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AGENZIE FISCALI – Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – AdE e ADM – “Se son rose, fioriranno”

AGENZIE FISCALI

 Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

Se sono rose fioriranno

Con precedente nota (1.08.2023) abbiamo informato circa l’intervento del Coordinatore Nazionale al tavolo delle Convenzioni 2023 – 2025 tra MEF e le due Agenzie Fiscali.

In estrema sintesi l’UNSA ha chiesto sul piano politico:

  • un rafforzamento del modello delle Agenzie Fiscali;
  • un ulteriore incremento di personale per l’Agenzia delle Entrate fino al raggiungimento della pianta organica di oltre 43.000 unità, come da Regolamento di Amministrazione;
  • una forte implementazione dell’organico dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, con l’innalzamento della cosiddetta pianta organica In Regolamento, in grado di “supportare” adeguatamente la riorganizzazione in atto;
  • l’eliminazione del “doppio taglio” del salario accessorio con intervento normativo sulle vigenti disposizioni, in particolare sul D.Lgs 157/2015;
  • la massima attenzione per tutto il territorio nazionale, a presidio della legalità fiscale e dei traffici, in ragione dei nuovi compiti richiesti alle due Agenzie;
  • forte attenzione nei rapporti con il “partner tecnologico” (SOGEI) a supporto dell’attività operativa delle due Agenzie;
  • investimenti nella “logistica” per superare le criticità osservate in diversi uffici, anche sul piano dell’impiantistica;
  • rafforzamento del modello organizzativo, in applicazione delle regole contrattuali, con soluzione definitive sulla dirigenza e sui funzionari, in ossequio alla valorizzazione dei percorsi di crescita economica e professionale.

Quanto sopra rispetto ad un intervento articolato ed approfondito.

Il Vice Ministro Leo ha innanzitutto riferito sulla necessità/opportunità di valorizzazione del capitale umano anche attraverso una formazione che sarà strutturale per tutti i livelli, con la collaborazione della SNA.

L’Agenzia delle Dogane e Monopoli è oggetto di una complessiva “reingegnerizzazione”, mentre in materia di salario accessorio, sia il Vice Ministro Leo che i Direttori delle Finanze e delle due Agenzie (Spalletta – Ruffini – Alesse) hanno mostrato consapevolezza circa la forte criticità in atto che sostanzialmente lede il modello “obiettivi – incentivazione”, frutto della perdita della specificità contrattuale e non solo. A settembre si apre un tavolo tecnico per l’individuazione di soluzioni specifiche.

Il progetto di “Riforma Fiscale”, che si avvia alla definitiva approvazione parlamentare per poi passare alla fase dei decreti attuativi, dedicherà necessariamente attenzione alla macchina fiscale.

Importante il rafforzamento di percorsi per l’accesso alla dirigenza, con la massima attenzione al personale in servizio che deve poter avere opportuni sbocchi, così come sarà necessaria una migliore delineazione dei percorsi di sviluppo economico e professionale per il personale.

L’aver ripreso una linea di indirizzo che nei primi anni delle Agenzie Fiscali, ha visto lo svolgimento dello strategico tavolo politico delle Convenzioni ad inizio d’anno (aprile – maggio) è sicuramente importante, perché rimette al centro lo strumento convenzionale nell’ambito del rapporto politico con le Amministrazioni.

Un “respiro” di legislatura lascia intendere che vi sono tutte le condizioni, temporali e di indirizzo, per avviare, finalmente, quel processo di intervento volto a consolidare e valorizzare la macchina fiscale.

Se sono rose fioriranno.

Roma, 2 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

AGENZIE FISCALI – Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

AGENZIE FISCALI

Sulle Convenzioni 2023 / 2025 MEF – Ade e ADM

Nonostante diversi atti rivolti alla implementazione del personale in entrambe le Agenzie (concorsi espletati ed in corso di espletamento nonché previsioni di ulteriori concorsi), dobbiamo necessariamente evidenziare che il livello delle risorse umane misura ancora una pesantissima criticità in entrambe le strutture.

La forte uscita di personale rispetto ai pregressi trend, per effetto delle vigenti disposizioni in materia di pensionamento, ha reso gravissima la carenza di personale  a disposizione delle Agenzie per lo svolgimento dei delicati e strategici compiti d’istituto.

In questa sede dobbiamo sottolineare la necessità di una ulteriore implementazione del livello del personale che deve raggiungere il tetto previsto dal Regolamento di Amministrazione delle Entrate (oltre n. 43.000 unità), mentre va rafforzato, in numeri e qualità, l’organico, delle Dogane – Monopoli, innalzando la previsione del relativo Regolamento di Amministrazione, con lo specifico scopo di  supportare al meglio il complessivo progetto di riorganizzazione periferica e centrale, riorganizzazione attesa da decenni.

Va rafforzato il modello organizzativo, anche in applicazione delle regole contrattuali, sia sulla dirigenza (risolvendo definitivamente tutte le criticità rilevate), sia sulle Posizioni di Elevata Responsabilità, dando dignità anche alle più operative Posizioni Organizzative di natura contrattuale. Questo in ossequio alla valorizzazione dei percorsi di crescita economica e professionale.

Importante per la nostra Organizzazione l’introduzione della Quarta Area contrattuale delle Elevate Professionalità nonché fondamentale è la formazione che spesso è “cenerentola” per l’intera Pubblica Amministrazione.

Formazione e sviluppi di carriera come elementi cardini della valorizzazione del capitale umano, possono e devono essere spesi come “attrattori” per l’ingresso e permanenza nelle Agenzie Fiscali.

Quanto sopra in ossequio alle raccomandazioni di OCSE e FMI espresse nelle “due diligenze” di qualche anno addietro.

La CONFSAL – UNSA ritiene per questo fondamentale che le due strutture siano adeguatamente “attenzionate” dal legislatore in ragione dei caratteri di autonomia finanziaria, gestionale, operativa che dovrebbero contraddistinguere il modello.

In questi anni, diciamo almeno il decennio scorso, gli elementi normativi-amministrativi a supporto delle Agenzie sono stati scarsi, oserei dire addirittura in diversi casi disallineati e contraddittori, impedendo così il pieno dispiegarsi delle potenzialità insite nello stesso modello.

Questo anche con riferimento al salario accessorio dei lavoratori in servizio che subisce “inopinatamente” il doppio taglio correlato, a nostro parere, con una errata interpretazione delle disposizioni in materia di tetti (vincoli) di spesa.

Le somme in questione superano i 120 milioni di euro per le Entrate ed i 40 milioni per le Dogane/Monopoli.

Chiediamo con forza la rimozione di questo ostacolo, oggetto tra l’altro di una vertenza sindacale unitaria, magari agendo sulle disposizioni vigenti del d.lgs 157/2015 piuttosto che con norme derogatorie dei tetti medesimi che pur si sono susseguiti in anni passati mediante norme inserite nelle diverse leggi di stabilità, affinché il personale tutto possa usufruire di una concreta incentivazione premiale, in ragione degli obiettivi imposti alle due strutture che sono “performanti”, con un aumento significativo nel triennio osservato anche in ragione dell’espletamento di ulteriori compiti nonché dello svolgimento di quelli tradizionali con un maggiore supporto tecnologico.

Se le due strutture hanno raggiunto significativi ed importanti risultati nelle ultime annualità, pur in presenza di carenze d’organico superiori al 40% , qualcosa questo deve significare.

Entrate e Dogane/Monopoli, strutture strategiche di questo Paese, richiedono particolare attenzione se devono svolgere le funzioni assegnate in termini di efficienza, efficacia e funzionalità nonché le ulteriori funzioni che si intendono assegnare, ad esempio in ragione del diverso approccio che sembra essere richiesto dalla riforma fiscale.

In tale contesto si chiede una attenzione per le strutture dell’intero territorio nazionale ma in particolare verso il meridione di questo Paese.

Non vorremmo essere tra i primi ad osservare l’autonomia differenziata, vanno “rafforzati” i presidi a tutela della legalità e degli adempimenti, quale precondizione per il rafforzamento del tessuto imprenditoriale.

Importante uno specifico “focus” sugli investimenti immobiliari e tecnologici.

Il partner tecnologico (SOGEI) deve rappresentare un valore aggiunto rispetto a tutte le esigenze operative di software ed anche di hardware, mentre la sinergia con l’Agenzia del Demanio deve permettere un reale adeguamento ed una effettiva modernizzazione degli spazi e degli impianti tecnologici. Si osservano, al riguardo, gravi carenze in diverse strutture che non raggiungono adeguati standard ambientali, sia per gli operatori e sia per l’utenza.

CONFSAL-UNSA si augura che, finalmente, dopo anni di “vane” sottolineature circa criticità e negatività (anche normative) possa veramente realizzarsi o meglio completarsi per entrambe le Agenzie un complessivo PIANO di investimento globale,  in risorse umane, materiali, tecnologiche, che affiancato a significative modifiche normative a supporto, consolidamento e valorizzazione del modello di agenzia,  possa permettere ad AdE e ADM un ulteriore salto di qualità a beneficio del Sistema Paese.

Grazie.

Roma, 1° agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione sindacale del 6 luglio 2023 – Passaggi verticali e orizzontali? Possono attendere…L’importante era definire i criteri per le Poer

ADM

Riunione del 06 luglio 2023
Passaggi verticali e orizzontali? Possono attendere…
L’importante era definire i criteri per le Poer

Nulla di concreto per i passaggi, come spiegheremo dopo, l’importante era definire i criteri per una procedura, quella del conferimento delle Poer, che adesso andrà in frigorifero!
Ma cosa è successo in trattativa? Proviamo a ricostruirlo fedelmente.
Per quanto riguarda i criteri di attribuzione delle Poer, l’Amministrazione già in conclusione dell’ultimo incontro aveva fornito una sua proposta, che è stata oggetto di “confronto” in attuazione di quanto sancito dal CCNL Funzioni Centrali 2019/2021.
La nostra Delegazione ha rimarcato la necessità di procedere ad una sostanziale rimodulazione dei punteggi attribuibili nella prima fase della procedura (punteggio max 30 punti di cui; max 13 punti dati dall’anzianità; max 5 punti dati dai titoli culturali; max 7 punti dati incarichi di responsabilità, max 5 punti dati dalla valutazione dell’ultimo triennio), al fine di garantire a tutta la platea dei partecipanti la possibilità di concorrere in maniera vera all’incarico posto a bando, in particolare è stato chiesto in primis che l’anzianità di servizio fosse modificata con un tetto di 15 punti e con dimezzamento dei punteggi per anno; che i titoli di studio non valessero più di un totale di 4 punti, visto che nella legge istitutiva delle POER non si fa riferimento ai titoli di studio; per gli incarichi di servizio abbiamo chiesto un loro allargamento agli ultimi 10 anni, mentre la valutazione avrebbe dovuto essere riferita al contributo individuale annuale e con un punteggio non superiore a cinque punti.
Si è fortemente sottolineato come i criteri proposti dall’Amministrazione apparivano orientati a garantire agli attuali titolari degli incarichi e agli ex art.19, c.6, D.Lgs. 165/2001 un vantaggio di fatto non recuperabile nella seconda fase (prova orale max 20 punti).
È stato ribadito il fatto che, nell’ultimo incontro con il Direttore dell’Agenzia, Cons. Roberto Alesse, quest’ultimo avesse garantito la sua vigilanza affinché siano assicurate a “tutto” il Personale le stesse opportunità, cosa che dal vaglio del possibile bando a nostro giudizio apparirà una chimera.
Sicuramente siamo favorevoli a garantire a chi ha già ricoperto incarichi di responsabilità un quid in più, ma questo maggior punteggio non deve mortificare la partecipazione alla procedura di chi, pur professionalmente valido e pronto a garantire con responsabilità il buon andamento della nostra Agenzia, non potrebbe matematicamente ambire a ricoprire una delle future posizioni di Poer.
L’ Amministrazione ha invece preferito scegliere una linea del tutto diversa, ribadendo che procederà in ogni caso, e sottolineando che nell’ultima stesura dei criteri di specie ha di fatto accolto alcune indicazioni provenienti da alcune delle altre sigle sindacali presenti al tavolo di confronto.
Per la nostra Organizzazione sindacale questa scelta è inopportuna e disattenderà la possibilità di tanti Colleghi a poter ambire positivamente ad una posizione di Poer.
Quanto riportato vale ad evidenziare la disponibilità della nostra O.S. a concordare, in ambito di confronto, criteri oggettivi e trasparenti come è necessario quando ci sono delle opportunità di incarichi di professionalità e responsabilità, cosa che in questo ultimo caso a nostro giudizio non si è riscontrato.
Abbiamo poi fatto presente che parlare di Poer vuol dire anche non dimenticare le figure delle “elevate professionalità” previste dal vigente CCNL con l’istituzione della “quarta area” che garantirebbe agli inquadrati in essa uno status giuridico ben più solido di quello delle Poer (che restano delle funzioni temporanee).
Abbiamo, inoltre, fatto rilevare che l’individuazione (mediante il confronto) dei criteri di conferimento delle Poer viene ritenuto un lavoro “dimezzato” laddove non si abbia modo di conoscere il piano di allocazione delle stesse, con il rischio che le procedure di attribuzione siano disponibili solo per realtà già riorganizzate mentre per tutto il resto dell’Agenzia si rimarrebbe in attesa che la riorganizzazione dia una nuova configurazione con possibili allocazioni delle posizioni in modo diverso anche riguardo al passato.
Nulla di tutto ciò da noi detto è stato preso in considerazione vera. Da qui l’impressione che la trattativa si fosse già svolta, altrove…
E adesso? Noi abbiamo chiesto, insieme ad altre sigle che il tutto sia “congelato” in attesa della definizione del piano di riorganizzazione dell’Agenzia riguardante le realtà territoriali. Sul punto abbiamo registrato un …ni! Staremo a vedere e vigileremo nel frattempo….
Circa le progressioni economiche (differenziali stipendiali) l’Amministrazione ha fatto presente che per il 2023 si potrebbe arrivare a circa 2.200 avanzamenti mentre per i restanti 1.200 circa si dovrebbe attendere il 2024. Si ricorda che le progressioni in parola soggiacciono alle nuove regole previste dal vigente CCNL e in esso i criteri di attribuzione vertono sulla media delle valutazioni degli ultimi 3 anni, sulla esperienza professionale maturata (sia come “anzianità” che come incarichi) e sui titoli di studio. Per tale argomento (differenziale stipendiale) saranno necessari altri incontri per “calibrare” le varie situazioni.
Per i passaggi verticali l’Agenzia si è riservata di fornire idonea documentazione per procedere alla discussione.
Nell’ambito dell’incontro odierno i responsabili dott. Miccichè e dott. Fusco hanno informato che dal 15 luglio p.v. partirà l’attuazione di quanto previsto dal decreto legislativo 24/2023 sui whistleblowing e sarà fornita al personale ADM apposita documentazione informativa e di comportamento.
Per quanto riguarda i passaggi di fascia, 2^ tranche 2022, i pagamenti dovrebbero avvenire entro il prossimo mese di settembre.
La nostra O.S. unitamente alle altre organizzazioni presenti ha ribadito, in conclusione, la necessità di iniziare il confronto sulla riorganizzazione periferica dell’Agenzia, prodromica a ogni altro discorso, oltre che sulle Poer, sulle PO e “Incarichi di responsabilità”.
LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Fici, Eremita, Lamberti, Califano)
Roma, 07 luglio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – Siamo giunti al capolinea? – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI
Siamo giunti al capolinea?
L’altra faccia della medaglia

Nelle ultime settimane diverse “note” vicende mettono in evidenza, purtroppo, il grave stato critico in cui si trovano le Agenzie Fiscali.
Solo a titolo di esempio.
Il Direttore del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “invita” i dirigenti ad “attenersi” alle regole stabilite, anche contrattuali, minacciando provvedimenti disciplinari. Un invito formale al riguardo.
Diversi Direttori Provinciali dell’Agenzia delle Entrate (e non solo), nonostante tutti gli atti posti in essere (una ben articolata e significativa documentazione), anche in termini di Circolari/Direttive, in materia di Sistema di Valutazione – VA.L.E. hanno esercitato le prerogative dirigenziali spesso in maniera oseremmo dire “impropria” e “fantasiosa”, venendo meno alle procedure formalizzate a livello centrale.
Un modo per creare criticità ed artificiose difficoltà, gettando nello sconcerto migliaia di colleghi “volenterosi” e qualificatamente “operosi”, anziché applicare lo sperimentale sistema in modo adeguato ed all’altezza di una struttura altamente specializzata e professionalizzata.
La Direzione dell’Agenzia delle Entrate viene “clamorosamente” sconfitta in sede di Consiglio di Stato sulla “arcinota” vicenda del concorso per 175 dirigenti.
Un concorso del 2010, sopravvissuto a numerosissime contestazioni giudiziarie, che l’Agenzia ha reso nuovamente attaccabile per l’errata valutazione e pesatura dei titoli. Un modo per danneggiarsi da soli.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli “incassa” l’impugnativa del concorso per la dirigenza, e scommettiamo sulla “soccombenza”, in relazione alla “disarticolata” modalità con le quali sono state bandite le relative procedure concorsuali, facendo il “paio” con altre procedure concorsuali che sicuramente, un dato di fatto, non sono riuscite a “raccogliere” il segnale di sofferenza di tutti i colleghi in servizio (si vedano i numerosi e partecipati scioperi indetti in diverse aree del Paese).
Eppure, erano stati inviati segnali di allarme, sui tanti temi, formalmente ed informalmente, che evidentemente non sono stati ascoltati, ovvero rigettati al mittente, in ragione della “autoreferenzialità” e della “prosopopea” con la quale spesso si vivono ruoli e funzioni.
Il sistema relazionale in entrambe le Agenzie sembra ingessato sui temi “qualificanti” il CCNL – Funzioni Centrali 2019/2021, ad esempio in materia di conciliazione vita – lavoro (lavoro agile, lavoro da remoto, coworking), mentre nulla si dice sulla Quarta Area delle Elevate Professionalità che rappresenta il naturale “sbocco” delle esperienze affrontate nelle Agenzie Fiscali.
Potremmo continuare ad elencare i temi critici, dalle Posizioni Organizzative al Salario accessorio (e relativo tetto non rimosso).
Su quest’ultimo aspetto richiamiamo la famosa evocata “tecnicalità” (ex Viceministro Misiani docet) come “inadeguata” ed “impropria” risposta alle giuste rivendicazioni sindacali sul tema.
Per non parlare dei modelli organizzativi ancora in sala parto (vedi ADM) o da adeguare alle “istanze” del tempo.
A nostro parere, purtroppo, vengono al “pettine” tutte le scelte politiche sbagliate in materia di perdita dello specifico contratto di settore, nonché di “pseudo” idee oggi circolanti in merito alla responsabilità in capo a “centinaia” di datori di lavoro che, evidentemente, in qualche caso disconoscono l’appartenenza a strutture complesse e dedicate che, come tali, richiedono cura nell’osservanza di direttive ed unicità di indirizzo, assolutamente necessarie per gestire “ogni angolo” di queste Amministrazioni di importanza fondamentale per il Paese.
Abbiamo detto pure troppo.
Auguriamo, invece, una sana gestione, “palettata” da precisi principi e rigorose regole di base. Recuperare autonomia gestionale e non solo, significa utilizzare il corretto “spazio di manovra” delineato dal legislatore e dai Contratti collettivi nazionali ed integrativi, anziché fare quello che si vuole.
È il minimo che possiamo pretendere, in riferimento ai disomogenei “stilemi” direzionali ed all’uso improprio dell’arma disciplinare, o dello strumento “audit” nel suo complesso, per evitare di dover, invece, dare ragione circa il “collasso” di queste strutture, peraltro auspicato da qualche settore della “bassa” politica (“liberi tutti” e liberi di fare quello che si vuole, magari non pagando le imposte ed evitando controlli predisposti ed adottati a totale salvaguardia della collettività su tutti i fronti d’interesse della “macchina” fiscale).
Cordiali Saluti.

Roma, 30 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione sindacale del 9 giugno 2023 – COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

ADM

REGOLAMENTAZIONE DEL LAVORO A DISTANZA
FAMIGLIE PROFESSIONALI
MOSCHE COCCHIERE

Ai Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Cari Colleghi,
il vigente CCNI/Funzioni Centrali, per il quale la scrivente Federazione ha avuto una parte preponderante e un grande impegno per l’affermazione di molte novità, ha consegnato alla “contrattazione integrativa” lo sviluppo di molti istituti che per la loro importanza hanno richiesto un impegno di non poco conto, portato avanti dalla nostra Delegazione Trattante che ha lavorato ai tavoli sindacali avendo come unico obiettivo quello di portare a casa il massimo dei benefici per i Lavoratori.
Infatti, in tutti i tavoli dedicati al lavoro a distanza (nelle sue declinazioni di lavoro agile, coworking e telelavoro domiciliare) si è intessuto un serrato confronto con l’Amministrazione e la nostra Delegazione con i propri interventi ha sempre dato un contributo qualificato al dibattito sindacale (ricordando che trattasi di confronto e non di contrattazione).
Per il lavoro agile ci siamo battuti strenuamente per far togliere, tra le limitazioni, quella legata ad un non meglio identificato “presidio costante del processo” che avrebbe dato ai dirigenti uno strumento aleatorio tale da ridurre o azzerare potenzialmente l’accesso a molti Colleghi; abbiamo fatto espungere dalle attività istituzionali richiedenti la costante presenza alcune previsioni come quella del supporto alle verifiche ispettive-audit; abbiamo dato prova che molte delle “esclusioni” rappresentate (le quali erano rivenienti dalla “famigerata” LIUA del 13 agosto 2020) non potevano essere considerate “non smartabili” al 100% in quanto quota di dette attività ben poteva essere ritenuta “remotizzabile”. Per quanto riguarda la proposta dell’Amministrazione delle giornate effettuabili in SW (diversa modalità lavorativa ma del tutto equivalente a quella effettuata in ufficio) in base alle categorie di personale, abbiamo affermato che esse potevano essere estese maggiormente e comunque doveva venir meno la locuzione “fino a” che avrebbe dato ai dirigenti una discrezionalità abnorme, prova evidente del fatto che l’Agenzia non crede ancora nella potenzialità di tale forma di lavoro, utile per l’Amministrazione stessa nonché per la conciliazione vita-lavoro dei dipendenti. Altro argomento perorato ha riguardato la fascia di contattabilità, al fine di ridurla ad un massimo di 3 ore e 30 minuti. Infine, con azione solitaria ma tignosa, abbiamo chiesto, a gran voce e senza condivisione degli altri sindacati, la proroga dello SW in essere fino al 30 giugno 2023, proposta che avrebbe evitato una serie di disguidi negli uffici nella fase di avvio del nuovo istituto.
Il telelavoro domiciliare ha visto una adesione diffusa anche perché avevamo chiesto e avuto un sostanzioso allargamento dei destinatari. La nostra Delegazione, unica nel chiederlo, ha ribadito che le spese di connessione (a banda larga e dedicata) dovrebbero essere a carico dell’Amministrazione altrimenti ci si trova di fronte a un caso di ribaltamento sul lavoratore degli oneri di produzione; sul punto l’Agenzia si è impegnata ad approfondire la fattibilità della nostra proposta.
Il coworking ha visto una grande battaglia della nostra Delegazione, in primis, per l’articolo del Disciplinare che prevedeva la decadenza automatica delle posizioni di coworking/lavoro delocalizzato in essere al momento della pubblicazione della graduatoria, che assegnava le nuove postazioni. Tale previsione avrebbe posto i Colleghi, attualmente beneficiari del lavoro delocalizzato, in una situazione assurda in quanto essi, dopo dieci anni o più, si sarebbero ritrovati a viaggiare quotidianamente e per un chilometraggio inverosimile per raggiungere l’ufficio di organica appartenenza. La nostra ostinazione ha portato l’Amministrazione a riconoscere la situazione dei “delocalizzati”, che pertanto non avranno ricadute negative dal “nuovo coworking”. I Direttori Territoriali avranno il compito di risolvere la problematica in concomitanza con l’arrivo di nuovo personale. Il confronto sul coworking è stato anche difficile in quanto alcune proposte (il tavolo contrattuale serve proprio a dibattere gli argomenti in modo pluralistico) ipotizzavano l’utilizzo dell’istituto entro un limitato raggio di chilometri e quindi attribuendo allo stesso la fattispecie di strumento per evitare il pendolarismo e non quale strumento di “surroga” ai distacchi o alla mobilità nazionale. Tali concetti sarebbero accettabili laddove non si fosse davanti ad una realtà in cui l’Amministrazione, nella stragrande maggioranza dei casi, nega l’assenso alle richieste di distacco ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/1992 e procede ad indire procedure di mobilità nazionale con tempi biblici. Abbiamo chiesto anche un consistente allargamento delle postazioni coworking per meglio rispondere alle esigenze dei Colleghi. Abbiamo anche evidenziato che era una pessima previsione quella di avere la residenza nella regione presso la quale si poteva chiedere il coworking in quanto contrastante, nella pratica, con la situazione di eventuale non residenza nella zona dell’ufficio di organica appartenenza (con gravi ricadute come l’impossibilità ad avere un medico di famiglia, sopportare utenze maggiorate, ecc.). Infine, riguardo ai punteggi per la distanza (tra ufficio richiesto e quello di organica appartenenza) abbiamo ritenuto che fossero congrui 10 punti. Anche il coworking come lo smart working riguarda una modalità lavorativa per la quale l’Amministrazione e Lavoratori possono trarre vicendevolmente profitto e quindi l’impegno ad avere una regolamentazione specifica è stata una grande battaglia per l’interesse di tutti i Lavoratori.
In merito alle famiglie professionali (ambiti professionali omogenei caratterizzati da competenze similari o da una base professionale e di conoscenze comune), ricordando che la nostra Delegazione aveva sempre avversato le proposte di “origine minenniana” (con relativi concorsi che sono risultati un flop a fronte delle gravi mancanze di personale e per i quali si era spesa soltanto l’UNSA con reazione platealmente ostracistica dell’allora direttore) nel momento in cui l’Agenzia ha presentato una proposta in parte accettabile, poiché tali famiglie venivano ridotte di molto, è stata parzialmente condivisa. La parziale condivisione è dipesa dal fatto che nel taglio generalizzato sono cadute alcune professionalità che noi riteniamo degne di autonoma dignità e pertanto non si poteva sottacere il fatto che tale firma veniva apposta “esclusivamente come primo passo, assolutamente da migliorare, per l’attuazione dell’ordinamento professionale previsto dal CCNL 2019/2021”.
Non si dimentichi, infatti, che senza l’ordinamento professionale non è possibile procedere alle “progressioni verticali” (dall’area degli operatori a quella degli assistenti, dall’area degli assistenti a quella dei funzionari e, si spera fra non molto, da questa a quella delle elevate professionali; anche se per quest’ultima riguardante riguarderebbe il 50% del personale interno mentre il restante 50% sarebbe da riservare a un concorso esterno dal quale però non sono esclusi i Colleghi in servizio). Si vuol ricordare, in merito, che la nostra Delegazione è stata spesso sollecitata da molti Colleghi all’attuazione dell’art. 18 comma 6 del vigente CCNL-Funzioni Centrali ove viene previsto che “al fine di tener conto dell’esperienza e professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione”; per tale verticalizzazione, si rammenta, viene prevista una progressione tra le aree con procedure valutative cui sono ammessi i dipendenti in servizio e che sono finanziate in base alla legge di bilancio 2022 (art. 1 comma 612). Forse a qualcuno sfugge l’importanza di tali previsioni nonché la possibilità di recuperare, nella denegata ipotesi di ulteriore assenza di previsione normativa, la situazione dei 151 Colleghi idonei.
La nostra Delegazione per l’impegno profuso negli incontri sindacali per dare ai Colleghi quante più opportunità possibili è stata inusitatamente tacciata di aver disatteso le aspettative dei Lavoratori o più biecamente descritta con epiteti ridicoli da chi trova facile “non firmare” poiché la maggioranza ha “tirato il carretto” e la loro funzione di “mosca cocchiera” si appalesa quindi inutile e si sostanzia in critiche inconsistenti che in effetti hanno solo il senso di una attestazione in vita. Si dimentica che la democrazia è certificata dai numeri eccetto che non si voglia dare (e con quale potestà?) ai Colleghi “elettori” il titolo di “popolo bue” perché non avrebbe votato gli “illuminati”. Si continua da tempo, in modo inconsistente e stucchevole, a voler fare i “maestrini bacchettanti” (laddove mancano anche i titoli) ridipingendo la realtà con un disegno in cui essi si pongono al centro quali angeli vendicatori … ma di che cosa? Un sindacato serio comunica ai Colleghi cosa esso è riuscito a fare e non cercando di far ricadere ad ogni piè sospinto presunte colpe sugli altri: ormai tale procedere è diventato un leitmotif stucchevole per l’inconsistenza e la speciosità.
Diversamente dalla politica questi signori non possono nemmeno appellarsi alla “forza” di supposte legittimazione elettorali perché non esistenti e allora, alla “Masaniello”, cercano di presentarsi come coloro che reggono le sorti dei Colleghi. Tale “narrazione” personalissima (o come si dice oggi, storytelling) di quanto avverrebbe sui tavoli sindacali ormai è una puerile commedia di chi amerebbe essere al centro di una platea osannante e che invece si arrovella a ritagliarsi uno spazio di narratore di storie metropolitane. La vicenda, peraltro, non meraviglierebbe in sé ma ciò che fa la distinzione è la protervia e pervicacia di volersi accreditare come l’unico soggetto “illuminato e patentato a dare lezioni a tutti”, di essere l’unico “detentore del verbo” sia riguardo alla parte datoriale (cosa che ci potrebbe stare) sia agli altri rappresentanti dei Lavoratori. Questa voglia di fare i “maestrini” anziché dare un valore aggiunto al confronto parte datoriale/rappresentanti dei Lavoratori crea solo spaccature e pericolo di indebolimento per le attese dei Lavoratori i quali ormai da tempo detestano le querelle tra sindacati perché considerate inutili e detestabili orpelli per gli obiettivi di miglioramento che certamente non si raggiungono facendo “le mosche cocchiere”. È veramente stupefacente leggere certe narrazioni di incontri sindacali e ci si chiede in quale multisala si sarebbero svolte quelle vicende in cui un solo supereroe ha lottato vanamente per il bene contro il male: piuttosto chi scrive può ricordare tutto il tempo in cui ha dovuto sopportare l’ostracismo dell’ Amministrazione per l’affermazione di idee che oggi si rivelano più che mai fondate come ad esempio la pessima gestione dei concorsi pubblici per quote di personale con specificità lavorative che nulla avevano a che vedere con le attività dell’Agenzia ed oggi gli uffici dell’Agenzia continuano a pagarne il prezzo in quanto nonostante i nuovi arrivi non c’è stato un “ristoro”. E si ricorda che proprio la O.S. che scrive è stata una delle maggiori promotrici sul territorio per gli stati di agitazione e promozione delle attività sindacali di sciopero che hanno spinto l’Amministrazione a cercare di affrettare la tempistica per la conclusione dei concorsi. Altrettanto è avvenuto per il confronto sul lavoro a distanza in cui la scrivente O.S. si è battuta per cambiamenti importanti ai testi presentati dall’ Amministrazione e se il confronto sullo SW non ha portato al massimo delle richieste è perché le relazioni sindacali si sostanziano tra due soggetti con posizioni spesso molto diverse e quindi la partita non termina con lo sbaraglio di una delle parti ma, come ogni manuale in merito può spiegare, con una mediazione delle diverse posizioni. E a chi non crede nella giusta mediazione non resta che imbastire racconti ed eventualmente disegnare fumetti di supereroi. E si voglia ricordare che la democrazia a cui tutti dovrebbero conformarsi non è fondata sugli insulti …
(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

Roma, 26 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 9 giugno 2023 – COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

ADM

COWORKING, ACCORDO “BUDGET SEDE” PER L’ANNO 2021, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER, FAMIGLIE PROFESSIONALI E VARIE

Riunione del 09 giugno 2023

In data 9 giugno 2023, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per ultimare il confronto sul Coworking, i criteri atti a definire nuove modalità di conferimento degli incarichi di posizioni organizzative ex lege 205/2017 (art.1, comma 93), il confronto per individuare le famiglie professionali previste dal CCNL vigente.
La discussione si è aperta con un parziale cambiamento degli argomenti posti all’ordine del giorno a seguito dell’unanime richiesta da parte delle OO.SS. nazionali presenti al tavolo sindacale e riguardante la trattazione dell’Accordo sulla ripartizione del budget di sede per l’anno 2021. Si è velocemente pervenuti alla chiusura dell’Accordo, memori della particolare situazione economica che registra nel mondo reale un periodo di inflazione a due cifre: fatto che ha condotto la nostra O.S. sindacale, unitamente alle altre, a sottoscrivere la proposta dell’Amministrazione al fine di garantire al più presto le relative spettanze ai Lavoratori dell’Agenzia.
Nel dettaglio le Strutture di Vertice territoriali saranno destinatarie, per la successiva ripartizione agli uffici, di complessivi euro 7.550.000 che, se rapportati al 2020, rappresentano un incremento di circa il 16%, visto che l’importo era stato pari a 6.500.000 euro (2020). Va ricordato che sulla citata cifra non grava più neanche la quota destinata alla reperibilità, in quanto già corrisposta dal deputato Ufficio centrale.
In merito al coworking, dopo lunga e serrata discussione, si è giunti ad un’intesa accettabile. Si specifica che non verranno toccate le delocalizzazioni attuali ma, dalla lista degli uffici già sede di coworking, saranno espunti Lecce, Pescara, Avellino, Caserta e Salerno. Si ribadisce quindi che gli attuali fruitori continueranno ad effettuare il lavoro delocalizzato. Per chi lavorerà in coworking, è previsto che le giornate di rientro nell’ufficio di organica appartenenza saranno “non inferiori a due” per ogni mese. Chi vorrà accedere al coworking non dovrà essere necessariamente “residente” nella regione per cui chiede il coworking. Il punteggio attribuibile alla distanza dall’ufficio di organica appartenenza al luogo richiesto per il coworking è stato ridotto a 10.
Per quanto riguarda le famiglie professionali si sono evidenziati due indirizzi: uno che tende ad allargare il numero di tali famiglie e l’altro (sostenuto da noi) che tende ad una riduzione massima ribaltando sulle c.d. “posizioni di ruolo” l’identificazione delle esperienze professionali, che quindi potranno essere più caratterizzanti nei maggiori ambiti individuabili.
In merito ai criteri di selezione delle POER, la nostra O.S. ritiene che la proposta dell’Amministrazione necessita di un opportuno approfondimento, da effettuarsi a valle della mappatura riorganizzativa dell’Agenzia. La nostra O.S. ritiene inderogabile il principio di garantire a tutto il personale, che si è prodigato ad assicurare il regolare espletamento dei compiti istituzionali, nonostante l’endemica carenza di personale, una partecipazione che non sia penalizzante nei punteggi attribuibili e tale da renderne utopistica la partecipazione: ovviamente dovranno essere valorizzate in maniera equilibrata, alcune funzioni e compiti svolti, anche con assunzione di responsabilità.
La nostra O.S. ha chiesto di tener fede all’impegno, preso tra Amministrazione e OO.SS., di garantire una terza tornata di progressioni all’interno delle Aree.
L’Amministrazione, in chiusura di confronto e preso atto di quanto esposto dalle parti sindacali, ha comunicato che convocherà le OO.SS. in data 14 giugno p.v. per trattare gli argomenti ancora non definiti e le nuove tematiche rappresentate.
LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 13 giugno 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Incontro con il Direttore – 29 maggio 2023

ADM

INCONTRO CON IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

29 MAGGIO 2023

Nel pomeriggio del 29 maggio 2023 le OO.SS. si sono incontrate con il Cons. Alesse su una tematica importante e scottante (definita vexata quaestio anche dal Direttore) riguardante la ormai cronica e grave carenza di Personale in quasi tutti gli Uffici dell’Agenzia che ha generato anche stati di agitazione e scioperi in molti uffici sul territorio. Ricordiamo che i Colleghi hanno cercato di sollecitare, a proprie spese, l’Amministrazione ad attivarsi per incrementare adeguatamente gli organici degli uffici che al 1^ maggio 2023 risultano di 9.308 unità nonostante gli arrivi di nuovi assunti nel 2022. Tali allarmanti carenze e la previsione nel triennio 2023/24/25 di circa 1600 pensionamenti danno un quadro abbastanza preoccupante: in primis per i Lavoratori che accusano disagi psico-fisici e reali timori di dover rispondere anche patrimonialmente per eventuali disattenzioni dovuti ad una tempistica che possiamo definire da cottimo.

Il Direttore Alesse ha intercettato il malessere rappresentato anche dalle vicende sindacali territoriali, con scioperi partecipati quasi sempre al 100% o poco meno, e ha voluto dare testimonianza ai Rappresentanti dei Lavoratori delle misure che intende porre in essere quasi da subito.

Ha ricordato che sono ormai approvate tutte le graduatorie del concorso dirigenti i quali verranno assegnati agli uffici sui territori in questi giorni. Chiaramente la presenza di un dirigente “titolare” negli uffici rappresenta una maggiore sicurezza per i Lavoratori che dovrebbero sempre avere un riferimento in loco per le varie vicende che si presentano.

Il Direttore ha fatto poi riferimento ai concorsi pubblici in essere (640 unità di 2^ area e 340 di 3^ area) assicurando che le varie Commissioni sono state esortate ad accelerare i tempi in modo che una prima quota di vincitori di concorso potrebbe prendere servizio a partire da fine settembre dell’anno in corso.

Ha poi asserito che entro il mese di luglio (sempre dell’anno in corso) dovrebbe trovare completamento la procedura di mobilità intercompartimentale (110 unità di 2^ area e 60 di 3^ area).

In merito alle 980 unità di personale rivenienti dai precitati concorsi pubblici è stato ricordato che si dispone già dell’autorizzazione per procedure assunzionali, dopo l’ingresso dei vincitori, per 403 idonei di 3^ area e 196 di 2^ area.

Inoltre il Cons. Alesse ha richiamato il suo impegno a portare a destinazione con intesa sindacale le progressioni verticali di cui all’art. 18, c. 6, del CCNL/Funzioni Centrali 2019-2021 inerenti a 270 unità per il quarto trimestre 2023 e 255 nel primo trimestre 2024.

Infine il Direttore dell’Agenzia ha fatto presente che in caso di ulteriore bisogno di Personale si cercheranno varie soluzioni non escludendo l’utilizzo di graduatorie di altre amministrazioni.

Dopo l’esposizione del Direttore Alesse i Rappresentanti sindacali hanno espresso la propria visione sulla situazione di grave carenza di Personale negli Uffici.

La nostra Delegazione, nel manifestare interesse per l’attenzione che il Direttore dell’Agenzia ha voluto dedicare alle condizioni degli uffici sul territorio, ha ricordato che le assicurazioni fornite danno una speranza di positivi interventi a brevissima scadenza  e pertanto quanto era stato anche previsto nel PIAO in fatto di “arrivi” di personale sembrerebbe concretizzarsi, sempre tenendo presente che il “ristoro” di nuove assunzioni ha come controcanto numerosi pensionamenti venuti in essere per il personale che nel tempo ha raggiunto una età media molto elevata a causa di una improvvida spending review e un poco lungimirante blocco del turn over in una Agenzia fiscale di fondamentale importanza per il Paese.

È stato ricordato che, peraltro, nell’individuazione nel 2016 delle dotazioni organiche degli uffici, molti di essi sono stati sottostimati in quanto a unità di personale ed oggi essi si trovano allo stremo. È stato, inoltre, ricordato che alcune importanti attività istituzionali vengono, purtroppo, effettuate mediante “reperibilità” con un impegno continuo dei lavoratori interessati che non corrisponde certo alla conciliazione vita-lavoro. È stato anche evidenziato che lungo l’unico confine terrestre del nostro Paese con un Paese terzo una quota del servizio (quello notturno) è gestito o si intende gestire, in alcuni valichi, mediante “vigilanza dinamica” della GdF e quindi escludendo anche i possibili servizi all’utenza.

Per quanto riguarda la situazione degli Uffici dei Monopoli essa è davvero preoccupante in quanto a fronte di attività sempre più sfidanti le unità di Personale da impegnare sono diventate veramente minime ed inesistenti in alcune province.

In merito alla “verticalizzazione” (2^/3^ area) abbiamo osservato che sarebbe anche giunto il momento per l’Agenzia di rivedere nelle dotazioni organiche le percentuali di personale di 2^ area da impegnare nella stessa perché generalmente i Colleghi di 2^ area sono impegnati in attività lavorative di 3^ area e quindi le previsioni dell’art. 18 del vigente CCNL, fortemente voluto nella contrattazione in sede Aran dalla nostra Federazione, può essere considerato un primo e giusto passo in tale direzione.

Il Direttore Alesse nel riaffermare il suo impegno per dare da subito all’Agenzia una congrua dotazione organica ha dimostrato il suo interesse alle nostre osservazioni che altro non sono che una fotografia della preoccupante realtà delle unità impegnate negli uffici nel perseguire obiettivi e attività istituzionali sempre più “pesanti” non solo per programmazione ma anche per insostenibile rapporto fra unità impiegate e carichi di lavoro.

In finale di riunione il dott. Trimaldi dell’ufficio stipendi ha comunicato che nel mese di giugno verranno erogati gli anticipi sulla produttività per circa 400 euro lordi medi pro-capite.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Paduano)

Roma, 30 maggio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 29 maggio 2023 – LAVORO AGILE E TELELAVORO AL CAPOLINEA

ADM

RIUNIONE DEL 29 MAGGIO 2023

LAVORO AGILE E TELELAVORO AL CAPOLINEA

In data 29 maggio 2023 le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per continuare il confronto sui nuovi istituti del lavoro agile, del telelavoro, del Coworking e dei criteri per l’attribuzione delle Poer.
La discussione si è aperta con la presentazione da parte dell’Amministrazione di una serie di aggiornamenti sull’ultimo disciplinare sul lavoro agile condiviso nella precedente riunione del 23 maggio u.s., ovvero sono state introdotte alcune modifiche e integrazioni al precedente testo, che hanno recepito alcune indicazioni delle OO.SS. nazionali rappresentate nel già citato incontro. In particolare il disciplinare emendato ha previsto una programmazione mensile delle giornate lavorative svolte fuori dalla sede abituale di lavoro, nonché ricorrendo particolari motivi la possibilità di variare di concerto con il Dirigente dell’Ufficio le giornate concordate. L’Amministrazione ha, altresì, proposto:

a) sino a 8 giorni per i lavoratori fragili;

b) sino a 6 giorni la generalità dei lavoratori/lavoratrici;

c) sino a 4 giorni per PO e IdR, elevabili a sei per specifici motivi;

d) sino a 2 giorni per POER, elevabili a 4 al ricorrere di particolari condizioni.

La nostra O.S. in merito al nuovo testo, pur riconoscendo all’Amministrazione un gran passo in avanti verso il personale dell’ADM, non ritiene accettabile porre la locuzione “sino a” nel determinare i giorni da destinare allo S.W., in quanto, fatto già successo, si potrebbe assistere da parte dei dirigenti ad un’azione al ribasso delle giornate da svolgere mensilmente in S.W. rispetto a quelle massime previste per le varie figure dall’art. 3 del regolamento di specie.
È stata riaffermata, dalla nostra O.S., l’impressione di una recondita diffidenza dell’Amministrazione a considerare lo S.W. come un’opportunità, che a nostro giudizio è in grado di garantire una maggiore produttività, meno spese per l’amministrazione e una migliore gestione di problematiche familiari da parte del personale. Naturalmente un monitoraggio annuale dell’istituto e una maggiore flessibilità previste nel nuovo documento dall’Amministrazione vede favorevole la nostra O.S. a condividere il regolamento, fatto salvo l’eliminazione del prefisso “sino a” che si ritiene irrinunciabile.
L’Amministrazione dopo ampia discussione con tutte le O.SS. nazionali presenti al tavolo sindacale, accoglie quanto richiesto, ovvero riportare per le varie voci le giornate massime fruibili, ponendo però una clausola di salvaguardia che prevede in caso di sopravvenute necessità istituzionali una rimodulazione concordata delle giornate mensili in S.W.
Raggiunta una larga intesa sull’istituto, si è data la disponibilità a sottoscrivere il verbale di confronto con allegato il nuovo disciplinare, che dovrebbe avere effetto a decorrere dal 01 giugno p.v..
Successivamente si è aperto il confronto su telelavoro domiciliare, istituto già in uso nella nostra Agenzia (circa 200), che ha registrato la volontà dell’Amministrazione a un possibile allargamento delle postazioni. Detta posizione ha portato ad una immediata chiusura positiva del tavolo di confronto sindacale.
La discussione sul Coworking, sui criteri di assegnazione delle Poer è stata rinviata a venerdì 9 giugno p.v..
L’Amministrazione in chiusura di incontro ha comunicato che nel prossimo incontro si tratterà anche del Fondo 2021.
LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 24 maggio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Riunione sindacale del 23 maggio 2023 – LAVORO A DISTANZA, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER E VARIE

ADM

RIUNIONE DEL 23 MAGGIO 2023

LAVORO A DISTANZA, CRITERI DI CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI POER E VARIE

 

In data 23 maggio 2023 le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per confrontarsi sui nuovi istituti del lavoro agile, del coworking e del telelavoro, nonché per stabilire i criteri per l’attribuzione delle Poer.

La discussione si è aperta sulla nuova proposta dell’Amministrazione sul lavoro agile, che pur facendo proprie alcune richieste delle OO.SS. nazionali formulate nei precedenti incontri, ha in ogni caso destato alcuni dubbi da dipanare.

La nostra O.S. in merito alla nuova proposta sullo S.W. ha ribadito che tale tipologia di espletamento dell’attività lavorativa, ormai usciti dal periodo emergenziale, deve essere considerata una opportunità sia per l’Amministrazione che per i Lavoratori e ne consegue che i giorni proposti sono da aumentare, fino a 10 giorni come nella formale proposta a suo tempo inviata, e comunque laddove l’Amministrazione non dovesse concordare non dovranno essere inferiori a otto giorni per tutti i Lavoratori/Lavoratrici, fatta eccezione per le Poer, PO e IdR che comunque dovranno fruire di almeno quattro giorni di lavoro agile.

Preliminarmente, la nostra Delegazione aveva evidenziato la necessità di escludere dalla proposta dell’Amministrazione la condizione legata alla “convivenza” con la persona assistita, che sarebbe stata in netto contrasto con la definizione di caregiver, dalla casistica che riconosce una maggiorazione delle giornate in lavoro agile

Abbiamo, altresì, richiesto di limitare l’esclusione dallo S.W. strettamente a quelle attività previste dall’art. 37, comma 2, CCNL 2019/2021 Funzioni Centrali, mentre per le altre attività indicate nella proposta si ritiene che siano parzialmente non smartabili, in quanto parte di dette attività possono sicuramente essere espletata da remoto. E abbiamo anche richiesto che i Colleghi possano avere la possibilità di fruire dell’attuale SW in concomitanza con le nuove procedure e quindi con una necessaria proroga.

L’ Amministrazione, preso atto delle varie posizioni del confronto sindacale, si è riservata di presentare un testo definitivo unitamente al previsto “verbale di confronto” a completamento della fase di confronto sull’argomento.

Più semplice è risultato il confronto su “telelavoro domiciliare”, istituto già in uso nella nostra Agenzia. In particolare si è parlato di un sensibile aumento delle postazioni. La nostra Delegazione ha fatto anche presente di non ritenere giusta la previsione per la quale i Lavoratori dovranno pagare il collegamento internet basato su banda larga e dedicato unicamente al telelavoro in parola. In merito a questa ultima considerazione, l’Amministrazione si è riservata di valutare una eventuale risoluzione della questione

La discussione sul coworking e sui criteri di assegnazione delle Poer è stata rinviata a lunedì 29 maggio p.v..

Si segnala, in ogni caso, che la nostra Delegazione riguardo al coworking (ancora da definire) ha posto all’attenzione nuovamente e con decisione la problematica degli attuali “delocalizzati” che l’Amministrazione vorrebbe “azzerare” dopo più di un decennio, sconvolgendo la vita di tante persone e obbligandole ad un nuovo pendolarismo in modo indiscriminato: Colleghi che la Direzione Territoriale aveva allocato in diversi uffici con esito ritenuto molto positivo. Si è inoltre evidenziata la necessità di un aumento delle postazioni disponibili, anche attesa la grande disponibilità dei locali in uso all’Agenzia che attualmente è sottodimensionata per migliaia di unità.

L’Amministrazione in chiusura di incontro ha comunicato l’aumento da 60 a 110 il numero delle unità di II Area acquisibili tramite mobilità intercompartimentale, nonché ha segnalato che entro il prossimo luglio saranno ultimate le correzioni delle prove scritte delle procedure concorsuali in atto per l’acquisizione di personale di II e III Area.

L’Amministrazione nel proporre il nuovo incontro sugli argomenti rimasti in sospeso ha espresso l’impegno di valutare, per quanto possibile, positivamente le richieste sindacali.

In definitiva gli argomenti in trattazione non hanno avuto, o perché ne è stato rimandato il confronto o perché necessitanti di ulteriori riflessioni da parte dell’Agenzia, una loro definizione precisa. L’auspicio resta che l’Amministrazione voglia opportunamente valorizzare gli istituti del “lavoro a distanza” nell’interesse dell’Agenzia e dei Lavoratori che possono fruire, come previsto anche dal vigente CCNL, del giusto equilibrio tra i tempi di vita e lavoro.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 24 maggio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Polizza Kasko per dipendenti in missione – Risolta la vertenza!

                         

AGENZIA ENTRATE

Polizza di assicurazione “Danni accidentali (Kasko)” occorsi ai veicoli dei dipendenti in “missione”

RISOLTA LA VERTENZA FRANCHIGIA POLIZZA KASKO

Lo scorso novembre, raccogliendo le istanze dei lavoratori, CONFSAL-UNSA aveva approntato l’intervento di cui all’allegato con riguardo alle importanti e pregiudizievoli modifiche alla “polizza di assicurazione Danni accidentali (Kasko) occorsi ai veicoli dei dipendenti in missione, avendo ravvisato potenziali ripercussioni economiche a carico dei dipendenti che per spirito di servizio mettono a disposizione le proprie autovetture per effettuare accessi e verifiche (vedi notiziario qui). A partire da luglio 2022, a seguito delle citate modifiche, vengono infatti previsti:

  1. a)  un massimale di € 40.000,00 per ciascun veicolo interessato dal sinistro;
  2. b)  una franchigia di € 150,00 per ogni sinistro (ad esclusione delle ipotesi di “urto attivo e/o passivo contro qualsiasi ostacolo” e di “danni provocati da ignoti”. La franchigia non viene applicata in caso di riparazione diretta con preventivo di spesa autorizzato dall’assicuratore, limitando di fatto la libertà di scelta del danneggiato;
  3. c)  una franchigia di € 750,00 per ogni ipotesi di “urto attivo e/o passivo contro qualsiasi ostacolo” e di “danni provocati da ignoti”. In tal caso non è prevista alcuna limitazione all’applicazione della franchigia.

Proprio con riferimento a tale ultima previsione avevamo riscontrato notevoli preoccupazioni, in ordine alla possibilità che i dipendenti si potessero dover far carico di danni di rilevante valore.

La Direzione Centrale, nella giornata di ieri, ha fornito riscontro, come da nota che alleghiamo per completezza, evidenziando, in primo luogo che le franchigie previste dall’ultima polizza assicurativa, a differenza delle precedenti, si sono rese necessarie poiché il primo tentativo di gara non aveva avuto esito positivo. Ha poi chiarito che:

  1. i danni al mezzo proprio continueranno ad essere integralmente risarciti, senza soluzione di continuità rispetto alla vigenza della precedente polizza assicurativa, assicurando quindi copertura anche ai sinistri già attivati;
  2. in particolare, i danni non coperti dalla polizza assicurativa, poiché rientranti nei limiti della franchigia, saranno coperti direttamente dall’Agenzia;
  3. le richieste di risarcimento, a prescindere dall’entità del danno, continueranno a pervenire alla DC Logistica e approvvigionamenti con le consolidate modalità procedurali che da anni utilizzano i lavoratori che subiscono sinistri in occasione di trasferte con uso del mezzo proprio.

Un epilogo positivo che riporterà serenità nello svolgimento delle attività interessate ancora una volta grazie all’attività di tutela svolta quotidianamente dal Sindacato.

Roma, 10 maggio 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ADM – Riunione sindacale del 20 aprile 2023 – Lavoro a distanza e riorganizzazione DC

ADM

Incontro del 20 aprile 2023

Lavoro a distanza e Riorganizzazione Direzioni Centrali

LAVORO A DISTANZA

L’ incontro con il Direttore del Personale, dopo i tavoli tecnici, si è incentrato specialmente sul “lavoro agile” facendo riferimento al relativo disciplinare presentato dall’Amministrazione e sul quale si è sviluppata la discussione su vari punti. Intanto la nostra Delegazione ha eccepito ulteriormente che fra le esclusioni dal poter effettuare lavoro agile, ovvero turnazioni e utilizzo costante di strumentazioni non remotizzabili, non può essere annoverato il “presidio costante del processo” e ciò semplicemente perché il CCNL 2019-21 non lo prevede ed anche perché potrebbe portare ad interpretazioni controverse con una riduzione della possibilità di fruire del lavoro agile. Il punto inerente alle attività istituzionali che richiederebbero l’attività lavorativa in presenza, a nostro parere, è sembrato molto legato alle restrizioni della LIUA del 13 agosto 2020 e peraltro alcune inclusioni come ad es. “le attività di supporto alle verifiche ispettive-audit” non hanno motivo di essere prese a base per l’esclusione dal lavoro agile. L’elenco delle esclusioni andrebbe rivisto in modo decisivo al fine di valorizzare il lavoro agile che nel periodo della pandemia ha dimostrato di ben funzionare. Oltretutto l’elenco delle esclusioni non fa riferimento al fatto che diverse attività in esso previste hanno anche una effettuazione remotizzabile. Per quanto riguarda i possibili destinatari del lavoro agile è stato osservato dalla nostra Delegazione che bisogna innalzare per i figli l’età da 12 a 14 anni, come peraltro previsto per il coworking e il telelavoro domiciliare. In merito al numero delle giornate mensili di lavoro agile proposto dall’Amministrazione abbiamo replicato che può essere innalzato in maniera decisiva senza incidere sulle attività dell’Agenzia e in linea con la conciliazione vita-lavoro dei Dipendenti. Altre osservazioni hanno riguardato la fascia di contattabilità e il fatto che non venga previsto per le giornate di lavoro agile il buono pasto.

La discussione sul disciplinare in materia di coworking si è focalizzata principalmente sulla previsione che “le autorizzazioni al coworking già concesse” cesserebbero di avere efficacia dalla data di approvazione delle graduatorie nonché sull’allegata lista degli uffici che possono avere postazioni di coworking. È stato osservato dalla nostra Delegazione che la lista delle possibili 250 postazioni sul territorio nazionale presenta delle vistose anomalie sia perché alcuni uffici, benché estremamente carenti di personale, non vi trovano alcuna inclusione sia perché in alcuni casi non sono previste postazioni in uffici che all’attualità hanno già personale in coworking, anche in modo cospicuo nonché da molti anni. Si è fatto l’esempio di alcuni uffici della Campania che da più di un decennio utilizzano il coworking per circa 30 dipendenti e che in base all’eventuale venir meno delle “autorizzazioni già concesse” sarebbero fortemente penalizzati con la ripresa del viaggio quotidiano per tanti chilometri, e ciò contro ogni logica di conciliazione vita lavoro nonché con una poco oculata decisione dell’Amministrazione che, in un momento fondamentale come quello dell’organizzazione, a seguito dell’attuale CCNL, del lavoro a distanza farebbe peggiorare le condizioni dei Lavoratori anziché trovare una idonea soluzione.

Il Direttore del Personale ha proposto un nuovo incontro sull’argomento anche in attesa delle osservazioni della Parte Sindacale. È altamente probabile, quindi, una ulteriore proroga dell’attuale situazione del lavoro agile.

INCONTRO CON IL DIRETTORE DELL’AGENZIA

L’incontro con il Direttore dell’Agenzia, Cons. Alesse, si è incentrato sulla prima fase della riorganizzazione degli Uffici che sarà portata al Comitato di Gestione del prossimo 3 maggio. Essa riguarderà gli Uffici centrali ed i laboratori delle Dogane. Non appena saremo in possesso delle slide di presentazione proiettate durante l’incontro, avremo cura di pubblicarle sul nostro sito. In via anticipatoria e per grossi temi, possiamo dire che la riorganizzazione degli Uffici centrali di ADM opera una razionalizzazione di alcune competenze, nel senso da noi auspicato da anni in documenti formali rassegnati in varie fasi dell’organismo paritetico per l’innovazione (OPI), riportando nell’alveo di naturale appartenenza alcuni Uffici (ad esempio l’Accertamento) che erano stati attratti nell’orbita dell’Ufficio del Direttore. Per contro, lo stesso Ufficio del Direttore dell’Agenzia avrà alle sue dipendenze la ex DC Relazioni Internazionali, che comunque manterrà la prima fascia, e l’Ufficio Strategie. Le Direzioni Energie ed Alcoli e Tabacchi andranno sotto la Direzione Accise, mentre l’organizzazione sarà (finalmente sic!) di competenza di un’unica struttura Centrale (Organizzazione e digital trasformation). Una nuova figura prevista sarà quella del Portavoce del Direttore. La razionalizzazione delle strutture comporterà la riduzione di sedici posizioni dirigenziali di seconda fascia (da 70 a 54) ma cinque saranno immediatamente riutilizzate per i laboratori Chimici di Milano, Venezia, Genova, Napoli e Palermo che, pertanto diventeranno sedi dirigenziali. Queste cinque posizioni, unitamente ad una sesta già esistente al centro completeranno il lotto dei posti messi a concorso per dirigente chimico nell’ambito dei complessivi 40 del concorso per dirigente in corso di completamento. A questo proposito, il Direttore ha sottolineato che questa necessità si è presentata in quanto ci si è trovati davanti ad un concorso per dirigenti bandito con diverse figure tecniche/specialistiche senza che l’attuale struttura di ADM le prevedesse all’interno dell’organizzazione. Il Direttore ha, inoltre, aggiunto che analogo lavoro andrà fatto a brevissimo per le POER il cui numero e le cui competenze, sempre a livello Centrale, dovranno essere ridisegnati. Seguirà a ruota la parte relativa alla riorganizzazione delle strutture Territoriali e degli Uffici, la cui complessità richiederà tempi maggiori ed un continuo confronto con le Organizzazioni Sindacali nazionali. Essa può prevedersi entro la fine della prossima estate. Nel merito di alcune questioni tecniche si è entrati con un proficuo scambio di domande ed informazioni con il Direttore centrale Saracchi, presente in riunione unitamente al Direttore del Personale Flore. Da Parte sindacale sono state formulate osservazioni e quesiti incentrati soprattutto sulla necessità di avere a breve un quadro della riorganizzazione complessiva di ADM in modo da bilanciare equamente le posizioni dirigenziali e le POER, nonché a tutelare le professionalità esistenti anche in relazione a paventati spostamenti di personale. Su quest’ultimo punto, in particolare, il Direttore Alesse ha rassicurato le OO.SS. che tutto sarà fatto alla luce di un continuo e concreto confronto sindacale, anche alla luce dei lavori dell’apposita Commissione appena istituita. La nostra delegazione ha ringraziato intanto il Direttore dell’Agenzia per la nuova impronta data alle relazioni sindacali, intese in senso fattivo e sostanziale, per poi entrare nel merito delle singole questioni poste. Il giudizio da noi espresso è positivo, sia per la razionalità di alcuni interventi di semplificazione, sia per la tempistica serrata e trasparente che si intende seguire, ma soprattutto per l’attenzione mostrata alle problematiche poste sul tavolo sindacale, alcune prontamente recepite. Così come non si è potuto non concordare sull’anomalia di un concorso per dirigenti bandito senza che l’organizzazione prevedesse le relative posizioni. Il dialogo intrapreso mostra una forte discontinuità con il recente passato e, come si suol dire, se son rose…

A margine dell’incontro sono stati rammentati al Direttore Alesse due importanti temi, oggetto di recenti interventi sindacali nazionali. Si tratta della mancata, fino ad ora, previsione del rinnovo del finanziamento della quota di otto milioni di euro sul fondo 2023 e successivi, per cui occorre un intervento legislativo; la seconda questione riguarda l’impegno preso dall’Amministrazione ed inserito nel PIAO di sbloccare la questione dei 151 colleghi idonei dalla seconda alla terza area, attualmente bloccati. Su ciascuna questione affrontata vi terremo, come di consueto, informati.

(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA Veltri – Fici)

Roma, 21 aprile 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Incontro del 13 aprile 2023 – Comunicato unitario

AGENZIA DELLE ENTRATE

SINTESI INCONTRO CON AGENZIA DEL 13 APRILE:
● Confermata l’assenza di effetti di “VALE” nel triennio di sperimentazione

● L’Agenzia proroga l’attuale regolamentazione del lavoro agile

● Prosegue la trattativa sulle famiglie professionali

COMUNICATO UNITARIO SU INCONTRO DEL 13 APRILE 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario a seguito dell’incontro con l’Agenzia del 13 aprile 2023.

Cordiali saluti.

Roma, 13 aprile 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Come stanno le cose, su ogni punto della vertenza – Comunicato unitario del 12 aprile 2023

AGENZIA DELLE ENTRATE

SU VALE, RECUPERO DEI FONDI E SCORRIMENTO DEL PASSAGGIO TRA LA SECONDA E LA TERZA AREA VOGLIAMO RISPOSTE DALL’AGENZIA E DALLA POLITICA
Come stanno le cose, su ogni punto della vertenza

COMUNICATO UNITARIO DEL 12 APRILE 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario sui punti aperti in Agenzia del 12 aprile 2023.

Cordiali saluti.

Roma, 12 aprile 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Sistema di valutazione VALE – Richiesta unitaria di incontro urgente

AGENZIA DELLE ENTRATE

Sistema di valutazione VALE

RICHIESTA UNITARIA DI UN URGENTE INCONTRO

Riportiamo in allegato nota unitaria di richiesta di urgente incontro ai vertici dell’Agenzia sul Sistema di Valutazione VALE del 7 aprile 2023.

Cordiali saluti.

Roma, 12 aprile 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Tutela dei lavoratori!

AGENZIA DELLE ENTRATE

TUTELA DEI LAVORATORI!!!

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Alla Direttrice Regionale Lazio

Al Direttore Provinciale della DP II ROMA

A Tutti i colleghi

In questi giorni è in atto all’interno degli Uffici del Lazio, ed in particolare nell’Ufficio di Roma 6 via Canton, una campagna tendenzialmente “diffamatoria” volta a ledere l’immagine e la reputazione dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

Come CONFSAL – UNSA prendiamo da subito le distanze dall’esercente e ne stigmatizziamo il suo comportamento.

Lo scontrino fiscale deve essere sempre rilasciato nonché richiesto. Quindi non vi è alcuna connivenza.

Purtroppo dobbiamo rilevare come i colleghi della DP II di Roma, ma in generale tutti i colleghi dell’Agenzia delle Entrate, siano quotidianamente esposti ad attacchi verbali e non solo.

I lavoratori sono tenuti al rispetto del Codice di Comportamento, ma non per questo devono subire vessazioni.

Ad esito della urgente convocazione con i Vertici dell’Agenzia delle Entrate ci aspettiamo una presa di posizione netta a difesa di chi pur lavorando sott’organico lo fa nell’interesse esclusivo della collettività.

Il senso di appartenenza ed il qualificato lavoro svolto vanno sempre tutelati e salvaguardati, in ragione delle strategiche funzioni svolte.

Certo non possiamo far passare la tesi che i colpevoli sono i “controllori” e non i “controllati” che con i comportamenti spesso scorretti contribuiscono all’enorme livello di evasione fiscale raggiunto in questo Paese.

Roma, 24 marzo 2023

 

Il Coordinatore Regionale                              Il Coordinatore Nazionale

       Angelo Loro                                                     Valentino Sempreboni 

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Ai lavoratori ADM… – Comunicato unitario 16 marzo 2023

ADM

AI LAVORATORI ADM

COMUNICATO UNITARIO DEL 16 MARZO 2023

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro del 16 marzo 2023.

Cordiali saluti.

Roma, 20 marzo 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Riforma Fiscale – “Appunto di Sintesi”

 

“APPUNTO DI SINTESI”

RIFORMA FISCALE

 

In questa settimana viene presentato nel Consiglio dei Ministri lo schema di Legge Delega della Riforma Fiscale. Seguirà l’iter parlamentare per la sua approvazione e successivamente l’adozione, entro 24 mesi, dei relativi Decreti Delegati.

Nei principi generali (di cui agli articoli 2 e 3) la delega acclara i principi nazionali di:

  • stimolare la crescita attraverso una migliore efficienza della struttura delle imposte ed una riduzione del carico fiscale;
  • nuove misure per contrastare l’evasione fiscale e l’elusione fiscale;
  • razionalizzare il sistema tributario attraverso una maggiore qualità della legislazione tributaria (testi unici e codificazione), interscambio tra banche dati, eliminazione dei micro-tributi;
  • semplificazione degli adempimenti dichiarativi.

Vengono acclarati i principi internazionali di:

  • migliore adeguamento del sistema tributario nazionale a quello “unionale” ed internazionale;
  • revisione della disciplina della residenza fiscale delle personae fisiche e giuridiche;
  • incentivi per nuovi investimenti con capitali esteri.

Tutto quanto sopra con l’obiettivo di una maggiore certezza del diritto.

L’articolo 4 si occupa dello Statuto dei Diritti del Contribuente con l’obiettivo di rendere il medesimo Legge Generale Tributaria. Nella delega si interviene tra l’altro su:

  • rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti impositivi;
  • valorizzazione del principio del legittimo affidamento del contribuente;
  • razionalizzazione e semplificazione della disciplina degli interpelli;
  • previsione di una disciplina generale della invalidità degli atti impositivi e della riscossione;
  • potenziamento dell’esercizio dell’istituto dell’autotutela.

Nella Parte II dei Tributi, l’articolo 5 parla dell’IRPEF – L’equità orizzontale.

Fermo restando il principio costituzionale della progressività, la riforma dell’Irpef mira a semplificare il sistema ed a garantire l’equità orizzontale, tra l’altro, attraverso:

  • riduzione della pressione fiscale, nel breve periodo, con la transizione a tre scaglioni ed aliquote più basse, e come obiettivo di Legislatura, la “flat tax” per tutti;
  • revisione delle “tax expenditures”, oggi più di 600 voci e 165 miliardi di euro di spesa pubblica, con ipotesi di “forfetizzazione per scaglioni di reddito (inclusi quelli assoggettati ad imposte sostitutive),
  • equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti e pensionati;
  • estensione della “flat tax” incrementale anche ai lavoratori dipendenti.

Gli interventi riguarderanno tutte le categorie di reddito Irpef, REDDITI AGRARI – REDDITI DEI FABBRICATI – REDDITI DI NATURA FINANZIARI – REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE – REDDITI DI LAVORO AUTONOMO – REDDITI D’IMPRESA – REDDITI DIVERSI, con la finalità di razionalizzare e semplificare l’intero sistema.

PER I REDDITI AGRARI

  • estensione del regime di imposizione su base catastale alle attività di coltivazione innovative (ad esempio, le “vertical farm”, micropropagazione);
  • aggiornamento annuale, con modalità facilitata e strumenti digitali, delle qualità e delle classi di colture.

PER I REDDITI DEI FABBRICATI

possibile estensione del regime della cedolare secca anche agli immobili non abitativi.

PER I REDDITI DI NATURA FINANZIARIA

  • raggruppamento dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria in una unica categoria reddituale, soggetta a tassazione in base al principio di cassa e di compensazione;
  • imposta sostitutiva sul risultato complessivo netto dei redditi finanziari realizzati nell’anno solare con la possibilità di riportare a nuovo, entro certi limiti, i redditi finanziari negativi eccedenti quelli positivi;
  • eliminazione della tassazione sul maturato e mantenimento di tassazione opzionale mediante la dichiarazione o tramite intermediari autorizzati (tassazione sul realizzato);
  • aliquota agevolata sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari;
  • imposta sostitutiva agevolata sui redditi di natura finanziaria conseguiti dalle casse di previdenza.

PER I REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE

revisione e semplificazione delle disposizioni riguardanti le somme ed i valori esclusi dalla formazione del reddito, con particolare riguardo ai “fringe benefit”.

PER I REDDITI DA LAVORO AUTONOMO

  • eliminare la disparità di trattamento tra acquisti in proprietà e in leasing degli immobili strumentali;
  • riduzione delle ritenute sui compensi nel caso in cui il lavoratore autonomo sostenga elevati costi per lavoratori dipendenti e/o collaboratori;
  • riconoscimento della neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.

PER I REDDITI D’IMPRESA

  • regime opzionale di tassazione ad aliquota proporzionale allineata a quella dell’IRES prevedendo, al momento del prelievo o alla distribuzione dell’utile, l’assoggettamento ad IRPEF al netto di detta tassazione;
  • incentivi fiscali per le spese relative agli investimenti qualificati, alla ricerca e sviluppo e all’incremento della base occupazionale.

PER I REDDITI DIVERSI

  • stabilizzazione dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, anche edificabili;
  • disciplina delle plusvalenze conseguite dai collezionisti di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione.

L’articolo 6 si occupa di IRES – La nuova imposta a due aliquote.

Dal 1.01.2024 entrerà in vigore la GOBAL MINIMUM TAX, ovvero l’imposta globale minima per le multinazionali pari al 15% da cui l’esigenza di introdurre una nuova IRES in linea con il contesto internazionale ed idonea a rendere il nostro sistema fiscale maggiormente attrattivo.

Aliquota impositiva ridotta rispetto al 24% per la quota di reddito destinata, nei due anni successivi, ad investimenti qualificati e/o nuova occupazione (chi più assume ed investe meno paga). L’obiettivo è quello di:

  • favorire la capitalizzazione delle imprese stabili in Italia;
  • premiare, con la riduzione dell’imposta, chi investe in nuova occupazione e beni strumentali innovativi e/o qualificati in un breve arco di tempo.

Coerente razionalizzazione/eliminazione dei crediti d’imposta vigenti.

Nella delega sono inoltre previste disposizioni, in linea con le previsioni comunitarie, volte a:

  • semplificazione e revisione della disciplina di deducibilità degli interessi passivi anche attraverso l’introduzione di apposite franchigie;
  • riordino del regime di compensazione delle perdite fiscali anche attraverso il recepimento dei principi espressi dalla Corte di Giustizia UE.

Gli articoli 7 e 8 si occupano dell’IVA e dell’IRAP

IVA

  • razionalizzazione del numero e delle aliquote, nonché della disciplina delle operazioni esenti, secondo i criteri UE al fine di prevedere una maggiore omogeneizzazione del trattamento IVA per i beni ed i servizi similari;
  • revisione della disciplina della detrazione;
  • semplificare e velocizzare le procedure relative ai rimborsi;
  • razionalizzare e semplificare la disciplina del gruppo IVA

IRAP

graduale superamento, con priorità per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti attraverso l’introduzione di una sovraimposta con base imponibile corrispondente a quella IRES (per garantire i livelli di finanziamento della spesa sanitaria).

L’articolo 9 della delega prevede ulteriori misure:

  • revisione delle disposizioni fiscali della CRISI d’IMPRESA, con particolare riferimento all’estensione della irrilevanza delle sopravvenienze attive e della deducibilità delle perdite su crediti, nonché transazione fiscale (attualmente limitata ai soli giudiziali);
  • superamento della disciplina delle società di comodo;
  • ravvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici (i.e., ammortamenti, opere, forniture e servizi ultrannuali, crediti in valuta, interessi di mora, ecc.);
  • revisione della disciplina dei costi parzialmente deducibili (i.e., autovetture);
  • revisione della fiscalità di vantaggio anche attraverso il coordinamento con la disciplina UE;
  • semplificazione e razionalizzazione della fiscalità del Terzo Settore.

L’articolo 10 prevede misure di semplificazione e razionalizzazione delle altre imposte indirette attraverso:

  • razionalizzazione della disciplina dei singoli tributi mediante revisione della base imponibile o della misura dell’imposta applicabile,
  • estensione dell’autoliquidazione anche per l’imposta di successione e per l’imposta di registro;
  • semplificazione della disciplina dell’imposto di bollo e dei tributi speciali nell’ottica di una sempre più avanzata dematerializzazione dei documenti e degli atti;
  • sostituzione dell’imposta di bollo, delle imposte ipotecarie e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie con un TRIBUTO UNICO, eventualmente in misura fissa;
  • riduzione e semplificazione degli adempimenti a carico dei contribuenti anche mediante l’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei servizi telematici;
  • semplificazione delle modalità di pagamento dei tributi ed efficientamento dei sistemi di riscossione anche mediante l’utilizzo di mezzi elettronici di pagamento.

Nell’articolo 11 – Disciplina Doganale sono previste misure di semplificazione e razionalizzazione della disciplina doganale:

  • armonizzazione della disciplina doganale a quella UE;
  • completamento del processo di telematizzazione delle procedure per migliorare l’offerta dei servizi alle imprese che effettuano operazioni di import ed export;
  • potenziamento dello “Sportello unico doganale e dei controlli” al fine di coordinare le diverse Amministrazioni che, a seconda dei casi, devono intervenire nella specifica operazione doganale;
  • armonizzazione dell’istituto della controversia doganale con il procedimento di revisione dell’accertamento doganale.

L’articolo 12 – le Accise prevede:

  • rimodulazione delle accise sui prodotti energetici promuovendo l’utilizzo di quelli ottenuti da risorse rinnovabili;
  • revisione del sistema di tassazione in materia di accisa sul gas naturale e sull’energia elettrica collegando il predetto valore ai quantitativi dei prodotti effettivamente ceduti e fatturati (anziché sullo storico);
  • introduzione di un sistema di qualificazione degli operatori sulla base della loro affidabilità e solvibilità finalizzata alla concessione di benefici in termini di snellimento degli adempimenti amministrativi e di esonero, parziale o totale, dall’obbligo della prestazione delle cauzioni a garanzia dell’accisa dovuta;
  • revisione della disciplina dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti, sui bitumi di petrolio ed altri prodotti finalizzata alla semplificazione delle procedure e degli adempimenti amministrativi.

Dei Tributi Regionali si occupa l’articolo 13

La delega prevede la definitiva attuazione del federalismo fiscale regionale attraverso:

  • accelerazione del processo di autonomia finanziaria delle regioni a statuto ordinario mediante la sostituzione dei trasferimenti statali con la compartecipazione al gettito IRPEF e l’attribuzione della compartecipazione al gettito IVA in base al luogo effettivo di consumo, ovvero il luogo in cui avviene la cessione dei beni (principio della territorialità);
  • razionalizzazione dei tributi regionali mediante la trasformazione di alcuni tributi propri derivati (istituiti con legge dello Stato) in tributi propri regionali (istituiti con legge regionale) e semplificazione degli adempimenti tributari e la possibilità di introdurre con proprie leggi l’accertamento esecutivo e la definizione agevolata.

L’articolo 14 – Tributi Locali della delega prevede un nuovo sistema fiscale per i Comuni, Province e Citta Metropolitane attraverso:

  • consolidamento dell’autonomia finanziaria e la possibilità di gestire in autonomia la definizione agevolata delle proprie entrate;
  • piena attuazione del federalismo fiscale garantendo i meccanismi di perequazione territoriale;
  • riordino dei tributi locali e semplificazione degli adempimenti, anche mediante compensazione;
  • introduzione di forme di cooperazione che privilegino l’adempimento spontaneo degli obblighi tributar, con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni;
  • sistema sanzionatorio più proporzionale;
  • attribuzione del gettito IMU dei fabbricati D ai Comuni riducendone i trasferimenti erariali.

Dei Giochi si occupa l’articolo 15 che prevede il riordino e l’aggiornamento delle disposizioni oggi vigenti.

In particolare:

  • conferma del modello organizzativo di settore, regime concessorio e autorizzativo;
  • misure volte a tutelare i soggetti più vulnerabili (i.e., contenimento degli importi di giocata e di vincita, formazione continua per gestori ed esercenti, certificazione per apparecchi di gioco, ecc.);
  • adeguate forme di concertazione tra Stato, Regioni ed Enti locali in ordine alla pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco;
  • riordino delle reti di raccolta del gioco (a distanza e fisico), per razionalizzare territorialmente e numericamente i luoghi fisici di offerta;
  • disciplina sulla trasparenza dei soggetti che controllano le società concessionarie;
  • regole per i titoli abilitativi, autorizzazioni e controlli, garantendo ai comuni forme di partecipazione alla pianificazione e autorizzazione dell’offerta fisica di gioco che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili validi per l’intero territorio nazionale.

La Parte Terza della delega fiscale si occupa dei Procedimenti e delle Sanzioni.

In particolare l’articolo 16 procedimenti dell’Amministrazione Finanziaria e adempimenti dei contribuenti rileva che per creare un nuovo rapporto tra Fisco e Contribuente è necessario partire da una revisione dei procedimenti dell’Amministrazione Finanziaria e da una semplificazione dell’intero sistema.

Nello specifico:

  • esclusione della decadenza da benefici fiscali in caso di inadempimenti formali o di minore gravità:
  • razionalizzazione degli obblighi dichiarativi riducendo i relativi adempimenti;
  • maggiore armonizzazione dei termini degli adempimenti tributari, dichiarativi e di versamento con particolare attenzione per quelli in scadenza nel mese di agosto;
  • semplificazione della modulistica e incentivazione dell’utilizzo delle dichiarazioni precompilate ampliandone la platea;
  • previsione della sospensione, nei mesi di agosto e dicembre di ciascun anno dell’invio, da parte dell’Amministrazione Finanziaria, delle comunicazioni e degli inviti, delle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie;
  • implementazione dei servizi digitali a disposizione dei cittadini.

L’articolo 17 (procedimenti accertativi) mira a rivoluzionare il procedimento accertativo incentrandolo sulla TAX COMPLIANCE VOLONTARIA, tenuto anche conto della quantità di dati (i.e., fatturazione elettronica, dichiarazioni, precompilate, ecc.) già a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria.

Gli interventi saranno volti a:

  • prevenire gli errori dei contribuenti e i conseguenti accertamenti;
  • concentrare l’attività di controllo nei confronti di soggetti a più alto rischio fiscale;
  • perseguire la riduzione dei fenomeni di evasione e di elusione fiscale massimizzando i livelli di adempimento spontaneo, anche con un maggior coinvolgimento dei professionisti, e l’implementazione delle seguenti misure:
  • istituzione del concordato preventivo biennale;
  • rafforzamento della cooperative compliance.

Per i soggetti di minore dimensione il concordato preventivo biennale darà la possibilità di aderire alla proposta sviluppata, in base all’incrocio delle banche dati, dall’Agenzia delle Entrate.

Per i soggetti più grandi la cooperative compliance sarà rafforzata attraverso la riduzione delle soglie per l’entrata nel regime, la certificazione del sistema di controllo dei rischi fiscali, i maggiori meccanismi premiali, anche ai fini sanzionatori e la riduzione dei tempi per l’accertamento.

La delega prevede una semplificazione del procedimento di riscossione (articolo 18), con particolare riguardo a:

  • progressivo superamento del ruolo;
  • accesso semplificato a forme di rateizzazione a 120 rate;
  • estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione per una maggiore rapidità dell’azione di recupero;
  • eliminazione delle duplicazioni organizzative, logistiche e funzionali, con conseguente riduzione dei costi.

 Per i procedimenti del contenzioso (articolo 19) è prevista la revisione del contenzioso tributario:

  • abrogazione dell’istituto del reclamo/mediazione;
  • previsione di ulteriori meccanismi di deflazione del contenzioso nei vari gradi di giudizio;
  • comunicazione delle decisioni al termine dell’udienza.

Per la revisione del processo telematico tributario:

  • miglioramento del processo telematico;
  • possibilità, anche per una solo delle parti, di richiedere la discussione da remoto.

Per le Sanzioni (articolo 20), in merito agli aspetti comuni delle sanzioni amministrative penali:

  • realizzazione di una maggiore integrazione tra le fattispecie sanzionatorie, amministrative e penali;
  • revisione del rapporto tra processo penale e tributario:
  • riduzione delle sanzioni in presenza dell’adozione di un efficace sistema di controllo dei rischi fiscali.

Sanzioni Penali

revisione dei profili sanzionatori per gli omessi versamenti non reiterati

Sanzioni Amministrative

  • maggiore proporzionalità delle sanzioni rispetto alle condotte contestate, fermo restando la maggiore rilevanza in presenza di comportamenti fraudolenti;
  • revisione della disciplina della recidiva, dei cumuli e delle continuazioni.

Per le Accise e le altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi

  • maggiore integrazione tra il sistema sanzionatorio amministrativo e quello penale;
  • revisione dell’entità delle sanzioni (maggiore proporzionalità);
  • introdurre il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accise sui tabacchi e le relative sanzioni;
  • riordino delle disposizioni vigenti in materia di vendita senza autorizzazione o acquisto da persone non autorizzate alla vendita di tabacchi lavorati.

Per le Dogane

  • adeguamento delle sanzioni ai principi UE di effettività e proporzionalità;
  • revisione del sistema sanzionatorio in materia di contrabbando e di illeciti amministrativi.

Infine, l’articolo 21 della delega è dedicato alla redazione dei materiali e alla relativa codificazione ovvero all’elaborazione di Testi Unici (entro 12 mesi) ed alla codificazione del Diritto Tributario (entro 24 mesi).

Testi Unici

  • razionalizzazione e raggruppamento per settori omogenei delle norme vigenti, con relativo coordinamento con la normativa UE;
  • abrogazione delle disposizioni incompatibili e/o non più attuali;

Codificazione

Parte generale sulla disciplina degli istituti comuni al sistema fiscale:

  • statuto dei diritti del contribuente e soggetti passivi;
  • dichiarazione, accertamento e riscossione;
  • sanzioni e contenzioso:

Parte speciale contenente la disciplina delle singole imposte.

Su materiale in bozza pubblicato su diversi siti specializzati, compreso lo schema di legge delega.

Quanto sopra suscettibile di modifiche ed integrazioni a seguito delle decisioni politiche assunte in sede deliberativa CdM.

Roma, 16 marz0 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – La riforma fiscale – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

 

LA RIFORMA FISCALE

 

Viene presentata in queste ore per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministro lo schema di Delega di Riforma Fiscale che proseguirà il suo iter parlamentare, per poi tradursi in Decreti Delegati entro 24 mesi dall’approvazione del Parlamento.

Un iter complesso per una riforma ritenuta necessaria da tutti, all’interno ed all’esterno del Paese.

Un tentativo già fallito in altre occasioni (ultimo alcuni mesi prima della chiusura della precedente legislatura) perché la materia oltre che essere “ostica” ed articolata richiede precise posizioni politiche ed orientamenti “sistemici” coerenti.

Indipendentemente dalle diverse posizioni politiche, noi possiamo osservare che dal 2000 ad oggi, il “tax gap” è oscillato tra i 75 ed i 100 miliardi di euro.

Quanto sopra ad evidenziare che le misure repressive di contrasto all’evasione fiscale non sono risultate così incisive, così come l’intero sistema di norme non ha retto il passare del tempo, nonostante gli enormi sforzi dell’Agenzia delle Entrate che solo nel 2022 ha recuperato oltre 20 miliardi (in sensibile crescita rispetto alle annualità precedente, con un dato che rappresenta il livello massimo raggiunto).

Il gettito spontaneo relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia ha raggiunto, sempre nel 2022, quasi 510 miliardi di euro, con un sensibile aumento rispetto agli anni precedenti.

Nonostante questi risultati a dir poco brillanti, il “magazzino” delle Entrate ammonta a 1.153 miliardi di euro, 174 milioni di cartelle, oltre 20 milioni di contribuenti, con un 30% di cartelle esattoriali notificate prima del 2010 ed un altro 30% notificate tra il 2011 ed il 2015.

Ogni 100 euro riscossi, 9,20 € sono costi a carico della P.A.

I numeri sopra riportati rendono plasticamente evidente la necessità di mettere mani all’intera materia (l’ultimo globale intervento risale agli anni ’70 del secolo scorso), con l’obiettivo di semplificazione, di modernizzazione, di trasparenza, di riequilibrio del rapporto Fisco – Contribuenti, alla luce di un mondo profondamente cambiato, di modalità diverse di produzione del reddito, di un sistema produttivo molto più articolato.

Tutto ciò, a parere dello scrivente, per incrementare il gettito fiscale, riducendo la pressione sui lavoratori e sulle imprese, per poter incrementare i livelli occupazionali, rendere ancor più di spessore l’apparato produttivo, offrire maggior occasione di investimento agli operatori esteri, supportare adeguatamente il sistema di welfare e quello sanitario.

Con un livello di evasione ed elusione fiscale confrontabile con quello dei Paesi più avanzati.

Su questi obiettivi giudicheremo il Governo e la maggioranza parlamentare.

Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi citati sono i più diversi, il dibattito parlamentare apporterà tutti i contributi possibili.

Noi auspichiamo che la capacità di reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati possa sensibilmente aumentare, che le imprese siano messe nelle condizioni di poter investire e creare occupazioni, che l’intero Sistema Paese possa beneficiare di uno “scatto in avanti” nella modernità

Nel contempo ci auguriamo che le strutture deputate alla “messa a terra” del nuovo Sistema Fiscale siano poste nelle condizioni di poter lavorare al meglio, sul piano delle risorse umane, delle risorse finanziarie e di quelle tecnologiche, per essere all’altezza della sfida epocale.

Una “macchina fiscale” ancora più funzionale ed efficiente, rispetto ai positivi risultati raggiunti con la trasformazione in Agenzie, in grado di “accompagnare al meglio” i contribuenti, di incentivare i traffici commerciali e passeggeri, di salvaguardare la qualità dei prodotti, di far pagare a tutti imposte, tasse e contributi secondo la propria capacità contributiva, in grado, in ultima analisi, di rafforzare il nostro complessivo sistema economico e sociale.

Come si suole dire con una battuta “se sono rose fioriranno”. Una grande e strategica sfida per il nostro Paese, per un futuro in grado di reiterare i successi economici e sociali raggiunti nei decenni scorsi.

Con i migliori auguri di buon anno!!!

Roma, 16 marzo 2023

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni