, alle dichiarazioni di volontà, non seguano provvedimenti normativi concreti, necessari per salvaguardare i salari e le condizioni di lavoro del personale.

Roma, 13 novembre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – Informativa

Si informa che è stata emanata la nota n. RU 880727 dell’11 novembre 2019 con cui vengono fornite le istruzioni operative di dettaglio ai fini della corresponsione dell’indennità di mobilità per i titolari di Posizioni Organizzative, di cui all’art. 1, c. 93, lett. a) della L. 27.12.2017, n. 205, collocati fuori sede.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Informativa

 

Si riporta nel file allegato l’informativa pervenuta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in merito alla procedura di interpello per la ricerca di 35 unità di personale del ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli da destinare alla Direzione interregionale per la Campania e la Calabria.

20191108-180334RU – Informativa interpello DI Campania e Calabria

 

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 07.11.2019

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

Al Sig. Ministro dott. Roberto Gualtieri
Al Sig. Vice Ministro sen. dott. Antonio Misiani
Alla Sig.ra Vice Ministro on. dott.ssa Laura Castelli
Al Direttore Generale delle Finanze prof.ssa Fabrizia Lapecorella

AGENZIE FISCALI

Illustrissime Autorità,
il prossimo martedì 12 novembre presso il Dipartimento delle Finanze diretto dalla prof.ssa Fabrizia Lapecorella è stata convocata una sessione informative con le OO.SS. sulle Convenzioni MEF/Agenzie Fiscali 2019 – 2021.

Nel contempo è nota a Voi tutti la “vertenza” avviata dalle Scriventi sulle diverse criticità riguardanti le Agenzie Fiscali, che ha visto, come primo atto, la massiccia partecipazione dei colleghi in servizio nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel presidio di via XX settembre dello scorso 23 ottobre.

I diversi aspetti e le criticità sono stati direttamente riportati al Vice Ministro Misiani che ha ricevuto i Segretari Nazionali.

Altresì, in questa sede è opportuno ricordare che le scriventi OO.SS. in data 25.09. avevano inviato specifica nota al Ministro Gualtieri, nella quale evidenziavano i “tanti problemi che richiedono urgenti interventi normativi e di codesta Autorità politica che, a nostro parere, sono una precondizione per declinare efficacemente la strategia di lotta all’evasione fiscale, quale unica e percorribile strada per mettere il Paese nelle condizioni di affrontare al meglio le grandi sfide del nostro tempo”.

Senza entrare nel merito della prossima convocazione presso il Dipartimento delle Finanze, le scriventi OO.SS. ritengono che quella sia la sede ed il momento per l’Autorità Politica per “elevare” il segnale di attenzione verso la macchina fiscale e fornire le prime risposte alle richieste dei Lavoratori del Fisco.

In tale modo anche l’importante momento di informazione e confronto che negli ultimi anni ha ridotto oggettivamente portata ed importanza, anche per il solo fatto di tenersi oramai a consuntivo anziché ad inizio dell’annualità, come invece si realizzava nel decennio precedente, potrebbe segnalare una forte discontinuità rispetto al passato ed aprire una nuova stagione con una significativa attenzione verso problemi “stratificati” nel tempo che richiedono indifferibili interventi volti ad eliminare pesanti criticità che si riflettono indubbiamente sull’operatività e funzionalità delle strutture.

Per quanto sopra, chiediamo la Vostra presenza nel predetto incontro del 12.11 p.v..

Con i più cordiali saluti.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

 

Il Segretario Generale al Ministro PA: pronto pagamento Tfs/Tfr nel pubblico impiego, invito ad adempiere

Egr. Signor Ministro,

questa Federazione ha intrapreso un’iniziativa giudiziaria per contrastare quelle irragionevoli norme legislative che impongono ai soli lavoratori del pubblico impiego di entrare in godimento del proprio Tfr/Tfs solo dopo aver atteso dai 27 ai 51 mesi dal pensionamento, e in forma rateizzata, mentre nel mondo del lavoro privato il Tfr viene riconosciuto entro 3 mesi dalla pensione e in un’unica soluzione.

Il Tribunale di Roma, presso cui è stato depositato il ricorso, ha ritenuto necessario sollevare la questione di costituzionalità, e così la Corte Costituzionale si è espressa con la sentenza n. 159 del 17 aprile 2019.

Tutto il mondo politico, parlamentare e governativo, ha la responsabilità non solo morale e politica, ma anche giuridica, di prendere atto della sentenza n. 159/19 in cui la Corte Costituzionale fa chiaro riferimento alla necessità che ci sia un intervento di riforma della normativa vigente in tema di tempistica di erogazione delle prestazioni connesse alla cessazione dal servizio nel pubblico impiego.

Questa Federazione, per continuare una doverosa battaglia di civiltà giuridica e professionale, e costatato l’immobilismo del precedente Governo, in data 10 luglio u.s. ha diffidato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad adempiere alla sentenza della Corte Costituzionale.

La Presidenza, nel raccogliere la diffida della Confsal-UNSA, ha invitato -con la nota del 28 agosto u.s. che ad ogni buon conto si allega- il Ministero della Pubblica Amministrazione a prendere in via d’urgenza tutte le iniziative necessarie per giungere ad una riforma dei tempi di erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego.

Richiamato e ricordato quanto precede, con la presente, in qualità di rappresentante legale della Federazione Confsal-UNSA,

INVITO FORMALMENTE

La S.V., nella qualità di Ministro per la Pubblica Amministrazione,

Ad adempiere a quanto previsto dalla sentenza n. 159 del 17 aprile 2019 della Corte Costituzionale e prendere -in via d’urgenza- le iniziative necessarie per la ridefinizione della normativa sull’erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego, che -per la Corte stessa- presenta aspetti problematici tali da richiedere una organica revisione dell’intera materia.

In attesa di riscontro,

Colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia

INVITO-AD-ADEMPIERE-MINISTRO-PA-TFR-signed

Risposta-Presidenza-Consiglio-Ministri-a-Diffida-UNSA

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Unitario incontro 4 novembre 2019

AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI

Incontro del 4 novembre 2019 sulle criticità delle schede “contributo individuale”

 

Ieri le OO.SS. nazionali hanno partecipato, come da convocazione del 28 ottobre u.s., all’incontro sulla valutazione, in riferimento al “contributo individuale”, per affrontare le criticità segnalate.

Il Direttore Centrale del Personale ha, in premessa, manifestato la propria contrarietà rispetto ad alcuni comunicati sindacali, fortemente critici, facendo presente che se tali prese di posizione avessero sottinteso l’annullamento della valutazione ciò avrebbe comportato l’azzeramento della procedura e delle  progressioni economiche in itinere.

Un tale sbocco non ha trovato certo il nostro consenso; abbiamo ribadito invece che le progressioni devono essere confermate, superando semmai la pessima applicazione delle schede fatta “in loco” da dirigenti di uffici che hanno usato lo strumento valutativo in modo improprio. Con l’accordo sui passaggi di fascia del 23 luglio u.s., doveva essere chiaro, prima di tutto ai dirigenti, che l’omogeneizzazione doveva evitare giudizi difformi e che l’intento della valutazione era funzionale solo a questa tranche dei passaggi di fascia.

Pertanto tale procedura, abbiamo ribadito, non poteva, né doveva avere come esito l’utilizzo incauto di uno strumento importante come quello della valutazione, con punteggi che, per molti Colleghi, non riflettono il loro impegno, coinvolgimento lavorativo, disponibilità, né tantomeno l’aver lavorato in condizioni di grave sotto organico.

Rispetto alle nostre valutazioni il Direttore Centrale del Personale ha tuttavia  voluto ribadire e confermare formalmente che – come era nelle intenzioni delle parti firmatarie dell’accordo –   le schede di valutazione sono utilizzabili solo per i passaggi di fascia e per nessun altro utilizzo; per l’avvenire, il sistema valutativo sarà quello che scaturirà dal confronto attualmente in corso, che entrerà in vigore dal 2020.

Il Direttore ha inoltre specificato che i dati possesso dell’Agenzia indicano che la maggior parte dei valutati (80%) risulta aver raggiunto un punteggio da 29 a 40 e che, quindi, globalmente la situazione non è da ritenere assolutamente negativa.

A margine dell’incontro il Direttore Dott. Flore ha comunicato che è in corso la richiesta dei nulla osta delle amministrazioni di provenienza per coloro che hanno partecipato alla procedura di mobilità intercompartimentale per 511 dipendenti di III area (nulla osta già giunti 382) e 255 dipendenti di II area (nulla osta già giunti 237). Questa operazione dovrebbe ridare maggiore agibilità agli uffici maggiormente carenti e a cui sono stati destinati i nuovi arrivi.

Sono previsti inoltre gli scorrimenti delle graduatorie per la mobilità interna per alcuni uffici (ad es. Sicilia) e che una medesima procedura sarà attuata per la Campania.

Il prossimo incontro sindacale, che si terrà nella settimana tra il 18 e il 22 corrente mese, riprenderà nel merito il confronto sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL/UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Diodati

Veltri

Fiorentino

Convenzioni tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e le Agenzie Fiscali – Triennio 2019 -2021 – Convocazione

 

Informiamo che le OO.SS. delle aree professionali e della dirigenza sono state invitate a partecipare alla riunione indetta per il giorno 12 novembre p.v., alle ore 17, presso la Sala riunioni del Piano ammezzato in via dei Normanni n. 5, con il seguente ordine del giorno:
Convenzioni Ministro dell’economia e delle finanze-Agenzie fiscali per il triennio 2019-2021.

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 23.10.2019

GRANDE SUCCESSO DEL PRESIDIO AL MEF E DELLE ALTRE INIZIATIVE TENUTESI SUL TERRITORIO NAZIONALE

Alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Una delegazione delle scriventi Segreterie nazionali nella mattinata di oggi è stata ricevuta dal Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani mentre era in corso l’affollato presidio organizzato presso la sede del MEF in Via venti settembre a Roma.

Nel corso dell’incontro abbiamo rappresentato all’esponente di Governo le motivazioni alla base di questa nuova giornata di partecipazione e mobilitazione che ha visto in concomitanza lo svolgimento di altre iniziative in molte realtà territoriali di tutto il Paese.

In particolare abbiamo rappresentato quanto segue :
– se il contrasto all’evasione fiscale rappresenta uno dei punti centrali dell’azione del nuovo Governo, allora molti sono gli interventi necessari sulla macchina fiscale, perché è indubbio che tale azione dovrà camminare sulle gambe delle donne e degli uomini delle Agenzie fiscali. E’ quindi assolutamente necessario un piano straordinario di assunzioni che sia in grado di colmare le gravi carenze di organico che attanagliano le Agenzie delle Dogane e dei Monopoli e l’Agenzia delle Entrate, gap che si aggraverà nei prossimi mesi con “quota 100”.

–  E’ necessario altresì recuperare da subito i ritardi nell’emanazione del DM ex comma 165 per l’anno 2018, la cui mancata emanazione mette in discussione il salario aziendale del personale a distanza ormai di quasi due anni dall’effettuazione delle prestazioni. Così come vanno recuperate le risorse che, pur stanziate a titolo di comma 165 e quota incentivante, vengono ogni anno tagliate e non destinate, come dovrebbe essere, al personale, restando comunque nella disponibilità dei bilanci delle due Agenzie. Abbiamo chiarito che tale rivendicazione è a costo zero e non comporta aggravi al bilancio dello Stato trattandosi per l’appunto di somme già stanziate.

– Abbiamo inoltre rappresentato come sia necessaria una rivisitazione dei modelli organizzativi delle Agenzie, che in questi anni sono stati oggetto, ad ogni cambio di Direttore, di progetti di riforma, accorpamenti, modifiche che spesso hanno aggravato i problemi piuttosto che risolverli, aumentando la confusione con iniziative contraddittorie che hanno portato all’aumento dei carichi di lavoro e a complicare gli stessi processi lavorativi. Per fare una vera azione di contrasto all’evasione e alle frodi, affrontare senza affanni i nuovi adempimenti derivanti dalla BREXIT è necessario rimettere al centro dell’azione di Governo il funzionamento delle due strutture, riprendendo lo spirito originario della riforma che portò alla nascita delle Agenzie fiscali, in questi anni completamente smarrito per effetto delle politiche di spending review, di delegittimazione del personale, di azzeramento delle conquiste contrattuali.

Tutti i temi da noi espressi sono stati oggetto già di un primo confronto e il Vice Ministro
ha convenuto sulla rilevanza del rilancio della funzionalità complessiva della macchina
fiscale, e sul ruolo fondamentale del personale del fisco per il sistema Paese.

Temi che si è impegnato a rappresentare da subito al Ministro Gualtieri al fine di
verificare da una parte la fattibilità di immediate iniziative sul tema del salario accessorio e
dall’altra mirate all’apertura di un confronto più ampio e continuo sui temi della
riorganizzazione e del rilancio delle Agenzie.

Vi terremo informati degli ulteriori sviluppi.

Roma, 23 ottobre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA: MILANO MARITTIMA – RESOCONTO RIUNIONE

MILANO MARITTIMA 18 – 20 OTTOBRE 2019
ASSEMBLEA DEI QUADRI SINDACALI CONFSAL-UNSA
2 GIORNI DI PASSIONE, PARTECIPAZIONE, DEMOCRAZIA

L’assemblea dei quadri di Milano Marittima (Ra) ha registrato la presenza di oltre 270 responsabili sindacali quali hanno dato vita a due giorni di intenso dibattitto interno, arricchito dalla presenza e dai contributi del Consigliere Regionale dell’Emilia-Romagna Gianni Bessi, del Segretario Generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta, e del Segretario Generale FIALS, Giuseppe Carbone.

Proposte, analisi e attività svolte dall’UNSA e in programma nel prossimo futuro sono state al centro della due giorni; ma la cosa su cui mi vorrei soffermare è l’Unione tra i vari responsabili “vecchi e nuovi”, capace di rafforzare la cultura dello stare insieme, del rispetto e soprattutto dell’orgoglio di essere lavoratori dello stato e di avere tutti una sola meta, che è quella di rimettere al centro del dibattito pubblico il meglio di noi stessi come persone e lavoratori, e non il peggio rappresentato da pochi che non rispettano il loro lavoro, senza essere condizionati dal colore del governo temporaneamente in carica, quindi senza nessun condizionamento politico.

Molti sono stati gli interventi dal podio e molti i temi trattati, da quelli tecnici a quelli politici, tra cui quelli del Segretario Generale confederale Margiotta e del Segretario Generale Fials Carbone, e interventi dalle nuove leve che riconoscono la Confsal-Unsa come un grande sindacato libero e apolitico in cui svolgere la propria lotta per la difesa dei lavoratori e del lavoro pubblico.

Nell’assemblea si è discusso di questioni determinanti, dal rinnovo del contratto all’erogazione del Tfs, dalla manifestazione -già deliberata dalla Confsal- del 28 novembre a Roma a difesa non solo del rinnovo del contratto ma soprattutto del lavoro, all’accelerazione dei lavori della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale presso l’Aran, dove l’UNSA ha chiesto l’abolizione della prima area, la semplificazione dei passaggi interni alle Aree e tra le Aree, e la creazione dell’Area Quadri.

Sul Tfs le nostre iniziative proseguiranno per la piena applicazione della sentenza della Corte Costituzionale su ricorso UNSA al fine di ristabilire il diritto a una pronta liquidazione del proprio Tfs nel pubblico impiego.

Infine si è parlato anche di regole della rappresentanza, ed è emersa la totale contrarietà alla logica del pensiero unico, sia esso sindacale e/o politico. Chi pensa al sindacato unico, o al pensiero unico, dovrebbe tornare vicino alle persone, ai lavoratori,
alla gente e ascoltare i loro bisogni per dare ad essi risposte e soluzioni, che in primis è difesa e creazione del lavoro, difesa dei redditi, sostegno alle fasce deboli.

Ma come sindacato, serio, ci siamo anche detti che non vanno mai dimenticati anche i doveri, che sono l’altra faccia dei diritti, perché solo rispettando il proprio lavoro, si può lottare per i propri diritti.

Per finire, cari amici, ricordiamoci sempre di essere orgogliosamente dipendenti dello Stato.

Grazie a tutti per l’impegno che c’è in tutte le province per dare sempre più forza a questo straordinario sindacato autonomo che è l’UNSA.

Con cordialità,

IL SEGRETARIO GENERALE

Massimo Battaglia

milano marittima – resoconto riunione (2)

AGENZIE FISCALI – IL 23 OTTOBRE DI NUOVO IN PIAZZA!

Care colleghe e colleghi, come avrete sicuramente sentito su tutti i media nazionali… siamo proprio noi, i lavoratori delle Agenzie Fiscali, quelli su cui graverà l’onere di tradurre in azioni ed in atti impositivi la volontà politica dell’attuale Governo di mettere in campo una imponente lotta all’evasione fiscale, con metodi antielusivi mai visti prima.

Noi che rendiamo possibile il raggiungimento degli attuali obiettivi numerici, monetari e di qualità dell’azione amministrativa ma con carichi di lavoro ai limiti della praticabilità a causa di gravissime carenze di organico, sia di funzionari che di dirigenti.Noi che attendiamo ancora il riconoscimento delle attività già prestate nell’anno 2017 attraverso il
decreto comma 165/2018 ancora non firmato.

Noi che ogni anno dobbiamo lottare per limitare i continui tagli del salario accessorio per effetto delle norme sui tetti dei Fondi in ragione di generali regole della “spending review”, regole che, non solo ci privano di circa 55 milioni alle Entrate e 14 alle Dogane di euro l’anno, ma che ci continuano ad obbligare alla chiusura di uffici territoriali, presidio di legalità sul territorio.

Noi che, a seconda del momento politico, subiamo attacchi offensivi e scorretti solo perché svolgiamo con impegno e professionalità la missione strategica per eccellenza per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico.

Se il Governo vuole mettere in campo norme antielusive “mai viste prima”,
anche noi che le dovremo applicare necessitiamo parimenti di soluzioni contrattuali e normative “mai viste prima”.

Di tutto questo e di altro ancora, le scriventi hanno reso edotto il Ministro Gualtieri con la nota unitaria del 25 settembre c.a. nota che, all’attualità, non ha registrato alcun riscontro.

Lo sciopero del 2 aprile delle Entrate ha dimostrato che le cose ce le dobbiamo guadagnare sul campo, non basta il lavoro, non basta la professionalità, non basta l’impegno…ci vuole anche la piazza!

PER QUESTI MOTIVI ABBIAMO ORGANIZZATO UN PRESIDIO DAVANTI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA IL 23 OTTOBRE ORE 9,30 AL QUALE VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE

23 ottobre 2019

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Unitario 21 ottobre 2019

Il caos del sistema di valutazione

In questi giorni sono state notificate le valutazioni individuali ai colleghi delle Dogane e dei Monopoli, valutazioni che, come noto, pur riguardando tutto il personale sono in particolare utili alla determinazione delle graduatorie per i colleghi che partecipano alle procedure di passaggio economico 2019, anche se – è bene ricordarlo – in realtà non avranno alcun peso sull’esito delle graduatorie stesse.

Come era prevedibile e come abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi, sono immediatamente apparsi chiari i nodi di un Sistema, adottato autonomamente dall’Agenzia nel 2014, che conteneva evidenti criticità proprio per la genericità delle procedure e per la carenza di regole omogenee e di salvaguardie per il personale, carenze che avrebbero prodotto il rischio concreto di trasformarsi in valutazioni discrezionali da parte dei dirigenti.

Avevamo dunque ragione: la cosiddetta “omogeneizzazione” delle valutazioni che avrebbe dovuto precedere l’invio delle schede, é stata, a nostro avviso, solo una operazione di facciata proprio perché non ha evitato evidentemente il prodursi di logiche punitive e discriminatorie.

Chiaramente i colleghi che ritenessero di essere stati valutati in modo “erroneo” potranno attivare la richiesta di riesame tramite contraddittorio, per il quale tutti i nostri responsabili sindacali forniranno la massima assistenza ai colleghi.

Tuttavia non è questo il punto.

Il punto è che, come peraltro abbiamo dichiarato formalmente alla Amministrazione, con l’entrata in vigore del CCNL Funzioni Centrali, diventa del tutto inutilizzabile un sistema di valutazione i cui criteri non siano stati concordati tra le parti e, dunque, quel sistema non potrà essere adottato, nella contrattazione integrativa sul Fondo 2018/2019, per riconoscere incentivi legati alla performance individuale.

Tanto è vero che il confronto, in atto in questi giorni con l’Agenzia per definire il “nuovo sistema di valutazione” – confronto che dovrà introdurre criteri trasparenti, equilibrati e leggibili oltre che tutele per il personale nella fase conciliativa – sarà attivato dal 2020.

21 ottobre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

DOGANE E AAMS – Unitario 16 ottobre 2019 – Il 23 ottobre manifestiamo al MEF!

Senza fondi il Contratto Integrativo non decolla

Il 23 ottobre manifestiamo davanti al Ministero dell’Economia

Si è tenuto ieri l’incontro avente come oggetto l’avvio della trattativa per il CCNI ed il confronto sul nuovo sistema di valutazione individuale.
Sul sistema di valutazione vi comunichiamo che abbiamo ribadito all’Amministrazione che tale strumento non può che essere un mezzo per valorizzare le professionalità e le attitudini dei dipendenti in una ottica di miglioramento funzionale e organizzativo degli uffici.

Il documento proposto, molto generalistico, necessita a nostro avviso di integrazioni e modifiche, per renderlo più trasparente e leggibile, modifiche che precisiamo di seguito:

  • rendere noti, ad inizio anno, a tutti i dipendenti gli obiettivi organizzativi (che fanno parte integrante del sistema di valutazione) dell’ufficio, oltre a quelli individuali – comportamentali che debbono essere declinati con precisione e graduati correlandoli alle diverse aree di inquadramento;
  • contenere procedure chiare di conciliazione e di verifica in corso d’anno;
  • definire con precisione i criteri di individuazione dei componenti del comitato di conciliazione;
  • garantire al dipendente valutato la possibilità di avvalersi del supporto delle rappresentanze sindacali.
  • effettuare una formazione specifica in particolare per i valutatori considerato che si tratta di materia sicuramente poco conosciuta e in fase di rapidi aggiornamenti.

Queste nostre richieste, alla luce della previsione del CCNL che stabilisce la possibilità che le parti si confrontino sulla materia, devono essere colte dall’Agenzia per arrivare ad un nuovo sistema di valutazione condiviso e riconoscibile dal personale. L’amministrazione, preso atto delle nostre osservazioni, si è riservata di valutare modifiche alla proposta presentata riconvocando sulla materia un apposito incontro.

Abbiamo di seguito rappresentato con forza la necessità di aprire immediatamente la trattativa per il rinnovo del CCNI, facendo notare che la individuazione e la definizione dei criteri attuativi di tanti istituti – tra i quali, tanto per fare un esempio, i parametri e le pesature delle perfomance correlate al sistema di valutazione – non sono più rinviabili. L’amministrazione ci ha presentato una bozza di CCNI sulla parte “Relazioni sindacali” ed una sulla rivisitazione della “indennità di disagiata” che attualmente ha un costo di circa 5 milioni di euro del Fondo.

Ma, rispetto a questo secondo testo proposto, abbiamo unitariamente espresso la necessità di conoscere – prima di avviare la trattativa sui vari istituti del sistema indennitario – l’entità complessiva del Fondo.
Abbiamo inoltre chiesto che l’Agenzia fornisca subito garanzie, accollandosi ad esempio il pagamento dello straordinario dal proprio Bilancio, risultando incomprensibile una decurtazione che impedirebbe di continuare a garantire tutte le incentivazioni in favore del personale.

Nel merito abbiamo ribadito:
non è accettabile per i lavoratori doganali – costretti ad impegni sempre più onerosi per la gravissima carenza di organico e, nei prossimi giorni, per la attivazione della Brexit – subire un ingiustificato taglio del proprio salario accessorio.
non é accettabile, più in generale, che possa continuare a persistere il tetto dei fondi che impedisce ogni anno di distribuire circa 15 milioni di euro al personale.
Al riguardo abbiamo quindi chiesto all’amministrazione di impegnarsi su questo fronte, preannunciando la mobilitazione del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e ricordando che i lavoratori hanno già avviato una vertenza unitamente al personale dell’Agenzia delle Entrate e sollecitato il Ministro delle dell’Economia e delle Finanze a risolvere il problema.
Per raggiungere questi obbiettivi abbiamo organizzato come prima forma di mobilitazione

UN PRESIDIO DAVANTI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA PER IL 23 OTTOBRE ALLE ORE 9.30

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri/Eremita

Cefalo/Sperandini