Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Una politica di servizio, non una politica… – Commento del Coordinatore Nazionale

AGENZIA DELLE ENTRATE
Per un Paese moderno, per la salvaguardia di una strategica Amministrazione, per una valorizzazione concreta di tutti i colleghi in servizio:
Una Politica di servizio, non una politica di mero “cabotaggio”.

 

Non possiamo sempre sfidare il tabù delle “fatiche di Sisifo” (ovvero lavorare affinché gli sforzi producano comunque risultati e non come Sisifo che non otteneva risultati) ovvero quello di dover scalare “aspre montagne” come Rappresentanti dei lavoratori del fisco, per veder riconosciuto ai colleghi il diritto al “giusto” salario accessorio nonché per vedere correttamente “valorizzati” i percorsi sia negoziati che anche solo “concertati” con l’Agenzia, su tutti i temi di interesse nessuno escluso (dal salario accessorio al sistema di valutazione, dalle figure professionali più “spiccate” alla vera conciliazione vita – lavoro, dal benessere di tutti i lavoratori – anche rispetto agli spazi-uffici – ai percorsi di carriera, da una organizzazione lavorativa al passo con i tempi alle nuove modalità di esercizio dei compiti, l’elenco non è esaustivo).
Ma entriamo nel dettaglio
Come OO.SS. abbiamo dovuto unitariamente riprendere una “Vertenza Fisco”, dopo 30 mesi di pandemia e con una emergenza sanitaria tutt’altro che esaurita, perché le tematiche in “questione”, nel frattempo, hanno manifestato un forte aggravamento, con negative ricadute in capo ai Lavoratori.
Sia da soli, come CONFSAL – UNSA (vedasi, tra l’altro, la nota politica del 16 novembre scorso) che unitariamente alle altre OO.SS. nel corso dell’intera legislatura, ma dovremmo dire da sempre, abbiamo segnalato le fortissime criticità sul versante delle risorse finanziaria da destinare al salario accessorio, sia in termini di “quantum” sia in termini di tempistica di liquidazione, e sulle risorse umane.
Sulle risorse finanziarie ed in particolare sul “quantum”, come oramai è noto, si è definitivamente “spezzato” il legame tra la prestazione “quanto-qualitativa” e la controprestazione (remunerazione).
Questo è il più grave punto di caduta di un modello, quello delle Agenzie Fiscali, abbandonato a sé stesso da una Autorità Politica sicuramente “disattenta” ma probabilmente “scientemente” colpevole.
Una Quota Incentivate di Convenzione tradotta, nei fatti, in una posta storica immutata nel tempo (somma identica sin dalla data di nascita delle Agenzie) ed una ulteriore Quota accessoria (al di là della derivazione normativa, ieri decreto ministeriale cosiddetto “ex comma 165” oggi decreto ministeriale cosiddetto “ex dlgs.157”) oggetto di taglio con il “macete” che, in pratica, non incentivano alcunché.
Basti dire, per concretezza, che in ragione dei “tetti di spesa” stabiliti per legge ed ancora oggi non superabili per l’intero “mondo” del pubblico impiego, oltre 127 milioni di euro pur ricevuti in dotazione dalle disposizioni vigenti non possono essere distribuiti al personale.
La somma non spendibile corrisponde, all’incirca, ad una delle quote incentivanti ricevute.
Pertanto, il salario accessorio dei colleghi in servizio non è in alcun modo collegabile con l’incentivazione, anno per anno, del personale.
Questo è lo stato dell’arte e questo da sempre abbiamo evidenziato con forza e solo in parte recuperato come somma (qualche decina di milioni di euro, circa quaranta, rispetto alla cifra sopra riportata), in ragione degli sforzi sindacali posti in essere.
Ed è successo anche questa volta con l’annualità 2020.
I milioni di euro (circa 8) mancanti per le prestazioni convenzionali extra, in ragione delle ricadute della pandemia sui “ricavi” dell’Agenzia hanno richiesto uno “sforzo” di recupero, altrimenti sarebbero andati a “gonfiare” il montante delle somme mancanti all’appello.
Ci sono voluti tre mesi per consolidare la cosiddetta “costituzione” del Fondo, sempre in presenza di quella consistentissima dotazione (oltre 127 milioni di euro) non spendibile.
Per non parlare, altresì, delle Risorse Umane.
Tutte le “invenzioni” normative e regolamentari predisposte dal legislatore nello scorso quindicennio (blocco del turn over, parziale sblocco dello stesso turn over, facoltà “assunzionali” da utilizzare in termini parziali ovvero totali) non solo non hanno permesso di consolidare un adeguato livello occupazionale nella strategica Agenzia delle Entrate, ma hanno aperto, invece, una “voragine” senza fondo.
Nonostante qualche concorso in itinere, nonostante la possibilità, nel breve e medio termine, di espletare nuovi concorsi, il dato di fatto inconfutabile è:
organico teorico oltre 43 mila dipendenti (funzionari e dirigenti), organico effettivo al 31.12.2021 inferiore a 30 mila unità.
Non è necessaria alcuna altra considerazione.
Questo è il plastico effetto dei “pesantissimi” interventi pensati per l’intera P.A. e delle ricadute dei medesimi sull’Agenzia delle Entrate.
Se poi l’obiettivo politico sotteso era quello di impedire il funzionamento più efficiente e più funzionale della struttura, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto.
Il tutto “disconoscendo” la riforma in Agenzia dell’inizio millennio e “schiacciando” tutti gli sforzi posti in essere dalle persone di buona volontà per rimediare ad un disastro annunciato (e da noi chiaramente intravisto nonché denunciato da oltre un quinquennio – vedi riunioni presso il Dipartimento delle Finanze ed incontri politici nelle sedi parlamentari e governative).
Anche su questo tema, le risposte dell’Autorità Politica sono state “blande” se non “inesistenti” (non possiamo certo considerare virtuoso un meccanismo che parzialmente o totalmente cerca di “sostituire” il personale in uscita, quanto la “botta” in termini di riduzione del personale è di tale ampiezza, con le relative pesanti e negative ricadute operative).
Le Agenzie Fiscali avrebbero dovuto essere sottratte ai tagli lineari di risorse finanziarie e umane, come espressione stessa del modello organizzativo applicato, ma questo non è stato fatto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Naturalmente la fine “anticipata” della legislatura lascia, come la precedente, tutto immodificato ovvero senza alcun intervento normativo “ri-qualificativo” delle strategiche strutture fiscali, nonostante il “declamato” tema della riforma fiscale (e catastale) che insieme alla riforma della pubblica amministrazione si è dimostrato, ancora una volta, una “araba fenice”.
Risorge dalle sue ceneri ad ogni piè sospinto, nuova legislatura e relative agende governative, e muore sistematicamente di “inedia” per fine corsa.
Che dire: il Paese si qualifica da solo, altro che parlare di evasione ed elusione fiscale, di crescita generale del Sistema, di valorizzazione di percorsi lavorativi, di qualificazione di servizi offerti e quant’altro.
Come Sindacato riteniamo di aver fatto, fino in fondo, la nostra parte e ci impegniamo ancor più a farla, in tutte le sedi ed a tutti i livelli, con serietà, responsabilità e competenza.
Abbiamo denunciato, abbiamo chiesto interventi, abbiamo richiamato Governo e Vertici delle Agenzie.
Ma alla Politica, senza alcun colore, l’attribuzione della totale responsabilità per la gravissima “inerzia”, nonostante tutte le sollecitazioni.
Naturalmente anche sul livello integrativo, ovvero rapporti Sindacato-Agenzia, abbiamo osservato qualche problema per “scarso” raccordo datoriale (centro-periferia) ovvero per mancanza di “cultura” rispetto agli obiettivi che si intendono raggiungere (vedi le situazioni riguardanti la salute ed il benessere dei colleghi in epoca di pandemia, vedi la concreta applicazione del sistema di valutazione, in primis).
In conclusione: La “battaglia” tutoria continua.
Ma per tutti, ma proprio a tutti, una “chiamata” per un serio impegno a cambiare le cose, sotto tutti i punti di vista, nella nuova legislatura e con qualunque autorità governativa.
Buone ferie.

Roma, 5 agosto 2022

Il Coordinatore Nazionale CONFSAL-UNSA AGENZIE FISCALI

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Vertenza Fisco – Comunicato unitario 5 agosto 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

VERTENZA FISCO: DELUDENTE L’INCONTRO CON IL VICEMINISTRO CASTELLI, NESSUNA SOLUZIONE PROPOSTA

ASPETTIAMO IL NUOVO PARLAMENTO SENZA ARRETRARE DI UN PASSO

Intanto è ripresa la trattativa sul FRD 2020, chiesto con forza anche lo scorrimento delle graduatorie dei passaggi d’area e un’attenzione allo smart working per i fragili

COMUNICATO UNITARIO DEL 4 AGOSTO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario redatto a seguito dell’incontro con il Viceministro del 4 agosto 2022

Cordiali saluti.

Roma, 5 agosto 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 22 luglio 2022 – Incentivi per funzioni tecniche…

ADM – RIUNIONE DEL 22 LUGLIO 2022

INCENTIVI PER FUNZIONI TECNICHE (DLGS 50/2016)
PROBLEMATICHE IN ESSERE IN ADM

L’incontro odierno con ADM, che riguardava l’accordo sugli incentivi per funzioni tecniche ex art 113 d.lgs. 50/2016, dopo ampio dibattito è stato aggiornato per calibrare alcune situazioni quali il tetto massimo individuale dell’incentivo, la rotazione, almeno per alcune delle figure previste dai gruppi di lavoro, la eventuale destinazione delle somme non utilizzate, il collegamento fra le somme incentivanti e le somme previste dal FRD, ecc.
La Delegazione Unsa ha ribadito la necessità di attuare contrattualmente la previsione normativa per la remunerazione dei Colleghi impegnati nelle funzioni tecniche inerenti agli appalti per i lavori, nonché per l’acquisizione di forniture e di servizi. Abbiamo, inoltre, rimarcato la nostra disponibilità mirata a portare in tempi celeri all’accordo per la corresponsione delle somme di che trattasi.
Nel frattempo, però, non abbiamo potuto non sottolineare all’ Amministrazione che ci sono tematiche cogenti da trattare, non per irresponsabile benaltrismo, ma per l’urgenza che tali tematiche impongono. Il riferimento principale è legato alle previsioni del vigente CCNL/FC 2019-21 come la contrattazione dei profili professionali (in cui si dovrà necessariamente rivedere la situazione di quelli attuali individuati unilateralmente dall’ Amministrazione), il lavoro a distanza (lavoro agile o SW e il lavoro da remoto come il telelavoro domiciliare e il coworking), le progressioni economiche in base all’accordo programmatico, ecc.
Inoltre, si è provveduto ad evidenziare la improcrastinabile necessità di conoscere lo stato dell’arte in merito alla riorganizzazione dell’Agenzia, di cui non abbiamo avuto più notizia alcuna dall’incontro OPI del 5 maggio u.s., quando sembrava che essa avrebbe dovuto avere un rapidissimo avvio, per poi concludersi nella sua interezza “…entro Natale”.
Rimane, poi, in sospeso la questione degli incarichi PO e IDR (già più volte prorogati), che doveva collegarsi alle nuove realtà create dalla riorganizzazione ma di cui all’attualità, non sappiamo se, quando e come si intenderà procedere.
Attendiamo, inoltre, notizie del Dpcm che doveva autorizzare l’Amministrazione a regolarizzare la situazione degli idonei dalla 2^ alla 3^ area.
È stato, quindi, chiesto nuovamente (in merito era stata fatta dal nostro Coordinamento, unitariamente a Cgil-Cisl-Uil, apposita nota il 9 giugno u.s.), di dar corso alla calendarizzazione e all’avvio delle relative contrattazioni riguardanti gli istituti avanti citati, al fine di dare il giusto esito alle attese dei Lavoratori, tra le quali spicca anche la carenza di personale nelle sedi operative che, neppure a seguito delle nuove assunzioni, si è risolta.
Sappiamo benissimo che questa mole di problemi non potrà essere affrontata e risolta in pochi incontri, ma proprio per questo, bisogna mettervi mano al più presto e senza alcun rinvio ulteriore!

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti)

Roma, 22 luglio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate – Comunicato unitario 7 luglio 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate

COMUNICATO UNITARIO DEL 7 LUGLIO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario inviato oggi al Direttore dell’Agenzia sulla dichiarazione stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate

Cordiali saluti.

Roma, 7 luglio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Vertenza FISCO – Comunicato unitario 28 giugno 2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Riparte la “Vertenza fisco”: dopo l’incontro con i vertici Dell’agenzia attendiamo risposte a breve

COMUNICATO UNITARIO DEL 28 GIUGNO 2022

Riportiamo in allegato il comunicato unitario inviato ai vertici dell’Agenzia sulla ripresa del confronto su temi importanti per il personale.

Cordiali saluti.

Roma, 28 giugno 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione del 7 giugno 2022 – FRD 2020, Sviluppi economici…

ADM – RIUNIONE DEL 07 GIUGNO 2022

FONDO RISORSE DECENTRATE ANNO 2020, SVILUPPI ECONOMICI, INCENTIVI PER IL PERSONALE ADIBITO A FUNZIONE TECNICHE EX ART.113 DEL D.LGS. 50/2016. VARIE

Ieri 7 giugno 2022, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per affrontare diverse tematiche.

La discussione si è aperta con la sottoscrizione definitiva del Fondo Risorse Decentrate dell’anno 2020, la cui ipotesi di accordo era stata oggetto di alcuni rilievi da parte degli Organi di Controllo e in particolare erano state manifestate alcune perplessità sull’indennità di disagio e di “area metropolitana”, nonché sulla performance individuale.

Comunque grazie ad una fattiva interlocuzione della Direzione del Personale con i citati Organi di controllo si è arrivati al perfezionamento dell’accordo succitato, che lascia inalterate dette indennità.

Verosimilmente i pagamenti delle indennità di specie avverranno tra luglio/agosto 2022.

Successivamente si è passati alla sottoscrizione dell’ Accordo definitivo sulle progressioni economiche nell’ambito del Fondo risorse decentrate 2021 che, rispetto all’ipotesi precedentemente concordata, e a seguito dei rilievi degli Organi di Controllo, ha portato ad attribuire un peso lievemente superiore al punteggio della valutazione, ovvero il punteggio massimo passa da 4 a 5 punti per valutazione della performance nel biennio 2019/2020  mentre per l’esperienza professionale il punteggio massimo si riduce di un punto: in particolare per la II Area si passa da 22 a 21 e per la III Area da 21 a 20.

La nostra O.S. ha chiesto all’Amministrazione di voler provvedere con celerità all’emanazione dei bandi, al fine anche di tener fede all’impegno sottoscritto a gennaio di prevedere nel 2022 due procedure in modo di garantire il passaggio di fascia o economico al 75% del Personale dell’Agenzia nel 2022.

L’amministrazione si è impegnata ad emanare i bandi di partecipazione ai passaggi all’interno delle aree nell’ambito di un paio di settimane in modo da poter pubblicare le graduatorie dei partecipanti entro settembre, lasciando così il tempo per formulare la seconda procedura di passaggi all’interno delle Aree.

Il terzo argomento all’ordine del giorno ha riguardato gli incentivi per funzioni tecniche ex art. 113 del D.Lgs n.50/2016 e si è svolto con la presenza dei Responsabili della competente Direzione Amministrazione e Finanza, che ha illustrato una bozza di Regolamento concernente l’argomento. Unitamente è stata presentata una proposta di Accordo per la ripartizione al Personale interessato degli incentivi di specie.

L’incontro sull’argomento fa seguito a precedenti riunioni tenutesi a novembre del 2020.

La nostra O.S., seppur favorevole alla sottoscrizione di un accordo sull’argomento, ha comunque ribadito la necessità di un approfondimento a mezzo della messa a disposizione di dati che forniscano un quadro del personale interessato sia presso le Direzioni Centrali, sia presso le Direzioni Territoriali nonché eventualmente negli Uffici Locali e   la prevedibile entità delle somme in gioco.

La nostra O.S. ha, poi, ribadito che prodromica alla sottoscrizione di un futuro accordo, considerate le responsabilità anche di carattere patrimoniale, dovrebbe essere una copertura assicurativa del personale interessato, viste anche le somme residue nell’ apposito fondo.

Tenuto conto di ulteriori perplessità emerse in sede di confronto, si è deciso concordemente di rinviare ad un successivo incontro la definizione dell’accordo al fine avere un quadro più preciso della materia.

Trattati gli argomenti del giorno, è stato chiesto quando si perfezionerà l’inquadramento degli idonei, circa 140, della procedura di passaggio verticale dalla II alla III Area. In merito l’Amministrazione ha comunicato che si è in attesa del DPCM autorizzativo, che non dovrebbe tardare ad arrivare. Comunque si è riservata di verificare ulteriormente lo stato dell’iter autorizzativo che, una volta perfezionato, porterà in poco tempo all’inquadramento degli idonei in III Area.

È stata sottolineata la necessità di prorogare la scadenza prevista per il 30.06.2022 dell’istituto del lavoro agile, al fine di avere anche il tempo materiale per avviare un confronto sull’argomento sulla base di quanto previsto dal nuovo CCNL Funzioni Centrali ormai in vigore.

La nostra O.S. ha chiesto, infine, espressamente di avere, anche in vista delle scadenze a fine giugno dei vari incarichi di responsabilità (Poer, PO e IdR), una traccia della riorganizzazione dell’Agenzia: in particolare dei nascenti Uffici Locali ADM e della nuova struttura e competenze delle Direzioni Territoriali.

L’Amministrazione si è riservata di valutare le richieste formulate e di fornire eventuali utili indicazioni nelle prossime riunioni, che si auspicano a breve giro di tempo

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Califano)

Roma, 8 giugno 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – POER e non solo!

AGENZIA DELLE ENTRATE

POER E NON SOLO! 

Concluso il 16 maggio 2022 il confronto tra le OO.SS. e la Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate in merito alle “Indicazioni per il rinnovo degli incarichi relativi alle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità, Alta Professionalità o Particolare Specializzazione previste dall’art. 1, comma 93 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205.”

Come da note formalizzate alla Direzione nonché dalle dichiarazioni espresse al tavolo, la nostra Organizzazione Sindacale ha inserito a Verbale i dubbi espressi in materia.

In particolare, la CONFSAL – UNSA condivide la valorizzazione dell’istituto del rinnovo, possibilità prevista per legge e declinata nel Regolamento di Amministrazione, per i titolari di incarico che hanno riportato una valutazione positiva.

Scelta coerente con un approccio organizzativo che ha adottato, da anni, un sistema di misurazione e valutazione della performance.

Se è vero, come affermato in numerosi documenti dell’Agenzia, che la valutazione è una leva di sviluppo del valutato, allora questa deve assumere un ruolo centrale nei rinnovi degli incarichi che non possono passare solo attraverso sistemi di selezione continua.

Tuttavia questa Organizzazione Sindacale ha espresso dissenso sul metro di giudizio che Parte Pubblica intende adottare per determinare la cosiddetta “valutazione positiva”.

Dalla lettura del documento (rivisto) presentato alle OO. SS. si evince che l’aspetto fondamentale della valutazione diventerebbe il “profilo delle competenze”, relegando in secondo piano il “profilo dei risultati”, che al contrario costituiscono l’elemento essenziale della performance in quanto unico aspetto oggetto di convenzione con il MEF.

Addirittura si decide che la POER verrà rimossa dall’incarico laddove abbia ricevuto una valutazione non ancora adeguata anche su una sola delle competenze osservate.

Si tratterebbe, ad esempio, di quel Responsabile che per tutti gli anni di svolgimento dell’incarico ha raggiunto tutti gli obiettivi di budget, tutti gli obiettivi qualitativi ed è risultato adeguato su ben 4 delle 5 soft skills osservate tra i cluster: PENSIERO, AZIONE, RELAZIONE, LEADERSHIP, IMPEGNO ORGANIZZATIVO.

Secondo CONFSAL-UNSA l’incarico deve essere rinnovato a coloro che hanno ricevuto una valutazione complessiva almeno pari ad “adeguato”.

È noto che, all’esito della misurazione, il valutato riceve un documento formale recante un cosiddetto “PUNTEGGIO FINALE” a cui è associato un unico valore che sintetizza la performance complessiva, ponderando i valori espressi in termini di Obiettivi ed in termini di Competenze restituendo un unico giudizio tra: non ancora adeguato, adeguato, più che adeguato, eccellente.

Anche apprezzando la sola semantica, un giudizio complessivo pari ad “adeguato” evidenzia l’idoneità a ricoprire quell’incarico; appunto l’adeguatezza al ruolo con la conseguenza di suscitare la legittima aspettativa di conferma nella posizione da parte del valutato.

Nel merito, una POER che ha raggiunto valutazioni non ancora positive su uno solo degli SKILL in tema di competenze, ma ha ricevuto una valutazione globale di “adeguato” è un funzionario che ha espresso molteplici attitudini, pur evidenziando ambiti di miglioramento su una soltanto delle tante caratteristiche della griglia; piccole lacune in una sola delle competenze osservate che ben potrebbe aver colmato nel triennio considerato.

In tal caso l’Agenzia perderebbe un funzionario che nel ruolo ricoperto ha nel tempo migliorato ed affinato la propria “perfomance” individuale a tutto danno della funzionalità delle strutture.

Il criterio individuato non è coerente, pertanto, con lo scopo ultimo della valutazione che ha anche (se non soprattutto) la funzione di evidenziare al valutato le aree di miglioramento per favorirne la crescita nel tempo.

Reputiamo, quindi, non adeguato un approccio distante dalle attese dei soggetti coinvolti, dopo tre anni di svolgimento dell’incarico e, per giunta, alla vigilia della chiusura delle valutazioni per l’anno in corso.

Le diverse modifiche (unilaterali) intervenute nell’ambito della selezione, gestione e rinnovo delle POER, dalla istituzione delle figure ad oggi, confermano l’esigenza, da sempre espressa dalla CONFSAL – UNSA, di superare l’esperienza delle Posizioni di cui all’art. 1 c. 93 Legge n. 205/2017 ed approdare all’attuazione della IV Area Contrattuale che saprà regolare meglio il rapporto di lavoro delle figure di elevata responsabilità.

Nel corso della riunione è stato ribadito l’evidente “sfilacciamento” tra la Direzione Centrale e le Direzioni Regionali, forse perché sono “tanti” i datori di lavoro a cui fare riferimento in materia di smart working e sicurezza (e non solo).

Non sempre le indicazioni individuate a livello centrale con la fondamentale collaborazione del Sindacato (Sistema delle Relazioni Sindacali) si traducono in soluzioni condivise con le OO.SS territoriali. Forti i malumori dei colleghi su “fasce di contattabilità”, su giorni di “smart” e soluzioni di salvaguardia della sicurezza.

Ricordiamo che nonostante la transitorietà (unilaterale) di alcuni passaggi, in attesa dell’apertura dei lavori sul tema del lavoro agile come declinazione del nuovo CCNL, appare incongruo (e non corretto) dilatare la fascia “contattabile” che traduce il lavoro agile in un telelavoro domiciliare (che sono contrattualmente “istituti” diversi).

Anche sulla sicurezza, il tema strategico deve necessariamente essere condiviso, perché si spera di uscire dalla “pandemia” ma il momento è estremamente delicato su livelli di contagio e misure di protezione (scelte diverse tra lavoro pubblico e lavoro privato, soluzioni diverse tra amministrazioni).

A nostro parere non sono ammesse soluzioni che abbassano la soglia del rischio, lì dove necessario vanno trovate utili soluzioni.

La delegazione CONFSAL – UNSA ha chiesto, inoltre, lo stato dell’arte su due temi “a cuore” dei colleghi ovvero passaggi economici e passaggio dalla seconda alla terza area.

Sul secondo aspetto la Direzione ha confermato che le diverse Commissioni stanno lavorando “alacremente”. In una decina di giorni dovremmo avere informazioni sia sulle convocazioni sia sulle materie oggetto di specifica attenzione.

Sul tema dei passaggi economici, avendo ricordato l’obiettivo dei due “step” nel corso del corrente anno, l’Agenzia aggiornerà il tavolo al prossimo incontro di giovedì.

Dobbiamo fare in modo che la graduatoria esca prima della pausa estiva affinché si proceda alla negoziazione ed al completamento del secondo “step” in tempo utile (riferimento 2022 per la decorrenza dell’attribuzione della nuova fascia).

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 17 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – A proposito dell’Area Quadri – Solo un contributo di verità

                       

AGENZIE FISCALI

A proposito dell’Area Quadri

Solo un contributo di verità

 

Con la creazione delle figure di “Posizione Organizzative di Elevata Responsabilità, di cui all’art. 93 della Legge 205/2017, specificatamente per l’Agenzia delle Entrate e per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, iniziava (nel 20219) un percorso “tortuoso” che a nostro parere dovrà concludersi dando concreto contenuto all’Area delle Elevate Professionalità prevista dal CCNL – Funzioni Centrali sottoscritto in data 9 maggio 2022.

Identico obiettivo per tutti gli altri aspetti/istituti contrattuali di forte interesse per tutti i colleghi, dal lavoro agile all’ordinamento professionale, dalla crescita economico-professionale alla tutela di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro.

PER AMORE DELLA VERITA’ riportiamo alcuni significativi momenti di questo “percorso”, con riferimento all’area quadri, ma potremmo sintetizzare la nostra posizione anche in merito all’innalzamento del livello delle risorse umane in entrambe le Agenzie (in ragione della grave carenza di personale), nonché la battaglia per acquisire maggiori risorse economiche, a supporto sia degli incrementi tabellari che accessori.

Tante le battaglie fatte e tante le battaglie da fare, a tutela di tutti i colleghi.

 

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA

La “Mozione” conclusiva della Federazione CONFSAL – UNSA, di cui al Congresso Nazionale di Roma del 19 ottobre 2018, riportava l’indirizzo per la creazione di una nuova Area, comunque denominata, a supporto delle professionalità più elevate.

In particolare la Mozione sottolineava la necessità di

  • Attuare tutte le iniziative volte a favorire la progressione di carriera e la realizzazione professionale dei colleghi, anche attraverso la modifica dell’ordinamento professionale e della mobilità all’interno dello stesso, partendo dal percorso negoziale previsto all’Aran, in cui l’UNSA chiederà che la prima area confluisca nella seconda, e che si costituisca un’altra area specifica per gli sbocchi professionali, che può essere variamente denominata. L’UNSA ritiene prioritario che le tante professionalità presenti nella P.A., maturate attraverso percorsi personali costati tanti sforzi individuali, vengano adeguatamente valorizzati e si dovrà battere affinché essi costituiscano una nuova ossatura utile e necessaria all’Amministrazione per lo svolgimento dei compiti istituzionali della P.A.

Nella nota della nostra FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA, a seguito della riunione in ARAN del 25 ottobre 2018 circa l’Ordinamento Professionale veniva illustrata “la nostra posizione, deliberata nel corso del nostro recente Congresso Nazionale, in merito al nuovo Ordinamento:

  • un sistema in grado di favorire la progressione di carriera e la realizzazione professionale dei colleghi, anche attraverso la modifica dell’ordinamento professionale e della mobilità all’interno dello stesso, superando l’attuale configurazione con la prima area confluente nella seconda e con la costituzione di una nuova area specifica per gli sbocchi professionali che vada oltre l’attuale terza area, che può essere variamente denominata. Per noi è prioritario che le tante professionalità presenti nella P.A., maturate attraverso percorsi personali costati tanti sforzi individuali, vengano adeguatamente valorizzati e lavoreremo affinché essi costituiscano una nuova ossatura utile e necessaria all’Amministrazione per lo svolgimento dei compiti istituzionali della P.A.”.

 

COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI

A seguito del rinvio alla Corte Costituzionale, da parte del Tar Lazio, della norma istitutiva delle nuove posizioni organizzative a elevata responsabilità il Coordinatore Nazionale rilasciava un commento al quotidiano “Il Sole 24 ore” del 1° giugno 2019 con il quale sottolineava che

“Ad avviso del coordinatore nazionale di Confsal/Unsa agenzie fiscali Valentino Sempreboni «il lavoro dell’Agenzia durato diversi mesi, sullo specifico aspetto dei nuovi assetti organizzativi non è affatto rivolto ad aggirare la sentenza del 2015, bensì ad aggiornare, sulla base delle esperienze operative il modello organizzativo rendendolo moderno e meglio rispondente alle esigenze e necessità funzionali, tra l’altro nel solco degli indirizzi Ocse e Fmi con le loro due diligence del 2016». Ma, continua ancora Sempreboni, «una cosa sono gli obiettivi ed una cosa è il supporto normativo per il raggiungimento degli obiettivi: su questo e su altri temi misuriamo un disallineamento tra esigenze delle agenzie fiscali e quadro di riferimento normativo».

Sempreboni auspica che «il vaglio della Corte costituzionale sia il più sereno possibile ma l’esperienza di questi mesi e tutto quello che “è stato messo in campo”, con tutte le criticità che si sono manifestate, depone a favore di un indirizzo normativo e contrattuale preciso e diverso rispetto alla scelta legislativa esclusiva effettuata a dicembre del 2017». Un’area quadri contrattualizzata sarebbe, invece, «la giusta e corretta cornice di regole su titoli – criteri – modalità di accesso – livelli di responsabilità e retribuzioni, da stabilire a un livello superiore ovvero contratto di primo livello all’Aran, attraverso un confronto negoziale tra parte pubblica e organizzazioni sindacali».” Il documento è visionabile sul nostro sito coordinamento.salfi.it

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA E COORDINAMENTO AGENZIE FISCALI

Con nota del 9 luglio 2019, inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze prof. Giovanni Tria, a firma del Segretario di Federazione Massimo Battaglia e del Coordinatore delle Agenzie Fiscali Valentino Sempreboni, si chiedeva una Audizione e nel contempo si sottolineava la necessità un complessivo intervento organico per le Agenzie Fiscali, compreso un intervento in materia di Posizioni Organizzative (anche alla luce della regole  di un altro Contratto di Comparto – CCNL – Funzioni Locali 2016/20189), in particolare “A parere della CONFSAL – UNSA deve introdursi una specifica previsione normativa di una AREA QUADRI nel T.U. del Pubblico Impiego, con rimando alla contrattazione collettiva di primo livello in ARAN per la sua regolamentazione di “cornice”. Quanto sopra per una precisa qualificazione giuridica della figura professionale.”  Si veda la nota politica sul nostro sito.

COORDINAMENTO AGENZIA DELLE ENTRATE

Nel Verbale di confronto con l’Agenzia delle Entrate del 1° marzo 2021 “Articolo 1, comma 93 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – Definizione dei criteri di selezione per l’attribuzione delle posizioni vacanti” veniva riportata per intero la posizione

“CONFSAL – UNSA ritiene inadeguato l’assetto delineato dalla disposizione normativa d’interesse e dall’art. 18 bis del Regolamento di Amministrazione richiamati nel confronto…… In particolare, alla luce anche degli elementi di chiarimento correlati con la Sentenza n. 164/2020 della Corte Costituzionale nonché degli approfondimenti tra le parti …….. la CONFSAL – UNSA ritiene fondamentale e necessario la predisposizione di una cornice generale di regole di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che individui principi per requisiti, criteri di accesso, livelli di responsabilità, livelli di retribuzione e modalità di rinnovo ovvero di revoca, specificando altresì le regole applicabili al rapporto di lavoro di queste “figure” di Alta Responsabilità ed Alta Professionalità di Direzione e Coordinamento non dirigenziale……”

Anche nel Verbale del 4 giugno 2020, nonché nel verbale di Ottobre 2018, il Coordinamento CONFSAL – UNSA ha ribadito le posizioni sopra illustrate.

Lo stesso deve dirsi con riferimento agli interventi politico-sindacali effettuati in occasione degli incontri con la Direzione del Dipartimento delle Finanze per le Convenzioni MEF / Agenzie Fiscali.

Naturalmente le considerazioni di cui sopra sono state riportate in tutte le sedi, politiche e negoziali, negli ultimi anni, formalmente ed informalmente.

 

CONFSAL E CONFSAL – UNSA

Il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, firmato anche dalla nostra CONFSAL, ha prodotto nuovi ed importanti indirizzi per la negoziazione in ARAN per il rinnovo del CCNL FUNZIONI CENTRALI 209 – 2021 nonché importanti modifiche normative.

In particolare, per la parte normativa, fondamentale il D.L. n. 80/2021 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia.”

Il Decreto è stato convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021 n. 113.

Strategico l’articolo 3 su tanti temi, tra l’altro l’individuazione tramite contrattazione collettiva di una ulteriore area per l’inquadramento del personale di elevata qualificazione.

Le diverse previsioni normative hanno permesso al tavolo Aran di raggiungere importanti risultati.

L’attività negoziale in ARAN è stata oggetto di costante comunicazione con i colleghi iscritti alla Federazione CONFSAL – UNSA, su tutti i temi, dall’Area delle Elevata Professionalità al Lavoro Agile, partendo dalla piattaforma che prevedeva appunto l’eliminazione della Prima Area e la creazione della Quarta Area.

Ad esito del percorso negoziale, è stato raggiunto un adeguato livello di mediazione che ha determinato la sottoscrizione in data 9 maggio 2022 del nuovo Contratto Collettivo di Lavoro del Comparto delle Funzioni Centrali per il triennio 2019-2021.

Un importante traguardo, il Contratto, che come sottolineato dal nostro Segretario Generale Battaglia “innovativo sotto moltissimi punti di vista: dalle progressioni di carriera agli “scatti” legati al merito e all’anzianità, dal potenziamento della formazione alla nascita della quarta area, dedicata alle elevate professionalità, fino alla regolamentazione del lavoro agile.”

Traccia di tutti gli interventi e le comunicazioni sono facilmente ricavabili, anche sui siti della Federazione, della Confederazione e del Coordinamento nonché su diverse testate giornalistiche.

Abbiamo riportato solo alcuni documenti ed alcune fonti per un esercizio di verità.

Abbiamo lavorato come sempre, per l’esclusivo interesse dei colleghi rappresentati, contribuendo ad individuare proposte e soluzioni che permettano all’intera Pubblica Amministrazione di fare un significativo salto di qualità.

Solo un primo passo, in un percorso quotidiano di tutela dei diritti e degli interessi di tutte le colleghe ed i colleghi in servizio.

Roma, 9 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ADM – Riunione OPI del 5 maggio 2022

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE OPI DEL 5 MAGGIO 2022

 

Ieri si è tenuto un incontro con l’Agenzia nell’ambito dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione con la presenza dal DG dott. Minenna.

Il Direttore dell’Agenzia ha sinteticamente esposto quelli che dovranno essere i prossimi avanzamenti riguardanti la riorganizzazione, già in itinere, sottolineando che si procederà alla “regionalizzazione” dell’Agenzia, peraltro più volte sollecitata -anche per iscritto- dalla nostra Federazione. Regionalizzazione che si pone dopo la “sperimentazione” di Campania, Calabria e Sardegna (Lombardia e Sicilia già preesistevano). Essa non verrà applicata a Valle d’Aosta, Basilicata e Molise le quali verranno accorpate ad altre regioni, ricordando che il Molise ha una doppia valenza ovvero il porto di Termoli legato all’Autorità portuale pugliese mentre il territorio è eterogeneo da quello della Puglia e quindi si potrebbe arrivare ad una soluzione intermedia in cui il porto sarebbe legato alla Puglia e il territorio alle Marche. Situazione in parte analoga riguarda la SOT di Marina di Carrara che è legata all’Autorità portuale di La Spezia. L’Umbria resterebbe con la Toscana.

Le varie ipotesi di cambiamento sono legate ad una maggiore rispondenza degli Uffici dell’Agenzia alla realtà economiche/amministrative e alle interlocuzioni necessarie con le Autorità di sistema portuali e Società di gestione aeroportuali che all’attualità si trovano ad avere differenti interlocutori ADM per le medesime problematiche locali.

Il Direttore ha specificato che tali cambiamenti di regionalizzazione (non ancora nel Regolamento di Amministrazione) e la realizzazione propedeutica degli Uffici locali ADM (già previsti nel RdA) incrociano nel proprio cammino le novità apportate dal CCNL/FC 2019-21, ormai di imminente applicazione, che tra le altre novità prevede un nuovo “ordinamento professionale” nel cui ambito è inclusa la nascita della IV area per le elevate professionalità. Si ricorda che la nostra Federazione è stata la principale promotrice di questo obiettivo (area quadri) per dare un prosieguo alle professionalità di III area e creare un effetto domino per le altre aree.

Chiaramente il nuovo ordinamento professionale prevede posizioni organizzative e professionali nonché incarichi al personale dell’Area EP che devono trovare compatibilità e applicazione nella nuova struttura. Per la IV area si dovrà procedere alla individuazione delle unità necessarie, delle risorse e dei criteri per la quota di personale interno da inquadrare in tale area. Per il nuovo sistema ordinamentale, compresi i profili professionali, la posizione del Sindacato assumerà notevole rilievo in quanto materia di contrattazione.

Si ricorda che le attuali figure di responsabilità (poer, po e idr) saranno a breve in scadenza e anziché procedere a una ulteriore proroga complessiva essa potrebbe essere temporanea e legata all’attivazione dei vari nuovi uffici ed al rinnovato ordinamento professionale.

La tempistica entro cui si procederà all’attuazione dei cambiamenti in discussione non dovrebbe superare la fine dell’anno in corso e per questo ogni mese dovrebbe vedere l’avvio di un paio di regioni tenendo sempre presente che all’attualità, in attesa che la regionalizzazione sia recepita nel RdA, si dovrebbe procedere ad un lavoro preparatorio e quindi non sono ipotizzabili ad esempio interpelli per i Direttori Territoriali che dovranno presiedere alle nuove regioni. Le figure dei Direttori Territoriali dovrebbero essere tutte costituite da dirigenti di prima fascia e a tal proposito l’Agenzia sta reiterando le richieste per avere l’autorizzazione per un organico di 30 dirigenti di prima fascia a fronte degli attuali 23.

Per quanto riguarda la configurazione delle direzioni regionali, il Direttore ha affermato che l’attuale assetto di AAGG e Ufficio antifrode “funziona” con l’avvertenza che negli AAGG non sono previste le “funzioni di linea” (accise, dogane e monopoli) che dovranno essere espletate dai relativi Uffici ADM e quindi gli AAGG dovrebbero occuparsi solo di personale, logistica, ecc.

Su questo specifico punto, ci si riserva di intervenire con specifiche proposte in seno all’OPI, convinti come siamo che l’operatività massiva dei futuri Uffici ADM, in tutti i diversi campi di competenza e con i ristretti tempi a disposizione per chi sta in “prima linea”, necessiti di un supporto di indirizzo, coordinamento e controllo da parte dei settori tecnici delle Direzioni regionali, pena la creazione di prassi e comportamenti difformi difficilmente governabili direttamente dal Centro. Da sempre, sul punto, siamo convinti che l’omogeneità dell’azione amministrativa passi attraverso un governo del territorio, assicurato dalle professionalità tecniche presenti nelle direzioni territoriali che devono operare in stretta sinergia con i corrispondenti settori degli Uffici Centrali. Per assicurare questo efficiente modus operandi, le future Direzione regionali, a nostro avviso, non vanno svuotate da detti compiti.

In base alla tempistica sopra esposta, in pratica, nel 2023 si dovrebbe giungere al capolinea della riforma, che dovrebbe essere accompagnata, nel frattempo, da un sostanzioso incremento dell’organico: dall’assunzione degli attuali circa mille  vincitori di concorso   alle unità che dovrebbero aggiungere tramite nuovi concorsi, da bandire ad inizio estate, per 1500/2000 persone; concorsi legati alla celerità di espletazione, alla ricerca di professionalità mediante “alta selezione” e probabilmente con procedure di tipo regionale.

Il Direttore dell’Agenzia si è riservato, in risposta alle richieste di parte sindacale, di fornire documentazione in merito alla riorganizzazione anche per consentire la presentazione di idonee proposte, ed ha comunicato che nella settimana prossima avrebbe dato notizia di quella che sarà la “regione elettiva”, quella cioè ove inizieranno le operazioni per approntare la “regionalizzazione”.

La Liguria potrebbe rappresentare al momento la regione che, per le proprie attività, dovrà partire con le operazioni di regionalizzazione; a seguire ci saranno le altre.

La nostra Federazione manterrà la massima attenzione su tali processi affinché non si creino effetti distorsivi a carico dei Lavoratori, dando il proprio contributo tecnico nell’ambito di corrette e, auspicabilmente, proficue relazioni sindacali.

Invitiamo tutti i Colleghi a partecipare attivamente a questo importantissimo processo riorganizzativo, anche con suggerimenti e scritti che possono contribuire ad implementare idee e proposte da presentare all’Amministrazione.

Questo Coordinamento garantirà la piena partecipazione a tutti coloro i quali vorranno essere propositivi, anche per il tramite dei nostri Coordinamenti regionali.

(Il Responsabile Nazionale di Settore – Salvatore VELTRI)

Roma, 6 maggio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – SICUREZZA, POER E PIAO – Qualche passo avanti…

AGENZIA DELLE ENTRATE

Sicurezza, POER e PIAO

Qualche passo avanti e qualche passo indietro

 

Una faticosa maratona di tre giorni, per le OO.SS. e Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate, su tre importanti argomenti ovvero Sicurezza, Poer e Piao.

Vediamoli singolarmente.

SICUREZZA

Dopo un ampio approfondimento, con posizione inizialmente rigida da parte datoriale, il 28 aprile è stato sottoscritto un “Accordo per l’adeguamento delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti dell’Agenzia in relazione alla condizione pandemica per la sindrome da Covid-19”.

È stato aggiornato, ai sensi dell’art. 7, comma 6 lettera k, il pregresso accordo in materia, mantenendo i necessari presidi di sicurezza anche in questa fase della pandemia.

In particolare, anche in relazione alle raccomandazioni governative, è stato mantenuto l’uso della mascherina FFP2 per tutti i lavoratori in tutte le occasioni operative (quindi dal front office alle attività esterne, compreso tutte le postazioni lavorative).

Quanto sopra perché come Sindacato abbiamo ritenuto necessario questa protezione, visto la “recrudescenza” dei contagi dalle nuove e più aggressive varianti, pur in presenza di una verificata minor emergenza sanitaria (minore ospedalizzazione e minor rischio grave degli effetti del contagio).

Questa protezione, unitamente alle misure del distanziamento (due metri di distanza tra le sedute di lavoro) nonché pulizia, areazione e barriere hanno la funzione di ridurre drasticamente il rischio contagio e quindi salvaguardare sia la salute delle lavoratrici e dei lavoratori sia la piena operatività degli uffici.

Tutto il sistema delle relazioni sindacali periferiche viene mantenuto pienamente operativo per l’adeguamento degli accordi periferici, anche in relazione alle fasce temporali di flessibilità oraria. Dovranno essere revisionati i Documenti di Valutazione del Rischio.

L’accordo, che è visionabile sul nostro sito internet, è in perfetta linea con l’indirizzo che la Rappresentanza dei lavoratori, unitamente all’Agenzia, ha voluto fornire su questo strategico tema della sicurezza fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Un importante e qualificato risultato di cui essere “orgogliosi” e di particolare espressione professionale sindacale, perché in poche altre strutture amministrative è stato raggiunto un tale livello di protezione dei lavoratori e del lavoro.

Uguale risposta ci aspettiamo dagli accordi periferici che dovranno consolidare, nella loro specificità, questo obiettivo.

POER

In merito alle POER ed in particolare in relazione alle “Indicazioni per il rinnovo degli incarichi relativi alle Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità, Alta Professionalità o Particolare specializzazione previste dall’art. 1, comma 93, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205”, l’Agenzia ha presentato una bozza di documento che dopo un primo approfondimento verrà ulteriormente analizzato in una delle prossime sedute (specificatamente per il 4 maggio prossimo).

Sono in corso valutazioni da parte della delegazione CONFSAL – UNSA, che si tradurranno in un documento che formalizzeremo alla parte datoriale.

In questa sede, come sottolineato al “tavolo”, serve solo ribadire che ci aspettiamo, in tempi ragionevoli, la declinazione dell’Area delle Elevate Professionalità prevista dal CCNL – Funzioni Centrali 2019/2021, in corso di sottoscrizione definitiva.

Solo “applicando” questa nuovo strumento contrattuale potremo avere “regole di ingaggio” certe, per uno “status” giuridico ed economico ben definito in relazione a questa strategica e centrale funzione professionale, eliminando qualunque aspetto di “precarietà” e nel contempo permettendo a chiunque si senta in grado di concorrere, di avere la possibilità di accedere ai compiti più elevati.

Nel frattempo l’attività operativa “corre” e da qui la necessità di prevedere criteri di rinnovo per le attuali POER, al fine di garantire piena continuità.

Verificheremo, quindi, anche il grado di volontà effettiva delle altre parti “sedute” al tavolo in materia, preso anche atto delle dichiarazioni non proprio allineate da parte di diversi soggetti (su altri fronti) rispetto al “faticoso” risultato contrattuale (e legislativo) raggiunto.

A buon intenditore poche parole.

PIAO

In merito a questo strategico documento programmatico, corposo e professionale, anche questo visionabile sul nostro sito, tutto il fronte sindacale ha mostrato insoddisfazione per il pochissimo tempo a disposizione per l’approfondimento di oltre 160 pagine.

La CONFSAL – UNSA ha sottolineato che lo “standard” delle relazioni sindacali richiede ben altri approcci e riferimenti operativi.

Comunque nonostante le evidenti difficoltà, la delegazione CONFSAL – UNSA ha ritenuto innanzitutto di sottolineare, senza possibilità di smentita, l’assoluta necessità di predisposizione di un piano straordinario di assunzioni che permetta l’innalzamento del livello delle risorse umane a disposizione dell’Agenzia. E questo in aggiunta al piano “assunzionale” già previsto ed approvato, nonché in corso di esecuzione (concorsi in itinere e concorsi già previsti).

Alla data del 31.12.2021 il complessivo personale in servizio era pari a n. 29.597 e senza citare la dotazione organica teorica (pari a n. 44.380), è del tutto evidente che si è raggiunto una soglia estremamente critica.

Indipendentemente dalle motivazioni alla base di questa criticità, ovvero previsioni normative in materia di collocazione in quiescenza nonché lo stato di emergenza che ha “azzerato” il tradizionale tentativo di implementare le risorse dell’Agenzia (ovvero una deroga al generale blocco del turn over), con l’aggiunta dell’elevata età media dei dipendenti, l’eliminazione della grave carenza di personale è la PRECONDIZIONE per affrontare qualsiasi altro obiettivo.

L’innalzamento della qualità e quantità operativa, anche in termini tecnologici, il raggiungimento di più elevati obiettivi, sul versante della lotta all’evasione fiscale e sulla “compliance”, anche in termini di messa a disposizione massiccia di servizi telematici per i contribuenti rispetto al totale dei servizi erogati, l’aggiornamento del Catasto, i maggiori e più sfidanti compiti sul versante della Prevenzione e del Contrasto, hanno bisogno del “forte” supporto della risorsa umana.

Lo stesso dicasi rispetto “all’integrazione del modello del lavoro agile con altre forme di lavoro a distanza (lavoro da remoto ovvero telelavoro – coworking – da satellite)”.

Evidente la responsabilità della “Politica”, perché di disattenzione (perlomeno, se non di altro) si deve parlare rispetto alle sollecitazioni provenienti dell’Autorità fiscale.

Rispetto ad un modello, quello delle agenzie, che ha operato negli anni scorsi in termini di efficienza, economicità ed efficacia operativa, riducendo per due decenni le “diseconomie” anche sul versante della forza lavoro, il grave “esogeno” gap imposto non può che produrre danni e criticità gravissime alla strategica struttura deputata alla gestione della fiscalità.

Forti le sollecitazioni ricevute della periferia rispetto agli evidenti disallineamenti tra i budget assegnati e le risorse umane a disposizione.

Gli obiettivi governativi diventano sempre meno raggiungibili ed i carichi di lavoro sempre più insopportabili.

La Riforma fiscale, la Riforma del Catasto, i maggiori compiti di contrasto ed i più qualificati servizi richiedono specifici interventi normativi sia sul versante della macchina (come modello e strumento) sia sul versante delle risorse, non solo umane e materiali ma anche economiche.

Lo chiediamo da sempre come CONFSAL – UNSA e lo ribadiamo più forte che mai. Continueremo ad incalzare l’Autorità Politica e ci auguriamo che tutti, ma proprio tutti, “remino” nella stessa direzione e con buona “lena”.

In questo grave contesto, riteniamo fondamentale che il sistema delle relazioni sindacali “esplichi” al meglio il proprio ruolo, contribuendo significativamente non solo alla tutela dei diritti e delle aspettative dei colleghi in servizio, anche sugli aspetti più innovativi e moderni (dalla conciliazione vita-lavoro a modelli organizzativi più avanzati), ma a far fare all’intera struttura un deciso salto di qualità.

Attendiamo precisi segnali.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Cordiali saluti.

Roma, 28 aprile 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

AGENZIE FISCALI – RSU 2022 – I Ringraziamenti del Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali

AGENZIE FISCALI

Rappresentanza Sindacale Unitaria CONFSAL – UNSA

Un meritato successo!

Primo Sindacato nell’Agenzia delle Entrate

 

Dopo una campagna elettorale “faticosa” per le disagevoli condizioni operative, con una “pandemia” tutt’ora in corso, possiamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per i risultati raggiunti nell’Agenzia delle Entrate e nell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli dal Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA.

Ottimi risultati su tutto il territorio nazionale (ricordiamo oltre 250 sedi RSU) che ci spronano ad essere all’altezza delle sfide che affronteremo nei prossimi mesi, con serietà, professionalità e passione.

Un Sindacato Autonomo, quello nostro, al passo con i tempi ed al fianco dei colleghi per la difesa dei diritti e la tutela delle aspettative di tutte le lavoratrici ed i lavoratori in servizio nelle Agenzie Fiscali.

La migliore risposta sindacale possibile in un contesto politico, economico, sociale di grande turbolenza.

Siamo il primo sindacato nell’Agenzia delle Entrate, per deleghe (21,40%) e per voti elettorali (19,22%), dati su cui si baserà la rappresentatività del prossimo triennio, e siamo ben rappresentati nell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.

Il tutto attraverso una qualificata e consolidata rappresentatività della nostra Federazione CONFSAL – UNSA nel comparto delle Funzioni Centrali, un dato di tutto rispetto per il sindacalismo autonomo.

Siamo pronti ad affrontare, con successo, l’attività “richiesta e prevista” dal sistema delle relazioni sindacali e contribuiremo ad “incalzare” la parte politica nella nostra attività di rappresentanza dei lavoratori.

Come sempre!

Uno speciale ringraziamento a tutte le colleghe ed i colleghi che hanno votato le nostre liste sui luoghi di lavoro ed a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo brillante risultato.

Un particolare ringraziamento al Segretario Generale CONFSAL Angelo Raffaele Margiotta ed al Segretario Generale Federale CONFSAL – UNSA Massimo Battaglia per tutta l’azione politico-sindacale posta in essere in questi anni.

Un grazie ed un grande abbraccio a tutti i Quadri sindacali centrali e periferici del Coordinamento per l’encomiabile lavoro svolto in situazione di “assoluta emergenza”.

Un augurio di buon lavoro a tutti gli eletti ed a tutti coloro che si sono messi “in gioco” con senso di appartenenza e responsabilità.

Un successo che rappresenta una forte spinta “propulsiva” per tutti NOI, affinché il Coordinamento e l’intera struttura sindacale Federale e Confederale possano contribuire a raggiungere i più elevati “traguardi” politico-sindacali nell’esclusivo servizio dei colleghi che hanno voluto testimoniare l’apprezzamento per la nostra azione, anche attraverso il tesseramento oltre che con il voto alle liste, a beneficio dell’intero movimento sindacale e di tutta la collettività.

Roma, 22 aprile 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ADM – Accordo Welfare integrativo e Lavoro Agile (S.W.)

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE DEL 31 MARZO 2022
ACCORDO WELFARE INTEGRATIVO E LAVORO AGILE (S.W.)

In data 31 marzo 2022, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per i due punti in epigrafe. La discussione si è aperta con la sottoscrizione definitiva dell’accordo sull’utilizzo delle risorse disponibili a titolo di Welfare integrativo, che, partito con l’ipotesi firmata il 26 luglio 2021 e superate le previste certificazioni degli Organi di controllo, è giunto a conclusione con grande soddisfazione della nostra O.S. che ritiene l’istituto di specie un grande traguardo per il Personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Va riconosciuto all’Amministrazione il grande impegno profuso per arrivare a questo risultato, fatto che dimostra che quando si lavora con pari intensità di intento i risultati non si fanno attendere.
L’accordo in questione, in sostanza, disciplina i criteri e le modalità di erogazione di benefici socio-assistenziali in favore del Personale dell’Agenzia, a decorrere dal 2018 che vanno da sussidi speciali concessi in presenza di documentate situazioni di necessità, borse di studio nei vari gradi di istituzioni scolastiche a partire dalla secondaria di 1° grado, di libri scolastici per i figli di dipendenti in servizio al 1° gennaio dell’anno di riferimento e cessati dal servizio per cause di forza maggiore non imputabile al lavoratore. In favore di tutto il Personale e dei loro familiari è, poi, prevista l’erogazione di prestazioni sanitarie per un check up completo.
Per quanto riguarda la questione del lavoro agile (SW), l’Amministrazione ha presentato un documento nel quale, considerata la peculiarità dell’attività di P.G. dei Dipendenti e alcune attività di controllo relative alle attività inerenti al conflitto bellico in corso, ha proposto, in prima battuta, una quantità di giornate fruibili da remoto pari a tre giorni elevabili a cinque al mese, in presenza di motivate esigenze personali, con presentazione di apposita istanza entro il 11.04.2022; per i fragili e per i conviventi con persone titolari L. 104 art. 3 c. III, continueranno il loro lavoro in remoto, senza obbligo di rientro, sino al 30 giugno sempre presentando apposita istanza e sottoscrivendo apposito contratto.
Per le giornate da remoto sarà possibile fruire di tutti i permessi per i quali non sono previsti recuperi delle ore fruite mentre, per gli altri, le attività di recupero dovranno avvenire esclusivamente in presenza. In caso di fruizione dei permessi, si sarà esonerati dall’obbligo delle fasce di contattabilità. In caso di difficoltà tecnologica, il dipendente dovrà informare immediatamente il proprio dirigente il quale, potrà richiamare il dipendente a terminare la propria attività in presenza; così come potrà avvenire per esigenze di servizio, salvo che la comunicazione dovrà avvenire con congruo anticipo e, comunque, entro il giorno precedente.
Si specifica che per il lavoro agile dal 1^ aprile 2020, l’Amministrazione, al pari dell’istituto del telelavoro, non ha inteso continuare a riconoscere il relativo buono pasto. Decisione non condivisa dalla nostra O.S. in quanto non vengono ravvisati oggettivi cambiamenti di fronte alla precedente decisione di concederli.
La CONFSAL-UNSA in merito alla proposta “riduttiva” di giornate in SW, avanzata dall’Amministrazione, ha espresso forte contrarietà e ribadito, in modo argomentato, che il lavoro agile non è un ripiego ma una straordinaria opportunità sia per l’Amministrazione che per i Lavoratori (conciliazione vita-lavoro). Naturalmente è notorio che il lavoro agile non può rappresentare , in toto, la modalità lavorativa prevalente per le peculiari attività dell’Agenzia (dogane/accise/monopoli) ma sicuramente, per le attività “smartabili”, essa garantisce una efficace e efficiente azione amministrativa; la stessa è stata una preziosa risorsa messa in piedi nel corso dello stato emergenziale e che ha permesso di continuare a dare all’utenza quasi gli stessi servizi, nonché i necessari controlli in riferimento al periodo ante pandemia. La nostra Delegazione ha, poi, rappresentato che, come risaputo, a breve entrerà in vigore il nuovo CCNL che al suo interno contiene già la cornice con la quale si disciplinerà la nuova modalità di fruizione del lavoro agile, compresa la disciplina del buono pasto, motivo per il quale si dovrà declinare a breve, con specifici accordi, tale nuova modalità e, pertanto, in ragione di ciò, è stato evidenziato che sarebbe stato molto più opportuno prorogare la situazione esistente fino al 30 giugno 2022, proprio nelle more dell’entrata in vigore del nuovo CCNL.
La Confsal-Unsa ha, inoltre, invitato l’Amministrazione a sensibilizzare i vari Direttori, in qualità di datori di lavoro, a realizzare una efficiente sorveglianza sanitaria a tutto giugno c.a. come previsto dal DL 24/2022.
Il dibattito sul lavoro agile dal 1^ aprile 2022 è stato molto ampio e approfondito ma l’Amministrazione si è dimostrata a lungo tetragona nelle sue posizioni e solo in conclusione della riunione ha rappresentato la disponibilità ad elevare le giornate possibili, ovvero minimo quattro giorni al mese elevabili a sei sempre a seguito di motivate esigenze. Dopo la riunione abbiamo, però, appreso che la LIUA-DGEN, preparata per normare il nuovo periodo di lavoro agile, prevede un numero di giornate in SW in numero di sei elevabili a otto. Questa determinazione dell’ultimo momento non fa che confermare quanto noi avevamo suggerito all’Amministrazione, ovvero l’opportunità di prorogare quanto in essere.
A margine dell’incontro, l’Amministrazione ha fornito alcune informazioni relative alla assunzione dei nuovi Colleghi. Essi saranno chiamati, in ordine di posizione nella graduatoria, a Roma, dal 4 al 12 aprile p.v., per sottoscrivere il contratto di lavoro, rappresentando le proprie preferenze di sede di assegnazione, e saranno assunti a partire dal 19 aprile 2022; per una settimana circa, saranno assegnati alla DT di riferimento e, in questo periodo, sarà loro somministrato un breve corso di formazione. Al termine di questo periodo, saranno interessati da un percorso formativo della durata di due mesi presso 45 sedi individuate su territorio nazionale, con modalità di missione; al termine dei due mesi, potranno essere interessati da un ulteriore periodo di corso della durata massima di due mesi.
I vincitori di concorso del profilo di amministrativi, invece, prenderanno servizio il 2 maggio 2022 e i “chimici” e “biologi” non seguiranno il periodo di formazione nelle citate 45 sedi. Resterà anche da risolvere la formazione per coloro che chiederanno un differimento dell’assunzione in quanto, ad esempio, impegnati già in attività lavorativa dalla quale dovranno dare il necessario periodo di preavviso.

LA DELEGAZIONE CONFSA-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Piemontese)

Roma, 31 marzo 2022

ENTRATE – Incontro del 30 marzo 2022 – Su sicurezza e lavoro agile…

AGENZIA DELLE ENTRATE

 SU SICUREZZA E LAVORO AGILE

UN PRIMO PASSO IN AVANTI!!!

Importante incontro quello di oggi, 30.03.2022, tra Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate e le OO.SS., alla vigilia della data di fine “stato di emergenza” che il Governo ha stabilito per il 31.03.

L’Agenzia ha illustrato una proposta di Direttiva riguardante la Gestione della prestazione lavorativa del personale – indicazioni sul lavoro agile. Il documento viene accompagnato dal regolamento transitorio sul lavoro agile, la bozza di accordo individuale ed il fac-simile dell’istanza di adesione alla modalità di lavoro agile.

La proposta dell’Agenzia riguarda una regolamentazione “transitoria” che traghetti lo “smartworking” emergenziale verso il lavoro agile ordinario, come da previsioni del nuovo CCNL in corso di controllo da parte degli organi competenti prima della sua definitiva sottoscrizione.

I punti salienti della regolamentazione provvisoria riguardano:

  • un accordo individuale da sottoscrivere entro il 15 maggio;
  • una partenza “soft” che consente una prosecuzione dell’attuale modalità lavorativa fino allo stesso 15 maggio 2022; la previsione di un massimo di 9 giorni al mese, di norma 2 giorni a settimana;
  • la problematica dei fragili alla luce delle nuove disposizioni normative.

La CONFSAL – UNSA ha richiamato la natura realmente “transitoria” della disciplina nella consapevolezza della necessità e della opportunità da cogliere con le nuove regole contrattuali, che ci si augura in vigore quanto prima, su tutta la questione della conciliazione vita – lavoro.

Da qui l’obiettivo di aprire, nel più breve tempo possibile, un tavolo nel quale affrontare non solo il tema del lavoro agile ordinario, ma anche il co-working nonché il telelavoro domiciliare ed il lavoro da centro satellite.

Quindi una transitorietà quanto più breve possibile, visto che comunque ci si potrebbe immediatamente confrontare sui temi che stanno a cuore dei colleghi in servizio.

La CONFSAL UNSA ha, altresì, richiamato diversi ulteriori aspetti come quello della durata delle fasce di contattabilità (nella bozza presentata senza un limite massimo se non quella della fascia oraria indicata ovvero 7:30 – 20:00), della multiperiodalità circa la prevalenza della presenza in ufficio (ancora oggi è in vigore la circolare che in ragione dell’andamento epidemiologico stabiliva il conteggio della prevalenza in presenza in periodi superiori al mese), la gestione mista dell’organizzazione del lavoro (parte in presenza parte in remoto), del coworking nonché la questione dei fragili.

Su questo delicato aspetto la CONFSAL UNSA ha evidenziato il significativo “disallineamento” normativo (soprattutto di indirizzo politico) tra il decreto del febbraio scorso che entrava nel dettaglio delle fragilità dal punto di vista sanitario (le cosiddette “nuove fragilità”) e le ultime disposizioni di cui al DL n. 24 del 24 marzo 2022 che nella sua versione definitiva ha espunto lo smartworking “agevolato” per i fragili a fronte del riferimento (comunque già esistente) alla sorveglianza sanitaria per i fragili stessi.

Non è la stessa cosa e nella considerazione di ordine politico circa il cambiamento di indirizzo in corso, appare importante sottolineare come la sorveglianza sanitaria faccia ricadere sul “Medico competente” e sul “Datore di lavoro” la responsabilità delle scelte circa la modalità di espletamento del lavoro dei fragili, innanzitutto alla luce delle certificazioni sanitarie prodotte dai lavoratori.

Fondamentale la questione della Sicurezza per i lavoratori e dei luoghi di lavoro, alla luce della “scadenza tecnica” (fino alla fine dello stato di emergenza) degli accordi in essere, nella considerazione dell’importanza della materia sul sistema delle relazioni sindacali (materia oggetto di contrattazione).

La sicurezza non può avere alcun “vulnus” perché la fine dello stato di emergenza non significa fine della pandemia, quindi necessità della massima attenzione alla tutela della salute dei lavoratori.

Anche la previsione di un possibile diniego dell’attività agile a parere della CONFSAL UNSA dovrà trovare adeguata ed articolata motivazione.

Dopo ampio dibattito, l’Agenzia nella sua azione unilaterale (da qui la differenza rispetto alle disposizioni future contrattuali sul lavoro agile) ha condiviso la proroga tecnica dell’Accordo sulla sicurezza (23.11.2021) a tutto il 30 aprile prossimo, affinché lo stesso “tavolo” possa fare gli opportuni approfondimenti (sistemi di protezione – strumenti di sicurezza – prescrizioni che sopravvivono e prescrizioni che cessano di essere operative e quant’altro) ed addivenire ad un nuovo accordo sulla sicurezza che accompagni nei prossimi mesi (anni) la tutela dei lavoratori. Su questo specifico aspetto è stato sottoscritto un accordo.

Condiviso anche il limite massimo della fascia di “contattabilità” ed il forte e necessario richiamo alla “sorveglianza sanitaria”.

In pratica nelle prossime settimane e fino al 15 maggio tutti i colleghi interessati, nel mantenere le modalità attuali di esercizio della prestazione presenteranno l’istanza di accesso al lavoro agile e sottoscriveranno il contratto individuale che decorrerà per tutti dal 16 maggio prossimo.

I portatori di fragilità saranno quanto prima sottoposti alla sorveglianza sanitaria e la procedura sarà significativamente delicata perché dovrà tradursi in specifiche prescrizioni del medico competente che interesseranno, necessariamente, il loro contratto individuale.

La prosecuzione dei lavori, con la trattazione di vari altri argomenti, è stata rimandata a domani pomeriggio, anche in ragione di sopraggiunti problemi di carattere tecnico sulle linee informatiche dell’Agenzia.

Nel complesso abbiamo apprezzato la previsione di una gestione soft di tutta l’operazione lavoro agile nell’arco delle prossime settimane (quindi nessun “armageddon” al primo aprile).

Quanto sopra, nell’ambito di un approccio ampio ed inclusivo circa l’accesso alle modalità di svolgimento agile della prestazione, nel primario obiettivo di compatibilità di questa “inclusività” con le esigenze organizzative dell’Agenzia.

La regolamentazione “transitoria” è solo il primo “step” rispetto alla fondamentale necessità, come sopra detto, di declinare il CCNL in arrivo nella sua globale tematica di conciliazione vita – lavoro.

Si poteva immediatamente procedere, a nostro parere, all’apertura del tavolo negoziale, come del resto sottolineato nell’incontro, ma questa “timidezza” operativa (legata anche ai tempi ristretti) deve lasciare quanto prima il passo verso una disciplina compiuta e definitiva (su tutti i vari aspetti “in gioco”).

Uno dei tanti obiettivi del nuovo contratto che su diversi aspetti rappresenta certamente una svolta (tra i quali appunto il lavoro agile) ed è per questo che attendiamo la sottoscrizione definitiva.

Sono diversi i temi, che interessano la contrattazione integrativa, che devono passare da “strutturazioni” pregresse (non ultimo lo schema di distribuzione del salario accessorio) a forme più avanzate affinché si utilizzi al meglio un sistema relazionale che ha, comunque, qualche elemento di migliore qualificazione.

È la sfida futura che affronteremo con tutta la forza necessaria.

La delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

ADM – RSU 2022 … io voto Confsal-UNSA!

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RSU 2022… io voto Confsal-UNSA!
La necessità di un Sindacato presente e reattivo

A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI

CONFSAL-UNSA

 Gli anni 2020 e 2021 resteranno certamente impressi nella  memoria di tutti per gli eventi che si sono susseguiti e che hanno dato improvvisamente il via a molti cambiamenti della vita individuale e sociale.

L’ imprevedibile pandemia mondiale ha costretto tutti a nuovi comportamenti per superare e combattere un nemico invisibile mentre le attività umane dovevano comunque continuare ad essere gestite: tutti abbiamo dovuto navigare a vista nella speranza di una svolta non lontana e che invece si è protratta, e in parte continua a protrarsi, nel tempo.

Gran parte dei Lavoratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stati tra coloro che dovevano essere presenti sul posto di lavoro, lo hanno fatto con senso del dovere e pagando, a volte, anche un caro prezzo. Il nostro Sindacato è sempre stato vicino ai Lavoratori al fine di trovare le soluzioni più consone e idonee e per far lavorare tutti in sicurezza sia in presenza che a distanza.

Hanno fatto necessariamente irruzione sulla scena lavorativa lo smart working e anche la necessità di prevedere condizioni di lavoro in presenza che garantissero la salute e la sicurezza dei Lavoratori: la Confsal-Unsa c’era ed ha lottato costantemente per garantire il bene primario delle persone ovvero la salute.

Lo smart working, benché tutto a carico dei Lavoratori, per la sua novità non sempre è stato valutato positivamente dalla Parte Datoriale ma la Confsal-Unsa non si è fatta intimorire e non ha abbassato la guardia quando ci sono stati tentativi di gestioni sommarie da parte dell’Amministrazione.

Un’ Amministrazione che, mentre il Paese viveva il peso della pandemia, non ha risparmiato cambiamenti strutturali di non poco conto, e sempre in modo unilaterale, ma la Confsal-Unsa non ha fatto mancare la propria voce per indicare le incongruenze. Si fa riferimento, ad esempio, alla ostinata voglia di imporre nuovi profili professionali avulsi dalla realtà operativa dell’Agenzia e con declaratorie spesso non condivisibili.

La Confsal-Unsa non ha, poi, mancato di denunciare anche lo stravolgimento delle relazioni sindacali e,  nel CCNL, di prossima firma definitiva, è arrivato il riconoscimento di quanto noi avevamo evidenziato con forza ovvero  l’utilizzo non costruttivo dell’istituto del “confronto”, l’utilizzo improprio dell’ OPI ridotto  strumento di mera informazione, il superamento delle fasce economiche sulle quali erano stati aggiunti  dei “simil-gradi”, la riduzione della pletorica e incomprensibile previsione di tanti profili professionali.

Soprattutto il nostro intervento in Aran ha visto il riconoscimento, quale istituto contrattuale, dello smart working che nel tempo si è rivelato utilissimo strumento nell’ambito del rapporto di lavoro e di conciliazione della vita-lavoro dei Dipendenti.

Abbiamo lottato e ottenuto, nel nuovo CCNL, l’area delle “elevate professionalità” per dare uno sbocco alle professionalità di terza area e con un “effetto domino” per gli eventuali passaggi dalla seconda alla terza area anche in carenza di laurea laddove ci sia un periodo di professionalità acquisita.

Nei rapporti sindacali con l’Amministrazione la nostra Federazione Confsal-Unsa ha anche lavorato per raggiungere positivamente traguardi attesi dai Lavoratori.

Si ricorda il buono pasto in periodo di smart working, l’allargamento quanto più possibile di giornate di smart working per le diverse esigenze dei lavoratori (fragili, caregiver, con figli under 14 e possibile estensione anche alle figure dei responsabili), l’accordo sul welfare aziendale, la mobilità volontaria nazionale, la lotta costante per assicurare lo scorrimento degli idonei della graduatoria del passaggio verticale dalla seconda alla terza area, il completamento dell’ipotesi di contratto nazionale integrativo dove vengono rivisti diversi istituti ormai superati dopo 22 anni dal precedente contratto.

Con la mobilitazione del Personale  di gennaio e febbraio 2020, e la nostra puntuale rappresentazione all’Autorità Politica, per le allarmanti carenze di  Personale nonché l’insufficienza del salario accessorio, si è potuto procedere ai concorsi (a volte discutibili per le figure previste) per nuovo personale che a breve dovrà essere immerso in servizio e si sono avuti anche una parte di fondi economici che hanno costituito la base per l’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche, in itinere presso gli Organi di Controllo, che riguardano il 2021 per circa 3.600 Dipendenti nonché giungere ad un accordo programmatico per successive progressioni conto 2022 e 2023.

Abbiamo affrontato un percorso travagliato con l’Amministrazione ma anche fattivo e produttivo che ha dato a tutti i Lavoratori dovuti riconoscimenti e che senza il continuo pressing del nostro Sindacato non sarebbero stati certamente così scontati.

Il voto ai Candidati Confsal-Unsa del 5-6-7 aprile 2022 per le elezioni RSU darà un riconoscimento all’impegno del nostro Sindacato e nuova linfa per continuare a lottare sempre con maggior vigore e presenza in tutte le sedi, da quelle sul territorio a quelle nazionali.

Il nostro DNA ci contraddistingue per l’autonomia e la vicinanza ai Lavoratori del Settore delle Agenzie Fiscali. L’autonomia rappresenta una forza propulsiva che non si ferma machiavellicamente di fronte a posizioni non condivisibili dell’Amministrazione né deve rispondere ad eventuali input politici: a noi interessano unicamente i diritti e il benessere dei Lavoratori!!!

 

UNITI SI VINCE

VOTA CONFSAL-UNSA PER UN FUTURO SEMPRE MIGLIORE

AIUTACI A FAR VALERE I TUOI DIRITTI VOTANDO I NOSTRI CANDIDATI

 

ENTRATE – Esito incontro del 14 Marzo 2022

AGENZIA ENTRATE
Sottoscritti importanti accordi nella seduta del 14 marzo 2022

A

 

Accordo sui nuovi modelli di erogazione dei servizi all’utenza
 Protocollo d’intesa sull’incentivazione del personale addetto all’erogazione dei servizi nei confronti dell’utenza per l’anno 2021
 Accordo definitivo sulla procedura selettiva di sviluppo economico anno 2021
 Avvio Tirocinio Funzionari

 

NUOVI SERVIZI

L’Agenzia delle Entrate ha varato, come noto, un nuovo modello di erogazione di servizi all’utenza che punta sempre di più all’utilizzo di canali informatici al fine di ridurre l’afflusso fisico agli Uffici.
Le OO.SS., come disposto dall’art. 7 comma 6 lett. v) CCNL – Funzioni Centrali, sono state chiamate a negoziare le ricadute che le innovazioni tecnologiche possono avere sulla qualità del lavoro. L’Agenzia ha proposto un confronto su tre modalità di erogazione di nuova creazione: la Ri-chiamata, la Pre-chiamata e la Videochiamata.
Sulla Ri-chiamata, recependo i feed-back degli uffici coinvolti nella sperimentazione, la CONFSAL-UNSA ha rappresentato che tale servizio si è rivelato fortemente inefficiente perché impegna funzionari esperti in servizi che si riducono ad una mera assistenza telefonica.
Dopo ampio confronto abbiamo ottenuto che tale servizio venga drasticamente ridimensionato e venga svolto da una sola risorsa per ogni DP, la quale metterà in contatto l’articolazione con l’utente solo se questi è titolare di una pratica in lavorazione a quell’Ufficio. Nel caso si ricevano istanze generiche le chiamate andranno dirottate sui CAM.
Sulla Videochiamata, l’azione sindacale ha portato ad ottenere un avvio più graduale del servizio ed una serie di garanzie per i funzionari coinvolti.  Nello specifico:

– Nessun lavoratore potrà essere coinvolto se non ha fruito di formazione puntuale;
– Il servizio non può incrementare il numero di appuntamenti forniti ma è alternativo allo sportello fisico;
– Il servizio parte in chiave sperimentale e, nei primi mesi, coinvolgerà solo gli UT capoluogo;
– Il personale potrà essere adibito a tale servizio per un massimo di 4 ore giornaliere;
– Ai fini del FUA il servizio è equiparato all’assistenza e gli operatori avranno diritto ad una indennità di F.O. con parametro maggiorato.

Lungo tutto il percorso negoziale, iniziato nel luglio 2021, la CONFSAL-UNSA ha chiesto che il tavolo avesse ad oggetto anche la rivisitazione dei Servizi Agili. Abbiamo spiegato che il vero motivo di sofferenza degli UT sono i troppi canali di accesso che l’Agenzia ha introdotto dall’inizio della pandemia. Modalità “selvagge” di richiesta di servizi quali pec, mail, telefonate, messaggi ecc., che possono essere inviati a qualsiasi ora del giorno e della notte in forma libera e senza alcuna regolamentazione, hanno finito per causare forti ricicli di lavorazioni vuoi per l’incompletezza dei dati forniti, vuoi per la duplicazione prodotta dall’utilizzo contemporaneo di più canali. Per arginare questo forte dispendio di risorse abbiamo fornito diversi contributi scritti, che sono agli atti, con i quali abbiamo proposto di eliminare tutti i canali “liberi” e convogliare le istanze telematiche su un unico software, quale ad esempio il Punto di Accesso Unico, impostato a “step” in modo che l’istanza può essere inviata solo se tutti i campi risultano compilati.
Abbiamo pertanto spiegato che nuove modalità, come la Videochiamata, dovessero essere introdotte solo a fronte di una immediata riduzione dei canali di accesso.
L’Agenzia delle Entrate che, evidentemente per questioni di “immagine” ha interesse a mostrarsi ai suoi “stakeholder” come un Ente fortemente proteso alla dematerializzazione dei servizi, ha rifiutato di trattare l’argomento in questa sede.
Solo a fronte di una nostra ferma insistenza si è riusciti a strappare un impegno, inserito nel corpo dell’accordo, a rivedere i servizi agili nei prossimi sei mesi per valutarne gli effetti sul personale.
Siamo in ogni caso soddisfatti per aver posto all’ordine del giorno il tema dei canali di accesso e per aver avuto una condivisione, seppure di principio, rispetto all’esigenza di doverli ridimensionare.

 

PROGRESSIONI ECONOMICHE

Durante la seduta è stato formalmente sottoscritto il definitivo accordo sui passaggi di fascia economica. Si tratta di una prima tranche di progressioni che coinvolgerà il 50% dei lavoratori in servizio al 1 gennaio 2021. Le progressioni avranno decorrenza dal 1 gennaio dell’anno in cui sarà approvata la graduatoria. I termini della procedura ricalcano quelli della precedente e, per quanto non qui illustrato, si fa rinvio all’atto allegato ed al comunicato CONFSAL-UNSA del 30/12/2022.

 

TIROCINIO FUNZIONARI TRIBUTARI

Il Capo Divisione Risorse dott. Dorrello ha comunicato che il tirocinio prenderà avvio entro i primissimi giorni di aprile. I partecipanti svolgeranno il percorso di presenza negli uffici e saranno verosimilmente assegnati agli Uffici Territoriali.
Gli “interni” che hanno superato gli scritti potranno chiedere di essere direttamente trasferiti alla sede di destinazione senza partecipare al tirocinio.
I tempi di assegnazione sono stimabili entro marzo 2023. In alternativa gli “interni” possono partecipare al tirocinio, ma se ne sobbarcherebbero la relativa alea.

 

PROTOCOLLO INCENTIVAZIONE PERSONALE ADDETTO ALL’EROGAZIONE DEISERVIZI NEI CONFRONTI DELL’UTENZA ANNO 2021

Nel corso della riunione si è stabilito di attribuire una anticipazione della quota di risorse destinate a queste attività che saranno definite in sede di negoziazione della ripartizione del FRD 2021.
La somma di € 5.933.700,00 (al netto dei contributi a carico del datore di lavoro) sarà distribuita al personale interessato in ragione dell’impegno effettivamente prestato rilevato in sede di contrattazione decentrata.

 

Possiamo senz’altro affermare che è stato chiuso un percorso negoziale avviato diversi mesi fa, sia con riferimento al tavolo tecnico sui “nuovi servizi” sia in relazione alle risultanze di fine 2021 sulle “progressioni”.
Su questo tema è concretamente avviato un percorso per “step” che dovrà interessare tutto il personale in servizio, mentre in materia di servizi la CONFSAL – UNSA ha posto in essere tutti i contributi necessari alla definizione e valutazione dei riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche che stanno investendo l’organizzazione dei servizi (sul nostro sito web pubblichiamo anche i formali contributi forniti).
Non è stato un percorso facile, anche in ragione del difficile quadro di riferimento, ma, nello spirito sempre espresso dalla nostra organizzazione, riteniamo di aver efficacemente e positivamente operato per tutti i lavoratori, utilizzando al meglio lo spazio riservato al sistema relazionale.
(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Cordiali saluti

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

 

N.B. Sul sito alla voce “Documenti consultabili”–“Documenti”–“Nuovi servizi” sono consultabili i contributi forniti

ADM – CUG 8 Marzo 2022

 

SETTORE AGENZIA ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

CUG – Festa della Donna

Pubblichiamo le riflessioni della Collega Federica SASSONE che, quale rappresentante Confsal-Unsa nel CUG, ha partecipato, in video-conferenza, alla tavola rotonda dell’ 8 marzo 2022

In data 8 marzo 2022, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, si è svolta una interessante tavola rotonda organizzata dal Comitato Unico di Garanzia di ADM.

Dopo il saluto iniziale del Direttore Generale, Marcello Minenna, sono intervenuti alcuni Colleghi di ADM, membri del Comitato, che hanno dato interessanti contributi su come si sia evoluto negli anni il ruolo della Donna all’interno della nostra Amministrazione, dalle lavoranti a cottimo nella Manifattura Tabacchi di Piazza Mastai fino ai dati attuali che rivelano una situazione sicuramente migliorabile, specialmente nei ruoli apicali, ma in costante evoluzione e sostanzialmente in linea con le altre realtà pubbliche.

Sono altresì intervenute la Consigliera Nazionale di Parità, Dott.ssa Francesca Bagni Cipriani, e la Vice Direttrice della Biennale di Venezia, Avv. Debora Rossi, che hanno illustrato i rispettivi ruoli ed in particolare la situazione della “parità di genere” nel settore artistico e dello spettacolo.

Dall’interessante dibattito nasce uno spunto di riflessione personale: noi Donne dobbiamo rivendicare non tanto la parità intesa come uguaglianza ma piuttosto una vera parità di opportunità che deve partire dalla consapevolezza che siamo orgogliosamente diverse ma complementari ed il nostro contributo è fondamentale ad ogni livello. Ciò che sta accadendo in Ucraina e la storia passata lo dimostrano: un uomo solo al comando è un enorme pericolo; un esemplare sprazzo di umanità, tra tutto ciò che di surreale stiamo vivendo in questo periodo, è l’immagine della Donna ucraina che soccorre il soldato russo e questo rappresenta, in modo evidente, quanto una Donna, mamma da quando viene al mondo a quando muore, possa cambiare in meglio, la storia.

Vercelli, 9 marzo 2022

Federica Sassone – componente CUG

ENTRATE – Esito incontro del 09.03.2022

AGENZIA DELLE ENTRATE

Esito incontro del 9.03.2022

 

• Il tavolo prosegue i lavori il prossimo lunedì 14 marzo
• Certificato l’accordo sulle progressioni economiche 2021
• A breve nomina delle Commissioni per il passaggio dalla Seconda alla Terza Area

 

Sessione di approfondimento quella di ieri (9.03) tra OO.SS. e la Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate in merito alle nuove modalità di erogazione dei servizi all’utenza.
Un confronto certamente non agevole sia per l’ampio intervallo di tempo trascorso dalla fine dei lavori di approfondimento del tavolo tecnico e sia per qualche “accelerazione” operativa che poteva essere “tranquillamente” evitata.
Quanto sopra nella considerazione che in mancanza del tavolo di approfondimento sulle tematiche di ordine generale (perché mai attivato – OPI, come già sottolineato in altre occasioni) si creano difficoltà anche sul versante della gestione negoziale circa le ricadute sul personale rispetto ad interventi di carattere innovativo.
Il tavolo tecnico, reclamato a gran voce, aveva permesso alcuni importanti approfondimenti, il tavolo politico, necessariamente, avrebbe dovuto chiudere il “cerchio”.
Da sempre nell’Agenzia delle Entrate le relazioni sindacali sono state “coltivate” nel migliore dei modi (anche al di là delle regole di riferimento), per cui possiamo dire che non sono ammesse “smagliature”.
Al tavolo Aran sono state rafforzate le regole in materia di informazione e di modalità relazionale finalizzata al coinvolgimento partecipativo delle OO.SS.su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo dell’amministrazione.
Il coinvolgimento del Sindacato, in tutti i contesti e con tutti gli strumenti, è “fattore trainante” per la crescita della struttura attraverso il massimo coinvolgimento di tutto il personale.
L’augurio della CONFSAL – UNSA è che si lavori “alacremente” in questa direzione per il benessere dei colleghi, alla luce delle nuove regole predisposte (CCNL in corso di sottoscrizione definitiva) che sicuramente invertono la “pregressa” tendenza ad emarginare la rappresentanza dei lavoratori e segnalano una prima significativa svolta per la costruzione di una diversa amministrazione pubblica.
Tanti i temi coinvolti, dal miglioramento dei servizi alla qualità del lavoro e benessere organizzativo, dal lavoro agile alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Per storia, cultura, capacità di rappresentanza e di proposte contrattuali il Sindacato nell’Agenzia delle Entrate e la CONFSAL – UNSA non hanno eguali.

 

Sul tema in discussione la nostra delegazione ha portato al tavolo elementi di riflessione e proposte anche ad esito dei tavoli tecnici che si sono tenuti nei mesi scorsi.
Il nostro obiettivo è quello di definire un accordo anche per gli aspetti di ordine economico oltre che di carattere organizzativo, il tutto finalizzato a declinare meglio i nuovi servizi all’utenza, in una condizione di chiarissima e pesantissima criticità sul versante delle risorse umane sull’intero territorio nazionale, carenza che è foriera di forti appesantimenti dei carichi di lavoro (in molti casi oggettivamente non più sopportabili) nonché significativi “deficit” operativi.
A tale riguardo la CONFSAL UNSA, come richiamato oramai da anni (risulta agli atti compreso l’ultimo tavolo politico con il Ministro), ha ribadito la necessità di un Piano Straordinario di assunzioni, al di là dei concorsi in itinere, per innalzare il livello quanto-qualitativo delle complessive risorse umane a disposizione dell’Agenzia, per affrontare tutte le prossime sfide dall’implementazione tecnologica-informatica dell’intera attività operativa alla riforma fiscale.
La nostra Organizzazione ha tenuto a sottolineare che i nuovi servizi devono essere sostitutivi e non aggiuntivi a quelli attuali, affinché i miglioramenti non si traducano in ulteriore aggravamento dei carichi di lavoro. Anche l’aspetto economico deve essere oggetto dell’accordo nazionale.
Il tavolo si è aggiornato alla tarda mattinata del prossimo lunedì 14 marzo.

Sempre nell’ottica della massima efficacia e positiva declinazione “relazionale” auspichiamo soluzioni sul lavoro agile in continuità con l’esperienza in corso, in attesa di una sua complessiva definizione contrattuale.
Quanto sopra per evitare le solite “forzature” periferiche all’avvicinarsi della probabile fine dell’emergenza.
Tutte le intese sottoscritte in questi mesi di emergenza hanno “cittadinanza” applicativa, magari con modestissime modifiche. Sono necessari momenti di approfondimento e di negoziazione, soprattutto nell’ambito del più grande tema della conciliazione vita-lavoro che il “sottoscrivendo” contratto offre in termini di opportunità.

Il tavolo ha affrontato anche altre questioni.

Sul Sistema Integrato Territorio (S.I.T.), alla luce degli acclarati rallentamenti del sistema, associati alla nuova gestione della banca dati ed alla gravissima carenza di personale, il tutto tradotto in importanti problemi di operatività, dovrebbe esserci uno specifico tavolo di confronto finalizzato ad analizzare e risolvere le criticità.
Sul passaggio tra le Aree finalmente dovrebbe esserci una accelerazione delle operazioni con la nomina delle Commissioni e quindi il concreto avvio della procedura.
In merito all’accordo di fine anno sulle progressioni economiche lo stesso è stato certificato dagli Organi di controllo. Un primo importante risultato per l’avvio di un percorso
di ulteriore valorizzazione di tutto il personale in servizio.
Anche sul telelavoro dovrebbero essere definiti a breve i contratti individuali, verificate le condizioni di sicurezza.
Forte richiesta di informazioni del tavolo in merito al concorso a n. 2.320 funzionari. Gli matti sono all’esame della Direzione dell’Agenzia.
La CONFSAL – UNSA auspica la migliore soluzione possibile affinché si possano coprire integralmente i posti a concorso con nuove “leve” e vengano, altresì, soddisfatte le giuste aspettative dei colleghi già in servizio. Possono esserci diverse opzioni utilizzabili affinché possano essere risolti tutti i problemi in campo.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)
Con i più cordiali saluti

 

                                                                                                                                                                                                                                                                              IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni 

ENTRATE – Valutazione personale – Piano attività – Richiesta di intervento

AGENZIA DELLE ENTRATE

VALUTAZIONE PERSONALE – OBIETTIVI – PIANO ATTIVITA’ 

RICHIESTA DI INTERVENTO

Al Capo Divisione Risorse

                                                                                                          dott. Antonio Dorrello

                                                                                                          Alla Direttrice del Personale

                                                                                                          dott. Laura Caggegi

 Oggetto: Sistema di Valutazione del Personale – Attribuzione obiettivi. Piano delle attività 2022.Richiesta di intervento.

 

Egregi Direttori

questo Coordinamento riceve dalla periferia sollecitazioni in merito all’assegnazione ai colleghi di obiettivi annuali nei termini perentori di pochi giorni.

L’introduzione “sperimentale” di un Modello di Valutazione del Personale, a sensi delle disposizioni di Legge e di CCNL, di cui al verbale di confronto del 1.12.2021, quale strumento di crescita professionale di tutti i colleghi e della capacità organizzativa dell’intera struttura, prevede diversi passaggi, anche di carattere formativo per un buon numero di colleghi direttamente coinvolti nel processo, nonché una “strutturazione” del processo medesimo.

Alla base di tutto ciò una “globale” condivisione “attraverso iniziative di comunicazione e di formazione con tutti gli attori coinvolti al fine di favorire la diffusione di una corretta cultura della valutazione quale strumento integrato di gestione delle risorse umane”.

Naturalmente grande importanza agli obiettivi di gruppo, da delinearsi in fase successiva su correlati specifici obiettivi individuali.

A parere dello Scrivente, il processo comunicativo “diffuso” a tutto il personale non è stato significativamente realizzato mentre, nel contempo, si procede all’assegnazione dei “budget” 2022 in assenza di informativa alle OO.SS. nazionali circa gli obiettivi del Piano delle attività 2022.

Oltretutto, su questo secondo aspetto, pervengono segnalazione di disallineamenti, qualitativi e quantitativi, rispetto alle risorse umane disponibili nelle diverse sedi.

In molte realtà territoriali la riduzione del personale rispetto a periodi precedenti è ben superiore al 25%, con punte anche nettamente superiori e di ciò non si può non tenere conto nell’attribuzione degli obiettivi.

Per quanto sopra, la CONFSAL – UNSA segnala queste due strategiche incongruenze che potrebbero avere “pesanti” risvolti negativi su tutto il personale e sulla complessiva attività dell’Agenzia chiedendo una convocazione in merito agli obiettivi del Piano 2022, nonché la massima vigilanza e la massima informazione possibile sull’istituendo processo di valutazione per tutto il personale in servizio.

Cordiali saluti.

Roma, 23 febbraio 2022

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni