Autore degli archivi: salfi

POLIZZA ASSICURATIVA PER RESPONSABILITÀ CIVILE, PATRIMONIALE E PER TUTELA LEGALE – INFO

Si allega al sottostante Link la “brochure” in merito alla Polizza Assicurativa per responsabilità Civile, Patrimoniale e per tutela legale.

 

Cordiali Saluti

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SMEPREBONI

 

LEAFLET CONFSAL UNSA RC COLPA GRAVE

 

 

DOGANE – NOTA CONGIUNTA

Segreterie Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Al Direttore della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Giovanni Kessler

Dott.ssa Marina Cantilena
Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

ROMA

OGGETTO: Riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Convocazione del Comitato paritetico per l’innovazione.

Il Comitato di Gestione in data 28 febbraio 2018 ha deliberato i testi aggiornati dello Statuto e del Regolamento di amministrazione dell’Agenzia in sostituzione dei precedenti. Tali delibere
rappresentano la formalizzazione del vasto progetto di riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, resasi necessaria anche a seguito dell’accorpamento dell’Amministrazione dei
Monopoli dello Stato avvenuta nel 2012.
Nei confronti del progetto di riorganizzazione, presentato alle OO.SS. nazionali il 19 febbraio 2018, le scriventi OO.SS. avevano formulato precise osservazioni e soprattutto richiesto l’attivazione del previsto confronto.
Nelle more dell’ approvazione dello Statuto e del Regolamento di amministrazione da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze, il percorso riorganizzativo, da quanto si è appreso, è
stato avviato con attività di sperimentazione presso alcune realtà territoriali con la previsione anche di “sperimentazioni di attività lavorative integrate” mediante il training on the job di Colleghi appartenenti alle due aree dogane e monopoli.
Sul portale ITACA dell’Agenzia, nell’annunciare le citate delibere del Comitato di Gestione del 28.2.2018 veniva affermato che si stava avviando “un percorso complesso ma molto ambizioso”
che avrebbe investito “la natura stessa dell’ADM, e la sua strategia di fondo” e per questo, oltre alle comunicazioni sull’iter riorganizzativo, i Lavoratori, (e si ritiene le OO.SS)., sarebbero stati resi
partecipi di ogni evoluzione rilevante.
Al contempo, dai territori giungono alcune forti contrarietà, come ad esempio alla scelta di allocare a Catanzaro la sede della costituenda Direzione Regionale della Calabria e della Basilicata,
così come emergono altre problematiche e critiche ai criteri che presiedono alle scelta di dividere o tenere accorpate alcune realtà territoriali.
Tali elementi rappresentano in tutta evidenza la necessità della dovuta attenzione alle inevitabili ricadute sul personale. E, nell’ambito delle strategie in atto, ritorna sempre più urgente
ribadire le criticità riguardanti il Personale come, per citare alcuni esempi, una consistenza numerica da anni inadeguata, una preoccupante età media dei dipendenti con previsioni cospicue
di pensionamenti, un rapporto fra seconda e terza area che non tende ad incrementare quest’ultima.
Altre problematiche attengono, come le scriventi O.S. avevano già fatto presente nell’incontro del 19 febbraio 2018, al rapporto fra riduzione delle posizioni dirigenziali ed istituende POER i cui numeri, le competenze e soprattutto le consistenze economiche risulteranno essere un fattore determinante per la messa in atto degli intenti voluti dal legislatore.
Alla luce delle considerazioni fatte, le scriventi ribadiscono la necessità di avviare quanto prima il confronto, anche per le situazioni in fase di sperimentazione, nel Comitato paritetico per
l’innovazione di codesta Amministrazione, introdotto dall’art. 6 del vigente CCNL/Funzioni Centrali e già costituito, per il quale le scriventi forniranno i nominativi richiesti nei prossimi giorni.

In attesa di riscontro, le scriventi porgono distinti saluti

21/03/2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

DOGANE – NOTA CONGIUNTA

Segreterie Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Al Direttore della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Giovanni Kessler

Dott.ssa Marina Cantilena
Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

ROMA

OGGETTO: Progressioni tra le aree e Mobilità volontaria nazionale. Richiesta applicazione articolo .22, comma 15, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75.

Le scriventi OO.SS. hanno preso atto che con determina prot. 25315/RU del 06/03/2018 saranno assunte 127 unità di Terza Area dagli idonei di un concorso dell’INAIL.
Considerando tale processo un primo passo positivo per avviare il superamento della carenza di personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le scriventi ritengono necessario
che, rispetto al quadro delle facoltà assunzionali della Agenzia, vengano messi in campo contestuali processi di riqualificazione interna con apposite procedure di progressione verticale
dalla prima alla seconda e dalla seconda alla terza Area sulla scorta di quanto previsto dall’articolo .22, comma 15, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75. Progressioni tra le aree.
Inoltre, considerato che i nuovi assunti sono assegnati ai vari Uffici sul territorio nazionale, chiediamo l’attivazione di una procedura di Mobilità volontaria nazionale affinché contestualmente
il personale in servizio abbia la possibilità di essere assegnato ad un altro Ufficio sul territorio nazionale

In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.

21/03/2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

Questione “buoni pasto” – Nuova Richiesta di intervento

Si pubblica la nota inviata in data odierna ai Direttori del Personale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in merito all’annosa questione della spendibilità dei buoni pasto

 

 

 

Prot. n. 185 del 19/03/2018

 

Al Direttore del Personale
dell’Agenzia delle Entrate
dott. Aldo Polito

Al Direttore del Personale
dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli
dott.ssa Marina Cantilena

Oggetto: Questione “spendibilità buoni pasto”.  Nuova richiesta di intervento.

Con riferimento alla nota dello scrivente Coordinamento Nazionale dell’ 1.02.2018, che ad ogni buon conto si allega, si evidenzia che la questione “mancata spendibilità dei buoni pasto” risulta essere ancora fortemente critica, viste le pressanti sollecitazioni dei colleghi sul tema.

In ragione di ciò ed apprezzati  i Vostri primi interventi in materia, si invitano le SS.VV. a fare tutto quanto ulteriormente possibile perché il problema venga definitivamente risolto, permettendo il “ristoro” ai colleghi interessati.

Con i più cordiali saluti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

al Direttore del Personale – dott.ssa Cantilena

Al Direttore Centrale del Personale
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott.ssa Marina Cantilena

OGGETTO: Chiarimenti del 15/2/2018 sugli incarichi valutabili inerenti ai passaggi di fascia 2016.

In risposta ai quesiti di una Direzione Interregionale e una Direzione Regionale, nonché per conoscenza alle altre Direzioni, codesta Struttura Centrale ha fornito alcuni chiarimenti per il trattamento delle procedure selettive per i passaggi di fascia riguardanti l’annualità 2016.
Come è notorio, le graduatorie provvisorie delle citate procedure selettive sono state già pubblicate nel mese di dicembre 2017 e quindi i chiarimenti dovrebbero costituire un intervento volto a snellire le procedure di controllo, in itinere, in ordine ai “particolari incarichi” che in linea di massima erano stati individuati “analiticamente” nei relativi accordi. Infatti, laddove negli accordi stessi compariva la dicitura “altro”, veniva specificato che si trattava di attività, debitamente documentate, connesse all’organizzazione e alla gestione della struttura di appartenenza con ciò intendendosi, evidentemente, attività e funzioni ulteriori rispetto alla normale attività.
Nei chiarimenti di cui all’oggetto, invece, sono state individuate delle attività che già in precedenti procedure selettive erano state escluse, motivo per il quale, diversi istanti si erano astenuti dall’ indicare i relativi incarichi fra i titoli valutabili.
Una inclusione a posteriori di alcune attività, non considerate nel passato, apre chiaramente una problematica di non poco conto, foriera di possibili discriminazioni fondate sulla mancata opportunità per tutti gli interessati di poter produrre i relativi titoli, posseduti ma non espressamente previsti nel bando.
Per quanto sopra detto, si chiede a Codesta Direzione di voler intervenire opportunamente, affinché tutti i Lavoratori possano usufruire delle medesime guarentigie, con ciò favorendo una rapida ed equanime conclusione della procedura in atto, interesse comune di tutti i partecipanti.
In attesa di fattivo riscontro, si porgono distinti saluti.
Roma, 15 marzo 2018

Salvatore Veltri

UNSA_nota su passaggi 2016

AGENZIE FISCALI – La situazione non è drammatica, è tragica! Diventa fondamentale votare la lista CONFSAL – UNSA

AGENZIE FISCALI

La situazione non è drammatica, è tragica!

Diventa fondamentale votare la lista CONFSAL – UNSA

 

Colleghe e colleghi, occorre fare il “punto” della situazione politico – sindacale.

Nessuna forza politica ha voluto affrontare il vero nodo dei problemi di questo Paese: l’elevata evasione fiscale ammontante ad oltre l’8,0% di PIL, certamente superiore ai 120 miliardi di euro, unitamente alla colossale cifra correlata con l’elevato tasso di corruzione.

Tutte le forze politiche hanno segnalato, nel corso della campagna elettorale, l’esigenza di abbattere il peso fiscale, soprattutto per i lavoratori e per le imprese, e molti hanno evidenziato la necessità di abbassare le tasse con strumenti a dir poco “accattivanti”.

Nessuno ha ritenuto di esplicitare la necessità di una revisione “organica” del sistema del cosiddetto “Polo della Fiscalità”, per intenderci la “macchina fiscale”, quale primario strumento per coadiuvare il recupero dell’enorme massa di imposte-tasse-contributi evasa, quindi dobbiamo dedurre che il tema non interessa ad alcuno.

Se solo si lavorasse, concretamente, per fare rientrare l’evasione ad un livello “fisiologico”, da paese civile e moderno, si recupererebbero tutte le risorse finanziarie necessarie per avviare un ciclo virtuoso di “abbattimento” del debito pubblico, per “supportare” un piano di sviluppo e crescita economica in settori strategici, per “sostenere” un’azione di salvaguardia delle fasce deboli e per “permettere” un salto di qualità all’intero Paese, anche in termini di infrastrutture, materiali ed immateriali, nonché per “poter” effettuare specifici interventi nelle aree più arretrate.

Invece, il nulla riempito di vuoto, mentre all’orizzonte si presentano “nubi” dense di problemi, dai “nuovi” dazi al “nuovo” assetto istituzionale ed organizzativo europeo, dove l’Italia farà da spettatore (speriamo di sbagliare) e come tale subirà i costi, economici e sociali, di scelte altrui, semplicemente perché non detterà, o meglio non contribuirà a formulare l’agenda dei lavori.

Questo è il quadro della situazione e quanto sopra, purtroppo, ha ricadute fortemente negative anche sul sistema delle Agenzie Fiscali, che non ha più, oramai è certificato, “né padri e né madri”, abbandonato ad un destino a dir poco incerto.

Un sistema senza più un contratto specifico pubblico per i suoi lavoratori, che ha subito interventi “spuri” (i “quadri” inseriti per legge, in maniera perlomeno “estemporanea”), in un contesto “globale” nel quale va recuperato il complessivo ruolo della rappresentanza degli interessi dei lavoratori, parte “debole” dell’intero sistema economico-sociale, per impedire un “ritorno al passato remoto”.

Come sottolineato in altre occasioni, non un evento naturale, quello in corso di accadimento, ma il risultato dell’azione “venticinquennale” di una classe politica e di  identificabili lobby di potere non in grado di affrontare adeguatamente, per mancanza di volontà e per incapacità, le spinte della modernità, fatta di globalizzazione ma anche di opportunità, di distribuzione ineguale di ricchezza ma anche di condizioni possibili di intervento, il tutto scritto nei “manuali” delle scienze economiche e sociali.

Volutamente si è fatto “scivolare” verso il basso la nostra intera società ed oggi abbiamo bisogno di risposte “chiare e precise”, per rimettere sulla “corretta via” il Paese, dando opportunità a tutti i suoi cittadini.

Con questo “spirito” ci accingiamo, nel nostro piccolo, ad affrontare la sfida delle elezioni RSU 2018, con la consapevolezza che nel nostro ambito non esistono ricette facili ma solo “impegno” e “spendita” quotidiana a favore dei colleghi, per la tutela dei diritti e degli interessi, partendo dalla “precondizione” che solo “negoziando” nel sistema delle relazioni sindacali si è in grado di “incidere” sulle scelte, creando alternative ed opzioni operative.

Con la demagogia e con la strumentalizzazione non si va da nessuna parte.

Tutto il resto lo scriverà la storia come, del resto, già fatto nel passato, ovvero un tentativo, parzialmente riuscito, di fare amministrazione in modo diverso, in un contesto nel quale ancora oggi si parla di una riforma dell’amministrazione pubblica italiana incompiuta ovvero non pervenuta.

E’ prevalso, invece, l’assetto “non riformato”, rispetto a chi ha cercato, con tutte le difficoltà frapposte, di fare dei passi in avanti.

Naturalmente una riforma, quella delle Agenzie Fiscali, con tutti i suoi punti di forza e di debolezza, che la nostra Organizzazione sindacale, senza fare sconti ad alcuno, in tutte le sedi ha evidenziato e riportato, in perfetta solitudine, ma in un giudizio di autonomia dalle scelte politiche che è sinonimo di libertà.

Non abbiamo fatto da cinghia di trasmissione ad alcuno, non abbiamo riportato altrui valutazioni, ma abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di rappresentanza, evidenziando con largo anticipo dove saremmo “andati a finire” se non si fossero operati gli opportuni interventi “correttivi”, dall’accesso alla dirigenza al salario accessorio, dal sistema convenzionale alla complessiva tutela di tutti i lavoratori (solo per indicare qualcuno dei temi critici).

Sono di altri, della politica in primis ed a seguire degli alti burocrati e del top management, le responsabilità e le colpevoli inadempienze, che hanno impedito a questa positiva esperienza di fare passi in avanti, anzi di ottenere una diffusione su larga scala, scaricando sulla parte debole, I LAVORATORI, scelte errate ed indirizzi eterogeni, sfruttando l’azione di emarginazione delle OO.SS. avviata pesantemente  verso la fine del decennio scorso (in primis con il D.L n. 78/08).

In questo scenario non drammatico ma tragico, la nostra O.S. farà di tutto per recuperare spazi di azione ed iniziative politiche, abituata da sempre a lavorare per portare a casa “buoni frutti” per i colleghi in servizio, anche quando questo non è stato, colpevolmente, compreso.

Una richiesta di voto alle liste CONFSAL – UNSA, presentate in tutti i luoghi di lavoro, per continuare a svolgere il nostro “cinquantennale” compito, in autonomia e libertà, con correttezza e competenza, senza sconti e senza “infingimenti”, ad esclusivo servizio dei colleghi, “per dare a Cesare quello che è di Cesare”.

Un modo per contribuire ad uscire dal tragico scenario ed avviarci speditamente verso una nuova fase con i Lavoratori al centro del sistema, nella consapevolezza che solo così il Paese entra nella modernità e va a collocarsi nel posto che merita, per operosità, per capacità, per cultura e per storia.

 

Con i più cordiali saluti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

Per le assemblee,

si richiamano i seguenti documenti (già divulgati e scaricabili dal nostro sito http:// coordinamento.salfi.it)

  • “La riforma delle Agenzie Fiscali”, dell’ 8.01.2018;
  • “Il nuovo CCNL delle Funzioni Centrali: Alcune fondamentali considerazioni”, del 19.01.2018,

nonché, tutti gli approfondimenti a firma del Segretario Generale della Federazione CONFSAL-UNSA sul nuovo contratto (21.02.2018 – 20.02.2018 – 5.02.2018 – 24.01.2018)

POLIZZA ASSICURATIVA PER RESPONSABILITÀ CIVILE, PATRIMONIALE E PER TUTELA LEGALE

   Polizza assicurativa per Responsabilità Civile Patrimoniale e per Tutela Legale

La presente nota per comunicare a tutti i colleghi iscritti alla Federazione CONFSAL -UNSA (Coordinamento Agenzie Fiscali – SALFI), che abbiamo sottoscritto la Polizza Assicurativa per la Responsabilità Civile Colpa Grave con la Società REALE MUTUA,nonché la Polizza Assicurativa per la Tutela Legale con la Società Assicurativa DAS a favore di tutti gli aderenti alla nostra Organizzazione Sindacale.

E’ stato fornito al broker assicurativo l’elenco dettagliato degli iscritti alla nostra O.S.in servizio presso l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’Agenzia del Demanio ed il Dipartimento delle Politiche Fiscali (Commissioni Tributarie), completo di recapito email, per tutti i necessari adempimenti.

Gli iscritti CONFSAL – UNSA (ex SALFI), attuali e futuri, godranno della copertura assicurativa a titolo gratuito, in ragione dell’appartenenza alla nostra Organizzazione Sindacale.

Con i più cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE PER LE AGENZIE FISCALI
DELLA FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA
Valentino Sempreboni

DOGANE – NOTA CONGIUNTA

Segreterie Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Al Direttore della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
Dott. Giovanni Kessler

Dott.ssa Marina Cantilena
Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

ROMA

Le scriventi OO.SS., facendo seguito a quanto già rappresentato nel corso dell’incontro tenutosi lo scorso 19 febbraio e tenuto conto che il processo di innovazione e razionalizzazione delle strutture della Agenzia, come illustrato in detto incontro, ha inevitabili ricadute sui rapporti di lavoro e più in generale sul personale, sono a reiterare la richiesta che venga attivato da subito il “Comitato paritetico per l’innovazione” istituito con l’art. 6 del CCNL Comparto Funzioni Centrali. A tal fine le scriventi si rendono disponibili fin da subito.

In attesa di riscontro porgono distinti saluti

Roma 23 febbraio 2018

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

AGENZIA DEL DEMANIO – Prosegue il percorso per il rinnovo del CCNL

 

AGENZIA DEL DEMANIO

Prosegue il percorso per il rinnovo del CCNL

 

Continuano i contatti tra le OO.SS e la Direzione del Personale dell’Agenzia del Demanio per rinnovare il CCNL-Epe.

Nel corso degli ultimi incontri sono stati affrontati diversi temi, dal diritto allo studio alla tutela dei portatori di handicap, dai congedi dei genitori alla costituzione del rapporto di lavoro, dal welfare aziendale all’orario di lavoro.

Naturalmente per la CONFSAL – UNSA la linea di indirizzo negoziale è la piattaforma a suo tempo presentata, ed in ragione di ciò sarà il testo complessivo che uscirà dal percorso a tappe a determinare il giudizio politico – sindacale sul nuovo quadro di regole contrattuali, positivo o negativo che sia (o meglio che sarà).

In questa fase è fondamentale ed opportuno affrontare tutti i temi d’interesse, operare tutti gli approfondimenti necessari, individuare tutti i vincoli normativi “ricadenti” sulle  regole, valutare i diversi gradi di condivisione delle proposte datoriali e sindacali, al fine di stabilizzare un testo di riferimento che permetta, nella parte normativa ed in quella economica, alle parti negoziali di esprimere compiutamente opinioni e valutazioni.

In ragione di ciò appare sostanzialmente inopportuno uscire con testi e con valutazioni di merito che potrebbero essere parziali ed anche “distorsive” rispetto a quanto sopra evidenziato, in ragione del fatto, e non potrebbe essere diversamente, che solo a conclusione del percorso potrà farsi, appunto, una valutazione complessiva dei risultati raggiunti, pur sempre un punto di mediazione tra le parti (altrimenti che contratto sarebbe?).

Per quanto sopra, la CONFSAL –UNSA manterrà l’opportuno livello di riservatezza circa l’esito dei singoli incontri, ma da subito ribadisce, se fosse necessario, che il percorso tracciato si esplica nelle linee individuate dalla piattaforma presentata. Posizioni differenziate saranno probabilmente “limate”, da ambo le parti, nel proseguo del percorso di avvicinamento.

Riteniamo comunque fondamentale che il testo contrattuale faccia un significativo passo in avanti rispetto al precedente, che tenga conto di un contesto nuovo e dinamico, di storiche e nuove “mission” e delle relative competenze professionali necessarie all’espletamento dei compiti assegnati dall’Autorità governativa all’Agenzia del Demanio, il tutto nell’ambito di un significativo processo di crescita economica e professionale per tutti i colleghi in servizio.

Una sorta di riconoscimento formale e sostanziale di quanto espresso anche ultimamente, dalla Politica e dai vertici dell’Amministrazione, sui brillanti risultati raggiunti (e su quelli che si attendono) da una struttura che ha letteralmente cambiato “pelle”.

 Un compito non certo semplice, a cui la CONFSAL – UNSA intende contribuire con correttezza e trasparenza, con rigore ma anche con il necessario (e non potrebbe essere diversamente) realismo.

Non rincorriamo altri, anche perché in qualche caso non sembrano esserci comportamenti “congruenti” rispetto agli obiettivi sindacali delineati.

 

Il Coordinatore Nazionale

         (Valentino Sempreboni)

Elezioni RSU 2018 del 17 – 19 aprile 2018. Considerazioni e richiesta di intervento

Si pubblica la nota inviata al Direttore del Personale dell’Agenzia delle Entrate, Dott. Aldo Polito:

Al Direttore del Personale
dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Aldo Polito

e, p.c. Al Segretario Generale
della Federazione CONFSAL – UNSA
dott. Massimo Battaglia

Oggetto: Elezioni RSU 2018 del 17 – 19 aprile 2018. Considerazioni e richiesta di intervento.

Egregio Direttore,
in relazione all’oggetto lo scrivente Coordinamento Nazionale rileva che la Direzione Centrale del Personale – Ufficio Relazioni Sindacali ha inviato alle Direzioni Regionali ed al Centro Operativo di Pescara delle “istruzioni” riepilogative ed operative in merito agli adempimenti previsti per le elezioni RSU del prossimo 17-19 aprile 2018.
In tale documento, non inviato alle OO.SS., sembrerebbe esserci l’esclusione dall’elettorato attivo dei titolari di posizioni organizzative temporanee e speciali, attraverso una “parificazione” degli stessi colleghi al personale con qualifica dirigenziale. Il tutto giustificato con la specificità organizzativa dell’Agenzia delle Entrate.
A tale riguardo si rammenta che l’unico documento di riferimento, riepilogativo a parere di chi lo scrive (con qualche eccezione, si veda oltre), delle norme e delle prassi riguardanti le elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie, è la Circolare n. 1/2018 dell’ARAN che, al riguardo, ha fornito dettagliate indicazioni in merito, nella consapevolezza che in base all’elettorato attivo si individuano, con specificità e articolazione, il numero dei componenti RSU da eleggere nelle singole sedi, nonché le preferenze da esprimere.
In relazione a ciò, NULLA SI DICE NELLA CIRCOLARE ARAN IN MERITO ALL’ESCLUSIONE DALL’ELETTORATO ATTIVO DEI COLLEGHI CUI SI FA RIFERIMENTO E NULLA, A PARERE DELLO SCRIVENTE, POTREBBE ESSERE INDICATO, IN QUANTO I COLLEGHI MEDESIMI NON SONO TITOLARI DI POSIZIONI DIRIGENZIALI.
Pertanto l’esclusione dall’elettorato attivo è, a parere del Coordinamento, in contrasto con il vigente quadro normativo e regolamentare.
Si ribadisce, nulla viene detto al riguardo da qualsivoglia disposizione normativa e regolamentare e pertanto nella interpretazione delle disposizioni, in mancanza di esplicito divieto, non può in alcun modo individuarsi una esclusione per analogia (che oltretutto non è possibile avendo lo stesso legislatore individuato nelle posizioni citate delle figure di “quadri” ovvero figure non dirigenziali).
Sempre in relazione alle elezioni, l’Agenzia delle Entrate cita la Circolare ARAN circa la disciplina dell’esercizio dell’elettorato attivo e passivo per i colleghi in posizione di distacco temporaneo all’interno di una amministrazione che si articola in una pluralità di uffici.
A tale riguardo, e di questo si da specifica evidenza alla nostra Federazione che legge la presente per conoscenza, la citata determinazione è priva anch’essa, per lo scrivente, di fondamento normativo e regolamentare.
Nel passato, ed anche oggi, l’ARAN ha evidenziato, correttamente, come in presenza di comando o distacco temporaneo di personale TRA LE AMMINISTRAZIONI, trovasse base “logica” e “normativa-regolamentare” la determinazione secondo la quale il personale in questa posizione esercita l’elettorato attivo e l’elettorato passivo secondo una specifica e particolare modalità.
Ma appare altrettanto evidente che una interpretazione analogica per amministrazioni articolate in sedi diverse, è un “salto”, a parere dello scrivente, privo di qualunque “paracadute”.
L’ARAN, interessata dalle OO.SS. all’elaborazione di un documento “riepilogativo” di norme e prassi, per una volta, a parere dello scrivente, è andata al di là del mandato ricevuto.
Infine, ma non certo meno importante, la citata istruzione operativa dell’Agenzia nulla dice in merito a particolare situazioni territoriali e funzionali che, invece, sono meritevoli della massima attenzione.
Pur avendo lo scrivente Coordinamento firmato, e non poteva essere diversamente, la “mappatura” degli uffici per le elezioni RSU, si “rammenta” che già in sede di tavolo negoziale, si erano evidenziate alcune specifiche situazioni di difficoltà: una per tutta la sede delocalizzata a Reggio Calabria del COP di Pescara, ma non solo (si vedano i colleghi di Audit, Antifrode e Ucifi).
Premesso che il Coordinamento Regionale Agenzie Fiscali della Calabria della Federazione Confsal-UNSA ha inviato alla S.V. una specifica nota, in questa sede giova solo evidenziare le concrete difficoltà di esercizio delle funzioni RSU in sedi non dirigenziali, ma di consistenza numerosa, dipendenti “funzionalmente” da una sede dirigenziale lontana centinaia e centinaia di chilometri di distanza.
Nel concreto, a parere dello scrivente, ai numerosi colleghi in servizio in queste sedi viene reso difficile, se non impossibile, l’esercizio della strategica e tutoria funzione sindacale, a meno di non assumere specifiche decisioni al riguardo, anche con riferimento alla fondamentale problematica della sicurezza dei luoghi di lavoro, solo per citarne una. Nulla di ciò si rileva al riguardo.
Sicuri dell’interessamento, si porgono cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE CONFSAL-UNSA
PER LE AGENZIE FISCALI
Valentino Sempreboni

DENTRO IL NUOVO CONTRATTO: Approfondimento n. 3

Approfondimento n. 3: il Trattamento economico 

Questo contratto quanto mi porta nelle tasche? È la domanda più frequente, alla quale segue: “dopo sette anni di blocco contrattuale, questo è il risultato?”.
Domande legittime alle quali è doveroso fornire risposte e motivazioni; quando vengono da chi in tutti questi anni è stato presente e ci ha supportato nelle nostre iniziative che ci hanno condotti al
rinnovo del CCNL e, considerato che si tratta di un Contratto per tutti, anche a coloro che hanno scelto di essere silenti e di stare nell’ombra.
È doverosa, prima di entrare nel merito dell’approfondimento, una significativa cronistoria:
– Ultimo CCNL rinnovato: 2008/2009;
– Primo blocco contrattuale, per legge, periodo 2010-2013;
– Proroga blocco contrattuale, per legge, a decorrere dal 2014;
– Documenti di economia e finanza, atti governativi approvati dal Parlamento: previsione proroga blocco contrattuale fino al 2021;
– Nel 2012 la Confsal UNSA presenta il primo ricorso contro il “blocco contrattuale” chiedendo il rinvio alla Corte Costituzionale per la pronuncia di legittimità costituzionale della legge che
blocca i rinnovi contrattuali nel lavoro pubblico;
– Nel 2014 il giudice del lavoro di Ravenna, sul ricorso presentato dalla Confsal UNSA, ha sollevato questione di legittimità costituzionale delle norme che prevedevano il blocco dei
CCNL;
– Il 24 giugno 2015: la Corte Costituzionale si pronuncia e dichiara l’illegittimità costituzionale delle leggi che bloccano i rinnovi contrattuali; dalla sentenza un ulteriore forte segnale a
sugello del ruolo del Sindacato: “La contrattazione deve potersi esprimere nella sua pienezza su ogni aspetto riguardante la determinazione delle condizioni di lavoro, che attengono immancabilmente anche alla parte qualificante dei profili economici.” e “La libertà sindacale è tutelata dall’art. 39, primo comma, Cost., nella sua duplice valenza individuale e collettiva,
e ha il suo necessario complemento nell’autonomia negoziale.” ;
– 300 milioni di euro il primo stanziamento del Governo per il rinnovo dei Contratti per 3,3 milioni di dipendenti pubblici; salito a 900 milioni di euro l’anno successivo (equivalenti a un
incremento medio di 30 euro mensili);
– Scioperi, manifestazioni, sit-in davanti al Parlamento per avere più risorse per i rinnovi contrattuali;
– Novembre 2016, manifestazione Confsal UNSA e Confsal Fials a piazza Montecitorio per i rinnovi contrattuali e annuncio dell’inizio dello sciopero della fame di Massimo Battaglia, Segretario Generale Confsal UNSA, con presidio davanti alla sede della Ministra Madia;
– 15 novembre 2016: convocazione a Palazzo Vidoni della Confsal UNSA dove si è registrato un impegno del Governo “a massimizzare il più possibile le risorse da destinare ai rinnovi
contrattuali e al tempo stesso ad intervenire anche legislativamente per modificare la normativa vigente relativa al pubblico impiego: non solo sulla legge Brunetta ma anche sul sistema delle relazioni sindacali.”
– Novembre/dicembre 2016: Accordo Governo-Sindacati per il rinnovo dei CCNL per 3,3 milioni di dipendenti pubblici con incrementi medi procapite di 85 euro mensili e impegno a
stanziare le risorse necessarie con la successiva legge di bilancio;
– Legge di bilancio 2017: il Governo stanzia le risorse occorrenti per i rinnovi contrattuali, 2,7 miliardi di euro per i dipendenti statali.
Dalla cronologia parrebbe un percorso facile; si è trattato di un percorso molto accidentato e con risultati per niente scontati, così come non erano scontati i contenuti del CCNL Comparto Funzioni Centrali sottoscritto in via definitiva il 12 febbraio 2018.
Impegno, determinazione, perseveranza e convinzione che i lavoratori pubblici, senza distinzione di comparti e categorie, non meritassero quel trattamento derisorio e denigratorio e che, al pari di
quanto avveniva nei settori privati, avessero diritto al rinnovo contrattuale, sono stati la molla, la spinta per la Confsal UNSA a identificarsi nei lavoratori pubblici; e avviare consapevolmente un
percorso giurisdizionale che, alla fine, ci ha portati ad affermare le nostre ragioni, le ragioni di tutto il lavoro pubblico, e cioè il diritto a rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
85 euro medi sono pochi, sono tanti? ma alla fine sono solo 85 euro?
Proseguendo nel nostro lavoro di approfondimento vediamo il “Trattamento economico” del CCNL 2016-2018.

Destinatari

Il ccnl comprende il periodo 2016 – 2018 e si applica, fra i settori numericamente più rilevanti, ai dipendenti di:
Ministeri, Agenzie Fiscali (Entrate / Dogane e monopoli), EPNE (Inps – Inail – ACI, ecc), ENAC, CNEL, AGID.
In allegato un elenco completo delle Amministrazioni destinatarie del CCNL.

Durata e decorrenza

Il CCNL vale per il periodo 1° gennaio 2016 – 31 dicembre 2018 e i suoi effetti, salvo diversa prescrizione del contratto, decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, ovvero dal 13
febbraio 2018.
Gli istitutio a contenuto economico (e normativo) con carattere vincolato e automatico sono applicati dalle amministrazioni entro 30 giorni dalla data di stipulazione.
È il caso, con le seguenti decorrenze, di:
– 1° gennaio 2016: primo incremento stipendiale tabellare;
– 1° gennaio 2017: secondo incremento stipendiale tabellare;
– 1° gennaio 2018: incremento risorse destinate alla contrattazione integrativa (Agenzie Fiscali, Enti pubblici non Economici, AGID, Enac, CNEL);
– 1° marzo 2018: terzo incremento stipendiale tabellare;
– 1° marzo 2018 / 31 dicembre 2018: inizio e termine erogazione del “Elemento perequativo”;
– 1° aprile 2018: consolidamento nello stipendio tabellare della Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC).
Relativamente al conglobamento nello stipendio tabellare della IVC è utile ricordare che di norma, e in passato così è stato per effetto di accordi e legge, gli incrementi contrattuali
includevano/assorbivano gli importi erogati a titolo di IVC considerandosi questo trattamento come anticipazione.
Diversamente dalle previsioni, con questo Contratto l’IVC si aggiunge agli incrementi stipendiali e pertanto si può affermare che ci troviamo di fronte ad un rinnovo contrattuale di 85 più 13 euro
(valore medio IVC).

Effetti dei nuovi stipendi

I nuovi stipendi, con le decorrenze sopra citate, hanno effetto:
– Sulla 13^ mensilità;
– Sui compensi per lavoro straordinario (con nuovi valori della tariffa oraria per lavoro straordinario anche per gli anni 2016 e 2017);
– Sul trattamento di quiescenza (pensione);
– Sui Trattamenti di Fine Servizio (Indennità di buonuscita – IBU, Indennità di anzianità – IA, Trattamento di Fine Rapporto – TFR);
– Sulle indennità corrisposte in caso di sospensione dal servizio;
– Sulla indennità in caso di decesso (art. 2122 Codice civile);
– Sulla indennità sostitutiva del preavviso.

Continua sul sito della Federazione UNSA

Il Segretario Generale
Massimo Battaglia

 

 

 

Nuovo CCNL Funzioni Centrali – FACCIAMO CHIAREZZA SULLE VISITE SPECIALISTICHE – “infondati i comunicati di FLP e USB“

 

Nuovo CCNL Funzioni Centrali,
FACCIAMO CHIAREZZA SULLE VISITE SPECIALISTICHE
“infondati i comunicati di FLP e USB“

FLP e USB forse pensano che un tema così delicato e sentito quale quello della salute potrebbe funzionare nella psicologia dei lavoratori per prendere qualche voto in più alle RSU.
Cerchiamo ora di ricostruire l’evoluzione della normativa, facendo un po’ di chiarezza.
Nel 2011 fu introdotto dal legislatore il comma 5-ter dell’art. 55-septies del DLgs 165/2001 (art. 16, comma 9, legge n. 111 del 2011) che ordinava: “Nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici l’assenza è giustificata mediante la presentazione di attestazione rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione.” Quindi il dipendente per la prestazione per le visite specialistiche poteva continuare a utilizzare sia i permessi brevi, sia permessi retribuiti, sia permessi per malattia (ad es. artt. 20, 21 e 18 del CCNL Ministeri), nei casi ci fossero i presupposti.  Con la legge n. 125 del 30 ottobre del 2013, venne nuovamente modificato come segue il comma 5-ter: ”Nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici il permesso e’ giustificato mediante la presentazione di attestazione, anche in ordine all’orario, rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione o trasmessa da questi ultimi mediante posta elettronica”.

Nel 2014 il Dipartimento della Funzione Pubblica, con la circolare n. 2 emanata il 17 febbraio, interpretando la legge n.125 del 2013, impartii disposizioni a tutte le pubbliche amministrazioni fornendo i seguenti chiarimenti “a seguito dell’entrata in vigore della novella, (legge n.125 del 2013) per l’effettuazione di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici il dipendente deve fruire dei permessi per documentati motivi personali, (ovvero le 18 ore previste dall’art18 del CCNL 2002/ 2005) secondo la disciplina dei CCNL, o di istituti contrattuali similari o alternativi
(come i permessi brevi o la banca delle ore)” . Il TAR del Lazio, con sentenza n. 5714/2015, ha annullato la circolare n.2/2014 della Funzione Pubblica, dichiarandola illegittima, “in quanto la materia oggetto della novella trova il suo naturale elemento di attuazione nella disciplina contrattuale da rivisitare e non in atti generali che impongono modifiche unilaterali in riferimento a CCNL già sottoscritti “. Quindi era obbligatorio per legge regolamentare contrattualmente tale istituto per evitare ulteriori interventi restrittivi da parte del legislatore.
Il nuovo art. 35 del CCNL Comparto Funzioni Centrali, in aggiunta alle 18 ore previste dal precedente CCNL, ne introduce ulteriori 18 “ per l’espletamento di visite e terapie”, che utilizzate a ore non sono assoggettate alla decurtazione del trattamento economico accessorio prevista per le assenze per malattia.
Infatti il comma 15 del nuovo CCNL recita “Resta ferma la possibilità per il dipendente, per le finalità di cui al comma 1, di fruire in alternativa ai permessi di cui al presente articolo, anche dei permessi orari a recupero, dei permessi per motivi familiari e personali, dei riposi connessi alla banca delle ore, dei riposi compensativi per le prestazioni di lavoro straordinario, secondo la disciplina prevista per il trattamento economico e giuridico di tali istituti dal presente CCNL.”

Per ulteriore chiarezza ricordiamo che è sempre possibile utilizzare “l’assenza per malattia per  ‘espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici”, come disposto dal comma 5-ter dell’art. 55-septies del DLgs 165/2001, nei casi previsti dall’art 35 del CCNL:

comma 11, nel caso di concomitanza tra l’espletamento di visite specialistiche, l’effettuazione di terapie od esami diagnostici e la situazione di incapacità lavorativa temporanea del                   dipendente conseguente ad una patologia in atto

comma 12 nei casi in cui l’incapacità lavorativa è determinata dalle caratteristiche di esecuzione e di impegno organico delle visite specialistiche, degli accertamenti, esami diagnostici e/o delle terapie;

          – comma 14, nel caso di dipendenti che, a causa delle patologie sofferte, debbano sottoporsi periodicamente, per lunghi periodi, a terapie comportanti incapacità al lavoro.
In sintesi il nuovo CCNL prevede più tutele rispetto al precedente CCNL e armonizza le modifiche legislative intervenute durante i 9 anni di blocco contrattuale.

Questi sono i fatti !

Le argomentazioni dei sindacati non firmatari (al momento) del CCNL Funzioni Centrali sono invece solo populismo e allarmismo creato ad arte per alimentare malcontento e racimolare qualche voto alle prossime RSU !

Roma, 18 febbraio 2018

Il Segretario Generale
Massimo Battaglia

 

Testo integrale comunicato Massimo Battaglia

 

AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI – INCONTRO DEL 19/02/2018

AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

UNA RIORGANIZZAZIONE EPOCALE ATTENDENDO RISPOSTE DALLA POLITICA…

Dopo diversi anni dall’accorpamento dell’AMMS da parte dell’Agenzia delle Dogane, che nei fatti aveva perpetuato una gestione separata dei due mondi, sarà portata al prossimo comitato di gestione dell’Agenzia, previsto per il 26 febbraio, la proposta di riorganizzazione che ieri il direttore Kessler ha presentato alle organizzazioni sindacali firmatarie del nuovo contratto del comparto funzioni centrali.

Durante una ampia e dettagliata esposizione il direttore dell’Agenzia ha delineato le linee guida che hanno ispirato il processo riorganizzativo entrando poi nel merito delle nuove strutture che governeranno i diversi livelli (centrale-regionale-locale).

Ma andiamo con ordine.

Innanzi tutto sarà rivisto lo Statuto dell’Agenzia al fine di rendere lo stesso più chiaro e comprensibile, anche all’esterno, in ordine alle  diverse missioni affidate ad ADM che, in linea di massima, sono volte a:

– Assicurare la raccolta dei tributi relativi ai dazi doganali, alle accise, gli introiti dei giochi con l’esercizio di azione di contrasto alle relative frodi;

– favorire il sistema degli scambi commerciali contribuendo alla crescita economica del Paese;

– garantire la sicurezza delle merci sotto i diversi profili della safety and security;

– garantire, tramite un costante presidio sul territorio, il settore dei giochi e il mercato dei tabacchi al fine di tutelarne la legalità e l’uso regolare.

Si mira, pertanto, ad una maggiore visibilità dei servizi resi dall’Agenzia sia in ambito nazionale che europeo al fine di accreditare sempre di più le relative funzioni oltre gli stretti ambiti degli operatori di settore, allargando la conoscenza dei servizi resi sempre a più vasti settori dell’opinione pubblica, con lo scopo ultimo, dichiarato, di far maturare all’interno delle autorità di governo una inversione di tendenza rispetto al trend di una amministrazione che, così procedendo soprattutto in termini di mancata immissione di nuove forze lavorative, sembra destinata ad un inevitabile declino.

Diventa funzionale allo scopo, pertanto, la riorganizzazione della struttura che, al momento, si presenta come l’unico importante strumento di intervento gestionale, tra l’altro, parzialmente rinviato da anni.

 

NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA CENTRALE

Il principio ispiratore, come detto, è quello della unificazione delle due ex aree dogane e monopoli.

In linea di massima e salvo lievi aggiustamenti ancora azionabili prima del previsto comitato di gestione, si prevedono:

un solo vice direttore dell’Agenzia che avrà esclusivamente compiti delegati dal direttore sostituendolo in caso di assenza;

– cinque uffici di staff del direttore, di cui tre di prima fascia (Ispettivo, Relazioni internazionali e istituzionali, Strategia) e due di seconda fascia (segreteria e comunicazione);

– SAISA, alle dirette dipendenze del direttore dell’Agenzia (II fascia);

– nove direzioni centrali di prima fascia di cui quattro con funzioni per materia ( dogane, accise, tabacchi, giochi) e cinque con funzioni trasversali (antifrode, tecnologie- che assorbirà anche la componente centrale dei  laboratori chimici- , legislativo (che avrà anche competenza sul contenzioso tranne quello sul lavoro), amministrazione e personale.

Le direzioni saranno articolate all’interno su uno o più uffici dirigenziali di seconda fascia. Gli Uffici potranno, a loro volta, essere articolati in sezioni.

 

NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLE DIREZIONI REGIONALI

Il nuovo modello prevede due versioni. Una, ad organizzazione più ampia, per le direzioni di prima fascia ed una light per le direzioni di seconda fascia.

Direzioni di prima fascia:

Il direttore regionale avrà alle sue dipendenze una Sezione di Staff (che si articolerà al suo interno e che curerà anche il servizio ispettivo), ed una sezione Laboratori, da cui dipenderà/dipenderanno il/i laboratori chimici sul territorio. Le sezioni saranno affidate a funzionari titolari delle nuove posizioni previste dalla legge di stabilità 2018 (POER) di cui tratteremo in seguito. Al direttore regionale faranno capo cinque uffici dirigenziali di seconda fascia con competenza per materia:

– Ufficio risorse (umane e materiali) che di fatto assorbirà i compiti oggi svolti dall’area del personale   e dal distretto;

– Ufficio antifrode;

– Ufficio procedure dogane e accise;

– Ufficio procedure tabacchi e giochi;

– Ufficio legale.

Gli Uffici dirigenziali delle Dr saranno articolati all’interno in sezioni, la cui responsabilità sarà affidata a funzionari titolari di posizioni organizzative o incarichi di responsabilità.

Si prevede che avranno una struttura così come sopra delineata le seguenti regioni:

Campania, Emilia Romagna e Marche, Lazio e Abruzzo, Lombardia, Puglia e Molise, Toscana e Umbria, Veneto e Friuli V.G. Una decisione finale sarà presa sulla Liguria ed il Piemonte anche se, ad oggi, la soluzione maggiormente accreditata dall’Agenzia è quella della creazione della dr Liguria e di quella del Piemonte e Valle d’Aosta.

La struttura organizzativa delle direzioni regionali di seconda fascia vedrà, a grandi linee, il direttore regionale affiancato da una sezione di staff e due strutture dirigenziali di seconda fascia (Ufficio risorse e Ufficio procedure e controlli).

Le direzioni regionali così organizzate saranno: Trento e Bolzano, Calabria, Basilicata e la Sardegna.

 

NUOVA ORGANIZZAZIONE UFFICI DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI

Su questo punto l’informativa è stata meno dettagliata in quanto, si è ancora in attesa delle definitive determinazioni. Punti fermi saranno, comunque, l’unificazione delle attività doganali e dei monopoli sul territorio di competenza, una struttura organizzativa interna maggiormente flessibile rispetto all’attuale in quanto il numero e le attribuzioni delle sezioni interne agli uffici dovranno tenere conto delle loro diverse dimensioni, sia territoriali, sia di competenze, che di carichi di lavoro. Le Sezioni interne, a seconda dei detti presupposti, potranno essere affidate a funzionari titolare di POER, di posizioni organizzative o altra tipologia di incarico contrattualmente definita (contrattazione integrativa).

Alla luce di queste linee guida potranno, pertanto, essere accorpati Uffici esistenti, creati uffici nuovi, o nuove sezioni (oggi sot).

In linea generale, il direttore Kessler ha rappresentato che tutta la nuova organizzazione, relativamente alle strutture dirigenziali di prima e seconda fascia, sarà inserita nel nuovo regolamento di amministrazione che sarà anch’esso sottoposto al comitato di gestione del prossimo 26 febbraio, mentre l’organizzazione di dettaglio (sezioni) sarà via, via, delineata in diversi atti gestionali per renderla maggiormente dinamica.

Al fine di rendere azionabile la riorganizzazione, come detto, l’Agenzia prevede di utilizzare il dispositivo dato dalla legge di stabilità 2018 di soppressione di posizioni dirigenziali e di creazione delle posizioni organizzative di alta professionalità e responsabilità (POER) in un rapporto che, in linea di massima si attesta in uno a quattro per ogni posto dirigenziale di seconda fascia e su uno ad otto per i posti dirigenziali di prima fascia.  Il numero di POER che l’Agenzia intenderebbe creare va da 160 a 180.

Tenuto conto della attuale dotazione organica dirigenziale, si può calcolare che  questo comporterebbe il taglio di circa il 10% dei posti di prima fascia e del 20% di quelli di seconda.

In ordine, infine alla tempistica, l’Agenzia prevede che, dopo l’approvazione dell’autorità di governo, ci sarà una fase di approccio graduale, con relativa adozione di atti gestionali ed interpelli, per una partenza a regime dall’inizio del 2019. Non si esclude una anticipazione al 2018 di qualche parte del programma.

Tutte le organizzazioni presenti al tavolo hanno proposto osservazioni sull’informazione resa.

La delegazione Confal- UNSA ha mirato il proprio intervento sui seguenti punti.

In ordine agli annunciati tagli delle posizioni dirigenziali, ha rappresentato l’opportunità di contenerli all’interno di un numero che non metta a rischio quelle che sono scelte avviate (concorso a 69 posti più gli idonei) più altri posti da mettere a concorso per fare fronte alle prospettive ed alla volontà di crescita professionale dei colleghi. Il taglio, infatti, sarebbe irreversibile e tenuto anche conto del fatto che l’Agenzia assorbe anche i vincitori delle procedure presso la SNA, le prospettive di molti potrebbero essere messe in crisi. In ordine poi, alle nuove POER, la delegazione ha rammentato che in effetti la legge ha preso a bordo pezzi di un progetto di riforma più ampio delle Agenzie fiscali sul quale il nostro sindacato non intende rinunciare al confronto. Pertanto in tema di POER e di tutto il processo riorganizzativo è stato chiesto all’Agenzia di azionare l’art 6 del nuovo contratto del comparto delle funzioni centrali nel punto in cui si prevede il confronto con le OO.SS. In particolare si è chiesto che sui criteri di attribuzione delle POER il regolamento di amministrazione, in fase di emanazione, contenga soltanto i principi generali mentre si rimandi al confronto con il sindacato l’intero processo di dettaglio. In ordine alle nuove Direzioni Regionali è stato chiesto quali sono criteri a monte della decisione di accorpare – dividere alcune realtà territoriali. Tali  criteri potrebbero ad esempio risiedere nel numero di uffici delle Dogane e dei Monopoli amministrati. Su questi punti il Direttore Kessler ha assicurato che rispetterà con le sigle firmatarie del nuovo contratto il relativo percorso previsto, esprimendo, comunque l’esigenza che lo stesso sia celere e fortemente finalizzato, mentre sul taglio delle posizioni dirigenziali, pur non esprimendosi in termini assoluti sui numeri, ha assicurato che lo stesso sarà contenuto al minimo possibile al fine di rendere azionabile la riorganizzazione con l’utilizzo delle POER.

In termini generali, poi, nel sottolineare la positività della finalizzazione del processo di unificazione dogane-monopoli, la delegazione UNSA ha rimarcato la necessità che si arrivi preparati alle date programmate, mettendo in campo i necessari percorsi formativi per il personale eventualmente interessato da cambio di funzioni, con un confronto serrato e sempre collaborativo con il sindacato, sia al centro che in periferia con i relativi direttori, privilegiando le scelte volontaristiche. Tutto ciò tenuto conto, soprattutto, del fatto che negli ultimi 12/15 anni questo è il terzo processo riorganizzativo che interesserà l’Agenzia, il cui personale ha dato sempre ampie risposte in termini di “voglia di mettersi in gioco” e riprofessionalizzarsi senza, per altro, ricevere, soprattutto dall’esterno e cioè dall’autorità di governo, segnali di una inversione di rotta in termini di nuove assunzioni e di riconoscimento degli importanti risultati raggiunti. Con una età media del personale che avanza a ritmi preoccupanti e senza turn over, ha ribadito la nostra delegazione, il sindacato avrà sempre maggiori difficoltà a spiegare ai colleghi i pur positivi segnali e le nuove prospettive dati da questa nuova riorganizzazione. E a dire il vero, se i segnali della politica sono quelli venuti, o meglio non pervenuti fino ad oggi, come ad esempio sulla questione del PNR, non può che esprimersi forte preoccupazione.

Su questa parte dell’intervento UNSA, il Direttore Kessler ha ribadito che proprio la riorganizzazione può essere un segnale di positività dato all’esterno che potrebbe/dovrebbe far registrare una inversione di tendenza   nelle risposte date dalla politica, invitando le OO.SS. a dare il proprio contributo in tal senso, nuovamente assicurando l’attivazione degli istituti previsti dal nuovo contratto delle funzioni centrali, sia al centro che sui territori.

  La delegazione UNSA

(Sempreboni – Fici – Veltri – Fiorentino)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

AGENZIA DEL DEMANIO 2017 – RISULTATI RAGGIUNTI E NUOVI TRAGUARDI

AGENZIA DEL DEMANIO

2017 – RISULTATI RAGGIUNTI E NUOVI TRAGUARDI

 

Nella mattinata di ieri, 19.02.2017, presso la Direzione Generale, sono stati presentati dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, ing. Reggi, i risultati raggiunti nel 2017 dalla struttura da lui diretta ed i nuovi traguardi per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico.

Hanno partecipato all’incontro il Presidente del Consiglio dei Ministri on Gentiloni ed il Sottosegretario al Mef on. Baretta.

Su invito, ha rappresentato la Federazione Confsal – Unsa il Coordinatore Nazionale Sempreboni.

Il Comunicato stampa ed il documento illustrativo dei risultati e dei nuovi obiettivi sono visionabili nel nostro sito “coordinamento.salfi.it”, nel link “Demanio”.

Il Direttore del Demanio ha evidenziato il “monte” delle risorse finanziarie, oltre 3 miliardi di euro, che lo Stato investirà per la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio immobiliare (1,5 Miliardi) nei prossimi dieci anni, nonché l’importante obiettivo di razionalizzazione dell’uso degli spazi occupati dalla Pubblica Amministrazione ed i 38 Federal building (1,7 Miliardi).

Nel 2017, anno dei cantieri, la capacità di spesa per i lavori di manutenzione ed adeguamento è aumentata del 181%.

Trattasi di progetti di medio e lungo termini che una volta completati porteranno ad un grosso abbattimento della complessiva spesa energetica, ad un sostanziale abbattimento delle locazioni passive nonché alla messa in sicurezza di una quota rilevante del patrimonio immobiliare.

Unitamente ad altri progetti come “Valore Paese Fari”, “Valore Paese Cammini e Percorsi”, nonché ai risultati sul  “Federalismo Demaniale”, all’utilizzo di Fondi Immobiliari, nazionali e territoriali, l’Agenzia del Demanio ha messo in campo una strategia di ampio respiro votata a trasformare i costi in ricavi, riqualificando, anche con risorse private, immobili pubblici, rigenerando porzioni di aree urbane e rendendo nuovamente fruibili immobili degradati.

Quanto sopra, grazie al lavoro di 1.052 giovani, altamente qualificati che, unitamente a nuovi ingressi, dovranno affrontare le qualificate sfide future.

Proprio in ragione di ciò, a parere del Coordinatore Nazionale Confsal – Unsa, il percorso negoziale avviato per il rinnovo del CCNL Epe Demanio deve fornire significative e positive risposte sul piano delle regole contrattuali e sui processi di crescita economica e professionale dei colleghi in servizio.

 

http://www.agenziademanio.it/opencms/it/agenzia/obiettivirisultati/

http://www.agenziademanio.it/export/sites/demanio/download/comunicatistampa/Comunicato-stampa-risultati-2017-e-nuovi-traguardi.pdf