Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Confronto sui criteri di conferimento delle POER

AGENZIA ENTRATE
NUOVO INCONTRO PER LA DEFINIZIONE
DEI CRITERI DI SELEZIONE POER

Il 22 febbraio è proseguito il confronto sui criteri di conferimento delle POER. La Parte Pubblica ha dichiarato di aver in corso gli opportuni approfondimenti in merito ai contributi inviati dalle singole Sigle alla Direzione Centrale; pertanto, ha ritenuto l’incontro odierno utile ad alimentare lo scambio di idee finalizzato alla definizione della procedura da approvare. Il prossimo incontro si terrà probabilmente all’inizio della prossima settimana.

La CONFSAL – UNSA, in premessa, ha rimarcato l’assoluta inadeguatezza dell’attuale assetto normativo delle POER, che non offre un contorno chiaro di queste figure. Riteniamo necessaria una “cornice” di regole da fissare direttamente nel Contratto Collettivo di Lavoro. In tale istituto andranno individuati requisiti di accesso, livelli di responsabilità, livelli di retribuzione e modalità di rinnovo e revoca. Per quanto affermato, qualunque sarà l’esito di questo confronto, rispetto ad una materia così complessa e strategica, lo stesso non risponderà compiutamente alle esigenze di valorizzazione del personale. In ogni caso: trasparenza e chiari elementi di oggettività sono i fattori minimi che possono aiutare a ridurre le criticità osservate

Abbiamo sottolineato la validità della procedura di cui al confronto dell’ottobre 2018 e quanto questa abbia contribuito a rilanciare un rapporto di fiducia tra l’Amministrazione e i lavoratori, da tempo incrinato.

Pertanto, UNSA ritiene che il confronto attuale debba condurre ad una “manutenzione” della procedura “massiva” del 2019 e non ad una “rivoluzione” della stessa. Imprescindibile, ad esempio, la previsione di una prova scritta che preveda un punteggio “utile” alla valutazione complessiva.

In merito alla previsione di rinnovo e revoca dell’incarico riteniamo come UNSA corretta ed opportuna la riconferma di chi ha ottenuto risultati positivi e la revoca di chi abbia demeritato.

Naturalmente, sarebbe importante condividere un sistema di valutazione idoneo allo scopo visto che le OO.SS. non sono state coinvolte, almeno negli anni scorsi, nella definizione dei criteri di valutazione anche per queste figure di alta professionalità (comunque denominate).

Un approfondimento sul tema potrebbe permettere di acquisire elementi utili, soprattutto con riferimento ad un percorso di valutazione “equo ed uniforme” sull’intero territorio nazionale.

Il Direttore del Personale dott. Egidi, dopo aver ascoltato gli interventi dei capi delegazione, ha sintetizzato i punti sui quali sono emersi interessi comuni a tutte le sigle ovvero:

• Prova scritta
Tutte le OO.SS., con diverse sfumature, hanno chiesto che la prova scritta continui ad avere una valenza “autonoma” rispetto alle altre prove e non assuma un aspetto puramente formale;

• Requisito di accesso alla selezione
Le sigle hanno manifestato perplessità nel condividere la previsione dell’Agenzia di ammettere alla prova solo chi ha un’esperienza nell’Area per la quale si concorre di almeno 3 anni nell’ambito di un arco temporale ristretto;

• Rinnovo/Revoca
Nel distinguo delle diverse posizioni, le OO.SS. hanno chiesto un approfondimento nella determinazione delle valutazioni che sanciscono il rinnovo o la revoca;

• Commissione d’esame
È stato richiesto un approfondimento finalizzato a prevedere la valutazione delle capacità gestionali oltre quelle tecnico-operative.

I temi individuati saranno sviluppati in modo da giungere ad un prossimo incontro finalizzato alla condivisione di un verbale d’intesa. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL COORDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Confronto 2021 sulle POER

Report per i Quadri Sindacali e le POER

 

AGENZIA DELLE ENTRATE

CONFRONTO 2021 SULLE POER

Primo incontro tra la Direzione dell’Agenzia delle Entrate e le OO.SS. nell’ambito del confronto, stabilito dal Regolamento di Agenzia, sulle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità.

Presentata dall’Agenzia una prima bozza delle “Linee guida del percorso di selezione per il conferimento degli incarichi relativi alle Posizioni organizzative previste dall’art. 1, comma 93 della legge 27 dicembre 2017 n. 205.”

La bozza di linee guida che inopinatamente circola come se fosse un testo stabilizzato, deve essere oggetto di opportuni approfondimenti non solo in relazione alla portata del tema ma, soprattutto, in funzione di una più che opportuna e fondamentale condivisione con la parte sindacale. Questo è il nostro obiettivo.

La delegazione CONFSAL – UNSA ha evidenziato, in primissima battuta, che il nuovo appuntamento al tavolo, il quarto in soli due anni e mezzo (si richiamano i verbali di confronto del luglio 2018, dell’ottobre 2018 e giugno 2020) segnala, ancora una volta, la necessità che le Alte Professionalità debbano avere una diversa “sistematizzazione” con il carattere della stabilità nel tempo e coerenza tutoria.

Al riguardo, è stato richiamata la necessità, a parere dell’UNSA, della creazione, ad un livello superiore ovvero Contratto Nazionale di Lavoro, di una cornice di regole in materia di criteri e modalità di accesso, livelli di responsabilità, fasce di retribuzione e tutto quanto sia espressione di una opportuna e coerente regolazione del rapporto di lavoro (status giuridico ed economico).

Come segnalato da tempo remoto, la creazione di una Area Quadri Contrattuale, a nostro parere, è la migliore soluzione per fornire garanzie a tutti gli attori, sia ai colleghi interessati sia alla stessa Agenzia, rispetto agli obiettivi connessi con un modello di organizzazione del lavoro più avanzato (parliamo di un modello effettivo-operativo e non di pseudo posizioni organizzative come rileviamo, invece, per altre amministrazioni pubbliche).

In attesa di capire in che modo i lavori ad un tavolo di livello superiore possano fornire adeguate risposte alle aspettative di tanti colleghi, sempre che ci sia a quel livello una unità di intenti ed una volontà di lavorare concretamente nella direzione auspicata, la CONFSAL – UNSA ritiene di poter contribuire a fornire, in questa fase, elementi e proposte nella direzione auspicata ovvero la valorizzazione della professionalità e la tutela, pur in un attuale assetto regolamentare “angusto” per le OO.SS. (quello del solo confronto).

E’ stata chiesta la più ampia partecipazione dei colleghi alle procedure d’interesse, nonché significativi elementi di “oggettivazione” delle stesse procedure, oltre alla necessaria e dovuta trasparenza.

Il tutto da coniugare con una snellezza procedurale che non deve andare a ledere la professionalità acquisita dai colleghi e le loro aspettative di crescita professionale ed economica.

Il fatto che la precedente “massiva” operazione di conferimento di incarichi POER abbia avuto un significativo numero di “accessi agli atti” segnala da un lato, le diverse criticità da tutti osservate (prove selettive – scritti e colloqui – che in qualche caso non sono state in grado di individuare le migliori professionalità per le posizioni da ricoprire, con contestuale perdita di capitale umano ritenuto valido ma non adeguatamente apprezzato dalle selezioni) e dall’altro, la forte attenzione e quindi le importanti aspettative “riversate” dai colleghi. Bisogna offrire le giuste soluzioni, ricercandole.

Approfondiremo nei prossimi giorni il tema e cercheremo di porre in essere tutti i possibili miglioramenti della bozza presentata, operazione non semplice ma fattibile.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Lavoro agile emergenziale e progressioni verticali 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE

LAVORO AGILE EMERGENZIALE E
PROGRESSIONI VERTICALI 2021

In data 10 febbraio si è tenuto un incontro sul tema del lavoro agile emergenziale e sulla Progressione tra le Aree.

Sul “lavoro agile emergenziale”, di cui all’accordo del 17 settembre scorso, l’intesa in questione si intende prorogata al 30 aprile p.v. per effetto della vigenza dell’articolo 263, comma 1 del D.L. n. 34/2020, convertito nella Legge n. 77/2020.

Al riguardo l’articolo 15 dell’accordo di regolamentazione stabilisce che  “le disposizioni contenute nel presente disciplinare trovano applicazione a fare data dal 15 settembre 2020 e fino al 31 dicembre 2020 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 263 comma 1 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito dalla legge del 17 luglio 2020 n. 77”.

Con successivo decreto è stato prorogato lo stato di emergenza rispetto e, quindi, in concreto il protocollo è vigente almeno fino al 30 aprile prossimo (in ragione delle fonti normative).

Una formale proroga dell’intesa del 17.09.2020 sarebbe “ultronea”. Gli Uffici riceveranno istruzioni al riguardo.

Il “tavolo” sarà convocato prossimamente per approfondire e decidere su diversi aspetti, a partire dai ristori e non solo, ma a parere dell’UNSA bisogna lavorare per una regolamentazione dello “smart working” ordinario, come superamento della gestione meramente emergenziale. Trattasi di un obiettivo fondamentale.

Sulla questione delle procedure di progressione verticale, la Parte Pubblica ha fornito una bozza di criteri di selezione per l’espletamento delle procedure sintetizzabile come segue:
– Si potrà concorrere per uno dei tre profili: funzionario, funzionario tecnico e funzionario informatico. Per ognuno di questi profili è previsto il possesso di una serie di titoli di laurea all’uopo individuati;
– La prova d’esame consiste: in uno scritto (quiz a risposta multipla) che si supera con un voto minimo di 30/50, nella valutazione dell’esperienza professionale (fino ad un massimo di 25 punti) e nella valutazione dei titoli posseduti (fino ad un massimo di 25 punti);
– La commissione è nazionale e le prove potranno essere espletate anche con procedure telematiche;
– Si garantisce l’assegnazione dei vincitori presso la stessa sede di provenienza.

Dall’approfondimento del documento presentato dall’Agenzia è emerso che per concorrere al profilo di funzionario dell’Area Entrate sono ammesse una gamma di titoli di laurea ben più ampia di quelle ammesse per l’Area Tecnica; pertanto, CONFSAL-UNSA ha chiesto che si provasse ad uniformare le “regole d’ingaggio” per entrambi i profili.
In merito alla valutazione delle esperienze professionali abbiamo proposto di procedere ad una più attenta attribuzione di punteggi da assegnare a seconda della fascia economica di appartenenza, al fine di dare il giusto peso alla professionalità acquisita.

Ci siamo soffermati più a lungo sulla critica al punto del bando che prevede di ridurre il punteggio dell’esperienza professionale proporzionalmente al periodo trascorso in part-time. Nello specifico abbiamo rappresentato che UNSA, come tutta la rappresentanza sociale, è seriamente impegnata nel contrasto alle discriminazioni di genere, che limitano lo sviluppo di carriera delle donne. Il part-time è un istituto a cui attingono in maggioranza proprio le donne e lo fanno spesso per sopperire all’assenza di politiche attive a favore della famiglia. In pratica riteniamo che l’esperienza professionale di un lavoratore che per 25 anni abbia lavorato 6 ore al giorno con profitto non sia inferiore a quella di chi ha lavorato full time. Abbiamo chiesto di espungere questa previsione dal bando.

Infine, abbiamo proposto, per la presente procedura e per quelle future, che vengano pubblicati i quiz da cui saranno attinte le domande d’esame o, comunque, di circoscrivere gli argomenti su cui verteranno i test. Questa pratica, diffusa ormai per tanti concorsi pubblici, renderebbe più agevole il lavoro dei candidati che, come noto, contestualmente alla preparazione del concorso sono impegnati nella quotidiana attività lavorativa

Il Direttore Egidi si è dichiarato disponibile ad approfondire le proposte del tavolo al fine di migliorare la bozza proposta.

La CONFSAL-UNSA da parte sua si è riservata di fornire ulteriori contributi utili alla definizione dell’accordo.

A tale riguardo vanno chiusi nel migliore dei modi anche contenziosi giudiziari in corso rispetto alla precedente procedura concorsuale, affinché vengano soddisfatte le ragioni e le aspettative dei colleghi inopinatamente coinvolti (ci riferiamo ai contenziosi “in piedi” per i colleghi della Puglia e della Campania ed altro).

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Confronto sulle progressioni verticali 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE
CONFRONTO SU PROGRESSIONI VERTICALI 2021

Il 3 febbraio si è riunito il “tavolo nazionale” per discutere delle progressioni tra le Aree. La norma che consente alle Pubbliche Amministrazioni di bandire una procedura per la progressione tra le Aree è l’art. 22 comma 15 del D. Lgs n. 75/2017.

Essa fissa in maniera stringente i criteri di applicazione stabilendo che:
– Il coefficiente massimo di progressioni è pari al 30% dei posti previsti nei piani dei fabbisogni “assunzionali” approvati per le rispettive aree funzionali;
– Possono partecipare alle progressioni i dipendenti che possiedono i medesimi titoli richiesti per l’accesso dall’esterno al profilo per il quale si concorre;
– Le procedure devono prevedere prove volte ad accertare la capacità di applicare nozioni teoriche per risolvere casi concreti;
– Si deve tener conto delle valutazioni positive conseguite negli anni precedenti e dell’attività svolta nel percorso di carriera.

La Direzione dell’Agenzia ha spiegato che, tenuto conto che nel periodo considerato saranno messi a concorso pubblico circa 2.500 posti da funzionario tributario, intende procedere alla progressione dalla II alla III Area per 700 dipendenti, che equivalgono circa al 28% delle facoltà “assunzionali” di cui sopra.

Ha aggiunto che non ha valutato, al momento, la possibilità di progressione per il personale di I Area.

Di seguito si è aperto il confronto tra le parti al fine di condividere i criteri selettivi dei candidati in merito alle tipologie di prove che verranno espletate ed ai titoli valutabili.
In questa prima fase CONFSAL-UNSA ha auspicato che:
1) Le procedure vengano espletate nel minor tempo possibile, per evitare le lungaggini che si sono verificate nel passato per selezioni analoghe;
2) Le prove d’esame siano ispirate alla massima trasparenza evitando l’esposizione a valutazioni eccessivamente discrezionali. Ciò anche al fine di limitare i contenziosi ed i conseguenti rallentamenti nella definizione delle graduatorie;
3) L’esame sia effettivamente volto ad indagare le conoscenze pratiche e la capacità di risoluzione dei problemi, piuttosto che essere improntato sul nozionismo astratto delle norme.

Tenuto conto che sono previste assunzioni dall’esterno per circa n. 900 Assistenti di II Area abbiamo proposto di valutare l’opportunità di prevedere una progressione anche per i funzionari di I Area in servizio.

Inoltre, al fine di avere tutte le informazioni utili per gli opportuni approfondimenti, abbiamo chiesto di conoscere i dati relativi alla platea di potenziali partecipanti quali:

la distribuzione dei lavoratori nelle aree, il numero dei colleghi di seconda area in possesso del titolo di laurea, la concentrazione dei potenziali concorrenti nelle articolazioni e quanto utile ad effettuare gli opportuni approfondimenti.

Il Direttore dott. Egidi, in merito ai tempi, ha confermato la massima attenzione dell’Agenzia, che non appena riceverà il nulla osta del MEF all’utilizzo delle somme da stanziare, procederà all’avvio della procedura. Ha assicurato, altresì, che renderà disponibili una serie di dati utili alle OO.SS. anticipando che i lavoratori di II Area in possesso del titolo di laurea sarebbero circa n. 877 e che, quindi, la procedura consentirebbe la progressione alla stragrande maggioranza degli aventi diritto.

Più in generale ha preso nota di tutte le proposte sindacali e si è dichiarato disponibile a valutarle.

 

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Al tavolo sindacale la CONFSAL-UNSA ha voluto porre con forza il tema della sicurezza negli uffici dell’Agenzia. Prendendo spunto dagli incresciosi episodi del Veneto, in cui è stata organizzata una protesta nei confronti del personale dell’Agenzia, abbiamo denunciato il rischio crescente di atti di intolleranza nei confronti dei lavoratori del Fisco.

È evidente che l’imminente invio di migliaia di atti impositivi a contribuenti in gravi difficoltà economiche che, al contempo, sono in attesa di ristori che stentano ad arrivare, potrebbe favorire il verificarsi di atti di violenza. A tal fine abbiamo chiesto all’Agenzia di investire nella sicurezza stipulando accordi con istituti di vigilanza.

Abbiamo rappresentato, altresì, l’opportunità di prendere contatto con le Prefetture nei territori, al fine di ottenere che gli uffici dell’Agenzia vengano riconosciuti “punti sensibili” meritevoli di
sorveglianza.

La Direzione ha dichiarato di condividere la necessità di elevare il livello di attenzione sul tema ed ha annunciato che si confronterà con le Direzioni Preposte per valutare i provvedimenti più opportuni.

Va da sé che la CONFSAL – UNSA ritiene opportuno utilizzare l’attuale “spazio normativo”, purtroppo modesto, per l’operazione progressioni verticali, ma ritiene, altresì, fondamentale (e necessario) che vengano poste in essere le migliori soluzioni possibili, di natura legislativa e soprattutto contrattuale, per valorizzare al meglio tutte le professionalità in servizio nell’Agenzia.

Quindi bisognerà recuperare il ruolo delle OO.SS. in materia, sia sul versante generale (rispetto alla contrattazione di primo e secondo livello) sia sull’aspetto specifico delle Agenzie Fiscali (passaggio legislativo), dove il rafforzamento della loro autonomia passa anche da una migliore e “spiccata” valorizzazione dei percorsi di carriera e relativa retribuzione di tutto il personale, colleghi delle Aree professionali e colleghi delle alte professionalità (Quadri).

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Incontro con il direttore RUFFINI

AGENZIA DELLE ENTRATE
Incontro con il Direttore avv. Ruffini
e ripresa del confronto sindacale

Esito riunione con il Direttore avv. Ruffini

Sono ripresi i lavori negoziali dopo la pausa di fine anno e dopo che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate è ritornato al “tavolo” con le OO.SS., per un momento di riflessione e di approfondimento politico-sindacale (incontro del 22.01 scorso).

Al riguardo la crisi governativa in atto, con il tentativo di avere un nuovo Governo, accresce lo stato di fibrillazione e di instabilità del Paese, con riflessi sulle crisi sanitaria, sociale ed economica.

Vedremo se nelle prossime ore ci sarà chiarezza sui diversi fronti per poter affrontare un periodo che si prospetta pesantissimo.

La delegazione CONFSAL – UNSA ha focalizzato l’intervento su alcuni punti fondamentali.

Innanzitutto, ha evidenziato la necessità di implementare il piano “assunzionale”, nonostante il significativo numero di assunzioni previste nel piano approvato dagli Organi preposti, in ragione della fortissima carenza di personale rilevata su tutto il territorio nazionale.

Quanto sopra pur apprezzando le forti azioni di rafforzamento tecnologico ed informatico/telematico, sia quelle già poste in essere sia quelle che sono in corso di approntamento, che hanno importanti e positivi effetti sulle procedure e sulle strumentazioni operative.

La risorsa umana rimane fondamentale ed il livello occupazionale deve essere significativamente innalzato, se si vuole garantire efficienza ed operatività ai più alti livelli possibili per una struttura amministrativa strategica per il Paese.

E’ stata richiamata, altresì, la fondamentale necessità di recuperare risorse finanziarie.

A tale riguardo, pur considerando importante il comma 870 della Legge di Stabilità 2021 ovvero la destinazione delle risorse risparmiate in materia di “buoni pasto” e “straordinario” nei Fondi per il salario accessorio del personale, rimane totalmente in piedi il vincolo (generale) di spesa in materia di retribuzione accessoria e, quindi, il “nefasto” effetto per le Agenzie Fiscali che non possono distribuire al personale una quota significativa di risorse economiche (la cosiddetta “non spendibilità” di risorse assegnate alle agenzie).

Su questo aspetto, il Coordinatore CONFSAL – UNSA ha richiamato le pregresse operazioni effettuate negli anni scorsi, ovvero l’assegnazione di risorse finanziarie “ad hoc” destinate a scopi specifici, comunque a favore dei colleghi in servizio

Nel seguito dell’intervento, è stata evidenziata la necessità di elaborare e far approvare interventi normativi atti a salvaguardare e rafforzare l’autonomia delle Agenzie fiscali, anche a beneficio del personale e non solo delle alte professionalità.

Questo aspetto richiede non solo specifiche norme di legge ma anche l’applicazione di vigenti disposizioni in materia di sezione specifica del CCNL – Funzioni Centrali ovvero il ripristino di uno specifico Contratto per le Agenzie Fiscali.

L’aspetto fondamentale sopra riportato è finalizzato sia alla valorizzazione di tutto il personale in servizio (percorsi di carriera ed apprezzamenti retributivi) sia al riconoscimento delle alte professionalità (genericamente indicabile come Area Quadri o Sezione specifica, avente l’obiettivo di formalizzare una cornice di regole precise in materia di criteri di accesso, retribuzione, responsabilità e quant’altro necessario a regolare lo status giuridico).

Altro punto sottolineato è stato quello della neutralità finanziaria prevista dal nuovo meccanismo del D. Lgs n. 157/2015 a cui fa riferimento il salario accessorio.

Rammentiamo al riguardo la previsione della “media triennale” del salario accessorio come elemento di riferimento per la determinazione dell’annualità di salario legato al raggiungimento degli obiettivi di piano nonché di finanza pubblica (recupero evasione in primis).

A parere della CONFSAL – UNSA, come evidenziato nel corso dell’incontro, il meccanismo sopra riportato in concreto “disconosce” ovvero “svilisce e svaluta” il sistema Principal / Agent che correla i risultati raggiunti (piano aziendale o piano delle performance) con gli impegni quanto-qualitativi individuali e collettivi.

Per tutti gli aspetti riportati, la delegazione CONFSAL – UNSA ha assicurato il massimo apporto ai diversi “tavoli”, politici e sindacali, a condizione che vi sia il massimo coinvolgimento possibile delle OO.SS. su tutti i temi in questione, alla luce del grande impegno espresso da tutti i colleghi nella situazione di emergenza

Il Direttore avv. Ruffini ha assicurato il massimo interessamento, soprattutto nel raccordo con il Ministro dell’Economia, visto la portata politica degli aspetti richiamati.

Ma a tale riguardo ricordiamo che già prima della pandemia erano stati assicurati “tavoli” di approfondimento OO.SS. – Agenzie – MEF, ma nulla è stato fatto al riguardo.

Certamente l’emergenza sanitaria ha sconvolto l’agenda e le priorità, ma è altrettanto vero che la mancata risoluzione dei problemi “accennati” mette a rischio, concretamente, l’uscita del Paese dalla crisi.

A parere di tutti gli operatori e della stessa Unione Europea è fondamentale la riforma del sistema tributario, che sarebbe realizzabile attraverso una delega fiscale del Parlamento al Governo e declinata da un decreto legislativo.

In questo decreto legislativo ci aspettiamo la presenza di alcune disposizione di attenzione verso le Agenzie Fiscali, sia per la loro operatività sia per il personale (rafforzamento complessivo autonomia).

Questo è lo snodo fondamentale ed è questo che verificheremo nei prossimi mesi, nonostante la crisi politica in atto.

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Stato dei lavori negoziali

AGENZIA DELLE ENTRATE
Stato dei lavori negoziali

Nell’incontro con il Direttore Ruffini di venerdì 22.01 è stata fornita una informazione di dettaglio in merito alle modifiche organizzative varate dal Comitato di Gestione.

Nello specifico:
• viene ripristinata la Direzione Coordinamento Normativo che sarà di supporto tecnico all’Agenza nell’interlocuzione con il MEF e nella prima interpretazione delle norme di nuova emanazione;
• vengono ripristinate le strutture regionali dell’Audit in quanto questo Ufficio è ritenuto tanto più utile quanto più vicino alle realtà locali;
• la Direzione Affari Legali gestirà questioni legali di carattere extra-tributario;
• entra pienamente in funzione la Divisione Risorse con l’importante innesto di un Responsabile per le Pari Opportunità e vengono razionalizzate le competenze delle altre due divisioni: Contribuenti e Servizi.

Inoltre, il Direttore ha informato le OO.SS. circa l’approntamento, da parte del Governo, di un provvedimento normativo atto a regolamentare la ripresa delle attività di notifica degli atti impositivi. Il provvedimento si pone l’obiettivo di contemperare l’esigenza di recupero dell’evasione con quella di preservare la sopravvivenza delle attività imprenditoriali. L’Agenzia ha inviato al Governo tutti i dati su cui fondare le proprie decisioni e sembra profilarsi una ripresa di tipo graduale (in questi giorni è uscito un primo provvedimento di brevissima proroga).

A seguito della predisposta “agenda dei lavori”, ritenuta strategica dalle OO.SS, devono trattarsi argomenti importanti quali il passaggio da II a III Area di circa 700 colleghi, il varo di una nuova Mobilità Nazionale, quanto mai opportuna in epoca di emergenza sanitaria, la quantificazione dei ristori ex c. 870 L. di Bilancio 2021, la proroga di alcuni accordi inerenti lo smart working e la sicurezza, la determinazione dei criteri di attribuzione incarichi POER e le P.O. di cui agli art. 17 e 18 del CCNI e quant’altro.

 

Accordi sottoscritti

La prima sessione negoziale del 27.01 ha riguardato la sottoscrizione dell’accordo sull’acconto per il salario accessorio 2020 (la cosiddetta produttività collettiva o performance organizzativa).

Trattasi di un accordo “standard” che, nel caso in specie, si sviluppa sull’arco dell’intero anno (anziché su un intervallo di 9 mesi, come successo negli ultimi anni), e che “cuba” all’incirca 55-56 milioni di euro. La somma verrà liquidata a tutto il personale probabilmente nel mese di maggio (le somme in questione saranno trasferite nelle casse dell’Agenzia nel mese di febbraio e nel contempo andranno stabilizzati i dati di presenza/assenza). E’ stata comunque chiesta una accelerazione operativa per “traguardare” il mese di aprile.

Altresì, è stata firmata la proroga dell’accordo del 28 luglio 2020 in merito alla definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” per lo svolgimento delle attività esterne. L’accordo è noto e la proroga prevede che le disposizioni continueranno a trovare applicazione FINO AL TRENTESIMO GIORNO SUCCESSIVO ALLA CESSAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA, nonché è stato richiamato un passaggio informativo con le OO.SS. per la programmazione delle attività esterne.

Infine, si è convenuto una disciplina di sospensione ed esclusione del pagamento dei compensi accessori e premi incentivanti in situazioni extra-ordinarie. Pertanto, ha ricevuto una stabile sistemazione una tematica che aveva prodotto incertezze ed in qualche caso ingiustizie.

Il riferimento sarà esclusivamente all’annualità in cui è stata notificata la misura cautelare o di interdizione (aspetti penali) nonché all’adozione del provvedimento di applicazione della sanzione disciplinare (ovvero casi gravi con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione superiore ai 10 giorni). Naturalmente diverso il trattamento per il personale licenziato.

 

I prossimi impegni

Con le OO.SS. rappresentative della Dirigenza si provvederà alla sottoscrizione della pre-intesa per i criteri di corresponsione della retribuzione di risultato ai dirigenti di uffici non di vertice per l’anno 2018, nonché la ripartizione delle risorse tra dirigenti di I e II fascia sempre per l’anno 2018.

In questo modo si potrà procedere anche alla liquidazione dei compensi ai colleghi che hanno svolto funzioni dirigenziali e paradirigenziali (POS e POT) nell’anno in questione.
Fondamentale, altresì, la trattazione prossima dei “Criteri per i passaggi dalla Seconda alla Terza Area”.

Un passaggio obbligato per attivare l’operazione di passaggio di circa n. 700 colleghi dalla Seconda alla Terza Area, in applicazione delle disposizioni Madia e seguenti.

Con successive convocazioni saranno affrontati altri delicati temi come le PO e le POER, il Sistema di valutazione del personale delle Aree funzionali, la Mobilità nazionale, l’accordo “globale” sull’accessorio 2019, quest’ultimo in ragione del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze per l’annualità di riferimento già firmato e registrato (cosiddetto decreto 157).

Nel contempo il Comitato di Gestione ha approvato il 28 gennaio scorso, il Piano delle Performance 2021 – 2023 ed il relativo Piano Triennale delle Azioni Positive.

E’ stato anticipato alle OO.SS. il documento “Linee di pianificazione aziendale 2021-2023, che è stato pubblicato sul nostro sito (coordinamento.salfi.it).

Nel Piano delle Performance viene precisato che il POLA dell’Agenzia, a seguito dell’emanazione delle Linee guida sul piano organizzativo del lavoro agile e indicatori di performance da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, è in fase di adeguamento alle suddette indicazioni metodologiche e che in ogni caso prima della sua adozione sarà necessario avviare il previsto confronto con le OO.SS.

 

Considerazione

L’ultimo Decreto Dadone (20.01.2021) ha prorogato al 30 aprile 2021 le disposizioni di cui al Decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del 19 ottobre 2020. Trattasi di un allineamento delle scadenze alla durata dello stato emergenziale che la Delibera del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2021 ha prorogato al 30 aprile p.v. (la precedente scadenza era il 31.01.2021). Pertanto, l’articolo 263 comma 1 del D.L. del 19.05.2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge n.77 del 17.07.2020, è in vigore almeno fino al 30.04.2021 (con possibilità di altre proroghe).

In questo modo non si hanno “sorprese” sul lavoro agile in condizioni emergenziali (almeno il 50% dei colleghi che si occupano di procedure “smartabili” come previsione legislativa), nella considerazione che il grande lavoro svolto dalle OO.SS. e dall’Agenzia delle Entrate per i diversi accordi sottoscritti nei mesi scorsi, alcuni dei quali hanno fatto da riferimento a tutto il panorama del lavoro pubblico, acquisiscono ulteriore forza.

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Nota Unitaria sul Servizio Call Back

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Al Direttore Centrale Risorse Umane e Organizzazione
Dott. Roberto Egidi

E,p.c. Al Capo Divisione Servizi
Dott. Paolo Savini

OGGETTO:SERVIZIO CALL BACK. CRITICITA’. RICHIESTA CONVOCAZIONE.

Gentile Direttore,

le Scriventi OO.SS. intendono rappresentarle la criticità che gli Uffici stanno riscontrando nell’utilizzo del servizio di richiamata telefonica, denominato “call black”.

In buona sostanza, il contribuente contattando il call center, opziona la scelta (guidata) di essere richiamato per fissare un appuntamento, sebbene, nella stragrande maggioranza dei casi, non è di quello che ha bisogno, ma di altre informazioni riguardanti il mondo Agenzia

Tale anomalia comporta che il funzionario debba comunque rendersi reperibile, nell’arco di quattro ore giornaliere, a ricontattare il contribuente, che invece vuole riscontri circa quesiti che non sono di propria competenza, e per i quali è già preposto il SAM.

Finora, la stragrande maggioranza di appuntamenti venivano presi tramite la App Web ticket. Ora, per andare incontro ad un’esigenza di una minoritaria platea di contribuenti, Agenzia decide di vincolare per ben quattro ore consecutive un funzionario – a volte si tratta di un titolare di incarico di responsabilità ex art. 18 CCNI – ad un non meglio qualificato servizio di “assistenza telefonica”

Questa scelta organizzativa comporta, come immaginerà, una serie di criticità, prima fra tutte l’esposizione del funzionario a possibili inquinamenti da onde elettromagnetiche promananti dal cellulare. Oltre alla mancata individuazione, previa contrattazione sindacale, di specifica indennità, atteso che alcuni colleghi hanno riferito di un cospicuo numero di telefonate evase, anche 30 nell’arco della mattinata.

Le Scriventi, pur essendo consapevoli della mission di Agenzia di fornire servizi qualificati, ritengono che questo non può essere realizzato a scapito della salute e delle risorse economiche del Personale. Ma soprattutto, che non sia una scelta ben calibrata sulle effettive esigenze dell’Utenza, vista anche la forte carenza di Risorse Umane

Intraprendere un percorso del genere, senza coinvolgere le OO.SS., sembra porsi in antitesi con il consolidarsi delle relazioni sindacali, così come invece è emerso nella riunione del 22 gennaio scorso.

Ecco perché la le Scriventi OO.SS. le chiedono di sospendere il servizio “call back” e di procedere a rapida convocazione ex art. 7, co. 6, del CCNL Funzioni Centrali, per trattare la questione nelle sedi opportune.

In attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.

Roma, 1 febbraio 2021

 

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA    CONFSAL/UNSA

   FLP 

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro    Sempreboni

   Patricelli

 

DOGANE e AAMS – FRD 2019, riunione del 29 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 29 gennaio 2021
Accordo sull’utilizzo delle risorse certe e stabili
del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2019

In data 29 gennaio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli che ha riguardato l’Ipotesi di accordo circa l’ utilizzo delle risorse disponibili, fisse e ricorrenti, nell’ambito del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2019.

Il confronto si aperto con una mera esposizione da parte dell’Agenzia della sopracitata Ipotesi di accordo e sono state illustrate le somme stanziate per l’ordinamento professionale, in particolare:

1. Stabilizzazione dell’indennità di Agenzia €.7.914.301,91
2. Progressioni economiche €. 46.419.189,40
3. Posizioni organizzative €.260.000,00
4. Incarichi di responsabilità €. 2.094.650,00

Sono state, altresì, esposte le somme stanziate per remunerare il sistema indennitario (indennità di disagio, di confine, di rischio, ecc.), pari a €.7.000.000,00; l’istituto della turnazione, anche a copertura del prolungamento dell’orario di servizio giornaliero degli uffici doganali, è risultato pari a 5.707.843,56 euro; il compenso indennitario spettante per l’attività nelle commissioni di controllo dei giochi è stato individuato per un importo complessivo massimo di 200.000 euro.

Al premio di performance organizzativa e di produttività dell’ufficio viene riconosciuto un importo pari a 15.342.153,71 euro. Naturalmente si ricorda, che il premio è calcolato, in misura differenziata, in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi di produzione assegnati e a un coefficiente di professionalità per area funzionale rapportate alle ore ordinarie effettivamente prestate. Tale voce del fondo riconoscerà ai Lavoratori una somma media pro-capite di 1.540 euro

Le OO.SS. presenti hanno chiesto, a confronto degli stanziamenti afferenti al 2018, il motivo di alcune differenze in calo delle risorse stanziate su alcune delle poste rappresentate. L’Amministrazione ha precisato che, in particolare sull’indennità di agenzia la diminuzione è da ricondurre al minor numero di lavoratori in servizio nel 2019.

Successivamente tutte le OO.SS. presenti hanno manifestato l’assenso a sottoscrivere l’Ipotesi di accordo che produrrà la corresponsione delle cifre stanziate per il Personale in servizio nel 2019 , dopo il consueto iter procedimentale nelle varie sedi di controllo, fra tre/quattro mesi, fatte salve alcune voci come le “Progressioni economiche” che sono già state processate e concluse anche ai fini economici.

Ulteriore argomento previsto per la discussione, a seguito di integrazione in data 28.01.2021 dell’ordine del giorno da parte dell’Amministrazione, doveva riguardare la nuova ipotesi di aggiornamento dei profili professionali dell’Agenzia. La maggior parte delle OO.SS. presenti hanno ribadito la non disponibilità alla discussione in quanto non ritenuta prioritaria. La nostra Delegazione ha, inoltre, ribadito per inciso le forti perplessità già manifestate in precedenza, rammentando in merito il precedente abbandono del tavolo di confronto con l’Amministrazione, sull’impianto rappresentato, che continua a non recepire nella sostanza le modifiche richieste al fine di pervenire ad una individuazione di profili professionali coerenti con la mission dell’Agenzia.

L’Amministrazione preso atto della posizione sindacale, ha proposto la chiusura l’incontro riservandosi di programmare apposite convocazioni sulle tematiche indicate come prioritarie durante l’incontro.

Roma, 30 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

ENTRATE – Sottoscrizione degli accordi in data 27 Gennaio

Si mettono a disposizione in PDF gli accordi stipulati in data 27 Gennaio 2021 tra l’Agenzia dell’Entrate e le OO.SS, concernenti:

–  Acconto sul compenso accessorio per l’impegno prestato nel raggiungimento degli obiettivi della convenzione per l’anno 2020

– clausola sospensione e esclusione

-Proroga dell’efficacia dell’Accordo del 28 luglio 2020 per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” per lo svolgimento delle attività lavorative esterne

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Linee di pianificazione 2021-2023

Si mettono a disposizione in PDF le linee  di pianificazione 2021-2023 dell’Agenzia Entrate

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Comunicato unitario 22 Gennaio 2021

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

TIMIDI PASSI AVANTI NEI RAPPORTI CON L’AGENZIA.
MA I RISULTATI SONO ANCORA INSUFFICIENTI
Il direttore dell’Agenzia incontra nuovamente il sindacato e loda i
lavoratori. Ma di riconoscimenti veri e propri ancora non si parla.
Intanto ripartono le trattative

Dopo il deludente incontro del 23 dicembre, durante il quale nessuno dei nodi posti dal sindacato unitariamente era stato di fatto affrontato, il direttore Ruffini è tornato al tavolo oggi per un nuovo confronto.

Dopo aver lodato il personale per i lusinghieri risultati ottenuti anche nel 2020, e ribadito che lui difende i lavoratori in ogni occasione pubblica, ci ha comunicato che sono in corso interlocuzioni con il MEF per cercare di recuperare fondi aggiuntivi che permettano di rimpinguare l’esangue fondo di salario accessorio. Ha inoltre affermato che è importante che sia passato il “comma 870” della legge di bilancio che permette di usare i risparmi da buoni pasto e straordinario per aumentare i fondi destinati alla produttività e che l’Agenzia è disponibile a quantificare al più presto quelli del 2020 e a utilizzarli già in tempi brevi.

Nei vari interventi sindacali, abbiamo ribadito alcune cose e cioè, in primis, che a fronte del grande impegno dimostrato i lavoratori si aspettano ben più che pacche sulla spalle, ad iniziare da una diversa e migliore regolamentazione dello smart working a regime, sia per quanto riguarda i diritti che rispetto ai ristori per le spese sostenute e da sostenere.

Inoltre, riguardo alle interlocuzioni con il MEF, abbiamo presente che ci aspettavamo molto di più rispetto a quanto comunicatoci, avendo già palesato più volte le nostre richieste, da ultimo in occasione della riunione del 23 dicembre. Non ci attendiamo solo l’arrivo di soldi freschi che ci permettano di far ripartire le progressioni economiche, ma soluzioni condivise e contrattuali che rimettano al centro dell’agenda il fisco, la valorizzazione delle professionalità dei colleghi e nuovi modelli organizzativi che, per esempio, superino l’estremo verticismo, l’odierna precarietà del “middle management” e consentano reali percorsi di carriera. Non secondaria risulta poi la possibilità di avere una corsia preferenziale per il reclutamento di nuovo personale, visto che quello attuale non è sufficiente nemmeno per mantenere il livello di servizi e contrasto all’evasione fiscale.

A questo proposito, abbiamo ribadito al direttore dell’Agenzia che è necessario, ciclicamente, un confronto diretto con il vertice sulle questioni strategiche che riguardano non già la sola manutenzione dell’esistente ma un’autentica svolta positiva per il futuro dell’Agenzia delle Entrate.

In questo senso, il breve ed estremamente formale incontro odierno segna un nuovo inizio, sufficiente a far ripartire le relazioni sindacali, ma non certo per rispondere ai problemi che abbiamo messo sul tappeto, per i quali sono indispensabili risultati concreti e non solo mere enunciazioni di principio.

Nei prossimi giorni saremo noi stessi, unitariamente, a fare passi in questo senso nei confronti dell’Autorità Politica che, lo ricordiamo, si era mostrata disponibile ad ascoltarci nel corso dell’ultimo confronto sulle Convenzioni.

Nel frattempo, giudicando comunque positivo l’incontro di oggi, abbiamo convenuto con il direttore centrale delle risorse umane e con il capo ufficio relazioni sindacali di riprendere, già da questa settimana, le trattative con un’agenda condivisa e a ritmi serrati.

Vi terremo ovviamente aggiornati su tutti gli sviluppi, pronti a dare nuovo impulso alla vertenza in atto qualora le soluzioni proposte dalla parte pubblica non dovessero essere ritenute soddisfacenti per i lavoratori.

Roma, 22 Gennaio 2021

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA FLP

       CONFSAL/UNSA

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro    Patricelli

    Sempreboni

 

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 21 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 21 gennaio 2021
Informativa sul piano dei fabbisogni di personale nel triennio 2020-2021
e riallocazione POER

In data 21 gennaio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha riguardato il “Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2020-2022”, aggiornato rispetto a quanto comunicato lo scorso luglio 2020, e sulla riallocazione di alcune POER.

Il confronto si aperto con l’esposizione da parte dell’Agenzia, del Piano avanti citato e, partendo dai dati al 31.12.2019, è stata rappresentata, sia per il Personale delle Aree funzionali che per il Personale con qualifica dirigenziale, l’annosa carenza a cui si intenderebbe fare fronte nel triennio 2020-2022, al netto delle uscite ed entrate già perfezionate nell’anno 2020.

Per il Personale non dirigenziale è programmato l’espletamento e la conclusione, nel corso del 2021 e 2022, dei concorsi appena banditi per 1226 unità, nonché di un loro successivo scorrimento per ulteriori 1394 unità. Tali prefigurate 2620 unità di personale dovrebbero essere implementate da procedure di mobilità intercompartimentale e di attivazione di comandi, quest’ultimi da espletare già nel secondo semestre del corrente anno.

Per il Personale con qualifica dirigenziale si evidenzia, al netto dei pensionamenti e delle entrate a vario titolo (SNA, Mipaaf) e degli incarichi a tempo determinato già conferiti in forza dell’art.19 c.6 e c.5bis del D.Lgs. 165/2001, una carenza di circa il 45% dell’organico previsto di 265 unità. Il piano per colmare le carenze prevede, a breve, un bando di concorso per 40 dirigenti di seconda fascia, che dovrebbe perfezionarsi nel 2023, ma soprattutto nel contempo viene prevista la possibilità di nominare, nel corso del 2021, ben settantanove dirigenti di seconda fascia ai sensi del già citato art.19, commi 6 e 5bis del D.Lgs.165/2001. La necessità di avere, all’attualità, un numero consistente di figure dirigenziali è anche conseguenza dell’annullamento del concorso a sessantanove posti da dirigente di seconda fascia, e della revoca del relativo bando, da parte della stessa Agenzia concorso che, nei precedenti piani, era stato pedissequamente riportato ed indicato sostanzialmente risolutivo per le carenze di personale dirigenziale

La nostra Delegazione, in merito alle carenze del Personale delle aree funzionali, ha chiesto, anche in base alle varie segnalazioni provenienti dai Colleghi in servizio presso gli uffici che insistono sull’intero territorio nazionale e che vivono i maggiori disagi per essere sempre in numero estremamente ridotto ad affrontare le sempre crescenti attività lavorative e nelle more dell’ espletamento dei concorsi banditi, lo scorrimento delle graduatorie riguardante gli arrivi da altre amministrazioni ed inoltre che sia anticipato l’ingresso delle pronosticate 300 unità con la procedura del comando per l’anno in corso.

E’ stato chiesto, altresì, al fine di valorizzare e riconoscere la professionalità acquisita dai Colleghi che stanno partecipando alle procedure di passaggio da seconda a terza area, di aumentare adeguatamente l’attuale previsione di 180 passaggi in quanto si ritiene che le facoltà assunzionali dell’Agenzia lo possano permettere. La Direzione del Personale, in merito, ha ribadito che all’attualità il numero di passaggi non prevede un ampliamento ma che è intenzione dell’Agenzia lasciare le graduatorie della procedura aperte per eventuali successive inquadramenti.

Per quanto, poi, riguarda i fabbisogni di Personale con qualifica dirigenziale, la cui carenza è innegabile ed in periferia numerosi sono i conferimenti di incarichi ad interim che non agevolano una ottimale conduzione degli uffici, la nostra Delegazione ha espresso chiaramente che la via maestra rimane sempre la procedura concorsuale, come previsto dalle esplicite norme vigenti. Il ricorso a nomine ex art. 19 del D Lgs 165/2001 dovrebbe essere minimale e tale da non sovrapporsi a quello dei concorsi: risulta opportuno, quindi, aumentare il numero dei posti da mettere a concorso ed è stato rammentato che l’annuncio, nel mese di ottobre 2020, di un concorso per dirigenti era stato di cento unità.

Dopo il confronto sui fabbisogni di personale si è passati a quello sulla riallocazione di sei POER, di cui cinque da destinare alla nuova, ma non ancora formalizzata, istituzione della Direzione Territoriale della Calabria. E’ stato evidenziato e richiesto, primieramente, un incontro in ambito OPI (Organismo Paritetico per l’Innovazione ex art. 6 CCNL/FC) al fine del previsto coinvolgimento partecipativo nella dimensione progettuale che l’Amministrazione intende portare avanti nella riorganizzazione dell’Agenzia e nella fattispecie dello sdoppiamento di una macro Direzione Territoriale. Chiaramente la nostra Organizzazione ha ricordato, partendo dalla fattispecie della DT V, la necessità di rivedere le altre macro Direzioni Territoriali con una regionalizzazione delle stesse. Risulta, pertanto, impellente il confronto sindacale in merito all’istituzione della DT Calabria ed eventualmente inserire la discussione nel più ampia prospettiva di altre soluzioni simili come la regionalizzazione di Veneto e FriuliVG, Liguria e Piemonte/Valle d’Aosta, Toscana-Umbria-Sardegna ed eventuali altre soluzioni

In merito alla tematica all’odg delle Poer da riallocare, fermo restando che l’argomento è legato al citato preventivo confronto sull’istituzione della Direzione Calabria, sono state rappresentate, in quanto la bozza di determina presentata prevedeva un aspetto che oltrepassa l’immediatezza del singolo caso della DT Calabria e quindi innovativo circa il conferimento delle Poer, forti perplessità in merito alla procedura di selezione delle POER rispetto a quella già prevista nel recente passato. Si ricorda che, nei molteplici confronti sull’istituzione delle Poer e sulla attribuzione di tali incarichi, numerose sono state le osservazioni della nostra Organizzazione Sindacale al fine di giungere ad una procedura di selezione sufficientemente accoglibile nelle modalità. Quasi nulla, si rammenta, venne accolto dall’Agenzia. Oggi, superando d’amblais il passato e in nome di una non meglio identificata semplificazione, verrebbe prevista l’istituzione di una “Commissione di valutazione permanente” che induce a diverse riflessioni e che, peraltro, verrebbe a travalicare la prevista regionalizzazione delle procedure per il conferimento delle Poer.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre osservazioni in proposito in attesa di una nuova convocazione sull’argomento.

Roma, 22 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

DOGANE e AAMS – Incontro sul CCNI

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale sul CCNI

In data 15 gennaio 2021 le OO.SS. Nazionali hanno ripreso il confronto sul CCNI con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sospeso da tempo, al fine di procedere verso la sua definizione. Sono stati esaminati gli istituti afferenti al sistema indennitario già discussi in parte a suo tempo ma meritevoli di ulteriori approfondimenti.

E’ stata esaminata l’indennità di disagio che, fatti salvi e preservati i criteri di attribuzione del CCNI del 2008, prevede una corresponsione non più legata alle ore ordinarie svolte in presenza ma per ogni giornata di lavoro presso gli Uffici individuati. Questa scelta non dovrebbe determinare una variazione degli importi da corrispondere, che saranno in linea con quelli ad oggi liquidati, ma ne dovrebbe rendere più agevole la gestione.

Le OO.SS. hanno richiesto di avere contezza degli attuali Uffici beneficiari dell’indennità di disagio di sede, al fine di conoscere l’attuale impatto sul fondo nonché quello in prospettiva, visto che entro 60 giorni dalla sottoscrizione del CCNI, le Direzioni Territoriali e le OO.SS. Regionali dovranno provvedere ad individuare, nel mutato panorama territoriale, le strutture destinatarie dell’indennità di specie.

E’ stato, poi, ripreso in considerazione il compenso spettante al personale impegnato nelle commissioni di controllo giochi. Ferma restando la tabella già in essere per la quantificazione del compenso spettante, in considerazione che gli oneri e delle spese di funzionamento a carico dei concessionari e quindi di derivazione esterna al fondo, è stata ipotizzata una eventuale corresponsione al personale in modalità periodica in tempo reale al pari di altri istituti. E’ stata inoltre proposta, ove possibile, che l’indennità in parola possa essere attribuibile, per uniformità con partecipanti dirigenti e l’atipicità dell’attività, al personale senza pregiudizio per le posizioni ricoperte. L’Amministrazione si è riservata di fare un approfondimento su quanto rappresentato

E’ stata vagliata, altresì, l’indennità di rischio considerandone le fattispecie previste dalla norma e le attuali aliquote. E’ stato chiesto dalle OO.SS. di verificare l’impegno del Fondo su detto istituto, al fine di verificare la possibilità di aumentare le aliquote attuali.

Rilevanti e ulteriori argomenti affrontati nella riunione hanno riguardato le turnazioni e le reperibilità.

Per le turnazioni si è ipotizzata una possibile soluzione all’annosa problematica riguardante i festivi infrasettimanali con la previsione di una programmazione delle turnazioni per un periodo minimo di 4 mesi: essa dovrà tener conto dell’orario di lavoro dai singoli dipendenti, nel periodo, al fine di evitare eventuali disparità tra il personale in turno e non turnista

E’ stata poi, discussa la possibilità, ove le risorse del fondo lo permettano e per quanto previsto dal vigente CCNL, di un incremento delle indennità di turno. L’Amministrazione, anche in questo caso, si è riservata di fare un approfondimento su quanto richiesto.

Per quanto concerne la reperibilità è stato ipotizzato un suo utilizzo limitato ad alcuni specifici servizi, per esempio “servizio viaggiatori svolto oltre il normale orario di servizio”, o ad altre fattispecie inderogabili.

Argomento conclusivo dell’incontro ha riguardato l’Indennità di confine, sulla quale l’Amministrazione ha presentato una sua proposta per la quale l’individuazione degli uffici di confine terrestri, portuali ed aeroportuali, avverrebbe in base a specifici parametri di operatività commerciale e di viaggiatori nelle sedi in questione. La proposta è subito apparsa, alle OO.SS., necessaria di un vasto e dovuto approfondimento per tutte le inerenti e ponderose implicazioni.

In chiusura di riunione è stato deciso che nelle more della definizione del CCNI, ancora meritevole di approfondimenti, di avviare nella prossima riunione anche il confronto sul Fondo 2019.

Roma, 16 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Sospensione stato di agitazione

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

SOSPENSIONE STATO DI AGITAZIONE
14 gennaio 2021

Dopo essere stati convocati dal Vertice dell’Agenzia, in giornata si è avuto un incontro al fine verificare la possibilità di riprendere un dialogo costruttivo e avviare il percorso di raffreddamento del conflitto sorto dopo l’incontro sindacale dell’11 gennaio 2021 sui profili professionali e per cui la nostra Federazione aveva proclamato lo stato di agitazione per le posizioni assolutamente non condivisibili dell’Agenzia.

Oggi l’incontro con la Parte Datoriale ci ha dato la possibilità di rappresentare ulteriormente le nostre motivate doglianze per delle relazioni sindacali molto spesso non consone allo spirito del contratto e che devono, come previsto, essere improntate “alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

In base al documento con il quale era stato proclamato lo stato di agitazione abbiamo evidenziato le finalità precipue e irrinunciabili per riprendere un dialogo con l’Amministrazione ovvero, oltre alla fondamentale e primaria rivendicazione di corrette e sostanziali relazioni sindacali, anche l’impegno dell’Amministrazione a intraprendere un percorso risoluto per la soluzione delle criticità più evidenti nell’Agenzia: drammatica mancanza di personale e di risorse economiche per il salario accessorio. Abbiamo anche posto un particolare accento sulla necessità di una formazione diffusa e indifferibile.

L’Agenzia ha dato assicurazione al fine di un impegno fattivo in merito a quanto rappresentato ed ha anche asserito che in ordine alla questione dei profili professionali non procederà alla relativa determina se non dopo un ulteriore incontro con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione confacente.

Confidiamo che quanto oggi trattato abbia un effettivo seguito e le prossime occasioni di confronto e scadenze potranno darci conferma o meno degli impegni assunti dall’Agenzia. I Lavoratori non possono attendere ad oltranza le proprie legittime spettanze e le demotivazioni sono il peggior viatico per una Agenzia che dichiara di perseguire l’eccellenza.

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Salvatore Veltri e Cesare Eremita

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro dell’11 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale dell’ 11 gennaio 2021: il nuovo anno inizia male!
L’Agenzia manifesta di essere avulsa da ogni idea di corrette relazioni sindacali
Stato di agitazione del Personale

L’incontro di ieri tra il Direttore Centrale del Personale e le Organizzazioni Sindacali nazionali si è svolto all’insegna di un ulteriore e deludente confronto in merito all’individuazione di nuovi profili professionali privo di spazi di mediazione per l’irrigidimento dell’Amministrazione sulle proprie posizioni.

Il confronto sulla materia era iniziato con l’informativa dell’11 dicembre 2020 a cui era seguita, da parte delle nostra Organizzazione, la richiesta del relativo confronto avvenuto nelle giornate del 18 e 30 dicembre 2020. Incontri non risolutivi in quanto l’Amministrazione non si era discostata, se non per qualche inezia, dalle proprie posizioni espresse nel “facsimile di determina” sui profili professionali che dagli originari sei del 2011 giungevano a ventiquattro, includendo perfino le figure di meccanico, addetto ai servizi di mensa e refezione, infermiere. Una pletora di figure professionali volte a parcellizzare le attività dell’Agenzia ingessandole e creando sul territorio ulteriori criticità nell’espletamento dei compiti sia istituzionali che nelle attività inerenti alla mission e al core business dell’Agenzia stessa. Il tutto condito dalla creazione di differenziazioni (suffissi?) nell’ambito delle fasce economiche del tipo “scelto” ed “esperto”, giusto per gerarchizzare delle progressioni prettamente economiche. Inoltre il reinquadramento del Personale in servizio nei nuovi profili dovrebbe avvenire in base al titolo di studio e alla professionalità acquisita con la verosimile nascita di equivoci specialmente su chi dovrebbe giudicare la professionalità e in base a quali parametri. Un discorso a parte sarebbe da fare in merito alle declaratorie e ai titoli di accesso.

La discussione sul “merito”, comunque, è stata bypassata dall’Amministrazione facendo ricorso al “metodo” ovvero appellandosi all’escamotage che prevede, nel vigente CCNL/FC, per l’individuazione di nuovi profili professionali, l’istituto del confronto e non quello della contrattazione come avveniva nel CCNL/AAFF. Si rammenta che il CCNL/FC non ha potuto, al momento della stipula, addentrarsi, per diversi ordini di motivi, nell’ordinamento professionale e quindi anche nei criteri per la definizione dei profili professionali. Tali criteri, comunque, nel CCNL/AAFF ancora vigente per tale parte, risultano improntati al superamento della parcellizzazione, alla semplificazione dei contenuti mansionistici senza misconoscere l’attualizzazione delle mansioni in relazione ai processi di ammodernamento. Il tutto al fine di una gestione più flessibile e razionale del Personale.

In verità risulta chiaro che i nuovi profili professionali servono a legittimare quelli previsti nei concorsi indetti dall’Agenzia nel mese di ottobre 2020 e che, come la nostra Organizzazione aveva ben evidenziato in apposito notiziario molto deprecato dall’Agenzia, non trovavano corrispondenza nel sistema dei profili in vigenza. Il problema è che una tale “sanatoria” implicherebbe l’accettazione di un atto fondante per il futuro di tutto il personale e della difficile, per non dire incongrua, integrazione nella realtà agenziale di molti dei prossimi vincitori dei concorsi indetti in base ai nuovi profili.

Sul territorio mancano più di tremila unità di personale e l’occasione di concorsi per 1266 nuove unità, dopo circa vent’anni, sarebbe stata apprezzata da tutti, sia dai Colleghi sovraccarichi di lavoro che dai Responsabili degli Uffici, con una reintegrazione seppur minimale delle dotazioni di personale: la parcellizzazione dei nuovi profili non andrà, a nostro convinto giudizio, in questa direzione. L’arroccamento dell’Amministrazione in difesa di una posizione vulnerabile e le aspre e generalizzate critiche che ne sono derivate ci dà ulteriormente il convincimento che avevamo visto giusto.

L’evidenza dei fatti, però, non ha condotto l’Amministrazione a rivedere le proprie posizioni e, siccome ieri terminava il periodo del “confronto”, si è appalesata l’ipotesi per cui l’Amministrazione imporrà la propria determinazione sui profili anche al di là delle aspettative oggettive dei Lavoratori e dei tentativi di mediazione dei propri Rappresentanti.

Nell’incontro era, inoltre, prevista, come integrazione dell’ultimo momento all’odg, una informativa sulla diversa allocazione di alcune Poer. Principalmente veniva evidenziato che cinque Poer di alcuni Uffici delle Direzioni Centrali sarebbero state traslate nell’istituenda Direzione Territoriale della Calabria: tutto ciò senza alcuna preventiva informazione sulle modalità e i tempi di attuazione della prevista nuova Direzione. Un ulteriore esempio di gestione anomala dei processi di riorganizzazione in atto dell’ Agenzia che per lungo tempo sono stati definiti dal Vertice come semplici atti di efficientamento mentre oggi si ammette la riorganizzazione ma si evita in merito un confronto serio ed approfondito come se i Lavoratori, su cui ricadranno gli oneri delle scelte, dovessero essere semplici pedine di un gioco senza regole.

L’atteggiamento negativo manifestato, ancora una volta, dall’Amministrazione nell’intera riunione di ieri ha portato la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali presenti a ritenere chiuso l’incontro al fine di pensare alle eventuali azioni sindacali da intraprendere.

In merito ai fatti in trattazione è stata inviata dalla nostra FEDERAZIONE una nota al Ministro del MEF, al Ministro della Funzione Pubblica, al Sottosegretario Baretta e al Ministero del Lavoro.

E’ stato evidenziato all’Autorità Politica che gli atteggiamenti e le decisioni unilaterali dell’Agenzia rivelano la volontà di mortificare le sane e franche relazioni sindacali e soprattutto rappresentano l’idea che tutto, a parere del Vertice dell’Agenzia, debba essere riconducibile ad atti di natura organizzativa e gestionale in capo al Datore di lavoro. Si vorrebbe, insomma, cancellare quanto sindacalmente negli ultimi decenni è diventato patrimonio acquisito nel mondo del lavoro, andando anche contro i concetti di partecipazione dei Lavoratori nelle imprese come patrocinato da tempo dalla stessa Unione Europea.

E’ stato ricordato all’Autorità Politica che il Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prima della pandemia da Covid-19 era in stato di agitazione per le problematiche connesse alle gravi carenze di personale e di risorse economiche e che tale stato di agitazione fu responsabilmente sospeso per le difficoltà del Paese.

Infine è stato affermato a chiare lettere che, in tali situazioni, la CONFSAL-UNSA ha ritenuto improcrastinabile proclamare lo stato di agitazione del Personale, da attuare nelle forme più consone, al fine di giungere a corrette relazioni sindacali e a tutelare le aspettative dei Lavoratori.

All’attualità, più che mai, chiediamo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbandoni un andamento di scelte unilaterali che forse è premiale per pochi ma che dimentica i problemi della maggioranza dei Lavoratori, chiediamo all’Agenzia e alla Politica che siano al più presto messe in disponibilità le unità di personale necessarie per colmare le gravi carenze di organico e che si proceda a implementare le altrettanto necessarie risorse economiche per un salario accessorio dignitoso e non decimato dalla persistenza delle antistoriche norme della spending review. Questi gli obiettivi primari a cui si accompagnano una serie di altre importanti aspettative dei Lavoratori sulle quali, da tempo, incalziamo l’Amministrazione.

Roma 12 gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro del 30 Dicembre 2020

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Impossibile confronto con una Amministrazione tetragona alle corrette relazioni sindacali

Ieri, 30 dicembre 2020, il Direttore Centrale del Personale e le OO.SS. nazionali si sono riuniti per riprendere il confronto sull’individuazione di nuovi profili professionali. In sintesi, nessun passo avanti è stato fatto e la vicenda sembra evolversi verso esiti poco auspicabili. L’Amministrazione sta facendo quadrato per mantenere le proprie posizioni anche se l’evidenza suggerirebbe un diverso atteggiamento. Non si dimentichi, peraltro, che l’istituto del confronto di cui all’art. 5 CCNL/Funzioni Centrali è una forma di partecipazione sindacale che viene instaurata, in determinate materie, al fine “di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare”.

In apertura di riunione il Direttore del Personale “ha letto una dichiarazione” in cui si ribadiva le necessità di superare le tipologie di profili professionali di cui alla Determinazione Direttoriale del 2011 ritenute non più idonee a qualificare le nuove attività lavorative e le specifiche competenze dell’Agenzia. Inoltre, ha accennato a presunti tentativi dell’Agenzia con i Sindacati per trovare soluzioni condivise sulla tematica e nella presunta impossibilità sarebbe stata, poi, costretta a seguire lo strumento dell’informativa e confronto sindacale ai sensi dell’art. 5 del CCNL/Funzioni Centrali rientrando, a suo parere, la tematica nella categoria degli atti gestionali di natura organizzativa e quindi riconducibili alla discrezionalità del datore di lavoro.

Percorso dal quale l’Amministrazione ha specificato di non voler retrocedere e, solo per rendere la riunione “fattiva”, il DC del Personale ha ritenuto di ribadire alcuni chiarimenti come, ad esempio, il fatto che i dipendenti, ad unilaterale giudizio dell’Agenzia, verranno collocati nei nuovi profili professionali sia in base ai titoli di studio che all’esperienza maturata nelle aree e fasce economiche previste, e in merito ha voluto richiamare l’art. 25 del CCNI Agenzie fiscali che prevede il passaggio dei dipendenti, a loro richiesta, tra profili diversi e ha fatto altre specificazioni che non apportano novità sostanziali sulla strutturazione della tematica in trattazione. Si è continuato a dribblare la domanda sulle dotazioni di profilo in nome dell’art 6 del d lgs 165/2001 (piano triennale dei fabbisogni del personale) anche se l’art 25 CCNL/Agenzie Fiscali, ricordato spesso dall’Amministrazione, prevede che “il passaggio del dipendente avviene nei limiti della percentuale di dotazione organica del profilo di destinazione” e, comunque, proprio nella pletora dei profili ipotizzati una qualche misura percentuale degli addetti da destinare agli stessi non potrà essere misconosciuta.

Si è voluto specificare che i “suffissi” di scelto ed esperto non rivestono alcun carattere gerarchico né saranno valutabili come titoli: non si capisce, quindi, perché si vogliano mantenere testardamente delle distinzioni che non dovrebbero nemmeno rappresentare una notazione di colore. Il DC del Personale voluto, poi, fare un riferimento, a suo dire come elemento qualificante, all’accordo sindacale del 20 marzo 2019 sui passaggi di fascia ma in pratica permane ad essere oscura la connessione tra l’allora intesa sui passaggi di fascia e l’attuale individuazione dei nuovi profili benché si faccia riferimento a titoli di studio ed esperienza professionale.

L’Amministrazione ha, infine, specificato che la fase del confronto sui profili avrà termine entro il 10 gennaio 2021 e dopo tale termine sarà “redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse” (art. 5, c2, CCNL/FC), con presumibile buona pace della partecipazione costruttiva circa le misure da adottare.

Sono seguiti gli interventi delle varie Organizzazioni Sindacali che hanno tutte evidenziato le medesime problematiche e l’irricevibilità delle proposte dell’Amministrazione non mancando di sottolineare che sul tema dei profili professionali i Sindacati non sono mai stati direttamente coinvolti se non con la nota dell’11 dicembre 2020 circa il documento/determina in funzione di informazione. Si sottolinea, peraltro, che la convocazione sindacale del 23 ottobre 2020 (prot. 364737RU del 21.10.2020) prevedeva al secondo punto all’o.d.g. il tema “sistema di classificazione del personale”. La materia, così come enunciata, era di ovvia competenza del tavolo di contrattazione di primo livello e quindi esulava dalla competenza del tavolo integrativo di Amministrazione, né tantomeno fu presentato un documento sugli eventuali nuovi profili professionali su cui confrontarsi.

La nostra Delegazione ha, inoltre, ribadito come l’Amministrazione, con le sue scelte organizzative costantemente unilaterali, anche in questa occasione non ha fatto che arroccarsi sulle proprie posizioni senza possibilità alcuna di confronto. Analoghe situazioni erano state evidenziate dalla nostra Federazione durante tutto il prosieguo dell’anno 2020 e anche la fine di questo annus horribilis sembra confermarne il leit-motiv.

Ribadiamo, comunque, la nostra disponibilità, avendolo già dimostrato con idoneo documento sui profili professionali inviato giorni fa all’Amministrazione, a mantenere un confronto aperto e costruttivo al fine della tutela dei Lavoratori nonché per un condiviso efficientamento dell’Agenzia. Non potremo certo essere unicamente testimoni passivi di scelte unilaterali né tantomeno quando esse non sono in linea con le indicazioni provenienti dagli organi di contrattazione di primo livello ove è stata chiara l’indicazione di profili flessibili, fungibili e non parcellizzati.

SI COGLIE L’OCCASIONE PER PORGERE A TUTTI I COLLEGHI E ALLE FAMIGLIE I MIGLIORI AUGURI PER UN ANNO NUOVO FORIERO DEGLI ATTESI E SOSPIRATI CAMBIANTI.

Roma, lì 31 Dicembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Individuazione profili professionali

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

CONFRONTO SULL’INDIVIDUAZIONE DI NUOVI PROFILI PROFESSIONALI

In data 18 dicembre 2020 le OO.SS. Nazionali hanno partecipato ad un tavolo di confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, relativamente ai nuovo profili professionali proposti e comunicati, in guisa di informativa, ai Rappresenti Sindacali nazionali con nota prot.452995RU del 11.12.2020.

L’Amministrazione in apertura di confronto ha rappresentato, come specificato nelle “premesse” dell’informativa, la necessità di pervenire all’individuazione di nuovi profili professionali, poiché gli attuali risalgono al 2011 e, a suo parere, non più consoni ai cambiamenti intervenuti all’interno dell’Agenzia.

E’ stata, subito, posta da parte della maggioranza delle OO.SS., come passaggio irrinunciabile, la necessità di calendarizzare una data per riprendere, ed eventualmente completare, la discussione sul contratto integrativo, ormai ferma al 29 settembre u.s. e che sarebbe utile far precedere alla individuazione dei nuovi profili professionali, anzi potrebbero/dovrebbero, questi ultimi, essere  inseriti all’interno del CCNI, come avvenuto nel vigente CCNI.

L’Amministrazione, da parte propria, ha ribadito che solo dopo la conclusione del confronto sui profili professionali sarebbe stata posta in calendario una riunione sulla tematica richiesta. Ha indicato come data possibile quella del 18.01.2021, ovvero dopo i 30 giorni previsti per il confronto sull’argomento a partire dall’avvio dello stesso, e ha specificato che tale data potrebbe essere anticipata nel caso di rapida conclusione del confronto sui profili professionali. Insomma è stata improvvidamente riaffermata come prioritaria la discutibile scelta dell’ Amministrazione di pervenire, a tamburo battente, all’individuazione dei nuovi profili professionali, per i quali non è stata spiegata l’indifferibilità, e solo successivamente attivare i tavoli per le problematiche in essere, molto cogenti per i Lavoratori e da tempo rimaste irrisolte (ccni, mobilità, fondo risorse decentrate, ecc.).

Le OO.SS., al fine di superare l’impasse, hanno accettato di iniziare il confronto sulla individuazione di nuovi profili professionali, considerato il nuovo contesto in cui opera l’ADM, e quindi parzialmente necessari per l’ ottimizzazione ed efficacia dei compiti attuali dell’Agenzia (dogana, accise, monopoli) ed anche per un auspicabile riconoscimento al Personale di una giusta allocazione nell’ambito delle varie funzioni ma sempre laddove se ne possa scorgere un effettivo miglioramento per tutti. Non è comunque da sottacere che la questione dei nuovi profili, a nostro parere, non riveste un carattere di urgenza riguardo ad altre tematiche in essere e peraltro potrebbe manifestarsi, in un non lontano futuro, una difforme sintonia con quanto potrebbe essere definito nella contrattazione di primo livello circa i principi dell’ “ordinamento professionale”.

L’Amministrazione ha, comunque, riaffermato la propria volontà di circoscrivere il confronto incentrandolo sulla proposta inviata (già sotto forma di determinazione!), al fine di valutare eventuali contributi.

Le OO.SS., nei vari interventi, hanno evidenziato la presenza, nella “proposta”, di numerosi punti di criticità, fra cui, in particolare, una prospettazione eccessiva di nuovi profili, sia per la seconda che per la terza area, spesso riconducibili alla semplice enunciazione di un “titolo di studio” piuttosto che ad una esigenza funzionale inerente alla mission dell’Agenzia. Anche la riallocazione dell’attuale Personale manifesta una serie di incongruità almeno come rilevabile nello schema della proposta.

E’ stato, altresì, affermato con forza dalla nostra Delegazione che i “i suffissi” (!?) di scelto ed esperto, presenti nella proposta, non hanno alcuna ragion d’ essere sia perché le vigenti disposizioni contrattuali prevedono nelle Aree soltanto un percorso di fascia economica, sia perché tale “suffissi” potrebbero essere coniugati con i famosi “segni distintivi” creando negli uffici ingiustificate e ingiustificabili forme di gerarchizzazione disfunzionali al buon andamento degli uffici.

Altre osservazioni hanno riguardato anche i titoli di studio/abilitazioni per l’accesso e le declaratorie professionali a causa di una serie di incongruenze presenti nella proposta.

La nostra O.S. ha ribadito che, al fine di un proficuo confronto, la necessita di partire dalla reale conoscenza delle “dotazioni di profilo” che potrebbero appalesare il senso che il Vertice vuol dare a questo ulteriore pezzo di riorganizzazione e quindi poter conoscere le vere motivazioni della proposta che non possono essere riconducibili a generiche ragioni di efficientamento anche perché gli attuali profili non hanno certo prodotto “documentate” anomalie ed anzi sono risultati idonei, per la loro “flessibilità”, a fronteggiare la acclarata e preoccupante carenza di Personale e le sempre maggiori e nuove funzioni espletate dall’Agenzia nonché ai fini di una rotazione, quando necessitata o possibile. Inoltre nella lettura della proposta dell’Agenzia si riscontrano figure non associabili ai compiti istituzionali ovvero al core business dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: come quelle, ad esempio, di infermiere, meccanico, addetto ai servizi di mensa e refezione o altre, le cuiattività possono essere reperite in outsourcing senza disperdere risorse necessarie in altri ambiti.

L’Amministrazione, preso atto di quanto rappresentato dalle OO.SS., si è riservata di effettuarne una attenta valutazione e comunicare la data del prossimo incontro, eventualmente nella settimana prossima.

Roma, lì 19 Dicembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti