Autore degli archivi: salfi

AGENZIE FISCALI – Convenzioni – Unitario 13.11.19

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

 

CONVENZIONI 2019…ma i problemi veri richiedono risposte dalla politica

 

Ieri alle 17 si è tenuto il confronto sulle Convenzioni al quale, oltre ai direttori delle Agenzie Fiscali e al direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, era presente il Viceministro all’Economia Antonio Misiani in rappresentanza del Governo.

La partecipazione di un esponente governativo era stata fortemente voluta dal sindacato che, con la nota unitaria dello scorso 7 novembre, aveva chiesto che l’incontro sulle convenzioni 2019, del tutto inutile a novembre, fosse l’occasione per dare un minimo di visione prospettica alle problematiche del personale delle Agenzie fiscali.

Il direttore del Dipartimento delle Finanze ci ha informato che, a partire dal 2018, andrà a regime il nuovo meccanismo di finanziamento delle Agenzie, che prevede che tutto il salario accessorio sia inserito nella Convenzione annuale tra Ministero dell’Economia e Agenzie Fiscali e calcolato in base a quanto previsto dall’articolo 1, comma 7 del Decreto Legislativo 157 del 2015 (che, in sostanza, stabilisce l’unificazione in un unico sistema salariale del comma 165 e della quota incentivante)

Questa potrebbe anche essere una buona notizia perché riduce i tempi di erogazione dei fondi ai lavoratori, se non fosse che, allo stato attuale, le risorse  vengono tagliate per effetto di leggi ingiuste che penalizzano i lavoratori del fisco come, ad esempio, quella sulla spending rewiev che prevede un “tetto” ai Fondi di incentivazione.

Per questo abbiamo ricordato al Viceministro i contenuti del nostro precedente incontro del 23 ottobre, quando, nel corso del Presidio dei lavoratori delle Agenzie Fiscali sotto il Ministero dell’Economia, eravamo stati da lui ricevuti e avevamo avuto modo di sottolineare  i problemi relativi alla operatività degli uffici prodotti dalla grave carenza degli organici sia alle Entrate che in Dogana,  nonché i tagli al salario accessorio e l’esigenza di avere chiara la visione del Governo sul futuro delle Agenzie e del loro ruolo.

Ieri sera, quindi, abbiamo reiterato la richiesta di risposte sia circa la volontà governativa di fare davvero una lotta serrata all’evasione fiscale, che di procedere a importanti investimenti sulla macchina fiscale e sui lavoratori che ogni giorno prestano la loro opera al servizio del Paese.

Il Viceministro ci ha confermato la volontà del Governo di aggredire in modo incisivo l’evasione fiscale, ha assicurato che gli investimenti chiesti dal sindacato sono a pieno titolo nell’agenda governativa e che il Decreto Legge Fiscale e la Legge di Bilancio saranno i primi “veicoli normativi” attraverso i quali iniziare ad intervenire sulle questioni poste dalla vertenza unitaria.

Allo stesso tempo, però, il Vice Ministro ha affermato che, per quantificare l’entità degli investimenti complessivi che il Governo sarà in condizione di assicurare, vi è bisogno ancora di qualche settimana. Ci ha quindi proposto una nuova riunione allorquando il Decreto Legge fiscale sarà stato vagliato, almeno in prima lettura, dal Parlamento. Il nuovo incontro è stato  fissato al 10 dicembre prossimo,

Per tali motivi, ci dichiariamo moderatamente soddisfatti sia per la disponibilità del Governo a presentarsi al confronto sulle Convenzioni, cosa che non avveniva da anni, sia perché le parole del Viceministro lasciano ben sperare per il successo della nostra vertenza.

È altrettanto chiaro che non abbasseremo minimamente la guardia fino a che non avremo la certezza che, alle dichiarazioni di volontà, non seguano provvedimenti normativi concreti, necessari per salvaguardare i salari e le condizioni di lavoro del personale.

Roma, 13 novembre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – Informativa

Si informa che è stata emanata la nota n. RU 880727 dell’11 novembre 2019 con cui vengono fornite le istruzioni operative di dettaglio ai fini della corresponsione dell’indennità di mobilità per i titolari di Posizioni Organizzative, di cui all’art. 1, c. 93, lett. a) della L. 27.12.2017, n. 205, collocati fuori sede.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Informativa

 

Si riporta nel file allegato l’informativa pervenuta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in merito alla procedura di interpello per la ricerca di 35 unità di personale del ruolo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli da destinare alla Direzione interregionale per la Campania e la Calabria.

20191108-180334RU – Informativa interpello DI Campania e Calabria

 

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 07.11.2019

Coordinamenti Nazionali Agenzie Fiscali

Al Sig. Ministro dott. Roberto Gualtieri
Al Sig. Vice Ministro sen. dott. Antonio Misiani
Alla Sig.ra Vice Ministro on. dott.ssa Laura Castelli
Al Direttore Generale delle Finanze prof.ssa Fabrizia Lapecorella

AGENZIE FISCALI

Illustrissime Autorità,
il prossimo martedì 12 novembre presso il Dipartimento delle Finanze diretto dalla prof.ssa Fabrizia Lapecorella è stata convocata una sessione informative con le OO.SS. sulle Convenzioni MEF/Agenzie Fiscali 2019 – 2021.

Nel contempo è nota a Voi tutti la “vertenza” avviata dalle Scriventi sulle diverse criticità riguardanti le Agenzie Fiscali, che ha visto, come primo atto, la massiccia partecipazione dei colleghi in servizio nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel presidio di via XX settembre dello scorso 23 ottobre.

I diversi aspetti e le criticità sono stati direttamente riportati al Vice Ministro Misiani che ha ricevuto i Segretari Nazionali.

Altresì, in questa sede è opportuno ricordare che le scriventi OO.SS. in data 25.09. avevano inviato specifica nota al Ministro Gualtieri, nella quale evidenziavano i “tanti problemi che richiedono urgenti interventi normativi e di codesta Autorità politica che, a nostro parere, sono una precondizione per declinare efficacemente la strategia di lotta all’evasione fiscale, quale unica e percorribile strada per mettere il Paese nelle condizioni di affrontare al meglio le grandi sfide del nostro tempo”.

Senza entrare nel merito della prossima convocazione presso il Dipartimento delle Finanze, le scriventi OO.SS. ritengono che quella sia la sede ed il momento per l’Autorità Politica per “elevare” il segnale di attenzione verso la macchina fiscale e fornire le prime risposte alle richieste dei Lavoratori del Fisco.

In tale modo anche l’importante momento di informazione e confronto che negli ultimi anni ha ridotto oggettivamente portata ed importanza, anche per il solo fatto di tenersi oramai a consuntivo anziché ad inizio dell’annualità, come invece si realizzava nel decennio precedente, potrebbe segnalare una forte discontinuità rispetto al passato ed aprire una nuova stagione con una significativa attenzione verso problemi “stratificati” nel tempo che richiedono indifferibili interventi volti ad eliminare pesanti criticità che si riflettono indubbiamente sull’operatività e funzionalità delle strutture.

Per quanto sopra, chiediamo la Vostra presenza nel predetto incontro del 12.11 p.v..

Con i più cordiali saluti.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

 

 

Il Segretario Generale al Ministro PA: pronto pagamento Tfs/Tfr nel pubblico impiego, invito ad adempiere

Egr. Signor Ministro,

questa Federazione ha intrapreso un’iniziativa giudiziaria per contrastare quelle irragionevoli norme legislative che impongono ai soli lavoratori del pubblico impiego di entrare in godimento del proprio Tfr/Tfs solo dopo aver atteso dai 27 ai 51 mesi dal pensionamento, e in forma rateizzata, mentre nel mondo del lavoro privato il Tfr viene riconosciuto entro 3 mesi dalla pensione e in un’unica soluzione.

Il Tribunale di Roma, presso cui è stato depositato il ricorso, ha ritenuto necessario sollevare la questione di costituzionalità, e così la Corte Costituzionale si è espressa con la sentenza n. 159 del 17 aprile 2019.

Tutto il mondo politico, parlamentare e governativo, ha la responsabilità non solo morale e politica, ma anche giuridica, di prendere atto della sentenza n. 159/19 in cui la Corte Costituzionale fa chiaro riferimento alla necessità che ci sia un intervento di riforma della normativa vigente in tema di tempistica di erogazione delle prestazioni connesse alla cessazione dal servizio nel pubblico impiego.

Questa Federazione, per continuare una doverosa battaglia di civiltà giuridica e professionale, e costatato l’immobilismo del precedente Governo, in data 10 luglio u.s. ha diffidato la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad adempiere alla sentenza della Corte Costituzionale.

La Presidenza, nel raccogliere la diffida della Confsal-UNSA, ha invitato -con la nota del 28 agosto u.s. che ad ogni buon conto si allega- il Ministero della Pubblica Amministrazione a prendere in via d’urgenza tutte le iniziative necessarie per giungere ad una riforma dei tempi di erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego.

Richiamato e ricordato quanto precede, con la presente, in qualità di rappresentante legale della Federazione Confsal-UNSA,

INVITO FORMALMENTE

La S.V., nella qualità di Ministro per la Pubblica Amministrazione,

Ad adempiere a quanto previsto dalla sentenza n. 159 del 17 aprile 2019 della Corte Costituzionale e prendere -in via d’urgenza- le iniziative necessarie per la ridefinizione della normativa sull’erogazione del Tfr/Tfs nel pubblico impiego, che -per la Corte stessa- presenta aspetti problematici tali da richiedere una organica revisione dell’intera materia.

In attesa di riscontro,

Colgo l’occasione per porgerLe distinti saluti.

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia

INVITO-AD-ADEMPIERE-MINISTRO-PA-TFR-signed

Risposta-Presidenza-Consiglio-Ministri-a-Diffida-UNSA

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Unitario incontro 4 novembre 2019

AGENZIA DELLE DOGANE E MONOPOLI

Incontro del 4 novembre 2019 sulle criticità delle schede “contributo individuale”

 

Ieri le OO.SS. nazionali hanno partecipato, come da convocazione del 28 ottobre u.s., all’incontro sulla valutazione, in riferimento al “contributo individuale”, per affrontare le criticità segnalate.

Il Direttore Centrale del Personale ha, in premessa, manifestato la propria contrarietà rispetto ad alcuni comunicati sindacali, fortemente critici, facendo presente che se tali prese di posizione avessero sottinteso l’annullamento della valutazione ciò avrebbe comportato l’azzeramento della procedura e delle  progressioni economiche in itinere.

Un tale sbocco non ha trovato certo il nostro consenso; abbiamo ribadito invece che le progressioni devono essere confermate, superando semmai la pessima applicazione delle schede fatta “in loco” da dirigenti di uffici che hanno usato lo strumento valutativo in modo improprio. Con l’accordo sui passaggi di fascia del 23 luglio u.s., doveva essere chiaro, prima di tutto ai dirigenti, che l’omogeneizzazione doveva evitare giudizi difformi e che l’intento della valutazione era funzionale solo a questa tranche dei passaggi di fascia.

Pertanto tale procedura, abbiamo ribadito, non poteva, né doveva avere come esito l’utilizzo incauto di uno strumento importante come quello della valutazione, con punteggi che, per molti Colleghi, non riflettono il loro impegno, coinvolgimento lavorativo, disponibilità, né tantomeno l’aver lavorato in condizioni di grave sotto organico.

Rispetto alle nostre valutazioni il Direttore Centrale del Personale ha tuttavia  voluto ribadire e confermare formalmente che – come era nelle intenzioni delle parti firmatarie dell’accordo –   le schede di valutazione sono utilizzabili solo per i passaggi di fascia e per nessun altro utilizzo; per l’avvenire, il sistema valutativo sarà quello che scaturirà dal confronto attualmente in corso, che entrerà in vigore dal 2020.

Il Direttore ha inoltre specificato che i dati possesso dell’Agenzia indicano che la maggior parte dei valutati (80%) risulta aver raggiunto un punteggio da 29 a 40 e che, quindi, globalmente la situazione non è da ritenere assolutamente negativa.

A margine dell’incontro il Direttore Dott. Flore ha comunicato che è in corso la richiesta dei nulla osta delle amministrazioni di provenienza per coloro che hanno partecipato alla procedura di mobilità intercompartimentale per 511 dipendenti di III area (nulla osta già giunti 382) e 255 dipendenti di II area (nulla osta già giunti 237). Questa operazione dovrebbe ridare maggiore agibilità agli uffici maggiormente carenti e a cui sono stati destinati i nuovi arrivi.

Sono previsti inoltre gli scorrimenti delle graduatorie per la mobilità interna per alcuni uffici (ad es. Sicilia) e che una medesima procedura sarà attuata per la Campania.

Il prossimo incontro sindacale, che si terrà nella settimana tra il 18 e il 22 corrente mese, riprenderà nel merito il confronto sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL/UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Diodati

Veltri

Fiorentino

Convenzioni tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e le Agenzie Fiscali – Triennio 2019 -2021 – Convocazione

 

Informiamo che le OO.SS. delle aree professionali e della dirigenza sono state invitate a partecipare alla riunione indetta per il giorno 12 novembre p.v., alle ore 17, presso la Sala riunioni del Piano ammezzato in via dei Normanni n. 5, con il seguente ordine del giorno:
Convenzioni Ministro dell’economia e delle finanze-Agenzie fiscali per il triennio 2019-2021.

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 23.10.2019

GRANDE SUCCESSO DEL PRESIDIO AL MEF E DELLE ALTRE INIZIATIVE TENUTESI SUL TERRITORIO NAZIONALE

Alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Una delegazione delle scriventi Segreterie nazionali nella mattinata di oggi è stata ricevuta dal Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani mentre era in corso l’affollato presidio organizzato presso la sede del MEF in Via venti settembre a Roma.

Nel corso dell’incontro abbiamo rappresentato all’esponente di Governo le motivazioni alla base di questa nuova giornata di partecipazione e mobilitazione che ha visto in concomitanza lo svolgimento di altre iniziative in molte realtà territoriali di tutto il Paese.

In particolare abbiamo rappresentato quanto segue :
– se il contrasto all’evasione fiscale rappresenta uno dei punti centrali dell’azione del nuovo Governo, allora molti sono gli interventi necessari sulla macchina fiscale, perché è indubbio che tale azione dovrà camminare sulle gambe delle donne e degli uomini delle Agenzie fiscali. E’ quindi assolutamente necessario un piano straordinario di assunzioni che sia in grado di colmare le gravi carenze di organico che attanagliano le Agenzie delle Dogane e dei Monopoli e l’Agenzia delle Entrate, gap che si aggraverà nei prossimi mesi con “quota 100”.

–  E’ necessario altresì recuperare da subito i ritardi nell’emanazione del DM ex comma 165 per l’anno 2018, la cui mancata emanazione mette in discussione il salario aziendale del personale a distanza ormai di quasi due anni dall’effettuazione delle prestazioni. Così come vanno recuperate le risorse che, pur stanziate a titolo di comma 165 e quota incentivante, vengono ogni anno tagliate e non destinate, come dovrebbe essere, al personale, restando comunque nella disponibilità dei bilanci delle due Agenzie. Abbiamo chiarito che tale rivendicazione è a costo zero e non comporta aggravi al bilancio dello Stato trattandosi per l’appunto di somme già stanziate.

– Abbiamo inoltre rappresentato come sia necessaria una rivisitazione dei modelli organizzativi delle Agenzie, che in questi anni sono stati oggetto, ad ogni cambio di Direttore, di progetti di riforma, accorpamenti, modifiche che spesso hanno aggravato i problemi piuttosto che risolverli, aumentando la confusione con iniziative contraddittorie che hanno portato all’aumento dei carichi di lavoro e a complicare gli stessi processi lavorativi. Per fare una vera azione di contrasto all’evasione e alle frodi, affrontare senza affanni i nuovi adempimenti derivanti dalla BREXIT è necessario rimettere al centro dell’azione di Governo il funzionamento delle due strutture, riprendendo lo spirito originario della riforma che portò alla nascita delle Agenzie fiscali, in questi anni completamente smarrito per effetto delle politiche di spending review, di delegittimazione del personale, di azzeramento delle conquiste contrattuali.

Tutti i temi da noi espressi sono stati oggetto già di un primo confronto e il Vice Ministro
ha convenuto sulla rilevanza del rilancio della funzionalità complessiva della macchina
fiscale, e sul ruolo fondamentale del personale del fisco per il sistema Paese.

Temi che si è impegnato a rappresentare da subito al Ministro Gualtieri al fine di
verificare da una parte la fattibilità di immediate iniziative sul tema del salario accessorio e
dall’altra mirate all’apertura di un confronto più ampio e continuo sui temi della
riorganizzazione e del rilancio delle Agenzie.

Vi terremo informati degli ulteriori sviluppi.

Roma, 23 ottobre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA: MILANO MARITTIMA – RESOCONTO RIUNIONE

MILANO MARITTIMA 18 – 20 OTTOBRE 2019
ASSEMBLEA DEI QUADRI SINDACALI CONFSAL-UNSA
2 GIORNI DI PASSIONE, PARTECIPAZIONE, DEMOCRAZIA

L’assemblea dei quadri di Milano Marittima (Ra) ha registrato la presenza di oltre 270 responsabili sindacali quali hanno dato vita a due giorni di intenso dibattitto interno, arricchito dalla presenza e dai contributi del Consigliere Regionale dell’Emilia-Romagna Gianni Bessi, del Segretario Generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta, e del Segretario Generale FIALS, Giuseppe Carbone.

Proposte, analisi e attività svolte dall’UNSA e in programma nel prossimo futuro sono state al centro della due giorni; ma la cosa su cui mi vorrei soffermare è l’Unione tra i vari responsabili “vecchi e nuovi”, capace di rafforzare la cultura dello stare insieme, del rispetto e soprattutto dell’orgoglio di essere lavoratori dello stato e di avere tutti una sola meta, che è quella di rimettere al centro del dibattito pubblico il meglio di noi stessi come persone e lavoratori, e non il peggio rappresentato da pochi che non rispettano il loro lavoro, senza essere condizionati dal colore del governo temporaneamente in carica, quindi senza nessun condizionamento politico.

Molti sono stati gli interventi dal podio e molti i temi trattati, da quelli tecnici a quelli politici, tra cui quelli del Segretario Generale confederale Margiotta e del Segretario Generale Fials Carbone, e interventi dalle nuove leve che riconoscono la Confsal-Unsa come un grande sindacato libero e apolitico in cui svolgere la propria lotta per la difesa dei lavoratori e del lavoro pubblico.

Nell’assemblea si è discusso di questioni determinanti, dal rinnovo del contratto all’erogazione del Tfs, dalla manifestazione -già deliberata dalla Confsal- del 28 novembre a Roma a difesa non solo del rinnovo del contratto ma soprattutto del lavoro, all’accelerazione dei lavori della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale presso l’Aran, dove l’UNSA ha chiesto l’abolizione della prima area, la semplificazione dei passaggi interni alle Aree e tra le Aree, e la creazione dell’Area Quadri.

Sul Tfs le nostre iniziative proseguiranno per la piena applicazione della sentenza della Corte Costituzionale su ricorso UNSA al fine di ristabilire il diritto a una pronta liquidazione del proprio Tfs nel pubblico impiego.

Infine si è parlato anche di regole della rappresentanza, ed è emersa la totale contrarietà alla logica del pensiero unico, sia esso sindacale e/o politico. Chi pensa al sindacato unico, o al pensiero unico, dovrebbe tornare vicino alle persone, ai lavoratori,
alla gente e ascoltare i loro bisogni per dare ad essi risposte e soluzioni, che in primis è difesa e creazione del lavoro, difesa dei redditi, sostegno alle fasce deboli.

Ma come sindacato, serio, ci siamo anche detti che non vanno mai dimenticati anche i doveri, che sono l’altra faccia dei diritti, perché solo rispettando il proprio lavoro, si può lottare per i propri diritti.

Per finire, cari amici, ricordiamoci sempre di essere orgogliosamente dipendenti dello Stato.

Grazie a tutti per l’impegno che c’è in tutte le province per dare sempre più forza a questo straordinario sindacato autonomo che è l’UNSA.

Con cordialità,

IL SEGRETARIO GENERALE

Massimo Battaglia

milano marittima – resoconto riunione (2)

AGENZIE FISCALI – IL 23 OTTOBRE DI NUOVO IN PIAZZA!

Care colleghe e colleghi, come avrete sicuramente sentito su tutti i media nazionali… siamo proprio noi, i lavoratori delle Agenzie Fiscali, quelli su cui graverà l’onere di tradurre in azioni ed in atti impositivi la volontà politica dell’attuale Governo di mettere in campo una imponente lotta all’evasione fiscale, con metodi antielusivi mai visti prima.

Noi che rendiamo possibile il raggiungimento degli attuali obiettivi numerici, monetari e di qualità dell’azione amministrativa ma con carichi di lavoro ai limiti della praticabilità a causa di gravissime carenze di organico, sia di funzionari che di dirigenti.Noi che attendiamo ancora il riconoscimento delle attività già prestate nell’anno 2017 attraverso il
decreto comma 165/2018 ancora non firmato.

Noi che ogni anno dobbiamo lottare per limitare i continui tagli del salario accessorio per effetto delle norme sui tetti dei Fondi in ragione di generali regole della “spending review”, regole che, non solo ci privano di circa 55 milioni alle Entrate e 14 alle Dogane di euro l’anno, ma che ci continuano ad obbligare alla chiusura di uffici territoriali, presidio di legalità sul territorio.

Noi che, a seconda del momento politico, subiamo attacchi offensivi e scorretti solo perché svolgiamo con impegno e professionalità la missione strategica per eccellenza per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico.

Se il Governo vuole mettere in campo norme antielusive “mai viste prima”,
anche noi che le dovremo applicare necessitiamo parimenti di soluzioni contrattuali e normative “mai viste prima”.

Di tutto questo e di altro ancora, le scriventi hanno reso edotto il Ministro Gualtieri con la nota unitaria del 25 settembre c.a. nota che, all’attualità, non ha registrato alcun riscontro.

Lo sciopero del 2 aprile delle Entrate ha dimostrato che le cose ce le dobbiamo guadagnare sul campo, non basta il lavoro, non basta la professionalità, non basta l’impegno…ci vuole anche la piazza!

PER QUESTI MOTIVI ABBIAMO ORGANIZZATO UN PRESIDIO DAVANTI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA IL 23 OTTOBRE ORE 9,30 AL QUALE VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE

23 ottobre 2019

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Unitario 21 ottobre 2019

Il caos del sistema di valutazione

In questi giorni sono state notificate le valutazioni individuali ai colleghi delle Dogane e dei Monopoli, valutazioni che, come noto, pur riguardando tutto il personale sono in particolare utili alla determinazione delle graduatorie per i colleghi che partecipano alle procedure di passaggio economico 2019, anche se – è bene ricordarlo – in realtà non avranno alcun peso sull’esito delle graduatorie stesse.

Come era prevedibile e come abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi, sono immediatamente apparsi chiari i nodi di un Sistema, adottato autonomamente dall’Agenzia nel 2014, che conteneva evidenti criticità proprio per la genericità delle procedure e per la carenza di regole omogenee e di salvaguardie per il personale, carenze che avrebbero prodotto il rischio concreto di trasformarsi in valutazioni discrezionali da parte dei dirigenti.

Avevamo dunque ragione: la cosiddetta “omogeneizzazione” delle valutazioni che avrebbe dovuto precedere l’invio delle schede, é stata, a nostro avviso, solo una operazione di facciata proprio perché non ha evitato evidentemente il prodursi di logiche punitive e discriminatorie.

Chiaramente i colleghi che ritenessero di essere stati valutati in modo “erroneo” potranno attivare la richiesta di riesame tramite contraddittorio, per il quale tutti i nostri responsabili sindacali forniranno la massima assistenza ai colleghi.

Tuttavia non è questo il punto.

Il punto è che, come peraltro abbiamo dichiarato formalmente alla Amministrazione, con l’entrata in vigore del CCNL Funzioni Centrali, diventa del tutto inutilizzabile un sistema di valutazione i cui criteri non siano stati concordati tra le parti e, dunque, quel sistema non potrà essere adottato, nella contrattazione integrativa sul Fondo 2018/2019, per riconoscere incentivi legati alla performance individuale.

Tanto è vero che il confronto, in atto in questi giorni con l’Agenzia per definire il “nuovo sistema di valutazione” – confronto che dovrà introdurre criteri trasparenti, equilibrati e leggibili oltre che tutele per il personale nella fase conciliativa – sarà attivato dal 2020.

21 ottobre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri

DOGANE E AAMS – Unitario 16 ottobre 2019 – Il 23 ottobre manifestiamo al MEF!

Senza fondi il Contratto Integrativo non decolla

Il 23 ottobre manifestiamo davanti al Ministero dell’Economia

Si è tenuto ieri l’incontro avente come oggetto l’avvio della trattativa per il CCNI ed il confronto sul nuovo sistema di valutazione individuale.
Sul sistema di valutazione vi comunichiamo che abbiamo ribadito all’Amministrazione che tale strumento non può che essere un mezzo per valorizzare le professionalità e le attitudini dei dipendenti in una ottica di miglioramento funzionale e organizzativo degli uffici.

Il documento proposto, molto generalistico, necessita a nostro avviso di integrazioni e modifiche, per renderlo più trasparente e leggibile, modifiche che precisiamo di seguito:

  • rendere noti, ad inizio anno, a tutti i dipendenti gli obiettivi organizzativi (che fanno parte integrante del sistema di valutazione) dell’ufficio, oltre a quelli individuali – comportamentali che debbono essere declinati con precisione e graduati correlandoli alle diverse aree di inquadramento;
  • contenere procedure chiare di conciliazione e di verifica in corso d’anno;
  • definire con precisione i criteri di individuazione dei componenti del comitato di conciliazione;
  • garantire al dipendente valutato la possibilità di avvalersi del supporto delle rappresentanze sindacali.
  • effettuare una formazione specifica in particolare per i valutatori considerato che si tratta di materia sicuramente poco conosciuta e in fase di rapidi aggiornamenti.

Queste nostre richieste, alla luce della previsione del CCNL che stabilisce la possibilità che le parti si confrontino sulla materia, devono essere colte dall’Agenzia per arrivare ad un nuovo sistema di valutazione condiviso e riconoscibile dal personale. L’amministrazione, preso atto delle nostre osservazioni, si è riservata di valutare modifiche alla proposta presentata riconvocando sulla materia un apposito incontro.

Abbiamo di seguito rappresentato con forza la necessità di aprire immediatamente la trattativa per il rinnovo del CCNI, facendo notare che la individuazione e la definizione dei criteri attuativi di tanti istituti – tra i quali, tanto per fare un esempio, i parametri e le pesature delle perfomance correlate al sistema di valutazione – non sono più rinviabili. L’amministrazione ci ha presentato una bozza di CCNI sulla parte “Relazioni sindacali” ed una sulla rivisitazione della “indennità di disagiata” che attualmente ha un costo di circa 5 milioni di euro del Fondo.

Ma, rispetto a questo secondo testo proposto, abbiamo unitariamente espresso la necessità di conoscere – prima di avviare la trattativa sui vari istituti del sistema indennitario – l’entità complessiva del Fondo.
Abbiamo inoltre chiesto che l’Agenzia fornisca subito garanzie, accollandosi ad esempio il pagamento dello straordinario dal proprio Bilancio, risultando incomprensibile una decurtazione che impedirebbe di continuare a garantire tutte le incentivazioni in favore del personale.

Nel merito abbiamo ribadito:
non è accettabile per i lavoratori doganali – costretti ad impegni sempre più onerosi per la gravissima carenza di organico e, nei prossimi giorni, per la attivazione della Brexit – subire un ingiustificato taglio del proprio salario accessorio.
non é accettabile, più in generale, che possa continuare a persistere il tetto dei fondi che impedisce ogni anno di distribuire circa 15 milioni di euro al personale.
Al riguardo abbiamo quindi chiesto all’amministrazione di impegnarsi su questo fronte, preannunciando la mobilitazione del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e ricordando che i lavoratori hanno già avviato una vertenza unitamente al personale dell’Agenzia delle Entrate e sollecitato il Ministro delle dell’Economia e delle Finanze a risolvere il problema.
Per raggiungere questi obbiettivi abbiamo organizzato come prima forma di mobilitazione

UN PRESIDIO DAVANTI AL MINISTERO DELL’ECONOMIA PER IL 23 OTTOBRE ALLE ORE 9.30

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-UNSA

FLP

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri/Eremita

Cefalo/Sperandini

 

AGENZIE FISCALI – UNITARIO 15.10.2019

Coordinamenti Nazionali Agenzie Entrate e Dogane/Monopoli

Ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate e Dogane/Monopoli
IL 23 OTTOBRE DI NUOVO IN PIAZZA

Care colleghe e colleghi,

come avrete sicuramente sentito su tutti i media nazionali… siamo proprio noi, i lavoratori delle Agenzie Fiscali, quelli su cui graverà l’onere di tradurre in azioni ed in atti impositivi la volontà politica dell’attuale Governo di mettere in campo una imponente lotta all’evasione fiscale, con metodi antielusivi mai visti prima.

Noi che rendiamo possibile il raggiungimento degli attuali obiettivi numerici, monetari e di qualità dell’azione amministrativa ma con carichi di lavoro ai limiti della praticabilità a causa di gravissime carenze di organico, sia di funzionari che di dirigenti.

Noi che attendiamo ancora il riconoscimento delle attività già prestate nell’anno 2017 attraverso il decreto comma 165/2018 ancora non firmato.

Noi che ogni anno dobbiamo lottare per limitare i continui tagli del salario accessorio per effetto delle norme sui tetti dei Fondi in ragione di generali regole della “spending review”, regole che, non solo ci privano di circa 55 milioni alle Entrate e 14 alle Dogane di euro l’anno, ma che ci continuano ad obbligare alla chiusura di uffici territoriali, presidio di legalità sul territorio.

Noi che, a seconda del momento politico, subiamo attacchi offensivi e scorretti solo perché svolgiamo con impegno e professionalità la missione strategica per eccellenza per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico.

Di tutto questo e di altro ancora, le scriventi hanno reso edotto il Ministro Gualtieri con la nota unitaria del 25 settembre c.a. nota che, all’attualità, non ha registrato alcun riscontro.
Lo sciopero del 2 aprile u.s. delle Entrate ha dimostrato che le cose ce le dobbiamo guadagnare sul campo, non basta il lavoro, non basta la professionalità, non basta l’impegno…ci vuole anche la piazza.

E allora se il Governo vuole mettere in campo norme antielusive “mai viste prima”, anche noi che le dovremo applicare necessitiamo parimenti di soluzioni contrattuali e normative “mai viste prima”.

Per questo obiettivo abbiamo organizzato un

PRESIDIO DAVANTI IL MINISTERO DELL’ECONOMIA

IL 23 OTTOBRE P.V. ORE 9,30 AL QUALE VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE

Roma, 16 Ottobre 2019

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Confsal UNSA

FLP

Boldorini

Silveri
Fanfani

Cavallaro
Procopio

Sempreboni

Sperandini
Cefalo
Patricelli

ENTRATE – ACCORDO TELELAVORO E PO

AGENZIA ENTRATE

SOTTOSCRIZIONE ACCORDO SUL TELELAVORO E RIPRESA DEL CONFRONTO SULLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

 

Nella riunione di ieri, 9 ottobre 2019, il “tavolo” nazionale ha siglato un importante accordo (vedi allegato) avente ad oggetto la regolamentazione dell’accesso all’istituto del “Telelavoro domiciliare”.

Parte Pubblica e OO. SS. hanno potuto sperimentare negli anni l’applicazione di questa modalità di lavoro e sono giunte ad un nuovo accordo che possiamo giudicare migliorativo del precedente. Le posizioni complessive da adibire a “Telelavoro” passano da 400 a 700, dando spazio ad un numero ampio di richieste. Inoltre la durata del contratto viene fissata in 2 anni in modo da consentire una revisione periodica dell’impianto e favorire l’accesso ai colleghi che vogliono utilizzare questa modalità di prestazione lavorativa.

L’UNSA ha lavorato con impegno alla stesura dei criteri per l’assegnazione dei posti assicurandosi che fossero prioritariamente considerati, nell’ordine, i motivi di salute, famiglia e distanza dal luogo di lavoro. Abbiamo puntato a favorire la massima trasparenza della procedura di condivisione ed approvazione del progetto di Telelavoro prevedendo che le istanze, eventualmente rigettate, siano soggette al “riesame” della Direzione Centrale.

Abbiamo chiesto, unitamente alle altre Sigle, di imprimere una accelerazione all’avvio di ulteriori e più “attuali” istituti di lavoro agile che favoriscano la conciliazione dei tempi vita-lavoro, impegnando l’Amministrazione in un Accordo di programma che prevede la costituzione entro il 31 gennaio 2020 di un tavolo tecnico per avviare nuove modalità di “smart working”.

Al contempo abbiamo concordato che entro la fine del 2019 si attivi il confronto sindacale per valutare i risultati della sperimentazione del “co-working” prevedendo l’estensione dell’applicazione alle regioni non coinvolte nei precedenti progetti.

Nella seconda parte della riunione si è ripreso il confronto sulle Posizioni Organizzative contrattuali (art. 17 e art. 18 CCNI).

La Direzione del Personale dell’Agenzia ha fornito le proprie riflessioni rispetto alle numerose proposte delle OO.SS. di modifica dei criteri di assegnazione previsti dalla precedente procedura e rassegnate nel mese di giugno, ma la discussione nel merito dell’articolato è stata rinviata al 16 ottobre.

Il confronto, infatti, si è sviluppato sul finanziamento delle posizioni che, a mente dell’Accordo Stralcio del 26 giugno 2019, è stata concordata in 18.000.000,00 di euro. Quest’ultimo accordo, tenuto conto che stabilisce un nuovo utilizzo di “poste finanziarie”, necessita del parere positivo degli Organi di Controllo che, ad oggi, non hanno ancora sciolto le riserve.

Nella riunione del 16 ottobre proporremo di procedere, nelle more delle comunicazioni attese dalla Ragioneria dello Stato, al confronto sui criteri di conferimento e sulle dotazioni organiche, in modo da avanzare nel rispetto dei tempi che ci siamo dati per il rinnovo delle posizioni in scadenza al 31/12/2019.

Noi dell’UNSA, come già esposto nel comunicato del 26 giugno, consideriamo le posizioni di capo team e capo area art. 17 e 18 strategiche per tutta l’Organizzazione. Questi coordinatori sono un punto di riferimento per i lavoratori e, in qualità di “responsabili del procedimento” per gli atti formati dai funzionari, costituiscono un filtro tra i lavoratori stessi ed il datore di lavoro. Inoltre, nelle condizioni date e perlomeno fin quando non riusciremo ad ottenere un contratto che preveda un’Area Quadri, le posizioni organizzative rappresentano un punto di partenza per lo sviluppo professionale di quanti aspirano a ricoprire ruoli più impegnativi all’interno dell’Amministrazione.

Per quanto sopra rappresentato CONFSAL – UNSA, registrato in ogni caso un maggior stanziamento di somme rispetto all’accordo in scadenza, ritiene che vi siano le condizioni per avere un numero adeguato di posizioni, a supporto della funzionalità ed efficacia dell’organizzazione, portando le stesse ad un rapporto, rispetto ai colleghi coordinati, che consenta a queste figure di svolgere al meglio il proprio ruolo.

LA DELEGAZIONE TRATTANTE

Valentino Sempreboni

Gennaro Vitiello

Giuseppe Sorrentino

 

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – incontro dell’Organismo Paritetico

Ieri, 3 ottobre 2019, si è svolto l’incontro dell’Organismo Paritetico presso l’ADM. I due principali temi trattati hanno riguardato il sistema di valutazione e i passaggi verticali.
Per quanto riguarda la valutazione, è ormai notoria la sua applicazione ai diversi ambiti del rapporto di lavoro in Agenzia tra cui i passaggi economici.
E a brevissimo saranno pubblicati gli attesi bandi dei passaggi economici 2019 (sono già alla firma del Direttore) che prevedono anche la scheda di valutazione. In definitiva, fra non molto, verranno notificate le valutazioni per gli anni 2017 / 2018 a tutti i dipendenti e laddove ci dovessero essere delle contestazioni da parte dei valutati si potrà ricorrere come previsto dalla determinazione direttoriale del 2013. Il punteggio finale delle valutazioni non sarà riversato, comunque, tal quale dall’amministrazione nelle schede per i passaggi ma sarà un cifra proporzionale da uno a tre punti. Per fine anno la procedura dei citati passaggi si concretizzerà con la pubblicazione delle graduatorie provvisorie.
A partire dal 2020 la valutazione (SMVP sistema di misurazione e valutazione della performance) avrà una nuova veste. Il punteggio massimo sarà uniformato in centesimi, sia per il personale livellato che per quello dirigenziale. Per il personale non dirigenziale la valutazione sarà basata sugli obiettivi comportamentali (del lavoratore) e sugli obiettivi quantitativi/organizzativi/non quantitativi (dell’ufficio di appartenenza).
L’amministrazione si è impegnata a fornire alle OO. SS. apposito documento su tale tipologia di valutazione (con le varie previsioni) a cui seguirà una fase di confronto.
Per quanto concerne invece i passaggi verticali (tra le aree), in base al decreto Madia, sono previsti complessivamente 128 posti a livello nazionale ( di cui 3 per chimici e 3 per ingegneri). Il numero dei posti potrà eventualmente essere elevato in base alle facoltà assunzionali nel triennio 2018 / 2020. Per partecipare sarà necessaria la laurea (almeno triennale). La domanda di partecipazione avverrà tramite l’ applicativo self service presenze/assenze accedendo all’apposita sezione.
Oltre alla valutazione dei titoli saranno previsti una prova scritta e un colloquio. La prova scritta sarà basata su un questionario a risposta multipla e un elaborato sintetico. La prove saranno volte ad evidenziare la professionalità acquisita nell’ ambito delle attività svolte dai dipendenti.
Per partecipare non è prevista una anzianità minima.
Si ribadisce che tali forme di progressione non esauriscono certamente le attese dei tanti Colleghi di seconda area. Sono una occasione minimale che non deve però essere sprecata anche se molto esigua.
La nostra Federazione continua a perseguire invece l’obiettivo, raggiungibile tramite la contrattazione di primo livello con l’ Aran nell’ambito del sistema professionale, con la creazione dell’ area quadri che verrebbe ad aprire più vasti scenari di progressioni verticali.
Per quanto concerne il CCNI/ADM, nell’incontro di ieri, è stata ribadita l’urgenza di procedere alla sua elaborazione definitiva e alla firma. Chiaramente le varie problematiche dovranno trovare una composizione strutturata per evitare una poco auspicabile frammentazione.
Come già comunicato in altre nostre note, le tematiche da sviluppare nel CCNI sono diverse: turni festivi infrasettimanali lavorati e non recuperati, una parziale rivisitazione del sistema indennitario, la mobilità volontaria nazionale e quella incentivata, telelavoro, formazione, e tutto ciò che abbiamo presentato da più di un anno mediante specifica piattaforma.
Infine l’Amministrazione ha informato le OO.SS. che in ordine alla mobilità intercompartimentale, mediante comando, sono state inviate le richieste di nulla osta alle amministrazioni di provenienza e si spera di procedere all’attivazione per fine novembre/inizi dicembre.
Il prossimo incontro con l’Amministrazione è stato calendarizzato per giorno 15 ottobre 2019.

Roma, 4 ottobre 2019

Il Responsabile Nazionale del Settore Dogane e Monopoli
Salvatore Veltri

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTA INVIATA AI SIGG. DIRETTORI DOTT. MAGGIORE E DOTT. POLITO

 

Si riporta nell’allegato sottostante, la nota a firma del Coordinatore nazionale Valentino Sempreboni e del Coordinatore settore Entrate Gennaro Vitiello , inviata in data odierna al direttore dell’Agenzia delle Entrate dott. Antonino Maggiore e al Direttore del Personale dott. Aldo Polito

SOLLECITO RIMBORSI POER22648