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AGENZIE FISCALI – RIPRESA VERTENZA FISCO – Comunicato Unitario

AGENZIE FISCALI

SALARIO ACCESSORIO: ANCORA NESSUNA RISPOSTA RIPRENDERÀ LA MOBILITAZIONE

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito della ripresa della mobilitazione per la “Vertenza Fisco” a seguito nessuna risposta sul salario accessorio.

Roma, 4 gennaio 2024

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – A proposito delle criticità osservate – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIA DELLE ENTRATE

A proposito delle criticità osservate 

(Valutazione – Lavoro agile – Famiglie professionali) 

Appare opportuno evidenziare in questa sede alcune osservazioni “politiche” circa le criticità osservate sui diversi delicati temi affrontati ovvero da completare. 

Sul VA.L.E.

In merito al sistema di valutazione abbiamo in diverse occasioni evidenziato che il lavoro effettuato dai soggetti negoziali è stato egregio nelle “condizioni date” ovvero “vincolo” esogeno – obbligo normativo e contrattuale – di individuare e successivamente implementare, a nostro parere, un sistema che abbia l’obiettivo di ridurre i “gap” tra prestazioni e competenze individuali e collettive, alla luce della esperienza ultraventennale di una struttura deputata, fin dalla nascita, a correlare, strettamente, quelle citate prestazioni e competenze con gli obiettivi ed i risultati da raggiungere.

Da osservatori possiamo affermare che il modello delle agenzie fiscali ha permesso di raggiungere a grandi linee questo scopo, ma dobbiamo rilevare, nel contempo, che la correlazione prestazioni-retribuzione accessoria è venuta meno, a più giusta ragione nel contesto di una omogeneizzazione contrattuale che si rivolge anche alla acclarata “omogeneizzazione” del salario accessorio tra tutti i settori dell’apparato pubblico.

Questo, unitamente, alla “marginalizzazione” della formazione (propria di tutta la PA) crea pesanti condizionamenti non solo sulla “valorizzazione” e “salvaguardia” del modello amministrativo prescelto con la riforma di inizio secolo, ma anche sugli aspetti “squisitamente” tecnici come appunto il sistema di valutazione delle prestazioni.

Un obiettivo politico “squisitamente” molto alto viene “schiacciato” fortemente verso il basso, sia in ragione della sostanziale scarsa capacità datoriale di affrontare adeguatamente questi temi moderni, usando pesantemente lo strumento per innalzare oltremisura i carichi di lavoro senza corrispondere la giusta premialità incentivante, sia per l’ondivaga direzione degli indirizzi governativi ovvero il sistema inteso come togliere a “qualcuno” per “darlo” ad altri.

Il sistema delle Agenzie Fiscali non può più reggere la mancanza di un articolato schema normativo-regolamentare che possa adeguatamente supportare il suo processo di crescita e valorizzazione che, necessariamente, passa attraverso un “virtuoso” meccanismo di incentivazione delle competenze (in ingresso ed in sviluppo), almeno quelle accessorie.

In questo ambito l’intero sistema VA.L.E. va rafforzato sul versante dello strumento di “affiancamento” ovvero la Formazione volta a migliorare le prestazioni e la crescita professionale, e va difeso da chi “pensa” di usarlo come “grimaldello” preistorico attraverso una miriade di obiettivi poco consoni al lavoro che si svolge, assegnati magari solo per penalizzare il personale (sappiamo che si sta lavorando su questo versante anche in termini di omogeneizzazione valutativa). Ancora una volta osserviamo che quanto esercitato al tavolo negoziale (anche se la materia non è oggetto di contrattazione) è nettamente più qualificato, in qualche caso, della sua declinazione operativa, nonostante tutti gli strumenti messi a disposizione.

Evidentemente la parte datoriale, magari una piccola parte, non sembra all’altezza del compito.

Sul Lavoro Agile

Alla stessa conclusione si arriva in materia di Lavoro Agile e da Remoto (anche in questo caso non oggetto tecnicamente di contrattazione).

In alcune condizioni la parte datoriale non sembra in grado di correlare strettamente gli obiettivi con le prestazioni individuali e di gruppo, preferendo usare vecchi schemi piuttosto che far fare agli stessi un salto in avanti.

Schemi organizzativi moderni richiedono più qualificata capacità di Coordinamento e di Direzione, stante la minore “presenza fisica” nonché l’abbandono di qualche forma di pressione “impropria” quanto piuttosto più elevato livello di capacità di fare gruppo, di maggior coinvolgimento sui risultati e di trasmissione di migliori pratiche operative.  

Ma in tema di Lavoro Agile e da Remoto l’influenza di questo minoritario gruppo di “pressione” non ha permesso al tavolo centrale di raggiungere un adeguato livello di mediazione che, se acquisito, avrebbe portato l’intera struttura a beneficiare con pienezza dello strumento (come invece viene osservato in altri contesti lavorativi, soprattutto privati, dove la produttività individuale e collettiva ha fatto un reale balzo in avanti). 

Su questi due temi si gioca il futuro delle strutture amministrative “fiscali”, unitamente alla Quarta Area delle Elevate Professionalità ed alle Posizioni Organizzative che sono strumenti in grado di innalzare quella capacità sopra sottolineata ovvero di maggior e miglior coinvolgimento di tutta la catena delle risorse umane, nell’ottica soprattutto  di un processo di crescita professionale e, quindi, economica oltre che di qualificazione dei servizi offerti.      

In fondo questi sono i nodi di una Amministrazione Pubblica Italiana, scarsamente incisiva e non in grado di svolgere al meglio il ruolo di supporto al Sistema Paese che stanno pesantemente travolgendo l’esperienza della riforma amministrativa voluta con il decreto legislativo 300 del 1999.

Ultimo, solo per il momento, la questione delle Famiglie Professionali, oggetto per linee generali di un accordo contrattuale.

L’obiettivo di fondo era ed è quello di non “ingabbiare” le esperienze professionali bensì di valorizzarle anche in termini di “osmosi” tra mestieri e profili, nell’ottica, anche in questo caso, di un processo di crescita e valorizzazione.

Quanto sopra “parte”, necessariamente, dalla fotografia di quello che “ciascuno” operatore svolge, per ricomprenderlo nella grande famiglia allargata di appartenenza (altrimenti perché usare il termine “famiglia”), per “ripartire” sul binario del saper fare, di come meglio fare e di come allargare l’esperienza e le conoscenze a beneficio sia dell’intero apparato che a vantaggio del lavoratore.

Anche in questo caso la declinazione dei mestieri esercitati incontra, in diversi casi, difficoltà (che sembrano frutto di non perfetta comprensione dell’intera attività svolta dalla struttura, soprattutto periferica, nonché di osservati disallineamenti tra competenze acquisite ed inserimento delle stesse nell’organizzazione).  

Tutto si tiene e, necessariamente, questo è il frutto di una “vision” di medio termine che deve “qualificare” la struttura ed il suo inserimento nell’intero apparato amministrativo pubblico.

L’augurio è che le criticità osservate vengano rimosse. Noi faremo, come sempre, la nostra parte.

Roma, 28 dicembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

AGENZIE FISCALI – REPORT Attività DI FINE ANNO 2023 – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI

 REPORT Attività DI FINE ANNO 2023

 

Con le manifestazioni assembleari delle scorse settimane, concluse in questa prima fase con il presidio in Roma a Piazza Mastai, abbiamo mantenuto “alta” l’attenzione sulla importante questione del salario accessorio delle Agenzie Fiscali. Il tasso di partecipazione complessivo è stato intorno al 50% dei colleghi in servizio, con un dato più elevato nell’Agenzia delle Entrate e più basso nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Naturalmente la sollecitazione è stata molto più articolata sui territori, massiccia in molti uffici e tiepida in altri, partendo dal presupposto che azioni politico-sindacali poste in essere da altre sigle confederali che, oggettivamente, non hanno visto una significativa partecipazione agli scioperi indetti ma sono state grandemente supportate da manifestazioni assembleari massive, hanno sicuramente determinato difficoltà e problematiche organizzative che si sono “riverberate” sul nostro unitario stato di agitazione.

In questo contesto, in diversi territori solo la nostra fattiva presenza operativa e di sollecitazione ha permesso di fornire una adeguata rilevanza dello stato di agitazione. Siamo in attesa di risposte da parte del Vice Ministro del MEF prof. on. Maurizio Leo che come concreto ed effettivo “presidio politico” del settore fisco (dopo quasi venticinque anni di vita delle agenzie) ha compreso l’intera problematica evidenziata dalle Organizzazioni Sindacali ed ha assicurato soluzioni di medio e breve termine ovvero una modifica strutturale del sistema di finanziamento del salario accessorio (alla luce dell’avviato processo di riforma fiscale) nonché interventi temporanei sulle diverse annualità in corso per alleviare le sofferenze economiche “subite” dai colleghi.

Naturalmente solo nelle prossime settimane potremo verificare la bontà delle risposte fornite dall’Autorità politica, nella consapevolezza che, qualora le stesse fossero negative o insoddisfacenti rispetto agli obiettivi ed alle aspettative dei colleghi in servizio, dovremo “alzare il tiro”, non escludendo alcuna azione di lotta, anche in termini di astensione dalla prestazione lavorativa.

Il Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA ritiene la questione sollevata (che fa parte della ultrannuale “Vertenza Fisco”) strategica e di grandissimo impatto futuro. Mancate risposte evidenzierebbero, in concreto, l’abbandono definitivo del modello delle agenzie fiscali da parte governativa con tutto quello che questo comporterebbe nel rapporto non solo di tipo organizzativo ma anche di impegno individuale e collettivo dei colleghi “finanziari”.

Come evidenziato in altre occasioni anche la questione delle risorse umane ha la sua rilevanza. Nell’Agenzia delle Entrate il piano straordinario di assunzioni sta permettendo l’innalzamento del “livello occupazionale” rispetto al punto più basso raggiunto nell’anno in corso (poco più di 28.000 lavoratori in servizio), ma evidentemente il percorso è ancora lungo per raggiungere un adeguato livello di risorse, in uomini/donne e mezzi, in grado di elevare l’efficienza e la funzionalità dell’azione amministrativa.

Su questo versante è ancora più impegnativo, invece, il percorso per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che deve recuperare il forte “gap” subito, alla luce anche del processo riorganizzativo in atto nonché delle “dinamiche” dell’intera Unione Doganale Europea.

Per questa Agenzia diventa “impellente” rafforzare il presidio territoriale in termini di qualità e di quantità e questo dovrebbe essere “patrimonio comune” sia della parte datoriale sia di tutte le rappresentanze sindacali, ma i segnali che si ricavano su questo versante non sono dei migliori.

Evidentemente si è impegnati in altro.

Quanto sopra sul piano squisitamente politico, mentre sul piano più tecnico-operativo possiamo evidenziare che si sta completando per entrambe le Agenzie la terza “tranche” dei passaggi economici (a cavallo dell’applicazione di due diversi CCNL), con l’impegno politico di proseguire e completare nel 2024 le operazioni a favore di tutti i colleghi in servizio, anche i cosiddetti “ex apicali”. Sul tema dei passaggi economici possiamo sicuramente dire che le Agenzie Fiscali sono state all’avanguardia in questo “ventennio”, nella consapevolezza che gli impegni finanziari presenti e futuri oggi richiedono risorse stabili aggiuntive per poter proseguire nell’azione virtuosa di crescita economica per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, naturalmente nelle mutate “condizioni date” che si correlano con le nuove regole contrattuali e con i nuovi indirizzi legislativi e amministrativi che sembrano affacciarsi all’orizzonte (parliamo di premialità e di valutazione).

Come sempre saremo in grado di trovare tutti gli spazi per agire al meglio nell’esclusivo interesse dei colleghi.

Per tutti gli altri temi, a partire dalla riorganizzazione operativa dell’ADM ai possibili diversi schemi di distribuzione del salario accessorio per entrambe le strutture, dal rafforzamento di status giuridico ed economico delle posizioni organizzative (che svolgono una grande funzione nelle agenzie rispetto al ridotto numero di posizioni dirigenziali definite e questo rappresenta una specificità ed un “unicum” rispetto al panorama pubblico) alla creazione della “quarta area” delle posizioni di elevata responsabilità (con il superamento dell’esperienza solo “agenziale” delle poer), il Sindacato lavora nelle evidenti difficolta di sistema in quanto le regole “limitano” l’azione di rappresentanza e nel contempo anche la “qualità” delle relazioni sindacali lascia a desiderare.

Anche per questi aspetti che si riverberano, con diversa articolazione sulle due Agenzie, sui temi della valutazione, delle famiglie professionali, del lavoro agile e da remoto dovremo prossimamente fare valutazioni circa i rapporti di forza datore – rappresentanza. Mentre le impostazioni di fondo sembrano avviarsi a modifica (possibile rafforzamento del sistema contrattuale e probabili interventi in ottica di modernizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego), il “management” delle Agenzie sembra soffrire di un “gap” valutativo, con comportamenti ed azioni che richiamano un “conservativo passato” piuttosto che una “riformistica modernità” (una dirigenza meritevole di notevoli attenzioni sul piano formativo e di sviluppo delle capacità manageriali).

Anche le regole contrattuali devono/dovranno seguire le evoluzioni in atto ovvero nei fatti un rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali ed un maggior ruolo delle OO.SS. sui temi più qualificati (conciliazione vita – lavoro, maggior coinvolgimento nell’organizzazione del lavoro solo per citare alcuni strategici temi).

Su questo aspetto si gioca la capacità futura di saper rappresentare al meglio le istanze di tutti i lavoratori rispetto alle esigenze datoriali che potrebbero essere dissonanti rispetto alle aspettative, ai diritti ed agli interessi dei lavoratori in servizio, giovani ed anziani in termini sia di crescita professionale ed economica che di conciliazione vita – lavoro, per non parlare di organizzazione del lavoro e di contesto ambientale nel quale la prestazione viene effettuata.

Ma questa è la sfida di un Sindacato moderno ovvero rappresentare al meglio in un mondo in continuo cambiamento.

Necessitano forti investimenti in risorse umane, finanziarie e materiali per innalzare significativamente l’azione della pubblica amministrazione, che nell’ambito della macchina fiscale si traduce elementarmente in rafforzamento, salvaguardia e valorizzazione del modello a suo tempo prescelto.

Noi la sfida la raccogliamo ogni giorno e sapremo dare le giuste e corrette risposte.

Roma, 21 dicembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione del 19 dicembre 2023 – Fondo risorse decentrate 2022, Welfare integrativo, Varie ed eventuali

ADM

Riunione del 19 dicembre 2023

Fondo risorse decentrate 2022, Welfare integrativo, Varie ed eventuali

 

In data 19 dicembre 2023, si è svolto presso la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Dogane un incontro sui seguenti punti:

  • Fondo risorse decentrate 2022
  • Welfare integrativo

In merito al primo argomento all’ordine del giorno si è provveduto discutere e a firmare l’accordo sulla suddivisione della “quota incentivante” tra Lavoratori Dipendenti e Dirigenti con una previsione per i Lavoratori dipendenti di € 3.785.000 ed € 902.017,54 ai Dirigenti.

Nel dettaglio, la suddivisione dell’importo “ex comma 165” ha previsto € 29.215.248,58 per i Lavoratori Dipendenti ed € 1.138.256,44 per i Dirigenti. Naturalmente dei 29.215.248,58, per l’annosa storia dei “tetti”, i Lavoratori Dipendenti potranno usufruire meno di un milione di euro.  Sull’argomento la nostra O.S. unitamente alle altre sigle sindacali, facendo seguito alle assemblee di novembre u.s. in tutti gli uffici e all’incontro con il Viceministro Leo, tengono la guardia alta al fine di porre fine a questa intollerabile criticità, che impedisce il pieno utilizzo dei fondi assegnati, nonostante il raggiungimento sistematico degli obiettivi richiesti annualmente dal MEF,  raggiunti con professionalità e dedizione nonostante la forte carenza di personale che da anni attanaglia l’Agenzia.

Per il secondo punto dell’incontro abbiamo trattato l’ipotesi di accordo sulle ulteriori “Risorse del FRD 2022”, che ammontano a Euro109.663.184,71, ovvero quasi la stessa somma dell’anno precedente nonostante le somme investite nei relativi passaggi di fascia; la ragione è da ricercare in un certosino lavoro di revisione del fondo operato principalmente ai fini dei “differenziali stipendiali” che all’attualità sostituiscono in toto i vecchi passaggi di fascia.

L’utilizzo del Fondo per il 2022 continua a mantenere la stessa struttura e destinazione delle somme dell’ammontare precedente. Notazione molto positiva è che per il 2022 sono stati stanziati € 35.071.743,69 ai fini della performance organizzativa e di produttività d’ ufficio con una suddivisione media lorda pro-capite di circa € 3.800,00 da cui bisognerà detrarre circa €. 340 già percepiti.

Per il “budget di sede”, destinato alla contrattazione territoriale, è stata stanziata la considerevole somma di euro 7.300.000.

Per quanto riguarda l’Accordo su “Welfare aziendale” l’amministrazione provvederà ad alcuni aggiornamenti al fine di rendere più fruibile l’istituto, nonché procederà a redigere una circolare che disciplinerà le modalità di fruizione delle somme previste dall’Accordo di specie per i Colleghi beneficiari.

In merito alla “chiusura del tavolo tecnico su sistema indennitario” si è proceduto ad un documento che rimanda la problematica all’anno entrante e con l’intento di riprendere a rifare il CCNI.

Per le “progressioni economiche orizzontali” (accordo già firmato) la pubblicazione dei bandi è subordinata all’utilizzo della piattaforma (Sogei) per acquisite le domande che in questo momento è impegnata dalla procedura “Poer Centrali” quindi si dovrà attendere, fine febbraio. La nostra Federazione a suo tempo aveva sottolineato che le procedure Poer dovevano essere gestite in un unico momento (sia centrali che quelle sul territorio).

Sarà nostra cura aggiornarvi sull’eventuale novità sulle progressioni economiche e sulla riorganizzazione dell’Agenzia che sicuramente impatterà sul personale.

Auguriamo a tutti voi e alle vostre famiglie buone feste e un nuovo anno pieno di salute e felicità!

LA DELEGAZIONE (Veltri, Eremita, Paduano, Lamberti, Califano)

Roma, 20 dicembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DELLE AGENZIE FISCALI – Comunicato Unitario

AGENZIE FISCALI

STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DELLE AGENZIE FISCALI

Grande successo di partecipazione dei lavoratori alle assemblee e ai presidi organizzati in tutta Italia – COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito delle assemblee cittadine proclamate per il 23 novembre 2023.

Roma, 24 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Una “vision” chiara ed identificabile – Commento del Coordinatore Nazionale

Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIE ENTRATE

Una “vision” chiara ed identificabile

Il 25 settembre scorso il nostro Coordinamento aveva scritto una nota/lettera al Direttore dell’Agenzia avv. Ruffini (che ad ogni buon conto si allega) in materia di dirigenza ed accesso al ruolo in ragione delle procedure “in itinere”.

Lo scopo della nota era ed è quello di sottolineare la strategicità delle procedure in “corso” e l’attenzione massima nei confronti di tutti i colleghi a vario titolo interessati alla posizione dirigenziale, come “sviluppo” professionale di un patrimonio di competenze acquisite ed in corso di acquisizione non solo da parte di coloro che svolgono ruoli di responsabilità (po – poer – posizioni dirigenziali a termine) ma di tutti coloro che ritengono di “mettersi in gioco” attraverso la partecipazione a procedure concorsuali.

A fronte di ciò, l’Agenzia (parliamo in senso ampio) non può dare segnale contraddittori che potrebbero finire per “svilire” la professionalità espressa e “ledere” il senso di appartenenza alla “comunità” delle Entrate (parla la statistica).

Questo patrimonio va assolutamente salvaguardato essendo lo stesso già “intaccato” a monte dalla perdita del comparto specifico e del relativo contratto nazionale, quale espressione di un modello diverso di fare amministrazione – le Agenzie Fiscali – che oggi paiono assolutamente non valorizzate.

E questo nonostante alcune clausole di garanzia espresse nel CCNL a salvaguardia delle “situazioni” pregresse.

Lo stesso può dirsi anche su altri aspetti che riguardano la “generalità” dei funzionari in servizio, dalla “scarsa” valorizzazione delle figure di responsabilità (che nel corso degli anni hanno visto “deperire” ruolo e remunerazione) agli interventi audit in qualche caso punitivi/sanzionatori piuttosto che correttivi/migliorativi, dai “pesanti” carichi di lavoro alle inesistenti gratificazioni economiche.

Non serve “dare” la colpa al Sindacato, vedi la questione lavoro agile e tutta la materia della conciliazione vita – lavoro, per questa, a nostro parere, osservata “deriva”.

Il Sindacato svolge una funzione “tutoria” costituzionalmente garantita, l’Agenzia opera attraverso una “vision” chiara ed intelligibile che guarda al futuro. Cosi è e deve essere.

Le regole di ingaggio già sono state ridotte all’osso (a proposito di chi oggi “straparla” di tutela e valorizzazione della contrattualizzazione) ed è “giusto” ed “equo” che il Sindacato possa anzi debba dire la sua su tutti i temi ritenuti “strategici”. Corretto “estendere” la capacità tutoria soprattutto sugli aspetti “valorizzanti” il rapporto di lavoro.

Quindi, in conclusione, ognuno faccia la sua parte per riprendere un “percorso” di modernizzazione amministrativa e valorizzazione del personale che riteniamo si sia interrotto per colpa di una politica poco lungimirante (in primis sul tema della salvaguardia del modello e relativi aspetti qualificanti come il salario accessorio di cui alle “proteste” di questi giorni).

Un lavoro di non poco conto.

Roma, 14 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

AGENZIE FISCALI -Stato di agitazione del personale delle Agenzie Fiscali – Pianificazione del mese di novembre 2023

AGENZIE FISCALI

STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DELLE AGENZIE FISCALI!

PIANIFICAZIONE DEL MESE DI NOVEMBRE 2023

Riportiamo in allegato un comunicato unitario riportante le iniziative di protesta aventi natura territoriale e/o nazionale e la relativa pianificazione per il corrente mese di novembre, non escludendo ulteriori e più incisive iniziative e/o la modifica o integrazione delle stesse.

Roma, 6 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Proclamazione stato di agitazione e iniziative per il recupero dei fondi di salario accessorio – Nota unitaria

AGENZIE FISCALI

PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE E INIZIATIVE PER IL RECUPERO DEI FONDI DI SALARIO ACCESSORIO

NOTA UNITARIA  AI DIRETTORI DELLE AGENZIE E AL VICEMINISTRO LEO

Riportiamo in allegato la nota unitaria inviata in data odierna ai Direttori delle Agenzie Fiscali, al Vice Ministro Leo, al MEF avente oggetto la proclamazione stato di agitazione e iniziative per il recupero dei fondi di salario accessorio spettanti, non avendo avuto riscontro alla precedente nota del 6 ottobre 2023.

Roma, 6 novembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 18 ottobre 2023 – PROCEDURA SELETTIVA POER CENTRALI

ADM

RIUNIONE DEL 18 OTTOBRE 2023

Procedura selettiva POER Centrali

 

In data 18 ottobre 2023, si è svolto, parte in presenza e parte da remoto, presso l’ Agenzia delle Dogane e Monopoli, sede di P.zza Mastai in  Roma,  un incontro sul seguente punto:

  • Procedura selettiva POER Centrali.

La nostra O.S. sull’argomento, con apposita nota all’ Agenzia, aveva già espresso la propria opinione. ovvero una posizione critica. Avviare prima una procedura Poer solo per alcuni Uffici e poi, non si sa quando, per i restanti (la maggioranza) Uffici non risulta, infatti, accettabile anche se l’Amministrazione aveva creato le premesse con il confronto sindacale sui criteri di attribuzione dei punteggi (da noi contestati) e la riorganizzazione degli Uffici Centrali (da noi condivisa specialmente come auspicio di quella territoriale).

L’ Agenzia (nelle persone del dott. Lo Surdo, dott. Saracchi e con il Direttore del Personale dott. Flore) ha ribadito la “presunta” necessità di procedere all’attivazione della procedura per le “Poer centrali” al fine di dare completezza e funzionalità agli uffici del Centro. A tal fine (ma a nostro avviso quale chiaro indizio delle difficoltà insite nella procedura) verranno insediate 4 o 5 commissioni per il controllo dei titoli e per l’effettuazione dei colloqui.

Noi abbiamo ribadito che i Lavoratori sul territorio, che rappresentano i 9/10 del Personale e che sono l’asse portante dell’Agenzia, nell’assistere a tali “manovre” si chiedono, ovvero si sono già chiesti, quando si procederà a riorganizzare gli Uffici sul territorio che, a causa dei cambiamenti e degli “stravolgimenti” avvenuti nel tempo, necessitano con urgenza di essere riorganizzati al più presto: direzioni territoriali e loro composizione interna, regionalizzazione,  allocazione organica dei “nuovi uffici” dei laboratori chimici, ma soprattutto riorganizzazione degli Uffici dei Monopoli e  degli Uffici delle Dogane (a maggior ragione con l’arrivo dei neoassunti). Operazioni che sottendono anche la possibilità di rivedere  la serie di incarichi ormai prorogati da tempo e in base al dettato del vigente CCNL/FC.

È stato, inoltre, evidenziato che nella bozza della Determinazione sulle “Poer centrali” viene ricordato che sul territorio ben 31 posizioni di Poer risultano, per i più diversi motivi, “vacanti” e non riattribuite: ciò è chiaro segno che il territorio necessita dell’attivazione di tali posizioni come al “centro” e per farlo è imprescindibile procedere in tempi certi e serrati (pur nella dovuta importanza dell’operazione) alla riorganizzazione territoriale dell’Agenzia.

L’ Agenzia ha ricordato che è già in corso una attività propedeutica alla riorganizzazione territoriale e che le OO.SS. saranno coinvolte in tempo utile con la convocazione dell’OPI. È stato da noi ribadito che la partecipazione sindacale è imprescindibile per gli utili apporti derivanti da quanto i Colleghi ci rappresentano circa le avverse condizioni che vengono vissute sul territorio e che, quindi, dovranno essere risolte. Ciò significherà che l’attivazione dell’OPI non dovrà rappresentare solo un momento di “comunicazione” di decisioni già “decise” ma strumento di coinvolgimento partecipativo come prevede il vigente CCNL/FC.

A fine incontro è stata ribadita la necessità di avviare a stretto giro altri tavoli di raffronto sulle tematiche urgenti e molto sentite dal Personale, ovvero progressioni economiche tra le Aree – art. 17 e 18 del nuovo CCNL/Funzioni Centrali, questione dei Colleghi idonei nelle procedure per la terza area, Fondo Risorse Decentrate 2022, mobilità volontaria nazionale.

Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi di tutte le tematiche di cui sopra e sulla definizione della prossima procedura di progressione all’interno delle Aree già in itinere.

La Delegazione Confsal-UNSA (Veltri, Eremita)

Roma, 18 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Lavoro agile – L’Agenzia abbandona il confronto… – COMUNICATO UNITARIO

                         

AGENZIA ENTRATE

ACCORDO SUL LAVORO AGILE: L’AGENZIA ABBANDONA IL CONFRONTO E SI ARROCCA SULLE ARCAICHE POSIZIONI ORGANIZZATIVE UNILATERALI

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo in allegato il comunicato unitario sul lavoro agile, sul quale l’Agenzia abbandona il confronto.

Roma, 13 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – Recupero fondi indebitamente tagliati sul salario di produttività – NOTA UNITARIA AL VICEMINISTRO E AI DIRETTORI

AGENZIE FISCALI

RECUPERO FONDI INDEBITAMENTE TAGLIATI SUL SALARIO DI PRODUTTIVITÀ DELLE AGENZIE FISCALI

NOTA UNITARIA AL VICEMINISTRO LEO E AI DIRETTORI DELLE AGENZIE

Riportiamo in allegato la nota unitaria inviata in data odierna al Vice Ministro Leo, al MEF e ai Direttori delle Agenzie Fiscali nella quale chiedono una nuova convocazione ad horas del tavolo tecnico, auspicando che possa essere quella risolutiva.

Roma, 11 ottobre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Aggiornamento stato relazioni sindacali – Comunicato unitario del 21 settembre 2023

AGENZIA DELLE ENTRATE

AGGIORNAMENTO STATO DELLE RELAZIONI SINDACALI:

Fondo Risorse Decentrate anno 2021: Superati i rilievi di Funzione Pubblica
Lavoro Agile: Agenzia comunica che sta valutando i punti dirimenti proposti dalle OO.SS.

Comunicato unitario

Riportiamo in allegato il comunicato unitario sull’aggiornamento dello stato delle relazioni sindacali.

Cordiali saluti.

Roma, 21 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Lavoro a distanza – Stato di agitazione – COMUNICATO UNITARIO

                         

AGENZIA ENTRATE

LAVORO A DISTANZA: UN’AGENZIA AUTOREFERENZIALE E CHIUSA AL DIALOGO CI COSTRINGE A DICHIARARE LO STATO DI AGITAZIONE
La parte datoriale tenta “il colpo di mano” della regolamentazione unilaterale senza accordo. Ora la parola anche ai lavoratori sulle proposte sindacali unitarie

COMUNICATO UNITARIO

Riportiamo in allegato il comunicato unitario a seguito del confronto con l’Agenzia dello scorso 19 settembre, unitamente alla proposta unitaria sul lavoro agile.

Roma, 20 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 14 settembre 2023 – Progressioni Economiche Orizzontale (PEO) – Incentivi funzioni tecniche

ADM

RIUNIONE DEL 14 SETTEMBRE 2023
PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALE (PEO) – INCENTIVI FUNZIONI TECNICHE

In data 14 settembre 2023, si è svolto presso la Direzione Centrale del Personale un incontro sui seguenti punti:
• progressioni economiche all’interno delle aree – art. 14 del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali (3^ step);
• Incentivi per funzioni tecniche ai sensi decreto legislativo 36/2023.

In merito al primo punto all’ordine del giorno, il Direttore Centrale del Personale, dott. Flore, ha premesso che la proposta presentata teneva conto delle varie istanze manifestate dalle OO.SS. nel corso della precedente riunione. Ha altresì sottolineato, che la criticità principale per rispettare la dichiarazione di intenti concordata nel gennaio del 2022 con OO.SS. nazionali (garantire a tutti in due anni un passaggio) si scontra con il vincolo del 50% di passaggi possibili in relazione alla platea. L’Amministrazione, comunque per tener fede all’impegno, ha previsto 3.479 passaggi complessivi all’interno delle Aree, sulla base di una platea formata dal personale non vincitore delle due procedure 2022. Tale prospettiva è stata recepita positivamente dalle OO.SS. benché siano state avanzate varie riflessioni che, tuttavia, trovano un contemperamento nel dover trattare l’argomento PEO con le nuove previsioni del vigente CCNL e senza voler nemmeno nascondere che le novità potrebbero non necessariamente essere accolte dagli organi di controllo. Possibilità di cui la nostra sigla è conscia ma che la riterrebbe come un gravoso appesantimento di una procedura di giusto riconoscimento dell’impegno dei Lavoratori sia per la professionalità acquisita, sia per i risultati anche individualmente raggiunti (certificati dalle valutazioni).
Successivamente sono stati esaminati i criteri su cui basare la procedura, che trovano fondamento nell’Art. 14 CCNL Funzioni Centrali 2019-2021, in particolare:
1) media delle ultime tre valutazioni individuali annuali conseguite;
2) esperienza professionale maturata;
3) ulteriori criteri, definiti in sede di contrattazione integrativa di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), comma 6, lett. c1), correlati alle capacità culturali e professionali acquisite anche attraverso i percorsi formativi di cui all’art 31(destinatari e processi della formazione).

L’Amministrazione per il criterio 1), e dopo opportune valutazioni con le OO.SS. presenti al tavolo negoziale, ha proposto una suddivisione del punteggio della valutazione in cinque fasce a cui corrispondono punteggi da un massimo di 40 ad un minimo di 28.
La nostra Delegazione ha ribadito all’Amministrazione l’importanza di ben modulare i punteggi al fine di garantire un punteggio più congruo e lineare evitando, eventualmente, l’ipotesi di eccessive sovrapposizioni di Personale a pari punteggio in considerazione della cospicua platea di partecipanti per singola Area (essendo ormai venuto meno il concetto di fasce economiche). In ogni caso la nostra O.S. ha chiesto e ottenuto che nel caso di parità di punteggio l’ordine delle graduatorie sarà determinato:1) la maggiore anzianità nell’area di appartenenza; 2) la maggiore età anagrafica.
Molto dibattuto è stato, altresì, il punteggio da attribuire all’esperienza professionale che ha visto l’Amministrazione proporre un massimo di 35 punti e, solo dopo una serie di interventi della nostra Delegazione unitamente alle altre OO.SS., tale punteggio è stato aumentato, al fine di riconoscere ai Colleghi un punteggio qualificante per consentire a chi negli ultimi anni non è stato beneficiario di alcun passaggio di fascia, completando così il terzo step delle progressioni economiche. Alla fine, dopo lunga trattativa, il punteggio massimo concordato per l’esperienza professionale maturata è stato elevato a 37.
È opportuno evidenziare che è stata accolta, nel calcolo del punteggio di cui sopra, la nostra istanza di non prevedere un punteggio aggiuntivo per chi ha ricoperto pro-tempore incarichi dirigenziali L’Amministrazione, in verità, ha addirittura escluso eventuali punteggi aggiuntivi al Personale che ha ricoperto incarichi di responsabilità
L’ultimo aspetto esaminato e inerente alla procedura PEO ha riguardato i titoli di studio (punteggio massimo 23 punti). In merito la nostra Delegazione, in primis, intervenendo relativamente al punteggio proposto dall’Amministrazione per il possesso del diploma di scuola secondaria di II grado, a nostro giudizio basso, ha chiesto a gran voce che fosse adeguatamente valutato e rispondesse alle aspettative dei numerosi Colleghi in servizio presso l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Successivamente, siamo altresì intervenuti con forza per riconoscere al Personale che ha acquisito un master di primo livello almeno un punto, tenuto conto che l’Amministrazione, per semplificare (almeno così ci è stato detto), aveva proposto di valorizzava solo master di secondo livello. Detta semplificazione non ha trovato la nostra disponibilità, viceversa riteniamo che quei Colleghi/e che hanno acquisito tali titoli, spesso con sacrificio personale e familiare, ed a vantaggio dell’Amministrazione, meritano un giusto riconoscimento, cosa che peraltro è sempre avvenuta in tutte le pregresse procedure.
L’Amministrazione, preso atto di quanto rappresentato dalle OO.SS. presenti, nonché recependo quasi nella totalità le proposte ricevute, si è riservata di presentare “l’ipotesi di accordo sulle PEO” per la firma in data odierna (18 settembre 2023) ma sembra che sia intervenuto un ritardo di un paio di giorni.
È stato, poi, ripreso il secondo punto dell’incontro riguardante le gli “ incentivi per funzioni tecniche” anche con la presenza del Dott. Chiara (Direttore Centrale di Amministrazione e Finanza), ed è stata comunicata la sospensione della Determinazione Direttoriale del 14 agosto u.s. in merito a tali incentivi, comunicazione accolta positivamente in quanto – elemento caratterizzante – consentiva alle OO.SS. di potersi confrontare con l’ Amministrazione al fine di cercare soluzioni migliorative per poter attuare pienamente e linearmente la misura prevista dall’art. 45 del D.Lgs. 36/2023.
La nostra Delegazione sugli incentivi per funzioni tecniche ha fatto, innanzitutto, presente la circostanza che il Sindacato è stato inopinatamente escluso e, con l’occasione, ha chiesto all’Amministrazione di chiarire se intendesse proseguire sulla strada unilateralmente o avesse intenzione di coinvolgere fattivamente i Rappresentanti dei Lavoratori.
Per quanto ci riguarda, il coinvolgimento del Sindacato è già insito nella previsione normativa di cui all’articolo 1 del D. Lgs. 36/2023, che, per quanto riguarda la corresponsione degli incentivi, demanda alla contrattazione collettiva le modalità di attuazione. Da ciò ne deriva che le Organizzazioni Sindacali si devono interessare degli emolumenti che vengono corrisposti al Personale e che costituiscono, comunque, “salario accessorio” anche se le relative somme non entrano nel Fondo Risorse Decentrate.
Stante la particolare tipologia di tali emolumenti, si dovranno prevedere dei correttivi al fine di evitare che solo certe professionalità possano usufruirne poiché in alcuni casi, avranno un grosso impatto sul salario accessorio, innescando altre problematiche che riguardano le altre figure di responsabilità.
Il nostro compito è quello di attuare una rappresentanza generalizzata dei Colleghi e contribuire ad un’equa distribuzione delle risorse mediante una oculata rotazione, ferme restando le professionalità particolari che ognuno possiede o che può pensare di acquisire attraverso studi/formazione/riqualificazione nonché le situazioni di particolari responsabilità.
Alla fine, la voce unanime che è emersa dal tavolo è stata quella di riportare il tutto nella discussione sindacale e ciò lo si può fare – trattandosi di particolari funzioni tecniche – solo attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico, nel quale l’Amministrazione si incontrerà con le Rappresentanze Sindacali al fine di prendere in considerazione ogni elemento qualificante per la distribuzione delle risorse ed aumentare il più possibile la platea degli aventi diritto.
Il dott. Chiara e il Direttore Centrale del Personale hanno manifestato l’esigenza di partire subito nella fase di incontri poiché la procedura dovrà quanto prima essere operativa, – al più tardi – dal prossimo anno.
LA DELEGAZIONE UNSA (Veltri, Eremita, Paduano, Lamberti, Califano)

Roma, 18 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIE FISCALI – Salario accessorio incentivante – Il contributo UNSA

AGENZIE FISCALI

SALARIO ACCESSORIO INCENTIVANTE
IL CONTRIBUTO UNSA

Avviato il 13.09, con la regia del Dipartimento delle Finanze, un “Tavolo tecnico concernente il sistema incentivante delle Agenzie Fiscali di cui all’articolo 59 del D. Lgs n. 300/1999.”.
In concreto, si “istituzionalizza”, dopo diversi anni, una delle richieste unitarie (“Vertenza Fisco”), con l’obiettivo di individuare una soluzione in grado di eliminare la criticità rappresentata dalle famose somme “non spendibili” di salario accessorio assegnate alle Agenzie Fiscali (a tutto il 2021 oltre 120milioni di euro per le Entrate ed oltre 40 milioni di euro per le Dogane/Monopoli).
Quanto sopra, quale “famigerato” effetto sia dei vincoli generali di bilancio dello stato, il tetto di spesa all’annualità 2016, sia della “neutralità finanziaria” e della “media triennale” delle assegnazioni incentivanti (rispetto all’ex sistema “comma 165”), statuiti dall’articolo 1 comma 7 del D. Lgs. n. 157/2015.
Dobbiamo trovare un meccanismo che, in relazione al modello in agenzie voluto dal legislatore con la riforma del 1999, permetta di “ripristinare” il vincolo tra maggiori prestazioni quanto-qualitative (in ragione degli obiettivi di Convenzione sempre più sfidanti) e relative risorse di salario accessorio “incentivante” da attribuire a tutti i lavoratori.
Un meccanismo dinamico, rispetto all’attuale sistema statico e “disincentivante”, affinché le maggiori somme siano tutte “spendibili”, visto anche le prossime sfide da affrontare.
Dopo che i vincoli generali di spesa pubblica (“tetto salario accessorio”), la “neutralità finanziaria” e la “media triennale” hanno “soverchiato” il sistema incentivante delle Agenzie Fiscali, oseremmo dire “smontato”, anche in ragione dell’indirizzo “politico-amministrativo” di generale convergenza dei trattamenti accessori nell’Amministrazione Pubblica (comma 1 dell’articolo 23 del D. Lgs. n. 75/2017, una contraddizione in termini rispetto al modello delle agenzie), la CONFSAL – UNSA auspica, con forza, il superamento di questo meccanismo “disincentivante”.
Al termine del primo incontro di approfondimento la CONFSAL – UNSA ha consegnato un documento/contributo contenente valutazioni e proposte.
In particolare, riteniamo che anziché interventi “spot” (somme aggiuntive riconosciute a vario titolo con norma di legge), occorra un intervento “strutturale” sull’Integrazione della Quota incentivante affinché venga valorizzato, realmente e concretamente, il lavoro di tutti i colleghi. Occorrono modifiche normative da sviluppare quanto prima.
Vi terremo aggiornati.

Roma, 14 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

 

ADM – Riunione del 7 settembre 2023 – Incentivi funzioni tecniche – Ripartizione POER – Progressioni economiche

ADM

RIUNIONE DEL 07 SETTEMBRE 2023

INCENTIVI FUNZIONI TECNICHE – RIPARTIZIONE POER – PROGRESSIONI ECONOMICHE

In data 07 settembre 2023 si è svolto l’incontro presso la Direzione Centrale del Personale avente ad oggetto i seguenti punti:
• Incentivi per funzioni tecniche ai sensi decreto D.Lgs. 36/2023;
• ripartizione POER;
• progressioni economiche all’interno delle aree – art. 14 del nuovo CCNL delle Funzioni Centrali (3^ step).
Con riferimento al primo punto riguardante gli incentivi previsti dall’art. 45 del D.Lgs. 36/2023 è da sottolineare che alla riunione era presente anche il Dott. Chiara, firmatario della Determina Direttoriale prot. 490118/RU emessa in data 14.08.2023. Quest’ultimo nel suo intervento ha evidenziato le ragioni dell’emissione della Determinazione, annoverando sia motivi di ritardo rispetto alle previsioni normative che la modifica operata dal nuovo codice dei contratti pubblici attraverso il D.Lgs. 36/2023. Nel merito ha pure tentato di evidenziare che, secondo la prassi degli altri enti pubblici e le interpretazioni del dipartimento delle finanze, tali emolumenti non sono più soggetti alla contrattazione sindacale in quanto oggetto di una norma speciale il cui fine ultimo sarebbe quello di valorizzare e premiare i diversi profili tecnici amministrativi del personale pubblico e nel contempo ottenere annessi risparmi di spesa e riduzione dei tempi dei procedimenti.
In merito, la nostra Delegazione ha evidenziato con forza che tale atteggiamento, pur consci delle riflessioni sulle nuove disposizioni normative, non è sindacalmente accettabile per il fatto di aver emesso una Determinazione senza alcuna specifica informativa, anche in virtù delle innumerevoli riunioni che si erano tenute per ben due anni sull’argomento e che avevano portato ad un Accordo sindacale con relativo Regolamento. Si è ritenuto, invece, procedere ad una intempestiva emanazione di Determinazione senza confronto sindacale alcuno. Tutte le OO.SS. presenti hanno concordato che tale atteggiamento rimane inaccettabile in quanto gli emolumenti aggiuntivi per il Personale devono essere trattati a livello sindacale. Il Direttore Chiara, dopo un lungo dibattito, pur manifestando la sua intenzione di non operare alcuna sospensiva della predetta Determinazione, e con l’assenso del Direttore del Personale titolare del tavolo sindacale, si è riservato di dare una risposta alle richieste di eventuale modifica da parte sindacale.
Il secondo punto, aggiunto successivamente alla originaria convocazione, ha riguardato la ripartizione delle POER tra centro e territori. All’incontro era presente il Direttore Saracchi che ha manifestato la necessità di assegnare agli uffici centrali (che sono stati già oggetto di riorganizzazione), le figure che dovrebbero collaborare con i Dirigenti delle nuove articolazioni. A tale proposito, il dott. Saracchi ha illustrato i criteri sui quali si fonderebbe la proposta di ripartizione delle POER che, partendo dall’assunto dell’invarianza dei finanziamenti, potrebbero essere aumentate di circa 22 unità. L’aumento delle posizioni si otterrebbe intervenendo su una diversa ripartizione delle tre fasce economiche di remunerazione delle POER.
La nostra Delegazione ha ricordato che non è accettabile tale proposta, che ricorda piuttosto il gioco dei bussolotti, che darebbe proporzionalmente al centro ulteriori POER oltre quelle consolidate che noi ritenevamo già eccedenti in quanto sul territorio insistono realtà di complessa gestione.
Il nostro Coordinamento aveva da tempo richiesto all’ Amministrazione, al fine di avere un quadro di riferimento, il piano completo della riorganizzazione che riguarda non solo il Centro, ma le Direzioni Territoriali, gli UD e i Monopoli. Della più volte ventilata riorganizzazione (sono trascorsi ormai 4 anni) e, per colmare tale ritardo, è stato giocoforza prorogare più volte le figure di responsabilità (Poer, Po e Idr). Quanto oggi viene richiesto dall’Amministrazione non risponde ad un profilo logico, in quanto destinare figure di responsabilità senza aver ben delineato la globalità delle strutture di destinazione sarebbe un’operazione monca. Sul territorio insistono ancora UD e UM retti ad interim da Dirigenti magari con sede a più di cento chilometri ma tali Uffici spesso sono privi di una Poer, anche le Direzioni Territoriali spesso necessitano di maggiori Poer visto che la precedente riforma ha addossato ai Dirigenti Affari Generali delle DT una quantità spropositata di funzioni.
Quindi relativamente alla proposta riguardante la ripartizione delle POER (con destinazione i soli uffici centrali), la nostra Delegazione ha evidenziato la sua inopportunità e rappresenterebbe solo una quota di riorganizzazione che invece va inquadrata con quella complessiva del territorio.
Abbiamo inoltre sottolineato che la gestione delle POER non deve far perdere di vista quanto stabilito dal vigente CCNL/Funzioni Centrali ovvero l’istituzione di una “QUARTA AREA” per le Elevate Professionalità. L’adempimento di tale previsione darebbe maggiore dignità al Personale nonché sicurezza e certezza delle professionalità necessarie all’ Amministrazione per un funzionamento garantito nel tempo. Il direttore Saracchi si è impegnato a riportare la sintesi emersa dai vari interventi al Direttore Alesse.
Per quanto attiene al terzo punto dell’incontro, trattato per ultimo (ma non per minore importanza), è stato affrontato l’argomento delle progressioni orizzontali (differenziali stipendiali secondo il vigente CCNL).
La proposta dell’ Amministrazione per attuare le progressioni orizzontali è stata improntata su di un unico step procedurale per tutti gli aventi diritto (1^, 2^ e 3^ area), in quanto ricordiamo che il vigente CCNL non prevede più le fasce all’interno delle aree e quindi i fruitori dei differenziali stipendiali vanno individuati tra i dipendenti di una stessa area con i criteri previsti dal contratto, in sintesi: valutazione (ultimi tre anni), professionalità acquisita, titoli di studio/incarichi ricoperti, secondo una proporzione valorizzata di percentuali che per un totale 100 si attesterebbero come 40%, 40% e 20%. Indubbiamente, la valutazione entra in campo in modo rilevante a pari merito con la professionalità acquisita. Tornando alla valutazione è stato rappresentato che ancora oggi non risultano notificate le schede di valutazione dell’anno 2022 e quindi si pone un problema che riguarda l’attribuzione di detto ponteggio.
Ai fini dei punteggi riguardanti l’esperienza professionale maturata è stato poi rilevato che tale argomento necessita di un puntuale approfondimento e comunque nell’immediato è stata manifestata l’esigenza di valorizzazione le fasce di originaria appartenenza. Per gli ulteriori criteri inseriti nell’esperienza professionale, abbiamo evidenziato che secondo una nota emessa dall’amministrazione a firma dell’ex direttore del Personale Aronica, non vi può essere riconoscimento di punteggio riguardante gli incarichi dirigenziali. Per i titoli di studio, fermo restando le proposte che sono state avanzate riguardo alla modifica di attribuzione dei punteggi, abbiamo manifestato anche qui la necessità di riconoscimento e l’equiparazione dei diplomi di scuola secondaria di secondo grado quinquennali a quelli di quattro anni.
Trattandosi di una procedura di tipo esteso, è indubbio che si dovranno trovare soluzioni per evitare graduatorie “piatte” in cui la differenza verrebbe relegata all’ età o agli anni di permanenza dell’area. Saremo attenti e propositivi al fine di orientare le scelte e le determinazioni del tavolo volte a ricercare soluzioni compatibili.
A breve dovremmo essere riconvocati per portare possibilmente a destinazione gli argomenti trattati nella giornata del 7 settembre u.s..
LA DELEGAZIONE TRATTANTE (Veltri, Eremita, Paduano, Lamberti, A. Damiano, Califano)

Roma, 11 settembre 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ADM – Quale futuro per le Dogane?

ADM

QUALE FUTURO PER LE DOGANE? CON LO SGUARDO PROIETTATO VERSO IL 2040, QUALE MODELLO È PREFERIBILE PER LA DOGANA ITALIANA?

La recente riorganizzazione delle strutture centrali di ADM e quella, tutt’ora in fieri, delle strutture territoriali e degli uffici possono già essere studiate in funzione dei nuovi modelli proposti a livello europeo?

L’interrogativo è di tutta attualità alla luce del fatto che la proposta di emanare un nuovo codice doganale europeo, recentemente presentata dalla Commissione al Parlamento europeo ed al Consiglio, ed in particolare le disposizioni finali del titolo XV, includono un calendario in base al quale l’autorità doganale dell’UE sarà gradualmente istituita e dovrebbe assumere i suoi compiti a partire dal 2028.

La scelta riformatrice delle istituzioni unionali è marcatamente orientata all’accentramento di alcune funzioni ed attività a livello europeo.

Elementi distintivi saranno, appunto, la creazione di un’unica Autorità doganale e di un hub unico a livello europeo per la raccolta e la gestione dei dati.

Le criticità, a cui la scelta di questo modello mira a dare delle risposte efficaci, stanno principalmente nel fatto che, a fronte di una legislazione doganale unica, contenuta principalmente nel CDU, l’applicazione si è presentata frammentaria e disarmonica, sia per la mancanza di una unica governance, sia per la non uniforme gestione del dato, soprattutto in materia di analisi del rischio.

Da qui, le distorsioni dei traffici verso quei Paesi a “maglie larghe” o con sistemi sanzionatori più miti, tutto a vantaggio degli operatori infedeli ed a svantaggio di quelli compliance e soprattutto del bilancio dell’Unione.

A tutto ciò si è aggiunto il rodaggio, non sempre breve, di uniformi sistemi informativi e la loro, a volte scarsa, interoperabilità con altri sistemi gestiti da autorità pubbliche o attori privati.

Il polo di dati doganali dell’UE sarà sviluppato gradualmente, a partire dal nuovo approccio per il commercio elettronico che è stato il settore che ha presentato maggiori criticità, soprattutto per la gestione delle dichiarazioni di valore non superiore ai 150 euro e pertanto esenti dai dazi che hanno costituito una percentuale importante del totale delle operazioni.

Nel progetto in esame, gli operatori potranno iniziare a utilizzare l’hub dei dati doganali dell’UE a partire dal gennaio 2032 e sarebbero obbligati a farlo entro il 2037, quando sarà pienamente operativo.

A prima   vista potrebbe apparire un orizzonte temporale che consente scelte, medio tempore, libere dal punto di vista organizzativo; ma a ben vedere così non è.

Facciamo alcuni esempi.

La gestione dell’analisi del rischio accentrata a livello europeo comporterà la necessità di avere una struttura centrale delle autorità doganali nazionali organizzata in senso dinamico per dialogare quotidianamente con il polo centrale europeo, che sarà competente ad emettere raccomandazioni di controllo, e con le strutture territoriali. Queste ultime, a loro volta, dovranno essere perfettamente a conoscenza delle realtà operative ricadenti nella loro competenza, per orientare gli uffici verso controlli mirati, tenuto anche conto che gli stessi saranno sempre più diretti nei confronti dei soggetti e non delle singole o di gruppi di operazioni doganali.

Analogamente, la scelta potrebbe essere di avere, già a livello di direzione territoriale, dei nuclei appositi che si muovono autonomamente o a supporto dei nuclei verifiche incardinati presso gli uffici.

Altro esempio può essere dato dal diverso assetto organizzativo immaginabile a seconda che  l’operatività dell’ufficio sia legata ad importazioni, esportazioni o transiti.

Il meccanismo del nuovo codice, infatti, sposta l’asse del luogo di sdoganamento da quello dello sbarco delle merci a quello della sede dell’operatore, soprattutto in ordine ai controlli ed alla contabilizzazione delle risorse proprie. Ecco allora che, i così detti uffici interni e soprattutto quelli competenti su bacini industriali medio-grandi, andranno potenziati, sia in termini di risorse umane che di mezzi da destinare alle verifiche.

Nel mentre, gli uffici tradizionalmente legati alle operazioni di sdoganamento – soprattutto quelli portuali – vedranno decrescere la loro operatività a fronte di un prevedile aumento delle operazioni in regime di transito che, come noto, porta ad altre esigenze in termini di orari di apertura degli uffici e di aliquote di personale da destinare ai relativi turni di servizio.

Od ancora, i modelli organizzativi orientati verso la gestione a mezzo di single windows saranno di gran lunga preferiti, soprattutto in tema di concessione e gestione delle autorizzazioni, a strutture parcellizzate atte a seguire solo una parte del processo.

Sono solo alcuni fra i molti esempi che potrebbero trarsi dal quadro che si prospetta sulla base del progetto del nuovo codice doganale.

E se è vero, come è vero, che le decisioni attuali della Commissione, volte ad orientare le decisioni del Parlamento e del Consiglio potrebbero subire modifiche, anche importanti, ad esito delle prossime elezioni europee, è altrettanto vero, oltre che razionale, prendere atto che alcuni processi di evoluzione normativa paiono muoversi in un senso difficilmente reversibile, tenuto conto degli scenari dati dall’evoluzione del commercio internazionale e dalle regole dettate in sede WTO.

Come organizzazione sindacale attenta, da sempre, ad anticipare quelle che possono essere le ricadute sul personale dei nuovi scenari normativi, confermiamo il nostro impegno a confrontarci con l’Amministrazione doganale italiana, oltre che in ambito UFE con le istituzioni unionali, affinché il personale doganale possa essere sempre più protagonista consapevole del proprio futuro.

 (Il Vice-Coordinatore Nazionale – Fici)

Roma, 31 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

AGENZIA ENTRATE – Concorso – Piattaforma e-learning GRATUITA per tutti!

CONCORSO AGENZIA DELLE ENTRATE

CONFSAL UNSA RENDE DISPONIBILE A TUTTI E GRATUITAMENTE LA PIATTAFORMA E-LEARNING PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO

Ai colleghi dell’Agenzia delle Entrate

Ai quadri sindacali del Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali Confsal-UNSA

Care colleghe e cari colleghi,
come noto, l’Agenzia delle Entrate ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di n. 3.970 funzionari da destinare ad attività tributaria, e di n. 530 funzionari da destinare ai servizi di pubblicità immobiliare.
Nello spirito collaborativo e di continua tutela dei colleghi che ha sempre caratterizzato le iniziative operate da questo Coordinamento, sarà resa disponibile, a titolo gratuito, la piattaforma di formazione in modalità e-learning a tutti i colleghi, tirocinanti, concorsisti eventualmente interessati.
Al momento e nelle more del loro ampliamento, i corsi attualmente disponibili in piattaforma, realizzati da esperti in materia e disponibili h24, 7 giorni su 7, sono i seguenti:
1. Fiscalità degli enti non commerciali
2. Diritto Amministrativo
3. Catasto
4. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
5. Fiscalità internazionale
6. Interpello
7. Conservatoria
8. Stime e OMI
9. Accertamento IVA
10. Servizi Agili dell’Agenzia
11. Legale tributario
12. Imposta sul valore aggiunto (IVA)
13. Servizi Fiscali
14. Etica e Anticorruzione
15. Servizi Fiscali DD.RR.
16. Liquidazione automatizzata (in corso di realizzazione)
17. Controllo automatizzato (in corso di realizzazione)
18. Normativa del lavoro (in corso di realizzazione)

L’accesso alla piattaforma avverrà attraverso delle credenziali personali, da non condividere, che saranno inviate all’indirizzo di posta elettronica indicato in fase di richiesta, a valle dell’approvazione della richiesta di accesso da parte del Coordinatore Nazionale, con l’ausilio dei Coordinatori Regionali.
Ciò premesso, per coloro che sono interessati all’accesso alla piattaforma è necessario contattare i Coordinatori Regionali Agenzie Fiscali ai recapiti (e-mail e cellulare) disponibili sul sito del coordinamento (https://coordinamento.salfi.it/), menu “Regioni”.

A tal proposito sarà necessario fornire i seguenti dati anagrafici:

  • Nome e Cognome
  • Codice Fiscale
  • Indirizzo e-mail
  • Comune di nascita
  • Data di nascita
  • Regione per la quale si concorre.

Sarà cura dei Coordinatori Regionali, ciascuno per quanto di propria competenza, procedere ad un preventivo lavoro di raccordo delle istanze pervenute, secondo le modalità concordate.
Ad ogni buon conto, è utile sottolineare, nuovamente, che lo strumento è fornito come ulteriore ausilio alla preparazione al concorso, è totalmente gratuito, è accessibile a tutti e non garantisce in alcun modo il superamento della prova scritta.
È, come già indicato, un’ennesima dimostrazione di vicinanza per tutti i colleghi, presenti e futuri.
Sicuro del gradimento dell’iniziativa, si porgono i più cordiali saluti.

Roma, 29 agosto 2023

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI