ENTRATE – Siglato accordo sulle progressioni economiche – Un buon esito…

31 Dicembre 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE

SIGLATO ACCORDO SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE

Un buon esito, frutto del lavoro svolto a tutti i livelli

Nella serata del 29 dicembre, al termine di un confronto durato più giorni, le OO.SS. e la Parte Pubblica hanno sottoscritto due importanti documenti che di fatto danno il via ad una nuova tornata di progressioni economiche all’interno delle Aree Professionali.

Il primo documento è il “verbale d’intesa” che reca l’impegno delle Parti a dedicare i fondi che si renderanno disponibili alla contrattazione a finanziare prioritariamente “progressioni economiche” da effettuarsi nel triennio 2021-2023. Il Fondo appare sin d’ora capiente, essendo accreditato di circa 43 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo economico di gran parte del personale, per questo motivo il programma varato non corre rischi di insuccesso.

Il secondo documento è l’accordo per la “procedura di sviluppo economico 2021”. Di fatto questo atto sancisce l’avvio delle procedure fissando i criteri di massima per il “passaggio di fascia” di circa il 50% del personale per un totale di 12.421 colleghi. Ricordiamo a tutti che questa prima procedura interesserà al massimo il 50% del personale avente diritto, atteso che il Dipartimento per la Funzione Pubblica consente, per singolo anno solare, la progressione di un’aliquota non superiore alla metà del personale in possesso dei requisiti a partecipare.

L’accordo ricalca quello del triennio 2017-2019 con la medesima valorizzazione delle anzianità, dei titoli posseduti e della valutazione delle performance conseguite nel 2021.

Il tour de force a cui ci siamo sottoposti in queste settimane consentirà a tutta la platea dei lavoratori di ottenere la progressione con circa un anno di anticipo rispetto ai tempi ordinari a cui avrebbe dovuto soggiacere l’accordo se fosse stato varato nel 2022. Più in generale siamo riusciti a stabilire una nuova stagione di progressioni ad appena 3 anni dalla precedente, questo appare un risultato inedito di grande spessore.

CONFSAL-UNSA ha fornito alla discussione il proprio consueto contributo propositivo, ma anche critico, sempre rivolto alla ricerca del maggior vantaggio per tutta la platea dei lavoratori. Abbiamo approfondito insieme a tutte le altre Sigle Sindacali ed alla delegazione di Parte Pubblica l’impatto che le progressioni potranno avere sui salari dei lavoratori a seconda che questi ultimi accedano alle medesime in costanza del vecchio CCNL o del nuovo Contratto, che verrà definitivamente approvato tra poche settimane. Occorre tenere presente, infatti, che il contratto in scadenza prevede un sistema di scatti stipendiali di tipo “progressivo” che riconosce ai passaggi di fascia un aumento crescente man mano che si scalano le fasce economiche. Al contrario il nuovo CCNL prevedrà un sistema con scatti uguali per tutte le fasce presenti nella stessa Area; ad esempio in terza area per ogni progressione tutti indistintamente percepiranno un aumento stipendiale annuo pari ad € 2.250. Come accennato è stato esercizio complicato condividere le modalità operative che avvantaggiassero l’intera platea dei lavoratori.

Nel complesso possiamo affermare che il sistema, medio tempore, raggiunge un equilibrio. In ogni caso assicurare l’avvio della procedura entro il 2021 garantisce a tutto il personale dell’Agenzia l’anticipo della prossima progressione economica di almeno un anno solare.

Abbiamo pertanto affrontato la questione, secondo lo stile UNSA, con competenza e professionalità evitando di farci trascinare nella bagarre mediatica alimentata da qualche sigla che utilizza i temi cruciali della categoria a mero scopo politico elettorale. Stiamo parlando di quella stessa sigla che 3 anni or sono utilizzò come cavallo di battaglia per la campagna elettorale RSU la demonizzazione del CCNL che CONFSAL-UNSA aveva sottoscritto, ergendosi a paladina dei “tartassa?” e promettendo la lotta senza quartiere per i diritti negati da quel contratto, salvo precipitarsi a firmare il contratto medesimo qualche mese dopo ad elezioni tenute. Quella stessa Sigla, a corto di argomenti per la campagna RSU 2022, ora come allora prova a parlare alla pancia dei lavoratori raccontando che tutto suo è il merito dell’accordo sui passaggi di fascia.

I lavoratori del fisco, a nostro avviso, sono sufficientemente prepara? per sapere che in un consesso democratico, a cui partecipano paritariamente ben 7 Organizzazioni Sindacali e la Parte Pubblica, è praticamente impossibile che una Sigla, peraltro minoritaria nel comparto, possa condizionare da sola le scelte del tavolo. Riteniamo francamente che non si possa offendere in questo modo l’intelligenza dei lavoratori che, in ogni caso, sapranno trarre autonomamente le proprie conclusioni.

Il Coordinamento si ritiene soddisfatto dagli esiti del lavoro svolto, frutto dell’attività formale ed informale ai più alti livelli, anche con riferimento al richiamato rinnovo del CCNL cui la nostra Federazione ha contribuito egregiamente ad indirizzare attraverso una significativa e qualificata azione politica ad ampio “spettro”.

Salvaguardia e soddisfazione delle aspettative di tutti i colleghi, la nostra “stella polare”. 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

 

Roma, 31 dicembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

COMUNICATO PASSAGGI ECONOMICI
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