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ADM – Riunione del 27 ottobre 2021

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

 RIUNIONE DEL 27 OTTOBRE 2021 

CCNI, Sviluppi economici, Fondo risorse decentrate dell’anno 2018 e 2019, Mobilità volontaria nazionale

Ieri, 27 ottobre 2021, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per affrontare diverse e gravose problematiche in essere. La discussione si è aperta, su input di parte sindacale, sul tema dei rientri in presenza per i quali, in vista del 1° novembre p.v., la maggior parte degli uffici sta procedendo in modo non uniforme e senza affrontare positivamente le varie situazioni dei Lavoratori. È stato rappresentato alla DC Personale, che sarebbe stato opportuno diramare indicazioni omogenee su tutto il territorio nazionale; la medesima ha risposto di non aver disposto nel senso richiesto, in mancanza delle “linee guida” governative in merito. È stato ribadito che il rientro in presenza in ufficio rappresenta la modalità prevalente della prestazione lavorativa ma non esclusiva del personale e che, al di là della salvaguardia dei “fragili” fino al 31.12.2021, il D.M. dell’8 ottobre 2021 prevede, a determinate condizionalità, il lavoro agile e quindi si potrebbe benissimo procedere a dare ai Colleghi interessati (da es. caregiver, genitorialità, difficoltà trasporti, ecc.) una risposta alle loro attese. È stato sottolineato, inoltre, che il ritorno massivo negli uffici deve essere legato a tutte le condizioni di sicurezza, tenendo presente che all’attualità il periodo di emergenza giunge fino al 31.12.2021, salvo ulteriori deprecabili sviluppi, e spesso negli uffici mancano gli spazi necessari per il distanziamento. La discussione sull’argomento si è conclusa con l’intesa che ci si incontrerà sull’argomento la settimana prossima.

Il confronto è proseguito con la sottoscrizione definitiva del Fondo Risorse Decentrate dell’anno 2018 e 2019, che a seguito di indicazioni degli Organi di Controllo ha subito dei piccoli aggiustamenti tecnici, senza comunque emendare i punti qualificanti delle precedenti

versioni. Detti accordi destinano rispettivamente alla contrattazione integrativa di sede territoriale dell’Agenzia la somma di €. 4.800.000 per il budget di sede ed € 1.800.000 per la performance individuale per l’anno 2018 mentre per l’anno 2019 la somma di € 4.000.000 per il budget di sede e € 1.800.000 per la performance individuale. È stato affermato dall’Amministrazione che nel mese di novembre si dovrebbe procedere al pagamento della performance individuale anno 2018 con un valore medio lordo pro-capite di 170/180 euro e performance organizzativa anno 2019 per la quota rimanente di 1.700.000 euro.

Considerata la forte criticità negli uffici per mancanza di Personale, è stata richiesta all’Amministrazione la possibilità di scorrere le graduatorie della mobilità intercompartimentale. In merito l’Amministrazione ha ancora una volta ribadito che al momento intende puntare su nuove assunzioni, ricordando poi che gli arrivi da altre amministrazioni determinano una riduzione della capacità assunzionale dell’Agenzia.

Ulteriore argomento posto in discussione, è stata la mobilità volontaria nazionale, con l’indicazione da parte dell’Amministrazione dei posti in uscita dalle varie Direzioni Territoriali, nonché dei posti in entrata nei vari Uffici dell’Agenzia. È stata ribadita la previsione che il dipendente potrà fare richiesta di trasferimento verso una sola sede, ubicata in una Struttura di vertice diversa da quella di organica appartenenza. L’Amministrazione ha indicato le varie tappe e scadenze per la procedura di specie: le domande dovranno essere presentate entro il 20.12.2021 e il procedimento si ultimerà entro il 20.06.2022, con possibilità di prorogare il trasferimento di 6 mesi ricorrendone le condizioni (max 20.12.2022).

La nostra Delegazione ha chiesto all’Amministrazione chiarimenti circa la stabilizzazione del personale a vario titolo distaccato, situazione che nel passato era propedeutica alla mobilità. L’Amministrazione su tale punto si è impegnata per un successivo incontro al fine di valutare le modalità di tali stabilizzazioni e comunque verosimilmente prima delle acquisizioni conseguenti alle procedure in corso per il reclutamento di nuovo personale.

Successivamente si è passati ad esaminare la proposta di un accordo programmatico sugli sviluppi economici, che ha subito accesso una animata discussione sia sulla tempistica proposta (2022-2024- 2026) e sia per gli importi previsti che non risultano, a giudizio della nostra sigla sindacale, in linea con il numero dei possibili destinatari e inoltre, anche a causa delle previsioni riferibili al nuovo CCNL in trattazione, che per le analoghe procedure sembrerebbe prevedere “differenziali stipendiali” diversi da quelli attuali. La nostra Delegazione si è espressa negativamente sui tempi proposti (2022/2026), in considerazione anche del fatto che per il 2021 l’Amministrazione ha ritenuto di privilegiare la “produttività di ufficio” anziché un passaggio di fascia e pertanto una intesa sulle progressioni dovrà prendere in considerazione le annualità 2022/2024 appostando per tali annualità la maggior parte di risorse possibili, fisse e ricorrenti, anche in relazione all’auspicato e promesso superamento dei “tetti” del salario accessorio ma anche in funzione delle risorse economiche rivenienti dalla mobilitazione ante Covid del personale e dalle ulteriori risorse per il triennio 2020/2022. L’Amministrazione, preso atto delle varie richieste del tavolo sindacale, ha ritenuto opportuno un approfondimento sull’argomento. La medesima ha, comunque, espresso l’impegno, dopo la firma del nuovo CCNL/FC, di convocare tempestivamente un incontro per definire le procedure degli sviluppi economici.

Ulteriore argomento ha riguardato il CCNI (ultima riunione sull’argomento gennaio 2022) con alcune specificazioni, da parte dell’Amministrazione, di alcune proposte inerenti al sistema indennitario ovvero la possibile nuova classificazione di porti e aeroporti che influiscono sull’indennità di confine. La nostra Delegazione si è espressa per maggiori e necessari approfondimenti sull’argomento, cosa condivisa quasi unanimemente dal tavolo sindacale, e con l’intesa di far pervenire all’Amministrazione, prima del nuovo incontro sull’argomento, delle proposte in merito e anche su altri punti del contratto che meritano una più specifica delineazione.

L’Amministrazione ha preso atto di quanto rappresentato dalle OO.SS. e ha chiuso l’incontro riservandosi di valutare quanto manifestato nonché impegnandosi, compatibilmente alle criticità del periodo, a programmare opportune convocazioni sulle tematiche non definite oggetto dell’incontro.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Califano, Damiano, Paduano)

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

UNSA – Consesso Riccione 2021 – Intervento del Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali

                         

Una Valutazione del Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali

CONVENTION UNSA – RICCIONE, 19-20 e 21 ottobre 2021

RELAZIONE SULL’ECONOMIA NON OSSERVATA ED EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA DEL 2021 COLLEGATA ALLA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF 

  • Ammontare complessivo del “tax gap”, fiscale e contributivo, poco meno di 103 M €
  • Riduzione del “tax gap” 2018 circa 5,3 M € (2018)
  • Riduzione della propensione al “gap” 1,7%
  • Valore aggiunto generato da economia sommersa attestato su 189,0 M € con incidenza del PIL pari al 10,7%
  • Rapporto debito/pil 154,0% stimato (banda 154,0%-155,0%) – Deficit 9,0% stimato (banda 9,0%-10,5%)
  • Debito complessivo € 2.734 miliardi ad agosto 2021 (come rilevato a ottobre)

AGENZIE FISCALI

Il momento della svolta

I prossimi mesi saranno decisivi per il nostro Paese: con un rapporto debito/pil tra il 150-160%, dopo la nota al DEF stimato al 154,0% se non si realizzerà una robusta crescita economica andremo a sbattere, con tutte le conseguenze negative.

Per evitare questo evento nefasto abbiamo una sola opzione: prendere le giuste decisioni macroeconomiche e microeconomiche. Compito di una politica attenta e con un alto profilo.

Ma in questo ambito sarà essenziale la complessiva riforma del Sistema Fiscale, da approvare e far partire il più presto possibile, dopo la delega ottenuta. Vi sono 18 mesi per la sua realizzazione quindi tempo utile fino alla fine della legislatura.

Riforma che deve avere l’obiettivo di una riduzione permanente del carico fiscale, capace, quindi, di avere effetti sulla domanda nonché di stimolo sull’offerta di lavoro.

Riforma che deve cancellare la profonda inefficienza del nostro sistema, con interventi sull’IRPEF, sull’IVA e sull’IRAP.

Sull’IRPEF, perché, come evidenziato da uno studio della Banca d’Italia, nel decile di reddito lordo annuo intorno ai € 20.000 l’aliquota marginale effettiva staziona stabilmente sopra al 40%. Se aumentare l’offerta di lavoro comporta questi livelli di imposizione fiscale, è letteralmente impossibile generale crescita.

L’aliquota marginale effettiva è l’incremento unitario del reddito lordo assorbito dal sistema delle imposte, dei contributi sociali e dei trasferimenti assistenziali.

Va abbattuto lo scalone (dal 27,0% al 38,0% nell’intervallo 27.000 € – 38.000 €) e vanno complessivamente riviste le attuali cinque aliquote con possibile

Semplificazione (23%-27%-38%-41%-43% // 0-15Mila 23% con 0 fino a € 8.174,00 // 15.001€-28.000€ 27% // 28.001€ -55.000€ 38% // 55.001€-75.000€ 41% // oltre € 75.000 43%).

Sull’IVA, perché in questo momento abbiamo quattro scaglioni (4%-5%-10%- 22%) ed invece sarebbe opportuno superare questa eterogeneità e probabilmente semplificare, con lo scopo di scoraggiare pratiche elusive. Sull’IRAP (imposta regionale attività produttive), che è una imposta che ha come base imponibile i fattori produttivi, ovvero una imposta per definizione anti-crescita. E “ritocco” anche per l’IRES (imposta sulle società oggi al 24%) in combinata con l’IRAP, magari attraverso una adeguata fusione e relativa rideterminazione.

La riforma fiscale deve abbattere le spaventose disuguaglianze di trattamento per i redditi delle persone fisiche, che hanno allontanato il sistema dall’equità. Deve essere favorito il reddito da lavoro.

Attualmente una proliferazione di regimi sostitutivi, l’incredibile giunga delle “tax expenditures”, la sperequazione tra le diverse fonti di reddito (autonomo, dipendente – pensioni -). Basti pensare che sulle “tax expenditures” ovvero l’insieme di agevolazioni fiscali – dalle detrazioni e deduzioni classiche – crediti d’imposta – aliquote ridotte, vedi iva ridotta – cedolare secca, dovremmo avere oltre 600 misure diverse (636 di cui 466 erariali – 170 tributi locali) con minori entrate stimate per oltre € 75,0 miliardi. Sicuramente necessaria una concreta rivisitazione•

Quindi nei prossimi mesi l’Autorità politica, grazie alla delega fiscale, dovrà lavorare e ribadisco DOVRA’ LAVORARE su una profonda ed organica revisione del sistema fiscale che deve basarsi su una massiccia semplificazione nella struttura dell’IRPEF (appunto nelle aliquote, negli scaglioni, e nelle “tax expenditures” ovvero sconti fiscali), negli adempimenti per lavoratori autonomi e professionisti, nelle aliquote IVA, nell’abbattimento del “cuneo fiscale”.

Inoltre, regole certe, con codici unici/codice unico, nonché – finalmente – una razionale revisione del sistema catastale, e questo indipendentemente dal suo impatto tributario, come strumento moderno, efficiente e funzionale di compendio e gestione degli immobili e dei terreni, prima di qualsiasi scelta di merito sulla relativa tassazione. Il tutto in termini di lotta all’evasione che, se resa strutturale e permanente, ha, evidentemente, l’obiettivo del recupero delle risorse necessarie a finanziare la riforma nel medio termine e produrre una significativa riduzione della pressione fiscale.

Partendo da una quota di risorse correlate con la manovra di bilancio, che possono essere immediatamente utilizzate per lo sprint iniziale.

Il sistema fiscale che si dovrà “costruire” deve diventare comprensibile, trasparente, digitale ed “accountable”.

Se la tassazione è alla base del contratto sociale (no taxation without representation – niente tasse se non si possono eleggere i propri rappresentanti), allora bisogna ridurre il carico fiscale sul lavoro perché il lavoro deve essere rimesso al centro della rappresentanza, concentrando i benefici sui redditi medio-bassi (quindi rafforzare/ribaltare il concetto paghiamo le tasse vogliamo essere rappresentati). Un modo per rafforzare il contratto sociale.

L’introduzione di un minimo esente nella tassazione dei redditi delle persone fisiche, anziché l’attuale No Tax Irpef fino a 8.174,0 € nello scaglione del 23,0% aiuterebbe la progressività del sistema senza moltiplicare le aliquote: un minimo esente quale quota di reddito necessaria per la sopravvivenza.

Ulteriormente, i contribuenti non devono essere lasciati soli di fronte agli adempimenti perché, altrimenti, si crea disparità di trattamento (tra chi può utilizzare esperti e che deve fare da sé).

Il Fisco deve essere informatizzato al massimo grado possibile ed essere all’avanguardia della Pubblica Amministrazione. Bisogna ancora fare un “pezzo” di strada.

Per questo motivo deve continuare ad accrescere il suo ruolo anche di fornitore di servizi, oltre al fondamentale compito di controllo, contrasto e “compliance”.

Il tutto in un quadro in cui il fisco non sia “sovraordinato” ma “equi ordinato” al cittadino: in una società democratica l’obbligazione tributaria nasce dal contradditorio, dal dialogo, dalla partecipazione solidale al bene comune, non all’ordine autoritativo. Solo così si rispetta un principio di uguaglianza di fronte al fisco.

Ma per raggiungere tutto ciò, l’Amministrazione Finanziaria dovrà continuare ad essere messa nelle condizioni di lavorare al meglio.

Da qui la necessità oserei dire l’obbligo per la Politica di “accendere” i riflettori sulle Agenzie Fiscali.

Non ci vuole la “sfera di cristallo”, basta seguire i suggerimenti e le raccomandazioni di primari organismi internazionali, in particolare OCSE e FMI, che già negli anni scorsi hanno esaminato il sistema ed evidenziato distorsioni e necessità di correttivi.

L’autonomia delle Agenzie va rafforzata, sia sull’aspetto economico-finanziario sia sull’aspetto della gestione delle risorse umane, sia in termini organizzativi.

Va salvaguardata al meglio la loro operatività, quale fondamentale “ganglo” vitale dell’intero Sistema Paese, rafforzando gli organici, investendo, ulteriormente, in mezzi tecnologici ed informatici, consolidando compiti e funzioni in tutti campi, dalla tutela e sicurezza dei traffici di persone e di merci alla “tax compliance” ed al controllo fiscale.

Per noi senza interventi legislativi in questa direzione nessuna riforma fiscale sarà possibile e senza riforma fiscale credo che nessun progetto di rinascita del nostro Paese potrà vedere la luce.

Perderemmo una grande occasione, forse l’ultima, per rimanere nel novero dei Paesi all’avanguardia nell’economia, nella cultura, nell’industria, in modo da poter dire ancora la nostra nella geopolitica mondiale.

La riforma viene chiesta dalla UE come riforma di “accompagno” ma non abilitante ovvero non indispensabile per realizzare il PNRR, ma ha soprattutto un valore politico in termini di credibilità del Paese nel rispetto degli impegni assunti e, quindi, dovrebbe essere spinta da tutte le forze di buone volontà.

Chiudo con il riferimento all’importante Patto sul Lavoro Pubblico firmato dalla CONFSAL, i cui elementi chiave sono fondamentali per il progetto di riforma della PA e che, pertanto, devono essere resi effettivamente esigibili, e dai lavori in ARAN sul rinnovo del CCNL – Funzioni Centrali.

Il nostro “pensiero” come Coordinamento Agenzie Fiscali è noto, ed è stato formalizzato alla Segreteria della Federazione.

Lo consideriamo un “brogliaccio” da tenere a riferimento man mano che norme di legge e regole contrattuali vengono alla luce.

Il combinato disposto delle nuove norme di legge e delle nuove regole contrattuali, sia chiaro, è la precondizione per poter svolgere efficacemente il nostro lavoro di rappresentanza, contribuendo alla crescita economica e professionale dei colleghi in servizio, tutelando i loro diritti soggettivi e collettivi nonché le loro aspettative ed i diritti quesiti.

Vanno salvaguardati e tutelati i percorsi già effettuati, giuridici ed economici, e vanno valorizzate tutte le esperienze professionali (passate, presenti e future), delineando percorsi di carriera e sbocchi nelle più elevate aree.

La PA non deve essere considerato un costo bensì un investimento per il sistema Paese.

Va rimesso il lavoratore al centro dell’attenzione e va ripristinata la centralità del sistema delle relazioni sindacali, come nelle migliori democrazie europee.

I nostri “padri costituenti” avevano ed hanno previsto tutto (lavoro – partecipazione all’impresa – riserva di legge a favore delle parti sociali – contratti ecc..).

Va solo data attuazione ai lungimiranti principi costituzionali ancora “sterilizzati” e scusate se è poco (soprattutto perché alla sterilizzazione ha contribuito colui che oggi vuole riformare l’apparato).

Buon lavoro a tutti.

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI CONFSAL-UNSA

Valentino Sempreboni

 

 

ENTRATE – Riorganizzazione Settore Contrasto illeciti – Nota alla Direttrice del Personale

AGENZIA DELLE ENTRATE

Riorganizzazione Settore Contrasto illeciti – Nota alla Direttrice del Personale

Alla Direttrice del Personale
Dott.ssa Laura Caggegi

OGGETTO: Riorganizzazione Settore Contrasto illeciti. Politiche del personale.

Durante la prima settimana di ottobre i funzionari in servizio presso la Direzione Centrale Settore Contrasti Illeciti sono stati raggiunti da una “e-mail” del proprio Ufficio, che li invitava a manifestare l’eventuale contrarietà ad essere organicamente trasferiti al Settore de quo. È noto, infatti, che i funzionari che lavorano per il Settore Contrasti Illeciti sono organicamente assegnati alle rispettive Direzioni Regionali di provenienza ma distaccati presso il Settore Contrasti Illeciti. Tale formula ha garantito ai lavoratori di essere assegnati agli uffici nelle cui circoscrizioni hanno stabilito il centro dei propri interessi personali e familiari e, contestualmente, alla DC Contrasti Illeciti di disporre, sebbene in distacco, di un adeguato numero di funzionari altamente specializzato.
Sebbene l’Agenzia abbia proceduto ad una ennesima riorganizzazione interna degli Uffici, non emerge alcuna esigenza funzionale per la quale occorra trasferire organicamente centinaia di dipendenti della struttura dalla propria regione ad un ufficio Centrale, pertanto ubicato a Roma. Una riorganizzazione, in quanto tale, ha lo scopo di migliorare l’efficienza della Struttura e l’efficacia della propria azione che non sono intaccate dalla condizione di distacco in essere.
Al contrario un trasferimento attuato formalmente su base volontaria, ma di fatto “forzoso” in quanto obbligherebbe i recedenti a lasciare l’attività in cui hanno investito anni di studio e di impegno professionale, produrrebbe una mortificazione e demotivazione indotte dalla sensazione di insicurezza derivante dalla possibilità anche solo potenziale di essere allontanati dai luoghi di residenza in cui risiedono i propri familiari.
Il massiccio numero di risposte negative ricevute alla “e-mail” di cui sopra, con le quali i destinatari hanno manifestato contrarietà all’assegnazione organica al Settore, testimonia tutta la preoccupazione dei lavoratori implicati ed è un monito per il Datore di lavoro.
CONFSAL-UNSA intercetta da giorni il grave disagio dei funzionari e, per i motivi esposti, chiede che ai colleghi interessati venga confermata l’attuale posizione di organica appartenenza alle regioni di provenienza, prorogando la posizione di distacco presso il Settore Contrati Illeciti.
La soluzione da noi proposta, allo stato, è l’unica in grado di garantire la salvaguardia dell’elevata professionalità dei funzionari coinvolti che unitamente alle migliori condizioni di benessere psico-fisico è foriera di ulteriori elevate performance, che peraltro questi “distaccati” non hanno mai lesinato al proprio datore di lavoro.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 22 ottobre 2021

 

ENTRATE – Incontro del 18 ottobre 2021 – Tra il dire e il fare c’è di mezzo…il mare!

AGENZIA DELLE ENTRATE

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo…. il mare!

Nell’incontro del 18.10.2021 abbiamo affrontato con la Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate dott.ssa Caggegi il tema del DPCM 23 settembre 2021 e D.M. 8 ottobre 2021 “Disposizioni in materia di modalità ordinaria per lo svolgimento del lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni”.

Fermo restando che si attendono le linee guida previste dalle disposizioni citate e questo anche in relazione alla già convocata riunione delle OO.SS. da parte del Ministro Brunetta a fine settimana, la Parte Pubblica ha ribadito nell’incontro, dopo le nostre sollecitazioni, che tutti gli accordi sottoscritti e relativi protocolli di sicurezza risultano perfettamente validi anzi, lì dove necessario, gli stessi protocolli di sicurezza andranno rafforzati quale contributo sostanziale all’uscita dall’emergenza sanitaria.

Naturalmente altro aspetto riguarda lo “smart working” ordinario, che se da un lato attende le regole contrattuali di primo livello dall’altro chiama tutto il “tavolo” a fare uno sforzo affinché l’esperienza di questi mesi sia fattore di valorizzazione per il bilanciamento vita sociale – lavoro.

Nonostante la “sedimentazione” di norme che si susseguono con una certa frequenza da diverso tempo (ma non potrebbe essere diversamente vista l’evoluzione della problematica), la CONFSAL – UNSA, così come tutte le altre sigle, ritiene la tutela della sicurezza dei lavoratori un diritto fondamentale sempre “esigibile”, tutela che necessariamente contrasta con il rientro cosiddetto “massivo”, preteso da qualche “datore di lavoro” che pensa di essere isola a sé stante.

In ragione di ciò, a prescindere dalla indubbia salvaguardia dei “fragili” e dei “fragili indiretti”, la cui definizione è rinvenibile nell’accordo sulla sicurezza del 30 aprile 2020 al punto 5, un allargamento della platea dei colleghi in presenza dovrà, necessariamente, tenere conto delle particolari condizioni di sicurezza.

Pertanto, la CONFSAL – UNSA ha chiesto che a fronte degli accordi in vigore, nonché dei protocolli di sicurezza in essere che obiettivamente potrebbero essere rafforzati proprio a difesa del percorso virtuoso che il Paese ha affrontato e continua ad affrontare per la definitiva uscita dalla pandemia, vi sia un indirizzo preciso ed univoco, senza possibilità di “scantonamento” o “fughe in avanti”.

Ad esito dell’incontro con il Ministro Brunetta verificheremo le ulteriori disposizioni generali da applicarsi fermo restando, come ribadito al tavolo, che pur in presenza di un imperativo “prevalenza del lavoro in presenza ovvero l’attività in presenza quale attività ordinaria” dovrà da subito verificarsi che gli elementi di opportunità e di condizionalità già presenti nel Decreto da un lato, possano aiutare a gestire il periodo transitorio e dall’altro, gettare le basi per un nuovo modello organizzativo moderno e all’avanguardia.

Oltre all’accordo del 30.04.2020, la previsione di un tetto del 50% della prestazione in modalità agile nel protocollo sullo “smart working” del 17.09.2020 (pur nato con una “ratio” diversa), come condiviso questa sera dalla Parte Pubblica, può essere il punto di riferimento per un rientro ordinato, ma l’importante è che tutte le misure siano utilizzabili per il raggiungimento dell’obiettivo (dalla rotazione alle fasce di flessibilità).

Questo obiettivo, nell’ambito della miglior resa possibile dei servizi all’utenza nonché di tutte le altre attività istituzionali, deve essere nelle corde di tutti, con un protocollo nazionale che possa e debba essere elemento di chiarezza per tutta la struttura, impedendo errate interpretazioni delle note/linee di indirizzo (vedi le ultime vicende) e carenze, a qualsiasi livello, nel sistema relazionale che possano impedire, nei fatti, la copertura dell’ultimo “miglio” di un percorso che il “tavolo” ha reso virtuoso ed efficace. La Direttrice Caggegi, al fine di dare opportuna risposta alla richiesta unitaria di uniformare i comportamenti dei datori di lavoro, ha dichiarato di voler procedere con immediatezza alla stesura di un documento, da condividere con le OO.SS., atto a regolamentare gli aspetti pratici del rientro.

SETTORE CONTRASTI ILLECITI

La CONFSAL-UNSA, insieme alle altre Sigle, ha rappresentato la forte preoccupazione dei lavoratori impiegati nelle attività di cui all’oggetto. Il tentativo di trasferire organicamente i colleghi che lavorano per il Settore in posizione di distacco, provocherebbe un trasferimento di massa presso una nuova sede organica di appartenenza. UNSA ha chiesto che le rassicurazioni in merito alla garanzia di permanenza nella sede attuale di servizio siano puntualizzate. Sarebbero, inoltre, diverse le implicazioni negative di questa “mobilità coatta” relativamente alla possibilità di partecipare ad interpelli, a mobilità, ecc… La Direttrice ha mostrato di comprendere le criticità rappresentate e si è impegnata a redigere insieme alle OO.SS. un verbale che disciplini le “prerogative” dei lavoratori coinvolti da questa riorganizzazione.

PASSAGGI TRA LE AREE

Su sollecitazione delle OO.SS. la Direttrice ha dichiarato che entro domani fornirà opportuna risposta in merito alla tipologia di test a cui dovranno partecipare i colleghi impiegati nel COP. Entro un mese l’Agenzia stima di poter fissare la data degli scritti e pubblicare le dispense utili alla preparazione.

NUOVO MODELLO DI EROGAZIONE DEI SERVIZI

In merito alla discussione aperta sul tavolo sindacale, la dott. Caggegi ha rappresentato che il rientro del personale stabilito dai recenti Decreti impone una riflessione più ampia sulla erogazione dei servizi da remoto. Non appena gli uffici preposti avranno valutato la nuova situazione si avvierà il tavolo di confronto.

CONCORSI

In merito alle date di esperimento delle prove, la Direttrice ha dichiarato che la fissazione del calendario è stimata per novembre. Le prove scritte si potranno tenere a cavallo della fine dell’anno per un inserimento dei tirocinanti intorno al mese di febbraio.

La Delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 18 ottobre 2021

 

ADM – Riunione del 14 ottobre 2021

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

 RIUNIONE DEL 14 OTTOBRE 2021 

Si è svolto oggi il previsto incontro tra la Direzione Centrale del Personale ADM e le Organizzazioni Sindacali Nazionali.

In premessa, il Dott. Flore ha comunicato che venerdì prossimo 22 ottobre sarà convocato un altro incontro sindacale per discutere di argomenti molto sentiti dal Personale:

  • Contratto Collettivo Nazionale Integrativo;
  • Mobilità Nazionale Volontaria (individuazione delle unità di Personale che possono fruirne);
  • Accordo programmatico sui passaggi di fascia all’interno delle aree.

Alla richiesta di prevedere anche un confronto sul sistema di valutazione, di cui all’intesa del marzo 2020 e che dovrebbe andare in vigore per il 2022, l’Amministrazione ha ricordato che è necessario trasmettere al più presto il documento all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) per la definitiva certificazione, poiché diversamente scatterebbe la proroga del sistema attuale.

La Delegazione CONFSAL-UNSA ha voluto ribadire che oggetto della valutazione deve restare la professionalità del lavoratore e non una valutazione “comportamentale” e che, pertanto, a regime sia prevista una applicazione dello stesso con il necessario discernimento: nel concordare sulla necessità dell’invio del nuovo sistema all’OIV non ha potuto sottacere le criticità registrate per le valutazioni 2017, 2018 e 2019.

Il Dott. Flore ha annunciato, poi, l’avvenuta certificazione da parte degli Organi di Controllo delle somme residue in conto anni 2018-2019, il cui pagamento si dovrebbe realizzare entro dicembre.

Quanto al Fondo 2020 è stato raccomandato, sempre dagli Organi di Controllo, un impegno globale delle somme evitando accordi stralcio. Tale indirizzo non risulta, tuttavia, corrispondente alle situazioni del salario accessorio che da una parte vede ritardi nell’attribuzione delle somme dell’ex comma 165 mentre dall’altra con tali somme si devono pagare indennità quali, ad esempio, le turnazioni che non possono certo essere erogate magari dopo due anni.

In merito all’oggetto dell’incontro è stato letto il contenuto di una CAD, che si allega, e che è il risultato di una sintesi, con alcune puntualizzazioni, dei recenti provvedimenti governativi in materia di controllo sul green pass e rientro in presenza.

La nostra Delegazione ha fatto presente che il rientro in presenza negli uffici deve avvenire “in sicurezza”, mantenendo a tal fine tutte gli accorgimenti necessari -come dai relativi protocolli e intese- nonché mediante il riscontro degli spazi necessari al Personale in rientro.

Il rientro deve, poi, avvenire per gradi a decorrere dal 15 ottobre e sino alla fine del mese (come anche da approvazione della Conferenza Unificata – Regioni, Province, Comuni).

La Delegazione CONFSAL-UNSA ha ribadito l’importanza di valorizzare, nelle more del CCNL in fase di trattazione, l’utilizzo dello smartworking come modalità non più ordinaria ma comunque alternativa che consente, nell’attuale fase di transizione, di conciliare vita e lavoro nonché particolari situazioni di difficoltà dei Lavoratori. I nuovi provvedimenti hanno inteso, infatti, superare lo smartworking come sistema ordinario di espletamento della prestazione lavorativa in fase di emergenza pandemica e ne hanno ammesso la fruibilità non solo per i Lavoratori fragili ma anche per gli altri dipendenti alle “condizionalità” previste, all’attualità, dal decreto Brunetta.

Per quanto riguarda i controlli del green pass le previsioni della CAD ricalcano quelle normative disponendo che possano essere effettuati prima dell’entrata negli uffici o a campione negli uffici ma nella mattinata. Per evitare affollamenti sono stati mantenuti gli attuali orari di flessibilità (8-11:30, 20).

La nostra Delegazione ha evidenziato la necessità di procedere ad una precisa individuazione di coloro che dovranno procedere ai controlli e a fornir loro, nelle more di eventuali sistemi automatici di controllo, un necessario device, ad esempio un tablet.

La Delegazione CONFSAL-UNSA, infine, ha ulteriormente sensibilizzato il Direttore Centrale del Personale in ordine allo scorrimento della graduatoria, di recente approvazione, relativa ai c.d. passaggi verticali dalla seconda alla terza area.

Ha ricordato che i colleghi idonei non vincitori, poco più di 150, hanno sostenuto una selezione pubblica impegnativa, peraltro in piena pandemia, e con ciò dimostrando, nei fatti, impegno e professionalità necessari allo svolgimento di funzioni più elevate. Il Direttore ha assicurato il suo impegno.

La Delegazione CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, De Blasi)   

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

ENTRATE – Riunione del 6 e 7 ottobre 2021 – Il clima pesante non aiuta a sciogliere i nodi…

AGENZIA DELLE ENTRATE

IL CLIMA “PESANTE” NON AIUTA A SCIOGLIERE I NODI

 RISTORI, GREEN PASS, CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE, MOBILITÀ, CONTRASTO AGLI ILLECITI 

Nella prima parte dell’incontro del 6 ottobre, si è proceduto alla sottoscrizione dell’accordo sui cosiddetti “Ristori”. Come noto, attraverso una fruttuosa interlocuzione con il Dipartimento delle Funzione Pubblica, la Direzione dell’Agenzia, su forte sollecitazione delle OO.SS., è riuscita ad ottenere la certificazione dell’ipotesi di ripartizione dei fondi in termini sostanzialmente analoghi a quelli contenuti nell’accordo del 16 luglio 2021.

Pertanto, si potrà procedere alla liquidazione della somma di 22,3 milioni di euro circa nei confronti di quanti, nel 2020, hanno svolto attività lavorativa in modalità agile senza percepire buono pasto o indennità per lavoro straordinario.

Sono in corso le elaborazioni contabili che, laddove terminassero celermente, potrebbero consentire l’erogazione delle somme sul cedolino di novembre 2021.

Rammentiamo che con il Fondo 2020 apprezzeremo la prestazione in presenza dei colleghi che a diverso titolo hanno “presidiato” gli uffici per le attività indifferibili nel corso della pandemia, come da accordo di programma sottoscritto nella stessa giornata del 16 luglio.

  •  GREEN PASS

Nella riunione del giorno 6 ottobre, la Direttrice Centrale dott.ssa Caggegi ha illustrato l’informativa “Green Pass” inviata alle Sigle il primo ottobre.

Le OO.SS, pur consapevoli che le nuove modalità di accesso agli uffici sono regolamentate per legge, hanno posto l’attenzione sulle ricadute che l’attuazione della norma potrebbe avere sul personale.

Nello specifico è stato precisato che il profilo dei dipendenti dell’Agenzia non contempla la mansione di rilevatore anche in merito alle attività conseguenti eventuali accessi in assenza di green pass.

L’obiettivo nostro e di tutte le OO.SS., visto l’argomento riguardante la “Sicurezza sul Lavoro”, era quello di far convergere le prescrizioni in un protocollo specifico sul “Green Pass” ovvero un verbale che potesse fornire delle indicazioni uniformi sull’intero territorio nazionale, anche alla luce dello schema di DPCM e relativo allegato tecnico in corso di approvazione.

La stessa Direttrice riconvocava con urgenza il tavolo al giorno successivo, 7 ottobre, al fine di condividere con le OO.SS. un documento di indirizzo.

Ma la notte non ha portato consiglio, anzi ha determinato una inversione di valutazione da parte dell’Agenzia atteso che nella prima mattinata vi è stata la riunione di tutti i direttori regionali ai quali è stato fornito un indirizzo operativo che non teneva più a base gli argomenti dell’informativa, ma una bozza di DPCM in circolazione sulle chat degli addetti ai lavori da qualche giorno.

Ci vediamo, nostro malgrado, costretti a stigmatizzare il comportamento di parte pubblica che, modificando i propri intendimenti rispetto a quelli veicolati alle OO.SS. a mezzo dell‘informativa del 1 ottobre, ha proceduto a comunicare ai Datori di lavoro indirizzi operativi nuovi e non partecipati alle Sigle. A nostro avviso l’introduzione del Green Pass, sebbene introdotto dalla Legge e non in discussione tra le Parti, avrebbe potuto essere oggetto di un protocollo che, con il contributo delle Parti Sociali, avrebbe approfondito e risolto una serie di criticità nell’attuazione.

Ci stupisce la chiusura di Parte Pubblica perché sulla complessiva materia le parti negoziali hanno espresso, nel corso dell’intera pandemia, una qualificata e ben articolata posizione che ha prodotto risultati estremamente positivi per tutti.

La posizione assunta dalla Direzione del Personale non è un buon viatico per i prossimi passaggi, vedi le previsioni del Decreto Brunetta in corso di emanazione, che richiedono il massimo ascolto ed un approccio il più possibile di ampia condivisione.

Siamo quindi fortemente preoccupati per gli sviluppi relazionali futuri (e richiamiamo in questa sede le precedenti note formulate).

 Dalla discussione del primo giorno erano pure emersi una serie di elementi condivisi del tipo:

  • Il green pass è un ulteriore presidio di sicurezza che si aggiunge ai protocolli in essere e non li sostituisce;
  • l’Agenzia sta “approntando” una modalità di controllo completamente automatizzata ma, nelle more di una implementazione dei software, si rende necessario il controllo manuale attraverso “smartphone” (o altri strumenti idonei);
  • Per tutti gli uffici sono in corso di distribuzione gli “smartphone”;
  • I controlli manuali dovranno essere delegati con atto formalizzato, prioritariamente, alle società di vigilanza laddove presenti; in secondo luogo si potranno siglare accordi con le associazioni di volontariato disponibili. Solo in subordine il datore dovrà fare riferimento alle figure “incardinate” nella gestione della sicurezza ad iniziare dalle RSPP ed ASPP, soprattutto negli uffici più piccoli;
  • Il controllo potrà essere eseguito “a tappeto” oppure “a campione” ed il campione sarà estratto con software appropriati ad estrazione casuale.
  • Non vi sono implicazioni di “privacy” in quanto il controllo sarà limitato a riscontrare la sussistenza o meno del certificato, senza indagare alcun ulteriore aspetto relativo allo stato di salute.

Inserire in un verbale da diramare agli uffici queste indicazioni avrebbe fornito un indirizzo semplice e chiaro. In assenza del documento auspicato, al contrario, si registrano già attività “caotiche” e “disarticolate”.

Emerge dalle periferie che gli “smartphone” in distribuzione sono pressoché nulli e che i controllori dovranno utilizzare le proprie dotazioni personali, emerge, altresì, che i datori di lavoro lungi dal coinvolgere la cosiddetta “catena della sicurezza” stanno incaricando funzionari di ogni qualifica, adottando indifferentemente procedure a tappeto o a campione senza un metodo di estrazione regolamentato.

Nell’osservare la distanza “siderale” tra le dichiarazioni d’intento della Direttrice Centrale e quanto sta avvenendo oggi negli uffici possiamo solo registrare la non utilità della riunione al tavolo.

  • VALUTAZIONE DEL PERSONALE

All’ordine del giorno della riunione anche la definizione dei criteri per la valutazione del personale delle Aree.

L’Agenzia ha prodotto una bozza aggiornata del sistema di valutazione che si propone di valorizzare anche i contributi forniti dai sindacati.

La CONFSAL – UNSA, nel merito, ha rappresentato che un sistema di valutazione deve porsi come obiettivo la crescita del lavoratore intesa come miglioramento della professionalità e sviluppo delle competenze, oltre che recupero di eventuali “gap” di produttività.

Pertanto, la partecipazione del valutato deve assurgere ad elemento centrale del Sistema in modo che la valutazione non debba essere un elemento finalizzato esclusivamente alla attribuzione del salario accessorio.

Quindi elemento importante la formazione nonché la presenza di meccanismi di “contrappeso” in relazione ai diversi interessi in “gioco”.

Visto il clima della “seconda” sessione, non sono stati fatti passi in avanti. Vedremo nel prosieguo.

  • MOBILITA’

Anche sulla “Mobilità” registriamo il grave immobilismo di Parte Pubblica. Il tema è stato calendarizzato fin dai primi incontri del 2021 ed inserito nel “cronoprogramma” concordato tra le parti quali elemento di discussione prioritario.

Nella riunione di ieri ci è stato comunicato che l’Agenzia non ha intenzione di procedere ad alcun accordo prima del mese di gennaio 2022.

Anche in questo caso le argomentazioni sono apparse di scarsa consistenza: non si potrebbero valutare i contingenti in entrata ed in uscita prima di aver assegnato i vincitori dei concorsi in itinere.

Appare sussistere uno scarso interesse dell’Amministrazione, che, evidentemente, non coglie la strategica importanza di questa leva motivazionale utile per l’Ente e per i suoi risultati prima ancora che per i lavoratori.

  • CONTRASTO AGLI ILLECITI

In una informativa sindacale del 26 luglio 2021 la Direzione Centrale Risorse Umane comunicava, in termini “stringati”, che nel Comitato di gestione del 23 luglio 2021 erano state deliberate alcune modifiche organizzative del Settore Contrasto Illeciti della Divisione Contribuenti e della DC Risorse Umane”.

A seguito della nostra richiesta di acquisire tutti gli opportuni chiarimenti e relativi approfondimenti in merito alle modifiche organizzative accennate, nell’incontro del 30 luglio u.s. la Direttrice del Personale precisava che la modifica organizzativa era stata inviata al Ministro dott. Franco per la relativa autorizzazione, in ragione delle modifiche da apportare al Regolamento dell’Agenzia.

Quindi la stessa Direttrice evidenziava che ulteriori approfondimenti sarebbero stati successivi al “placet” richiesto.

Nel corso della seconda sessione abbiamo appreso, da alcuni colleghi, della trasmissione di una mail al personale interessato in formula di “ricognizione”.

Come Sindacato siamo quindi in attesa di apposito aggiornamento da parte della Direttrice del Personale, in ragione delle profonde implicazioni già sottolineate precedentemente al tavolo e ribadite nell’incontro. (si veda al riguardo anche il nostro comunicato del 30 luglio scorso).

Deve essere salvaguardata l’Alta professionalità di coloro che attendono a tali attività e che le stesse devono continuare ad essere svolte nelle sedi attuali con il personale che deve conservare la propria originaria appartenenza in pianta organica.

  •  ALTRI ARGOMENTI

 Sul “TELELAVORO” a breve diventerà operativa la graduatoria già consolidata e quindi la modalità sarà pienamente operativa.

Sui “PASSAGGI DI AREA” non vi sarà alcun data-base dei quesiti, nonostante la richiesta di tutte le sigle, ma “dispense” disponibili sulla intranet dell’Agenzia.

Sul “NUOVO MODELLO EROGAZIONE SERVIZI” quanto prima vi sarà un incontro con il Direttore centrale.

Sul “LAVORO IN PRESENZA” dal prossimo 15 ottobre, dovrebbe restare tutto immutato. Solo dopo l’emanazione del DM “Brunetta” e delle relative linee guida si parlerà dei rientri e verranno rivisti i protocolli di sicurezza precedentemente sottoscritti.

La Delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 8 ottobre 2021

 

ENTRATE – DM Smartworking – Nota di richiesta urgente convocazione alla Direttrice del Personale

AGENZIA DELLE ENTRATE

DM SMARTWORKING – RICHIESTA URGENTE INCONTRO

Alla Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate

dott.ssa Laura Caggegi

 

Egregia Direttrice,

quale seguito della pregressa nota del Coordinamento del 27.09 u.s. e preso atto della “bozza” di D.M. a firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (di ampia divulgazione) che adegua le misure di organizzazione del lavoro pubblico, in relazione al D.L. n. 127/2021 che ha esteso l’obbligo di certificazione verde COVID -19 (di cui all’informativa sindacale del 1.10.2021), nonché del DPCM del 24.09.2021, adottato ai sensi dell’art. 87, comma 1, del D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27,

la Scrivente Organizzazione Sindacale

CHIEDE

una convocazione, con la tempistica correlata all’importanza della tematica da trattare, affinché possano essere assunte negozialmente le dovute misure sia in merito alla sicurezza e salute dei lavoratori (rif. CCNL, art. 7 comma 6, lettera k) sia in merito alla possibile prestazione lavorativa in modalità agile ovvero alle ulteriori misure idonee a garantire al meglio l’attività in presenza, preso atto degli elementi di opportunità e di condizionalità che saranno presenti nel decreto in questione.

Quanto sopra finalizzato all’individuazione di interventi ed indirizzi omogenei per l’intero territorio nazionale.

Sicuri dell’attenzione si formulano i più cordiali saluti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 3 ottobre 2021

 

ADM – Il poco entusiasmante rito dell’informativa sulla convenzione 2021

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

IL POCO ENTUSIASMANTE RITO

DELL’INFORMATIVA SULLA CONVEZIONE 2021 MEF-ADM

 

Si è svolto, nel tardo pomeriggio del 30 settembre u.s., l’incontro inerente alla Convenzione MEF/ADM per il 2021 con il Dipartimento Fiscale del Mef (presieduto dal dott. Paolo Puglisi in assenza della dott.ssa Lapecorella impossibilitata), l’Agenzia ADM (per la quale ha partecipato inizialmente il dott. Minenna e a seguire il dott. Flore) e le Organizzazioni Sindacali in rappresentanza sia dei Lavoratori che dei Dirigenti.

Il dott. Puglisi ha accennato brevemente ai contenuti della Convenzione che si situa a ridosso dell’esperienza del lungo periodo pandemico. È poi è intervenuto il dott. Minenna che ha velocemente puntualizzato il peculiare periodo di operatività dell’Agenzia la quale sta sostenendo un ampio processo riorganizzativo da effettuarsi anche attraverso modifiche del Regolamento di Amministrazione. Poi ha accennato ad una serie di normative importanti che cambierebbero in parte l’assetto dell’Agenzia, ricordando anche le attività delle società in house di prossima istituzione. Ha fatto riferimento ad un incremento di Personale che sarà anche affiancato da un ambizioso piano logistico per il rafforzamento e l’unificazione di uffici attualmente molto frammentati. Tale cambiamento sarebbe perseguito ai fini dell’efficientamento e della razionalizzazione per dare corpo alle esigenze peculiari che l’Agenzia deve collegare ai suoi Laboratori Chimici, alle esigenze dei depositi reperti, di antifrode e di espletamento delle funzioni di PG.

Sono poi intervenute le OO.SS. con osservazioni puntuali a partire dall’endemico ritardo con cui viene presentata la Convenzione, alle problematiche inerenti alla mancanza di Personale ed esiguità di risorse, alle problematiche legate alla riorganizzazione dell’Agenzia, ad altre tematiche derivanti da quanto riportato nel testo della Convenzione.

La nostra Delegazione ha fatto osservare che, purtroppo la Convenzione ADM, documento che dovrebbe essere di fondamentale importanza proprio per la prevista specificità dell’ Agenzia (come analogamente per l’Agenzia delle Entrate), nel tempo non è riuscita a costituire la base per le attese di chi lavora nell’Agenzia  né il cambiamento di passo che era nelle intenzioni del legislatore, tradendo il suo scopo originario e lasciando i Dipendenti ADM nell’alveo  di altre pubbliche amministrazioni per le quali non era stato previsto il “cambiamento epocale” che, invece, ha guidato l’istituzione delle Agenzie Fiscali. Tutto ciò anche nel disinteresse delle Autorità Politiche che si sono succedute mentre la specificità delle Agenzie non è sfuggita all’attenzione di organismi internazionali come OCSE e FMI.

Lo svilimento del sistema agenziale è osservabile anche nel fatto che le Convenzioni vengono ormai relegate ad una semplice informativa negli ultimi mesi dell’anno quando i contenuti delle stesse hanno quasi fatto il loro corso ed eludendo anche il confronto previsto dallo Statuto (ar.15). La Convenzione ADM, presentata per il 2021, non ha superato le criticità che affliggono l’Agenzia come la mancanza di Personale, che solo parzialmente verrebbe superata dai concorsi in itinere ma che, intanto per il 2021, non potranno oggettivamente essere completati e a regime apporteranno unità di Personale appena sufficienti a rimpiazzare il Personale mancante a causa dei pensionamenti e del mancato accrescimento per il blocco più che decennale del turn over. Si impone, pertanto, una ulteriore previsione di autorizzazioni assunzionali nonché il ricorso anche alle procedure di mobilità intercompartimentale e di comando e non ultimo la valorizzazione del Personale che, ad esempio, ha partecipato alle prove dei passaggi di area superandole ma che per le limitate previsioni numeriche risultano solo idonei mentre potrebbero essere tutti assunti in terza area.

La mancanza di risorse economiche, è stato evidenziato dalla nostra Delegazione, mortifica sempre più le attese dei Lavoratori in quanto il Fondo Risorse Decentrate, ormai asfittico, porta alla luce l’insufficienza di un sistema, quello delle Convenzioni, che doveva essere “di adeguato riconoscimento remunerativo” per il raggiungimento degli obiettivi e delle attività. E proprio nell’ annualità in discussione i Lavoratori speravano in una inversione di rotta in merito alla questione dei “tetti”.
Per quanto concerne, poi, le varie attività volte alla riorganizzazione dell’ Agenzia  la nostra O.S. ha fatto presente che questa vasta operazione manca di  adeguati momenti di confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori in quanto i cambiamenti  hanno effetti diversi e profondi sulla vita dei Lavoratori interessati ed infine anche la capacità propositiva sindacale ne viene menomata.

Alle osservazioni di parte sindacale, il Direttore Centrale del Personale, ha eccepito che specialmente in merito alle criticità di Personale  l’ Agenzia sta utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e, per le altre tematiche, ha annunciato incontri sindacali di prossima convocazione come  la mobilità volontaria nazionale,  l’individuazione di IDR e PO,  il completamento del CCNI e, cosa molto importante,  una specifica “intesa” sugli attesi passaggi di fascia, già ampiamente sollecitata dalla nostra Organizzazione Sindacale.

Prima dell’intervento del Direttore Centrale del Personale, era intervenuto però il dott. Puglisi del Mef per dare risposte ad alcuni interrogativi posti dalle OO.SS. Ha specificato che, in linea generale, la bozza di Convenzione in argomento è stata redata a “normativa vigente” e quindi eventuali e diverse previsioni normative non possono trovarvi al momento allocazione.

Ha poi comunicato che è imminente il saldo della “quota incentivante” in quanto è stato verificato il raggiungimento degli obiettivi 2020. Per quanto riguarda invece la previsione di cui al comma 7 dell’art.1 d lgs 157/2015 per le attività legate al recupero dell’evasione fiscale e allo sviluppo della compliance il relativo DM è all’attenzione della RGS in relazione alle attività 2019 (con competenza 2020); e relativamente al 2020 (essendo stato chiuso il rendiconto di tale annualità nel mese di luglio) si conta, entro fine anno, di arrivare alla sua definizione dal punto di vista tecnico per l’invio alla RGS. In controtendenza, quindi, ai soliti ritardi nel 2021 si avrebbe la possibilità di avere a disposizione, dal punto di vista tecnico, due annualità (2019 e 2020 con competenza 2020 e 2021) per i compensi di cui al citato comma 7.

Per quanto riguarda le “società in house”, è stato ribadito che l’unica società di tale tipo attiva all’attualità è Qualitalia ma si ricorda che per tali tipologie è necessario un DM attuativo.

In merito, poi, ad ulteriori bandi di Personale per ulteriori ingressi, tali esigenze saranno poste all’attenzione dell’Autorità Politica per coprire le esigenze di dotazione di Personale relativamente alle sfide che sono state affrontate e che saranno da affrontare anche nel PNRR. L’argomento, quindi, dovrà essere affrontato sul tavolo del Governo.

La Delegazione Confsal-UNSA (Sempreboni – Veltri)

 

ENTRATE – Nulla osta sulla preintesa per i “Ristori” e passaggi di Area

AGENZIA DELLE ENTRATE

NULLA OSTA SULLA PREINTESA PER I “RISTORI”

PUBBLICATO IL BANDO PER I PASSAGGI DI AREA

Grazie al “pressing” esercitato attraverso le più elevate interlocuzioni, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha ritenuto di fornire il “nulla osta” all’ipotesi di accordo del 16 luglio scorso relativa alla remunerazione dei disagi derivanti dalle condizioni di lavoro durante il periodo emergenziale attraverso l’utilizzo dei risparmi di spesa legati al mancato pagamento di lavoro straordinario e buoni pasto.

Quanto prima provvederemo a sottoscrivere l’intesa definitiva.

Rammentiamo che come da protocollo sottoscritto, in occasione della negoziazione dell’accordo sul salario accessorio sarà tenuto conto anche della prestazione fornita in presenza dai soggetti interessati, in questo periodo di pandemia da Covid ’19.

Si chiude nel migliore dei modi questa importante e delicata “questione”, al di là delle cifre in gioco, quale importante segnale che le parti negoziali inviano a tutti, colleghi lavoratori e soggetti a diverso titolo interessati, compreso esponenti politici di primo piano, affinché lo strumento del “lavoro agile”, oggetto di attacchi ingiustificati nella sua attuale formulazione emergenziale, possa trovare la giusta disciplina contrattuale e “tradursi” in una utile modalità lavorativa, nell’ambito di modelli organizzativi avanzati in cui sicuramente l’Agenzia delle Entrate saprà esprimersi al meglio.

Importante la posizione assunta dalla Direzione dell’Agenzia che dovrà essere sempre più di forte impulso rispetto ad ampi settori della “burocrazia e della politica” che, come abbiamo detto in altre occasioni, appaiono disconoscere l’esperienza ventennale delle agenzie.

Lo stesso compito spetta al Sindacato.

Ulteriormente, è stato pubblicato il bando per la procedura di passaggio dalla II alla III Area per complessivi 700 posti nei diversi profili di funzionario, funzionario tecnico e funzionario informatico.  Il termine per la presentazione delle domande scade il 28 ottobre prossimo.

Anche su questa materia riteniamo di aver raggiunto un buon risultato a favore dei tanti colleghi interessati, in attesa che il nuovo ccnl, che uscirà dai negoziati in Aran, nel recepire le modifiche normative previste dal DL n. 80/2021 possa permettere ad una più vasta platea di colleghi di vedersi riconosciuta crescita professionale ed economica.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 28 settembre 2021

 

ENTRATE – Si apre una nuova stagione – Nota del Coordinatore Nazionale al Direttore Ruffini

AGENZIA DELLE ENTRATE 

SI APRE UNA NUOVA STAGIONE

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Avv. Ernesto Maria Ruffini

Alla Direttrice del Personale

dott.ssa Laura Caggegi

Egregio Direttore dell’Agenzia ed Egregia Direttrice del Personale,

stiamo attraversando un momento decisivo per le sorti delle Agenzie Fiscali e per l’intero mondo del Pubblico Impiego.

Le nuove disposizioni di legge (vedi DL 127/2021 – ma il riferimento è all’intero progetto di riforma) cambiano il paradigma dei comportamenti dei lavoratori e delle Amministrazioni Pubbliche.

Come abbiamo avuto modo di dire in diverse occasioni, la P.A. non è un blocco omogeneo di attori, bensì un mondo eterogeneo che ha cercato, ognuno per la sua parte, di rispondere alle sfide di questi mesi, soprattutto con riferimento all’emergenza sanitaria.

Noi, invece, siamo consapevoli che da oltre venti anni le Agenzie Fiscali, e l’Agenzia delle Entrate in particolare, abbiano saputo lavorare al meglio, anche con il supporto della Rappresentanza dei Lavoratori, per rendere sempre più funzionali, economici ed efficienti i servizi istituzionali resi.

Già pervengono a questo Coordinamento Nazionale considerazioni, sollecitazioni e note periferiche in merito alle azioni future che verranno attuate, con riferimento ai vari contesti e per tutte le materie.

Circa il programma operativo sindacale sono note le “questioni” aperte, a cominciare dai “ristori” per finire alla mobilità nazionale, passando per i servizi ai contribuenti, il sistema di valutazione, il salario accessorio delle annualità pregresse. Per citare solo i temi più importanti.

Il tutto da leggere nel combinato disposto delle disposizioni normative vigenti e delle regole contrattuali in corso di esame e redazione presso la competente Aran.

In questa sede giova ricordare l’importanza del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), introdotto con la Legge n. 80/2021, che è destinato ad assorbire i contenuti dei POLA e dei Piani delle Performance e che dovrà essere strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da realizzare.

In attesa dell’emanazione di un Decreto Ministeriale che disciplinerà il rientro in presenza degli “smart worker in emergenza”, probabilmente fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL – Funzioni Centrali che definirà il lavoro agile nel suo complesso, siamo sicuri che sia stato da Voi “attenzionato” al meglio questo tema, alla luce dei pregressi fondamentali accordi che hanno posto in sicurezza il personale in servizio e, nel contempo, attraverso gli approfondimenti in materia di attività ”smartabili” nonché gli investimenti tecnologici effettuati e la revisione di procedure operative che hanno permesso all’Agenzia delle Entrate di effettuare un ulteriore qualificato salto operativo.

Indipendentemente dalle linee di fondo politiche su questi temi, di competenza dell’Autorità governativa, come Coordinamento riteniamo che dovranno essere forniti, da tutti i soggetti interessati, utili contributi affinché da un lato, l’esperienza acquisita in questi mesi drammatici possa essere “messa a regime” e dall’altro, la gestione dei piani aziendali, integrata con gli elementi sopra esplicitati, possa rappresentare quell’ulteriore salto di qualità amministrativa atteso dalla collettività e dai contribuenti.

Non ci aspettiamo interventi scoordinati dei singoli datori di lavoro, magari “più realisti del re”, bensì una “corale” azione uniforme volta da un lato, a mantenere le condizioni di sicurezza dei lavoratori e dall’altro, una qualità dell’azione in grado, altresì, di sollecitare ulteriori interventi normativi in materia di implementazione delle risorse umane, miglioramento del benessere organizzativo e rispondenza degli obiettivi da raggiungere in linea sia con le professionalità presenti in Agenzia (dal punto di vista qualitativo e quantitativo) sia con le richieste dell’Autorità Politica.

In ragione di ciò, siamo sicuri che i diversi “dossier” aperti possano esser quanto prima positivamente risolti e nel frattempo che opportune linee di indirizzo permettano all’intera macchina di lavorare ancora meglio. Il personale chiede massima attenzione per tutto quello che fino ad oggi è stato fatto.

Non servono “atti di forza”, che pure qua e la appaiono nella gestione del personale soprattutto in periferia, serve una azione in grado di “rammentare” alla Politica la strategicità delle strutture “fiscali”, non solo per la ripartenza quanto piuttosto per rendere ulteriormente strutturale quel salto di qualità amministrativo spesso “disconosciuto”, purtroppo, finanche da primari attori.

Unico modo per mettere i “decisori politici” nelle condizioni di affrontare e risolvere i ben noti nodi strutturali.

Buon Lavoro a Tutti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 27 settembre 2021

 

ADM – Riconoscimento economico ai lavoratori – Nota al Direttore Centrale del Personale

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Al Direttore Centrale del Personale

Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli

Dott. Rocco Flore

Roma

 e p.c. al Personale dell’Agenzia

 

 OGGETTO: L’impegno dei Lavoratori deve trovare il tempestivo riconoscimento economico.

 

Esimio Direttore,

diversi fattori hanno, forse, concorso ad una situazione che per i Lavoratori è diventata ormai improcrastinabile ovvero la mancata attribuzione, parziale o totale, delle competenze economiche che riguardano diverse annualità pregresse: 2018, 2019 e 2020.

Tali competenze costituiscono emolumenti importanti per la vita quotidiana dei Lavoratori i quali, per converso, si adoperano diuturnamente ad assolvere, ultra vires e in modo eccellente, alle attività e agli sfidanti obiettivi dell’Agenzia: prova ne sia il raggiungimento puntuale degli obiettivi fissati dalle Convenzioni   e quanto esposto brillantemente nella specifica reportistica delle varie annualità (last but not least il Libro Blu 2020).

Gli eventi pandemici, l’estrema carenza di Personale negli Uffici, i nuovi indirizzi operativi inerenti alla riorganizzazione in atto non hanno diminuito l’attività produttiva dell’Agenzia ed anzi sono stati raggiunti picchi di eccellenza, ben evidenziati anche dai media e social media.  L’impegno continuo dei Lavoratori, però, non sembra trovare pari riscontro nei “ristori economici”, a partire dalla persistente e anacronistica limitazione dei “tetti” (per i quali rilevanti e consequenziali somme inerenti al raggiungimento degli obiettivi non possono essere spese), dalla mancata attuazione delle progressioni economiche non previste ormai  per il secondo anno consecutivo e dai ritardi con cui vengono, poi, erogate, anche se per svariate motivazioni, le diverse tipologie di somme del Fondo Risorse Decentrate.

L’enfatizzato cambiamento della P.A., in cui tutto dovrebbe essere basato sulla tempestività e sull’efficienza nei rapporti tra utenza e Amministrazioni, stride con la lentezza degli iter autorizzativi percorsi dagli organi di controllo che danno la sensazione di meticolosità tautologiche. Tuttavia nelle diverse Amministrazioni si assiste a un’attribuzione del salario accessorio con modalità e tempistiche  più snelle e la nostra Agenzia, che deve certamente essere annoverata tra quelle più efficienti, pur nella complessità delle situazioni, dovrebbe dare ai propri Dipendenti dei segnali di maggior presenza  e intervenire “a monte” per poter dare maggiore rispondenza alle attese dei Lavoratori ovvero provvedere ad anticipare determinate somme che non riguardano certo lavorazioni future ma  già svolte e  obiettivi già raggiunti.

Si chiede, pertanto, un tempestivo e idoneo intervento ai fini dell’attribuzione ai Lavoratori del salario accessorio per le annualità in sofferenza.

Roma, 21 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Un invito alla Politica Attenta – Considerazioni del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI

Un invito alla “Politica” attenta: Le buone intenzioni si devono tradurre in risultati! 

Ampio il dibattito di questi giorni sui diversi temi riguardanti la Pubblica Amministrazione, sia da parte del Ministro della Funzione Pubblica che di tanti esponenti politici.

In questa sede vogliamo solo fare una considerazione.

La Pubblica Amministrazione non è un una struttura uniforme, bensì un “pianeta” fatto di tante “terre”, alcune rigogliose altre aride, “terreni” ben gestiti ed alcuni incolti, insomma una eterogeneità di organizzazione del lavoro, di operatività, di funzioni e compiti spesso confusi e sovrapposti.

E per questo che da tempo immemorabile si parla della riforma della P.A. anche se sarebbe meglio parlare della complessiva riforma dell’intero apparato pubblico nelle sue articolazioni centrali e periferiche, di coerenti e puntuali livelli operativi, di moderni modelli di organizzazione e di efficienti/funzionali rapporti di lavoro (per quello che a NOI interessa).

In tempi non sospetti abbiamo definito la riforma dell’amministrazione pubblica “L’ARABA FENICE”, perché se ne parla in ogni legislatura, appare ad ogni piè sospinto e muore d’inedia in un battibaleno.

Questa amara constatazione ha, per il Coordinamento Agenzie Fiscali, un concreto supporto valutativo.

Uno dei pochi apparati pubblici che ha affrontato e risolto il nodo dell’adeguato sostegno quanto-qualitativo al sistema Paese è stato quello dell’Amministrazione Finanziaria, attraverso la riforma in Agenzie Fiscali avviata oltre venti anni fa (D. Lgs n. 300/1999).

Ebbene questo tentativo, a nostro parere importante e positivo, è stato immediatamente “stoppato” da una parte della classe politica e dell’alta burocrazia (senza colore), perché si è voluto “disconoscere” il modello, eliminare le specificità operative, uniformare vincoli ed abbattere qualsiasi tentativo di valorizzare le risorse umane, in tutte le diverse espressioni di sviluppo professionale ed economico.

Il vero motivo del tentativo, in parte riuscito, di eliminare questo esperimento virtuoso di un diverso modo di fare amministrazione è quello del cosiddetto “bottone rosso di stop” ovvero la politica, quella con la p minuscola, vuole sempre l’ultima parola, vuole mettere “le mani in pasta”, insomma non fa comodo ad alcuno avere una amministrazione efficiente e funzionale perché probabilmente metterebbe a nudo le vere carenze del Paese ossia quella di una classe politica incapace di vedere al di là del proprio naso, non in grado di progettare una amministrazione della cosa pubblica al reale servizio degli interessi generali, una politica diciamo di “piccolo cabotaggio”, certo non degna di un Paese avanzato.

Le emergenze vecchie e nuove non hanno fatto altro che mettere definitivamente a nudo tutto ciò, per cui il solito “vincolo esterno” (meno male), oggi quello rappresentato dall’Unione Europea, pretende a gran voce riforme, riforme, riforme. 

Riforme che oseremmo dire sono invece pretese da tutti. 

Quindi non bisogna inventarsi nulla, bisogna analizzare con la lente di ingrandimento le singole realtà e fornire per ciascuna di esse una soluzione.

Il treno viaggia alla velocità imposta dalle “carrozze” più lente ed allora si intervenga sulle “carrozze” lente, altrimenti è meglio che qualche “carrozza“ veloce passi sulla linea dell’alta velocità.

Non servono regole che valgono per tutti, servono regole generali a supporto di tutti e regole specifiche di cui le singole amministrazioni hanno bisogno per realizzare obiettivi e traguardare risultati di rilievo. 

La Politica, come previsto dalla Costituzione, sia deputata a fornire le linee di indirizzo.

E soprattutto lasciamo stare la solita italica idea delle “nozze con i fichi secchi”.

Professionalità adeguate significa professionalità pagate, realizzazione di percorsi di carriera virtuosi, salario accessorio a supporto del raggiungimento di obiettivi specifici e migliori condizioni per TUTTI I LAVORATORI.

Tutto questo da esprimere attraverso una adeguata cornice normativa.

Tutto questo da esprimere attraverso un moderno ed avanzato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e correlati Contratti Collettivi Integrativi.

Tutto questo supportato da adeguate risorse umane, finanziarie e materiali.

Dando “ascolto” e “rispetto” al Personale e “restituendo” un ruolo alla Rappresentanza dei Lavoratori.

Ora è tutto “scassato”, siamo il Paese che ha scelto, purtroppo “volontariamente”, di gestire il mercato del lavoro, privato e pubblico, al ribasso, con stipendi e salari scadenti, in molti casi con lavoratori al limite (ed in qualche caso ben sotto) della “sussistenza”.

Una rincorsa verso il basso anziché verso l’alto, come dovrebbe essere per un sistema all’avanguardia.

Vediamo se questa volta, almeno per questa volta, siamo in grado di smentire i detrattori e tutti coloro che lavorano (si fa per dire) contro il Paese, perché finalmente lo stesso faccia il salto di qualità ed avanzi nella modernità anziché essere “sbattuto” fuori dal perimetro della civiltà, “oscurando” per sempre quello che è stato fatto, fino ad oggi, da tutte le persone di buona volontà.

Noi ci siamo!

Roma, 20 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Report incontro del 14 settembre 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE 

REPORT INCONTRO DEL 14/09/2021

BOCCIATURA ACCORDO RISTORI

RISTORI

Nella riunione del tavolo nazionale del 14/09/2021 il Direttore Centrale delle Risorse Umane ha confermato alle Parti Sociali la mancata vidimazione dell’accordo sui “Ristori” da parte del Dipartimento per la Funzione Pubblica. Dalle anticipazioni della dott. Caggegi, si apprende che l’organo certificatore avrebbe ritenuto la contrattazione integrativa non titolata alla attribuzione di somme forfettarie a titolo di ristoro nei confronti dei lavoratori che hanno svolto attività in lavoro agile o in lavoro di presenza. Nella suddetta nota la Funzione Pubblica avrebbe fatto riferimento ad un proprio precedente parere n. 77318 del 1/12/2020 che denunciava l’assenza di un supporto normativo o negoziale in grado di sorreggere l’ipotesi di attribuzioni di tali somme da parte dei tavoli di contrattazione.

CONFSAL-UNSA ha definito inqualificabile una presa di posizione del genere. Ha ribadito che si tratta, in primis, di somme perfettamente disponibili al bilancio dell’Agenzia ed ha sottolineato come il supposto deficit normativo sia stato colmato proprio dalla legge di Bilancio 2021 che al c. 870 ha attribuito, solo per il periodo di straordinaria emergenza in atto, alla contrattazione integrativa il diritto di distribuire tali somme nel 2021.

L’approssimazione degli elementi a supporto di questo rigetto lasciano supporre l’assenza di volontà politica di voler adeguatamente remunerare gli sforzi dei lavoratori delle Entrate che hanno garantito la continuità di servizi essenziali anticipando costi normalmente a carico del Datore di lavoro. UNSA ha chiesto un intervento diretto del Direttore Ruffini atto a garantire le giuste gratificazioni per i lavoratori del comparto. Una voce così autorevole come quella dell’avvocato Ruffini, protagonista della scena economica del Paese anche in veste di consulente politico per la Riforma Fiscale, deve essere in grado di persuadere il Governo sulla strategicità del benessere delle Risorse Umane dell’Agenzia per il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

La dottoressa Caggegi ha testimoniato la propria personale delusione per questa bocciatura ed ha garantito che entro una settimana l’Agenzia formulerà opportuni chiarimenti all’Ente certificatore atti ad ottenere una rivalutazione della decisione.

A nostro parere questo evento costituisce l’ennesimo segnale di scarsa considerazione da parte del Governo dell’attività quotidianamente svolta dai dipendenti dell’Agenzia. Un’attività che andrebbe gratificata e portata ad esempio di efficienza e dedizione nei confronti della società e non osteggiata e svilita.   Un atteggiamento a cui i lavoratori devono opporsi predisponendosi ad una stagione di agitazione e proteste utili a ristabilire la giusta sensibilità nei propri confronti.

FUA 2019

La dottoressa Caggegi, nel medesimo incontro, ha comunicato altresì l’avvenuta vidimazione dell’accordo FUA 2019, pertanto si può procedere immediatamente alle fasi successive propedeutiche all’erogazione dei fondi ai lavoratori;

VARIE

Tra le varie ed eventuali la Direttrice ha assicurato che entro una settimana sarà pubblicato il bando relativo al Passaggio da II a III area per 700 posti riservato agli “interni” come da verbale del 22/06/2021. Entro ottobre sarà invece pubblicato il bando per l’assunzione di 500 funzionari tecnici.

Un nuovo incontro tra le parti si terrà in data 21/09/2021.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 15 settembre 2021

 

ENTRATE – Al peggio non c’è mai limite

AGENZIA DELLE ENTRATE 

Al peggio non c’è mai limite

 

Abbiamo acquisito l’informativa verbale, in merito al nulla osta degli Organi di controllo sulla “pre-intesa” salario accessorio 2019 ed abbiamo altresì “appreso” che sarebbe stata negata la certificazione per l’accordo sui “ristori”.

L’Agenzia ha già provveduto a convocare il tavolo per la sottoscrizione definitiva dell’intesa 2019 e per fornire utili elementi di approfondimento e valutazione in merito alla questione dei “ristori”.

Ma la mancata certificazione dell’accordo sui ristori, se effettiva, è un fatto molto grave.

Per mesi abbiamo sollecitato l’Agenzia al tavolo negoziale, dopo la emanazione del cosiddetto “comma 870” della Legge di Stabilità 2022, per la definizione di una intesa sul tema, anzi per amore della verità abbiamo chiesto  fin dai primi mesi della pandemia di valutare e trovare soluzioni rispetto alla perdita “subita” dai colleghi sia con riferimento ai buoni pasto e straordinari, nonché all’aggravio di spesa sostenuta dalla stragrande maggioranza degli stessi per l’espletamento delle attività da remoto. Altrettanta attenzione è stata chiesta per l’attività indifferibile in presenza, visti i rischi sanitari.

Che la Pubblica Amministrazione non sia una complessiva struttura omogenea nei diversi settori e campi di azione è un dato di fatto inconfutabile e, quindi, le risposte fornite dalla stessa rispetto all’emergenza sanitaria è stata diversa e spesso disarticolata.

Ma le Agenzie Fiscali, che hanno affrontato da oltre vent’anni una riforma organizzativa e di “status” giuridico che ha permesso di rispondere al meglio alle sfide del “nuovo fare amministrazione”, riteniamo hanno risposto al meglio sia nell’attività istituzionale ordinaria che in quella straordinaria (quest’ultima su precise disposizioni normative), attività svolta grazie alla disponibilità dei colleghi in servizio, nonché al salto tecnologico ed informatico delle strutture stesse, sia pregresso che in corso di emergenza.

In tutti i settori ed in tutte le modalità operative, alto è stato l’impegno profuso.

Quindi da un lato, rimandiamo al mittente, il Ministro Brunetta, tutte le recenti considerazioni ed esternazioni in merito alle modalità con le quali si è esercitato il lavoro agile in condizioni emergenziali, proprio perché non si può fare in alcun modo “di tutta l’erba un fascio” e dall’altro lato, non possiamo che stigmatizzare, con forza, la decisione assunta dagli Organi di controllo circa la mancata certificazione dell’intesa sui “ristori”.

Ancora una volta viene disconosciuto, politicamente e non solo, impegno, specificità, particolarità operative e modalità di esercizio delle stesse, per tutti i colleghi in servizio e per le stesse Agenzie.

A tale riguardo abbiamo già inviato una nota al Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze, per tutte le considerazioni che da tempo remoto come organizzazione sindacale abbiamo espresso ai diversi livelli ed ai vari tavoli sulle problematiche delle Agenzie e del suo Personale.

Ma chiediamo con forza una presa di posizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Una strategica e fondamentale struttura amministrativa non può essere “trattata” in questo modo.  Tutto il personale merito massimo rispetto e considerazione. Altrettanto merita l’Agenzia.

Ci auguriamo che l’episodio possa essere “derubricato” ad incidente di percorso ma per fare questo dobbiamo trovare immediate soluzioni negoziali.

Come Rappresentanti dei Lavoratori siamo fortemente preoccupati ed indignati, perché preoccupati ed indignati sono tutti i colleghi.

Crediamo che la misura sia oramai colma.

Sapremo trovare le giuste risposte, su tutti i fronti, a tutela dei diritti, degli interessi e delle aspettative dei colleghi e lavoreremo per salvaguardare, rafforzare e migliorare il progetto delle Agenzie Fiscali.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 10 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Criticità – Richiesta audizione al Ministro

                         

Ill.mo Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Ill.mo Sig. Capo di Gabinetto del Ministro

cons. Giuseppe Chinè

Ill.ma Sig.ra Viceministro dell’Economia e delle Finanze

on. Laura Castelli

Ill.mi Sigg. Direttori delle Agenzie Fiscali

avv. Ernesto Maria Ruffini (AdE) e dott. Marcello Minenna (ADM)

 

Oggetto: Agenzie Fiscali – Criticità ed interventi normativi e regolamentari – Richiesta di audizione

La Scrivente Federazione CONFSAL – UNSA, Coordinamento Agenzie Fiscali, Organizzazione Sindacale autonoma tra le più rappresentative nel comparto delle Funzioni Centrali e nello specifico settore delle Agenzie Fiscali, chiede solleciti interventi normativi al fine di rimuovere tutte le criticità di “sistema” ad oggi osservate e non superate, affinché la “macchina” fiscale sia messa nelle condizioni di adempiere al meglio alle funzioni ed ai compiti istituzionali ad essa assegnata.

Lo scrivente Sindacato di settore aveva proclamato, unitamente ad altre sigle sindacali, lo stato di agitazione di tutto il personale delle Agenzie Fiscali, prima dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid ’19, in ragione delle diverse problematiche in essere soprattutto sul versante sia delle risorse finanziarie che su quello delle risorse umane, stato di agitazione necessariamente ed opportunamente sospeso.

A distanza di oltre 18 mesi, con l’emergenza ancora in corso, non possiamo che sottolineare, nonostante le autorizzazioni ricevute in merito al piano delle assunzioni, con i relativi bandi pubblicati (in parte) per le Entrate e l’espletamento in corso delle procedure concorsuali per le Dogane/Monopoli, la gravissima carenza di personale che solo in modesta parte sarà “alleviata” dalle citate procedure concorsuali (con probabile immissione in ruolo dei “vincitori” non prima della fine del 2022).

L’operatività delle due Agenzie Fiscali è seriamente a rischio, e nonostante gli investimenti in risorse tecnologiche ed informatiche dalle stesse effettuati ed in corso di realizzazione, nonché la forte spinta verso la “telematizzazione” delle procedure, solo un adeguato investimento in risorse umane, anche in termini di formazione specialistica, può rappresentare un punto di svolta per una azione amministrativa futura ad ampio spettro.

All’attualità la carenza di personale nell’Agenzia delle Entrate è superiore al 30% e lo stesso dicasi per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le previste assunzioni lasceranno oltre il 20% di “scopertura”.

La CONFSAL – UNSA ritiene che i piani “assunzionali” autorizzati per entrambe le Agenzie Fiscali debbano essere adeguatamente implementati, anche alla luce di tutti gli interventi di supporto alla riforma dell’apparato pubblico.

Ulteriormente, in ragione delle previsioni normative di cui al DL n. 80/2021, convertito con modificazione dalla Legge n. 136 del 9.06.2021, la Scrivente si augura che nel livello contrattuale di competenza (ARAN) vengano opportunamente declinate le regole di primo livello per l’Area delle “Elevate Professionalità”, perché nelle due “strutture fiscali” ampia è stata la sperimentazione su queste figure, sia come POER (posizioni organizzative di elevata responsabilità) che come PO (posizioni organizzative previste dall’ex Contratto Nazionale di Lavoro delle Agenzie Fiscali), in assenza, però, di un chiaro quadro di riferimento su “status” giuridico ed economico.

A tale riguardo gli “input” negoziali devono essere chiari e precisi, e debbano avere lo scopo di salvaguardare, stabilizzare ed implementare le figure professionali in questione, quale primo passo per una classe di “middle management” in grado di caratterizzare la futura amministrazione pubblica.

L’inserimento delle Agenzie Fiscali nel più grande Comparto delle Funzioni Centrali ha limitato e limita tutt’oggi l’autonomia delle Agenzie e questo nonostante le raccomandazioni e gli indirizzi di FMI e OCSE contenuti nelle “due diligence”.

“Regole complesse e rigide riguardanti la valutazione del personale, gli incentivi retributivi, la formazione e la promozione” sono fattori limitanti l’autonomia (citazione da uno dei rapporti).

Consapevoli che le problematiche in essere in altri settori del Comparto Funzioni Centrali potrebbero essere di altro genere e comunque senza la “portata” riguardante le Agenzie, si chiede di valutare opportuni interventi normativi a salvaguardia degli aspetti riportati anche in ragione del progetto di “Riforma del Fisco” che dovrebbe prendere luce nei prossimi mesi.

La CONFSAL – UNSA chiede opportuni interventi sulla “macchina fiscale”, con interventi di “reingegnerizzazione” aventi lo scopo di eliminare tutte le criticità che in questi anni si sono manifestate rispetto al modello delle Agenzie, soprattutto in ragione della necessità di rendere coerenti le disposizioni normative che interessano specificatamente il modello, in deroga al quadro normativo generale vigente per il Pubblico Impiego.

Deve essere rafforzata l’autonomia finanziaria, gestionale e organizzativa delle Agenzie Fiscali, anche con riferimento alle risorse umane, nell’ambito del rapporto “convenzionale” con il MEF.

In particolare, un diverso sistema di finanziamento delle strutture “tipizzerebbe” meglio il legame con il contesto operativo di ciascuna agenzia, rendendo più diretto l’impatto sulle dotazioni dei risultati conseguiti in termini di incremento del gettito dei tributi di competenza, sia da adempimento spontaneo sia da attività di contrasto.

Questo nuovo sistema di finanziamento rappresenterebbe un meccanismo di responsabilizzazione in “contrappeso” all’autonomia.

Al riguardo, anche il nuovo meccanismo di finanziamento del salario accessorio (di cui al D. Lgs. n. n. 157/2015, art. 1, comma 7) dovrebbe essere reso più funzionale all’obiettivo di cui sopra, con riferimento sia ai tempi di emanazione del relativo decreto ministeriale sia all’entità delle risorse finanziarie “sganciate” dai generali tetti di spesa sul salario accessorio, il tutto con l’obiettivo di “incentivare” percorsi professionali ed incrementi di produttività quanto-qualitativi dei lavoratori in servizio.

Illustrissime Autorità,

la CONFSAL – UNSA prende atto di alcuni interventi normativi effettuati in materia di pubblico impiego (anche con riferimento al citato art. 3 del DL 80), peraltro ancora da declinarsi in termini effettivi, ma ritiene, altresì, che specifici interventi debbano essere predisposti per la riforma di “strutture fiscali” che, nel corso delle ultime due decadi, hanno fatto “passi da gigante” verso un approccio moderno del “fare amministrazione” e di sostegno al Sistema Paese.

In questo ambito, assicuriamo la nostra “collaborazione” e la nostra disponibilità ad essere “auditi” per ogni utile elemento di approfondimento, nonché di contributo alle “scelte” politiche che le competenti Autorità assumeranno, nell’ambito di quello spirito partecipativo che ha sempre “connotato” il settore del Fisco (a cominciare dalla nascita delle stesse strutture).

Spirito partecipativo che “ultimamente” in entrambe le Agenzie è stato messo “sostanzialmente” da parte, con decisioni gestionali-organizzative non prive di criticità e comunque unilaterali, in alcun modo “condivise” (nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali) con le rappresentanze dei lavoratori.

Tutto ciò nonostante il “grandissimo” sforzo compiuto dai lavoratori che con qualificata professionalità ed impegno hanno superato tutte le difficoltà “frapposte” da una gravissima crisi sanitaria, sociale ed economica.

I lavoratori rappresentati e le strutture Agenzia Entrate e Agenzia Dogane/Monopoli, a nostro parere, aspettano e meritano adeguate risposte rispetto ai diversi temi, solo accennati, che la scrivente organizzazione pone all’attenzione di codeste Autorità, con riserva di ogni approfondimento in sede di, auspicata, audizione.

Roma, 9 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione dell’8 settembre 2021 – Rimodulazione POER

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE 08 SETTEMBRE 2021

RIMODULAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE DI ELEVATA RESPONSABILITÀ (POER)

In data odierna le OO.SS. hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia che, a seguito formale richieste delle OO.SS. nazionali, ha riguardato l’informazione sulla “rimodulazione” di alcune POER. In dettaglio è stata disposta la soppressione di 14 posizioni organizzative a livello nazionale e l’istituzione di altrettante nuove posizioni.

L’Amministrazione ha fatto presente che la scelta è stata originata dalla necessità di riutilizzare le precitate posizioni, ormai vacanti per assegnazione dei titolari a diverso incarico.

La nostra Delegazione ha manifestato diverse perplessità sulla soppressione di alcune POER, che rappresentano punti strategici dell’Agenzia come era risultato evidente al momento della loro istituzione (ad es. la Poer Antifrode Lombardia, la Poer Antifrode e controlli dell’UD di Malpensa, la Poer Antifrode e controlli di Gioia Tauro, ecc.).

La nostra O.S. ha sottolineato che per individuare nuove sedi che necessitano di Poer, fermo restando il numero delle Poer previsto dalle disposizioni in essere, sarebbe utile poter conoscere il nuovo modello organizzativo dell’Agenzia, anche per grandi linee, che si intenderà perseguire e quindi la nuova configurazione degli Uffici Centrali, degli Uffici Territoriali (che dovrebbero essere di tipo regionale) e gli Uffici derivanti dalla preventivata unificazione UD e UM (UDM).

L’Amministrazione ha, comunque, ribadito che le variazioni previste sono state dettate dalle nuove esigenze operative e condivise dai Direttori Territoriali interessati. Ha, inoltre, specificato che ulteriori posizioni si renderanno vacanti e che, quindi, verranno riassegnate in base alle necessità degli uffici. Tale modo di procedere è ritenuto dalla nostra Federazione alquanto bizzarro in quanto continua a mancare il disegno complessivo che deve sottendere alla riattribuzione delle Poer.

Si ricorda che le candidature alle precitate posizioni, in base alle vigenti determinazioni, dovranno essere presentate con le modalità in esse previste e assoggettate, poi, all’esame dalla “Commissione di valutazione permanente” istituita all’uopo con la determinazione Direttoriale prot.149715/RU del 18 maggio 2021. Sulla modifica della procedura di attribuzione delle Poer la nostra Federazione aveva, a suo tempo, espresso le proprie riserve in quanto, ad esempio, i Responsabili degli Uffici Territoriali non hanno modo di esprimere le proprie osservazioni riguardo al Personale operante nel proprio ambito.

La nostra Delegazione nel prendere atto delle posizioni dell’Amministrazione, ha comunque invitato la stessa a valutare l’opportunità di ripristinare alcune delle Poer soppresse nelle realtà maggiormente operative. Inoltre è stato osservato che anche i livelli di retribuzione delle posizioni da riassegnare andrebbero attentamente vagliati benché l’Amministrazione abbia fatto riferimento ai criteri di rischio, rilevanza e complessità.

L’Amministrazione si è riservata di effettuare ulteriori approfondimenti sull’argomento non scartando, laddove ne ricorrano i presupposti, il ripristino di alcune Poer.

Il Direttore Centrale del Personale ha, poi, comunicato l’intenzione di convocare per fine settembre/inizio ottobre prossimi un incontro su PO e IDR in considerazione della scadenza della proroga prevista, per il 31 dicembre 2021. Anche in merito a tale previsione la nostra Organizzazione ha tenuto a sottolineare che la discussione su tali posizioni non potrà essere veramente efficace in mancanza di un disegno complessivo inerente alla prevista riorganizzazione degli uffici.

L’Amministrazione ha comunicato, in finale di riunione, che le procedure dell’esame scritto per i concorsi a 1226 unità di personale per l’ADM sono previste per la metà di ottobre prossimo. Ha, inoltre, dato informazione che in merito ai passaggi verticali in Agenzia dalla II alla III area, la Commissione ha rassegnato la documentazione finale della procedura e per inizio settimana prossima si dovrebbe avere la graduatoria che prevede 174 passaggi.

In merito agli accordi sul budget 2018/2019 firmati a luglio 2021 l’Amministrazione ha poi comunicato che essi hanno avuto il benestare del Collegio dei revisori e che sono stati inviati ai successivi organi di controllo esterni (MEF/FP).

Infine è stata ventilata una possibile “rivisitazione in corsa” della procedura della eventuale “non accettazione” da parte di diversi Colleghi in merito alle valutazioni 2019 presso il valutatore di seconda istanza ovvero la possibilità di poter essere assistiti da rappresentante sindacale o avvocato.

Roma, 08 settembre 2021

(La delegazione Confsal-UNSA: Veltri, Eremita, Lamberti, Piemontese)

 

Chiusura Sede per ferie estive

Informiamo le colleghe ed i colleghi che gli Uffici della Segreteria Nazionale del Coordinamento Agenzie Fiscali Confsal-UNSA rimarranno chiusi per la pausa estiva  dal 31 luglio al 25 agosto 2023  compresi. L’accesso alla posta elettronica sarà saltuario in questo periodo.

La sede riaprirà regolarmente lunedì 28 agosto 2023.
Per comunicazioni urgenti, è possibile contattare i responsabili nazionali di settore ai recapiti disponibili sul nostro sito.

ENTRATE – Secondo incontro su nuove modalità erogazione servizi

AGENZIA DELLE ENTRATE 

SECONDO INCONTRO SU NUOVE MODALITA’ EROGAZIONE SERVIZI

In data 5 agosto si è tenuto un secondo incontro con la DCRUO avente all’ordine del giorno “le nuove modalità di erogazione dei servizi”. 

La Direttrice dott. Caggegi ha esordito illustrando nei dettagli il progetto dell’Agenzia ed i vantaggi che questo comporterebbe per l’utenza. Dopo aver ascoltato attentamente l’esposizione CONFSAL-UNSA, pur condividendo e facendo propri gli obiettivi di modernizzazione ed innovazione insiti nelle nuove modalità di erogazione dei servizi, ha sottolineato l’assenza di una analisi compiuta sui riflessi che tali modifiche portano sul benessere psico-fisico dei lavoratori addetti agli Uffici Territoriali.

In sintesi, abbiamo spiegato che i nuovi canali di accesso ai servizi: mail, PEC, piattaforme on line, videochiamata, richiamata, ecc…, si sono sommati a quelli tradizionali e non li hanno sostituiti. L’effetto è quello di avere funzionari che, dopo avere svolto un estenuante orario di sportello al pubblico, si trovano miriadi di istanze da esitare in back office.

Ora vi sono due difficoltà:

  1. Gli Uffici non dispongono di personale aggiuntivo che possa dedicarsi a queste lavorazioni. Abbiamo ricordato infatti che i front-office non hanno personale proprio ma utilizzano quello dei team “Atti” e quello dei team “Dichiarazioni” che hanno propri obiettivi di budget assegnati dai Dirigenti ed assorbono tutta la capacità lavorativa dell’UT dopo l’orario di sportello al pubblico;
  2. Le istanze che pervengono con le nuove modalità sono spesso approssimative e superficiali in quanto non ne è stato regolamentato un contenuto minimo e giungono spesso carenti di dati, allegati ed informazioni necessarie al perfezionamento dell’atto richiesto.

Alla luce di queste considerazioni, abbiamo chiesto alla Parte Pubblica di sospendere questo processo di riorganizzazione ed intraprendere il percorso contrattuale di cui all’art. 7 c. 6 lett. k) e v) del CCNL, al fine di giungere ad un accordo sindacale che miri a regolamentare le attività degli UT sia per il personale di servizio in presenza che per il personale in “smart working”. 

Per le attività da svolgersi in Ufficio, una volta preso atto delle criticità causate dalle nuove attività, occorre individuare le soluzioni opportune. Queste sono:

  • Un incremento del personale dedicato agli UT;
  • Una riduzione degli obiettivi di budget assegnati ai team Atti e Dichiarazioni in modo da liberare capacità operativa da adibire ai servizi di “sportello”;
  • La semplificazione di una serie di processi che rendano più fluide le lavorazioni.

Come CONFSAL – UNSA abbiamo anticipato una serie di proposte che consegneremo per iscritto in un documento di prossima emanazione. 

Tra queste abbiamo chiesto che:

  • Venga depotenziato il canale mail/pec e sostituito con piattaforme on line in cui l’istante debba rispettare i requisiti di forma e di sostanza utili per l’invio dell’istanza. In pratica se non vengono inseriti i dati necessari il programma non consentirà l’invio;
  • Venga implementata una piattaforma che consenta di liquidare, versare l’imposta e registrare gli atti Preliminari di Compravendita. La presentazione all’Ufficio di tali atti provoca un aggravio imponente di lavorazioni; l’esperienza analoga in essere che consente ai commercialisti di registrare ad esempio gli atti di Cessione Quote SRL ha dato risultati positivi;
  • Le Abilitazioni Telematiche siano attivabili esclusivamente dagli utenti, magari attraverso accordi con CAF e Professionisti. Il rilascio di queste abilitazioni non necessita di alcuna competenza fiscale ed è già possibile ottenerla in autonomia, ma l’utenza continua a rivolgersi massicciamente agli UT;
  • Venga reso obbligatorio l’inserimento dei recapiti nella presentazione delle istanze ed innanzitutto nella presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Abbiamo registrato, infatti, che le maggiori difficoltà si incontrano nel contattare l’istante ed un contatto rapido consentirebbe di velocizzare la conclusione della pratica;
  • Si proceda ad una forte implementazione del sito internet nazionale aggiungendo una serie di programmi di calcolo: ad esempio per il “ravvedimento operoso” o per calcolare la rateazione su tutti i tipi di atti e non solo per i 36 bis e 36 ter come avviene oggi.  

Inoltre, abbiamo rappresentato alla dott. Caggegi che la forte spinta su informatizzazione e “remotizzazione” dei processi obbliga ad affrontare i temi della sicurezza sul lavoro per i lavoratori agili, atteso il forte “gap” esistente tra il lavoratore che si reca in ufficio, soggetto a tutti gli accorgimenti di cui al D. Lgs. 81/2008, e lo “smart worker”, praticamente lasciato a sé stesso. 

Sappiamo bene che la materia è oggetto di discussione in ARAN per il nuovo CCNL, ma l’accelerazione che l’Agenzia intende dare alla “remotizzazione” dei servizi induce ad una riflessione immediata sul tema. 

Ancora, il processo non potrà essere implementato in modo virtuoso se non si mette mano ad un serio percorso formativo, che non può essere quello dell’e-learning e ad una forte implementazione delle forniture tecnologiche, atteso che ancora oggi i lavoratori agili stanno utilizzando strumentazioni private.

Il Direttore Centrale ha preso atto delle eccezioni mosse dall’UNSA e dalle altre Sigle e si è impegnata ad avviare con l’intervento della Divisione Servizi una raccolta dati nelle DP finalizzata a verificare l’effettiva ricaduta delle nuove modalità sull’organizzazione del lavoro.  

Ha condiviso l’esigenza di formazione, che avrebbe voluto erogare solo in modalità e-learning, ma registrata l’opposizione dei sindacati si è impegnata a valutare anche una erogazione in modalità tradizionale. Ancora si è detta interessata a valutare interventi specifici in tema di sicurezza per i lavoratori agili. 

PASSAGGI TRA LE AREE

Su richiesta delle Organizzazioni Sindacali è stata ribadita l’intenzione di pubblicare il bando entro il mese di settembre, atteso che in quella data si recepiranno le autorizzazioni da parte della Funzione Pubblica. Le sigle hanno chiesto con forza che fossero pubblicati i quiz o, comunque, delle specifiche dispense attinenti all’esame. Il Direttore ha dichiarato di rispondere nel merito al più presto.

ASSUNZIONE VINCITORI CONCORSO 175

La Parte Pubblica ha comunicato lo slittamento delle assunzioni al 20 settembre. Tra i motivi addotti vi è l’esigenza di non lasciare scoperte a lungo le posizioni POER, atteso che tanti vincitori sono attualmente POER e se fossero immessi in servizio nell’immediato non si avrebbe un tempo sufficiente per espletare le nuove procedure di conferimento delle posizioni POER vacanti.  

I lavori del tavolo sindacale nazionale sono stati aggiornati alla fine di agosto. 

Nel confermare il massimo impegno di CONFSAL-UNSA per la tutela del personale, cogliamo l’occasione per augurare buone vacanze a tutti i colleghi.

La delegazione CONFSAL- UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 6 agosto 2021