Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Stato dei lavori negoziali

AGENZIA DELLE ENTRATE
Stato dei lavori negoziali

Nell’incontro con il Direttore Ruffini di venerdì 22.01 è stata fornita una informazione di dettaglio in merito alle modifiche organizzative varate dal Comitato di Gestione.

Nello specifico:
• viene ripristinata la Direzione Coordinamento Normativo che sarà di supporto tecnico all’Agenza nell’interlocuzione con il MEF e nella prima interpretazione delle norme di nuova emanazione;
• vengono ripristinate le strutture regionali dell’Audit in quanto questo Ufficio è ritenuto tanto più utile quanto più vicino alle realtà locali;
• la Direzione Affari Legali gestirà questioni legali di carattere extra-tributario;
• entra pienamente in funzione la Divisione Risorse con l’importante innesto di un Responsabile per le Pari Opportunità e vengono razionalizzate le competenze delle altre due divisioni: Contribuenti e Servizi.

Inoltre, il Direttore ha informato le OO.SS. circa l’approntamento, da parte del Governo, di un provvedimento normativo atto a regolamentare la ripresa delle attività di notifica degli atti impositivi. Il provvedimento si pone l’obiettivo di contemperare l’esigenza di recupero dell’evasione con quella di preservare la sopravvivenza delle attività imprenditoriali. L’Agenzia ha inviato al Governo tutti i dati su cui fondare le proprie decisioni e sembra profilarsi una ripresa di tipo graduale (in questi giorni è uscito un primo provvedimento di brevissima proroga).

A seguito della predisposta “agenda dei lavori”, ritenuta strategica dalle OO.SS, devono trattarsi argomenti importanti quali il passaggio da II a III Area di circa 700 colleghi, il varo di una nuova Mobilità Nazionale, quanto mai opportuna in epoca di emergenza sanitaria, la quantificazione dei ristori ex c. 870 L. di Bilancio 2021, la proroga di alcuni accordi inerenti lo smart working e la sicurezza, la determinazione dei criteri di attribuzione incarichi POER e le P.O. di cui agli art. 17 e 18 del CCNI e quant’altro.

 

Accordi sottoscritti

La prima sessione negoziale del 27.01 ha riguardato la sottoscrizione dell’accordo sull’acconto per il salario accessorio 2020 (la cosiddetta produttività collettiva o performance organizzativa).

Trattasi di un accordo “standard” che, nel caso in specie, si sviluppa sull’arco dell’intero anno (anziché su un intervallo di 9 mesi, come successo negli ultimi anni), e che “cuba” all’incirca 55-56 milioni di euro. La somma verrà liquidata a tutto il personale probabilmente nel mese di maggio (le somme in questione saranno trasferite nelle casse dell’Agenzia nel mese di febbraio e nel contempo andranno stabilizzati i dati di presenza/assenza). E’ stata comunque chiesta una accelerazione operativa per “traguardare” il mese di aprile.

Altresì, è stata firmata la proroga dell’accordo del 28 luglio 2020 in merito alla definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” per lo svolgimento delle attività esterne. L’accordo è noto e la proroga prevede che le disposizioni continueranno a trovare applicazione FINO AL TRENTESIMO GIORNO SUCCESSIVO ALLA CESSAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA, nonché è stato richiamato un passaggio informativo con le OO.SS. per la programmazione delle attività esterne.

Infine, si è convenuto una disciplina di sospensione ed esclusione del pagamento dei compensi accessori e premi incentivanti in situazioni extra-ordinarie. Pertanto, ha ricevuto una stabile sistemazione una tematica che aveva prodotto incertezze ed in qualche caso ingiustizie.

Il riferimento sarà esclusivamente all’annualità in cui è stata notificata la misura cautelare o di interdizione (aspetti penali) nonché all’adozione del provvedimento di applicazione della sanzione disciplinare (ovvero casi gravi con la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione superiore ai 10 giorni). Naturalmente diverso il trattamento per il personale licenziato.

 

I prossimi impegni

Con le OO.SS. rappresentative della Dirigenza si provvederà alla sottoscrizione della pre-intesa per i criteri di corresponsione della retribuzione di risultato ai dirigenti di uffici non di vertice per l’anno 2018, nonché la ripartizione delle risorse tra dirigenti di I e II fascia sempre per l’anno 2018.

In questo modo si potrà procedere anche alla liquidazione dei compensi ai colleghi che hanno svolto funzioni dirigenziali e paradirigenziali (POS e POT) nell’anno in questione.
Fondamentale, altresì, la trattazione prossima dei “Criteri per i passaggi dalla Seconda alla Terza Area”.

Un passaggio obbligato per attivare l’operazione di passaggio di circa n. 700 colleghi dalla Seconda alla Terza Area, in applicazione delle disposizioni Madia e seguenti.

Con successive convocazioni saranno affrontati altri delicati temi come le PO e le POER, il Sistema di valutazione del personale delle Aree funzionali, la Mobilità nazionale, l’accordo “globale” sull’accessorio 2019, quest’ultimo in ragione del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze per l’annualità di riferimento già firmato e registrato (cosiddetto decreto 157).

Nel contempo il Comitato di Gestione ha approvato il 28 gennaio scorso, il Piano delle Performance 2021 – 2023 ed il relativo Piano Triennale delle Azioni Positive.

E’ stato anticipato alle OO.SS. il documento “Linee di pianificazione aziendale 2021-2023, che è stato pubblicato sul nostro sito (coordinamento.salfi.it).

Nel Piano delle Performance viene precisato che il POLA dell’Agenzia, a seguito dell’emanazione delle Linee guida sul piano organizzativo del lavoro agile e indicatori di performance da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, è in fase di adeguamento alle suddette indicazioni metodologiche e che in ogni caso prima della sua adozione sarà necessario avviare il previsto confronto con le OO.SS.

 

Considerazione

L’ultimo Decreto Dadone (20.01.2021) ha prorogato al 30 aprile 2021 le disposizioni di cui al Decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del 19 ottobre 2020. Trattasi di un allineamento delle scadenze alla durata dello stato emergenziale che la Delibera del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2021 ha prorogato al 30 aprile p.v. (la precedente scadenza era il 31.01.2021). Pertanto, l’articolo 263 comma 1 del D.L. del 19.05.2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge n.77 del 17.07.2020, è in vigore almeno fino al 30.04.2021 (con possibilità di altre proroghe).

In questo modo non si hanno “sorprese” sul lavoro agile in condizioni emergenziali (almeno il 50% dei colleghi che si occupano di procedure “smartabili” come previsione legislativa), nella considerazione che il grande lavoro svolto dalle OO.SS. e dall’Agenzia delle Entrate per i diversi accordi sottoscritti nei mesi scorsi, alcuni dei quali hanno fatto da riferimento a tutto il panorama del lavoro pubblico, acquisiscono ulteriore forza.

 

IL COORDINAMENTO NAZIONALE ENTRATE (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL CORRDINATORE GENERALE
Valentino Sempreboni

ENTRATE – Nota Unitaria sul Servizio Call Back

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Al Direttore Centrale Risorse Umane e Organizzazione
Dott. Roberto Egidi

E,p.c. Al Capo Divisione Servizi
Dott. Paolo Savini

OGGETTO:SERVIZIO CALL BACK. CRITICITA’. RICHIESTA CONVOCAZIONE.

Gentile Direttore,

le Scriventi OO.SS. intendono rappresentarle la criticità che gli Uffici stanno riscontrando nell’utilizzo del servizio di richiamata telefonica, denominato “call black”.

In buona sostanza, il contribuente contattando il call center, opziona la scelta (guidata) di essere richiamato per fissare un appuntamento, sebbene, nella stragrande maggioranza dei casi, non è di quello che ha bisogno, ma di altre informazioni riguardanti il mondo Agenzia

Tale anomalia comporta che il funzionario debba comunque rendersi reperibile, nell’arco di quattro ore giornaliere, a ricontattare il contribuente, che invece vuole riscontri circa quesiti che non sono di propria competenza, e per i quali è già preposto il SAM.

Finora, la stragrande maggioranza di appuntamenti venivano presi tramite la App Web ticket. Ora, per andare incontro ad un’esigenza di una minoritaria platea di contribuenti, Agenzia decide di vincolare per ben quattro ore consecutive un funzionario – a volte si tratta di un titolare di incarico di responsabilità ex art. 18 CCNI – ad un non meglio qualificato servizio di “assistenza telefonica”

Questa scelta organizzativa comporta, come immaginerà, una serie di criticità, prima fra tutte l’esposizione del funzionario a possibili inquinamenti da onde elettromagnetiche promananti dal cellulare. Oltre alla mancata individuazione, previa contrattazione sindacale, di specifica indennità, atteso che alcuni colleghi hanno riferito di un cospicuo numero di telefonate evase, anche 30 nell’arco della mattinata.

Le Scriventi, pur essendo consapevoli della mission di Agenzia di fornire servizi qualificati, ritengono che questo non può essere realizzato a scapito della salute e delle risorse economiche del Personale. Ma soprattutto, che non sia una scelta ben calibrata sulle effettive esigenze dell’Utenza, vista anche la forte carenza di Risorse Umane

Intraprendere un percorso del genere, senza coinvolgere le OO.SS., sembra porsi in antitesi con il consolidarsi delle relazioni sindacali, così come invece è emerso nella riunione del 22 gennaio scorso.

Ecco perché la le Scriventi OO.SS. le chiedono di sospendere il servizio “call back” e di procedere a rapida convocazione ex art. 7, co. 6, del CCNL Funzioni Centrali, per trattare la questione nelle sedi opportune.

In attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.

Roma, 1 febbraio 2021

 

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA    CONFSAL/UNSA

   FLP 

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro    Sempreboni

   Patricelli

 

DOGANE e AAMS – FRD 2019, riunione del 29 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 29 gennaio 2021
Accordo sull’utilizzo delle risorse certe e stabili
del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2019

In data 29 gennaio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli che ha riguardato l’Ipotesi di accordo circa l’ utilizzo delle risorse disponibili, fisse e ricorrenti, nell’ambito del Fondo Risorse Decentrate per l’anno 2019.

Il confronto si aperto con una mera esposizione da parte dell’Agenzia della sopracitata Ipotesi di accordo e sono state illustrate le somme stanziate per l’ordinamento professionale, in particolare:

1. Stabilizzazione dell’indennità di Agenzia €.7.914.301,91
2. Progressioni economiche €. 46.419.189,40
3. Posizioni organizzative €.260.000,00
4. Incarichi di responsabilità €. 2.094.650,00

Sono state, altresì, esposte le somme stanziate per remunerare il sistema indennitario (indennità di disagio, di confine, di rischio, ecc.), pari a €.7.000.000,00; l’istituto della turnazione, anche a copertura del prolungamento dell’orario di servizio giornaliero degli uffici doganali, è risultato pari a 5.707.843,56 euro; il compenso indennitario spettante per l’attività nelle commissioni di controllo dei giochi è stato individuato per un importo complessivo massimo di 200.000 euro.

Al premio di performance organizzativa e di produttività dell’ufficio viene riconosciuto un importo pari a 15.342.153,71 euro. Naturalmente si ricorda, che il premio è calcolato, in misura differenziata, in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi di produzione assegnati e a un coefficiente di professionalità per area funzionale rapportate alle ore ordinarie effettivamente prestate. Tale voce del fondo riconoscerà ai Lavoratori una somma media pro-capite di 1.540 euro

Le OO.SS. presenti hanno chiesto, a confronto degli stanziamenti afferenti al 2018, il motivo di alcune differenze in calo delle risorse stanziate su alcune delle poste rappresentate. L’Amministrazione ha precisato che, in particolare sull’indennità di agenzia la diminuzione è da ricondurre al minor numero di lavoratori in servizio nel 2019.

Successivamente tutte le OO.SS. presenti hanno manifestato l’assenso a sottoscrivere l’Ipotesi di accordo che produrrà la corresponsione delle cifre stanziate per il Personale in servizio nel 2019 , dopo il consueto iter procedimentale nelle varie sedi di controllo, fra tre/quattro mesi, fatte salve alcune voci come le “Progressioni economiche” che sono già state processate e concluse anche ai fini economici.

Ulteriore argomento previsto per la discussione, a seguito di integrazione in data 28.01.2021 dell’ordine del giorno da parte dell’Amministrazione, doveva riguardare la nuova ipotesi di aggiornamento dei profili professionali dell’Agenzia. La maggior parte delle OO.SS. presenti hanno ribadito la non disponibilità alla discussione in quanto non ritenuta prioritaria. La nostra Delegazione ha, inoltre, ribadito per inciso le forti perplessità già manifestate in precedenza, rammentando in merito il precedente abbandono del tavolo di confronto con l’Amministrazione, sull’impianto rappresentato, che continua a non recepire nella sostanza le modifiche richieste al fine di pervenire ad una individuazione di profili professionali coerenti con la mission dell’Agenzia.

L’Amministrazione preso atto della posizione sindacale, ha proposto la chiusura l’incontro riservandosi di programmare apposite convocazioni sulle tematiche indicate come prioritarie durante l’incontro.

Roma, 30 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

ENTRATE – Sottoscrizione degli accordi in data 27 Gennaio

Si mettono a disposizione in PDF gli accordi stipulati in data 27 Gennaio 2021 tra l’Agenzia dell’Entrate e le OO.SS, concernenti:

–  Acconto sul compenso accessorio per l’impegno prestato nel raggiungimento degli obiettivi della convenzione per l’anno 2020

– clausola sospensione e esclusione

-Proroga dell’efficacia dell’Accordo del 28 luglio 2020 per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” per lo svolgimento delle attività lavorative esterne

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Linee di pianificazione 2021-2023

Si mettono a disposizione in PDF le linee  di pianificazione 2021-2023 dell’Agenzia Entrate

Roma, 29 Gennaio 2021

 

                                                                                                                                                  Coordinamento Nazionale Agenzie Fiscali     

 

ENTRATE – Comunicato unitario 22 Gennaio 2021

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

TIMIDI PASSI AVANTI NEI RAPPORTI CON L’AGENZIA.
MA I RISULTATI SONO ANCORA INSUFFICIENTI
Il direttore dell’Agenzia incontra nuovamente il sindacato e loda i
lavoratori. Ma di riconoscimenti veri e propri ancora non si parla.
Intanto ripartono le trattative

Dopo il deludente incontro del 23 dicembre, durante il quale nessuno dei nodi posti dal sindacato unitariamente era stato di fatto affrontato, il direttore Ruffini è tornato al tavolo oggi per un nuovo confronto.

Dopo aver lodato il personale per i lusinghieri risultati ottenuti anche nel 2020, e ribadito che lui difende i lavoratori in ogni occasione pubblica, ci ha comunicato che sono in corso interlocuzioni con il MEF per cercare di recuperare fondi aggiuntivi che permettano di rimpinguare l’esangue fondo di salario accessorio. Ha inoltre affermato che è importante che sia passato il “comma 870” della legge di bilancio che permette di usare i risparmi da buoni pasto e straordinario per aumentare i fondi destinati alla produttività e che l’Agenzia è disponibile a quantificare al più presto quelli del 2020 e a utilizzarli già in tempi brevi.

Nei vari interventi sindacali, abbiamo ribadito alcune cose e cioè, in primis, che a fronte del grande impegno dimostrato i lavoratori si aspettano ben più che pacche sulla spalle, ad iniziare da una diversa e migliore regolamentazione dello smart working a regime, sia per quanto riguarda i diritti che rispetto ai ristori per le spese sostenute e da sostenere.

Inoltre, riguardo alle interlocuzioni con il MEF, abbiamo presente che ci aspettavamo molto di più rispetto a quanto comunicatoci, avendo già palesato più volte le nostre richieste, da ultimo in occasione della riunione del 23 dicembre. Non ci attendiamo solo l’arrivo di soldi freschi che ci permettano di far ripartire le progressioni economiche, ma soluzioni condivise e contrattuali che rimettano al centro dell’agenda il fisco, la valorizzazione delle professionalità dei colleghi e nuovi modelli organizzativi che, per esempio, superino l’estremo verticismo, l’odierna precarietà del “middle management” e consentano reali percorsi di carriera. Non secondaria risulta poi la possibilità di avere una corsia preferenziale per il reclutamento di nuovo personale, visto che quello attuale non è sufficiente nemmeno per mantenere il livello di servizi e contrasto all’evasione fiscale.

A questo proposito, abbiamo ribadito al direttore dell’Agenzia che è necessario, ciclicamente, un confronto diretto con il vertice sulle questioni strategiche che riguardano non già la sola manutenzione dell’esistente ma un’autentica svolta positiva per il futuro dell’Agenzia delle Entrate.

In questo senso, il breve ed estremamente formale incontro odierno segna un nuovo inizio, sufficiente a far ripartire le relazioni sindacali, ma non certo per rispondere ai problemi che abbiamo messo sul tappeto, per i quali sono indispensabili risultati concreti e non solo mere enunciazioni di principio.

Nei prossimi giorni saremo noi stessi, unitariamente, a fare passi in questo senso nei confronti dell’Autorità Politica che, lo ricordiamo, si era mostrata disponibile ad ascoltarci nel corso dell’ultimo confronto sulle Convenzioni.

Nel frattempo, giudicando comunque positivo l’incontro di oggi, abbiamo convenuto con il direttore centrale delle risorse umane e con il capo ufficio relazioni sindacali di riprendere, già da questa settimana, le trattative con un’agenda condivisa e a ritmi serrati.

Vi terremo ovviamente aggiornati su tutti gli sviluppi, pronti a dare nuovo impulso alla vertenza in atto qualora le soluzioni proposte dalla parte pubblica non dovessero essere ritenute soddisfacenti per i lavoratori.

Roma, 22 Gennaio 2021

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA FLP

       CONFSAL/UNSA

Gamberini De Rosa-De Caro Cavallaro    Patricelli

    Sempreboni

 

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 21 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 21 gennaio 2021
Informativa sul piano dei fabbisogni di personale nel triennio 2020-2021
e riallocazione POER

In data 21 gennaio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha riguardato il “Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2020-2022”, aggiornato rispetto a quanto comunicato lo scorso luglio 2020, e sulla riallocazione di alcune POER.

Il confronto si aperto con l’esposizione da parte dell’Agenzia, del Piano avanti citato e, partendo dai dati al 31.12.2019, è stata rappresentata, sia per il Personale delle Aree funzionali che per il Personale con qualifica dirigenziale, l’annosa carenza a cui si intenderebbe fare fronte nel triennio 2020-2022, al netto delle uscite ed entrate già perfezionate nell’anno 2020.

Per il Personale non dirigenziale è programmato l’espletamento e la conclusione, nel corso del 2021 e 2022, dei concorsi appena banditi per 1226 unità, nonché di un loro successivo scorrimento per ulteriori 1394 unità. Tali prefigurate 2620 unità di personale dovrebbero essere implementate da procedure di mobilità intercompartimentale e di attivazione di comandi, quest’ultimi da espletare già nel secondo semestre del corrente anno.

Per il Personale con qualifica dirigenziale si evidenzia, al netto dei pensionamenti e delle entrate a vario titolo (SNA, Mipaaf) e degli incarichi a tempo determinato già conferiti in forza dell’art.19 c.6 e c.5bis del D.Lgs. 165/2001, una carenza di circa il 45% dell’organico previsto di 265 unità. Il piano per colmare le carenze prevede, a breve, un bando di concorso per 40 dirigenti di seconda fascia, che dovrebbe perfezionarsi nel 2023, ma soprattutto nel contempo viene prevista la possibilità di nominare, nel corso del 2021, ben settantanove dirigenti di seconda fascia ai sensi del già citato art.19, commi 6 e 5bis del D.Lgs.165/2001. La necessità di avere, all’attualità, un numero consistente di figure dirigenziali è anche conseguenza dell’annullamento del concorso a sessantanove posti da dirigente di seconda fascia, e della revoca del relativo bando, da parte della stessa Agenzia concorso che, nei precedenti piani, era stato pedissequamente riportato ed indicato sostanzialmente risolutivo per le carenze di personale dirigenziale

La nostra Delegazione, in merito alle carenze del Personale delle aree funzionali, ha chiesto, anche in base alle varie segnalazioni provenienti dai Colleghi in servizio presso gli uffici che insistono sull’intero territorio nazionale e che vivono i maggiori disagi per essere sempre in numero estremamente ridotto ad affrontare le sempre crescenti attività lavorative e nelle more dell’ espletamento dei concorsi banditi, lo scorrimento delle graduatorie riguardante gli arrivi da altre amministrazioni ed inoltre che sia anticipato l’ingresso delle pronosticate 300 unità con la procedura del comando per l’anno in corso.

E’ stato chiesto, altresì, al fine di valorizzare e riconoscere la professionalità acquisita dai Colleghi che stanno partecipando alle procedure di passaggio da seconda a terza area, di aumentare adeguatamente l’attuale previsione di 180 passaggi in quanto si ritiene che le facoltà assunzionali dell’Agenzia lo possano permettere. La Direzione del Personale, in merito, ha ribadito che all’attualità il numero di passaggi non prevede un ampliamento ma che è intenzione dell’Agenzia lasciare le graduatorie della procedura aperte per eventuali successive inquadramenti.

Per quanto, poi, riguarda i fabbisogni di Personale con qualifica dirigenziale, la cui carenza è innegabile ed in periferia numerosi sono i conferimenti di incarichi ad interim che non agevolano una ottimale conduzione degli uffici, la nostra Delegazione ha espresso chiaramente che la via maestra rimane sempre la procedura concorsuale, come previsto dalle esplicite norme vigenti. Il ricorso a nomine ex art. 19 del D Lgs 165/2001 dovrebbe essere minimale e tale da non sovrapporsi a quello dei concorsi: risulta opportuno, quindi, aumentare il numero dei posti da mettere a concorso ed è stato rammentato che l’annuncio, nel mese di ottobre 2020, di un concorso per dirigenti era stato di cento unità.

Dopo il confronto sui fabbisogni di personale si è passati a quello sulla riallocazione di sei POER, di cui cinque da destinare alla nuova, ma non ancora formalizzata, istituzione della Direzione Territoriale della Calabria. E’ stato evidenziato e richiesto, primieramente, un incontro in ambito OPI (Organismo Paritetico per l’Innovazione ex art. 6 CCNL/FC) al fine del previsto coinvolgimento partecipativo nella dimensione progettuale che l’Amministrazione intende portare avanti nella riorganizzazione dell’Agenzia e nella fattispecie dello sdoppiamento di una macro Direzione Territoriale. Chiaramente la nostra Organizzazione ha ricordato, partendo dalla fattispecie della DT V, la necessità di rivedere le altre macro Direzioni Territoriali con una regionalizzazione delle stesse. Risulta, pertanto, impellente il confronto sindacale in merito all’istituzione della DT Calabria ed eventualmente inserire la discussione nel più ampia prospettiva di altre soluzioni simili come la regionalizzazione di Veneto e FriuliVG, Liguria e Piemonte/Valle d’Aosta, Toscana-Umbria-Sardegna ed eventuali altre soluzioni

In merito alla tematica all’odg delle Poer da riallocare, fermo restando che l’argomento è legato al citato preventivo confronto sull’istituzione della Direzione Calabria, sono state rappresentate, in quanto la bozza di determina presentata prevedeva un aspetto che oltrepassa l’immediatezza del singolo caso della DT Calabria e quindi innovativo circa il conferimento delle Poer, forti perplessità in merito alla procedura di selezione delle POER rispetto a quella già prevista nel recente passato. Si ricorda che, nei molteplici confronti sull’istituzione delle Poer e sulla attribuzione di tali incarichi, numerose sono state le osservazioni della nostra Organizzazione Sindacale al fine di giungere ad una procedura di selezione sufficientemente accoglibile nelle modalità. Quasi nulla, si rammenta, venne accolto dall’Agenzia. Oggi, superando d’amblais il passato e in nome di una non meglio identificata semplificazione, verrebbe prevista l’istituzione di una “Commissione di valutazione permanente” che induce a diverse riflessioni e che, peraltro, verrebbe a travalicare la prevista regionalizzazione delle procedure per il conferimento delle Poer.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre osservazioni in proposito in attesa di una nuova convocazione sull’argomento.

Roma, 22 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

DOGANE e AAMS – Incontro sul CCNI

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale sul CCNI

In data 15 gennaio 2021 le OO.SS. Nazionali hanno ripreso il confronto sul CCNI con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sospeso da tempo, al fine di procedere verso la sua definizione. Sono stati esaminati gli istituti afferenti al sistema indennitario già discussi in parte a suo tempo ma meritevoli di ulteriori approfondimenti.

E’ stata esaminata l’indennità di disagio che, fatti salvi e preservati i criteri di attribuzione del CCNI del 2008, prevede una corresponsione non più legata alle ore ordinarie svolte in presenza ma per ogni giornata di lavoro presso gli Uffici individuati. Questa scelta non dovrebbe determinare una variazione degli importi da corrispondere, che saranno in linea con quelli ad oggi liquidati, ma ne dovrebbe rendere più agevole la gestione.

Le OO.SS. hanno richiesto di avere contezza degli attuali Uffici beneficiari dell’indennità di disagio di sede, al fine di conoscere l’attuale impatto sul fondo nonché quello in prospettiva, visto che entro 60 giorni dalla sottoscrizione del CCNI, le Direzioni Territoriali e le OO.SS. Regionali dovranno provvedere ad individuare, nel mutato panorama territoriale, le strutture destinatarie dell’indennità di specie.

E’ stato, poi, ripreso in considerazione il compenso spettante al personale impegnato nelle commissioni di controllo giochi. Ferma restando la tabella già in essere per la quantificazione del compenso spettante, in considerazione che gli oneri e delle spese di funzionamento a carico dei concessionari e quindi di derivazione esterna al fondo, è stata ipotizzata una eventuale corresponsione al personale in modalità periodica in tempo reale al pari di altri istituti. E’ stata inoltre proposta, ove possibile, che l’indennità in parola possa essere attribuibile, per uniformità con partecipanti dirigenti e l’atipicità dell’attività, al personale senza pregiudizio per le posizioni ricoperte. L’Amministrazione si è riservata di fare un approfondimento su quanto rappresentato

E’ stata vagliata, altresì, l’indennità di rischio considerandone le fattispecie previste dalla norma e le attuali aliquote. E’ stato chiesto dalle OO.SS. di verificare l’impegno del Fondo su detto istituto, al fine di verificare la possibilità di aumentare le aliquote attuali.

Rilevanti e ulteriori argomenti affrontati nella riunione hanno riguardato le turnazioni e le reperibilità.

Per le turnazioni si è ipotizzata una possibile soluzione all’annosa problematica riguardante i festivi infrasettimanali con la previsione di una programmazione delle turnazioni per un periodo minimo di 4 mesi: essa dovrà tener conto dell’orario di lavoro dai singoli dipendenti, nel periodo, al fine di evitare eventuali disparità tra il personale in turno e non turnista

E’ stata poi, discussa la possibilità, ove le risorse del fondo lo permettano e per quanto previsto dal vigente CCNL, di un incremento delle indennità di turno. L’Amministrazione, anche in questo caso, si è riservata di fare un approfondimento su quanto richiesto.

Per quanto concerne la reperibilità è stato ipotizzato un suo utilizzo limitato ad alcuni specifici servizi, per esempio “servizio viaggiatori svolto oltre il normale orario di servizio”, o ad altre fattispecie inderogabili.

Argomento conclusivo dell’incontro ha riguardato l’Indennità di confine, sulla quale l’Amministrazione ha presentato una sua proposta per la quale l’individuazione degli uffici di confine terrestri, portuali ed aeroportuali, avverrebbe in base a specifici parametri di operatività commerciale e di viaggiatori nelle sedi in questione. La proposta è subito apparsa, alle OO.SS., necessaria di un vasto e dovuto approfondimento per tutte le inerenti e ponderose implicazioni.

In chiusura di riunione è stato deciso che nelle more della definizione del CCNI, ancora meritevole di approfondimenti, di avviare nella prossima riunione anche il confronto sul Fondo 2019.

Roma, 16 Gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti)

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Sospensione stato di agitazione

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

SOSPENSIONE STATO DI AGITAZIONE
14 gennaio 2021

Dopo essere stati convocati dal Vertice dell’Agenzia, in giornata si è avuto un incontro al fine verificare la possibilità di riprendere un dialogo costruttivo e avviare il percorso di raffreddamento del conflitto sorto dopo l’incontro sindacale dell’11 gennaio 2021 sui profili professionali e per cui la nostra Federazione aveva proclamato lo stato di agitazione per le posizioni assolutamente non condivisibili dell’Agenzia.

Oggi l’incontro con la Parte Datoriale ci ha dato la possibilità di rappresentare ulteriormente le nostre motivate doglianze per delle relazioni sindacali molto spesso non consone allo spirito del contratto e che devono, come previsto, essere improntate “alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

In base al documento con il quale era stato proclamato lo stato di agitazione abbiamo evidenziato le finalità precipue e irrinunciabili per riprendere un dialogo con l’Amministrazione ovvero, oltre alla fondamentale e primaria rivendicazione di corrette e sostanziali relazioni sindacali, anche l’impegno dell’Amministrazione a intraprendere un percorso risoluto per la soluzione delle criticità più evidenti nell’Agenzia: drammatica mancanza di personale e di risorse economiche per il salario accessorio. Abbiamo anche posto un particolare accento sulla necessità di una formazione diffusa e indifferibile.

L’Agenzia ha dato assicurazione al fine di un impegno fattivo in merito a quanto rappresentato ed ha anche asserito che in ordine alla questione dei profili professionali non procederà alla relativa determina se non dopo un ulteriore incontro con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione confacente.

Confidiamo che quanto oggi trattato abbia un effettivo seguito e le prossime occasioni di confronto e scadenze potranno darci conferma o meno degli impegni assunti dall’Agenzia. I Lavoratori non possono attendere ad oltranza le proprie legittime spettanze e le demotivazioni sono il peggior viatico per una Agenzia che dichiara di perseguire l’eccellenza.

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Salvatore Veltri e Cesare Eremita

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro dell’11 Gennaio 2021

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Incontro sindacale dell’ 11 gennaio 2021: il nuovo anno inizia male!
L’Agenzia manifesta di essere avulsa da ogni idea di corrette relazioni sindacali
Stato di agitazione del Personale

L’incontro di ieri tra il Direttore Centrale del Personale e le Organizzazioni Sindacali nazionali si è svolto all’insegna di un ulteriore e deludente confronto in merito all’individuazione di nuovi profili professionali privo di spazi di mediazione per l’irrigidimento dell’Amministrazione sulle proprie posizioni.

Il confronto sulla materia era iniziato con l’informativa dell’11 dicembre 2020 a cui era seguita, da parte delle nostra Organizzazione, la richiesta del relativo confronto avvenuto nelle giornate del 18 e 30 dicembre 2020. Incontri non risolutivi in quanto l’Amministrazione non si era discostata, se non per qualche inezia, dalle proprie posizioni espresse nel “facsimile di determina” sui profili professionali che dagli originari sei del 2011 giungevano a ventiquattro, includendo perfino le figure di meccanico, addetto ai servizi di mensa e refezione, infermiere. Una pletora di figure professionali volte a parcellizzare le attività dell’Agenzia ingessandole e creando sul territorio ulteriori criticità nell’espletamento dei compiti sia istituzionali che nelle attività inerenti alla mission e al core business dell’Agenzia stessa. Il tutto condito dalla creazione di differenziazioni (suffissi?) nell’ambito delle fasce economiche del tipo “scelto” ed “esperto”, giusto per gerarchizzare delle progressioni prettamente economiche. Inoltre il reinquadramento del Personale in servizio nei nuovi profili dovrebbe avvenire in base al titolo di studio e alla professionalità acquisita con la verosimile nascita di equivoci specialmente su chi dovrebbe giudicare la professionalità e in base a quali parametri. Un discorso a parte sarebbe da fare in merito alle declaratorie e ai titoli di accesso.

La discussione sul “merito”, comunque, è stata bypassata dall’Amministrazione facendo ricorso al “metodo” ovvero appellandosi all’escamotage che prevede, nel vigente CCNL/FC, per l’individuazione di nuovi profili professionali, l’istituto del confronto e non quello della contrattazione come avveniva nel CCNL/AAFF. Si rammenta che il CCNL/FC non ha potuto, al momento della stipula, addentrarsi, per diversi ordini di motivi, nell’ordinamento professionale e quindi anche nei criteri per la definizione dei profili professionali. Tali criteri, comunque, nel CCNL/AAFF ancora vigente per tale parte, risultano improntati al superamento della parcellizzazione, alla semplificazione dei contenuti mansionistici senza misconoscere l’attualizzazione delle mansioni in relazione ai processi di ammodernamento. Il tutto al fine di una gestione più flessibile e razionale del Personale.

In verità risulta chiaro che i nuovi profili professionali servono a legittimare quelli previsti nei concorsi indetti dall’Agenzia nel mese di ottobre 2020 e che, come la nostra Organizzazione aveva ben evidenziato in apposito notiziario molto deprecato dall’Agenzia, non trovavano corrispondenza nel sistema dei profili in vigenza. Il problema è che una tale “sanatoria” implicherebbe l’accettazione di un atto fondante per il futuro di tutto il personale e della difficile, per non dire incongrua, integrazione nella realtà agenziale di molti dei prossimi vincitori dei concorsi indetti in base ai nuovi profili.

Sul territorio mancano più di tremila unità di personale e l’occasione di concorsi per 1266 nuove unità, dopo circa vent’anni, sarebbe stata apprezzata da tutti, sia dai Colleghi sovraccarichi di lavoro che dai Responsabili degli Uffici, con una reintegrazione seppur minimale delle dotazioni di personale: la parcellizzazione dei nuovi profili non andrà, a nostro convinto giudizio, in questa direzione. L’arroccamento dell’Amministrazione in difesa di una posizione vulnerabile e le aspre e generalizzate critiche che ne sono derivate ci dà ulteriormente il convincimento che avevamo visto giusto.

L’evidenza dei fatti, però, non ha condotto l’Amministrazione a rivedere le proprie posizioni e, siccome ieri terminava il periodo del “confronto”, si è appalesata l’ipotesi per cui l’Amministrazione imporrà la propria determinazione sui profili anche al di là delle aspettative oggettive dei Lavoratori e dei tentativi di mediazione dei propri Rappresentanti.

Nell’incontro era, inoltre, prevista, come integrazione dell’ultimo momento all’odg, una informativa sulla diversa allocazione di alcune Poer. Principalmente veniva evidenziato che cinque Poer di alcuni Uffici delle Direzioni Centrali sarebbero state traslate nell’istituenda Direzione Territoriale della Calabria: tutto ciò senza alcuna preventiva informazione sulle modalità e i tempi di attuazione della prevista nuova Direzione. Un ulteriore esempio di gestione anomala dei processi di riorganizzazione in atto dell’ Agenzia che per lungo tempo sono stati definiti dal Vertice come semplici atti di efficientamento mentre oggi si ammette la riorganizzazione ma si evita in merito un confronto serio ed approfondito come se i Lavoratori, su cui ricadranno gli oneri delle scelte, dovessero essere semplici pedine di un gioco senza regole.

L’atteggiamento negativo manifestato, ancora una volta, dall’Amministrazione nell’intera riunione di ieri ha portato la maggioranza delle Organizzazioni Sindacali presenti a ritenere chiuso l’incontro al fine di pensare alle eventuali azioni sindacali da intraprendere.

In merito ai fatti in trattazione è stata inviata dalla nostra FEDERAZIONE una nota al Ministro del MEF, al Ministro della Funzione Pubblica, al Sottosegretario Baretta e al Ministero del Lavoro.

E’ stato evidenziato all’Autorità Politica che gli atteggiamenti e le decisioni unilaterali dell’Agenzia rivelano la volontà di mortificare le sane e franche relazioni sindacali e soprattutto rappresentano l’idea che tutto, a parere del Vertice dell’Agenzia, debba essere riconducibile ad atti di natura organizzativa e gestionale in capo al Datore di lavoro. Si vorrebbe, insomma, cancellare quanto sindacalmente negli ultimi decenni è diventato patrimonio acquisito nel mondo del lavoro, andando anche contro i concetti di partecipazione dei Lavoratori nelle imprese come patrocinato da tempo dalla stessa Unione Europea.

E’ stato ricordato all’Autorità Politica che il Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli prima della pandemia da Covid-19 era in stato di agitazione per le problematiche connesse alle gravi carenze di personale e di risorse economiche e che tale stato di agitazione fu responsabilmente sospeso per le difficoltà del Paese.

Infine è stato affermato a chiare lettere che, in tali situazioni, la CONFSAL-UNSA ha ritenuto improcrastinabile proclamare lo stato di agitazione del Personale, da attuare nelle forme più consone, al fine di giungere a corrette relazioni sindacali e a tutelare le aspettative dei Lavoratori.

All’attualità, più che mai, chiediamo che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli abbandoni un andamento di scelte unilaterali che forse è premiale per pochi ma che dimentica i problemi della maggioranza dei Lavoratori, chiediamo all’Agenzia e alla Politica che siano al più presto messe in disponibilità le unità di personale necessarie per colmare le gravi carenze di organico e che si proceda a implementare le altrettanto necessarie risorse economiche per un salario accessorio dignitoso e non decimato dalla persistenza delle antistoriche norme della spending review. Questi gli obiettivi primari a cui si accompagnano una serie di altre importanti aspettative dei Lavoratori sulle quali, da tempo, incalziamo l’Amministrazione.

Roma 12 gennaio 2021

 

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali, incontro del 30 Dicembre 2020

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Impossibile confronto con una Amministrazione tetragona alle corrette relazioni sindacali

Ieri, 30 dicembre 2020, il Direttore Centrale del Personale e le OO.SS. nazionali si sono riuniti per riprendere il confronto sull’individuazione di nuovi profili professionali. In sintesi, nessun passo avanti è stato fatto e la vicenda sembra evolversi verso esiti poco auspicabili. L’Amministrazione sta facendo quadrato per mantenere le proprie posizioni anche se l’evidenza suggerirebbe un diverso atteggiamento. Non si dimentichi, peraltro, che l’istituto del confronto di cui all’art. 5 CCNL/Funzioni Centrali è una forma di partecipazione sindacale che viene instaurata, in determinate materie, al fine “di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare”.

In apertura di riunione il Direttore del Personale “ha letto una dichiarazione” in cui si ribadiva le necessità di superare le tipologie di profili professionali di cui alla Determinazione Direttoriale del 2011 ritenute non più idonee a qualificare le nuove attività lavorative e le specifiche competenze dell’Agenzia. Inoltre, ha accennato a presunti tentativi dell’Agenzia con i Sindacati per trovare soluzioni condivise sulla tematica e nella presunta impossibilità sarebbe stata, poi, costretta a seguire lo strumento dell’informativa e confronto sindacale ai sensi dell’art. 5 del CCNL/Funzioni Centrali rientrando, a suo parere, la tematica nella categoria degli atti gestionali di natura organizzativa e quindi riconducibili alla discrezionalità del datore di lavoro.

Percorso dal quale l’Amministrazione ha specificato di non voler retrocedere e, solo per rendere la riunione “fattiva”, il DC del Personale ha ritenuto di ribadire alcuni chiarimenti come, ad esempio, il fatto che i dipendenti, ad unilaterale giudizio dell’Agenzia, verranno collocati nei nuovi profili professionali sia in base ai titoli di studio che all’esperienza maturata nelle aree e fasce economiche previste, e in merito ha voluto richiamare l’art. 25 del CCNI Agenzie fiscali che prevede il passaggio dei dipendenti, a loro richiesta, tra profili diversi e ha fatto altre specificazioni che non apportano novità sostanziali sulla strutturazione della tematica in trattazione. Si è continuato a dribblare la domanda sulle dotazioni di profilo in nome dell’art 6 del d lgs 165/2001 (piano triennale dei fabbisogni del personale) anche se l’art 25 CCNL/Agenzie Fiscali, ricordato spesso dall’Amministrazione, prevede che “il passaggio del dipendente avviene nei limiti della percentuale di dotazione organica del profilo di destinazione” e, comunque, proprio nella pletora dei profili ipotizzati una qualche misura percentuale degli addetti da destinare agli stessi non potrà essere misconosciuta.

Si è voluto specificare che i “suffissi” di scelto ed esperto non rivestono alcun carattere gerarchico né saranno valutabili come titoli: non si capisce, quindi, perché si vogliano mantenere testardamente delle distinzioni che non dovrebbero nemmeno rappresentare una notazione di colore. Il DC del Personale voluto, poi, fare un riferimento, a suo dire come elemento qualificante, all’accordo sindacale del 20 marzo 2019 sui passaggi di fascia ma in pratica permane ad essere oscura la connessione tra l’allora intesa sui passaggi di fascia e l’attuale individuazione dei nuovi profili benché si faccia riferimento a titoli di studio ed esperienza professionale.

L’Amministrazione ha, infine, specificato che la fase del confronto sui profili avrà termine entro il 10 gennaio 2021 e dopo tale termine sarà “redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse” (art. 5, c2, CCNL/FC), con presumibile buona pace della partecipazione costruttiva circa le misure da adottare.

Sono seguiti gli interventi delle varie Organizzazioni Sindacali che hanno tutte evidenziato le medesime problematiche e l’irricevibilità delle proposte dell’Amministrazione non mancando di sottolineare che sul tema dei profili professionali i Sindacati non sono mai stati direttamente coinvolti se non con la nota dell’11 dicembre 2020 circa il documento/determina in funzione di informazione. Si sottolinea, peraltro, che la convocazione sindacale del 23 ottobre 2020 (prot. 364737RU del 21.10.2020) prevedeva al secondo punto all’o.d.g. il tema “sistema di classificazione del personale”. La materia, così come enunciata, era di ovvia competenza del tavolo di contrattazione di primo livello e quindi esulava dalla competenza del tavolo integrativo di Amministrazione, né tantomeno fu presentato un documento sugli eventuali nuovi profili professionali su cui confrontarsi.

La nostra Delegazione ha, inoltre, ribadito come l’Amministrazione, con le sue scelte organizzative costantemente unilaterali, anche in questa occasione non ha fatto che arroccarsi sulle proprie posizioni senza possibilità alcuna di confronto. Analoghe situazioni erano state evidenziate dalla nostra Federazione durante tutto il prosieguo dell’anno 2020 e anche la fine di questo annus horribilis sembra confermarne il leit-motiv.

Ribadiamo, comunque, la nostra disponibilità, avendolo già dimostrato con idoneo documento sui profili professionali inviato giorni fa all’Amministrazione, a mantenere un confronto aperto e costruttivo al fine della tutela dei Lavoratori nonché per un condiviso efficientamento dell’Agenzia. Non potremo certo essere unicamente testimoni passivi di scelte unilaterali né tantomeno quando esse non sono in linea con le indicazioni provenienti dagli organi di contrattazione di primo livello ove è stata chiara l’indicazione di profili flessibili, fungibili e non parcellizzati.

SI COGLIE L’OCCASIONE PER PORGERE A TUTTI I COLLEGHI E ALLE FAMIGLIE I MIGLIORI AUGURI PER UN ANNO NUOVO FORIERO DEGLI ATTESI E SOSPIRATI CAMBIANTI.

Roma, lì 31 Dicembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Individuazione profili professionali

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

CONFRONTO SULL’INDIVIDUAZIONE DI NUOVI PROFILI PROFESSIONALI

In data 18 dicembre 2020 le OO.SS. Nazionali hanno partecipato ad un tavolo di confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, relativamente ai nuovo profili professionali proposti e comunicati, in guisa di informativa, ai Rappresenti Sindacali nazionali con nota prot.452995RU del 11.12.2020.

L’Amministrazione in apertura di confronto ha rappresentato, come specificato nelle “premesse” dell’informativa, la necessità di pervenire all’individuazione di nuovi profili professionali, poiché gli attuali risalgono al 2011 e, a suo parere, non più consoni ai cambiamenti intervenuti all’interno dell’Agenzia.

E’ stata, subito, posta da parte della maggioranza delle OO.SS., come passaggio irrinunciabile, la necessità di calendarizzare una data per riprendere, ed eventualmente completare, la discussione sul contratto integrativo, ormai ferma al 29 settembre u.s. e che sarebbe utile far precedere alla individuazione dei nuovi profili professionali, anzi potrebbero/dovrebbero, questi ultimi, essere  inseriti all’interno del CCNI, come avvenuto nel vigente CCNI.

L’Amministrazione, da parte propria, ha ribadito che solo dopo la conclusione del confronto sui profili professionali sarebbe stata posta in calendario una riunione sulla tematica richiesta. Ha indicato come data possibile quella del 18.01.2021, ovvero dopo i 30 giorni previsti per il confronto sull’argomento a partire dall’avvio dello stesso, e ha specificato che tale data potrebbe essere anticipata nel caso di rapida conclusione del confronto sui profili professionali. Insomma è stata improvvidamente riaffermata come prioritaria la discutibile scelta dell’ Amministrazione di pervenire, a tamburo battente, all’individuazione dei nuovi profili professionali, per i quali non è stata spiegata l’indifferibilità, e solo successivamente attivare i tavoli per le problematiche in essere, molto cogenti per i Lavoratori e da tempo rimaste irrisolte (ccni, mobilità, fondo risorse decentrate, ecc.).

Le OO.SS., al fine di superare l’impasse, hanno accettato di iniziare il confronto sulla individuazione di nuovi profili professionali, considerato il nuovo contesto in cui opera l’ADM, e quindi parzialmente necessari per l’ ottimizzazione ed efficacia dei compiti attuali dell’Agenzia (dogana, accise, monopoli) ed anche per un auspicabile riconoscimento al Personale di una giusta allocazione nell’ambito delle varie funzioni ma sempre laddove se ne possa scorgere un effettivo miglioramento per tutti. Non è comunque da sottacere che la questione dei nuovi profili, a nostro parere, non riveste un carattere di urgenza riguardo ad altre tematiche in essere e peraltro potrebbe manifestarsi, in un non lontano futuro, una difforme sintonia con quanto potrebbe essere definito nella contrattazione di primo livello circa i principi dell’ “ordinamento professionale”.

L’Amministrazione ha, comunque, riaffermato la propria volontà di circoscrivere il confronto incentrandolo sulla proposta inviata (già sotto forma di determinazione!), al fine di valutare eventuali contributi.

Le OO.SS., nei vari interventi, hanno evidenziato la presenza, nella “proposta”, di numerosi punti di criticità, fra cui, in particolare, una prospettazione eccessiva di nuovi profili, sia per la seconda che per la terza area, spesso riconducibili alla semplice enunciazione di un “titolo di studio” piuttosto che ad una esigenza funzionale inerente alla mission dell’Agenzia. Anche la riallocazione dell’attuale Personale manifesta una serie di incongruità almeno come rilevabile nello schema della proposta.

E’ stato, altresì, affermato con forza dalla nostra Delegazione che i “i suffissi” (!?) di scelto ed esperto, presenti nella proposta, non hanno alcuna ragion d’ essere sia perché le vigenti disposizioni contrattuali prevedono nelle Aree soltanto un percorso di fascia economica, sia perché tale “suffissi” potrebbero essere coniugati con i famosi “segni distintivi” creando negli uffici ingiustificate e ingiustificabili forme di gerarchizzazione disfunzionali al buon andamento degli uffici.

Altre osservazioni hanno riguardato anche i titoli di studio/abilitazioni per l’accesso e le declaratorie professionali a causa di una serie di incongruenze presenti nella proposta.

La nostra O.S. ha ribadito che, al fine di un proficuo confronto, la necessita di partire dalla reale conoscenza delle “dotazioni di profilo” che potrebbero appalesare il senso che il Vertice vuol dare a questo ulteriore pezzo di riorganizzazione e quindi poter conoscere le vere motivazioni della proposta che non possono essere riconducibili a generiche ragioni di efficientamento anche perché gli attuali profili non hanno certo prodotto “documentate” anomalie ed anzi sono risultati idonei, per la loro “flessibilità”, a fronteggiare la acclarata e preoccupante carenza di Personale e le sempre maggiori e nuove funzioni espletate dall’Agenzia nonché ai fini di una rotazione, quando necessitata o possibile. Inoltre nella lettura della proposta dell’Agenzia si riscontrano figure non associabili ai compiti istituzionali ovvero al core business dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: come quelle, ad esempio, di infermiere, meccanico, addetto ai servizi di mensa e refezione o altre, le cuiattività possono essere reperite in outsourcing senza disperdere risorse necessarie in altri ambiti.

L’Amministrazione, preso atto di quanto rappresentato dalle OO.SS., si è riservata di effettuarne una attenta valutazione e comunicare la data del prossimo incontro, eventualmente nella settimana prossima.

Roma, lì 19 Dicembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri, Eremita, Fiorentino, Lamberti

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Profili professionali

SETTORE DOGANE E MONOPOLI

 

Al Direttore Generale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Roma
dott. Marcello Minenna

al Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Roma
dott. Rocco Flore

e p.c. al Segretario Generale
Federazione Confsal-Unsa – Roma
dott. Massimo Battaglia

 

Oggetto.: Profili professionali – nota 452995/RU dell’ 11 dicembre 2020.

Con la nota di cui all’oggetto la Scrivente Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza dell’intenzione di Codesta Amministrazione di voler procedere “all’aggiornamento dei profili professionali” del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Ritenendo la comunicazione quale semplice informazione su un argomento di fondamentale importanza per i Dipendenti ADM, situazione già evidenziata dalla Scrivente Organizzazione Sindacale in occasione del bando di concorso a 1226 posti per varie figure professionali, si chiede ai sensi del vigente CCNL il previsto confronto sull’individuazione dei profili professionali con contestuale richiesta di sospensione da parte di Codesta Amministrazione di ogni inerente attività.

Si specifica, comunque, che la disposizione sull’ individuazione dei profili professionali è oggetto di confronto ma nell’ambito di un prioritario sistema classificatorio del personale la cui trattazione non è di competenza del livello integrativo delle relazioni sindacali.

Distinti saluti

Roma, 12 Dicembre 2020

Il Responsabile Nazionale del Coordinamento Agenzie Fiscali
Dott. Valentino SEMPREBONI

Il Responsabile Nazionale Settore Dogane e Monopoli
Salvatore Veltri

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – Problematiche aperte

SETTORE DOGANE E MONOPOLI

Problemi urgenti e risposte in sospeso

Siamo giunti quasi a fine anno 2020, annus horribilis, e in una ideale letterina a Babbo Natale (ma forse non esistono più i Babbo Natale di una volta!) si potrebbe pensare ad elencare i nostri desiderata.

Alla fine dello scorso anno, in zona Cesarini, abbiamo dovuto proclamare lo stato di agitazione in quanto la situazione dei Dipendenti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli era diventata intollerabile e insostenibile per via delle persistenti carenze di Personale e per la preoccupante esiguità delle risorse da destinare al salario accessorio. Dopo un anno, aldi là della responsabile sospensione dello stato di agitazione a causa della grave pandemia in atto, i problemi non sono ancora stati risolti ed anzi risultano aggravati.

La carenza di risorse economiche per il salario accessorio è un leitmotiv che, purtroppo, torna ad amareggiare ogni anno i Lavoratori e in questo i perduranti effetti della spending review continuano a dare i loro frutti intossicati in quanto, a fronte di risorse attribuite all’Agenzia per il raggiungimento degli obiettivi, una quota preponderante di esse non può essere utilizzata per la famigerata disposizione sui “tetti”. La costituzione annuale del Fondo Risorse Decentrate è diventata una mission impossible  e per il 2018 ha visto sia la solita rilevante tranche di risorse tagliata dalla spending review che la quota di 16 milioni sottratta inopinatamente dal fondo facendolo ulteriormente assottigliare.

Con le limitate risorse di un fondo asfittico è fuori da ogni logica poter pensare a migliorare tutto il sistema indennitario, che dovrebbe peraltro essere inserito nel CCNI (a cui la nostra Federazione ha dato impulso e partecipazione), o dare ai Colleghi una ragionevole aspettativa circa i passaggi economici di fascia.

Ai Lavoratori non bastano le pacche sulle spalle (insieme alla dicitura ADM) ma essi si attendono anche un riconoscimento tangibile per la propria professionalità e le connesse responsabilità. E’ notorio che il sistema delle Agenzie Fiscali venne creato per dare al Fisco una operatività nuova e una produttività adeguata ma contemporaneamente, nel superamento del tradizionale modello ministeriale, venivano riconosciute alle stesse speciali disposizioni normative con le quali erano disegnati spazi di autonomia in materia di bilancio, statuto, regolamento e gestione del Personale. Queste previsioni originarie, corrose dal livellamento con le altre PP.AA. e dalle norme sul contenimento della spesa pubblica, devono essere ripristinate. Proprio per la specificità dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli deve essere riaffermato, nelle appropriate sedi da parte del Vertice dell’Agenzia quale interfaccia con il potere politico, il riconoscimento delle specificità ex lege e quantomeno una statuizione supplementare che recuperi quanto ingiustamente tolto poiché gli stanziamenti per il salario accessorio non sono un “generico premio” di favor principis ma un vero e proprio corrispettivo legato agli obiettivi raggiunti

La consistenza del Personale vede all’attualità 9.300 unità in servizio e una mancanza, a fronte della prevista dotazione, di 3.200 persone. Le aberranti conseguenze del mancato turn over imposto dalla spending review si commentano da sole. Il concorso a 1226 posti di nuovo Personale non fa presagire, purtroppo, al momento tempi brevi; l’elevata età media dei Dipendenti porta a continue cessazioni dal servizio e perdite di professionalità che non si è avuto il tempo di rimpiazzare; le sempre maggiori sfide dell’Agenzia richiedono/impongono una presenza costante e massiva dei Dipendenti. Il ricorso ad interpelli finalizzati a coprire alcuni uffici impoveriscono ulteriormente altri uffici aggravando la problematica. L’arrivo di Colleghi da altre Amministrazioni rappresenta una circoscritta soluzione e, peraltro, nell’ultima tornata alcune graduatorie sono rimaste incomplete e l’Amministrazione, incomprensibilmente, sembra non voler dare corso allo scorrimento delle stesse. Né appare vincente o comunque risolutiva l’idea di comprimere l’organizzazione interna di alcuni Uffici delle Dogane laddove il problema, a nostro avviso, risiede nell’affrontare la questione della unificazione degli Uffici delle Dogane con gli Uffici dei Monopoli. Il ricorso alla creazione di società in house è segnale preciso di voler acquisire specifiche attività senza peraltro rendere noto con quali risorse umane si potrà far fronte alle stesse, visto che non appare immaginabile la creazione di due differenti status giuridici per il Personale coinvolto.

In definitiva finché non si riescono ad integrare sufficientemente le unità di personale mancanti sarà necessario ridurre di pari misura gli obiettivi e le attività, tralasciando inoltre i progetti per i quali non si hanno unità di personale sufficienti. Quindi chiediamo che si provveda a trovare le soluzioni inerenti alla carenza di Personale che rende, all’attualità, la vita negli uffici sempre più pesante e difficile. Si ritiene, e per noi che operiamo sul territorio è una certezza, che il grido di allarme proveniente da tutti gli Uffici sul territorio non può non essere udito dalle competenti Strutture Centrali: “si è allo stremo e così non si può andare avanti!”.

Con le richieste natalizie illustrate si potrebbe anche chiudere l’elenco per Babbo Natale data la loro corposità ma non si possono sottacere anche altre aspettative.

Le relazioni sindacali, riconosciute pattiziamente tra Governo/Datore di lavoro e Confederazioni, come lo strumento per la partecipazione consapevole, il dialogo costruttivo e trasparente e la reciproca considerazione di diritti ed obblighi, possono essere lo strumento che, qualora utilizzato in maniera serrata e costruttiva, potrebbe contribuire presso l’Agenzia delle Dogane e Monopoli a risolvere molti dei problemi segnalati. Pertanto, riteniamo che anche una calendarizzazione di un programma di riunioni a tamburo battente sarebbe un segnale apprezzato dal Personale tutto.

E’ facile evincere che i temi sul tappeto sono tanti ma si potrebbe pensare intanto al completamento del percorso di approvazione del CCNI che oltre al sistema indennitario prevede anche una organica rivisitazione del sistema delle turnazioni, così come resta ancora da risolvere la problematica della mobilità volontaria nazionale. Forte preoccupazione, infine, si nutre circa il destino dei passaggi di fascia economici in considerazione, ad oggi, della mancanza di segnali circa le soluzioni sul reperimento di importanti risorse fisse e ricorrenti.

E’ quindi improcrastinabile un confronto franco con tutti i Rappresentanti dei Lavoratori e che si proceda alacremente e fattivamente a metter mano a tutte le questioni in sospeso che riguardano le varie attese dei Lavoratori.

E’ quindi improcrastinabile un confronto franco con tutti i Rappresentanti dei Lavoratori e che si proceda alacremente e fattivamente a metter mano a tutte le questioni in sospeso che riguardano le varie attese dei Lavoratori.

Roma, 3 Dicembre 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore ADM
Salvatore Veltri

 

AGENZIA DOGANE E MONOPOLI – APPROFONDIMENTO CONVENZIONI 2020-2022

SETTORE DOGANE E MONOPOLI

ADM – CONVENZIONE 2020

Anche quest’anno, con il solito ritardo, si è avuto l’incontro sulla Convenzione 2020 tra D.G. delle Finanze, Direttori delle Agenzie e OO.SS. nonché, cosa da sottolineare, con la partecipazione dei Sottosegretari di Stato per l’Economia e le Finanze Laura Castelli, con delega all’Agenzia delle Entrate, e Pier Paolo Baretta, con delega all’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Come è noto ai sensi del decreto legislativo 300/1999 il Ministro dell’Economia e delle Finanze e ciascuna Agenzia, sulla base del documento di indirizzo, stipulano una Convenzione triennale, con adeguamento annuale per ciascun esercizio finanziario. In esse vengono fissati, tra l’altro, sia i servizi dovuti e gli obiettivi da raggiungere che le risorse disponibili nonché gli indicatori ed i parametri in base ai quali misurare l’andamento della gestione. Inoltre la Convenzione costituisce un mezzo per assicurare al Ministero la conoscenza dei fattori gestionali interni all’Agenzia, quali l’organizzazione, i processi e l’uso delle risorse. Sono anche stabiliti gli importi trasferiti ai fini degli oneri di gestione, delle spese di investimento e della quota incentivante.

La nostra Delegazione ha evidenziato che, aldi là dei parametri con i quali misurare il raggiungimento degli obiettivi da parte dei Lavoratori dell’Agenzia, restano irrisolti, all’attualità, i problemi già denunciati in occasione dell’incontro sulle Convenzioni per il 2019 e ripresi nell’incontro del 5 febbraio 2019 con il Vice Ministro Misiani, situazione che già allora aveva portato le OO.SS. a mantenere lo stato di agitazione poi sospeso a causa della pandemia.

Sostanzialmente per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stati ribadite, con fermezza e convinzione, le richieste inerenti alla mancanza di Personale, all’esiguità del salario accessorio, ai sempre maggiori compiti assegnati all’Agenzia senza alcuna contropartita, all’assurdità del tetto da applicare al Fondo Risorse Decentrate con la singolarità di avere una assegnazione di risorse, per i risultati raggiunti, che poi non possono essere utilizzate a favore dei Lavoratori e che, peraltro, riguardano cifre molto consistenti.

Chiaramente la rappresentazione delle vicende dei Lavoratori nell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non poteva non far riferimento alle gravi problematiche sopravvenute, in questo anno, a causa della pandemia Covid-19 sia per i suoi risvolti circa la salute dei Lavoratori stessi, sia per il necessitato ricorso al lavoro agile svolto con preponderanza durante i lockdown ma anche con la chiamata “in presenza” di tanti Lavoratori per le attività indifferibili da espletare per i necessari interventi al fine di sostenere le attività economiche e soprattutto la circolazione di materiale sanitario di estrema urgenza sia per il contrasto al Covid-19 che per la cura dei contagiati nonché i necessari presidi per bloccare gli illeciti di varia natura.

Tuttavia anche in un periodo di estremo disagio per i Lavoratori e le loro famiglie essi sono stati impegnati nel conseguire, pro-quota, la maggior parte degli obiettivi dell’Agenzia come previsti dall’Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale del 13 luglio 2020. Tali obiettivi sono veramente sfidanti perché abbracciano diverse previsioni: dal sostegno alla crescita del Paese all’elevazione della qualità dei servizi resi ai contribuenti-utenti e alla promozione della compliance ma anche alla prevenzione degli inadempimenti tributari, al contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, all’ assicurare la legalità negli ambiti di competenza.

Bisogna, poi, riportare l’attenzione all’Allegato 2 della Convenzione rubricato “Piano dell’Agenzia” già presentato qualche tempo fà dall’Agenzia alle OO.SS. In esso vengono illustrate, oltre alle attività da convenzione svolte dai Lavoratori ADM, anche le strategie “in materia di organizzazione” e di “risorse umane”.

Per quanto concerne la prima tematica vengono ricordati gli interventi di ristrutturazione operati dall’Agenzia e quelli da portare a compimento. Nell’ottica di arrivare al Modello Organizzativo Definitivo (quello Temporaneo attuale era partito il 1^ maggio 2019 e doveva giungere a completamento a fine anno 2020) si prevede di avviare una valutazione dei processi e delle attività, l’identificazione della riorganizzazione territoriale degli Uffici e la definizione di un piano operativo. Piano operativo che attraverso una fase di sperimentazione dovrebbe prevedere “fasi successive finalizzate sia all’implementazione degli aspetti organizzativi su tutto il territorio, sia all’integrazione e alla cooperazione applicativa tra i sistemi, interni ed esterni all’Agenzia, per raggiungere la completa integrazione organizzativa, funzionale e tecnica tra il settore Dogane e Monopoli”.

E’ di tutta evidenza che l’Agenzia, al di fuori dell’impianto della Convenzione, farebbe meglio ad esplicitare in modo lineare il percorso e i tempi che dovranno portare al mitico, e speriamo non stravolgente, Modello Organizzativo Definitivo senza, peraltro, tralasciare le dovute fasi di informazione e confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori.

In merito alla strategia riguardante le “risorse umane” la situazione è allarmante per quanto riguarda le carenze sia del “personale delle aree funzionali” che di quello delle “qualifiche dirigenziali”.

Il personale delle aree funzionali a fronte di una presenza al 31.12.2919 di 9.914 unità e quindi con una carenza, rispetto alla dotazione organica (12.580 unità, come da delibera del 2016), di oltre 2.600 unità che nel nel 2020 vengono implementate di 558 cessazioni giungendo, al 31.12.2020, a 9.356 unità: quindi una drammatica carenza di 3.224 unità a fronte dei sempre maggiori carichi di lavoro nonché delle relative responsabilità e necessaria professionalità in capo alla buona volontà dei Lavoratori.

Questo ci dice chiaramente quanto le Convenzioni siano in modo ineluttabile un “atto politico” e non di “semplice amministrazione” poiché se l’Atto di indirizzo e il Disegno di legge di bilancio 2021 prevedono obiettivi sfidanti e maggiori incombenze professionali per un Personale ridotto allo stremo, i rappresentanti della politica non possono far finta di non sentire e di non vedere.

Nella Convenzione viene di seguito specificato che per il 2020 sono state avviate procedure concorsuali per circa 1400 unità e ingressi tramite mobilità per 600 unità: la situazione resta, comunque, preoccupante sia perché i concorsi hanno una loro tempistica non definibile con certezza “ai tempi del coronavirus” sia perché nel 2021sono stimate ulteriori 400 cessazioni.

Miglior sorte non sembrano riguardare le qualifiche dirigenziali dove a fronte di 233 posizioni previste emerge una carenza del 47 per cento che, però, nel 2020 vengono implementate tramite il conferimento a 24 unità di un incarico ex art 19 comma 6, dall’ arrivo di 12 dirigenti dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e da 6 unità mediante incarico ex art 19 comma 5-bis. Il 2020 ha visto inoltre l’annullamento del concorso a 69 posti da dirigente di 2^ fascia dopo ben 6 anni di tormentate e inesplicabili vicende ma dell’annunciato concorso a 100 posti di dirigente di 2^ fascia non si trova menzione nella Convenzione.

Tra le “strategie” riportate dalla Convenzione ha anche il suo spazio la formazione che, negli ultimi anni, non ha avuto molta considerazione nonostante una impellente ed estesa necessità per una migliore operatività dei Lavoratori. La pandemia, tra le altre conseguenze, ha portato all’annullamento della formazione in aula che normalmente è quella che risulta più consona. Nella Convenzione si prospettano per il triennio 2020-2022, tra i vari argomenti di formazione, quella linguistica volta a “garantire la conoscenza base della lingua inglese a tutto il personale” e quella dell’ informatica al fine di aggiornare e sviluppare le competenze del personale. La scrivente Organizzazione ha sempre ritenuto che la formazione sia un elemento fondamentale e imprescindibile per poter svolgere adeguatamente il lavoro nei vari ambiti di dogane, accise, tabacchi e giochi.

Nell’art. 2 della Convenzione risalta, poi, la previsione per la quale “con successivo Atto”, previa sottoscrizione da parte del Ministro e del Direttore Generale dell’Agenzia, “sarà disciplinato lo svolgimento dell’attività della società di cui all’articolo 103 del DL 104/2020. E’ vero che l’art. 63 del decreto legislativo 300/1999 prevede che “l’agenzia gestisce con criteri imprenditoriali i laboratori doganali di analisi; può anche offrire sul mercato le relative prestazioni” ma sorgono diverse perplessità in merito al fatto che tali attività debbano necessariamente effettuate tramite le cosiddette società in house. Su tale argomento la scrivente Federazione ha già espresso i propri dubbi ai quali l’Agenzia non ha dato risposta e quindi non ha ritenuto di illustrare ai Lavoratori la modalità di gestire un servizio fondamentale come quello dei Laboratori.

Si riporta, poi, che in seguito a quanto esposto dalle varie sigle sindacali, nella discussione sulle Convenzioni, il Sottosegretario Baretta ha dichiarato che quanto posto dalle OO.SS. circa il salario accessorio e il ritardo delle Convenzioni, utili ai fini della definizione dei parametri e dei criteri, è necessario un approfondimento a breve per una proposta precisa e per risposte non generiche.
Si auspica che tale disponibilità da parte della politica possa dare una svolta alle pressanti problematiche dei Lavoratori dell’Agenzia: il tempo sarà giusto giudice.

Infine il Direttore Generale di ADM è intervenuto richiamando la situazione molto particolare gestita nel 2020 dall’Agenzia, in quanto oltre alle problematiche della Brexit e della guerra dei dazi si è aggiunta la pandemia con i traffici intercontinentali che hanno ripristinato e riportato in grande operatività i servizi essenziali nei porti, negli aeroporti e in ambito antifrode sulla linea di confine e sulle piattaforme web. Ha ricordato che in questo anno nell’Agenzia sono stati effettuati tanti incontri sindacali e quindi dovrebbe apparire evidente l’intento di apertura posto in essere. Inoltre, anche a riconoscimento dell’impegno dei Lavoratori che hanno garantito la tutela della salute pubblica, si è provveduto all’istituzione di una task force medica per i lavoratori stessi e i familiari nonché l’attribuzione del ticket restaurant e altre attività per le quali si è tentato in qualche maniera di riconoscere lo sforzo degli Ufficiali di PG che, ha ricordato, è la qualifica che hanno tutti i dipendenti dell’Agenzia. Ha poi ribadito l’apertura nei confronti dei Sindacati in relazione al grande sacrificio che viene richiesto ai Lavoratori.

Senza dubbio il Sindacato ha continuato a dare la propria disponibilità ma da parte dell’Amministrazione sono molto spesso mancati l’informazione e il confronto che sono la base per corrette relazioni sindacali ed anche la modalità per una interlocuzione reciproca che, nel rispetto dei ruoli, è propedeutica ad eventuali proposte e suggerimenti.

Roma, 25 novembre 2020

Il Responsabile Nazionale del Settore ADM
Salvatore Veltri

 

AGENZIA ENTRATE – APPROFONDIMENTO CONVENZIONI 2020-2022

AGENZIA DELLE ENTRATE
CONVENZIONI 2020 – 2022

Risorse umane – Dal Piano aziendale

L’Agenzia prevede l’uscita, a legislazione vigente, nel triennio 2020-2022 di n. 5.093 colleghi, di cui n. 81 Dirigenti, al netto di eventuali ulteriori evoluzioni normative nonché di dimissioni volontarie ed altro.

Per le nuove assunzioni è in corso di predisposizione la programmazione triennale 2020 / 2022 che modifica anche il pregresso programma.
A causa dell’emergenza Covid-19 nel 2020 è slittata l’assunzione dei n. 510 funzionari (il tirocinio è iniziato solo nel mese di giugno). L’assunzione slitta all’inizio del 2021.
Inoltre, il DL n. 124/2019 ha autorizzato l’Agenzia ad espletare procedure concorsuali, in aggiunta a quelle già autorizzate, per un totale di n. 500 unità.

Quindi, le assunzioni previste complessivamente nel triennio sono pari a n. 4.113 unità, così individuate:
• i dirigenti provenienti dal 7° corso – concorso SNA n. 45 (unità già assunte a luglio 2020);
• le procedure selettive per dirigenti già avviate n. 335 (di cui ai due concorsi per n. 175 e n. 160);
• le procedure selettive per funzionari già avviate n. 531 (i tirocinanti in corso);
• le procedure selettive per funzionari ed assistenti da avviare n. 3.082 (autorizzazioni previste dalle norme vigenti);
• le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette n. 120

Alle nuove assunzioni si aggiungono n. 700 passaggi dalla II Area alla III Area, in base all’art. 22, comma 15 del DL. n. 75/2017, nel rispetto dei limiti ed all’esito delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente. Questa procedura sarà avviata presumibilmente nell’aprile 2021.
Il concorso da dirigente per n. 175 è in corso di prosecuzione ed il completamento dei lavori è previsto nel primo semestre del 2021 con la successiva immissione in ruolo dopo pubblicazione graduatoria (una previsione ottimistica parla di fine marzo ’21).

Così come si è accennato alla possibilità di un bando di concorso per n. 1.000 assunzioni da pubblicare nel mese di dicembre ed un ulteriore bando per n. 1.000 unità nel mese di marzo ’21.

Va da sé che la consistente uscita di personale negli ultimi anni (stabile sulle n. 1.000 unità annuali ma con una forte accelerazione nel 2019, con oltre n. 2.700 unità) nonché la previsione di uscita nel triennio, è solo parzialmente coperta dal piano delle assunzioni sopra riportato.
In ragione di ciò la CONFSAL – UNSA ha chiesto, alla presenza dell’Autorità politica, una implementazione del livello delle risorse umane nell’obiettivo di migliorare ulteriormente ed “efficientare” adeguatamente l’attività centrale e, soprattutto, periferica dell’Agenzia.
I numeri sopra riportati, tratti dal Piano Aziendale dell’Agenzia, erano stati in parte divulgati a seguito di comunicazioni della Direzione dell’Agenzia già in precedenti incontri sindacali (e come tali riportati).

Impegni istituzionali
Nello svolgimento delle funzioni istituzionali previste dagli articoli 62 e 64 del D. Lgs n. 300/1999 e nel conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell’Atto di Indirizzo del Ministro,
l’Agenzia si è impegnata ad attuare tempestivamente le disposizioni normative emanate in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19 per fronteggiare le inevitabili ricadute sul tessuto economico nazionale, con particolare riguardo alla gestione dei contributi a favore di imprese e lavoratori autonomi e delle diverse agevolazioni previste.
In particolare:
• fornisce il suo apporto per consentire agli operatori economici di poter ricevere in tempi brevissimi il contributo a fondo perduto previsto dal decreto “Rilancio” (DL n.34/2020), attraverso specifica procedura telematica e pagamento in tempi estremamente contenuti;
• gestisce le diverse agevolazioni introdotte e predispone specifici servizi per il riscontro dei dati fiscali.

Nel facilitare la richiesta ed erogazione dei servizi nei confronti dei contribuenti-utenti l’Agenzia innova e potenzia il sistema di “relazione a distanza”, così da migliorare l’accessibilità ai servizi e semplificare le procedure per la loro richiesta, attraverso:
• l’evoluzione dei servizi di assistenza, con l’adozione di procedure semplificate per comunicare con il contribuente, alternative all’accesso fisico presso gli uffici, privilegiando l’utilizzo di mezzi di erogazione dei servizi da remoto, tramite il canale telefonico ed il canale telematico (App e Portale dei Servizi telematici);
• il potenziamento dei sistemi per programmare l’accesso ai servizi: prenotazione di appuntamenti in presenza, appuntamenti telefonici e video appuntamenti, utilizzo di di web ticket per l’accesso in giornata;
• l’introduzione di nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente;
• il potenziamento dei servizi infrastrutturali allo scopo di assicurare la continuità dei servizi all’utenza anche nel regime di emergenza sanitaria (introduzione progressiva di nuovi servizi quali la possibilità di presentare, attraverso area autenticata, documenti ed istanze (come quelle di rimborso) da qualunque ufficio;
• l’incremento del tasso di digitalizzazione dei servizi, nonché del grado di fruizione dei medesimi da parte degli utenti;• il presidio e l’evoluzione della fatturazione elettronica, unitamente alla gestione a regime dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, anche ai fini dell’avvio della “lotteria degli scontrini”;
• lo sviluppo e l’innovazione dei sistemi di versamento delle imposte;
• l’implementazione degli oneri presenti nella dichiarazione precompilata delle persone fisiche nonché il completamento degli studi propedeutici all’avvio della precompilazione di alcuni documenti e dichiarazione per i titolari di partita iva.

Naturalmente l’Agenzia favorisce l’adempimento spontaneo dei contribuenti ed assicura la riduzione strutturale del “tax gap”, rafforza il rapporto fiduciario con i cittadini e riduce la conflittualità con i contribuenti.
Ulteriormente, incrementa la digitalizzazione e la razionalizzazione dei processi fiscali nell’ambito della più ampia strategia di “tax compliance” tramite mirata attività di promozione dei pagamenti elettronici.
Inoltre, rafforza l’iniziativa di confronto e collaborazione attraverso l’istituto del contradditorio, anche preventivo, al fine di definire in maniera efficace ed efficiente la posizione del contribuente, da effettuare anche a distanza tramite posta elettronica, sia ordinaria che certificata, e videoconferenza.

Abbiamo voluto riportare, per tratti estesi, alcuni degli impegni di cui all’art. 3 (Impegni istituzionali dell’Agenzia) della Convenzione 2020/2022, per evidenziare l’enorme lavoro fatto e da fare affinché l’Agenzia delle Entrate sia sempre più all’avanguardia nei moderni processi fiscali, come del resto riconosciuto dall’Autorità Politica in sede di riunione.
Quanto sopra a sottolineare, se ve ne fosse bisogno, il ruolo strategico delle Entrate e la necessità che la stessa sia sempre più messa nelle condizioni di lavorare al meglio attraverso qualificati investimenti in risorse umane e materiali nonché finanziarie.
Ulteriormente, per evidenziare, a beneficio esclusivo della collettività e non certamente nostro, che nonostante l’emergenza sanitaria e le disposizioni imposte dall’Autorità per la salvaguardia della salute pubblica, l’Agenzia delle Entrate e tutti i funzionari e dirigenti in servizio hanno profuso, come sempre, tutti gli sforzi possibili per operare al meglio secondo le direttive dell’Autorità politica.
Adeguato comportamento, quale risposta ai “beceri” attacchi di varia provenienza, circa i lavoratori pubblici ed il lavoro pubblico in generale, leitmotiv di gruppi di pressione nemmeno tanto nascosti, oggi accentuato dalla crisi in atto.
Se si vuole invece un apparato inefficiente, per poter continuare a “sguinzagliare” gli istinti peggiori, come quello di non pagare le imposte, le tasse ed i contributi dovuti, allora avvertiamo questi “signori” (per modo di dire) che troveranno nel nostro Sindacato e nei Lavoratori del fisco un presidio di legalità e di democrazia.

 

Il Coordinatore Nazionale Valentino Sempreboni,
e il Responsabile Gennaro Vitiello

AGENZIE FISCALI – CONVENZIONI 2020-2022

CONVENZIONI AGENZIE FISCALI / MEF 2020 – 2022
Considerazioni

L’incontro sull’informativa in merito alle Convenzioni 2020-2022 Agenzie Fiscali / Mef, visionabili sul nostro sito coordinamento.salfi.it, è stato caratterizzato da tratti squisitamente politici, vista la presenza del Vice Ministro Laura Castelli (con delega alle Entrate), del Sottosegretario di Stato Pierpaolo Baretta (con delega alle Dogane/Monopoli), oltre ai Direttori delle Agenzie Ernesto Maria Ruffini e Marcello Minenna ed alla Direttrice delle Finanze prof.ssa Fabrizia Lapecorella.

La CONFSAL – UNSA ha rilevato il fuori tempo massimo dell’informativa (oramai una abitudine sia pure per motivi diversi, questo anno anche a causa dell’emergenza sanitaria).

Il “cigno nero” della pandemia, che ha fatto saltare tutte le previsioni, porta a volgere lo sguardo necessariamente sul futuro, naturalmente non dimenticando il passato ed il presente.

Salta all’evidenza la fortissima carenza di personale che incide pesantemente sull’operatività delle strutture, soprattutto periferiche, ed in ragione di ciò i piani delle assunzioni vanno implementati a beneficio della maggiore efficienza e funzionalità, anche con riferimento agli ulteriori compiti istituzionali attribuiti alle medesime strutture.

La CONFSAL – UNSA ha chiesto, altresì, la massima attenzione sulle risorse economiche destinate al salario accessorio, preso atto dei milioni di euro assegnati alle Agenzie e non distribuiti al personale per i noti vincoli normativi (si veda la questione delle somme “ex comma 165”).

A riguardo delle risorse economiche, forte è stata la richiesta di attenzione in merito alla decretazione ex “D. Lgs n. 157/2015”, osservati gli oggettivi ritardi “cumulati” nella individuazione dei criteri e, quindi, nella determinazione degli importi.

La Direttrice delle Finanze ha sottolineato che il decreto per l’anno 2019, sulla base delle attività 2018, è in corso di registrazione alla Corte dei Conti, assicurando, altresì, che anche il decreto 2020 (sulla base delle attività 2019) è in corso di “approntamento”, al fine di azzerare i ritardi osservati in questi anni circa la liquidazione dei compensi accessori.

Sull’aspetto più politico, la delegazione CONFSAL – UNSA ha fatto presente la necessità di una rivisitazione dell’intero quadro normativo delle Agenzie Fiscali, esigenza evidenziata già in passato dalla nostra organizzazione in diverse sedi.

Rammentiamo che l’Autorità politica aveva presentato nel 2017 un progetto di legge di riforma il cui esame non è stato completato per la sopraggiunta fine della legislatura.

Ma le esigenze “riformistiche” sono rimaste tutte intatte e da qui la necessità, a nostro parere, di una globale rivisitazione di sistema.

Al riguardo appare opportuno soffermarsi sulle raccomandazioni e sulle osservazioni di OCSE e FMI nelle “due diligence” elaborate qualche anno fa (2016).

In ragione di quanto espresso e preso atto che nei prossimi mesi l’Autorità politica progetterà e predisporrà una riforma del sistema tributario che ha il primario obiettivo di riportare il Paese su un nuovo sentiero di crescita economica, nell’alveo di una maggiore equità, semplicità ed equilibrato rapporto tra le parti, appare fondamentale, per la CONFSAL – UNSA, “dedicare” una specifica attenzione alla “macchina fiscale”, Entrate e Dogane/Monopoli.

Bisognerà eliminare le criticità osservate in questi venti anni e far fare al modello delle Agenzie Fiscali quel necessario salto di qualità, in termini di rafforzamento dell’autonomia finanziaria, organizzativa e gestionale, con particolare attenzione alle risorse umane (valorizzazione dei percorsi professionali e compensazione dei maggiori impegni quanto-qualitativi, sulla base di precise regole contrattuali che tutelino lo status lavorativo).

Un vasto ed importante programma che necessariamente richiede anche una significativa condivisione dei Rappresentanti dei Lavoratori del Fisco.

In ragione del grande obiettivo governativo di riforma tributaria strutturale, da elaborare ed approvare entro il prossimo anno, con l’andata a regime nel 2022, il Vice Ministro Castelli ha assicurato il suo massimo impegno nell’affrontare temi di interesse sindacale attraverso “tavoli” di approfondimento.

Nel contempo, dovranno essere eliminate, nel breve periodo, le diverse “discrasie” rilevate, anche in materia di risorse accessorie, prima di “avviare” un ampio progetto di investimenti in risorse umane ed in risorse materiali e finanziarie (anche in ragione dei progetti di digitalizzazione nonché di una diversa operatività istituzionale).

In conclusione, l’incontro programmato ha avuto la funzione di “lanciare” alla politica precisi segnali, nella consapevolezza della necessità di riprendere i “discorsi” già avviati prima della pandemia, ovvero tavoli di approfondimento alle Entrate ed alle Dogane/Monopoli in merito al superamento di tutte le negatività che si sono manifestate nell’applicazione del modello delle agenzie fiscali e tavolo politico per la reingegnerizzazione dell’intero sistema.

Approfondimenti ad ampio spettro sia per gli aspetti economici sia sugli aspetti organizzativi ed ordinamentali.

La presenza dei due importanti esponenti politici, che hanno ricevuto nei mesi scorsi le deleghe in materia, segna solo un punto di partenza.

Da rilevare che il Vice Ministro Castelli ha voluto sottolineare la necessità, prima di partire con la riforma tributaria, di avere una Agenzia delle Entrate, a cui è stata riconosciuta già all’attualità la sua eccellenza, che sia pronta dal punto di vista tecnico, attraverso una “digitalizzazione” a tutto campo ed una implementazione formativa.

Bisogna avere tutti gli strumenti necessari per gestire la riforma tributaria, definita sfida del secolo, e poter affrontare anche il tema della riscossione.

Forte è stato l’impegno dell’Agenzia delle Dogane/Monopoli in questi mesi, come riferito dal Direttore Minenna, sia per la Brexit che per la “guerra dei dazi”, cui è sopraggiunta la pandemia e relativa fondamentale azione a supporto dell’emergenza sanitaria, e sempre più importante e strategica sarà la sua attività a tutela dei traffici e della salute pubblica, con tutti gli strumenti a disposizione.

Il Sottosegretario Baretta ha concordato sulla questione dei ritardi sul salario accessorio (definiti oggettivi) ed ha dichiarato di essere disponibile, nel breve termine, a trovare le giuste risposte.

Come si dice “se sono rose fioriranno” e noi saremo di forte “pungolo” affinché non si perda l’occasione per adottare tutte le necessarie decisioni politiche da tradurre in atti concreti, normativi e regolamentari. Per un Fisco migliore e per una Amministrazione al passo con i tempi.

Seguono, con specifici notiziari, alcuni approfondimenti sulle Entrate e sulle Dogane/Monopoli in merito agli aspetti di dettaglio dei Piani Aziendali, con particolare riferimento ai piani “assunzionali” per il triennio. Alcuni di questi aspetti sono stati richiamati dalle due Agenzie al termine dell’incontro.

Il Coordinatore Nazionale Valentino Sempreboni,
con la collaborazione dei Responsabili Nazionali Entrate Vitiello e Dogane/Monopoli Veltri, e dell’intero Coordinamento Centrale e Periferico.

DOGANE e AAMS – Resoconto riunione del 18 Novembre

SETTORE AGENZIA DOGANE E MONOPOLI

Riunione del 18 novembre 2020
Incontro di carattere tecnico sull’incentivazione ai Colleghi
che si occupano di appalti

Si premette che, essendo stato certificato dagli organi preposti, l’accordo siglato il 22 settembre 2020, sarà pagato nel mese di dicembre l’importo residuo della performance 2018 (circa 150 euro pro-capite) e l’indennità di disagiata per i Colleghi delle sedi aventi diritto. Anche ai Dirigenti verrà pagata la quota relativa alla retribuzione di risultato e per incarichi ad interim. Nel mese di gennaio verranno, altresì, corrisposti gli emolumenti per le commissioni gioco.

La discussione sull’argomento del giorno, come da convocazione, è stata incentrata sulla bozza di “Regolamento per l’incentivazione delle funzioni tecniche” in base all’ art 113 del decreto legislativo 50/2016.

Il confronto ha riguardato molti degli articoli della bozza di Regolamento ed è emersa per la parte sindacale la necessità di avere diverse risposte ma non tutte sono state date e specificatamente quelle di competenza della Direzione Centrale del Personale, aspetto che ha dato all’incontro una modalità di confronto tecnico.

Il Responsabile di Amministrazione e Finanza, dott. Lo Surdo, ha ribadito che lo scopo del Regolamento è l’incentivazione delle funzioni tecniche, finora svolte senza alcun riconoscimento dai Colleghi coinvolti nella loro trattazione, e che quindi il documento in questione viene prefigurato in modo snello, lasciando alla normativa di riferimento, ovvero al “codice degli appalti” e relative pronunce giurisprudenziali, la delineazione esatta delle figure, delle attività da svolgere, delle responsabilità e di quant’altro prevedibile.

In pratica ad ogni gara di appalto, sia di lavori che di forniture e servizi, seguirebbe l’individuazione di un gruppo di lavoro, con formale atto del dirigente preposto, e che vedrebbe, di massima, coinvolti dalle quindici alle venti persone per espletare tutta la procedura. L’incentivazione economica per tali funzioni è legata alla percentuale del 2% dell’importo posto a base della gara.

La nostra Delegazione ha evidenziato, in merito, la necessità di una reale rotazione dei dipendenti incaricati, al di là delle figure tecniche imprescindibili, con la partecipazione anche di funzionari, laddove si renda necessario, degli Uffici delle Dogane e degli Uffici dei Monopoli oltre che degli uffici delle Direzioni Territoriali e di quelli Centrali. Necessiterà chiaramente una specifica formazione per tutti gli interessati. E’ stata richiesta, inoltre, la posizione dell’Agenzia in ordine all’eventuale partecipazione di alcune figure specifiche come le Poer e le P.O. data, all’attualità, l’onnicomprensività delle loro remunerazioni. E’ stata, poi, prospettata la necessità di procedere all’adozione del Regolamento, in prima battuta, in modalità “temporanea” al fine di garantire una sua successiva rivisitazione. In sostanza la scrivente O.S. ritenendo che il Regolamento mette in campo una previsione del tutto nuova e che disponendo incentivi e riconoscimenti economici esso risulta meritevole anche di successivo riesame circa l’impatto e la sua reale applicazione.

Si specifica che sono state presentate quale parte integrante della bozza di Regolamento tre tabelle che prevedono le percentuali di ripartizione tra i componenti del gruppo di lavoro in riferimento agli appalti di “servizi e forniture”, di “lavori senza collaudo statico” e di “lavori con collaudo statico”.

Ha costituito, poi, un aspetto rilevante della discussione la modalità di gestione delle somme destinate all’incentivazione, ovvero se le stesse possano essere riconducibili al fondo delle risorse decentrate con le possibili implicazioni di utilizzo per tutto il personale delle somme eventualmente non utilizzate nelle ripartizioni.

Punto importante del confronto, inoltre, ha riguardato la necessaria preventiva intesa tra OO.SS. ed Amministrazione in cui dovranno essere individuate e specificate le varie scelte in merito all’argomento in trattazione per tutte le varie implicazioni non rilevabili nel previsto Regolamento. Tale intesa deve, in definitiva, costituire la base contenente l’esplicitazione delle varie situazioni e previsioni per un inquadramento completo del Regolamento e quindi si è ribadito che l’ adozione del Regolamento non può che essere strettamente collegata ad un accordo tra Amministrazione e OO.SS. Nazionali.

L’Amministrazione si è riservata di valutare la percorribilità e fattibilità delle istanze rappresentate e da rivedere nell’ambito di una nuova convocazione.

Roma, 19 Novembre 2020

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)