Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Richiesta ritiro nota unilaterale sulla sicurezza – Nota unitaria 3 ottobre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Ritiro Nota unilaterale sulla sicurezza per violazione degli artt. 7, comma 6, lettere k) o); 8 comma 4; 9, commi 1 e 2 del CCNL Comparto Funzioni Centrali per gli anni 2019-21

NOTA UNITARIA DEL 3 OTTOBRE 2022

Riportiamo in allegato la nota unitaria redatta per il ritiro della nota unilaterale sulla sicurezza.

Cordiali saluti.

Roma, 3 ottobre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Firmata la preintesa per la seconda tranche di progressioni – Comunicato unitario 3 ottobre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

FIRMATA LA PREINTESA PER LA SECONDA TRANCHE DI PROGRESSIONI
Il punto sulle procedure interne in essere e sui concorsi in svolgimento

COMUNICATO UNITARIO DEL 29 SETTEMBRE 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro del 29 settembre 2022.

Cordiali saluti.

Roma, 3 ottobre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Niente accordo sulla sicurezza – Comunicato unitario 29 settembre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

NIENTE ACCORDO SULLA SICUREZZA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE 

L’Agenzia propone di smantellare le misure anti-Covid e le relazioni sindacali sulla sicurezza e presenta una proposta che non accetta di negoziare

Il sindacato unitariamente la respinge e diffida ad applicare immediatamente la norma che prevede lo smart working per i fragili fino al 31 dicembre 2022

COMUNICATO UNITARIO DEL 29 SETTEMBRE 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro del 29 settembre 2022.

Cordiali saluti.

Roma, 29 agosto 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 23 settembre 2022 – La storia infinita della riorganizzazione

ADM – RIUNIONE DEL 23 SETTEMBRE 2022

La storia infinita della riorganizzazione
Altre problematiche ancora in sospeso

L’incontro sindacale del 23 settembre 2022, tanto atteso per l’oggetto della convocazione almeno della prima parte, è risultato una parvenza di informazione che nulla ha apportato a quanto già si sapeva sull’argomento.
Argomento che verteva sul “riordino degli assetti organizzativi territoriali” facendo riferimento alla “istituzione di strutture con competenze trasversali ai settori di imposta gestiti (accise, dogane e monopoli)” insieme ad altre inerenti agli “ambiti portuali e aeroportuali”, strutture che complessivamente prevederebbero 199 unità organizzative rette da Dirigenti di 2A fascia e da Poer.
Dopo quasi due anni di annunci di cambiamenti organizzativi iniziati con “atti di efficientamento” riguardanti sia le direzioni centrali che le direzioni regionali/interregionali sembrava fosse arrivato il momento di conoscere nei particolari almeno i cambiamenti inerenti agli uffici direttamente operanti sul territorio: gli Uffici delle dogane e gli Uffici dei monopoli nonché le relative SOT. L’informazione invece si è risolta nella mera illustrazione della necessarietà della riorganizzazione degli uffici in questione.
La mancata informazione in merito alla sostanzialità dei cambiamenti lascia, quindi, in sospeso il termine di avvio delle nuove strutture nonché, principalmente, l’individuazione delle stesse. Di conseguenza restano non conosciute tutte le inerenti situazioni ovvero quali saranno i criteri mediante i quali verranno individuate le Poer messe a capo delle molte strutture previste per le stesse (108), quali saranno i criteri di graduazione degli uffici e dell’aggiornamento dei livelli retributivi di Dirigenti e Poer. Soprattutto resta in sospeso la composizione delle nuove strutture ovvero con quali organici potranno funzionare, mediante quali organigrammi, con quali carichi di lavoro, con quale ridistribuzione delle professionalità anche in relazione ai “nuovi profili professionali” reperiti con la prima tornata di concorsi e da reperire con quella in itinere che presupporrebbero, di conseguenza, anche gli obiettivi e i carichi di lavoro delle nuove strutture.
Infine, l’attuale indeterminatezza riguardo alle nuove strutture impedisce anche la trattazione degli incarichi inerenti a P.O. e IDR prorogati più volte sempre a causa delle annunciate e /o attese partenze delle nuove strutture.
Chiaramente, laddove si dovesse pervenire alla riorganizzazione delle “strutture locali”, restano ancora in sospeso la più volte auspicata “regionalizzazione” e l’individuazione degli uffici centrali già variamente rivisitati. In particolare dall’incontro è emerso che la riorganizzazione delle strutture locali sembra essere autorizzata nell’ambito dell’attuale Regolamento di Amministrazione, mentre ad oggi non risultano autorizzazioni a procedere per il resto: tutto ciò palesa le difficoltà, forse sottovalutate, che la riorganizzazione di una intera Amministrazione può comportare.
In risposta alle varie osservazione l’Amministrazione ha annunciato che tra 7/10 giorni presenterà l’illustrazione della riorganizzazione degli uffici locali.
Terminata l’informativa sulla riorganizzazione si è passati a ridiscutere dell’Accordo sugli incentivi per funzioni tecniche, oggetto di precedenti incontri, al fine di arrivarne a una definizione. L’Amministrazione ha chiesto alle OO.SS. ulteriori indicazioni rispetto alla bozza proposta nell’ultimo incontro, per limare gli ultimi dettagli prima della firma dell’accordo. In risposta si è chiesto di garantire un monitoraggio puntuale degli effetti dell’accordo, di allargare compatibilmente alla specifica funzione la platea dei partecipanti, la rotazione degli stessi ed in ogni caso di adottarlo in via sperimentale per una successiva verifica delle ricadute. L’amministrazione preso atto di quanto rappresentato, presenterà in una prossima riunione un’ipotesi di accordo che terrà conto delle considerazioni espresse dalle OO.SS.
Si è chiesto lo stato d’arte degli idonei alla procedura verticale dalla II alla III Area, considerata la volontà già espressa dall’amministrazione di inquadrarli in III Area. In merito è stato ribadito che si è in attesa del Dpcm autorizzativo, che dovrebbe giungere a breve, fatto che, tranne imprevisti, porterebbe entro ottobre a garantire ai colleghi il passaggio di Area. Si segnala, inoltre, che l’Amministrazione prevede di pubblicare entro il 15 ottobre p.v. le graduatorie per le progressioni economiche entro le Aree. E’ stato richiesto all’Amministrazione di programmare celermente, tenuto conto delle aspettative del personale, una serie di incontri sia al fine della sottoscrizione di un accordo stralcio sul Fondo del personale 2021, che per dare il via alle varie fasi procedurali per una seconda procedura di sviluppi economici all’interno delle Aree nel corso del 2022.
In merito agli incarichi di responsabilità in scadenza al 30 settembre c.a. saranno prorogati in linea di massima al 31.12.2022. Infine è stato ribadito la necessità di arrivare quanto prima a un accordo sul lavoro agile e alla definizione delle famiglie professionali come sancito dal CCNL Comparto Funzioni Centrali 2019/2021.
LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Damiano)

Roma, 26 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Primo incontro per il rinnovo dell’accordo sulla sicurezza COVID

AGENZIA ENTRATE
PRIMO INCONTRO PER IL RINNOVO DELL’ACCORDO SULLA SICUREZZA COVID

Mercoledì 14 settembre si è tenuto il primo incontro relativo al rinnovo dell’Accordo Sicurezza del 28.04.2022 in scadenza al 30 settembre prossimo. La Parte Pubblica ha presentato una bozza di Accordo molto stringata in cui, di fatto, propone il superamento della più gran parte dei presidi stabiliti appena 5 mesi orsono. Il documento non contempla, ad esempio: le barriere protettive agli sportelli, i DPI per i funzionari in servizio esterno, la riconferma dell’utilizzo di fasce di flessibilità più ampie in ingresso ed in uscita. Sul presupposto che le normative sarebbero mutate, propone l’utilizzo facoltativo delle mascherine e la riduzione delle distanze tra le postazioni ad 1 metro. Probabilmente ciò che maggiormente colpisce è l’assenza di previsioni specifiche per la tutela dei fragili ed il superamento dei tavoli permanenti sulla Sicurezza in sede territoriale.
CONFSAL-UNSA ha esortato a non abbassare la guardia; la variante COVID in corso è, probabilmente meno pericolosa, ma andando incontro all’inverno è opportuno fissare regole anti-COVID che mantengano un prudente presidio del rischio.
Sebbene lo scenario normativo sia modificato, abbiamo proposto un approccio diversificato a seconda delle attività: in tutti i casi in cui si entra a contatto con soggetti esterni occorre tenere un presidio alto, negli spazi non aperti al pubblico si possono condividere ulteriori riflessioni.
Pertanto abbiamo proposto la conferma dei plexiglass negli spazi in cui si ricevono i contribuenti e la prescrizione dei dispositivi durante i servizi esterni. Nella stessa direzione abbiamo chiesto, con forza, la conferma della previsione di fasce di flessibilità più ampie che consentano ai lavoratori di evitare sia l’utilizzo di mezzi pubblici sovraffollati che gli assembramenti negli spazi comuni. Al contrario, negli spazi non aperti al pubblico, l’utilizzo della mascherina può diventare facoltativo a condizione che si garantisca un opportuno distanziamento delle postazioni, che non può scendere sotto i 2 metri. Naturalmente laddove gli stabili non garantissero tale distanziamento si dovrà disporre la presenza alternata nelle stanze anche con l’utilizzo dello smartworking. Ancora abbiamo chiesto di prevedere un presidio speciale per i fragili, atteso che un decreto di prossima emanazione dovrebbe garantire a costoro il lavoro agile senza rientri. Su tutto abbiamo rappresentato che l’Accordo Nazionale deve prevedere l’immediata convocazione dei tavoli periferici finalizzati a declinare il primo secondo le specifiche esigenze locali.
Abbiamo colto l’occasione per porre all’ordine del giorno il tema della pulizia degli ambienti di lavoro. È sempre più evidente l’insufficienza delle ore assegnate alle ditte preposte, che non consentono di eseguire la pulizia approfondita di tutti gli spazi, quanto mai necessaria anche per il contenimento della diffusione dei virus. Abbiamo ammonito la Parte Pubblica a non rincorrere inopportune spending review su un capitolo di bilancio quale quello delle pulizie, ad aumentare gli investimenti e ad intraprendere un monitoraggio più stringente sulla corretta esecuzione dei contratti.
La Parte Pubblica ha dichiarato di poter condividere alcune delle proposte sindacali quali la dotazione dei plexiglass ed un intervento in merito al tema delle Pulizie. Su questo specifico punto ha ammesso la necessità di verificare la capacità di presidio della prestazione effettuata dai responsabili soprattutto nelle strutture periferiche. Parte Pubblica ha aggiunto che non vi è una carenza di fondi, che sono anche stati aumentati proprio per garantire i presidi anti-COVID ed ha spiegato che gli uffici preposti delle DR dispongono di un ampio plafond di “ore straordinario” da assegnare all’occorrenza alle DP che ne facciano richiesta, specificando che l’input deve giungere dai direttori provinciali.
Parte Pubblica si è detta anche disponibile a valutare specifiche previsioni per i soggetti fragili, soprattutto alla luce del Decreto in corso di approvazione. Al contrario si è dichiarata ferma sulla posizione di voler ridurre le distanze tra le sedute ad 1 solo metro. Su questo aspetto abbiamo ribadito che prevedere postazioni a distanza di un metro significa voler certificare, con l’assenso dei sindacati, l’esistenza di Uffici-pollaio, argomentando che non riteniamo ammissibile, considerate le dimensioni delle scrivanie e degli arredi, consentire che due colleghi seduti stiano tra loro ad una distanza di appena un metro.
Infine la Direttrice, dott.ssa Caggegi, ha proposto un rinvio della riunione utile a sviluppare la riflessione delle Parti per giungere ad un documento condiviso.
In merito alle procedure di progressione economica il delegato di Parte Pubblica dott. Campanella ha affermato che entro pochi giorni sarà pubblicata la graduatoria della prima tranche, in modo da poter rispettare i termini per il varo della seconda tranche entro l’anno. Il dott. Campanella ha anche dichiarato che un rallentamento nella procedura è stato causato dall’esigenza di verificare centinaia di richieste di variazione dei punteggi da parte dei lavoratori. Considerata la diffusione del problema, le organizzazioni sindacali hanno chiesto uno specifico incontro sul tema.
(LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA – Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 16 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Firmato l’accordo sul Fondo 2020, con qualche distinguo…

AGENZIA DELLE ENTRATE

Firmato l’accordo sul Fondo 2020, con qualche distinguo

Dopo diverse sessioni negoziali è stato finalmente firmato l’accordo sul Fondo Salario accessorio 2020.
Diciamo subito una firma necessaria ed opportuna, in ragione dell’importanza dell’argomento e soprattutto del lungo tempo trascorso dalle prestazioni effettuate.
Osserviamo, purtroppo che nonostante le sollecitazioni e le rassicurazioni, i colleghi avranno “in tasca” il salario accessorio (al di là del solito acconto) non prima dell’inizio del 2023 ovvero dopo oltre 24 mesi dal lavoro svolto.
Un intervallo temporale che qualcuno definisce “incomprimibile”, ma che potrebbe essere correttamente ridotto se non si creassero sempre ostacoli e difficoltà che potrebbero essere tranquillamente eliminati.
Nel contempo la Rappresentanza dei lavoratori si trova nella necessità di esercitare appieno la funzione tutoria anche per recuperare somme che inopinatamente sembrano “svanire”.
Inutile dire che tetti di spesa ed altre disposizioni vigenti, vanno a “falcidiare” le somme che vengono assegnate a titolo di incentivazione (sic!) del personale.
Come sottolineato in diversi incontri anche di carattere politico, a parere della CONFSAL –UNSA è definitivamente “rotto” il legame prestazione lavorativa – controprestazione salariale (vincolo sinallagmatico) che era alla base della riforma in Agenzia Fiscale, come significativo aspetto della più elevata efficienza, funzionalità e capacità prestazionale recuperata dalla “macchina fiscale”.
Questo aspetto, unitamente alla gravissima carenza di personale, rendono problematica l’applicazione di qualsiasi piano aziendale ed il raggiungimento di qualsiasi obiettivo quanto-qualitativo.
Noi continueremo a batterci per la rimozione di questi ostacoli strutturali prima che sia troppo tardi, ma gli effetti di questi “macigni” sono già tutti presenti, a partire dai carichi di lavoro e del benessere di tutti i funzionari in servizio.
L’accordo è visionabile sul nostro sito e la delegazione provvederà agli opportuni approfondimenti e chiarimenti, anche attraverso un notiziario “tecnico”.
In questa sede vogliamo solo sgombrare il campo da “inutili” polemiche.
Come espresso formalmente in diverse occasioni (agli atti) e come evidenziabile dai documenti allegati (che possono essere letti per chi ne abbia voglia come elementi ulteriori di chiarezza), la delegazione CONFSAL – UNSA mai si è “sognata” di non “addivenire” ad una soluzione negoziale che prevedesse una maggiorazione salariale “mirata” nei confronti dei colleghi che hanno essenzialmente svolto attività indifferibili obbligata in ufficio.
Ciò nel pieno rispetto dell’accordo di programma del 16 luglio 2021 che testualmente recitava “Di attribuire al personale che durante il periodo da aprile a dicembre 2020, è stato chiamato a rendere la propria prestazione lavorativa in presenza in quanto assegnato ad attività indifferibili eseguibili solo sul luogo di lavoro, una specifica indennità per ogni giornata di lavoro in sede, utilizzando le risorse disponibili per la contrattazione integrativa a carico del FDR 2020 con prioritaria finalizzazione al suddetto scopo. Per la definizione analitica dei criteri si rinvia a successivo prossimi incontro.”
Avremmo, pertanto, voluto lavorare solo su questa definizione analitica per non lasciare spazi a dubbi interpretativi di norme di legge e regole contrattuali.
Non avremmo voluto creare “guerre di religione” tra chi ha preso i ristori (ricordiamo fondo ad hoc correlato con i risparmi di gestione su buoni pasto e straordinari) e chi prende salario accessorio “aggiuntivo” di cui al globale Fondo.
Le disposizioni legislative e contrattuali non fanno distinguo tra lavoro agile e lavoro in presenza, e d’altronde come sempre fatto in Agenzia delle Entrate l’accessorio medesimo è attribuito in relazione ai compiti ed alle funzioni svolte (e quindi in relazione alla qualità e quantità del lavoro prestato).
Abbiamo voluto fare un lavoro di qualità, come sempre, al servizio di tutti.
La pandemia è stata una parentesi (che ci auguriamo chiusa, ma così non sembra) nella quale ci siamo esercitati per innalzare al massimo i profili di sicurezza e di prevenzione protezione (siamo stati tra i primi della classe) e riteniamo, pur nella considerazione di cui sopra circa il vincolo prestazione-controprestazione, che l’Agenzia debba continuare, con il Sindacato, a mantenere alta la qualità negoziale, soprattutto lì dove spesso ad un livello superiore, soprattutto politico, si vogliono invece ridurre gli spazi dedicati al sistema relazionale.

Cordiali saluti.

Roma, 8 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Piano Aziendale e Convenzione 2022 – Comunicato unitario 5 settembre 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

PIANO AZIENDALE E CONVENZIONE 2022: UN LIBRO DEI SOGNI CHE NON PUÒ IN ALCUN MODO ESSERE AVALLATO DAL SINDACATO
Non ci sono 4.000 nuove assunzioni elencate nel piano, vanno rivisti gli obiettivi e modificate le linee guida unilaterali sullo smartworking. Il Governo avrebbe dovuto fare molto di più per investire sul fisco, anche in regime di “disbrigo di affari correnti”

COMUNICATO UNITARIO DEL 5 SETTEMBRE 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito degli incontri sul Piano Aziendale dei giorni scorsi.

Cordiali saluti.

Roma, 5 settembre 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Una politica di servizio, non una politica… – Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIA DELLE ENTRATE
Per un Paese moderno, per la salvaguardia di una strategica Amministrazione, per una valorizzazione concreta di tutti i colleghi in servizio:
Una Politica di servizio, non una politica di mero “cabotaggio”.

 

Non possiamo sempre sfidare il tabù delle “fatiche di Sisifo” (ovvero lavorare affinché gli sforzi producano comunque risultati e non come Sisifo che non otteneva risultati) ovvero quello di dover scalare “aspre montagne” come Rappresentanti dei lavoratori del fisco, per veder riconosciuto ai colleghi il diritto al “giusto” salario accessorio nonché per vedere correttamente “valorizzati” i percorsi sia negoziati che anche solo “concertati” con l’Agenzia, su tutti i temi di interesse nessuno escluso (dal salario accessorio al sistema di valutazione, dalle figure professionali più “spiccate” alla vera conciliazione vita – lavoro, dal benessere di tutti i lavoratori – anche rispetto agli spazi-uffici – ai percorsi di carriera, da una organizzazione lavorativa al passo con i tempi alle nuove modalità di esercizio dei compiti, l’elenco non è esaustivo).
Ma entriamo nel dettaglio
Come OO.SS. abbiamo dovuto unitariamente riprendere una “Vertenza Fisco”, dopo 30 mesi di pandemia e con una emergenza sanitaria tutt’altro che esaurita, perché le tematiche in “questione”, nel frattempo, hanno manifestato un forte aggravamento, con negative ricadute in capo ai Lavoratori.
Sia da soli, come CONFSAL – UNSA (vedasi, tra l’altro, la nota politica del 16 novembre scorso) che unitariamente alle altre OO.SS. nel corso dell’intera legislatura, ma dovremmo dire da sempre, abbiamo segnalato le fortissime criticità sul versante delle risorse finanziaria da destinare al salario accessorio, sia in termini di “quantum” sia in termini di tempistica di liquidazione, e sulle risorse umane.
Sulle risorse finanziarie ed in particolare sul “quantum”, come oramai è noto, si è definitivamente “spezzato” il legame tra la prestazione “quanto-qualitativa” e la controprestazione (remunerazione).
Questo è il più grave punto di caduta di un modello, quello delle Agenzie Fiscali, abbandonato a sé stesso da una Autorità Politica sicuramente “disattenta” ma probabilmente “scientemente” colpevole.
Una Quota Incentivate di Convenzione tradotta, nei fatti, in una posta storica immutata nel tempo (somma identica sin dalla data di nascita delle Agenzie) ed una ulteriore Quota accessoria (al di là della derivazione normativa, ieri decreto ministeriale cosiddetto “ex comma 165” oggi decreto ministeriale cosiddetto “ex dlgs.157”) oggetto di taglio con il “macete” che, in pratica, non incentivano alcunché.
Basti dire, per concretezza, che in ragione dei “tetti di spesa” stabiliti per legge ed ancora oggi non superabili per l’intero “mondo” del pubblico impiego, oltre 127 milioni di euro pur ricevuti in dotazione dalle disposizioni vigenti non possono essere distribuiti al personale.
La somma non spendibile corrisponde, all’incirca, ad una delle quote incentivanti ricevute.
Pertanto, il salario accessorio dei colleghi in servizio non è in alcun modo collegabile con l’incentivazione, anno per anno, del personale.
Questo è lo stato dell’arte e questo da sempre abbiamo evidenziato con forza e solo in parte recuperato come somma (qualche decina di milioni di euro, circa quaranta, rispetto alla cifra sopra riportata), in ragione degli sforzi sindacali posti in essere.
Ed è successo anche questa volta con l’annualità 2020.
I milioni di euro (circa 8) mancanti per le prestazioni convenzionali extra, in ragione delle ricadute della pandemia sui “ricavi” dell’Agenzia hanno richiesto uno “sforzo” di recupero, altrimenti sarebbero andati a “gonfiare” il montante delle somme mancanti all’appello.
Ci sono voluti tre mesi per consolidare la cosiddetta “costituzione” del Fondo, sempre in presenza di quella consistentissima dotazione (oltre 127 milioni di euro) non spendibile.
Per non parlare, altresì, delle Risorse Umane.
Tutte le “invenzioni” normative e regolamentari predisposte dal legislatore nello scorso quindicennio (blocco del turn over, parziale sblocco dello stesso turn over, facoltà “assunzionali” da utilizzare in termini parziali ovvero totali) non solo non hanno permesso di consolidare un adeguato livello occupazionale nella strategica Agenzia delle Entrate, ma hanno aperto, invece, una “voragine” senza fondo.
Nonostante qualche concorso in itinere, nonostante la possibilità, nel breve e medio termine, di espletare nuovi concorsi, il dato di fatto inconfutabile è:
organico teorico oltre 43 mila dipendenti (funzionari e dirigenti), organico effettivo al 31.12.2021 inferiore a 30 mila unità.
Non è necessaria alcuna altra considerazione.
Questo è il plastico effetto dei “pesantissimi” interventi pensati per l’intera P.A. e delle ricadute dei medesimi sull’Agenzia delle Entrate.
Se poi l’obiettivo politico sotteso era quello di impedire il funzionamento più efficiente e più funzionale della struttura, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto.
Il tutto “disconoscendo” la riforma in Agenzia dell’inizio millennio e “schiacciando” tutti gli sforzi posti in essere dalle persone di buona volontà per rimediare ad un disastro annunciato (e da noi chiaramente intravisto nonché denunciato da oltre un quinquennio – vedi riunioni presso il Dipartimento delle Finanze ed incontri politici nelle sedi parlamentari e governative).
Anche su questo tema, le risposte dell’Autorità Politica sono state “blande” se non “inesistenti” (non possiamo certo considerare virtuoso un meccanismo che parzialmente o totalmente cerca di “sostituire” il personale in uscita, quanto la “botta” in termini di riduzione del personale è di tale ampiezza, con le relative pesanti e negative ricadute operative).
Le Agenzie Fiscali avrebbero dovuto essere sottratte ai tagli lineari di risorse finanziarie e umane, come espressione stessa del modello organizzativo applicato, ma questo non è stato fatto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Naturalmente la fine “anticipata” della legislatura lascia, come la precedente, tutto immodificato ovvero senza alcun intervento normativo “ri-qualificativo” delle strategiche strutture fiscali, nonostante il “declamato” tema della riforma fiscale (e catastale) che insieme alla riforma della pubblica amministrazione si è dimostrato, ancora una volta, una “araba fenice”.
Risorge dalle sue ceneri ad ogni piè sospinto, nuova legislatura e relative agende governative, e muore sistematicamente di “inedia” per fine corsa.
Che dire: il Paese si qualifica da solo, altro che parlare di evasione ed elusione fiscale, di crescita generale del Sistema, di valorizzazione di percorsi lavorativi, di qualificazione di servizi offerti e quant’altro.
Come Sindacato riteniamo di aver fatto, fino in fondo, la nostra parte e ci impegniamo ancor più a farla, in tutte le sedi ed a tutti i livelli, con serietà, responsabilità e competenza.
Abbiamo denunciato, abbiamo chiesto interventi, abbiamo richiamato Governo e Vertici delle Agenzie.
Ma alla Politica, senza alcun colore, l’attribuzione della totale responsabilità per la gravissima “inerzia”, nonostante tutte le sollecitazioni.
Naturalmente anche sul livello integrativo, ovvero rapporti Sindacato-Agenzia, abbiamo osservato qualche problema per “scarso” raccordo datoriale (centro-periferia) ovvero per mancanza di “cultura” rispetto agli obiettivi che si intendono raggiungere (vedi le situazioni riguardanti la salute ed il benessere dei colleghi in epoca di pandemia, vedi la concreta applicazione del sistema di valutazione, in primis).
In conclusione: La “battaglia” tutoria continua.
Ma per tutti, ma proprio a tutti, una “chiamata” per un serio impegno a cambiare le cose, sotto tutti i punti di vista, nella nuova legislatura e con qualunque autorità governativa.
Buone ferie.

Roma, 5 agosto 2022

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Vertenza Fisco – Comunicato unitario 5 agosto 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

VERTENZA FISCO: DELUDENTE L’INCONTRO CON IL VICEMINISTRO CASTELLI, NESSUNA SOLUZIONE PROPOSTA

ASPETTIAMO IL NUOVO PARLAMENTO SENZA ARRETRARE DI UN PASSO

Intanto è ripresa la trattativa sul FRD 2020, chiesto con forza anche lo scorrimento delle graduatorie dei passaggi d’area e un’attenzione allo smart working per i fragili

COMUNICATO UNITARIO DEL 4 AGOSTO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro con il Viceministro del 4 agosto 2022

Cordiali saluti.

Roma, 5 agosto 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 22 luglio 2022 – Incentivi per funzioni tecniche…

ADM – RIUNIONE DEL 22 LUGLIO 2022

INCENTIVI PER FUNZIONI TECNICHE (DLGS 50/2016)
PROBLEMATICHE IN ESSERE IN ADM

L’incontro odierno con ADM, che riguardava l’accordo sugli incentivi per funzioni tecniche ex art 113 d.lgs. 50/2016, dopo ampio dibattito è stato aggiornato per calibrare alcune situazioni quali il tetto massimo individuale dell’incentivo, la rotazione, almeno per alcune delle figure previste dai gruppi di lavoro, la eventuale destinazione delle somme non utilizzate, il collegamento fra le somme incentivanti e le somme previste dal FRD, ecc.
La Delegazione Unsa ha ribadito la necessità di attuare contrattualmente la previsione normativa per la remunerazione dei Colleghi impegnati nelle funzioni tecniche inerenti agli appalti per i lavori, nonché per l’acquisizione di forniture e di servizi. Abbiamo, inoltre, rimarcato la nostra disponibilità mirata a portare in tempi celeri all’accordo per la corresponsione delle somme di che trattasi.
Nel frattempo, però, non abbiamo potuto non sottolineare all’ Amministrazione che ci sono tematiche cogenti da trattare, non per irresponsabile benaltrismo, ma per l’urgenza che tali tematiche impongono. Il riferimento principale è legato alle previsioni del vigente CCNL/FC 2019-21 come la contrattazione dei profili professionali (in cui si dovrà necessariamente rivedere la situazione di quelli attuali individuati unilateralmente dall’ Amministrazione), il lavoro a distanza (lavoro agile o SW e il lavoro da remoto come il telelavoro domiciliare e il coworking), le progressioni economiche in base all’accordo programmatico, ecc.
Inoltre, si è provveduto ad evidenziare la improcrastinabile necessità di conoscere lo stato dell’arte in merito alla riorganizzazione dell’Agenzia, di cui non abbiamo avuto più notizia alcuna dall’incontro OPI del 5 maggio u.s., quando sembrava che essa avrebbe dovuto avere un rapidissimo avvio, per poi concludersi nella sua interezza “…entro Natale”.
Rimane, poi, in sospeso la questione degli incarichi PO e IDR (già più volte prorogati), che doveva collegarsi alle nuove realtà create dalla riorganizzazione ma di cui all’attualità, non sappiamo se, quando e come si intenderà procedere.
Attendiamo, inoltre, notizie del Dpcm che doveva autorizzare l’Amministrazione a regolarizzare la situazione degli idonei dalla 2^ alla 3^ area.
È stato, quindi, chiesto nuovamente (in merito era stata fatta dal nostro Coordinamento, unitariamente a Cgil-Cisl-Uil, apposita nota il 9 giugno u.s.), di dar corso alla calendarizzazione e all’avvio delle relative contrattazioni riguardanti gli istituti avanti citati, al fine di dare il giusto esito alle attese dei Lavoratori, tra le quali spicca anche la carenza di personale nelle sedi operative che, neppure a seguito delle nuove assunzioni, si è risolta.
Sappiamo benissimo che questa mole di problemi non potrà essere affrontata e risolta in pochi incontri, ma proprio per questo, bisogna mettervi mano al più presto e senza alcun rinvio ulteriore!

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

Roma, 22 luglio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate – Comunicato unitario 7 luglio 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate

COMUNICATO UNITARIO DEL 7 LUGLIO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario inviato oggi al Direttore dell’Agenzia sulla dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate

Cordiali saluti.

Roma, 7 luglio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Vertenza FISCO – Comunicato unitario 28 giugno 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Riparte la “Vertenza fisco”: dopo l’incontro con i vertici Dell’agenzia attendiamo risposte a breve

COMUNICATO UNITARIO DEL 28 GIUGNO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario inviato ai vertici dell’Agenzia sulla ripresa del confronto su temi importanti per il personale.

Cordiali saluti.

Roma, 28 giugno 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 7 giugno 2022 – FRD 2020, Sviluppi economici…

ADM – RIUNIONE DEL 07 GIUGNO 2022

FONDO RISORSE DECENTRATE ANNO 2020, SVILUPPI ECONOMICI, INCENTIVI PER IL PERSONALE ADIBITO A FUNZIONE TECNICHE EX ART.113 DEL D.LGS. 50/2016. VARIE

Ieri 7 giugno 2022, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per affrontare diverse tematiche.

La discussione si è aperta con la sottoscrizione definitiva del Fondo Risorse Decentrate dell’anno 2020, la cui ipotesi di accordo era stata oggetto di alcuni rilievi da parte degli Organi di Controllo e in particolare erano state manifestate alcune perplessità sull’indennità di disagio e di “area metropolitana”, nonché sulla performance individuale.

Comunque grazie ad una fattiva interlocuzione della Direzione del Personale con i citati Organi di controllo si è arrivati al perfezionamento dell’accordo succitato, che lascia inalterate dette indennità.

Verosimilmente i pagamenti delle indennità di specie avverranno tra luglio/agosto 2022.

Successivamente si è passati alla sottoscrizione dell’ Accordo definitivo sulle progressioni economiche nell’ambito del Fondo risorse decentrate 2021 che, rispetto all’ipotesi precedentemente concordata, e a seguito dei rilievi degli Organi di Controllo, ha portato ad attribuire un peso lievemente superiore al punteggio della valutazione, ovvero il punteggio massimo passa da 4 a 5 punti per valutazione della performance nel biennio 2019/2020  mentre per l’esperienza professionale il punteggio massimo si riduce di un punto: in particolare per la II Area si passa da 22 a 21 e per la III Area da 21 a 20.

La nostra O.S. ha chiesto all’Amministrazione di voler provvedere con celerità all’emanazione dei bandi, al fine anche di tener fede all’impegno sottoscritto a gennaio di prevedere nel 2022 due procedure in modo di garantire il passaggio di fascia o economico al 75% del Personale dell’Agenzia nel 2022.

L’amministrazione si è impegnata ad emanare i bandi di partecipazione ai passaggi all’interno delle aree nell’ambito di un paio di settimane in modo da poter pubblicare le graduatorie dei partecipanti entro settembre, lasciando così il tempo per formulare la seconda procedura di passaggi all’interno delle Aree.

Il terzo argomento all’ordine del giorno ha riguardato gli incentivi per funzioni tecniche ex art. 113 del D.Lgs n.50/2016 e si è svolto con la presenza dei Responsabili della competente Direzione Amministrazione e Finanza, che ha illustrato una bozza di Regolamento concernente l’argomento. Unitamente è stata presentata una proposta di Accordo per la ripartizione al Personale interessato degli incentivi di specie.

L’incontro sull’argomento fa seguito a precedenti riunioni tenutesi a novembre del 2020.

La nostra O.S., seppur favorevole alla sottoscrizione di un accordo sull’argomento, ha comunque ribadito la necessità di un approfondimento a mezzo della messa a disposizione di dati che forniscano un quadro del personale interessato sia presso le Direzioni Centrali, sia presso le Direzioni Territoriali nonché eventualmente negli Uffici Locali e   la prevedibile entità delle somme in gioco.

La nostra O.S. ha, poi, ribadito che prodromica alla sottoscrizione di un futuro accordo, considerate le responsabilità anche di carattere patrimoniale, dovrebbe essere una copertura assicurativa del personale interessato, viste anche le somme residue nell’ apposito fondo.

Tenuto conto di ulteriori perplessità emerse in sede di confronto, si è deciso concordemente di rinviare ad un successivo incontro la definizione dell’accordo al fine avere un quadro più preciso della materia.

Trattati gli argomenti del giorno, è stato chiesto quando si perfezionerà l’inquadramento degli idonei, circa 140, della procedura di passaggio verticale dalla II alla III Area. In merito l’Amministrazione ha comunicato che si è in attesa del DPCM autorizzativo, che non dovrebbe tardare ad arrivare. Comunque si è riservata di verificare ulteriormente lo stato dell’iter autorizzativo che, una volta perfezionato, porterà in poco tempo all’inquadramento degli idonei in III Area.

È stata sottolineata la necessità di prorogare la scadenza prevista per il 30.06.2022 dell’istituto del lavoro agile, al fine di avere anche il tempo materiale per avviare un confronto sull’argomento sulla base di quanto previsto dal nuovo CCNL Funzioni Centrali ormai in vigore.

La nostra O.S. ha chiesto, infine, espressamente di avere, anche in vista delle scadenze a fine giugno dei vari incarichi di responsabilità (Poer, PO e IdR), una traccia della riorganizzazione dell’Agenzia: in particolare dei nascenti Uffici Locali ADM e della nuova struttura e competenze delle Direzioni Territoriali.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le richieste formulate e di fornire eventuali utili indicazioni nelle prossime riunioni, che si auspicano a breve giro di tempo

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Califano)

Roma, 8 giugno 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – POER e non solo!

AGENZIA DELLE ENTRATE

POER E NON SOLO! 

Concluso il 16 maggio 2022 il confronto tra le OO.SS. e la Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate in merito alle “Indicazioni per il rinnovo degli incarichi relativi alle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità, Alta Professionalità o Particolare Specializzazione previste dall’art. 1, comma 93 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205.”

Come da note formalizzate alla Direzione nonché dalle dichiarazioni espresse al tavolo, la nostra Organizzazione Sindacale ha inserito a Verbale i dubbi espressi in materia.

In particolare, la CONFSAL – UNSA condivide la valorizzazione dell’istituto del rinnovo, possibilità prevista per legge e declinata nel Regolamento di Amministrazione, per i titolari di incarico che hanno riportato una valutazione positiva.

Scelta coerente con un approccio organizzativo che ha adottato, da anni, un sistema di misurazione e valutazione della performance.

Se è vero, come affermato in numerosi documenti dell’Agenzia, che la valutazione è una leva di sviluppo del valutato, allora questa deve assumere un ruolo centrale nei rinnovi degli incarichi che non possono passare solo attraverso sistemi di selezione continua.

Tuttavia questa Organizzazione Sindacale ha espresso dissenso sul metro di giudizio che Parte Pubblica intende adottare per determinare la cosiddetta “valutazione positiva”.

Dalla lettura del documento (rivisto) presentato alle OO. SS. si evince che l’aspetto fondamentale della valutazione diventerebbe il “profilo delle competenze”, relegando in secondo piano il “profilo dei risultati”, che al contrario costituiscono l’elemento essenziale della performance in quanto unico aspetto oggetto di convenzione con il MEF.

Addirittura si decide che la POER verrà rimossa dall’incarico laddove abbia ricevuto una valutazione non ancora adeguata anche su una sola delle competenze osservate.

Si tratterebbe, ad esempio, di quel Responsabile che per tutti gli anni di svolgimento dell’incarico ha raggiunto tutti gli obiettivi di budget, tutti gli obiettivi qualitativi ed è risultato adeguato su ben 4 delle 5 soft skills osservate tra i cluster: PENSIERO, AZIONE, RELAZIONE, LEADERSHIP, IMPEGNO ORGANIZZATIVO.

Secondo CONFSAL-UNSA l’incarico deve essere rinnovato a coloro che hanno ricevuto una valutazione complessiva almeno pari ad “adeguato”.

È noto che, all’esito della misurazione, il valutato riceve un documento formale recante un cosiddetto “PUNTEGGIO FINALE” a cui è associato un unico valore che sintetizza la performance complessiva, ponderando i valori espressi in termini di Obiettivi ed in termini di Competenze restituendo un unico giudizio tra: non ancora adeguato, adeguato, più che adeguato, eccellente.

Anche apprezzando la sola semantica, un giudizio complessivo pari ad “adeguato” evidenzia l’idoneità a ricoprire quell’incarico; appunto l’adeguatezza al ruolo con la conseguenza di suscitare la legittima aspettativa di conferma nella posizione da parte del valutato.

Nel merito, una POER che ha raggiunto valutazioni non ancora positive su uno solo degli SKILL in tema di competenze, ma ha ricevuto una valutazione globale di “adeguato” è un funzionario che ha espresso molteplici attitudini, pur evidenziando ambiti di miglioramento su una soltanto delle tante caratteristiche della griglia; piccole lacune in una sola delle competenze osservate che ben potrebbe aver colmato nel triennio considerato.

In tal caso l’Agenzia perderebbe un funzionario che nel ruolo ricoperto ha nel tempo migliorato ed affinato la propria “perfomance” individuale a tutto danno della funzionalità delle strutture.

Il criterio individuato non è coerente, pertanto, con lo scopo ultimo della valutazione che ha anche (se non soprattutto) la funzione di evidenziare al valutato le aree di miglioramento per favorirne la crescita nel tempo.

Reputiamo, quindi, non adeguato un approccio distante dalle attese dei soggetti coinvolti, dopo tre anni di svolgimento dell’incarico e, per giunta, alla vigilia della chiusura delle valutazioni per l’anno in corso.

Le diverse modifiche (unilaterali) intervenute nell’ambito della selezione, gestione e rinnovo delle POER, dalla istituzione delle figure ad oggi, confermano l’esigenza, da sempre espressa dalla CONFSAL – UNSA, di superare l’esperienza delle Posizioni di cui all’art. 1 c. 93 Legge n. 205/2017 ed approdare all’attuazione della IV Area Contrattuale che saprà regolare meglio il rapporto di lavoro delle figure di elevata responsabilità.

Nel corso della riunione è stato ribadito l’evidente “sfilacciamento” tra la Direzione Centrale e le Direzioni Regionali, forse perché sono “tanti” i datori di lavoro a cui fare riferimento in materia di smart working e sicurezza (e non solo).

Non sempre le indicazioni individuate a livello centrale con la fondamentale collaborazione del Sindacato (Sistema delle Relazioni Sindacali) si traducono in soluzioni condivise con le OO.SS territoriali. Forti i malumori dei colleghi su “fasce di contattabilità”, su giorni di “smart” e soluzioni di salvaguardia della sicurezza.

Ricordiamo che nonostante la transitorietà (unilaterale) di alcuni passaggi, in attesa dell’apertura dei lavori sul tema del lavoro agile come declinazione del nuovo CCNL, appare incongruo (e non corretto) dilatare la fascia “contattabile” che traduce il lavoro agile in un telelavoro domiciliare (che sono contrattualmente “istituti” diversi).

Anche sulla sicurezza, il tema strategico deve necessariamente essere condiviso, perché si spera di uscire dalla “pandemia” ma il momento è estremamente delicato su livelli di contagio e misure di protezione (scelte diverse tra lavoro pubblico e lavoro privato, soluzioni diverse tra amministrazioni).

A nostro parere non sono ammesse soluzioni che abbassano la soglia del rischio, lì dove necessario vanno trovate utili soluzioni.

La delegazione CONFSAL – UNSA ha chiesto, inoltre, lo stato dell’arte su due temi “a cuore” dei colleghi ovvero passaggi economici e passaggio dalla seconda alla terza area.

Sul secondo aspetto la Direzione ha confermato che le diverse Commissioni stanno lavorando “alacremente”. In una decina di giorni dovremmo avere informazioni sia sulle convocazioni sia sulle materie oggetto di specifica attenzione.

Sul tema dei passaggi economici, avendo ricordato l’obiettivo dei due “step” nel corso del corrente anno, l’Agenzia aggiornerà il tavolo al prossimo incontro di giovedì.

Dobbiamo fare in modo che la graduatoria esca prima della pausa estiva affinché si proceda alla negoziazione ed al completamento del secondo “step” in tempo utile (riferimento 2022 per la decorrenza dell’attribuzione della nuova fascia).

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 17 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – A proposito dell’Area Quadri – Solo un contributo di verità

                       

AGENZIE FISCALI

A proposito dell’Area Quadri

Solo un contributo di verità

 

Con la creazione delle figure di “Posizione Organizzative di Elevata Responsabilità, di cui all’art. 93 della Legge 205/2017, specificatamente per l’Agenzia delle Entrate e per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, iniziava (nel 20219) un percorso “tortuoso” che a nostro parere dovrà concludersi dando concreto contenuto all’Area delle Elevate Professionalità prevista dal CCNL – Funzioni Centrali sottoscritto in data 9 maggio 2022.

Identico obiettivo per tutti gli altri aspetti/istituti contrattuali di forte interesse per tutti i colleghi, dal lavoro agile all’ordinamento professionale, dalla crescita economico-professionale alla tutela di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro.

PER AMORE DELLA VERITA’ riportiamo alcuni significativi momenti di questo “percorso”, con riferimento all’area quadri, ma potremmo sintetizzare la nostra posizione anche in merito all’innalzamento del livello delle risorse umane in entrambe le Agenzie (in ragione della grave carenza di personale), nonché la battaglia per acquisire maggiori risorse economiche, a supporto sia degli incrementi tabellari che accessori.

Tante le battaglie fatte e tante le battaglie da fare, a tutela di tutti i colleghi.

 

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA

La “Mozione” conclusiva della Federazione CONFSAL – UNSA, di cui al Congresso Nazionale di Roma del 19 ottobre 2018, riportava l’indirizzo per la creazione di una nuova Area, comunque denominata, a supporto delle professionalità più elevate.

In particolare la Mozione sottolineava la necessità di

  • Attuare tutte le iniziative volte a favorire la progressione di carriera e la realizzazione professionale dei colleghi, anche attraverso la modifica dell’ordinamento professionale e della mobilità all’interno dello stesso, partendo dal percorso negoziale previsto all’Aran, in cui l’UNSA chiederà che la prima area confluisca nella seconda, e che si costituisca un’altra area specifica per gli sbocchi professionali, che può essere variamente denominata. L’UNSA ritiene prioritario che le tante professionalità presenti nella P.A., maturate attraverso percorsi personali costati tanti sforzi individuali, vengano adeguatamente valorizzati e si dovrà battere affinché essi costituiscano una nuova ossatura utile e necessaria all’Amministrazione per lo svolgimento dei compiti istituzionali della P.A.

Nella nota della nostra FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA, a seguito della riunione in ARAN del 25 ottobre 2018 circa l’Ordinamento Professionale veniva illustrata “la nostra posizione, deliberata nel corso del nostro recente Congresso Nazionale, in merito al nuovo Ordinamento:

  • un sistema in grado di favorire la progressione di carriera e la realizzazione professionale dei colleghi, anche attraverso la modifica dell’ordinamento professionale e della mobilità all’interno dello stesso, superando l’attuale configurazione con la prima area confluente nella seconda e con la costituzione di una nuova area specifica per gli sbocchi professionali che vada oltre l’attuale terza area, che può essere variamente denominata. Per noi è prioritario che le tante professionalità presenti nella P.A., maturate attraverso percorsi personali costati tanti sforzi individuali, vengano adeguatamente valorizzati e lavoreremo affinché essi costituiscano una nuova ossatura utile e necessaria all’Amministrazione per lo svolgimento dei compiti istituzionali della P.A.”.

 

COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI

A seguito del rinvio alla Corte Costituzionale, da parte del Tar Lazio, della norma istitutiva delle nuove posizioni organizzative a elevata responsabilità il Coordinatore Nazionale rilasciava un commento al quotidiano “Il Sole 24 ore” del 1° giugno 2019 con il quale sottolineava che

“Ad avviso del coordinatore nazionale di Confsal/Unsa agenzie fiscali Valentino Sempreboni «il lavoro dell’Agenzia durato diversi mesi, sullo specifico aspetto dei nuovi assetti organizzativi non è affatto rivolto ad aggirare la sentenza del 2015, bensì ad aggiornare, sulla base delle esperienze operative il modello organizzativo rendendolo moderno e meglio rispondente alle esigenze e necessità funzionali, tra l’altro nel solco degli indirizzi Ocse e Fmi con le loro due diligence del 2016». Ma, continua ancora Sempreboni, «una cosa sono gli obiettivi ed una cosa è il supporto normativo per il raggiungimento degli obiettivi: su questo e su altri temi misuriamo un disallineamento tra esigenze delle agenzie fiscali e quadro di riferimento normativo».

Sempreboni auspica che «il vaglio della Corte costituzionale sia il più sereno possibile ma l’esperienza di questi mesi e tutto quello che “è stato messo in campo”, con tutte le criticità che si sono manifestate, depone a favore di un indirizzo normativo e contrattuale preciso e diverso rispetto alla scelta legislativa esclusiva effettuata a dicembre del 2017». Un’area quadri contrattualizzata sarebbe, invece, «la giusta e corretta cornice di regole su titoli – criteri – modalità di accesso – livelli di responsabilità e retribuzioni, da stabilire a un livello superiore ovvero contratto di primo livello all’Aran, attraverso un confronto negoziale tra parte pubblica e organizzazioni sindacali».” Il documento è visionabile sul nostro sito coordinamento.salfi.it

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA E COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI

Con nota del 9 luglio 2019, inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze prof. Giovanni Tria, a firma del Segretario di Federazione Massimo Battaglia e del Coordinatore delle Agenzie Fiscali Valentino Sempreboni, si chiedeva una Audizione e nel contempo si sottolineava la necessità un complessivo intervento organico per le Agenzie Fiscali, compreso un intervento in materia di Posizioni Organizzative (anche alla luce della regole  di un altro Contratto di Comparto – CCNL – Funzioni Locali 2016/20189), in particolare “A parere della CONFSAL – UNSA deve introdursi una specifica previsione normativa di una AREA QUADRI nel T.U. del Pubblico Impiego, con rimando alla contrattazione collettiva di primo livello in ARAN per la sua regolamentazione di “cornice”. Quanto sopra per una precisa qualificazione giuridica della figura professionale.”  Si veda la nota politica sul nostro sito.

COORDINAMENTO AGENZIA DELLE ENTRATE

Nel Verbale di confronto con l’Agenzia delle Entrate del 1° marzo 2021 “Articolo 1, comma 93 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – Definizione dei criteri di selezione per l’attribuzione delle posizioni vacanti” veniva riportata per intero la posizione

“CONFSAL – UNSA ritiene inadeguato l’assetto delineato dalla disposizione normativa d’interesse e dall’art. 18 bis del Regolamento di Amministrazione richiamati nel confronto…… In particolare, alla luce anche degli elementi di chiarimento correlati con la Sentenza n. 164/2020 della Corte Costituzionale nonché degli approfondimenti tra le parti …….. la CONFSAL – UNSA ritiene fondamentale e necessario la predisposizione di una cornice generale di regole di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che individui principi per requisiti, criteri di accesso, livelli di responsabilità, livelli di retribuzione e modalità di rinnovo ovvero di revoca, specificando altresì le regole applicabili al rapporto di lavoro di queste “figure” di Alta Responsabilità ed Alta Professionalità di Direzione e Coordinamento non dirigenziale……”

Anche nel Verbale del 4 giugno 2020, nonché nel verbale di Ottobre 2018, il Coordinamento CONFSAL – UNSA ha ribadito le posizioni sopra illustrate.

Lo stesso deve dirsi con riferimento agli interventi politico-sindacali effettuati in occasione degli incontri con la Direzione del Dipartimento delle Finanze per le Convenzioni MEF / Agenzie Fiscali.

Naturalmente le considerazioni di cui sopra sono state riportate in tutte le sedi, politiche e negoziali, negli ultimi anni, formalmente ed informalmente.

 

CONFSAL E CONFSAL – UNSA

Il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, firmato anche dalla nostra CONFSAL, ha prodotto nuovi ed importanti indirizzi per la negoziazione in ARAN per il rinnovo del CCNL FUNZIONI CENTRALI 209 – 2021 nonché importanti modifiche normative.

In particolare, per la parte normativa, fondamentale il D.L. n. 80/2021 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia.”

Il Decreto è stato convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021 n. 113.

Strategico l’articolo 3 su tanti temi, tra l’altro l’individuazione tramite contrattazione collettiva di una ulteriore area per l’inquadramento del personale di elevata qualificazione.

Le diverse previsioni normative hanno permesso al tavolo Aran di raggiungere importanti risultati.

L’attività negoziale in ARAN è stata oggetto di costante comunicazione con i colleghi iscritti alla Federazione CONFSAL – UNSA, su tutti i temi, dall’Area delle Elevata Professionalità al Lavoro Agile, partendo dalla piattaforma che prevedeva appunto l’eliminazione della Prima Area e la creazione della Quarta Area.

Ad esito del percorso negoziale, è stato raggiunto un adeguato livello di mediazione che ha determinato la sottoscrizione in data 9 maggio 2022 del nuovo Contratto Collettivo di Lavoro del Comparto delle Funzioni Centrali per il triennio 2019-2021.

Un importante traguardo, il Contratto, che come sottolineato dal nostro Segretario Generale Battaglia “innovativo sotto moltissimi punti di vista: dalle progressioni di carriera agli “scatti” legati al merito e all’anzianità, dal potenziamento della formazione alla nascita della quarta area, dedicata alle elevate professionalità, fino alla regolamentazione del lavoro agile.”

Traccia di tutti gli interventi e le comunicazioni sono facilmente ricavabili, anche sui siti della Federazione, della Confederazione e del Coordinamento nonché su diverse testate giornalistiche.

Abbiamo riportato solo alcuni documenti ed alcune fonti per un esercizio di verità.

Abbiamo lavorato come sempre, per l’esclusivo interesse dei colleghi rappresentati, contribuendo ad individuare proposte e soluzioni che permettano all’intera Pubblica Amministrazione di fare un significativo salto di qualità.

Solo un primo passo, in un percorso quotidiano di tutela dei diritti e degli interessi di tutte le colleghe ed i colleghi in servizio.

Roma, 9 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ADM – Riunione OPI del 5 maggio 2022

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE OPI DEL 5 MAGGIO 2022

 

Ieri si è tenuto un incontro con l’Agenzia nell’ambito dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione con la presenza dal DG dott. Minenna.

Il Direttore dell’Agenzia ha sinteticamente esposto quelli che dovranno essere i prossimi avanzamenti riguardanti la riorganizzazione, già in itinere, sottolineando che si procederà alla “regionalizzazione” dell’Agenzia, peraltro più volte sollecitata -anche per iscritto- dalla nostra Federazione. Regionalizzazione che si pone dopo la “sperimentazione” di Campania, Calabria e Sardegna (Lombardia e Sicilia già preesistevano). Essa non verrà applicata a Valle d’Aosta, Basilicata e Molise le quali verranno accorpate ad altre regioni, ricordando che il Molise ha una doppia valenza ovvero il porto di Termoli legato all’Autorità portuale pugliese mentre il territorio è eterogeneo da quello della Puglia e quindi si potrebbe arrivare ad una soluzione intermedia in cui il porto sarebbe legato alla Puglia e il territorio alle Marche. Situazione in parte analoga riguarda la SOT di Marina di Carrara che è legata all’Autorità portuale di La Spezia. L’Umbria resterebbe con la Toscana.

Le varie ipotesi di cambiamento sono legate ad una maggiore rispondenza degli Uffici dell’Agenzia alla realtà economiche/amministrative e alle interlocuzioni necessarie con le Autorità di sistema portuali e Società di gestione aeroportuali che all’attualità si trovano ad avere differenti interlocutori ADM per le medesime problematiche locali.

Il Direttore ha specificato che tali cambiamenti di regionalizzazione (non ancora nel Regolamento di Amministrazione) e la realizzazione propedeutica degli Uffici locali ADM (già previsti nel RdA) incrociano nel proprio cammino le novità apportate dal CCNL/FC 2019-21, ormai di imminente applicazione, che tra le altre novità prevede un nuovo “ordinamento professionale” nel cui ambito è inclusa la nascita della IV area per le elevate professionalità. Si ricorda che la nostra Federazione è stata la principale promotrice di questo obiettivo (area quadri) per dare un prosieguo alle professionalità di III area e creare un effetto domino per le altre aree.

Chiaramente il nuovo ordinamento professionale prevede posizioni organizzative e professionali nonché incarichi al personale dell’Area EP che devono trovare compatibilità e applicazione nella nuova struttura. Per la IV area si dovrà procedere alla individuazione delle unità necessarie, delle risorse e dei criteri per la quota di personale interno da inquadrare in tale area. Per il nuovo sistema ordinamentale, compresi i profili professionali, la posizione del Sindacato assumerà notevole rilievo in quanto materia di contrattazione.

Si ricorda che le attuali figure di responsabilità (poer, po e idr) saranno a breve in scadenza e anziché procedere a una ulteriore proroga complessiva essa potrebbe essere temporanea e legata all’attivazione dei vari nuovi uffici ed al rinnovato ordinamento professionale.

La tempistica entro cui si procederà all’attuazione dei cambiamenti in discussione non dovrebbe superare la fine dell’anno in corso e per questo ogni mese dovrebbe vedere l’avvio di un paio di regioni tenendo sempre presente che all’attualità, in attesa che la regionalizzazione sia recepita nel RdA, si dovrebbe procedere ad un lavoro preparatorio e quindi non sono ipotizzabili ad esempio interpelli per i Direttori Territoriali che dovranno presiedere alle nuove regioni. Le figure dei Direttori Territoriali dovrebbero essere tutte costituite da dirigenti di prima fascia e a tal proposito l’Agenzia sta reiterando le richieste per avere l’autorizzazione per un organico di 30 dirigenti di prima fascia a fronte degli attuali 23.

Per quanto riguarda la configurazione delle direzioni regionali, il Direttore ha affermato che l’attuale assetto di AAGG e Ufficio antifrode “funziona” con l’avvertenza che negli AAGG non sono previste le “funzioni di linea” (accise, dogane e monopoli) che dovranno essere espletate dai relativi Uffici ADM e quindi gli AAGG dovrebbero occuparsi solo di personale, logistica, ecc.

Su questo specifico punto, ci si riserva di intervenire con specifiche proposte in seno all’OPI, convinti come siamo che l’operatività massiva dei futuri Uffici ADM, in tutti i diversi campi di competenza e con i ristretti tempi a disposizione per chi sta in “prima linea”, necessiti di un supporto di indirizzo, coordinamento e controllo da parte dei settori tecnici delle Direzioni regionali, pena la creazione di prassi e comportamenti difformi difficilmente governabili direttamente dal Centro. Da sempre, sul punto, siamo convinti che l’omogeneità dell’azione amministrativa passi attraverso un governo del territorio, assicurato dalle professionalità tecniche presenti nelle direzioni territoriali che devono operare in stretta sinergia con i corrispondenti settori degli Uffici Centrali. Per assicurare questo efficiente modus operandi, le future Direzione regionali, a nostro avviso, non vanno svuotate da detti compiti.

In base alla tempistica sopra esposta, in pratica, nel 2023 si dovrebbe giungere al capolinea della riforma, che dovrebbe essere accompagnata, nel frattempo, da un sostanzioso incremento dell’organico: dall’assunzione degli attuali circa mille  vincitori di concorso   alle unità che dovrebbero aggiungere tramite nuovi concorsi, da bandire ad inizio estate, per 1500/2000 persone; concorsi legati alla celerità di espletazione, alla ricerca di professionalità mediante “alta selezione” e probabilmente con procedure di tipo regionale.

Il Direttore dell’Agenzia si è riservato, in risposta alle richieste di parte sindacale, di fornire documentazione in merito alla riorganizzazione anche per consentire la presentazione di idonee proposte, ed ha comunicato che nella settimana prossima avrebbe dato notizia di quella che sarà la “regione elettiva”, quella cioè ove inizieranno le operazioni per approntare la “regionalizzazione”.

La Liguria potrebbe rappresentare al momento la regione che, per le proprie attività, dovrà partire con le operazioni di regionalizzazione; a seguire ci saranno le altre.

La nostra Federazione manterrà la massima attenzione su tali processi affinché non si creino effetti distorsivi a carico dei Lavoratori, dando il proprio contributo tecnico nell’ambito di corrette e, auspicabilmente, proficue relazioni sindacali.

Invitiamo tutti i Colleghi a partecipare attivamente a questo importantissimo processo riorganizzativo, anche con suggerimenti e scritti che possono contribuire ad implementare idee e proposte da presentare all’Amministrazione.

Questo Coordinamento garantirà la piena partecipazione a tutti coloro i quali vorranno essere propositivi, anche per il tramite dei nostri Coordinamenti regionali.

(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

Roma, 6 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – SICUREZZA, POER E PIAO – Qualche passo avanti…

AGENZIA DELLE ENTRATE

Sicurezza, POER e PIAO

Qualche passo avanti e qualche passo indietro

 

Una faticosa maratona di tre giorni, per le OO.SS. e Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate, su tre importanti argomenti ovvero Sicurezza, Poer e Piao.

Vediamoli singolarmente.

SICUREZZA

Dopo un ampio approfondimento, con posizione inizialmente rigida da parte datoriale, il 28 aprile è stato sottoscritto un “Accordo per l’adeguamento delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti dell’Agenzia in relazione alla condizione pandemica per la sindrome da Covid-19”.

È stato aggiornato, ai sensi dell’art. 7, comma 6 lettera k, il pregresso accordo in materia, mantenendo i necessari presidi di sicurezza anche in questa fase della pandemia.

In particolare, anche in relazione alle raccomandazioni governative, è stato mantenuto l’uso della mascherina FFP2 per tutti i lavoratori in tutte le occasioni operative (quindi dal front office alle attività esterne, compreso tutte le postazioni lavorative).

Quanto sopra perché come Sindacato abbiamo ritenuto necessario questa protezione, visto la “recrudescenza” dei contagi dalle nuove e più aggressive varianti, pur in presenza di una verificata minor emergenza sanitaria (minore ospedalizzazione e minor rischio grave degli effetti del contagio).

Questa protezione, unitamente alle misure del distanziamento (due metri di distanza tra le sedute di lavoro) nonché pulizia, areazione e barriere hanno la funzione di ridurre drasticamente il rischio contagio e quindi salvaguardare sia la salute delle lavoratrici e dei lavoratori sia la piena operatività degli uffici.

Tutto il sistema delle relazioni sindacali periferiche viene mantenuto pienamente operativo per l’adeguamento degli accordi periferici, anche in relazione alle fasce temporali di flessibilità oraria. Dovranno essere revisionati i Documenti di Valutazione del Rischio.

L’accordo, che è visionabile sul nostro sito internet, è in perfetta linea con l’indirizzo che la Rappresentanza dei lavoratori, unitamente all’Agenzia, ha voluto fornire su questo strategico tema della sicurezza fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Un importante e qualificato risultato di cui essere “orgogliosi” e di particolare espressione professionale sindacale, perché in poche altre strutture amministrative è stato raggiunto un tale livello di protezione dei lavoratori e del lavoro.

Uguale risposta ci aspettiamo dagli accordi periferici che dovranno consolidare, nella loro specificità, questo obiettivo.

POER

In merito alle POER ed in particolare in relazione alle “Indicazioni per il rinnovo degli incarichi relativi alle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità, Alta Professionalità o Particolare specializzazione previste dall’art. 1, comma 93, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205”, l’Agenzia ha presentato una bozza di documento che dopo un primo approfondimento verrà ulteriormente analizzato in una delle prossime sedute (specificatamente per il 4 maggio prossimo).

Sono in corso valutazioni da parte della delegazione CONFSAL – UNSA, che si tradurranno in un documento che formalizzeremo alla parte datoriale.

In questa sede, come sottolineato al “tavolo”, serve solo ribadire che ci aspettiamo, in tempi ragionevoli, la declinazione dell’Area delle Elevate Professionalità prevista dal CCNL – Funzioni Centrali 2019/2021, in corso di sottoscrizione definitiva.

Solo “applicando” questa nuovo strumento contrattuale potremo avere “regole di ingaggio” certe, per uno “status” giuridico ed economico ben definito in relazione a questa strategica e centrale funzione professionale, eliminando qualunque aspetto di “precarietà” e nel contempo permettendo a chiunque si senta in grado di concorrere, di avere la possibilità di accedere ai compiti più elevati.

Nel frattempo l’attività operativa “corre” e da qui la necessità di prevedere criteri di rinnovo per le attuali POER, al fine di garantire piena continuità.

Verificheremo, quindi, anche il grado di volontà effettiva delle altre parti “sedute” al tavolo in materia, preso anche atto delle dichiarazioni non proprio allineate da parte di diversi soggetti (su altri fronti) rispetto al “faticoso” risultato contrattuale (e legislativo) raggiunto.

A buon intenditore poche parole.

PIAO

In merito a questo strategico documento programmatico, corposo e professionale, anche questo visionabile sul nostro sito, tutto il fronte sindacale ha mostrato insoddisfazione per il pochissimo tempo a disposizione per l’approfondimento di oltre 160 pagine.

La CONFSAL – UNSA ha sottolineato che lo “standard” delle relazioni sindacali richiede ben altri approcci e riferimenti operativi.

Comunque nonostante le evidenti difficoltà, la delegazione CONFSAL – UNSA ha ritenuto innanzitutto di sottolineare, senza possibilità di smentita, l’assoluta necessità di predisposizione di un piano straordinario di assunzioni che permetta l’innalzamento del livello delle risorse umane a disposizione dell’Agenzia. E questo in aggiunta al piano “assunzionale” già previsto ed approvato, nonché in corso di esecuzione (concorsi in itinere e concorsi già previsti).

Alla data del 31.12.2021 il complessivo personale in servizio era pari a n. 29.597 e senza citare la dotazione organica teorica (pari a n. 44.380), è del tutto evidente che si è raggiunto una soglia estremamente critica.

Indipendentemente dalle motivazioni alla base di questa criticità, ovvero previsioni normative in materia di collocazione in quiescenza nonché lo stato di emergenza che ha “azzerato” il tradizionale tentativo di implementare le risorse dell’Agenzia (ovvero una deroga al generale blocco del turn over), con l’aggiunta dell’elevata età media dei dipendenti, l’eliminazione della grave carenza di personale è la PRECONDIZIONE per affrontare qualsiasi altro obiettivo.

L’innalzamento della qualità e quantità operativa, anche in termini tecnologici, il raggiungimento di più elevati obiettivi, sul versante della lotta all’evasione fiscale e sulla “compliance”, anche in termini di messa a disposizione massiccia di servizi telematici per i contribuenti rispetto al totale dei servizi erogati, l’aggiornamento del Catasto, i maggiori e più sfidanti compiti sul versante della Prevenzione e del Contrasto, hanno bisogno del “forte” supporto della risorsa umana.

Lo stesso dicasi rispetto “all’integrazione del modello del lavoro agile con altre forme di lavoro a distanza (lavoro da remoto ovvero telelavoro – coworking – da satellite)”.

Evidente la responsabilità della “Politica”, perché di disattenzione (perlomeno, se non di altro) si deve parlare rispetto alle sollecitazioni provenienti dell’Autorità fiscale.

Rispetto ad un modello, quello delle agenzie, che ha operato negli anni scorsi in termini di efficienza, economicità ed efficacia operativa, riducendo per due decenni le “diseconomie” anche sul versante della forza lavoro, il grave “esogeno” gap imposto non può che produrre danni e criticità gravissime alla strategica struttura deputata alla gestione della fiscalità.

Forti le sollecitazioni ricevute della periferia rispetto agli evidenti disallineamenti tra i budget assegnati e le risorse umane a disposizione.

Gli obiettivi governativi diventano sempre meno raggiungibili ed i carichi di lavoro sempre più insopportabili.

La Riforma fiscale, la Riforma del Catasto, i maggiori compiti di contrasto ed i più qualificati servizi richiedono specifici interventi normativi sia sul versante della macchina (come modello e strumento) sia sul versante delle risorse, non solo umane e materiali ma anche economiche.

Lo chiediamo da sempre come CONFSAL – UNSA e lo ribadiamo più forte che mai. Continueremo ad incalzare l’Autorità Politica e ci auguriamo che tutti, ma proprio tutti, “remino” nella stessa direzione e con buona “lena”.

In questo grave contesto, riteniamo fondamentale che il sistema delle relazioni sindacali “esplichi” al meglio il proprio ruolo, contribuendo significativamente non solo alla tutela dei diritti e delle aspettative dei colleghi in servizio, anche sugli aspetti più innovativi e moderni (dalla conciliazione vita-lavoro a modelli organizzativi più avanzati), ma a far fare all’intera struttura un deciso salto di qualità.

Attendiamo precisi segnali.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 28 aprile 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – RSU 2022 – I Ringraziamenti del Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali

AGENZIE FISCALI

Rappresentanza Sindacale Unitaria CONFSAL – UNSA

Un meritato successo!

Primo Sindacato nell’Agenzia delle Entrate

 

Dopo una campagna elettorale “faticosa” per le disagevoli condizioni operative, con una “pandemia” tutt’ora in corso, possiamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per i risultati raggiunti nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli dal Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA.

Ottimi risultati su tutto il territorio nazionale (ricordiamo oltre 250 sedi RSU) che ci spronano ad essere all’altezza delle sfide che affronteremo nei prossimi mesi, con serietà, professionalità e passione.

Un Sindacato Autonomo, quello nostro, al passo con i tempi ed al fianco dei colleghi per la difesa dei diritti e la tutela delle aspettative di tutte le lavoratrici ed i lavoratori in servizio nelle Agenzie Fiscali.

La migliore risposta sindacale possibile in un contesto politico, economico, sociale di grande turbolenza.

Siamo il primo sindacato nell’Agenzia delle Entrate, per deleghe (21,40%) e per voti elettorali (19,22%), dati su cui si baserà la rappresentatività del prossimo triennio, e siamo ben rappresentati nell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.

Il tutto attraverso una qualificata e consolidata rappresentatività della nostra Federazione CONFSAL – UNSA nel comparto delle Funzioni Centrali, un dato di tutto rispetto per il sindacalismo autonomo.

Siamo pronti ad affrontare, con successo, l’attività “richiesta e prevista” dal sistema delle relazioni sindacali e contribuiremo ad “incalzare” la parte politica nella nostra attività di rappresentanza dei lavoratori.

Come sempre!

Uno speciale ringraziamento a tutte le colleghe ed i colleghi che hanno votato le nostre liste sui luoghi di lavoro ed a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo brillante risultato.

Un particolare ringraziamento al Segretario Generale CONFSAL Angelo Raffaele Margiotta ed al Segretario Generale Federale CONFSAL – UNSA Massimo Battaglia per tutta l’azione politico-sindacale posta in essere in questi anni.

Un grazie ed un grande abbraccio a tutti i Quadri sindacali centrali e periferici del Coordinamento per l’encomiabile lavoro svolto in situazione di “assoluta emergenza”.

Un augurio di buon lavoro a tutti gli eletti ed a tutti coloro che si sono messi “in gioco” con senso di appartenenza e responsabilità.

Un successo che rappresenta una forte spinta “propulsiva” per tutti NOI, affinché il Coordinamento e l’intera struttura sindacale Federale e Confederale possano contribuire a raggiungere i più elevati “traguardi” politico-sindacali nell’esclusivo servizio dei colleghi che hanno voluto testimoniare l’apprezzamento per la nostra azione, anche attraverso il tesseramento oltre che con il voto alle liste, a beneficio dell’intero movimento sindacale e di tutta la collettività.

Roma, 22 aprile 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni