Autore degli archivi: salfi
COMMENTO DEL COORDINATORE NAZIONALE – La fine della guerra dei “venti anni”?
AGENZIA DELLE ENTRATE
La fine della guerra dei “venti anni”?
Non paga emarginare il Sindacato, “malmenare” i lavoratori finanziari e modificare costantemente le strutture amministrative.
Ci vuole un vero progetto di riforma.
Dopo la Sentenza “non definitiva” del TAR Lazio della scorsa settimana e dopo tutto quello che è successo negli ultimi mesi nell’Agenzia delle Entrate, possiamo senz’altro dire che è stato raggiunto il livello più basso dalla nascita delle agenzie fiscali, un punto di non ritorno, nei rapporti tra personale e datore di lavoro.
Attenderemo con serenità la decisione della Corte Costituzionale per verificare se i dubbi espressi dai magistrati amministrativi si tradurranno nella illegittimità costituzione, oppure no, delle disposizioni di cui alla Legge n. 205/2017, art. 1 comma 93, con la quale sono state istituite le Poer.
Come CONFSAL – UNSA, in tempi non sospetti, avevamo espresso dubbi sulla scelta effettuata dal Legislatore, nell’ambito della Legge di Stabilità 2018 e, peraltro, alla fine della legislatura, rispetto all’obiettivo di una sostanziale riforma organica del sistema delle Agenzie Fiscali, perseguito dalle OO.SS. nel corso del 2017, ma naufragata anche per mancanza di unità d’intenti, sia delle parti sociali sia delle forze politiche, nonostante il supporto offerto dalle raccomandazione e dagli indirizzi di OCSE e FMI.
Dal nostro canto, avevamo già espresso, e la ribadiamo con forza oggi, l’idea che solo una “Area Quadri contrattualizzata”, magari nell’ambito di uno specifico Contratto Collettivo Nazionale di Comparto (ripristinando quello che le disposizioni dell’ex Ministro Brunetta nel 2008 aveva eliminato), avrebbe potuto attribuire uno “status giuridico” alla figura dei “coordinatori di direzione non dirigenziale” e delle figure di più “spiccata professionalità”, dando modo al Governo (tramite l’Aran) ed alle OO.SS. di individuare “negozialmente” criteri, requisiti, modalità d’accesso, livelli di responsabilità e retribuzioni per una Area Quadri da inserire in un modello organizzativo nuovo e moderno.
La scelta dell’epoca è stata, invece, quella di istituire, attraverso una “lex specialis” per le sole Agenzie Fiscali, le figure delle Poer, “esautorando” le Rappresentanze dei lavoratori dal confronto e negoziazione su questo importante tema.
A nulla è valso il tentativo “in corner” di coinvolgere le OO.SS., visto che ad esito di tutto il percorso realizzato possiamo senz’altro dire che “se la sono cantata e se la sono suonata da soli”.
Anzi, questo modo di procedere ha, purtroppo, avuto l’esclusivo scopo di scaricare sulle OO.SS. tutte le espressioni di criticità ed i problemi che nel frattempo si sono manifestati, un “inopinato” nonché “ingiusto” coinvolgimento rispetto a decisioni assunte in esclusiva dai vertici delle Agenzie, vertici oltretutto cambiati in corso d’opera per effetto dello “spoil system” della nuova legislatura.
RIBADIAMO, QUINDI, CHE RIMANDIAMO AL MITTENTE (LE AGENZIE) TUTTO QUELLO CHE È STATO FATTO SUL TEMA DELLE POER, COSI’ COME RIMANDIAMO AL LEGISLATORE LA RESPONSABILITA’ IN MERITO ALLA SCELTA EFFETTUATA.
Quanto sopra, testimoniato dagli atti da noi posti in essere, da soli e/o unitariamente, nella loro cronologia temporale.
È altrettanto evidente che la norma “tampone” (appunto la Legge n. 205/17) aveva lo scopo di “stabilizzare” il quadro normativo di riferimento, sia sull’aspetto delle figure intermedie sia sull’accesso alla dirigenza, quale elemento minimo necessario per evitare il “naufragio” delle Agenzie Fiscali, avviando, in tal modo, un processo di modifica del modello organizzativo ed una riorganizzazione centrale e periferica, sia delle Entrate sia delle Dogane/Monopoli.
Non vorremmo che le decisioni assunte (politiche ed amministrative) e quelle in corso di assunzione (giudiziarie) abbiano avuto il solo scopo di rimandare il “naufragio”, il peggior servizio che si poteva fare a migliaia di colleghi che con abnegazione e spirito di servizio in questi anni hanno “alacremente” lavorato ad esclusivo servizio della collettività, sulla base di precisi “input” governativi, ripagati con mortificazione, dileggio e quanto di peggio possa esserci (inutile fare un elenco che comunque è lungo).
Tutto questo, mentre non più tardi di 60 giorni fa la stragrande maggioranza dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, chiamati allo sciopero da un fronte unitario delle OO.SS., si è astenuta dal lavoro non solo in ragione del pur importante motivo economico del recupero di una quota significativa di salario accessorio (oltre 30 milioni di euro) che “rischiava” di scomparire, quanto piuttosto per richiamare la dirigenza della Agenzia sullo stato di forte malessere esistente.
Il dato, altresì, che a distanza di 50 giorni non si è stati ancora in grado di completare l’iter degli accordi nel frattempo sottoscritti (Fua 2016 – Fua 2017 – Passaggi 2019), è il più importante segnale che forse non si compreso fino in fondo lo stato di profondo disagio espresso da tutto il personale, in relazione alle più svariate motivazioni.
Il fatto che siano passati oltre 910 giorni (e ne passeranno altri) e la quota più importante del salario accessorio 2016 debba ancora essere liquidata (insieme alla sottoscrizione definitiva dei diversi accordi, nonché a quelli ancora da definire – vedi artt. 17 e 18, “smart working” e quant’altro), è il segnale più forte che la situazione è arrivata al “capolinea”.
Non si tratta di “ingenerosità” di giudizio, quanto piuttosto la “plastica” visione della realtà.
Deve essere cambiato tutto, ma proprio tutto, sul piano normativo e delle regole, dalla materia del salario accessorio ai percorsi di carriera, dagli istituti contrattuali alla sicurezza degli ambienti di lavoro (per citare solo un tema) ed alla salvaguardia del benessere lavorativo.
Lasciateci dire che la specifica situazione delle Agenzie Fiscali, unita alla drastica riduzione dello spazio delle relazioni sindacali voluto dal legislatore, quale preciso scopo dell’ultimo decennio nel quale le forze politiche hanno fatto a gara per “malmenare” il lavoro ed i lavoratori in generale, i dipendenti pubblici in particolare e nella più scellerata delle strategie i lavoratori finanziari, è la sintesi perfetta di un Paese perdente ed in agonia, oppresso da una elevata evasione fiscale, colpito da un colossale tasso di corruzione, e con una scarsa attenzione alla società civile ed agli interessi collettivi.
In questo quadro si è fatto a gara per emarginare sistematicamente le OO.SS., per ridurre gli spazi di confronto negoziale, e le Agenzie Fiscali non hanno fatto eccezione anzi hanno messo del loro, visto l’esperienza vissuta nel decennio (tagli di risorse finanziarie ed umane, continui interventi riorganizzativi, chiusura di uffici) e la sofferenza espressa con forza dai colleghi.
Tutto ciò, oltre le negative condizioni di base (dal pregresso blocco contrattuale al blocco del turn over, dal peggioramento delle condizioni contrattuali all’isolamento sociale vissuto dai lavoratori pubblici).
Come avevamo già evidenziato, e nonostante un quadro politico assolutamente “sfocato”, siamo costretti ad alzare il tiro, ad esclusiva tutela dei diritti e delle aspettative dei colleghi rappresentati, che non ne possono più di essere considerati delle “pedine” di scambio o peggio ancora delle “rotelline” di un gigantesco ingranaggio che spinge il Paese nel baratro.
L’accordo di programma tra OO.SS. ed Agenzia sottoscritto alla fine 2017, che ha portato ad un passaggio di fascia economica per tutti (peraltro ancora da completare nella terza “tranche” che attende, dopo il vaglio degli organi di vigilanza e controllo, la sottoscrizione definitiva e la concreta applicazione operativa), pur fondamentale, non può che essere solo il primo passo di un progetto più ampio e più qualificato che deve vedere il massimo coinvolgimento di tutti i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, ovvero di tutte le Agenzie, e quindi delle OO.SS., per il rilancio ed il rafforzamento dell’Amministrazione Finanziaria, nonché la massima valorizzazione del personale in servizio, progetto che necessariamente ed obbligatoriamente passa dal coinvolgimento dell’Autorità governativa e del Parlamento.
È l’unica strada percorribile, possibilmente con la massima unità d’intenti da parte di tutti gli attori in campo, perché altrimenti è il “naufragio”, con tutte le sue terribili conseguenze.
IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni
AGENZIA DELLE ENTRATE – CONVOCAZIONE 4 GIUGNO 2019
Si informano i colleghi che le OO.SS. sono convocate per il giorno 4 giugno alle ore 15.30 presso la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, Via del Giorgione 159, per discutere sui seguenti argomenti:
- Confronto sui criteri di selezione e remunerazione delle posizioni organizzative previste dal CCNL.
Vi terremo aggiornati sull’esito dell’incontro.
ENTRATE – UNITARIO – POER – FAKE NEWS!
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
POER ENTRATE
CI MANCAVANO SOLO LE “FAKE NEWS”
Circola in queste ore tramite whatsapp e i social network un falso volantino che porterebbe le firme delle scriventi organizzazioni sindacali nel quale avremmo dato la notizia del rinvio delle POER al mese di settembre.
Trattasi, lo ripetiamo, di un documento assolutamente falso.
Non abbiamo alcuna notizia di slittamenti o rinvii e tantomeno di programmi Sogei predisposti all’uopo.
Due considerazioni.
La prima è che il nostro livello di affidabilità e di corretta informazione è molto alto, se per diffondere false notizie si utilizzano i nostri comunicati unitari, invece che falsificare comunicati dell’Agenzia. Significa che nell’immaginario collettivo siamo informati e facciamo bene il nostro lavoro.
La seconda dimostra quanto su questa vicenda il personale sia diviso e come stia peggiorando esponenzialmente il clima interno in Agenzia.
Riconfermiamo invece in questa sede tutte le nostre critiche su tutta la partita delle Poer. Da come sono state previste, con una legge che ha sottratto al quadro contrattuale e negoziale queste figure professionali, fino alla gestione delle procedure, che tante perplessità e preoccupazioni hanno provocato e stanno ancora provocando.
Bloccando per mesi l’Agenzia in un goffo e controverso tentativo di far quadrare il puzzle, mentre venivano tralasciate tutte le altre questione relative al personale, a partire dai Fondi della produttività e alla procedura di progressioni economiche 2019, i cui accordi faticosamente strappati nei mesi scorsi, sono rimasti incredibilmente nei cassetti dell’Agenzia, nonostante le nostre continue sollecitazioni. E solo grazie alla nostra iniziativa sono stati finalmente avviati alla definitiva certificazione.
Stagioni come queste non debbono più ripetersi. Lo dobbiamo al Paese e alle lavoratrici ed a lavoratori dell’Agenzia
E faremo di tutto perché ciò non accada.
Roma, 30 Maggio 2019
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | Confsal UNSA | FLP |
Boldorini / Ciola | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Cefalo / Patricelli |
ENTRATE – Unitario FUA, Stabilizzazioni distacco e Passaggi economici
Coordinamenti Nazionali Agenzie Entrate
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – ANTONINO MAGGIORE
AL DIRETTORE DEL PERSONALE – ALDO POLITO
È certamente noto che in data 28 dicembre le scriventi firmarono con codesta Agenzia un accordo che prevedeva la stabilizzazione del personale distaccato a qualsiasi titolo.
A distanza di mesi, la Direzione del Personale deve ancora emanare la procedura per consentire al personale in posizione di distacco di palesare la propria volontà di essere stabilizzato.
La mancata attivazione della procedura potrebbe creare diverse criticità, se si considera che in data odierna è stata pubblicata la graduatoria per la mobilità volontaria nazionale.
Stabilizzazione e posizione utile per il trasferimento sicuramente interferiscono con specifico riferimento ai colleghi che hanno fatto istanza di mobilità e che non sono destinatari della procedura di stabilizzazione dei distacchi.
Ecco il perché chiediamo che, a prescindere dalla permanenza dei distaccati nelle graduatorie appena emesse, l’Agenzia comunque garantisca il numero di posti previsti dall’accordo sulla mobilità volontaria, prevedendo un numero di scorrimenti delle posizioni pari ai distaccati utilmente collocati nelle graduatorie della mobilità.
Si coglie, altresì, l’occasione della presente nota per richiedere la massima accelerazione possibile dell’ iter riguardante le tre preintese (FUA 2016 – FUA 2017 – Passaggi di fascia economica 2019), a distanza ormai di cinquanta giorni dalla loro definizione, ottenuta dopo una forte mobilitazione sfociata in un massiccio sciopero del personale.
Senza la definitiva sottoscrizione degli accordi, possibile solo dopo i relativi nulla osta, non possiamo erogare il salario accessorio 2016 e 2017 , e neanche attivare la procedura di progressioni economiche che, come è noto, deve assolutamente concludersi entro l’anno.
Ritardi non comprensibili e inaccettabili. Che non saranno ulteriormente tollerati.
Si resta in attesa di urgente cenno di riscontro.
Roma, 30 maggio 2019
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | Confsal UNSA | FLP |
Boldorini / Ciola | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Cefalo / Patricelli |
AGENZIA DELLE ENTRATE – PUBBLICAZIONE GRADUATORIE MOBILITA’ 2018
E’ pervenuta in data odierna dalla Direzione Centrale RUO dell’Agenzia delle Entrate comunicazione relativa alla approvazione delle graduatorie del personale che ha partecipato alla procedura di mobilità volontaria nazionale 2018, con i relativi allegati.
AGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE.0162043.30-05-2019-U
Allegato A – Elenco alfabetico dei partecipanti alla procedura
Allegato B – Elenco delle unità trasferibili per la I e la II area
Allegato C – Elenco delle unità trasferibili per la III area
RC Professionale
AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO 23.05.2019
AGENZIA DELLE ENTRATE
Solo un primo passo in avanti, ma bisogna cambiare registro!
Con il comunicato unitario del 15 maggio scorso avevamo chiesto un urgente un incontro con i vertici dell’Agenzia in relazione alle prime criticità emerse in merito alla riorganizzazione del Servizio estimativo ed OMI nonché per il confronto sull’attivazione degli Uffici territoriali Atti pubblici, successioni e rimborsi Iva.
Su quest’ultimo aspetto, nel corso dell’incontro di ieri, le Scriventi hanno tenuto a stigmatizzare con decisione il ritardo del confronto a livello nazionale, visto che in gran parte del territorio la fase informativa si è già conclusa.
Nel merito delle due questioni tutte le OO.SS. hanno espresso perplessità sul modello organizzativo dell’area territorio nonché complessive preoccupazioni sulle ricadute per il personale per la concreta attuazione della riorganizzazione Ciononostante, per la parte che compete alle scriventi e cioè la ricaduta sul personale dei processi di riorganizzazione, con il verbale di confronto del 22.05.2019 abbiamo raggiunto l’intesa con l’Agenzia che consentirà al personale che attualmente svolge le attività inerenti agli atti pubblici, successioni, registro e rimborsi iva, di continuare ad essere preposto alle medesime attività, rimanendo immutata l’attuale sede si servizio.
In relazione ai colleghi che, invece, esercitano le attività delle Aree servizi estimativi e OMI, l’Agenzia ha concordato di non modificare le attuali sedi di organica appartenenza e di servizio, mentre per l’attuazione delle previste modifiche organizzative i Direttori Regionali procederanno alla formalizzazione della condivisione tra le diverse strutture provinciali delle attività dei dipendenti, fotografando l’attuale operatività.
Quello che in questa sede appare opportuno evidenziare che l’intesa di ieri “sgombra il campo” da illazioni ed orientamenti che in qualche caso, a livello territoriale, sembravano già assunti o in corso di assunzione, da qui la considerazione che l’accordo d’interesse avrebbe dovuto rappresentare ed oggi rappresenta la base per gli opportuni interventi operativi territoriali.
Sul telelavoro, che sicuramente registrerà un aumento del numero dei posti, abbiamo acquisito una prima bozza che richiede, necessariamente, momenti di approfondimento.
Pertanto il tema verrà affrontato in uno dei prossimi incontri, unitamente alla richiesta calendarizzazione di tutti i temi strategici, a cominciare dagli artt. 17 e 18 e dall’ anticipo front office 2018/19.
Infine, è stato chiesto un aggiornamento sull’iter delle preintese assunte nello scorso mese in materia di salario accessorio (2016-2017) nonché sulla terza “tranche” dei passaggi di fascia economica.
Questi pre-accordi dovrebbero in questi giorni andare, finalmente, al vaglio degli organi di controllo
Roma, 23 Maggio 2018
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | Confsal UNSA | FLP |
Boldorini / Ciola | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Cefalo / Patricelli |
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Comunicato unitario del 17.05.2019
Al Dott. Rocco Flore
Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Sede
Egregio Direttore,
Le formuliamo con la presente i migliori auguri per l’importante incarico che assume in una fase delicata ed importante per l’Agenzia.
Cogliamo questa occasione per rappresentarLe che nelle scorse settimane ci eravamo assunti l’impegno – nell’ambito della piattaforma presentata lo scorso anno – di consegnare proposte dettagliate per il Contratto Integrativo di Agenzia.
Le proposte che ora Le rassegniamo, in sintesi, intendono definire nel CCNI le relazioni tra le parti secondo le nuove previsioni del CCNL “Funzioni Centrali” implementando, tra l’altro, le materie di approfondimento assegnate al costituito “Comitato paritetico per l’Innovazione”, indicare nuove soluzioni per la articolazione degli orari di lavoro, in particolare per le sedi organizzate in turni h24, tradurre le disposizioni del CCNL per quanto riguarda la attuazione degli istituti economici nonché delle indennità previste per legge e per attività e responsabilità individuali.
Pertanto, vista l’importanza e la comune necessità di aggiornare gli istituti che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti dell’Agenzia, Le chiediamo un incontro specifico utile per pervenire alla sottoscrizione del citato CCNI in tempi brevi.
Tuttavia sentiamo il dovere di rappresentare, anche a Lei, una nostra precisa ed urgente richiesta unitaria, più volte reiterata in passato.
Rivendichiamo cioè la assoluta necessità che il CCNI di Agenzia, per essere davvero pienamente attuato, sia preceduto ed accompagnato da una procedura – che l’Amministrazione ha peraltro più volte dichiarato di voler attivare – per coprire la gravissima e diffusa carenza di organico, che si incrementerà con i prossimi pensionamenti previsti per la cosiddetta quota 100.
Tale procedura, lo diciamo con chiarezza, dovrà coprire almeno tutti i posti carenti già indicati nella Convenzione 2018, ciò per evitare gravi criticità nella effettuazione di carichi di lavoro ed obbiettivi sempre più sfidanti, ma anche per consentire alle parti di concordare criteri e posti della mobilità volontaria nazionale in favore del personale in servizio.
Queste le nostre priorità, rispetto alle quali Le chiediamo di avviare subito un confronto volto alla loro definizione positiva.
Abbiamo tuttavia ben presente che le problematiche e le questioni non ancora risolte non si esauriscono in quelle che Le abbiamo sopra rappresentato.
Siamo infatti consapevoli che il processo di riorganizzazione, appena avviato, ha evidenziato molteplici difficoltà ed incertezze gestionali, rese tanto più palesi per la gravissima carenza di dirigenti che lascia la maggior parte degli uffici scoperti, ovvero coperti ad interim.
Siamo convinti che occorrerà mettere mano a momenti di confronto per affrontare e superare inevitabili ulteriori fasi critiche, ma è evidente che In questa situazione anche ai dirigenti, così come al personale titolare di POT, debbono essere intanto erogate le quote di indennità di risultato degli anni 2016 e 2017, mentre sarebbe utile prevedere la introduzione di incentivi per la loro mobilità.
Ciò anche se il punto centrale resta, necessariamente, la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti attraverso la definizione delle procedure concorsuali in corso e la conseguente indizione di nuove procedure di reclutamento.
L’Agenzia dovrà inoltre governare – visti i tagli al bilancio delle agenzie fiscali introdotti nel cosiddetto “Decreto Crescita” – un percorso nelle sedi opportune teso a garantire il livello dei finanziamenti per il personale che, lo ricordiamo, debbono comprendere, tra l’altro, gli incrementi previsti dal CCNL e le quote poste a carico dell’Agenzia stessa, mentre deve essere superato, come abbiamo più volte richiesto, l’assurdo taglio operato fino al 2017 sulle risorse del cosiddetto comma 165.
In conclusione, mentre restiamo in attesa della convocazione già preventivata per la conclusione dell’accordo relativo al Fondo 2017 e lo stralcio 2018, ci rendiamo disponibili fin da subito per avviare con Lei, sul CCNI e sulle altre problematiche proposte, un proficuo, urgente e decisivo confronto.
Le porgiamo distinti saluti.
Roma, 17 maggio 2019
FP-CGIL CISL FP UIL PA Confsal/UNSA
Iervolino Fanfani Procopio Veltri
ENTRATE – NON CI FACCIAMO MANCARE NIENTE!!!
AGENZIA DELLE ENTRATE
DELLA SERIE: NON CI FACCIAMO MANCARE NIENTE!
ORA TOCCA ALLA RIORGANIZZAZIONE
In data odierna abbiamo inviato unitariamente al Direttore del Personale e, per conoscenza, al Direttore dell’Agenzia la riportata nota in merito ad alcuni aspetti della riorganizzazione.
Al Direttore centrale risorse umane e organizzazione
Dr. Aldo Polito
e, p.c. Al Direttore dell’Agenzia
Dr. Antonino Maggiore
Ancora deve partire la riorganizzazione periferica dell’Agenzia delle Entrate e già si manifestano le più evidenti criticità che, ad onore del vero, erano state più volte denunciate dalle scriventi OO.SS. nel corso del confronto con codesta Direzione.
La prima “questione”, delle tante criticità evidenziate, riguarda la soppressione di circa 36 reparti ed il conseguente accorpamento, a livello “interprovinciale”, per creare nuove Aree Servizi Estimativi ed OMI. L’Agenzia sta procedendo a tale riorganizzazione e alla riassegnazione del personale nelle nuove Aree delle DD.PP. limitrofe che assorbiranno anche i relativi compiti istituzionali.
La ratio che l’Agenzia ha evidenziato per questo specifico riassetto è riferibile all’esiguità dei componenti le varie Unità Organizzative delle strutture interessate all’accorpamento. Insomma un “sacrificio” da pagare ad un’ipotetica ottimizzazione. A fronte della presunta ottimizzazione ottenuto dall’accorpamento, le attività delle province coinvolte subiranno un’evidente involuzione in termini di prodotti evasi e della qualità delle attività.
L’importanza di mantenere lo stretto collegamento con il territorio, per la peculiarità del tipo di servizio, impone la necessità di lasciare la responsabilità di questo servizio in capo alla Direzione Provinciale del territorio ove si riferisce quel servizio, non avendo senso una organizzazione per la quale un Direttore Provinciale interviene su un territorio diverso da quello di sua competenza provinciale.
Inoltre, tale scelta impatterà in modo negativo anche sull’attività dei colleghi dei Reparti e/o delle DD.PP. che assumono la titolarità e la responsabilità delle competenze delle province limitrofe.
Dando attuazione a questa parte di riorganizzazione, si procederebbe all’assegnazione di colleghi da una Direzione Provinciale ad un’altra con il conseguente innesco di processi di mobilità non volontaria, in assenza di un accordo che tuteli il personale interessato e malgrado le “rassicurazioni” in più occasioni fornite ufficialmente dal Direttore del personale.
Altra forte criticità è quella che discende dalla decisione dell’Agenzia di istituire nell’ambito di 41 Direzioni Provinciali gli Uffici territoriali Atti pubblici, successioni e rimborsi Iva, con la conseguente centralizzazione in un’unica sede delle attività oggi svolte in più Uffici territoriali. Anche in questo caso, a prescindere da un’analisi più articolata sulla fondatezza organizzativa di tale scelta, sono indubbie le ripercussioni sul personale, sui carichi di lavoro, sullo stesso futuro di molti Uffici territoriali.
Queste preoccupazioni appaiono ancora più fondate dopo i primi incontri tenutisi a livello di Direzioni regionali e provinciali proprio sulle modalità operative ed organizzative da adottare per dare corso a questa decisione.
Per tali motivi e per la prioritaria tutela dei colleghi, in ossequio anche a quanto deciso nel corso delle riunioni che si sono tenute nei mesi scorsi a seguito delle quali era stato concordato un tavolo specifico di confronto sulla riorganizzazione, chiediamo la sospensione di questi aspetti della riorganizzazione e, nel contempo, una convocazione da tenersi con la massima urgenza.
Roma, 15 Maggio 2019
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | Confsal UNSA | FLP |
Boldorini / Ciola | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Cefalo / Patricelli |
Notiziario Entrate su incontro del 09.05.2019
AGENZIA DELLE ENTRATE
Approfondimento sulle POER – Incontro con il Direttore
Si è tenuto giovedì scorso, 9.05.2019, un incontro con il Direttore dott. Maggiore avente all’ordine del giorno l’informativa sulla procedura POER.
Il Direttore ha annunciato la sua ferma intenzione di pubblicare la graduatoria finale delle prove espletate in modo che i vincitori conoscano il proprio piazzamento.
Le graduatorie saranno regionali, seppur integrate con i nominativi di quanti hanno concorso per tali regioni sostenendo l’esame nella diversa regione in cui prestano servizio.
Il Direttore ha affermato che, coerentemente con la sua decisione di prevedere una procedura formale con scritto, orale e valutazione titoli, è d’uopo proseguire con trasparenza sulla graduatoria e tenere conto della medesima nell’assegnazione degli incarichi.
Ci si potrà discostare dalla graduatoria, ha aggiunto, solo nel caso in cui il vincitore “dichiari” di voler ricoprire un incarico di fascia inferiore a quello proposto.
Per la definizione della procedura ha stimato una data intorno al 15/16 maggio per le graduatorie ed intorno al 20 maggio (poi fissata per l’1 giugno) per l’assegnazione degli incarichi.
Ha precisato, se ve ne fosse il caso, che la procedura POER è “attenzionata” ai massimi livelli politici ed istituzionali.
Nel nostro intervento come CONFSAL – UNSA abbiamo sentito il dovere di esprimere tutte le nostre perplessità su come sono state impostate e condotte le procedure di selezione delle Poer, partendo da un assunto affatto secondario: le POER sono state imposte per legge (Legge n. 205/2017 – art. 1, comma 93) ed il legislatore non ha attribuito alcun compito, potere o strumento che dir si voglia al sindacato sul tema, sottratto, quindi, al sistema di relazione sindacale.
Solo su “spinta” di tutto il Sindacato, unitariamente, si è riusciti ad ottenere una fase di confronto (si vedano due verbali di agosto ed ottobre), tra l’altro poco soddisfacente per le aspettative delle OO.SS.
Abbiamo “stigmatizzato” le modalità di selezione seguite e l’approssimazione evidenziata dalle diverse commissioni, sia nella predisposizione dei quiz che nella gestione degli orali. Mortificante e lesivo del benessere dei lavoratori è stato vedere attribuito agli orali in alcune regioni, a tanti funzionari validissimi, punteggi tra 1,5 e 3.
Tali valutazioni si discostano sicuramente dal contributo quotidiano di tanti funzionari, talvolta anche rilevabile dalle valutazioni annuali conseguite.
Quanto sopra, si aggiunge ai rilievi già formalizzati in precedenza (“assemblaggio” di famiglie non omogenee – gradi di difficoltà diversi nelle prove scritte e relativi esiti statistici delle stesse – prove “scritte” mal formulate – l’elenco è lungo).
A parere nostro e delle altre sigle sindacali, il completamento delle procedure lascia, oggettivamente, tanti dubbi e riteniamo che le stesse non abbiano assolto allo scopo di individuare al meglio le professionalità richieste.
Come CONFSAL – UNSA, riteniamo, invece, che solo la creazione di una “Area Quadri contrattualizzata”, permetta un salto di qualità al tema dello sviluppo di carriera, ed in tale senso lavora la nostra Federazione.
Merito, competenza, livelli di responsabilità vanno trattati con cura e con grande cautela ed attenzione, altrimenti vengono fuori disastri ed “il gioco non vale la candela”.
Solo con il più alto contributo del Sindacato si può tentare di affrontarli e risolverli positivamente.
Pur rimanendo critici sulla procedura POER, abbiamo colto positivamente la decisione del Direttore dott. Maggiore di pubblicare subito la graduatoria e di tenerla in debito conto per l’assegnazione degli incarichi. Un segnale di trasparenza e di inversione di tendenza rispetto al passato.
Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto rassicurazioni in merito al finanziamento delle Agenzie, a seguito degli interventi normativi di cui al cosiddetto decreto crescita.
Il Direttore ha rassicurato le OO.SS., evidenziando che è al lavoro per la messa in sicurezza soprattutto dei ricavi da convenzioni (materia che ha portato allo sciopero), con una diversa strutturazione.
Infine, riportiamo l’attenzione dei colleghi sulla gravità dell’attacco di un Ministro della Repubblica sul salario accessorio dei colleghi in servizio nell’Agenzia delle Entrate.
Dopo l’ultimo “intervento” e dopo il “perentorio” comunicato unitario, sono necessari interventi risolutivi, da parte di chi dirige la struttura.
Già in altre occasioni il Direttore dell’Agenzia aveva evidenziato che piuttosto che estemporanee dichiarazioni era opportuno lavorare in profondità.
A fronte del grande impegno profuso ogni giorno nella lotta all’evasione e nell’erogazione di servizi, in assoluta sintonia con il dettato normativo, vi è l’esigenza da un lato, di maggiori risorse sul versante del salario accessorio e dall’altro lato, di ulteriori modifiche dei parametri e degli obiettivi di convenzione, finalizzati ad evitare per sempre le polemiche e le strumentalizzazioni di questi anni. Riteniamo “improcastinabili” questi interventi.
Con i più cordiali saluti.
Valentino Sempreboni e Gennaro Vitiello
AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO 10.05.2019
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
POER…ULTIMO ATTO
In data 30 aprile u.s., le scriventi avevano formalmente richiesto al Direttore dell’Agenzia non solo la pubblicazione delle graduatorie di merito per l’attribuzione delle Poer ma anche di conoscere le modalità ed i criteri di attribuzione degli incarichi.
A questa nostra sollecitazione è seguita, ieri sera, una formale convocazione delle scriventi.
Nel corso dell’incontro il direttore Maggiore ha comunicato che:
- Le graduatorie di merito saranno pubblicate, distinte per regione, sulla intranet dell’Agenzia.
- Solo dopo questo adempimento, il Direttore dell’Agenzia (e solo lui) attribuirà formalmente gli incarichi
- Il criterio che sarà adottato per il conferimento dell’incarico stesso è il rispetto del posizionamento in graduatoria, fatta salva la possibilità per ogni vincitore della procedura di rinunciare al tipo di incarico proposto.
Abbiamo espresso, ovviamente, soddisfazione per questa scelta di trasparenza nell’attribuzione degli incarichi che, a nostro avviso, valorizzando la posizione in graduatoria, mette al riparo l’Agenzia da “sospetti” di sperequazione ed arbitrarietà.
Va, comunque, chiarito che in caso di una o più rinunce agli incarichi, l’Agenzia provvederà a pubblicare anche la graduatoria degli idonei cui attingerà per la copertura dei posti eventualmente rimasti vacanti.
Analoga soddisfazione non avevamo, invece, potuto esprimere per l’avvio della riorganizzazione una settimana prima della conclusione procedurale per l’attribuzione delle Poer, inizialmente prevista intorno al 20 maggio, circostanza questa che avrebbe obbligato l’Agenzia all’attribuzione di nuove deleghe temporanee in coerenza con i nuovi Uffici attivati ….è di stamattina la notizia che, in accoglimento delle richieste di parte sindacale, il Direttore dell’Agenzia ha deciso di posticipare l’avvio della riorganizzazione al 1° giugno p.v.
Si sta per chiudere, quindi, un capitolo, quello delle POER e della conseguente riorganizzazione, gestito con modalità in gran parte dei casi criticabili e, a nostro avviso, incapaci di assolvere allo scopo di individuare le migliori professionalità.
Si chiude un capitolo che ha “paralizzato” per mesi i vertici dell’Amministrazione completamente assorbiti solo dalla selezione Poer, lasciando sconcertato tutto il restante personale, e creando un caos organizzativo e procedurale di cui non avevamo proprio bisogno .
Ma le responsabilità di queste scelte sono, però, completamente in capo all’Agenzia…speriamo ora di poter riprendere il cammino contrattuale per gli interessi di tutto il personale
Roma, 10 Maggio 2019
FP CGIL | CISL FP | UIL PA | Confsal UNSA | FLP |
Boldorini / Ciola | Silveri | Cavallaro | Sempreboni | Cefalo / Patricelli |
AGENZIA DELLE ENTRATE -COMUNICATO DECORRENZA DEL NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO
Si riporta nel testo sottostante la comunicazione pervenuta in data odierna dalla Direzione Centrale RUO dell’Agenzia delle Entrate:
“Durante la riunione di ieri, 9 maggio 2019, codeste OO.SS. hanno segnalato le difficoltà connesse alla decorrenza del nuovo assetto organizzativo regionale e periferico, disposta dall’atto del Direttore dell’Agenzia n. 101304 del 19 aprile per il giorno 11 maggio, tenuto conto anche del completamento delle procedure selettive d’interpello per l’attribuzione delle posizioni organizzative di cui all’art. 1, comma 93, lett. a), della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Al riguardo, effettuate le necessarie verifiche tecnico-organizzative, il Direttore dell’Agenzia disporrà con proprio atto la modifica della data di decorrenza del nuovo assetto organizzativo, differendola al 1° giugno prossimo.
Analoga decorrenza verrà prevista per gli incarichi ai funzionari individuati in esito alle suddette procedure.
Si conferma inoltre che saranno rese note le relative graduatorie mediante pubblicazione sulla Intranet dell’agenzia.”
AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO STABILIZZAZIONE DISTACCHI
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
Roma, 6 maggio 2019
All’Agenzia delle Entrate
Direttore centrale risorse umane e organizzazione
Dott. Aldo Polito
Oggetto: Stabilizzazione distacchi. Accordo del 28 dicembre 2018.
A distanza di oltre quattro mesi dalla firma dell’accordo sindacale sulla stabilizzazione dei distaccati con decorrenza iniziale antecedente il 1° febbraio 2016, codesta amministrazione non ha ancora proceduto nemmeno alle attività propedeutiche all’emanazione dei provvedimenti di stabilizzazione veri e propri.
Nonostante le numerose richieste per le vie brevi delle scriventi OO.SS.,l’inattività dell’Agenzia al riguardo continua ad essere totale.
Pertanto, La invitiamo formalmente ad emanare in tempi brevi – e comunque prima dell’uscita delle graduatorie della mobilità nazionale – sia la circolare applicativa dell’accordo sindacale del 28 dicembre 2018 che i
provvedimenti di formale stabilizzazione dei lavoratori distaccati.
Inoltre, visto il lasso di tempo trascorso dalla firma dell’accordo e poiché la responsabilità dei ritardi è da ascrivere esclusivamente all’Agenzia delle Entrate, La invitiamo a “cristallizzare” la situazione alla data della firma del citato accordo e quindi di stabilizzare tutti coloro che risultino distaccati alla data del 28 dicembre 2018 e i cui provvedimenti di distacco abbiano una decorrenza antecedente il 1° febbraio 2016.
In attesa di un celere riscontro, si inviano cordiali saluti.u
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AGENZIA DELLE ENTRATE – ANCORA UN ATTACCO AL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
ANCORA UN ATTACCO AL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Lo straordinario sciopero nazionale del 2 Aprile u.s. ha impedito lo scippo di una parte rilevante del salario di produttività per gli anni 2016 e 2017. Ma, evidentemente, i tentativi di depotenziare la macchina fiscale, colpire la lotta all’evasione, ridurre il potere di acquisto di decine di migliaia di lavoratori del fisco non sono finiti.
E’ di ieri, infatti, il nuovo incredibile attacco proveniente dal leader della Lega Salvini che, nel corso di un comizio elettorale in Umbria, ha messo sotto attacco il personale dell’Agenzia che “porterebbe a casa lo stipendio sulla pelle degli altri, rovinando la vita delle persone” mettendo impropriamente in correlazione il salario di produttività con le somme accertate nella lotta all’evasione.
Tali affermazioni appaiono ancora più gravi dal momento che provengono da esponenti politici con incarichi di Governo, in un Paese che in cui ci sono 180 miliardi di evasione all’anno. In realtà il premio di produttività è solo parzialmente finanziato dalle somme riscosse (e non da quelle solo accertate), mentre gran parte del salario è correlato alle attività di semplificazione fiscale, di assistenza ai contribuente e di tax compliance.
I lavoratori dell’Agenzia, che svolgono con impegno e professionalità una missione strategica per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico, sono stanchi di essere oggetto di
attacchi ingiustificati in un momento in cui all’aumento di carichi di lavoro corrispondono risorse sempre più esigue.
I lavoratori del fisco sono al servizio dello Stato.
E meritano rispetto!
Roma, 6 maggio 2019
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Agenzia Dogane e Monopoli – Accordo sui compensi dovuti in relazione agli incarichi di responsabilità:precisazioni/integrazioni
Si riportano nell’allegato file, le precisazioni/integrazioni in merito ai compensi dovuti in relazione agli incarichi di responsabilità.
2019.04.30 – incarichi di responsabilità 2019 – precisazioni-integrazioni
AGENZIA DELLE ENTRATE – UNITARIO POER – RIORGANIZZAZIONE
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
Al Sig. Direttore Generale
Antonino Maggiore
e, p.c. Al Direttore della D.C. R.U.O.
Aldo Polito
Egregio Direttore Generale,
la procedura di assegnazione delle POER non è ancora terminata e continuiamo a registrare evidenti lacune nella gestione della selezione e della procedura nel suo complesso.
Ad una prova scritta, inopinatamente diversificata per le modalità di effettuazione, con la somministrazione di quesiti in gran parte dei casi criticabili per come elaborati e congegnati, oltre che per la loro reale capacità di assolvere allo scopo di individuare le migliori professionalità, ha fatto seguito un esame orale in cui le commissioni hanno operato in maniera palesemente difforme da regione a regione e per gli Uffici centrali.
In alcuni casi, infatti, dai voti degli orali si evince che le stesse commissioni abbiano diviso aprioristicamente in fasce di merito gli esaminandi a seconda del precedente incarico rivestito. Pertanto, per alcune famiglie professionali, in diverse regioni, sul totale dei posti non è risultato vincitore alcun funzionario che non avesse ricoperto un incarico di responsabilità. Sebbene attribuire un quid pluris a chi abbia già dimostrato capacità di coordinamento possa avere una sua ratio, ricordiamo che il bando non prevedeva una valorizzazione rigida di tali esperienze in sede di prova orale. Pertanto appare che le commissioni che hanno applicato questa regola siano andate oltre il mandato ricevuto.
In questi giorni ci risulta che si stia procedendo all’assegnazione degli incarichi e delle destinazioni per i vincitori.
Ai lavoratori ed alle Organizzazioni Sindacali sfuggono totalmente le modalità con le quali tali destinazioni siano in corso di attribuzione. In primo luogo, ad oggi, sebbene le OO.SS. le abbiano richieste sul tavolo nazionale, non sono state pubblicate le graduatorie definitive delle selezioni, con evidente lesione dei diritti dei legittimi interessati eventualmente esclusi. In secondo luogo, non si ha alcuna evidenza dei criteri di precedenza adottati dai Direttori Regionali ed, in particolare, non è dato sapere se sia stata valorizzata la posizione in graduatoria.
Risulta, quindi, evidente la compressione dei legittimi interessi del candidato nella fase selettiva, così come nell’assegnazione imperscrutabile ed unilaterale dell’incarico con cui opererebbe l’Agenzia, in palese contraddizione con le esigenze di attuazione dei principi di trasparenza, parità e pari opportunità che la procedura selettiva, diversamente, dovrebbe garantire.
E’ superfluo ricordare, infatti, come gli incarichi siano divisi in quattro fasce economiche con differenze di indennità anche molto rilevanti; pertanto, al fine di evitare ulteriori sperequazioni ed arbitrarietà, che già hanno caratterizzato pesantemente la fase selettiva delle procedure, è doveroso rendere trasparenti anche gli adottati criteri di assegnazione della posizione.
Poiché le POER rispondono al CCNL Funzioni Centrali in vigore, in quanto totalmente riservate a personale di III Area, appare evidente che su questa tematica debbono essere garantiti tutti gli istituti contrattuali.
La procedura di selezione ed assegnazione delle POER è quindi, caratterizzata da tutte le pecche che negli anni hanno manifestato gli atti emessi unilateralmente dall’Agenzia delle Entrate, producendo spesso pesanti contenziosi, scarsa trasparenza e conseguente disaffezione tra i lavoratori, in contrasto con la stessa norma istitutiva che prevedeva invece un reale e costruttivo confronto con le rappresentanze del personale.
Poteva e doveva essere l’occasione affinché venisse correttamente ripristinata l’architettura della nuova governance dell’Agenzia, nonché costituire l’opportunità di crescita professionale per circa 1.500 lavoratori. I presupposti, però, sembrano aver condotto alla diversa strada del caos organizzativo!
È proprio sotto quest’ultimo aspetto inerente la nuova riorganizzazione che le Scriventi stigmatizzano, inoltre, che essa è in corso di attuazione senza che ci sia stata una preventiva informativa nazionale e confronto sugli ultimi aspetti decisi da codesta Agenzia, con l’atto direttoriale n. 101304 del 19 aprile u.s., quali: la fissazione della data di decorrenza, l’ulteriore declassamento di posizioni dirigenziali ed il conseguente incremento di ulteriori numero di POER, la “sospensione” parziale ed “indefinita” di alcuni importanti riassetti organizzativi (es: 41 nuovi uffici territoriali destinati a gestire gli atti pubblici, i rimborsi IVA e le successioni).
Così come le Scriventi criticano decisioni organizzative unilaterali e raffazzonate quale quella di non trasformare le attuali articolazioni degli uffici che hanno la “pesatura e qualificazione” di POS in POER sin dal 1° maggio p.v. così come previsto per legge!
È, infatti, da distinguere l’assegnazione dell’incarico POER al funzionario selezionato “in ritardo” per il protrarsi delle procedure, dalla “qualificazione” dell’articolazione degli Uffici, oggi POS, che non potevano subire ulteriori proroghe con semplice atto direttoriale (11 maggio per strutture periferiche; ancora, addirittura, da definire per gli Uffici Centrali).
Una grave leggerezza decisionale, quindi, che pone alcune articolazioni dell’Agenzia (es: alcuni Uffici Territoriali, le Sezioni contrasto alle frodi, le figure professionali degli audit manager, ecc.) sino ad oggi P.O.S., in un “limbo” in cui non sono più P.O.S. perché la legge ne obbligava l’immediata trasformazione in POER sin dal 1° maggio; né POER, in quanto l’atto direttoriale in argomento non stabilisce ciò per gli Uffici Centrali e le fa decorrere solo dall’11 maggio per le strutture periferiche dell’Agenzia.
Per quanto esposto queste OO.SS.
CHIEDONO
- La pubblicazione delle graduatorie dei vincitori con separata indicazione dei voti di scritto, orale, titoli;
- I criteri adottati per le modalità di assegnazione dell’incarico e della sede di destinazione.
Al fine di poter contribuire positivamente alla migliore definizione della procedura e della riorganizzazione, si chiede, infine, l’apertura immediata di un tavolo di confronto.
Roma, 30 Aprile 2019
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FONDO DI PREVIDENZA – UNITARIO 23 APRILE 2019
Coordinamenti Nazionali
Al Presidente del Fondo di Previdenza
del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dott. Massimo Pietrangeli
Oggetto : Richiesta incontro.
Egregio Presidente,
negli ultimi mesi numerose modifiche sono intervenute nelle modalità e nelle percentuali di erogazione delle diverse prestazioni gestite dal Fondo da lei presieduto.
Appare quindi necessario, allo scopo di poter svolgere al meglio il nostro ruolo, assumere informazioni sulla situazione complessiva del Fondo e sulle iniziative in atto, considerata l’importanza che ha questa struttura per il personale da noi rappresentato, in continuità con quanto da sempre avvenuto nei diversi momenti relazionali e di confronto susseguitisi negli anni con i vertici del Fondo.
In attesa di un cortese riscontro le inviamo cordiali saluti
Roma, 23 aprile 2019
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