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AGENZIE FISCALI – La riforma fiscale – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

 

LA RIFORMA FISCALE

 

Viene presentata in queste ore per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministro lo schema di Delega di Riforma Fiscale che proseguirà il suo iter parlamentare, per poi tradursi in Decreti Delegati entro 24 mesi dall’approvazione del Parlamento.

Un iter complesso per una riforma ritenuta necessaria da tutti, all’interno ed all’esterno del Paese.

Un tentativo già fallito in altre occasioni (ultimo alcuni mesi prima della chiusura della precedente legislatura) perché la materia oltre che essere “ostica” ed articolata richiede precise posizioni politiche ed orientamenti “sistemici” coerenti.

Indipendentemente dalle diverse posizioni politiche, noi possiamo osservare che dal 2000 ad oggi, il “tax gap” è oscillato tra i 75 ed i 100 miliardi di euro.

Quanto sopra ad evidenziare che le misure repressive di contrasto all’evasione fiscale non sono risultate così incisive, così come l’intero sistema di norme non ha retto il passare del tempo, nonostante gli enormi sforzi dell’Agenzia delle Entrate che solo nel 2022 ha recuperato oltre 20 miliardi (in sensibile crescita rispetto alle annualità precedente, con un dato che rappresenta il livello massimo raggiunto).

Il gettito spontaneo relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia ha raggiunto, sempre nel 2022, quasi 510 miliardi di euro, con un sensibile aumento rispetto agli anni precedenti.

Nonostante questi risultati a dir poco brillanti, il “magazzino” delle Entrate ammonta a 1.153 miliardi di euro, 174 milioni di cartelle, oltre 20 milioni di contribuenti, con un 30% di cartelle esattoriali notificate prima del 2010 ed un altro 30% notificate tra il 2011 ed il 2015.

Ogni 100 euro riscossi, 9,20 € sono costi a carico della P.A.

I numeri sopra riportati rendono plasticamente evidente la necessità di mettere mani all’intera materia (l’ultimo globale intervento risale agli anni ’70 del secolo scorso), con l’obiettivo di semplificazione, di modernizzazione, di trasparenza, di riequilibrio del rapporto Fisco – Contribuenti, alla luce di un mondo profondamente cambiato, di modalità diverse di produzione del reddito, di un sistema produttivo molto più articolato.

Tutto ciò, a parere dello scrivente, per incrementare il gettito fiscale, riducendo la pressione sui lavoratori e sulle imprese, per poter incrementare i livelli occupazionali, rendere ancor più di spessore l’apparato produttivo, offrire maggior occasione di investimento agli operatori esteri, supportare adeguatamente il sistema di welfare e quello sanitario.

Con un livello di evasione ed elusione fiscale confrontabile con quello dei Paesi più avanzati.

Su questi obiettivi giudicheremo il Governo e la maggioranza parlamentare.

Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi citati sono i più diversi, il dibattito parlamentare apporterà tutti i contributi possibili.

Noi auspichiamo che la capacità di reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati possa sensibilmente aumentare, che le imprese siano messe nelle condizioni di poter investire e creare occupazioni, che l’intero Sistema Paese possa beneficiare di uno “scatto in avanti” nella modernità

Nel contempo ci auguriamo che le strutture deputate alla “messa a terra” del nuovo Sistema Fiscale siano poste nelle condizioni di poter lavorare al meglio, sul piano delle risorse umane, delle risorse finanziarie e di quelle tecnologiche, per essere all’altezza della sfida epocale.

Una “macchina fiscale” ancora più funzionale ed efficiente, rispetto ai positivi risultati raggiunti con la trasformazione in Agenzie, in grado di “accompagnare al meglio” i contribuenti, di incentivare i traffici commerciali e passeggeri, di salvaguardare la qualità dei prodotti, di far pagare a tutti imposte, tasse e contributi secondo la propria capacità contributiva, in grado, in ultima analisi, di rafforzare il nostro complessivo sistema economico e sociale.

Come si suole dire con una battuta “se sono rose fioriranno”. Una grande e strategica sfida per il nostro Paese, per un futuro in grado di reiterare i successi economici e sociali raggiunti nei decenni scorsi.

Con i migliori auguri di buon anno!!!

Roma, 16 marzo 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 10 marzo 2023

ADM
Riunione sindacale del 10 marzo 2023

La riunione odierna ha portato alla sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle ulteriori risorse in ambito Fondo Risorse Decentrate dell’anno 2021 che è stato firmato in data 7 dicembre 2022. Sono state recepite alcune indicazione eccepite dagli organi di controllo esterni che tuttavia hanno mantenuto l’impianto originario.
Secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato le nuove modalità di conferimento degli incarichi alle POER. L’Amministrazione ha presentato una prima proposta che, discostandosi dalle disposizioni dettate precedentemente dal Direttore Minenna (videomessaggio), modalità mai condivisa con le OO.SS. e fortemente osteggiata dalla nostra Organizzazione Sindacale, prevede una procedura “per titoli e colloquio” da svolgersi a livello di direzione territoriale e nel più breve tempo possibile. La proposta ha trovato, di massima, la disponibilità della nostra O.S., tuttavia la celerità della procedura, come da noi sottolineato, non dovrà andare a discapito dell’oggettività della medesima. Pertanto abbiamo invitato l’Agenzia ad approfondire la tematica in uno o più incontri ravvicinati già a partire dalla prossima settimana. Prodromica ad ogni discussione è la necessità di conoscere dove saranno allocate tali “posizioni” visti i non pochi cambiamenti a cui abbiamo dovuto assistere nel periodo minenniano a partire dalla profonda revisione della struttura delle Direzioni Territoriali alle rimodulazioni del 26 agosto 2021, prot. 314799, nonché alla regionalizzazione della Calabria e della Sardegna.
È stata anche ipotizzata dal Direttore del Personale una proroga delle Poer dopo il 31 marzo 2023 per il tempo presumibilmente necessario ad espletare le procedure “paraconcorsuali” Poer. La proposta dell’Amministrazione per il conferimento degli incarichi, a cui potranno partecipare i dipendenti con almeno cinque anni di inquadramento nella terza area, prevedrebbe due fasi: la prima (con un massimo di 20 punti) incentrata sul curriculum vitae e sul punteggio della performance individuale dei candidati , la seconda (con un massimo di 20 punti anch’essa) che consisterebbe in un colloquio di approfondimento in merito al “presidio tecnico delle funzioni da ricoprire” e alla “conoscenza pratica delle attività e degli aspetti gestionali legati all’incarico”. Si potrà avere l’incarico con un punteggio totale di almeno 28 punti e chiaramente l’incarico sarà conferito a chi avrà il punteggio più alto. Tra l’altro l’Amministrazione in questa presentazione prevedrebbe che in caso di parità l’incarico andrebbe al candidato “con minore età”.
La nostra Delegazione ha fatto diverse osservazioni sulla proposta eccependo, ad esempio, che per il punteggio legato al curriculum vitae (per un massimo di 15 punti) sarà necessaria una specifica elencazione delle diverse fattispecie di titoli e di attività e che il punteggio per la performance dovrà essere rimodulato diversamente in funzione di tali incarichi. Si sottolinea che in tale prima fase della procedura sarebbe previsto uno sbarramento di 12 punti al di sotto dei quali non si potrebbe partecipare alla seconda fase.
Per quanto riguarda poi l’”aggiornamento del PIAO” sono stati presentati in merito alle “strategie di acquisizione” del personale delle aree funzionali: una totalizzazione di acquisizioni per 1.582 unità di seconda e terza area, 120 unità di personale rivenienti dalle procedure di mobilità intercompartimentale in corso, 48 unità di personale delle categorie protette e una ulteriore possibile mobilità intercompartimentale per 50 unità di terza area.
Il problema spinoso è costituito dall’ipotesi di 450 unità di personale che nel 2023/2024 dovrebbero avere l’opportunità di passaggi verticali tra le aree ai sensi dell’art. 18 dell’attuale CCNL/Funzioni Centrali. Nonostante le richieste sindacali, non è stato specificato a quanto ammonterebbe il totale delle risorse utili per tali passaggi finanziati con lo 0,55 del monte salari 2018 ai sensi della legge di bilancio 2022 e quindi non è stato possibile acquisire specificamente gli eventuali numeri per le relative progressioni verticali. In tale ambito di progressioni si è aperta la problematica dei 151 Colleghi che avevano partecipato alle procedure di progressione verticale ai sensi della norma Madia e che erano risultati idonei. Per diverso tempo l’Amministrazione ha rassicurato tutti che i Colleghi idonei sarebbero transitati “quanto prima”, avendo l’Amministrazione idonee facoltà assunzionali e congrue risorse economiche, dalla seconda alla terza area e che si era in attesa di specifico DPCM che nonostante il trascorrere dei mesi non è mai giunto. Sarebbe giunto invece ultimamente dalla Funzione Pubblica un parere secondo il quale la citata progressione verticale non sarebbe possibile. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di avere, quanto prima, visione di tale documento anche per poter fare fronte comune per una necessaria attività di “recupero” della procedura. Non è per noi pensabile che la ultra-tardiva risposta della Funzione Pubblica a fronte di una specifica previsione di “scorrimento” di graduatoria, presente anche nel Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale, debba avere un esito esiziale per le legittime aspettative di Colleghi che hanno partecipato regolarmente e con positivo riconoscimento ad una procedura concorsuale. L’Amministrazione tenderebbe a risolvere, eventualmente e non si sa con quali modalità, la problematica nell’ambito delle unità di personale che potrebbero passare dalla seconda alla terza area in base al citato art. 18 CCNL/FC. È stato ribadito che trattasi di soluzione certamente non semplice e che l’Amministrazione dovrebbe invece battersi per avere in tempi rapidi una “provvedimento normativo” che legittimi l’operazione di progressione verticale. I Sindacati stanno anche programmando un possibile intervento unitario per rappresentare all’Autorità Politica la problematica e per avere una positiva soluzione.
L’Amministrazione ha preannunciato un nuovo incontro sindacale a metà settimana prossima.
(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA Veltri, Eremita, Lamberti)

Roma, 10 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Risultati raggiunti nel 2022 e prospettive future

AGENZIA DELLE ENTRATE

Risultati raggiunti nel 2022 e prospettive future

 

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione dott. Ernesto Maria Ruffini ha presentato stamane nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio i risultati raggiunti nel 2022 e le prospettive future della struttura da Lui diretta.

Hanno presenziato all’incontro il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ed il Vice Ministro Maurizio Leo dinanzi ad una folta platea di Autorità politiche, civili e militari, compreso Dirigenti e funzionari dell’Agenzia. Presenti anche tutti i precedenti Direttori.

I “brillanti” risultati raggiunti, testimoniati dal documento di sintesi allegato, sono stati ottenuti grazie al grande lavoro delle colleghe e dei colleghi in servizio, nonostante una carenza “acclarata” del 40,0% ed in condizioni certamente straordinarie. Quanto sopra espresso con forza sia dal Direttore sia dal Ministro e Vice Ministro.

Un recupero di evasione record nel 2022 pari ad oltre 20 miliardi di euro (il dato più alto di sempre).

Oltre alle maggiori entrate derivanti dai controlli, l’Agenzia delle Entrate ha assicurato “minori uscite” a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio ed alle attività anti-frode (bloccati 9,5 miliardi € tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti). Una parte di queste somme è stata ottenuta in sinergia con la GdF.

E’ cresciuto il gettito spontaneo pari a quasi 510 miliardi € (+ 11%), mentre i rimborsi erogati hanno sfiorato i 20 miliardi.

Naturalmente importanti le sfide da affrontare, alla luce del provvedimento di “riforma fiscale” che verrà presentato nel Consiglio dei Ministri della prossima settimana.

Un provvedimento che vuole avere l’ambizione e l’obiettivo di rivedere globalmente il sistema sotto tutti gli aspetti, sia di tassazione che dei procedimenti.

E’ stato richiamato il Piano straordinario di assunzioni per 3.900 funzionari, che porta il totale delle prossime assunzioni ad oltre 11.000, grazie all’attenzione della Politica e del Ragioniere Generale dello Stato.

Nel contempo, il Vice Ministro Leo ha “accennato” al cambio del meccanismo di incentivazione premiale attraverso lo strumento della Convenzione MEF / AdE.

Anche questo intervento, che verificheremo nel concreto nei prossimi mesi, è parte integrante delle richieste sindacali degli anni scorsi.

I risultati ottenuti, le richieste avanzate e gli obiettivi che la Rappresentanza Sindacale intende raggiungere, sono il risultato del grande apporto “qualitativo” e “quantitativo” di tutti i colleghi in servizio che deve essere riconosciuto anche in termini economici e di percorsi di carriera. Il Coordinamento CONFSAL – UNSA darà come sempre il suo contributo.

 Roma, 9 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – ACCONTO FUA 2022 E PROROGA P.O. ART. 15 CCNL

AGENZIA DELLE ENTRATE

 ACCONTO FUA 2022 E PROROGA P.O. ART. 15 CCNL

In data 28 febbraio 2023 Parte Pubblica e le OO.SS. si sono incontrate sul “tavolo nazionale” per discutere dell’Acconto Produttività Collettiva 2022 e degli Incarichi ex art. 15 CCNL (Capi team).

ACCONTO COMPENSO ACCESSORIO 2022

Come ormai avviene con cadenza annuale, la contrattazione ha stabilito di assegnare a titolo di anticipo della quota incentivante di cui all’art. 5 c. 14 Convenzione Triennale Mef/AE 2022-2024, al personale in servizio nell’anno 2022, un acconto sul compenso accessorio per l’impegno prestato nel raggiungere gli obiettivi assegnati. È utile ricordare che l’acconto è calcolato sul Premio collegato alla Performance Organizzativa, in pratica sul contributo assicurato dal personale in ragione dell’effettivo apporto partecipativo fornito. Sarà, al contrario, il Premio sulla Performance Individuale a valorizzare le specificità delle singole attività svolte dai lavoratori. Nell’incontro le parti hanno stabilito di rimodulare i parametri delle Aree, che vengono fissati come segue:

Area III      Parametro    177

Area II       Parametro    158

Area I        Parametro    130

L’indennità sarà erogata, verosimilmente, tra il mese di giugno e luglio.

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE ART. 15

La Delegazione di parte pubblica ha dichiarato l’impossibilità di espletare, entro la scadenza fissata al 31 marzo 2023, le procedure di rinnovo degli incarichi dei capi team; considerato che è in corso un approfondimento con gli Organi di Controllo teso a verificare i tempi di utilizzo delle somme stanziate dalla Legge di Bilancio per il 2023.

Ricordiamo che i commi 882 e 883 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2023 stabiliscono, rispettivamente, che l’Agenzia delle Entrate consegua nel 2023 risparmi di spesa per circa 25 milioni di euro e che, in seguito a tale risultato, sia autorizzata ad incrementare di 12,7 milioni di euro le risorse del Fondo da destinare al finanziamento delle Posizioni Organizzative.

Stante la novità della previsione, soprattutto per quanto concerne i risparmi di spesa prescritti, l’Agenzia ha formulato una richiesta di parere al MEF per verificare la correttezza dei tempi di utilizzo dei fondi accordati. Nelle more di ricevere gli opportuni chiarimenti e procedere, di conseguenza, all’espletamento della procedura, la dott.ssa Caggegi ha dichiarato che si rende opportuna una proroga degli incarichi in essere al 30 settembre 2023.

La Direttrice ha proposto, altresì, di procedere con la discussione sui criteri da adottare per la procedura e sulla definizione delle indennità da assegnare ai singoli profili, in modo da poter avviare la selezione appena terminata l’interlocuzione con il Mef.

CONFSAL-UNSA ha preso atto di quanto dichiarato dalla Direttrice ed ha ribadito, nel proprio intervento, la condivisione del documento pubblicato dall’Agenzia nei mesi scorsi in merito al mancato incremento delle posizioni ed al concreto adeguamento delle indennità. Abbiamo sottolineato quanto sia fondamentale, per lo sviluppo e la condivisione dell’istituto dei capi team, favorire la massima partecipazione del personale. Un accesso diffuso alle procedure, che devono essere aperte sempre a tutto il personale della regione e la trasparenza degli atti collegati alla medesima garantiranno la migliore riuscita dell’iniziativa.

ARGOMENTI VARI

IDONEI CONCORSO FUNZIONARIO

L’Agenzia, aderendo alle richieste delle Sigle Sindacali, ha dichiarato la propria disponibilità ad assorbire i concorrenti risultati idonei all’orale del concorso a Funzionario Tributario in corso di espletamento.

A costoro sarà consentito l’inserimento in servizio nelle regioni in cui hanno concorso.

FRANCHIGIA ASSICURAZIONE USO MEZZO PROPRIO

CONFSAL-UNSA ha riportato in discussione la questione relativa alla franchigia a carico del dipendente introdotta dall’Agenzia sull’assicurazione per l’uso del mezzo proprio, chiedendo con forza l’espunzione di questa clausola.

La dott. Caggegi ha dichiarato che l’Agenzia sta lavorando ad una soluzione nella direzione auspicata dall’UNSA.

(La delegazione – Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

 Roma, 7 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Ai lavoratori ADM… – Comunicato unitario 23 febbraio 2023

ADM

AI LAVORATORI ADM

COMUNICATO UNITARIO DEL 23 FEBBRAIO 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito della mancata approvazione di nessuna norma nel milleproroghe relativa al rifinanziamento delle somme contenute nella Legge n. 40/2020 in favore del personale ADM.

Cordiali saluti.

Roma, 23 febbraio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Una situazione poco chiara! – Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI
Una situazione poco chiara!
Mission” e “vision” apparentemente “sfocate” e poco “lungimiranti”

La lettura dei PIAO dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel “combinato” disposto con l’Atto di indirizzo per la definizione delle priorità politiche per l’anno 2023 del Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze on. Giancarlo Giorgetti, in attesa dell’emanazione dell’Atto di indirizzo triennale 2023 – 2025 per le Agenzie Fiscali, a parere del Coordinatore coglie alcune importanti “narrazioni” che, evidentemente, avranno le loro pratiche declinazioni.

Nello specifico, “traguardando” le strategie di intervento del Corpo militare a disposizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, appare evidente un ruolo “preponderante” dello stesso in ambito doganale (per completezza l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è l’unica autorità doganale italiana riconosciuta a livello sia eurounionale sia internazionale – ndr), così come in ambito entrate si “sgomita” sul campo della lotta all’evasione fiscale.

Si riporta una estrema sintesi al riguardo.
“sintesi del Coordinatore
Sul fronte della lotta all’evasione fiscale la citata istituzione orienterà la propria attività al contrasto degli eterogenei fenomeni che contribuiscono ad alimentare l’economia sommersa, soprattutto nella forma dell’evasione c.d. “con consenso”, riservando una particolare attenzione agli operatori del commercio elettronico e, in generale, ai nuovi modelli di business propri dell’economia digitale che prescindono, totalmente, o parzialmente, dalla “presenza fisica”.
Inoltre l’impegno sarà finalizzato, altresì, a prevenire e reprimere le frodi IVA sfruttando le potenzialità offerte dall’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica.
Continuerà ad elaborare analisi di rischio congiunte con l’Agenzia delle Entrate, tanto per finalità strategiche di monitoraggio dei fenomeni evasivi, quanto per la predisposizione di piani di intervento integrati.
La GdF, quale parte integrante dell’Amministrazione doganale e di forza di polizia con competenza generale in materia economico-finanziaria, proseguirà l’azione di contrasto del contrabbando, anche di tabacchi lavorati esteri, e delle frodi nel settore doganale, ampliando e valorizzando il patrimonio informativo a disposizione, in funzione dell’elaborazione di analisi del rischio volte a consolidare i livelli di sicurezza e di competitività del sistema doganale italiano.
Vigilerà sulla regolarità degli scambi transfrontalieri nel settore del commercio internazionale della fauna e della flora minacciate di estinzione, quale autorità nazionale competente in ambito doganale e continuerà l’azione di contrasto degli illeciti nel settore del gioco pubblico.”.

Il nostro lettore evidenzierà “nulla di nuovo sotto il sole”.
Ed invece la questione diventa preoccupante nella misura in cui le Agenzie Fiscali soffrono di importanti carenze di organico (almeno il 30 %) e modelli organizzativi precari, con “vision” e “mission” apparentemente non precisamente individuate.
Quanto sopra non solo con riferimento all’ADM, con la nostra Organizzazione che già in due specifiche occasioni ha portato all’attenzione dell’Autorità Politica la questione, unitamente ad interventi del fronte sindacale unitario, ma evidentemente anche al riguardo dell’AdE.
A parere dello Scrivente questa critica situazione riflette lo stato di precarietà in cui versa il modello delle Agenzie Fiscali, sul versante dell’autonomia economica-finanziaria, su quella gestionale-organizzativa nonché sul piano dello “status” rispetto alla strategicità operativa.
L’Autorità Politica non ha tenuto in debito conto, purtroppo, del ruolo svolto dalle due Agenzie nell’ambito del Sistema Paese, in termini di globale controllo della movimentazione di merci e delle persone (sotto tutti i diversi aspetti) nonché dei rapporti del fisco con i cittadini e le imprese.
Il “passato” forte disinvestimento è “foriero” di gravi ricadute, a meno di non aver deciso che basta e avanza il corpo militare di polizia economico-finanziaria che nella sua struttura gerarchico-militare “aiuta” a raggiungere determinati obiettivi.
Ma tutto ciò sarebbe un “unicum” nel panorama mondiale.
Sovrapposizioni di compiti e funzioni, diseconomie di scala e funzionali, sono fattori che aiutano controlli e sorveglianze infruttuose.
Basta leggere documenti di approfondimento ed analisi degli Organismi Internazionali (OCSE e FMI).
Le Agenzie Fiscali, anche con la loro autonomia in materia contrattuale, rappresentavano un progetto di modernizzazione e di riorganizzazione funzionale ed operativa avviata all’inizio del secolo.
Progetto “brutalmente stoppato” per motivi non tanto nascosti, ma i nuovi strumenti informatici-tecnologici (un grande salto), la formazione specifica di cui potrebbe “godere” un personale civile dedicato e specializzato, la qualità e quantità dei servizi offerti alla collettività sono tutti fattori “moltiplicativi” che aiuterebbero il Paese verso un assetto più moderno ed all’avanguardia.
Quanto sopra, alla luce dei redatti PIAO, certamente non “libri dei sogni”, richiede una precisa volontà politica di investire in persone, mezzi, organizzazione, immobili, con il preciso scopo di realizzare soprattutto il miglioramento operativo a supporto della collettività.
Senza questa volontà politica nulla si può fare e nulla si può ottenere al riguardo.
Nel contempo, compito del “management” delle Agenzie è quello di mettere le strutture, nelle condizioni date, in un adeguato livello operativo, effettuando tempestivamente scelte sul versante contrattuale e del sistema convenzionale, ripristinando il legame prestazione-controprestazione, allocando adeguatamente le nuove risorse che verranno acquisite, innalzando significativamente il livello di benessere del personale.

Una “mission” chiara ed una “vision” di medio/lungo termine
aiuterebbero nell’impresa!

Alla Politica la scelta. Alle Agenzie Fiscali la capacità di fare. Noi CONFSAL – UNSA, come sempre, rappresentare al meglio i colleghi.

Roma, 22 febbraio 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Un necessario “Alert”

AGENZIA DELLE ENTRATE
Un necessario “alert”

Care colleghe e colleghi,
riteniamo opportuno inviare un “alert” alla Direzione dell’Agenzia delle Entrate.
Il tempo trascorre e le decisioni negoziali, come da previsione del CCNL – Funzioni Centrali, tardano ad arrivare, mettendo “inquietudine” nel personale e rendendo difficoltosa l’azione di rappresentanza.

1. Lavoro agile e non solo
Come è noto non avremmo voluto lasciare tanto tempo in termini di proroga della disciplina unilaterale dello “smartworking” perché volevamo discutere del tema alla luce delle previsioni contrattuali, unitamente al lavoro da remoto (compreso il coworking), anche con una certa sollecitudine.
Si avvicina la scadenza del termine e nel “diario di bordo” dell’Agenzia il tema non appare, nonostante quanto espresso nel PIAO.
Il Coordinamento ritiene necessario ed opportuno che si discuta a 360° della materia come salto di qualità della prestazione individuale e collettiva e come adeguata espressione della conciliazione vita – lavoro.
E, per la verità, avremmo voluto parlarne anche prima della tragica pandemia, come punto più qualificato del nostro sistema relazionale.
Comunque inutile parlare del “latte versato”, ma riteniamo che l’Agenzia dovrebbe concordare con noi sull’opportunità di regolamentare quanto prima l’intero “pacchetto” (lavoro agile – lavoro da remoto compreso coworking), a meno di ammettere che la classe dirigenziale non sia all’altezza della sfida anzi che non lo sia l’intera struttura.

2. Posizioni Organizzative
Lo stesso dicasi in materia di “posizioni organizzative”. Vogliamo l’applicazione dell’art. 15 del CCNL, ritenendo le figure in questione qualificanti l’organizzazione del lavoro dell’Agenzia delle Entrate.
Vogliamo, anche in questo caso, discuterne ad “ampio raggio”, come espressione di un processo di crescita professionale ed economica di coloro che vogliono “mettersi in gioco”, contribuendo al salto di qualità operativo.
La storia è scritta e la nostra posizione è nota.

3. Area delle Elevate Professionalità
In questo “alert” inseriamo anche la questione della Area delle Elevate Professionalità.
Una quarta Area contrattuale che è da costruire nell’intero comparto ma che nelle Agenzie Fiscali vede già in campo figure idonee.
Le attuali POER, previste per legge, possono tranquillamente affrontare il percorso delineato nel contratto, nella consapevolezza della possibilità di abbandonare lo stato di precarietà (per altro previsto dalla stessa sentenza della Corte Costituzionale), consolidando e rendendo virtuoso un percorso professionale fino al livello più alto, quello dirigenziale, anche in termini economici.
A meno di voler mantenere questa pesante “cappa” di precarietà, affrontata dalle OO.SS. in condizioni di evidente inferiorità. Riteniamo ciò non conveniente per alcuno.
La CONFSAL – UNSA rivendica la piena applicazione contrattuale, magari attraverso una “rivisitazione” dello schema organizzativo riguardante anche le posizioni dirigenziali e le posizioni organizzative. Non accettiamo “tattiche” dilatorie.

4. Salario accessorio – Assunzioni – Sviluppi economici – Budget
Segnali critici intravvediamo in materia di salario accessorio, dove è opportuno regolamentare meglio uno schema necessariamente più avanzato, anche in termini di servizi agili e nuove attività.
Siamo stati sempre dell’idea di procedere ad opportune sessioni di approfondimento in tempi “consoni”, anziché rincorrere le situazioni.
Così come chiediamo alla Direzione sollecite iniziative sul versante delle assunzioni del personale.
Riteniamo necessario “sparare” subito una raffica di concorsi nell’obiettivo di mettere in sicurezza il livello occupazione oggi in gravissima criticità.
Ed a questo riguardo si assumano “alla svelta” gli idonei delle procedure concorsuali nelle Regioni ove hanno svolto il tirocinio per evitare l’abbandono/dispersione anche di questi colleghi che, rispetto al passato, vedono dinanzi a loro svariate opzioni (tanti concorsi pubblici indetti in tante amministrazioni sull’intero territorio nazionale).
Inoltre ed ancora una volta registriamo assegnazioni di “budget” individuali e collettivi non “centrati” (un eufemismo), non tenendo affatto in conto della gravissima carenza di personale.
Una struttura dirigenziale adeguata ha l’obbligo di essere all’altezza del contesto e dei tempi che cambiano anziché minacciare velatamente l’utilizzo della valutazione come un “machete”.
Un sistema, quello della valutazione del personale votato a ben altri obiettivi, come da considerazioni delle rappresentanze sindacali espresse al tavolo negoziale.
Continueremmo con la terza “tranche” di sviluppo economico, come da obiettivo politico assunto al tavolo negoziale. Un incremento stipendiale fisso atteso da tanti colleghi.
Così come attendiamo risposte dalla Politica in materia di idoneità nel concorso da Seconda a Terza Area, unitamente alle scelte da fare per altre progressioni di area.
Vorremmo conoscere la declinazione dei risparmi strutturali dei costi e vorremmo risolvere, una volta per sempre, la problematica dell’incentivazione di tutto il personale (tema ancor più importante alla luce dei carichi di lavoro e delle carenze di organico).
Tanti temi da affrontare, nel più breve tempo possibile, a beneficio di tutti i colleghi

Roma, 22 febbraio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Positivo l’incontro con l’autorità governativa – Comunicato unitario 9 febbraio 2023

AGENZIA DELLE ENTRATE

POSITIVO L’INCONTRO CON L’AUTORITÀ GOVERNATIVA
ORA ASPETTIAMO LE RISPOSTE A STRETTO GIRO

Modifiche strutturali al sistema di incentivazione, garanzie di mantenimento degli uffici locali, massicce iniezioni di personale e assunzione degli idonei ai passaggi d’area. Queste le nostre richieste immediate

COMUNICATO UNITARIO DEL 9 FEBBRAIO 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro nel pomeriggio dei ieri con l’autorità politica, rappresentata dal Consigliere di Stato Italo Volpe.

Cordiali saluti.

Roma, 10 febbraio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Incontro con il nuovo Direttore del 31 gennaio 2023

ADM – ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

INCONTRO CON IL NUOVO DIRETTORE DEL 31 GENNAIO 2023

In data odierna le OO.SS. nazionali hanno avuto il primo incontro con il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dott. Roberto Alesse, il quale ha avviato l’interlocuzione esponendo il suo pensiero sulla situazione presente e futura dell’Agenzia.

Ha ribadito, innanzitutto, il ruolo di primaria importanza delle corrette relazioni sindacali e, quindi, di reciproca disponibilità per confronti fattivi e di alto livello.

Ha, poi, specificato che è il momento di puntare a “mettere in sicurezza” l’Agenzia (che è di importanza centrale nell’ambito delle amministrazioni dello Stato e che si occupa di situazioni importanti e molto eterogenee) in quanto siamo in una situazione di “destrutturazione” della PA dovuta alla mancanza di turn over nonché di idonea programmazione e quindi si devono perseguire soluzioni di ordine strutturale e organizzativo. ADM al momento risulta con poca stabilità in quanto mancante di una necessaria struttura dirigenziale di prima e seconda fascia e bisogna invece avere una amministrazione che viva di vita propria senza accentramenti ma con valorizzazione dei centri decisionali. Nell’ottica di ridare all’Agenzia una sua funzione di struttura non accentrata è stato convocato il Comitato di Gestione per conferire diversi incarichi ad interim nell’attesa degli appositi bandi di concorso e della riorganizzazione.

Nell’Agenzia, ha poi detto il Direttore Alesse, si deve giungere ad una “riorganizzazione funzionale” anche se molte sono le problematiche da risolvere (questione degli immobili, situazione della dirigenza, valorizzazione dei dipendenti, procedimentalizzazione delle attività per evitare rischi e distorsioni, ecc.) in un clima fattivo e alieno dalle chiacchiere.

In definitiva c’è bisogno di “normalizzazione” ma secondo il concetto ovidiano “bene vixit qui bene latuit” ovvero “ha vissuto bene chi ha saputo stare ben nascosto”.

Successivamente i Rappresentanti delle OO.SS. hanno sinteticamente esposto le problematiche in essere nell’ Agenzia che attendono una soluzione fattiva.

In primis la carenza di Personale e anche la questione del salario accessorio che prima della pandemia erano state oggetto di rivendicazione sindacale unitamente all’Agenzia delle Entrate.

Gli istituti previsti dal CCNL/FC 2019-2021 come le famiglie professionali, la valorizzazione del personale mediante i passaggi di area in deroga (che nell’ambito del PIAO non hanno trovato una opportuna formalizzazione numerica nonostante i finanziamenti previsti), l’istituzione della “quarta area” che deve servire a dare all’Amministrazione Personale di “elevata professionalità” ma contrattualizzato.

È stato anche ricordato il problema dei rapporti con la Guardia di Finanza che vede all’attualità eventuali possibilità di sovrapposizione di funzioni a scapito degli utenti e della serenità operativa per i Dipendenti dell’Agenzia. In merito, il Direttore Alesse ha fatto presente che è sua intenzione avere con il Comandante della GDF un incontro per trovare la soluzione e il punto di equilibrio nell’ambito delle rispettive attribuzioni.

Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia sarà necessario provvedere alla prevista unificazione degli UFFICI DELLE Dogane e degli Uffici dei Monopoli, nonché alla regionalizzazione di alcune macro-realtà operative.

È stato inoltre evidenziato che, riguardo al CCNL in essere, si attende un fattivo confronto sulle previsioni normative in esso contenute come il lavoro a distanza e in particolare lo smartworking, il telelavoro e il coworking.

Altro argomento esposto ha riguardato la mancanza di dirigenti negli uffici locali ADM, situazione che crea diverse difficoltà e che va risolta in via ordinaria e non “extra ordinem” (secondo la definizione dello stesso Direttore Alesse), né si può dimenticare la situazione dei vari incarichi, più volte reiterati, come IDR, P.O. e Poer.

La nostra Delegazione ha anche voluto tra l’altro sottolineare che, in base alle “dichiarazioni programmatiche” del Direttore Alesse, si vorrà procedere ad un ottimale sistema di relazioni sindacali anche al fine di evitare “accentramenti decisionali” che non hanno portato all’Agenzia alcun giovamento e sospinto la stessa verso un indirizzo personalistico mentre essa avrebbe dovuto mantenere un andamento consono alle proprie funzioni previste dalle norme.

Il Coordinatore nazionale Sempreboni ha ancora aggiunto che le problematiche del salario accessorio sono state aggravate dalla questione dei “tetti” per cui si raggiungono gli obiettivi della Convenzione per i quali vengono assegnati all’Agenzia determinati fondi che poi non possono essere spesi per una distorta interpretazione di spending review. È poi necessario, ha sottolineato, poter avere un “piano straordinario di assunzioni” al di là delle previste facoltà assunzionali, viste le gravi carenze per mancanza di personale negli uffici e che oltre all’attuale allarmante tasso di scopertura (25%) a fine anno si assisterà all’esodo di ulteriori cinquecento unità circa. È stato, poi, ricordato che nell’ambito delle progressioni verticali bisogna risolvere al più presto la situazione dei 151 idonei della progressione verticale dalla seconda alla terza area. Il Coordinatore Sempreboni ha anche voluto evidenziare la questione della dirigenza che all’attualità vede soluzioni estemporanee e un concorso in itinere che sembra destare diverse perplessità.

Nella sua replica il Direttore Alesse ha espresso il proprio compiacimento per l’esposizione delle problematiche mediante interventi “di qualità, stimolanti, ragionevoli e lungimiranti”. Le tematiche in essere chiaramente richiedono molto impegno e tempo e ha specificato che per dare all’Agenzia una situazione consona sarà anche necessaria una nuova considerazione politica di ADM che, purtroppo, è in una transitoria fase di isolamento istituzionale. Tuttavia in ambito ministeriale c’è grande attenzione per le AAFF e quindi anche per ADM.

Per passare poi dalle parole ai fatti si avrà a brevissimo un cronoprogramma sugli impegni da affrontare al più presto. Anche perché l’Agenzia si è allontanata in qualche modo dalle proprie linee guida e quindi si dovrà procedere a ristabilire alcuni principi inderogabili partendo dall’ autonomia funzionale delle direzioni centrali e avere una dirigenza stabile (di I^ e II^ fascia). Infine si avrà anche un nuovo Comitato di Gestione che dovrà cooperare ad un andamento dell’Agenzia in base ai canoni normativi al di là di quelle che potrebbero essere le “incertezze del diritto” che a volte riversano sugli uffici norme non conformi ad una corretta burocrazia (nel senso positivo della parola).

La delegazione Confsal-UNSA (Valentino Sempreboni, Salvatore Veltri)

Roma, 31 gennaio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – PIAO 2023-2025 – Un piano strategico nella “teoria”… – Comunicato unitario

                         

AGENZIA ENTRATE
PIAO 2023-2025: Un piano strategico nella “teoria” che però fa i conti con la diversa realtà non più sostenibile negli uffici!

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo, di seguito, il comunicato unitario rilasciato a seguito della presentazione del PIAO 2023-205 da parte dell’Agenzia. Contestualmente è stata reiterata, unitariamente, la richiesta di convocazione al Vice Ministro on. Leo, anch’essa di seguito.

Roma, 25 gennaio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

AGENZIE FISCALI – Report di fine anno 2022 – Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI
Report di fine anno 2022
Un bilancio positivo

Care colleghe e cari colleghi,

con la fine dell’anno è giusto fare un “consuntivo” del lavoro fatto e, soprattutto, “programmare” quello da fare.
Innanzitutto permettetemi di fare i complimenti a tutta la struttura, centrale e territoriale, per l’impegno profuso in un momento di grave difficoltà.
Un grande lavoro di squadra di tutti i “salfisti”. “GRAZIE”.
Abbiamo raggiunto brillanti risultati a livello di elezioni per le RSU, con il grande risultato nell’Agenzia delle Entrate ed il più che soddisfacente esito nell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.
Questo, nell’ambito dell’ottimo risultato acquisito dalla nostra Federazione CONFSAL – UNSA.
Significativo il tasso di “sostituzione e crescita” delle deleghe, con l’ingresso di tanti giovani e con le migliori prospettive possibili.
Su questo “versante” dovremo lavorare sempre più “alacremente” per dimostrare la nostra capacità di acquisire consenso in relazione alla nostra analisi e proposta su tutti i temi che sono a cuore dei colleghi in servizio nelle Agenzie Fiscali, compresa l’Agenzia del Demanio con la quale abbiamo portato a casa il difficile rinnovo del CCNL – Epe 2019/2021.
L’anno che sta per chiudersi ha visto la sottoscrizione in ARAN del CCNL – Funzioni Centrali 2019-2021.
Un Contratto Collettivo che “getta” le basi per una migliore articolazione dell’ordinamento professionale, per una più che puntale difesa del rapporto di lavoro, con una più qualificata aspettativa in termini di crescita professionale ed economica ed una più adeguata difesa e conciliazione del rapporto vita – lavoro. Un contratto di “ripartenza”.
Tanti gli istituti che dovremo declinare, dalle Posizioni Organizzative alla Area delle Elevate Professionalità, dal Lavoro “Agile” al Lavoro da “Remoto” nelle sue diverse forme, in particolare del Coworking, dai nuovi passaggi di Area (con la salvaguardia di tutti coloro che hanno vinto pregresse procedure ma non hanno ancora avuto la “promozione” – gli “idonei” delle procedure da Seconda a Terza Area) ai nuovi incrementi stipendiali fissi che superano le “apicalità” delle fasce economiche.
Naturalmente su questo versante saranno fondamentali sia le risorse economiche che le idee “progettuali”.
Nel contempo, in entrambe le Agenzie abbiamo portato a casa un passaggio di fascia economica per il 75% del personale avente diritto con le “pregresse” regole contrattuali e l’impegno politico di proseguire nell’operazione “passaggio per tutti”, con l’obiettivo di un incremento stipendiale fisso per tutto il personale in servizio.
Non siamo riusciti a “scardinare” il vincolo del “tetto” di spesa in materia di salario accessorio, che opera per tutta la pubblica amministrazione, ma il nostro impegno proseguirà a tutti i livelli e su tutti i versanti (qualche “timido” segnale su finanziamenti “tipizzati” che si traducono, in realtà, in criticità relazionali).
Sul gravissimo problema della carenza di personale, qualcosa comincia a muoversi.
Le attribuite facoltà “assunzionali”, legate al turn over, hanno cominciato a produrre i primi risultati con l’immissione in ruolo dei primi vincitori di concorsi. Naturalmente ciò non basta. Forte è stata la perdita di risorse umane per una “sciagurata” operazione di risparmio costi ultra quinquennale che ha determinato il “disinvestimento” globale sull’intera macchina fiscale.
Da qui bisogna ripartire ovvero da un grande progetto di investimento in grado di far fare un ulteriore salto di qualità sul versante del fisco e sul versante del controllo quanto-qualitativo dei traffici commerciali delle merci e nella mobilità delle persone. L’innovazione tecnologica e l’immissione in ruolo di giovani funzionari, che affiancheranno funzionari con un grande bagaglio professionale, permetteranno un salto qualitativo e quantitativo nei servizi offerti alla collettività, alla condizione che vengano premiati “merito” e capacità operative.
Quindi un progetto in risorse umane (Piani straordinari di assunzione), risorse finanziarie per i lavoratori (per riportare in vigore il vincolo tra prestazione e controprestazione) e per i miglioramenti amministrativi, e risorse materiali tecnologici.
In questo contesto non faremo mai parte dei movimenti populistici.
L’attenzione verso tutto il personale riguarda anche all’attenzione verso specifici “cluster” che richiedono anch’essi interventi definitivi (area quadri e posizioni organizzative).
Solo “mettendo” l’intera organizzazione in condizione di lavorare al meglio possiamo aspirare a raggiungere i più qualificati risultati.
Abbiamo difeso con forza la salute dei nostri colleghi attraverso specifici interventi in materia di sicurezza sul lavoro (accordi e protocolli operativi) ma massima attenzione dobbiamo porre su questo versante visto che la pandemia da covid ’19 è, purtroppo e pesantemente, ancora tra noi.
Come abbiamo detto nel titolo un consuntivo in “positivo”.
In qualche caso abbiamo osservato dei comportamenti non proprio “consoni” nel sistema delle relazioni sindacali, osservati soprattutto sul versante dei profili e delle famiglie professionali, ma non solo.
Le regole sono state chiarite e quindi sono stati “sgomberati” i dubbi sull’apporto, politico e di merito, della rappresentanza dei lavoratori.
Lo stesso dicasi sul versante delle figure professionali qualificate.
“Inaccettabile” il passaggio informativo in materia di Convenzioni con il MEF fuori tempo massimo (si svuota, nei fatti, il sistema delle agenzie fiscali), così come “criticabili” sono i passaggi sindacali in materia riorganizzativa, lì dove il quadro di riferimento appare ambiguo e poco chiaro.
Le strutture non sono di “qualcuno”, sono di tutta la collettività, nel rispetto delle regole normative e regolamentari. Regole che devono essere sempre rispettate, senza se e senza ma. Il quadro politico di riferimento è cambiato, ma le regole di “ingaggio” sono stabili e senza colore (si possono cambiare con gli opportuni strumenti).
Il “bello” della democrazia e dei sistemi moderni ed avanzati.
Nei prossimi mesi, probabilmente, ripartirà il “cantiere” sulla riforma fiscale.
Fermo restando la “primazia” della politica sulle scelte di sistema, il Sindacato ha diritto/dovere di dire la sua sulla macchina fiscale, sugli elementi “cardini” di efficienza, economicità e funzionalità delle strutture.
Il Demanio, le Entrate, le Dogane si occupano di funzioni e compiti strategici per qualunque società avanzata.
Non possono essere messi in dubbio da “scontri” di potere, da presunte “supremazie” operative, da sovrapposizioni, da pesanti criticità operative.
Se vi sono dubbi e perplessità, questi vanno immediatamente chiariti così da “investire” in termini più funzionali possibili.
Nulla da inventare, basta fare riferimento alle migliori pratiche internazionali (su tutti richiameremmo le “due diligence” di qualche anno fa di FMI e OCSE) ed ai migliori sistemi operativi osservati.
Fondamentale il coinvolgimento di tutto il personale, perché solo in questo modo gli interventi “riorganizzativi” e “riqualificativi” possono raggiungere i risultati auspicati.
Naturalmente si può anche decidere di “mandare alla malora” le strutture, ma senza fare le “cassandre” mai vorremmo vedere i risultati di un disastro istituzionale ed operativo che riporterebbe il nostro Paese indietro di oltre cento anni.
Il Sindacato deve operare perché contribuisca al “salto di sistema”, ma nel contempo auspichiamo che l’Autorità Politica faccia fino in fondo la sua parte.
Il Lavoro ed i Lavoratori devono tornare ad essere la centralità di una società avanzata e moderna, riducendo ruolo di finanza e profitto, ed il Lavoro Pubblico ed i Lavoratori Pubblici hanno un “peso” addirittura fondamentale.
Nessun “parassitismo”, nessun “esercizio di potere”, nessun sistema “dirigistico”, ma una riforma globale del “governo” di questo Paese che permetta, finalmente, di eliminare tutte le criticità osservate e dare sostanziale supporto all’intera collettività.
Noi faremo la nostra parte.

Con i migliori auguri di buon anno!!!

Roma, 30 dicembre 2022

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ADM – Incontro al MEF su Convenzione 2022 – Comunicato Unitario

ADM – ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

INCONTRO AL MEF SU CONVENZIONE 2022

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo, in allegato, il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro tenutosi lo scorso 27 dicembre 2022 presso il MEF sulle Convenzioni 2022.

Roma, 29 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

DEMANIO – Rinnovo CCNL EPE 2019-2021

                         

AGENZIA DEL DEMANIO
Rinnovo CCNL EPE 2019-2021

Lo scorso 14 Dicembre è stato sottoscritto dalle sigle sindacali rappresentative dell’Agenzia del Demanio, il CCNL EPE relativo al triennio 2019-2021.
Il Contratto che prevede, altresì, l’effetto “trascinamento” della parte economica per l’anno in corso ovvero l’erogazione dei relativi arretrati “stipendiali” per il quadriennio 2019/2022 sulla base di incremento lordo dipendente medio pari a circa € 100,00, ha previsto, con apposito verbale congiunto, anche l’erogazione al personale della indennità di vacanza contrattuale, a far data dal prossimo mese di Luglio 2023.
Tale indennità di vacanza contrattuale, elemento di novità per i lavoratori demaniali, costituisce mera anticipazione dei benefici economici complessivi che saranno erogati nel corso del prossimo rinnovo contrattuale triennio 2022-2024. E’ stato ritenuto infatti fondamentale dalle OO.SS. l’adozione di tale istituto, tra l’altro già contrattualmente inserito sin dalla nascita dell’Ente Pubblico Economico, in considerazione della attuale situazione economica generale ed in particolare per il forte aumento dei prezzi al consumo che colpisce i redditi dei lavoratori dipendenti.
Dal punto di vista normativo numerose sono le novità e l’implementazione di alcuni istituti contrattuali già esistenti.
Sarà sempre più frequente il confronto con l’Amministrazione in considerazione del nuovo assetto del sistema relazionale, per l’inserimento della contrattazione di primo livello ed integrativa nazionale che potrà affrontare temi quali i “profili professionali” ed i “percorsi di sviluppo”, il premio di risultato, le esigenze in tema di orario di lavoro e, non ultimo, forme alternative all’ordinario svolgimento della prestazione lavorativa (c.d. lavoro agile).
Non mancheranno, con il nuovo assetto, momenti di informativa e confronto su diversi temi di interesse per il personale.

Importanti ulteriori novità del CCNL:
• riconoscimento del tempo di viaggio/guida per le c.d. trasferte giornaliere;
• “spazio virtuale” sulla intranet aziendale della c.d. bacheca digitale sindacale finalizzata alla divulgazione di comunicati e pubblicazioni in materia;
• revisione dell’orario di lavoro, con una pausa pranzo maggiormente fruibile, fermo restando le attuali forme di flessibilità;
• incremento della fruizione della “Banca Ore” ed il riconscimento della maturazione delle ferie integralmente al 15° anno di servizio;
• incremento del PPM a 2 gg/anno;
• attivazione, entro il prossimo mese di Giugno 2023, del Comitato Paritetico di cui all’art. 52.

Le relative modifiche saranno attuabili a partire dal 1 Gennaio 2023 ovvero come da allegato n. 4 del contratto.
Complessivamente buono il risultato raggiunto da questa “sessione” di rinnovo contrattuale e da parte della CONFSAL – UNSA l’impegno, a partire dai primi mesi del nuovo anno, a “perseverare” nel riportare l’attenzione “datoriale” sulla valorizzazione di tutto il personale del Demanio.
L’Agenzia è infatti ciclicamente interessata da processi di cambiamento organizzativo in continua evoluzione ed ha sempre garantito il raggiungimento degli sfidanti obiettivi prefissati, raccogliendo sempre nuove sfide al passo con i tempi.
Ciò grazie a modalità organizzative e strumenti operativi di tipo “privatistico” che hanno permesso ai dipendenti di incrementare la propria professionalità ed esperienza nel settore della gestione, della razionalizzazione e, non ultima, della valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, anche in sinergia con gli Enti territoriali.
A parere della CONFSAL – UNSA è importante, tuttavia, che venga costruito un percorso di crescita professionale e stipendiale dei dipendenti con chiare regole, per consentire ai lavoratori tutti, la possibilità di guardare “oltre”.
Gli attuali ed i futuri stumenti contrattuali devono porsi l’obiettivo della più ampia valorizzazione delle risorse umane anche mediante una specifica formazione continua nonchè una trasparente “modulazione” dei percorsi di crescita legati a riconoscimenti della professionalità acquisita nel corso degli anni.
Necessaria, inoltre, una trasparente modalità di erogazione di tutte le premialità individuali.

Si dovrà tendere ad un vero e proprio “ordinamento professionale” che definisca i “percorsi di crescita” per tutta la “popolazione” aziendale, al fine di inquadrare correttamente tutte le risorse umane, le relative attività ed il rispettivo livello retributivo.
Per permettere la continua trasformazione dell’Ente, per ottenere un cambiamento e raggiungere i risultati di Convenzione con il MEF è infatti necessaria una concreta crescita professionale ed economica del lavoratore che abbinata alla formazione in itinere, consentirà all’Agenzia del Demanio di raggiugere, ancora una volta, importanti risultati e sfidanti traguardi.
Con i più cordiali saluti
(La delegazione trattante CONFSAL – UNSA Demanio Sempreboni – Santacroce)

Roma, 20 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ENTRATE – Incontro del 13 dicembre 2022 – Mobilità, Famiglie professionali e PO

                         

AGENZIA ENTRATE
MOBILITA’ NAZIONALE, “FAMIGLIE” PROFESSIONALI, POSIZIONI ORGANIZZATIVE ART. 15 CCNL

Nella giornata del 13 dicembre il “Tavolo Nazionale di Contrattazione” ha avviato la discussione su tre importanti temi all’ordine del giorno:

Mobilità Nazionale
Dopo innumerevoli sollecitazioni da parte di questa Sigla e di altre OO.SS. e dopo ben 4 anni dall’ultima procedura, la Parte Pubblica ha presentato una proposta di “Mobilità Nazionale”.
La Direttrice dott.ssa Caggegi ha dichiarato, da subito, che la grave carenza di organico di alcune regioni non consentirebbe di individuare più di 200 posti in uscita ed ha aggiunto che ulteriori contingenti potranno essere autorizzati solo quando saranno completate le nuove procedure di assunzione. Al contempo si è detta disponibile a valutare eventuali modifiche dei criteri di attribuzione dei punteggi.
CONFSAL-UNSA ha dichiarato la propria insoddisfazione per una proposta che prevede, ad esempio, per ognuna delle 3 grandi regioni del nord: Lombardia, Piemonte e Veneto appena 20 posizioni in uscita.
Abbiamo ricordato all’Amministrazione che le istanze di mobilità devono essere tenute in grande considerazione, in quanto muovono sovente da problematiche delicate.
Coloro che dopo anni trascorsi in una regione decidono di trasferirsi “destabilizzando” equilibri consolidati, lo fanno sempre loro malgrado per motivi di salute o per condizioni familiari che compromettono un adeguato livello di benessere.
Abbiamo aggiunto che i deficit di organico derivano da gestioni non lungimiranti che non possono ricadere sui lavoratori ed abbiamo dichiarato di non essere disponibili a condividere un accordo che di fatto non incontra minimamente le migliaia di istanze che verranno presentate.
CONFSAL-UNSA, cosciente della grave carenza di organico contingente, si è dichiarata disponibile a sottoscrivere un accordo che nell’immediato preveda il trasferimento di 200 unità a condizione che:
• Si preveda nello stesso accordo un meccanismo di innesco di mobilità in uscita che si attivi automaticamente ad ogni immissione in servizio di nuovo personale. Il contingente trasferibile di ogni regione sarà fissato in una percentuale dei neoassunti nella stessa regione;
• Si consenta ai trasferibili di scegliere qualsiasi regione di destinazione;
• Fino all’assunzione di nuovo personale che inneschi gli ulteriori trasferimenti si faccia ricorso all’istituto del “co-working” che ha il pregio di contemperare le esigenze dei lavoratori che vengono trasferiti nei luoghi prescelti con quelle dell’Amministrazione che continua a disporre della prestazione lavorativa nella regione di provenienza.
La Direttrice ha preso nota delle osservazioni formulate ed ha chiesto un rinvio della discussione (prossimo incontro 20.12.).

Famiglie Professionali
In seguito al primo incontro sul tema l’Agenzia ha apportato alcune modifiche alla prima bozza rassegnata, che tiene conto delle osservazioni formulate da CONFSAL-UNSA al tavolo del 26 ottobre.
Si è condiviso, infatti, che il personale delle “Conservatorie” non fosse aggregato alla famiglia del “funzionario gestionale” e che fossero espunte dalle conoscenze richieste quelle non previste per l’accesso dall’esterno.
La Parte Pubblica ha completato la bozza aggiungendo le schede dei “profili di ruolo” così come richiesto dalle “Linee d’Indirizzo” redatte dalla Funzione Pubblica.
Per ogni Ruolo è stata approntata una scheda che ne dettaglia le attività di riferimento ed il set di conoscenze, competenze e capacità tecniche richieste.
CONFSAL-UNSA ha osservato che le schede di Ruolo delle singole Posizioni sono fin troppo dettagliate e richiamano, talvolta, una serie di conoscenze che esulano dai titoli di studio richiesti per l’accesso nel ruolo.
Abbiamo chiesto come l’Agenzia ritiene che si possano attestare queste competenze ed abbiamo evidenziato il rischio che una configurazione così complessa possa costituire una barriera all’ingresso per quanti vogliano migrare da una famiglia ad un’altra.
Infine, unitamente alle altre Sigle abbiamo chiesto che la bozza in discussione venisse implementata con i prospetti relativi alla IV Area ribadendo che il CCNL fornisce tutte le indicazioni utili all’individuazione delle competenze, delle conoscenze e dei titoli richiesti per l’accesso all’Area delle Elevate Professionalità e come non sussistano difficoltà interpretative che ne impediscano, in questa fase, l’inclusione nello schema delle Famiglie Professionali.
La Parte Pubblica, esponendo argomentazioni francamente poco plausibili, ha confermato la propria “reticenza” all’inclusione della IV Area nel “set” delle famiglie professionali, entrando in forte contrapposizione con tutte le OO.SS. presenti al tavolo.
Per questo motivo e per consentire alle parti una ulteriore riflessione, la discussione sul tema è stata rinviata al prossimo gennaio.

Posizioni Organizzative art. 15 CCNL
Sul tema l’Agenzia ha commentato l’ipotesi di riassetto delle P.O. pubblicata sulla Intranet e già precedentemente fornita ai Sindacati.
Si tratta, come noto, di una profonda rivisitazione delle dotazioni che potranno consentire un dimensionamento dei team a 8 persone con la previsione di circa 3.000 capi team. CONFSAL-UNSA ha espresso soddisfazione per questo nuovo approccio dell’Agenzia che punta a valorizzare decisamente il “lavoro per team” e che vede accolte in pieno le nostre richieste presentate a più riprese sin dal 2019.
A nostro parere solo un “team” che non superi 8 componenti:
• Consente al responsabile un reale presidio delle attività;
• Favorisce il miglioramento della qualità degli atti amministrativi riducendo i rischi di errori secondo il principio per il quale più sono i filtri più si riducono gli errori;
• Consente di presidiare l’uniformità dell’azione amministrativa garantendo che tematiche analoghe vengano trattate in modo analogo;
• Consente di spostare la responsabilità dell’atto dai funzionari al capo team con conseguente riduzione di stress lavoro/correlato. È noto, infatti, che con la regolamentazione precedente dei team da 12 persone si è registrata una desertificazione dei team in tante articolazioni, specie le più piccole, con la conseguenza che sono aumentate le deleghe di firma in capo ai funzionari istruttori;
• Il capo team potrà svolgere meglio l’attività di formazione on the job quanto mai opportuna nel prossimo futuro che prevede l’ingresso di diverse migliaia di lavoratori.

Infine, riteniamo che un “adeguato” numero di Posizioni Organizzative garantisce una concreta “leva di sviluppo” per i tanti funzionari con livelli di titoli e competenze molto elevati, che non troverebbero adeguate motivazioni in un modello organizzativo che non prevede un concreto percorso di crescita.
Pur condividendo l’approccio dell’Agenzia sul tema, abbiamo esortato la Parte Pubblica a recepire i contributi del Sindacato, in particolare in merito ai criteri di selezione e di accesso alla procedura.
CONFSAL-UNSA, al fine di perseguire la massima condivisione dell’istituto da parte dei lavoratori, ritiene che si debba favorire la più ampia partecipazione alla procedura. Pertanto abbiamo proposto che:
• La procedura sia sempre aperta a tutto il personale della regione e non solo ai dipendenti operanti in quella realtà per fare in modo che professionalità attive in ambienti “saturi” possano concorrere nelle realtà in cui l’offerta è maggiore;
• Per gli incarichi nell’UPT possano partecipare tutti i colleghi di terza area anche senza i 3 anni di anzianità. In questo settore, infatti, nelle recenti procedure si è registrato una cronica carenza di personale in possesso delle caratteristiche previste, compensata con l’accesso al ruolo da altri settori dell’Agenzia. La proposta da noi rassegnata consentirà, ad esempio, di attingere anche ai colleghi recentemente riqualificati con la progressione da II a III Area.

Considerazioni
I temi di cui sopra sono importanti, unitamente agli altri aspetti in “trattazione” (in alcuni casi con un “richiesto” tempo di valutazione che riteniamo eccessivo).
Naturalmente l’aspetto politico più rilevante è la mancanza di una disposizione normativa nel corpo dell’intera manovra di Bilancio 2023 che tenga in debito conto la possibilità di “dinamizzare” gli oltre 125 milioni di euro non spendibili per il noto blocco di spesa sul salario accessorio.
Questo aspetto, FONDAMENTALE, unitamente al piano straordinario di assunzioni (questo, invece, previsto dalle disposizioni in corso di esame parlamentare) rappresenta un grave “vulnus”, certamente non superabile da destinazioni “tipizzate” di risorse economiche aggiuntive, che, nei fatti, incidono negativamente sul sistema delle relazioni sindacali.
A questo deve aggiungersi l’altra disposizione riguardante il “taglio lineare” di spesa in capo all’Agenzia delle Entrate che non può che “incutere” forti timori.
L’Agenzia e soprattutto i “Lavoratori” hanno già dato in tal senso, basta ricordare la chiusura di tantissimi uffici periferici, gli enormi carichi di lavoro, le criticità operative che sono state “affrontate” solo con l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che sono in servizio.
Nessun fattore o elemento “esogeno” ha aiutato ad affrontare l’attività istituzionale ed operativa.
A questo riguardo, il “Piano assunzionale”, richiesto con forza dalla rappresentanza sindacale, non può che essere uno degli aspetti fondamentali di un “Piano di Investimenti” in risorse umane, materiali, finanziarie ed organizzative avente l’obiettivo di “riportare” la struttura ad un adeguato livello operativo su tutto il territorio nazionale, innalzare ulteriormente il livello tecnologico, rafforzare ancora di più la qualità e quantità dei servizi “rilasciati”, anche alla luce della riforma fiscale chiesta a gran voce oramai da tutti (sembra che l’Autorità Politica ci stia lavorando).
Un taglio lineare consistente non è la migliore premessa per “avviare” questo progetto, al contrario rappresenta un ulteriore elemento di criticità.
La CONFSAL – UNSA vuole dire la sua su tutti questi aspetti “politici” che incidono fortemente sui Lavoratori, sia in termini economici sia in termini di sviluppi professionali nonché sul benessere e sulle prospettive di medio e lungo termine.

La delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Roma, 19 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ADM – Incontro del 15 dicembre 2022 – Accordo sull’attuazione degli Sviluppi Economici…

ADM – ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Riunione ADM del 15 dicembre 2022

ACCORDO SULLA ATTUAZIONE DEGLI SVILUPPI ECONOMICI ALL’INTERNO DELLE AREE NELL’AMBITO DEL FONDO RISORSE DECENTRATE 2022  SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA

Ieri 15 dicembre 2022, nel tardo pomeriggio, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate (riunione d’urgenza) con la Direzione Centrale del Personale al fine di dare esito alla seconda tornata di passaggi di fascia all’interno delle Aree e rispettare quanto concordato il 05.01.2022, ovvero garantire e realizzare due procedure di sviluppo economici all’interno della I, II e III Area nel corso del 2022.

Gli organi di controllo nell’autorizzare la procedura della seconda tornata di passaggi di fascia hanno comunque chiesto che, in merito a quanto concordato precedentemente nell’ipotesi di accordo, l’articolo 2, punto 3, intitolato “Titoli valutabili”, che prevedeva la dizione  “per il biennio 2019-2020” fosse sostituita con  “per il biennio 2020-2021”.

Le valutazioni 2021, in alcuni casi, non sono ancora perfezionate e pertanto saranno annotate come non disponibili (ND) ma sarà assegnato dall’Amministrazione in questa prima fase il punteggio massimo al Personale (o secondo altra soluzione consona) al fine di poter pubblicare entro fine anno le graduatorie, che ovviamente saranno riallineate nel corso del 2023.

Tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto l’Accordo, e sottolineato nella fattispecie l’impegno dell’Amministrazione di portare a destinazione la seconda tornata di passaggi: fatto che dimostra che lavorando sinergicamente nessun traguardo è impossibile da raggiungere.

Si segnala che i bandi sono già stati pubblicati in data odierna e che il termine ultimo per la presentazione delle domande scadrà alle ore 18.00 del 22.12.2022.

Si invita a fare attenzione all’atto dell’invio delle domande: verificare per il Personale in servizio la ricezione della e-mail di conferma per corretto invio della candidatura da nore_candidature_dichiarazioni@adm.gov.it

Per il Personale non più in servizio, perché in quiescenza o in servizio presso altra Amministrazione, ma con i requisiti per la partecipazione la candidatura dovrà essere inviata esclusivamente a mezzo PEC.

Si consiglia, altresì, per il Personale collocato in posizione utile alla prima tornata di passaggi ma collocato come punteggio nelle ultime posizioni della propria graduatoria di presentare la propria candidatura anche per la seconda procedura di sviluppi economici all’interno delle Aree.

Sara cura della scrivente O.S. segnalare, in tempo utile, ogni altra eventuale informazione in merito a tale seconda procedura.

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita)

Roma, 16 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Incontro del 7 dicembre 2022 – Famiglie professionali, FRD 2021 e …

ADM – ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 7 dicembre 2022
Famiglie Professionali, Accordo sulla incentivazione delle funzioni tecniche ex Art.113, del D.Lgs. n. 50/2016, Fondo risorse decentrate dell’anno 2021 e Varie

In data 7 dicembre 2022, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per affrontare diverse tematiche.
Il primo argomento in calendario ha riguardato la contrattazione sulle famiglie professionali, che ha visto la nostra O.S. alquanto perplessa sulla proposta dell’Amministrazione, sia per quanto riguarda la moltitudine di famiglie professionali presentate e sia per le competenze e specificità di alcune di esse. In particolare la nostra O.S. ha ribadito che, pur conscia della sempre più articolata struttura dell’Agenzia, non sembra trovare collocazione nelle attività core di un’Agenzia Fiscale una “Famiglia sanitaria”, attività che per quanto ci riguarda deve essere espletata da Enti istituzionalmente preposti a detto compito.
La nostra O.S. ha, poi, condiviso la proposta di istituire un apposito tavolo tecnico con una commissione paritetica Amministrazione/OO.SS. al fine di arrivare ad una formulazione delle famiglie professionali attinenti al compito precipuo che il MEF chiede alla nostra Agenzia.
L’istituzione delle famiglie professionali, a nostro giudizio, assume una rilevanza fondamentale in quanto condizionerà le prossime generazioni di colleghi, e non potrà non garantire un virtuoso sviluppo di carriera ad ogni singolo dipendente dell’Agenzia (passaggi di Area, incrementi stipendiali,….).
Successivamente è stato sottoscritto da parte di quasi tutte le OO.SS. presenti, dopo circa due anni di confronto, l’Accordo sulla incentivazione delle funzioni tecniche ex Art. 113, del D. Lgs. n. 50/2016. Esso prevede, in prima applicazione, che gli incentivi complessivamente corrisposti nel corso dell’anno al singolo dipendente coinvolto, anche da diverse amministrazioni, non possano superare l’importo del 25 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo calcolato al netto dei medesimi incentivi (mediamente circa da €.10.000 a 15.000 pro-capite considerato il livello attuale degli acquisti di beni e servizi dell’Agenzia).
La nostra O.S., di concerto con quasi tutte le OO.SS. presenti, ha richiesto l’impegno dell’Agenzia, per le risorse eventualmente eccedenti tale contingente e nei limiti della relativa capienza, di valutare la definizione di convenzioni con società assicurative a copertura dei rischi assunti dal personale incaricato di svolgere le attività previste dall’art. 113, comma 2, del Codice dei contratti pubblici.
È stato poi affrontata e firmata l’Ipotesi di accordo sul Fondo Risorse Decentrate (FRD) per l’anno 2021: per tale argomento la nostra O.S. ne aveva più volte sollecitato la trattazione anche in considerazione del grave momento economico e le legittime attese dei Colleghi. Nel dettaglio è stato trattato l’intero iter del Fondo, comprensivo anche della suddivisione del “budget per la contrattazione di sede”, che si attesta su 7.550.000 di euro. La performance organizzativa e produttività di ufficio è stata individuata in 35.528.905,62 di euro con una previsione di circa 3.600 euro medi lordi pro-capite. Naturalmente l’accordo dovrà essere sottoposto al vaglio degli Organi di Controllo, pertanto le somme potranno essere rese disponibili, in assenza di rilievi, tra marzo/aprile 2023.
La nostra O.S., considerato che siamo quasi a fine anno, ha evidenziato con forza le aspettative dei Colleghi riguardo alla seconda tornata delle progressioni economiche. L’Amministrazione ha comunicato che è in attesa del parere della Funzione Pubblica, che ha come termine per il pronunciamento il 14.12.2022. Sara cura della nostra O.S. aggiornarvi tempestivamente sugli sviluppi della procedura di specie.
L’Amministrazione su richiesta delle OO.SS. ha comunicato, infine, sia la proroga degli incarichi di responsabilità, nonché la possibile proroga dell’istituto del lavoro agile, al fine di avere il tempo materiale per avviare un confronto sull’argomento sulla base di quanto previsto dal nuovo e in vigore CCNL Funzioni Centrali.
LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano)

Roma, 10 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Legge di Bilancio 2023 – Comunicato unitario all’Agenzia e richiesta convocazione ViceMinistro

AGENZIA DELLE ENTRATE

DAL NUOVO GOVERNO COMPORTAMENTI POCO CHIARI PER I LAVORATORI DEL FISCO E L’AGENZIA ROMPE IL PATTO CON I SINDACATI
La Legge di Bilancio ci consegna nuove assunzioni ma anche tagli sulle sedi territoriali e non restituisce ai lavoratori i soldi per gli obiettivi raggiunti

COMUNICATO UNITARIO DEL 5 dicembre 2022

Riportiamo in allegato:

  1. il comunicato unitario sulla Legge di Bilancio 2023;
  2. la nota unitaria inviata al Direttore dell’Agenzia sulle criticità della Legge di Bilancio 2023;
  3. la nota unitaria di richiesta convocazione al Vice Ministro MEF, on. Maurizio Leo.

Cordiali saluti.

Roma, 5 dicembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Competenze Agenzia e Guardia di Finanza – Nota al Ministro e Viceministro

ADM 

COMPETENZE ADM E GUARDIA DI FINANZA
Nota al Ministro e al Vice Ministro Economia

Al Sig. Ministro Economia e Finanze
On. Giancarlo GIORGETTI
MEF – Roma

Al Sig. Vice Ministro Economia e Finanze
on. Maurizio LEO
MEF – Roma

E p.c. al Direttore Generale
Agenzia Dogane e Monopoli – Roma

OGGETTO: art. 4 d lgs 157/2022. Competenze Agenzia Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza.

Egregi Sigg. Ministro e Vice Ministro,
La scrivente Federazione aveva già evidenziato con due note del novembre 2021 (che si allegano), dirette al Ministro dell’Economia e Finanze pro-tempore nonché all’allora Sottosegretario di Stato con delega all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, possibili situazioni conflittuali nell’ ambito delle competenze specifiche dell’ Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) e della Guardia di Finanza (GdF).
In allora la causa delle segnalazioni fu la Nota di Aggiornamento al DEF 2021 ed anche una circolare interna della GdF in cui il citato Corpo Militare vantava in “ambito doganale” competenze proprie della preposta Agenzia e, quindi, si evidenziavano ricadute conflittuali tra le due Istituzioni nonché possibili riflessi negativi su cittadini e imprese per l’eventuale inopportuna duplicazione dei controlli specifici.
All’attualità il decreto legislativo 157/2022, inerente alla semplificazione e riordino del sistema di vigilanza del mercato, individua all’articolo 4 “Le Autorità incaricate del controllo dei prodotti che entrano nel mercato dell’Unione europea” designando all’uopo l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza.
E’ notorio che l’ entrata delle merci in provenienza Paesi Terzi nell’Unione Europea deve avvenire fisicamente tramite gli “spazi doganali” (per l’Italia articolo 17 TULD-DPR 43/1973 Testo Unico delle leggi Doganali) o presso “luoghi approvati”(articolo 139 del Codice Doganale dell’Unione – Regolamento UE 952/2013) gestiti istituzionalmente e secondo regole precise dall’ Agenzia delle Dogane e Monopoli.
L’oggetto dell’articolo 4 del d lgs 157/2022, indicato nell’allegato I al medesimo decreto, individua una serie di merci per le quali non è possibile procedere, in ambito ADM, allo sdoganamento senza il preventivo accertamento delle particolari norme di riferimento e, peraltro, nella fattispecie risulta di primaria importanza il sistema ADM del “circuito doganale di controllo” che presiede a “tutte” le dichiarazioni doganali di importazione delle merci e che prevede, secondo le situazioni, “visita merce”, “controllo documentale”,“controllo mediante scanner” e anche controlli a posteriori in base alle previsioni di “canale blu e canale verde”.
Voler aggiungere a tali previsioni di controllo, effettuate quotidianamente dall’ Autorità preposta (ADM), anche altri controlli da eseguire (come e quando?) da altra Autorità risulta per gli utenti (generalmente: imprese) una duplicazione di non poco contoI Dipendenti dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli nello svolgimento delle loro funzioni istituzionali, inoltre, potrebbero dover affrontare situazioni di contrasto con i Militari GDF a causa di supposte diversità di interpretazione sulla “qualità/origine” delle merci che bloccherebbero le stesse per ulteriori, superflui e non previsti step di controllo.
Il riferimento, nell’articolo 4 del decreto legislativo in parola, all’articolo 25 del “regolamento” (Reg UE 2019/1020) chiaramente dà agli Stati Membri la facoltà di individuare l’ “Autorità di controllo” che nellafattispecie della “entrata delle merci” nel territorio unionale, per la “quota nazionale italiana”, non può che essere l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riconosciuta istituzionalmente, ai sensi del Reg. UE 952/2013,come “Autorità doganale” e alla quale fanno capo i controlli per le merci in entrata nello Stato.
Quanto avanti esposto viene rappresentato dalla scrivente Federazione, oltre che per la necessità di una legislazione univoca e atta a prevenire inutili duplicazioni di controlli a scapito di imprese e privati, per l’esigenza di dare ai Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli condizioni operative aventi riferimenti istituzionali precisi e non inutilmente conflittuali.
Con l’auspicio di un cortese e fattivo riscontro si porgono distinti saluti.

Il Responsabile Nazionale del settore ADM – Salvatore Veltri

Roma, 28 novembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni