Autore degli archivi: salfi

ENTRATE – Riunione del 6 e 7 ottobre 2021 – Il clima pesante non aiuta a sciogliere i nodi…

AGENZIA DELLE ENTRATE

IL CLIMA “PESANTE” NON AIUTA A SCIOGLIERE I NODI

 RISTORI, GREEN PASS, CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE, MOBILITÀ, CONTRASTO AGLI ILLECITI 

Nella prima parte dell’incontro del 6 ottobre, si è proceduto alla sottoscrizione dell’accordo sui cosiddetti “Ristori”. Come noto, attraverso una fruttuosa interlocuzione con il Dipartimento delle Funzione Pubblica, la Direzione dell’Agenzia, su forte sollecitazione delle OO.SS., è riuscita ad ottenere la certificazione dell’ipotesi di ripartizione dei fondi in termini sostanzialmente analoghi a quelli contenuti nell’accordo del 16 luglio 2021.

Pertanto, si potrà procedere alla liquidazione della somma di 22,3 milioni di euro circa nei confronti di quanti, nel 2020, hanno svolto attività lavorativa in modalità agile senza percepire buono pasto o indennità per lavoro straordinario.

Sono in corso le elaborazioni contabili che, laddove terminassero celermente, potrebbero consentire l’erogazione delle somme sul cedolino di novembre 2021.

Rammentiamo che con il Fondo 2020 apprezzeremo la prestazione in presenza dei colleghi che a diverso titolo hanno “presidiato” gli uffici per le attività indifferibili nel corso della pandemia, come da accordo di programma sottoscritto nella stessa giornata del 16 luglio.

  •  GREEN PASS

Nella riunione del giorno 6 ottobre, la Direttrice Centrale dott.ssa Caggegi ha illustrato l’informativa “Green Pass” inviata alle Sigle il primo ottobre.

Le OO.SS, pur consapevoli che le nuove modalità di accesso agli uffici sono regolamentate per legge, hanno posto l’attenzione sulle ricadute che l’attuazione della norma potrebbe avere sul personale.

Nello specifico è stato precisato che il profilo dei dipendenti dell’Agenzia non contempla la mansione di rilevatore anche in merito alle attività conseguenti eventuali accessi in assenza di green pass.

L’obiettivo nostro e di tutte le OO.SS., visto l’argomento riguardante la “Sicurezza sul Lavoro”, era quello di far convergere le prescrizioni in un protocollo specifico sul “Green Pass” ovvero un verbale che potesse fornire delle indicazioni uniformi sull’intero territorio nazionale, anche alla luce dello schema di DPCM e relativo allegato tecnico in corso di approvazione.

La stessa Direttrice riconvocava con urgenza il tavolo al giorno successivo, 7 ottobre, al fine di condividere con le OO.SS. un documento di indirizzo.

Ma la notte non ha portato consiglio, anzi ha determinato una inversione di valutazione da parte dell’Agenzia atteso che nella prima mattinata vi è stata la riunione di tutti i direttori regionali ai quali è stato fornito un indirizzo operativo che non teneva più a base gli argomenti dell’informativa, ma una bozza di DPCM in circolazione sulle chat degli addetti ai lavori da qualche giorno.

Ci vediamo, nostro malgrado, costretti a stigmatizzare il comportamento di parte pubblica che, modificando i propri intendimenti rispetto a quelli veicolati alle OO.SS. a mezzo dell‘informativa del 1 ottobre, ha proceduto a comunicare ai Datori di lavoro indirizzi operativi nuovi e non partecipati alle Sigle. A nostro avviso l’introduzione del Green Pass, sebbene introdotto dalla Legge e non in discussione tra le Parti, avrebbe potuto essere oggetto di un protocollo che, con il contributo delle Parti Sociali, avrebbe approfondito e risolto una serie di criticità nell’attuazione.

Ci stupisce la chiusura di Parte Pubblica perché sulla complessiva materia le parti negoziali hanno espresso, nel corso dell’intera pandemia, una qualificata e ben articolata posizione che ha prodotto risultati estremamente positivi per tutti.

La posizione assunta dalla Direzione del Personale non è un buon viatico per i prossimi passaggi, vedi le previsioni del Decreto Brunetta in corso di emanazione, che richiedono il massimo ascolto ed un approccio il più possibile di ampia condivisione.

Siamo quindi fortemente preoccupati per gli sviluppi relazionali futuri (e richiamiamo in questa sede le precedenti note formulate).

 Dalla discussione del primo giorno erano pure emersi una serie di elementi condivisi del tipo:

  • Il green pass è un ulteriore presidio di sicurezza che si aggiunge ai protocolli in essere e non li sostituisce;
  • l’Agenzia sta “approntando” una modalità di controllo completamente automatizzata ma, nelle more di una implementazione dei software, si rende necessario il controllo manuale attraverso “smartphone” (o altri strumenti idonei);
  • Per tutti gli uffici sono in corso di distribuzione gli “smartphone”;
  • I controlli manuali dovranno essere delegati con atto formalizzato, prioritariamente, alle società di vigilanza laddove presenti; in secondo luogo si potranno siglare accordi con le associazioni di volontariato disponibili. Solo in subordine il datore dovrà fare riferimento alle figure “incardinate” nella gestione della sicurezza ad iniziare dalle RSPP ed ASPP, soprattutto negli uffici più piccoli;
  • Il controllo potrà essere eseguito “a tappeto” oppure “a campione” ed il campione sarà estratto con software appropriati ad estrazione casuale.
  • Non vi sono implicazioni di “privacy” in quanto il controllo sarà limitato a riscontrare la sussistenza o meno del certificato, senza indagare alcun ulteriore aspetto relativo allo stato di salute.

Inserire in un verbale da diramare agli uffici queste indicazioni avrebbe fornito un indirizzo semplice e chiaro. In assenza del documento auspicato, al contrario, si registrano già attività “caotiche” e “disarticolate”.

Emerge dalle periferie che gli “smartphone” in distribuzione sono pressoché nulli e che i controllori dovranno utilizzare le proprie dotazioni personali, emerge, altresì, che i datori di lavoro lungi dal coinvolgere la cosiddetta “catena della sicurezza” stanno incaricando funzionari di ogni qualifica, adottando indifferentemente procedure a tappeto o a campione senza un metodo di estrazione regolamentato.

Nell’osservare la distanza “siderale” tra le dichiarazioni d’intento della Direttrice Centrale e quanto sta avvenendo oggi negli uffici possiamo solo registrare la non utilità della riunione al tavolo.

  • VALUTAZIONE DEL PERSONALE

All’ordine del giorno della riunione anche la definizione dei criteri per la valutazione del personale delle Aree.

L’Agenzia ha prodotto una bozza aggiornata del sistema di valutazione che si propone di valorizzare anche i contributi forniti dai sindacati.

La CONFSAL – UNSA, nel merito, ha rappresentato che un sistema di valutazione deve porsi come obiettivo la crescita del lavoratore intesa come miglioramento della professionalità e sviluppo delle competenze, oltre che recupero di eventuali “gap” di produttività.

Pertanto, la partecipazione del valutato deve assurgere ad elemento centrale del Sistema in modo che la valutazione non debba essere un elemento finalizzato esclusivamente alla attribuzione del salario accessorio.

Quindi elemento importante la formazione nonché la presenza di meccanismi di “contrappeso” in relazione ai diversi interessi in “gioco”.

Visto il clima della “seconda” sessione, non sono stati fatti passi in avanti. Vedremo nel prosieguo.

  • MOBILITA’

Anche sulla “Mobilità” registriamo il grave immobilismo di Parte Pubblica. Il tema è stato calendarizzato fin dai primi incontri del 2021 ed inserito nel “cronoprogramma” concordato tra le parti quali elemento di discussione prioritario.

Nella riunione di ieri ci è stato comunicato che l’Agenzia non ha intenzione di procedere ad alcun accordo prima del mese di gennaio 2022.

Anche in questo caso le argomentazioni sono apparse di scarsa consistenza: non si potrebbero valutare i contingenti in entrata ed in uscita prima di aver assegnato i vincitori dei concorsi in itinere.

Appare sussistere uno scarso interesse dell’Amministrazione, che, evidentemente, non coglie la strategica importanza di questa leva motivazionale utile per l’Ente e per i suoi risultati prima ancora che per i lavoratori.

  • CONTRASTO AGLI ILLECITI

In una informativa sindacale del 26 luglio 2021 la Direzione Centrale Risorse Umane comunicava, in termini “stringati”, che nel Comitato di gestione del 23 luglio 2021 erano state deliberate alcune modifiche organizzative del Settore Contrasto Illeciti della Divisione Contribuenti e della DC Risorse Umane”.

A seguito della nostra richiesta di acquisire tutti gli opportuni chiarimenti e relativi approfondimenti in merito alle modifiche organizzative accennate, nell’incontro del 30 luglio u.s. la Direttrice del Personale precisava che la modifica organizzativa era stata inviata al Ministro dott. Franco per la relativa autorizzazione, in ragione delle modifiche da apportare al Regolamento dell’Agenzia.

Quindi la stessa Direttrice evidenziava che ulteriori approfondimenti sarebbero stati successivi al “placet” richiesto.

Nel corso della seconda sessione abbiamo appreso, da alcuni colleghi, della trasmissione di una mail al personale interessato in formula di “ricognizione”.

Come Sindacato siamo quindi in attesa di apposito aggiornamento da parte della Direttrice del Personale, in ragione delle profonde implicazioni già sottolineate precedentemente al tavolo e ribadite nell’incontro. (si veda al riguardo anche il nostro comunicato del 30 luglio scorso).

Deve essere salvaguardata l’Alta professionalità di coloro che attendono a tali attività e che le stesse devono continuare ad essere svolte nelle sedi attuali con il personale che deve conservare la propria originaria appartenenza in pianta organica.

  •  ALTRI ARGOMENTI

 Sul “TELELAVORO” a breve diventerà operativa la graduatoria già consolidata e quindi la modalità sarà pienamente operativa.

Sui “PASSAGGI DI AREA” non vi sarà alcun data-base dei quesiti, nonostante la richiesta di tutte le sigle, ma “dispense” disponibili sulla intranet dell’Agenzia.

Sul “NUOVO MODELLO EROGAZIONE SERVIZI” quanto prima vi sarà un incontro con il Direttore centrale.

Sul “LAVORO IN PRESENZA” dal prossimo 15 ottobre, dovrebbe restare tutto immutato. Solo dopo l’emanazione del DM “Brunetta” e delle relative linee guida si parlerà dei rientri e verranno rivisti i protocolli di sicurezza precedentemente sottoscritti.

La Delegazione CONFSAL – UNSA (Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 8 ottobre 2021

 

ENTRATE – DM Smartworking – Nota di richiesta urgente convocazione alla Direttrice del Personale

AGENZIA DELLE ENTRATE

DM SMARTWORKING – RICHIESTA URGENTE INCONTRO

Alla Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate

dott.ssa Laura Caggegi

 

Egregia Direttrice,

quale seguito della pregressa nota del Coordinamento del 27.09 u.s. e preso atto della “bozza” di D.M. a firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (di ampia divulgazione) che adegua le misure di organizzazione del lavoro pubblico, in relazione al D.L. n. 127/2021 che ha esteso l’obbligo di certificazione verde COVID -19 (di cui all’informativa sindacale del 1.10.2021), nonché del DPCM del 24.09.2021, adottato ai sensi dell’art. 87, comma 1, del D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27,

la Scrivente Organizzazione Sindacale

CHIEDE

una convocazione, con la tempistica correlata all’importanza della tematica da trattare, affinché possano essere assunte negozialmente le dovute misure sia in merito alla sicurezza e salute dei lavoratori (rif. CCNL, art. 7 comma 6, lettera k) sia in merito alla possibile prestazione lavorativa in modalità agile ovvero alle ulteriori misure idonee a garantire al meglio l’attività in presenza, preso atto degli elementi di opportunità e di condizionalità che saranno presenti nel decreto in questione.

Quanto sopra finalizzato all’individuazione di interventi ed indirizzi omogenei per l’intero territorio nazionale.

Sicuri dell’attenzione si formulano i più cordiali saluti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 3 ottobre 2021

 

ADM – Il poco entusiasmante rito dell’informativa sulla convenzione 2021

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

IL POCO ENTUSIASMANTE RITO

DELL’INFORMATIVA SULLA CONVEZIONE 2021 MEF-ADM

 

Si è svolto, nel tardo pomeriggio del 30 settembre u.s., l’incontro inerente alla Convenzione MEF/ADM per il 2021 con il Dipartimento Fiscale del Mef (presieduto dal dott. Paolo Puglisi in assenza della dott.ssa Lapecorella impossibilitata), l’Agenzia ADM (per la quale ha partecipato inizialmente il dott. Minenna e a seguire il dott. Flore) e le Organizzazioni Sindacali in rappresentanza sia dei Lavoratori che dei Dirigenti.

Il dott. Puglisi ha accennato brevemente ai contenuti della Convenzione che si situa a ridosso dell’esperienza del lungo periodo pandemico. È poi è intervenuto il dott. Minenna che ha velocemente puntualizzato il peculiare periodo di operatività dell’Agenzia la quale sta sostenendo un ampio processo riorganizzativo da effettuarsi anche attraverso modifiche del Regolamento di Amministrazione. Poi ha accennato ad una serie di normative importanti che cambierebbero in parte l’assetto dell’Agenzia, ricordando anche le attività delle società in house di prossima istituzione. Ha fatto riferimento ad un incremento di Personale che sarà anche affiancato da un ambizioso piano logistico per il rafforzamento e l’unificazione di uffici attualmente molto frammentati. Tale cambiamento sarebbe perseguito ai fini dell’efficientamento e della razionalizzazione per dare corpo alle esigenze peculiari che l’Agenzia deve collegare ai suoi Laboratori Chimici, alle esigenze dei depositi reperti, di antifrode e di espletamento delle funzioni di PG.

Sono poi intervenute le OO.SS. con osservazioni puntuali a partire dall’endemico ritardo con cui viene presentata la Convenzione, alle problematiche inerenti alla mancanza di Personale ed esiguità di risorse, alle problematiche legate alla riorganizzazione dell’Agenzia, ad altre tematiche derivanti da quanto riportato nel testo della Convenzione.

La nostra Delegazione ha fatto osservare che, purtroppo la Convenzione ADM, documento che dovrebbe essere di fondamentale importanza proprio per la prevista specificità dell’ Agenzia (come analogamente per l’Agenzia delle Entrate), nel tempo non è riuscita a costituire la base per le attese di chi lavora nell’Agenzia  né il cambiamento di passo che era nelle intenzioni del legislatore, tradendo il suo scopo originario e lasciando i Dipendenti ADM nell’alveo  di altre pubbliche amministrazioni per le quali non era stato previsto il “cambiamento epocale” che, invece, ha guidato l’istituzione delle Agenzie Fiscali. Tutto ciò anche nel disinteresse delle Autorità Politiche che si sono succedute mentre la specificità delle Agenzie non è sfuggita all’attenzione di organismi internazionali come OCSE e FMI.

Lo svilimento del sistema agenziale è osservabile anche nel fatto che le Convenzioni vengono ormai relegate ad una semplice informativa negli ultimi mesi dell’anno quando i contenuti delle stesse hanno quasi fatto il loro corso ed eludendo anche il confronto previsto dallo Statuto (ar.15). La Convenzione ADM, presentata per il 2021, non ha superato le criticità che affliggono l’Agenzia come la mancanza di Personale, che solo parzialmente verrebbe superata dai concorsi in itinere ma che, intanto per il 2021, non potranno oggettivamente essere completati e a regime apporteranno unità di Personale appena sufficienti a rimpiazzare il Personale mancante a causa dei pensionamenti e del mancato accrescimento per il blocco più che decennale del turn over. Si impone, pertanto, una ulteriore previsione di autorizzazioni assunzionali nonché il ricorso anche alle procedure di mobilità intercompartimentale e di comando e non ultimo la valorizzazione del Personale che, ad esempio, ha partecipato alle prove dei passaggi di area superandole ma che per le limitate previsioni numeriche risultano solo idonei mentre potrebbero essere tutti assunti in terza area.

La mancanza di risorse economiche, è stato evidenziato dalla nostra Delegazione, mortifica sempre più le attese dei Lavoratori in quanto il Fondo Risorse Decentrate, ormai asfittico, porta alla luce l’insufficienza di un sistema, quello delle Convenzioni, che doveva essere “di adeguato riconoscimento remunerativo” per il raggiungimento degli obiettivi e delle attività. E proprio nell’ annualità in discussione i Lavoratori speravano in una inversione di rotta in merito alla questione dei “tetti”.
Per quanto concerne, poi, le varie attività volte alla riorganizzazione dell’ Agenzia  la nostra O.S. ha fatto presente che questa vasta operazione manca di  adeguati momenti di confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori in quanto i cambiamenti  hanno effetti diversi e profondi sulla vita dei Lavoratori interessati ed infine anche la capacità propositiva sindacale ne viene menomata.

Alle osservazioni di parte sindacale, il Direttore Centrale del Personale, ha eccepito che specialmente in merito alle criticità di Personale  l’ Agenzia sta utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e, per le altre tematiche, ha annunciato incontri sindacali di prossima convocazione come  la mobilità volontaria nazionale,  l’individuazione di IDR e PO,  il completamento del CCNI e, cosa molto importante,  una specifica “intesa” sugli attesi passaggi di fascia, già ampiamente sollecitata dalla nostra Organizzazione Sindacale.

Prima dell’intervento del Direttore Centrale del Personale, era intervenuto però il dott. Puglisi del Mef per dare risposte ad alcuni interrogativi posti dalle OO.SS. Ha specificato che, in linea generale, la bozza di Convenzione in argomento è stata redata a “normativa vigente” e quindi eventuali e diverse previsioni normative non possono trovarvi al momento allocazione.

Ha poi comunicato che è imminente il saldo della “quota incentivante” in quanto è stato verificato il raggiungimento degli obiettivi 2020. Per quanto riguarda invece la previsione di cui al comma 7 dell’art.1 d lgs 157/2015 per le attività legate al recupero dell’evasione fiscale e allo sviluppo della compliance il relativo DM è all’attenzione della RGS in relazione alle attività 2019 (con competenza 2020); e relativamente al 2020 (essendo stato chiuso il rendiconto di tale annualità nel mese di luglio) si conta, entro fine anno, di arrivare alla sua definizione dal punto di vista tecnico per l’invio alla RGS. In controtendenza, quindi, ai soliti ritardi nel 2021 si avrebbe la possibilità di avere a disposizione, dal punto di vista tecnico, due annualità (2019 e 2020 con competenza 2020 e 2021) per i compensi di cui al citato comma 7.

Per quanto riguarda le “società in house”, è stato ribadito che l’unica società di tale tipo attiva all’attualità è Qualitalia ma si ricorda che per tali tipologie è necessario un DM attuativo.

In merito, poi, ad ulteriori bandi di Personale per ulteriori ingressi, tali esigenze saranno poste all’attenzione dell’Autorità Politica per coprire le esigenze di dotazione di Personale relativamente alle sfide che sono state affrontate e che saranno da affrontare anche nel PNRR. L’argomento, quindi, dovrà essere affrontato sul tavolo del Governo.

La Delegazione Confsal-UNSA (Sempreboni – Veltri)

 

ENTRATE – Nulla osta sulla preintesa per i “Ristori” e passaggi di Area

AGENZIA DELLE ENTRATE

NULLA OSTA SULLA PREINTESA PER I “RISTORI”

PUBBLICATO IL BANDO PER I PASSAGGI DI AREA

Grazie al “pressing” esercitato attraverso le più elevate interlocuzioni, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha ritenuto di fornire il “nulla osta” all’ipotesi di accordo del 16 luglio scorso relativa alla remunerazione dei disagi derivanti dalle condizioni di lavoro durante il periodo emergenziale attraverso l’utilizzo dei risparmi di spesa legati al mancato pagamento di lavoro straordinario e buoni pasto.

Quanto prima provvederemo a sottoscrivere l’intesa definitiva.

Rammentiamo che come da protocollo sottoscritto, in occasione della negoziazione dell’accordo sul salario accessorio sarà tenuto conto anche della prestazione fornita in presenza dai soggetti interessati, in questo periodo di pandemia da Covid ’19.

Si chiude nel migliore dei modi questa importante e delicata “questione”, al di là delle cifre in gioco, quale importante segnale che le parti negoziali inviano a tutti, colleghi lavoratori e soggetti a diverso titolo interessati, compreso esponenti politici di primo piano, affinché lo strumento del “lavoro agile”, oggetto di attacchi ingiustificati nella sua attuale formulazione emergenziale, possa trovare la giusta disciplina contrattuale e “tradursi” in una utile modalità lavorativa, nell’ambito di modelli organizzativi avanzati in cui sicuramente l’Agenzia delle Entrate saprà esprimersi al meglio.

Importante la posizione assunta dalla Direzione dell’Agenzia che dovrà essere sempre più di forte impulso rispetto ad ampi settori della “burocrazia e della politica” che, come abbiamo detto in altre occasioni, appaiono disconoscere l’esperienza ventennale delle agenzie.

Lo stesso compito spetta al Sindacato.

Ulteriormente, è stato pubblicato il bando per la procedura di passaggio dalla II alla III Area per complessivi 700 posti nei diversi profili di funzionario, funzionario tecnico e funzionario informatico.  Il termine per la presentazione delle domande scade il 28 ottobre prossimo.

Anche su questa materia riteniamo di aver raggiunto un buon risultato a favore dei tanti colleghi interessati, in attesa che il nuovo ccnl, che uscirà dai negoziati in Aran, nel recepire le modifiche normative previste dal DL n. 80/2021 possa permettere ad una più vasta platea di colleghi di vedersi riconosciuta crescita professionale ed economica.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 28 settembre 2021

 

ENTRATE – Si apre una nuova stagione – Nota del Coordinatore Nazionale al Direttore Ruffini

AGENZIA DELLE ENTRATE 

SI APRE UNA NUOVA STAGIONE

 

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Avv. Ernesto Maria Ruffini

Alla Direttrice del Personale

dott.ssa Laura Caggegi

Egregio Direttore dell’Agenzia ed Egregia Direttrice del Personale,

stiamo attraversando un momento decisivo per le sorti delle Agenzie Fiscali e per l’intero mondo del Pubblico Impiego.

Le nuove disposizioni di legge (vedi DL 127/2021 – ma il riferimento è all’intero progetto di riforma) cambiano il paradigma dei comportamenti dei lavoratori e delle Amministrazioni Pubbliche.

Come abbiamo avuto modo di dire in diverse occasioni, la P.A. non è un blocco omogeneo di attori, bensì un mondo eterogeneo che ha cercato, ognuno per la sua parte, di rispondere alle sfide di questi mesi, soprattutto con riferimento all’emergenza sanitaria.

Noi, invece, siamo consapevoli che da oltre venti anni le Agenzie Fiscali, e l’Agenzia delle Entrate in particolare, abbiano saputo lavorare al meglio, anche con il supporto della Rappresentanza dei Lavoratori, per rendere sempre più funzionali, economici ed efficienti i servizi istituzionali resi.

Già pervengono a questo Coordinamento Nazionale considerazioni, sollecitazioni e note periferiche in merito alle azioni future che verranno attuate, con riferimento ai vari contesti e per tutte le materie.

Circa il programma operativo sindacale sono note le “questioni” aperte, a cominciare dai “ristori” per finire alla mobilità nazionale, passando per i servizi ai contribuenti, il sistema di valutazione, il salario accessorio delle annualità pregresse. Per citare solo i temi più importanti.

Il tutto da leggere nel combinato disposto delle disposizioni normative vigenti e delle regole contrattuali in corso di esame e redazione presso la competente Aran.

In questa sede giova ricordare l’importanza del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), introdotto con la Legge n. 80/2021, che è destinato ad assorbire i contenuti dei POLA e dei Piani delle Performance e che dovrà essere strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da realizzare.

In attesa dell’emanazione di un Decreto Ministeriale che disciplinerà il rientro in presenza degli “smart worker in emergenza”, probabilmente fino all’entrata in vigore del nuovo CCNL – Funzioni Centrali che definirà il lavoro agile nel suo complesso, siamo sicuri che sia stato da Voi “attenzionato” al meglio questo tema, alla luce dei pregressi fondamentali accordi che hanno posto in sicurezza il personale in servizio e, nel contempo, attraverso gli approfondimenti in materia di attività ”smartabili” nonché gli investimenti tecnologici effettuati e la revisione di procedure operative che hanno permesso all’Agenzia delle Entrate di effettuare un ulteriore qualificato salto operativo.

Indipendentemente dalle linee di fondo politiche su questi temi, di competenza dell’Autorità governativa, come Coordinamento riteniamo che dovranno essere forniti, da tutti i soggetti interessati, utili contributi affinché da un lato, l’esperienza acquisita in questi mesi drammatici possa essere “messa a regime” e dall’altro, la gestione dei piani aziendali, integrata con gli elementi sopra esplicitati, possa rappresentare quell’ulteriore salto di qualità amministrativa atteso dalla collettività e dai contribuenti.

Non ci aspettiamo interventi scoordinati dei singoli datori di lavoro, magari “più realisti del re”, bensì una “corale” azione uniforme volta da un lato, a mantenere le condizioni di sicurezza dei lavoratori e dall’altro, una qualità dell’azione in grado, altresì, di sollecitare ulteriori interventi normativi in materia di implementazione delle risorse umane, miglioramento del benessere organizzativo e rispondenza degli obiettivi da raggiungere in linea sia con le professionalità presenti in Agenzia (dal punto di vista qualitativo e quantitativo) sia con le richieste dell’Autorità Politica.

In ragione di ciò, siamo sicuri che i diversi “dossier” aperti possano esser quanto prima positivamente risolti e nel frattempo che opportune linee di indirizzo permettano all’intera macchina di lavorare ancora meglio. Il personale chiede massima attenzione per tutto quello che fino ad oggi è stato fatto.

Non servono “atti di forza”, che pure qua e la appaiono nella gestione del personale soprattutto in periferia, serve una azione in grado di “rammentare” alla Politica la strategicità delle strutture “fiscali”, non solo per la ripartenza quanto piuttosto per rendere ulteriormente strutturale quel salto di qualità amministrativo spesso “disconosciuto”, purtroppo, finanche da primari attori.

Unico modo per mettere i “decisori politici” nelle condizioni di affrontare e risolvere i ben noti nodi strutturali.

Buon Lavoro a Tutti.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 27 settembre 2021

 

ADM – Riconoscimento economico ai lavoratori – Nota al Direttore Centrale del Personale

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Al Direttore Centrale del Personale

Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli

Dott. Rocco Flore

Roma

 e p.c. al Personale dell’Agenzia

 

 OGGETTO: L’impegno dei Lavoratori deve trovare il tempestivo riconoscimento economico.

 

Esimio Direttore,

diversi fattori hanno, forse, concorso ad una situazione che per i Lavoratori è diventata ormai improcrastinabile ovvero la mancata attribuzione, parziale o totale, delle competenze economiche che riguardano diverse annualità pregresse: 2018, 2019 e 2020.

Tali competenze costituiscono emolumenti importanti per la vita quotidiana dei Lavoratori i quali, per converso, si adoperano diuturnamente ad assolvere, ultra vires e in modo eccellente, alle attività e agli sfidanti obiettivi dell’Agenzia: prova ne sia il raggiungimento puntuale degli obiettivi fissati dalle Convenzioni   e quanto esposto brillantemente nella specifica reportistica delle varie annualità (last but not least il Libro Blu 2020).

Gli eventi pandemici, l’estrema carenza di Personale negli Uffici, i nuovi indirizzi operativi inerenti alla riorganizzazione in atto non hanno diminuito l’attività produttiva dell’Agenzia ed anzi sono stati raggiunti picchi di eccellenza, ben evidenziati anche dai media e social media.  L’impegno continuo dei Lavoratori, però, non sembra trovare pari riscontro nei “ristori economici”, a partire dalla persistente e anacronistica limitazione dei “tetti” (per i quali rilevanti e consequenziali somme inerenti al raggiungimento degli obiettivi non possono essere spese), dalla mancata attuazione delle progressioni economiche non previste ormai  per il secondo anno consecutivo e dai ritardi con cui vengono, poi, erogate, anche se per svariate motivazioni, le diverse tipologie di somme del Fondo Risorse Decentrate.

L’enfatizzato cambiamento della P.A., in cui tutto dovrebbe essere basato sulla tempestività e sull’efficienza nei rapporti tra utenza e Amministrazioni, stride con la lentezza degli iter autorizzativi percorsi dagli organi di controllo che danno la sensazione di meticolosità tautologiche. Tuttavia nelle diverse Amministrazioni si assiste a un’attribuzione del salario accessorio con modalità e tempistiche  più snelle e la nostra Agenzia, che deve certamente essere annoverata tra quelle più efficienti, pur nella complessità delle situazioni, dovrebbe dare ai propri Dipendenti dei segnali di maggior presenza  e intervenire “a monte” per poter dare maggiore rispondenza alle attese dei Lavoratori ovvero provvedere ad anticipare determinate somme che non riguardano certo lavorazioni future ma  già svolte e  obiettivi già raggiunti.

Si chiede, pertanto, un tempestivo e idoneo intervento ai fini dell’attribuzione ai Lavoratori del salario accessorio per le annualità in sofferenza.

Roma, 21 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Un invito alla Politica Attenta – Considerazioni del Coordinatore Nazionale

AGENZIE FISCALI

Un invito alla “Politica” attenta: Le buone intenzioni si devono tradurre in risultati! 

Ampio il dibattito di questi giorni sui diversi temi riguardanti la Pubblica Amministrazione, sia da parte del Ministro della Funzione Pubblica che di tanti esponenti politici.

In questa sede vogliamo solo fare una considerazione.

La Pubblica Amministrazione non è un una struttura uniforme, bensì un “pianeta” fatto di tante “terre”, alcune rigogliose altre aride, “terreni” ben gestiti ed alcuni incolti, insomma una eterogeneità di organizzazione del lavoro, di operatività, di funzioni e compiti spesso confusi e sovrapposti.

E per questo che da tempo immemorabile si parla della riforma della P.A. anche se sarebbe meglio parlare della complessiva riforma dell’intero apparato pubblico nelle sue articolazioni centrali e periferiche, di coerenti e puntuali livelli operativi, di moderni modelli di organizzazione e di efficienti/funzionali rapporti di lavoro (per quello che a NOI interessa).

In tempi non sospetti abbiamo definito la riforma dell’amministrazione pubblica “L’ARABA FENICE”, perché se ne parla in ogni legislatura, appare ad ogni piè sospinto e muore d’inedia in un battibaleno.

Questa amara constatazione ha, per il Coordinamento Agenzie Fiscali, un concreto supporto valutativo.

Uno dei pochi apparati pubblici che ha affrontato e risolto il nodo dell’adeguato sostegno quanto-qualitativo al sistema Paese è stato quello dell’Amministrazione Finanziaria, attraverso la riforma in Agenzie Fiscali avviata oltre venti anni fa (D. Lgs n. 300/1999).

Ebbene questo tentativo, a nostro parere importante e positivo, è stato immediatamente “stoppato” da una parte della classe politica e dell’alta burocrazia (senza colore), perché si è voluto “disconoscere” il modello, eliminare le specificità operative, uniformare vincoli ed abbattere qualsiasi tentativo di valorizzare le risorse umane, in tutte le diverse espressioni di sviluppo professionale ed economico.

Il vero motivo del tentativo, in parte riuscito, di eliminare questo esperimento virtuoso di un diverso modo di fare amministrazione è quello del cosiddetto “bottone rosso di stop” ovvero la politica, quella con la p minuscola, vuole sempre l’ultima parola, vuole mettere “le mani in pasta”, insomma non fa comodo ad alcuno avere una amministrazione efficiente e funzionale perché probabilmente metterebbe a nudo le vere carenze del Paese ossia quella di una classe politica incapace di vedere al di là del proprio naso, non in grado di progettare una amministrazione della cosa pubblica al reale servizio degli interessi generali, una politica diciamo di “piccolo cabotaggio”, certo non degna di un Paese avanzato.

Le emergenze vecchie e nuove non hanno fatto altro che mettere definitivamente a nudo tutto ciò, per cui il solito “vincolo esterno” (meno male), oggi quello rappresentato dall’Unione Europea, pretende a gran voce riforme, riforme, riforme. 

Riforme che oseremmo dire sono invece pretese da tutti. 

Quindi non bisogna inventarsi nulla, bisogna analizzare con la lente di ingrandimento le singole realtà e fornire per ciascuna di esse una soluzione.

Il treno viaggia alla velocità imposta dalle “carrozze” più lente ed allora si intervenga sulle “carrozze” lente, altrimenti è meglio che qualche “carrozza“ veloce passi sulla linea dell’alta velocità.

Non servono regole che valgono per tutti, servono regole generali a supporto di tutti e regole specifiche di cui le singole amministrazioni hanno bisogno per realizzare obiettivi e traguardare risultati di rilievo. 

La Politica, come previsto dalla Costituzione, sia deputata a fornire le linee di indirizzo.

E soprattutto lasciamo stare la solita italica idea delle “nozze con i fichi secchi”.

Professionalità adeguate significa professionalità pagate, realizzazione di percorsi di carriera virtuosi, salario accessorio a supporto del raggiungimento di obiettivi specifici e migliori condizioni per TUTTI I LAVORATORI.

Tutto questo da esprimere attraverso una adeguata cornice normativa.

Tutto questo da esprimere attraverso un moderno ed avanzato Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e correlati Contratti Collettivi Integrativi.

Tutto questo supportato da adeguate risorse umane, finanziarie e materiali.

Dando “ascolto” e “rispetto” al Personale e “restituendo” un ruolo alla Rappresentanza dei Lavoratori.

Ora è tutto “scassato”, siamo il Paese che ha scelto, purtroppo “volontariamente”, di gestire il mercato del lavoro, privato e pubblico, al ribasso, con stipendi e salari scadenti, in molti casi con lavoratori al limite (ed in qualche caso ben sotto) della “sussistenza”.

Una rincorsa verso il basso anziché verso l’alto, come dovrebbe essere per un sistema all’avanguardia.

Vediamo se questa volta, almeno per questa volta, siamo in grado di smentire i detrattori e tutti coloro che lavorano (si fa per dire) contro il Paese, perché finalmente lo stesso faccia il salto di qualità ed avanzi nella modernità anziché essere “sbattuto” fuori dal perimetro della civiltà, “oscurando” per sempre quello che è stato fatto, fino ad oggi, da tutte le persone di buona volontà.

Noi ci siamo!

Roma, 20 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Report incontro del 14 settembre 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE 

REPORT INCONTRO DEL 14/09/2021

BOCCIATURA ACCORDO RISTORI

RISTORI

Nella riunione del tavolo nazionale del 14/09/2021 il Direttore Centrale delle Risorse Umane ha confermato alle Parti Sociali la mancata vidimazione dell’accordo sui “Ristori” da parte del Dipartimento per la Funzione Pubblica. Dalle anticipazioni della dott. Caggegi, si apprende che l’organo certificatore avrebbe ritenuto la contrattazione integrativa non titolata alla attribuzione di somme forfettarie a titolo di ristoro nei confronti dei lavoratori che hanno svolto attività in lavoro agile o in lavoro di presenza. Nella suddetta nota la Funzione Pubblica avrebbe fatto riferimento ad un proprio precedente parere n. 77318 del 1/12/2020 che denunciava l’assenza di un supporto normativo o negoziale in grado di sorreggere l’ipotesi di attribuzioni di tali somme da parte dei tavoli di contrattazione.

CONFSAL-UNSA ha definito inqualificabile una presa di posizione del genere. Ha ribadito che si tratta, in primis, di somme perfettamente disponibili al bilancio dell’Agenzia ed ha sottolineato come il supposto deficit normativo sia stato colmato proprio dalla legge di Bilancio 2021 che al c. 870 ha attribuito, solo per il periodo di straordinaria emergenza in atto, alla contrattazione integrativa il diritto di distribuire tali somme nel 2021.

L’approssimazione degli elementi a supporto di questo rigetto lasciano supporre l’assenza di volontà politica di voler adeguatamente remunerare gli sforzi dei lavoratori delle Entrate che hanno garantito la continuità di servizi essenziali anticipando costi normalmente a carico del Datore di lavoro. UNSA ha chiesto un intervento diretto del Direttore Ruffini atto a garantire le giuste gratificazioni per i lavoratori del comparto. Una voce così autorevole come quella dell’avvocato Ruffini, protagonista della scena economica del Paese anche in veste di consulente politico per la Riforma Fiscale, deve essere in grado di persuadere il Governo sulla strategicità del benessere delle Risorse Umane dell’Agenzia per il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.

La dottoressa Caggegi ha testimoniato la propria personale delusione per questa bocciatura ed ha garantito che entro una settimana l’Agenzia formulerà opportuni chiarimenti all’Ente certificatore atti ad ottenere una rivalutazione della decisione.

A nostro parere questo evento costituisce l’ennesimo segnale di scarsa considerazione da parte del Governo dell’attività quotidianamente svolta dai dipendenti dell’Agenzia. Un’attività che andrebbe gratificata e portata ad esempio di efficienza e dedizione nei confronti della società e non osteggiata e svilita.   Un atteggiamento a cui i lavoratori devono opporsi predisponendosi ad una stagione di agitazione e proteste utili a ristabilire la giusta sensibilità nei propri confronti.

FUA 2019

La dottoressa Caggegi, nel medesimo incontro, ha comunicato altresì l’avvenuta vidimazione dell’accordo FUA 2019, pertanto si può procedere immediatamente alle fasi successive propedeutiche all’erogazione dei fondi ai lavoratori;

VARIE

Tra le varie ed eventuali la Direttrice ha assicurato che entro una settimana sarà pubblicato il bando relativo al Passaggio da II a III area per 700 posti riservato agli “interni” come da verbale del 22/06/2021. Entro ottobre sarà invece pubblicato il bando per l’assunzione di 500 funzionari tecnici.

Un nuovo incontro tra le parti si terrà in data 21/09/2021.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 15 settembre 2021

 

ENTRATE – Al peggio non c’è mai limite

AGENZIA DELLE ENTRATE 

Al peggio non c’è mai limite

 

Abbiamo acquisito l’informativa verbale, in merito al nulla osta degli Organi di controllo sulla “pre-intesa” salario accessorio 2019 ed abbiamo altresì “appreso” che sarebbe stata negata la certificazione per l’accordo sui “ristori”.

L’Agenzia ha già provveduto a convocare il tavolo per la sottoscrizione definitiva dell’intesa 2019 e per fornire utili elementi di approfondimento e valutazione in merito alla questione dei “ristori”.

Ma la mancata certificazione dell’accordo sui ristori, se effettiva, è un fatto molto grave.

Per mesi abbiamo sollecitato l’Agenzia al tavolo negoziale, dopo la emanazione del cosiddetto “comma 870” della Legge di Stabilità 2022, per la definizione di una intesa sul tema, anzi per amore della verità abbiamo chiesto  fin dai primi mesi della pandemia di valutare e trovare soluzioni rispetto alla perdita “subita” dai colleghi sia con riferimento ai buoni pasto e straordinari, nonché all’aggravio di spesa sostenuta dalla stragrande maggioranza degli stessi per l’espletamento delle attività da remoto. Altrettanta attenzione è stata chiesta per l’attività indifferibile in presenza, visti i rischi sanitari.

Che la Pubblica Amministrazione non sia una complessiva struttura omogenea nei diversi settori e campi di azione è un dato di fatto inconfutabile e, quindi, le risposte fornite dalla stessa rispetto all’emergenza sanitaria è stata diversa e spesso disarticolata.

Ma le Agenzie Fiscali, che hanno affrontato da oltre vent’anni una riforma organizzativa e di “status” giuridico che ha permesso di rispondere al meglio alle sfide del “nuovo fare amministrazione”, riteniamo hanno risposto al meglio sia nell’attività istituzionale ordinaria che in quella straordinaria (quest’ultima su precise disposizioni normative), attività svolta grazie alla disponibilità dei colleghi in servizio, nonché al salto tecnologico ed informatico delle strutture stesse, sia pregresso che in corso di emergenza.

In tutti i settori ed in tutte le modalità operative, alto è stato l’impegno profuso.

Quindi da un lato, rimandiamo al mittente, il Ministro Brunetta, tutte le recenti considerazioni ed esternazioni in merito alle modalità con le quali si è esercitato il lavoro agile in condizioni emergenziali, proprio perché non si può fare in alcun modo “di tutta l’erba un fascio” e dall’altro lato, non possiamo che stigmatizzare, con forza, la decisione assunta dagli Organi di controllo circa la mancata certificazione dell’intesa sui “ristori”.

Ancora una volta viene disconosciuto, politicamente e non solo, impegno, specificità, particolarità operative e modalità di esercizio delle stesse, per tutti i colleghi in servizio e per le stesse Agenzie.

A tale riguardo abbiamo già inviato una nota al Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze, per tutte le considerazioni che da tempo remoto come organizzazione sindacale abbiamo espresso ai diversi livelli ed ai vari tavoli sulle problematiche delle Agenzie e del suo Personale.

Ma chiediamo con forza una presa di posizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Una strategica e fondamentale struttura amministrativa non può essere “trattata” in questo modo.  Tutto il personale merito massimo rispetto e considerazione. Altrettanto merita l’Agenzia.

Ci auguriamo che l’episodio possa essere “derubricato” ad incidente di percorso ma per fare questo dobbiamo trovare immediate soluzioni negoziali.

Come Rappresentanti dei Lavoratori siamo fortemente preoccupati ed indignati, perché preoccupati ed indignati sono tutti i colleghi.

Crediamo che la misura sia oramai colma.

Sapremo trovare le giuste risposte, su tutti i fronti, a tutela dei diritti, degli interessi e delle aspettative dei colleghi e lavoreremo per salvaguardare, rafforzare e migliorare il progetto delle Agenzie Fiscali.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 10 settembre 2021

 

AGENZIE FISCALI – Criticità – Richiesta audizione al Ministro

                         

Ill.mo Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Ill.mo Sig. Capo di Gabinetto del Ministro

cons. Giuseppe Chinè

Ill.ma Sig.ra Viceministro dell’Economia e delle Finanze

on. Laura Castelli

Ill.mi Sigg. Direttori delle Agenzie Fiscali

avv. Ernesto Maria Ruffini (AdE) e dott. Marcello Minenna (ADM)

 

Oggetto: Agenzie Fiscali – Criticità ed interventi normativi e regolamentari – Richiesta di audizione

La Scrivente Federazione CONFSAL – UNSA, Coordinamento Agenzie Fiscali, Organizzazione Sindacale autonoma tra le più rappresentative nel comparto delle Funzioni Centrali e nello specifico settore delle Agenzie Fiscali, chiede solleciti interventi normativi al fine di rimuovere tutte le criticità di “sistema” ad oggi osservate e non superate, affinché la “macchina” fiscale sia messa nelle condizioni di adempiere al meglio alle funzioni ed ai compiti istituzionali ad essa assegnata.

Lo scrivente Sindacato di settore aveva proclamato, unitamente ad altre sigle sindacali, lo stato di agitazione di tutto il personale delle Agenzie Fiscali, prima dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid ’19, in ragione delle diverse problematiche in essere soprattutto sul versante sia delle risorse finanziarie che su quello delle risorse umane, stato di agitazione necessariamente ed opportunamente sospeso.

A distanza di oltre 18 mesi, con l’emergenza ancora in corso, non possiamo che sottolineare, nonostante le autorizzazioni ricevute in merito al piano delle assunzioni, con i relativi bandi pubblicati (in parte) per le Entrate e l’espletamento in corso delle procedure concorsuali per le Dogane/Monopoli, la gravissima carenza di personale che solo in modesta parte sarà “alleviata” dalle citate procedure concorsuali (con probabile immissione in ruolo dei “vincitori” non prima della fine del 2022).

L’operatività delle due Agenzie Fiscali è seriamente a rischio, e nonostante gli investimenti in risorse tecnologiche ed informatiche dalle stesse effettuati ed in corso di realizzazione, nonché la forte spinta verso la “telematizzazione” delle procedure, solo un adeguato investimento in risorse umane, anche in termini di formazione specialistica, può rappresentare un punto di svolta per una azione amministrativa futura ad ampio spettro.

All’attualità la carenza di personale nell’Agenzia delle Entrate è superiore al 30% e lo stesso dicasi per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le previste assunzioni lasceranno oltre il 20% di “scopertura”.

La CONFSAL – UNSA ritiene che i piani “assunzionali” autorizzati per entrambe le Agenzie Fiscali debbano essere adeguatamente implementati, anche alla luce di tutti gli interventi di supporto alla riforma dell’apparato pubblico.

Ulteriormente, in ragione delle previsioni normative di cui al DL n. 80/2021, convertito con modificazione dalla Legge n. 136 del 9.06.2021, la Scrivente si augura che nel livello contrattuale di competenza (ARAN) vengano opportunamente declinate le regole di primo livello per l’Area delle “Elevate Professionalità”, perché nelle due “strutture fiscali” ampia è stata la sperimentazione su queste figure, sia come POER (posizioni organizzative di elevata responsabilità) che come PO (posizioni organizzative previste dall’ex Contratto Nazionale di Lavoro delle Agenzie Fiscali), in assenza, però, di un chiaro quadro di riferimento su “status” giuridico ed economico.

A tale riguardo gli “input” negoziali devono essere chiari e precisi, e debbano avere lo scopo di salvaguardare, stabilizzare ed implementare le figure professionali in questione, quale primo passo per una classe di “middle management” in grado di caratterizzare la futura amministrazione pubblica.

L’inserimento delle Agenzie Fiscali nel più grande Comparto delle Funzioni Centrali ha limitato e limita tutt’oggi l’autonomia delle Agenzie e questo nonostante le raccomandazioni e gli indirizzi di FMI e OCSE contenuti nelle “due diligence”.

“Regole complesse e rigide riguardanti la valutazione del personale, gli incentivi retributivi, la formazione e la promozione” sono fattori limitanti l’autonomia (citazione da uno dei rapporti).

Consapevoli che le problematiche in essere in altri settori del Comparto Funzioni Centrali potrebbero essere di altro genere e comunque senza la “portata” riguardante le Agenzie, si chiede di valutare opportuni interventi normativi a salvaguardia degli aspetti riportati anche in ragione del progetto di “Riforma del Fisco” che dovrebbe prendere luce nei prossimi mesi.

La CONFSAL – UNSA chiede opportuni interventi sulla “macchina fiscale”, con interventi di “reingegnerizzazione” aventi lo scopo di eliminare tutte le criticità che in questi anni si sono manifestate rispetto al modello delle Agenzie, soprattutto in ragione della necessità di rendere coerenti le disposizioni normative che interessano specificatamente il modello, in deroga al quadro normativo generale vigente per il Pubblico Impiego.

Deve essere rafforzata l’autonomia finanziaria, gestionale e organizzativa delle Agenzie Fiscali, anche con riferimento alle risorse umane, nell’ambito del rapporto “convenzionale” con il MEF.

In particolare, un diverso sistema di finanziamento delle strutture “tipizzerebbe” meglio il legame con il contesto operativo di ciascuna agenzia, rendendo più diretto l’impatto sulle dotazioni dei risultati conseguiti in termini di incremento del gettito dei tributi di competenza, sia da adempimento spontaneo sia da attività di contrasto.

Questo nuovo sistema di finanziamento rappresenterebbe un meccanismo di responsabilizzazione in “contrappeso” all’autonomia.

Al riguardo, anche il nuovo meccanismo di finanziamento del salario accessorio (di cui al D. Lgs. n. n. 157/2015, art. 1, comma 7) dovrebbe essere reso più funzionale all’obiettivo di cui sopra, con riferimento sia ai tempi di emanazione del relativo decreto ministeriale sia all’entità delle risorse finanziarie “sganciate” dai generali tetti di spesa sul salario accessorio, il tutto con l’obiettivo di “incentivare” percorsi professionali ed incrementi di produttività quanto-qualitativi dei lavoratori in servizio.

Illustrissime Autorità,

la CONFSAL – UNSA prende atto di alcuni interventi normativi effettuati in materia di pubblico impiego (anche con riferimento al citato art. 3 del DL 80), peraltro ancora da declinarsi in termini effettivi, ma ritiene, altresì, che specifici interventi debbano essere predisposti per la riforma di “strutture fiscali” che, nel corso delle ultime due decadi, hanno fatto “passi da gigante” verso un approccio moderno del “fare amministrazione” e di sostegno al Sistema Paese.

In questo ambito, assicuriamo la nostra “collaborazione” e la nostra disponibilità ad essere “auditi” per ogni utile elemento di approfondimento, nonché di contributo alle “scelte” politiche che le competenti Autorità assumeranno, nell’ambito di quello spirito partecipativo che ha sempre “connotato” il settore del Fisco (a cominciare dalla nascita delle stesse strutture).

Spirito partecipativo che “ultimamente” in entrambe le Agenzie è stato messo “sostanzialmente” da parte, con decisioni gestionali-organizzative non prive di criticità e comunque unilaterali, in alcun modo “condivise” (nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali) con le rappresentanze dei lavoratori.

Tutto ciò nonostante il “grandissimo” sforzo compiuto dai lavoratori che con qualificata professionalità ed impegno hanno superato tutte le difficoltà “frapposte” da una gravissima crisi sanitaria, sociale ed economica.

I lavoratori rappresentati e le strutture Agenzia Entrate e Agenzia Dogane/Monopoli, a nostro parere, aspettano e meritano adeguate risposte rispetto ai diversi temi, solo accennati, che la scrivente organizzazione pone all’attenzione di codeste Autorità, con riserva di ogni approfondimento in sede di, auspicata, audizione.

Roma, 9 settembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

AGENZIE FISCALI

         Valentino Sempreboni

 

ADM – Riunione dell’8 settembre 2021 – Rimodulazione POER

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

RIUNIONE 08 SETTEMBRE 2021

RIMODULAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE DI ELEVATA RESPONSABILITÀ (POER)

In data odierna le OO.SS. hanno avuto un confronto con la Direzione Centrale del Personale dell’Agenzia che, a seguito formale richieste delle OO.SS. nazionali, ha riguardato l’informazione sulla “rimodulazione” di alcune POER. In dettaglio è stata disposta la soppressione di 14 posizioni organizzative a livello nazionale e l’istituzione di altrettante nuove posizioni.

L’Amministrazione ha fatto presente che la scelta è stata originata dalla necessità di riutilizzare le precitate posizioni, ormai vacanti per assegnazione dei titolari a diverso incarico.

La nostra Delegazione ha manifestato diverse perplessità sulla soppressione di alcune POER, che rappresentano punti strategici dell’Agenzia come era risultato evidente al momento della loro istituzione (ad es. la Poer Antifrode Lombardia, la Poer Antifrode e controlli dell’UD di Malpensa, la Poer Antifrode e controlli di Gioia Tauro, ecc.).

La nostra O.S. ha sottolineato che per individuare nuove sedi che necessitano di Poer, fermo restando il numero delle Poer previsto dalle disposizioni in essere, sarebbe utile poter conoscere il nuovo modello organizzativo dell’Agenzia, anche per grandi linee, che si intenderà perseguire e quindi la nuova configurazione degli Uffici Centrali, degli Uffici Territoriali (che dovrebbero essere di tipo regionale) e gli Uffici derivanti dalla preventivata unificazione UD e UM (UDM).

L’Amministrazione ha, comunque, ribadito che le variazioni previste sono state dettate dalle nuove esigenze operative e condivise dai Direttori Territoriali interessati. Ha, inoltre, specificato che ulteriori posizioni si renderanno vacanti e che, quindi, verranno riassegnate in base alle necessità degli uffici. Tale modo di procedere è ritenuto dalla nostra Federazione alquanto bizzarro in quanto continua a mancare il disegno complessivo che deve sottendere alla riattribuzione delle Poer.

Si ricorda che le candidature alle precitate posizioni, in base alle vigenti determinazioni, dovranno essere presentate con le modalità in esse previste e assoggettate, poi, all’esame dalla “Commissione di valutazione permanente” istituita all’uopo con la determinazione Direttoriale prot.149715/RU del 18 maggio 2021. Sulla modifica della procedura di attribuzione delle Poer la nostra Federazione aveva, a suo tempo, espresso le proprie riserve in quanto, ad esempio, i Responsabili degli Uffici Territoriali non hanno modo di esprimere le proprie osservazioni riguardo al Personale operante nel proprio ambito.

La nostra Delegazione nel prendere atto delle posizioni dell’Amministrazione, ha comunque invitato la stessa a valutare l’opportunità di ripristinare alcune delle Poer soppresse nelle realtà maggiormente operative. Inoltre è stato osservato che anche i livelli di retribuzione delle posizioni da riassegnare andrebbero attentamente vagliati benché l’Amministrazione abbia fatto riferimento ai criteri di rischio, rilevanza e complessità.

L’Amministrazione si è riservata di effettuare ulteriori approfondimenti sull’argomento non scartando, laddove ne ricorrano i presupposti, il ripristino di alcune Poer.

Il Direttore Centrale del Personale ha, poi, comunicato l’intenzione di convocare per fine settembre/inizio ottobre prossimi un incontro su PO e IDR in considerazione della scadenza della proroga prevista, per il 31 dicembre 2021. Anche in merito a tale previsione la nostra Organizzazione ha tenuto a sottolineare che la discussione su tali posizioni non potrà essere veramente efficace in mancanza di un disegno complessivo inerente alla prevista riorganizzazione degli uffici.

L’Amministrazione ha comunicato, in finale di riunione, che le procedure dell’esame scritto per i concorsi a 1226 unità di personale per l’ADM sono previste per la metà di ottobre prossimo. Ha, inoltre, dato informazione che in merito ai passaggi verticali in Agenzia dalla II alla III area, la Commissione ha rassegnato la documentazione finale della procedura e per inizio settimana prossima si dovrebbe avere la graduatoria che prevede 174 passaggi.

In merito agli accordi sul budget 2018/2019 firmati a luglio 2021 l’Amministrazione ha poi comunicato che essi hanno avuto il benestare del Collegio dei revisori e che sono stati inviati ai successivi organi di controllo esterni (MEF/FP).

Infine è stata ventilata una possibile “rivisitazione in corsa” della procedura della eventuale “non accettazione” da parte di diversi Colleghi in merito alle valutazioni 2019 presso il valutatore di seconda istanza ovvero la possibilità di poter essere assistiti da rappresentante sindacale o avvocato.

Roma, 08 settembre 2021

(La delegazione Confsal-UNSA: Veltri, Eremita, Lamberti, Piemontese)

 

Chiusura Sede per ferie estive

Informiamo le colleghe ed i colleghi che gli Uffici della Segreteria Nazionale del Coordinamento Agenzie Fiscali Confsal-UNSA rimarranno chiusi per la pausa estiva  dal 31 luglio al 25 agosto 2023  compresi. L’accesso alla posta elettronica sarà saltuario in questo periodo.

La sede riaprirà regolarmente lunedì 28 agosto 2023.
Per comunicazioni urgenti, è possibile contattare i responsabili nazionali di settore ai recapiti disponibili sul nostro sito.

ENTRATE – Secondo incontro su nuove modalità erogazione servizi

AGENZIA DELLE ENTRATE 

SECONDO INCONTRO SU NUOVE MODALITA’ EROGAZIONE SERVIZI

In data 5 agosto si è tenuto un secondo incontro con la DCRUO avente all’ordine del giorno “le nuove modalità di erogazione dei servizi”. 

La Direttrice dott. Caggegi ha esordito illustrando nei dettagli il progetto dell’Agenzia ed i vantaggi che questo comporterebbe per l’utenza. Dopo aver ascoltato attentamente l’esposizione CONFSAL-UNSA, pur condividendo e facendo propri gli obiettivi di modernizzazione ed innovazione insiti nelle nuove modalità di erogazione dei servizi, ha sottolineato l’assenza di una analisi compiuta sui riflessi che tali modifiche portano sul benessere psico-fisico dei lavoratori addetti agli Uffici Territoriali.

In sintesi, abbiamo spiegato che i nuovi canali di accesso ai servizi: mail, PEC, piattaforme on line, videochiamata, richiamata, ecc…, si sono sommati a quelli tradizionali e non li hanno sostituiti. L’effetto è quello di avere funzionari che, dopo avere svolto un estenuante orario di sportello al pubblico, si trovano miriadi di istanze da esitare in back office.

Ora vi sono due difficoltà:

  1. Gli Uffici non dispongono di personale aggiuntivo che possa dedicarsi a queste lavorazioni. Abbiamo ricordato infatti che i front-office non hanno personale proprio ma utilizzano quello dei team “Atti” e quello dei team “Dichiarazioni” che hanno propri obiettivi di budget assegnati dai Dirigenti ed assorbono tutta la capacità lavorativa dell’UT dopo l’orario di sportello al pubblico;
  2. Le istanze che pervengono con le nuove modalità sono spesso approssimative e superficiali in quanto non ne è stato regolamentato un contenuto minimo e giungono spesso carenti di dati, allegati ed informazioni necessarie al perfezionamento dell’atto richiesto.

Alla luce di queste considerazioni, abbiamo chiesto alla Parte Pubblica di sospendere questo processo di riorganizzazione ed intraprendere il percorso contrattuale di cui all’art. 7 c. 6 lett. k) e v) del CCNL, al fine di giungere ad un accordo sindacale che miri a regolamentare le attività degli UT sia per il personale di servizio in presenza che per il personale in “smart working”. 

Per le attività da svolgersi in Ufficio, una volta preso atto delle criticità causate dalle nuove attività, occorre individuare le soluzioni opportune. Queste sono:

  • Un incremento del personale dedicato agli UT;
  • Una riduzione degli obiettivi di budget assegnati ai team Atti e Dichiarazioni in modo da liberare capacità operativa da adibire ai servizi di “sportello”;
  • La semplificazione di una serie di processi che rendano più fluide le lavorazioni.

Come CONFSAL – UNSA abbiamo anticipato una serie di proposte che consegneremo per iscritto in un documento di prossima emanazione. 

Tra queste abbiamo chiesto che:

  • Venga depotenziato il canale mail/pec e sostituito con piattaforme on line in cui l’istante debba rispettare i requisiti di forma e di sostanza utili per l’invio dell’istanza. In pratica se non vengono inseriti i dati necessari il programma non consentirà l’invio;
  • Venga implementata una piattaforma che consenta di liquidare, versare l’imposta e registrare gli atti Preliminari di Compravendita. La presentazione all’Ufficio di tali atti provoca un aggravio imponente di lavorazioni; l’esperienza analoga in essere che consente ai commercialisti di registrare ad esempio gli atti di Cessione Quote SRL ha dato risultati positivi;
  • Le Abilitazioni Telematiche siano attivabili esclusivamente dagli utenti, magari attraverso accordi con CAF e Professionisti. Il rilascio di queste abilitazioni non necessita di alcuna competenza fiscale ed è già possibile ottenerla in autonomia, ma l’utenza continua a rivolgersi massicciamente agli UT;
  • Venga reso obbligatorio l’inserimento dei recapiti nella presentazione delle istanze ed innanzitutto nella presentazione delle dichiarazioni dei redditi. Abbiamo registrato, infatti, che le maggiori difficoltà si incontrano nel contattare l’istante ed un contatto rapido consentirebbe di velocizzare la conclusione della pratica;
  • Si proceda ad una forte implementazione del sito internet nazionale aggiungendo una serie di programmi di calcolo: ad esempio per il “ravvedimento operoso” o per calcolare la rateazione su tutti i tipi di atti e non solo per i 36 bis e 36 ter come avviene oggi.  

Inoltre, abbiamo rappresentato alla dott. Caggegi che la forte spinta su informatizzazione e “remotizzazione” dei processi obbliga ad affrontare i temi della sicurezza sul lavoro per i lavoratori agili, atteso il forte “gap” esistente tra il lavoratore che si reca in ufficio, soggetto a tutti gli accorgimenti di cui al D. Lgs. 81/2008, e lo “smart worker”, praticamente lasciato a sé stesso. 

Sappiamo bene che la materia è oggetto di discussione in ARAN per il nuovo CCNL, ma l’accelerazione che l’Agenzia intende dare alla “remotizzazione” dei servizi induce ad una riflessione immediata sul tema. 

Ancora, il processo non potrà essere implementato in modo virtuoso se non si mette mano ad un serio percorso formativo, che non può essere quello dell’e-learning e ad una forte implementazione delle forniture tecnologiche, atteso che ancora oggi i lavoratori agili stanno utilizzando strumentazioni private.

Il Direttore Centrale ha preso atto delle eccezioni mosse dall’UNSA e dalle altre Sigle e si è impegnata ad avviare con l’intervento della Divisione Servizi una raccolta dati nelle DP finalizzata a verificare l’effettiva ricaduta delle nuove modalità sull’organizzazione del lavoro.  

Ha condiviso l’esigenza di formazione, che avrebbe voluto erogare solo in modalità e-learning, ma registrata l’opposizione dei sindacati si è impegnata a valutare anche una erogazione in modalità tradizionale. Ancora si è detta interessata a valutare interventi specifici in tema di sicurezza per i lavoratori agili. 

PASSAGGI TRA LE AREE

Su richiesta delle Organizzazioni Sindacali è stata ribadita l’intenzione di pubblicare il bando entro il mese di settembre, atteso che in quella data si recepiranno le autorizzazioni da parte della Funzione Pubblica. Le sigle hanno chiesto con forza che fossero pubblicati i quiz o, comunque, delle specifiche dispense attinenti all’esame. Il Direttore ha dichiarato di rispondere nel merito al più presto.

ASSUNZIONE VINCITORI CONCORSO 175

La Parte Pubblica ha comunicato lo slittamento delle assunzioni al 20 settembre. Tra i motivi addotti vi è l’esigenza di non lasciare scoperte a lungo le posizioni POER, atteso che tanti vincitori sono attualmente POER e se fossero immessi in servizio nell’immediato non si avrebbe un tempo sufficiente per espletare le nuove procedure di conferimento delle posizioni POER vacanti.  

I lavori del tavolo sindacale nazionale sono stati aggiornati alla fine di agosto. 

Nel confermare il massimo impegno di CONFSAL-UNSA per la tutela del personale, cogliamo l’occasione per augurare buone vacanze a tutti i colleghi.

La delegazione CONFSAL- UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 6 agosto 2021

 

ADM – Nuovi profili professionali – Comunicato UNITARIO

Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Dott. Marcello Minenna

Oggetto: Comunicazione ai dipendenti Prot. N. 266974/RU “Nuovi profili professionali”. Richiesta di approfondimenti ed integrazioni.

Le scriventi OO.SS., letta la Comunicazione di cui all’oggetto, con la presente Le richiedono di voler disporre una deroga dei termini indicati ai punti 4 e sgg. della citata comunicazione, spostandoli giudiziosamente almeno di 60 giorni.

La ratio delle richiesta è innanzitutto finalizzata a consentire al personale una più attenta valutazione della portata della assegnazione del proprio profilo professionale, valutazione ora limitata per il periodo feriale.

La richiesta inoltre è formulata dalle scriventi per poter approfondire – integrando gli argomenti della riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione da Lei convocato il prossimo 5 agosto – gli effetti della Comunicazione sia alla luce dei contenuti dell’Atto di indirizzo della Funzione Pubblica all’Aran per il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, sia del decreto 80/2021 che prevedono la costruzione dal 2022 di una struttura ordinamentale suddivisa non più in tre ma in quattro Aree che si differenziano per “conoscenze e competenze professionali” e al cui interno le mansioni debbono essere “equivalenti, fungibili e flessibili”.

Tali innovazioni, successive alla Determinazione Direttoriale sui profili professionali del 3 maggio 2021, non possono che consigliare una attenta riflessione riguardo alle possibili distorsioni sugli inquadramenti del personale che potrebbero prodursi con la citata Comunicazione.

Le scriventi fanno intanto notare il rischio concreto che l’inquadramento del personale in profili che non trovano corrispondenza dell’Area superiore, potrebbe impedire di fatto al personale, nel caso non ritenesse di mantenere il profilo attuale, di avvalersi delle nuove prospettive di progressione verticale, introdotte appunto dal decreto 80/2021.

In ogni caso le scriventi si riservano di fornirLe, nel corso della seduta dell’Opi, ogni ulteriore contributo utile a scongiurare ipotesi di conseguenze negative sugli sviluppi di carriera del personale.

Distinti saluti.

Roma, 30 luglio 2021

 

ADM – Riunione del 26 luglio 2021

SETTORE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Riunione ADM del 26 luglio 2021
Welfare integrativo, Fondo risorse decentrate dell’anno 2018 e 2019, Mobilità volontaria nazionale

In data 26 luglio 2021 le OO.SS. nazionali hanno avuto un confronto con la Direzione del Personale dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli che ha riguardato varie tematiche.

La discussione è stata preceduta dall’ intervento del DG dott. Marcello Minenna che ha preannunciato per il prossimo 5 agosto un incontro dell’OPI sulla riorganizzazione dell’Agenzia.

Le OO.SS., in premessa alla trattazione degli argomenti posti all’ odg, hanno rappresentato la necessità, considerata la forte criticità per mancanza di personale negli uffici dell’Agenzia, di scorrere le graduatorie della mobilità intercompartimentale.

In merito l’Amministrazione, rappresentata dal dott. Rocco Flore in qualità di Direttore Centrale dell’Ufficio Personale, ha evidenziato che l’Agenzia ha deciso di puntare su nuove assunzioni piuttosto che acquisire personale da altre amministrazioni, fatto che all’attualità determinerebbe una riduzione della capacità assunzionali dell’Agenzia per i concorsi.

Il confronto è proseguito con la proposta da parte dell’Agenzia di pervenire, considerando la disponibilità di risorse finanziarie su particolari capitoli di spesa riconducibili ai Monopoli di Stato pari a circa € 1.200.000 annue a decorrere dal 2018, ad un accordo sull’utilizzo delle risorse disponibili a titolo di Welfare Integrativo, come declinato all’art. 80 del CCNL Funzioni Centrali.

L’Accordo, molto caldeggiato dal DG dott. Marcello Minenna, è rivolto a garantire un sussidio, in primis, ai familiari di Colleghi scomparsi sia per la pandemia sia per cause diverse. L’accordo prevede, poi, anche benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei dipendenti a titolo di supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli, prestazioni sanitarie una tantum.

Le OO.SS. tutte hanno evidenziato l’opportunità della proposta dell’Amministrazione, ma in merito alla sottoscrizione dell’Accordo non tutte hanno ritenuto sottoscriverla ritenendo necessario un passaggio successivo. La nostra O.S., valutati i contenuti dell’accordo e i fini perseguiti, ha ritenuto opportuno sottoscrivere l’accordo, chiedendo però all’Amministrazione di integrare l’accordo con l’inserimento di clausole di salvaguarda e la previsione di una preventiva informazione alle OO.SS. sui criteri di dettaglio utilizzati per la ripartizione delle somme stanziate rispetto ai vari istituti previsti.

L’Amministrazione ha ritenuto concordare con le proposte e, pertanto, ha provveduto prima della sottoscrizione ad emendare l’Accordo nel senso richiesto.

Secondo argomento posto all’odg è stata la ripartizione delle ulteriori risorse disponibili nell’ambito del “fondo risorse decentrate dell’anno 2018”.

In merito si è pervenuti, dopo incalzante discussione, di rimodulare la iniziale proposta dell’Amministrazione che puntava a distribuire le somme destinate alla “Performance individuale,” pari a € 1.800.000 circa, con una percentuale 60/40% rispettivamente per il contributo individuale e i risultati della struttura. La discussione ha riequilibrato le percentuali di cui sopra con un peso del 50% per il contributo individuale e del 50% per i risultati della struttura e, quindi, con una attenuazione dei risultati di valutazioni anno 2018 ampiamente non condivisibili. Si evidenzia, tuttavia, che gli importi che saranno liquidati si aggireranno in media intorno a € 170,00 lordi-procapite.

E’ stato altresì sottoscritto, a completamento delle somme residue del FRD 2018, l’Accordo di ripartizione del budget di sede che destina alla contrattazione integrativa di singolo ufficio la somma di € 4.800.000 previa redistribuzione, con accordo sindacale, a livello di direzioni territoriali.

Successivamente si è passati a discutere la ripartizione delle risorse disponibili nell’ambito del Fondo risorse decentrate dell’anno 2019 tra Dirigenti/Livellati e, dopo un serrato confronto su quanto proposto dall’Amministrazione, si è giunti ad un accordo che prevede una percentuale pari al 3,75 % per i Dirigenti e del 96,25 % da destinare ai Livellati.

Si rappresenta che partendo da un totale FRD 2019 di € 96.240.724, all’attualità sono utilizzabili ancora €.11.000.000 circa, di cui:

  • euro 1.800.000 destinati alla performance individuale;
  • euro 4.000.000 al budget di sede;
  • la rimanente disponibilità sarà impiegata a saldo della performance organizzativa e produttività dell’Ufficio.

Per la performance individuale 2019 sono stati contrattati gli stessi criteri concordati per il 2018.

Ulteriore argomento in discussione, è stata la Mobilità Volontaria Nazionale che ha ripreso, quasi integralmente, i criteri dell’ultima mobilità nazionale posta in essere nel 2017, con la discriminante che potrà essere fatta richiesta di trasferimento verso una sola sede, ubicata in una Struttura di vertice diversa da quella di organica appartenenza. E’ stato, altresì, previsto che il Dipendente che risulti distaccato in quanto vincitore di una procedura di interpello potrà partecipare alla procedura di mobilità volontaria nazionale solo per una sede diversa da quella in cui è risultato vincitore nell’ambito dell’interpello, avendo già riservato il posto per tale sede.

La nostra Delegazione, in apertura della discussione sulla MVN, ha chiesto all’Amministrazione di far precedere tale mobilità da una puntuale stabilizzazione del Personale a vario titolo distaccato.

L’Amministrazione su tale punto si è mostrata non immediatamente disponibile, ma dopo ampia discussione, si è impegnata, con formale previsione nell’accordo, a rivedersi per valutare la stabilizzazione del Personale distaccato anche in relazione alle acquisizioni conseguenti alle procedure di reclutamento del personale in corso.

La nostra Delegazione ha, infine, ribadito la necessità nella prossima riunione di prevedere tra gli argomenti dell’incontro, i passaggi di fascia del Personale all’interno delle Aree e di valutare se con le risorse disponibili si possa dare inizio ad una prima tranche di detti passaggi.

L’Amministrazione preso atto di quanto rappresentato ha chiuso l’incontro riservandosi di valutare quanto esposto dalle OO.SS. e si è impegnata, compatibilmente con il periodo, a programmare opportune convocazioni sulle tematiche ancora non definite.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA: Veltri – Eremita – Lamberti

Roma, 28 luglio 2021

ENTRATE – Richiesta chiarimenti ed approfondimento in merito a talune modifiche organizzative

AGENZIA ENTRATE

RICHIESTA DI CHIARIMENTI ED APPROFONDIMENTO IN MERITO A TALUNE MODIFICHE ORGANIZZATIVE

Alla Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate

dott.ssa Laura Caggegi

 

Alla Responsabile delle Relazioni Sindacali

dott.ssa Ornella Oliveri

Oggetto: Richiesta chiarimenti ed approfondimento in merito a talune modifiche organizzative.

Preso atto della Informativa sindacale ricevuta in data 26.07.2021, riguardante la deliberazione del Comitato di Gestione in merito a taluni incarichi dirigenziali di vertice e preso atto che nella medesima informativa si sottolinea l’assunzione di delibera/e su “alcune modifiche organizzative del Settore Contrasto Illeciti della Divisione Contribuenti e della DC Risorse Umane”, la Scrivente O.S. chiede di acquisire una Informativa dettagliata in merito alle citate modifiche organizzative.
Quanto sopra per tutte le opportune e necessarie valutazioni riguardanti le citate modifiche nonché le relative ricadute sui lavoratori impegnati in queste strategiche strutture.
Sicuri dell’accoglimento, si formulano i più cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 27 luglio 2021

 

ENTRATE – Primo incontro sulle nuove modalità di erogazione dei servizi

AGENZIA ENTRATE

PRIMO INCONTRO SULLE NUOVE MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI

 

Nella riunione del 21 luglio il Direttore Centrale del Personale ha presentato alle OO.SS. il “Nuovo Punto Unico di Accesso ai Servizi on line”. Questo “pacchetto” consente ai contribuenti di fruire via web della trasmissione della Dichiarazione di Successione, del servizio di consegna documenti e istanze, dei servizi per l’attribuzione del codice fiscale e della Partita IVA. Il prodotto imprime una accelerazione del percorso intrapreso sin dall’inizio della “pandemia” avente come obiettivo la massima “remotizzazione” dei servizi offerti dall’Agenzia coniugata alla possibilità di erogarli, da parte dei lavoratori, in modalità agile.

CONFSAL-UNSA ha dichiarato di apprezzare gli obiettivi posti dall’Agenzia, in quanto vanno nella direzione della modernizzazione dei servizi e rispondono alla “mission” di evadere le istanze con maggiore puntualità.

A nostro parere, però, nelle elaborazioni dell’Agenzia non sono opportunamente valorizzate le ricadute sui lavoratori indotte dalla riorganizzazione o meglio, non vengono affrontate adeguatamente le modalità di attuazione della riorganizzazione dal punto di vista dell’impiego del personale.

I principali aspetti critici che abbiamo evidenziato al tavolo sono i seguenti:

  1. L’aumento delle possibilità di accesso dall’esterno ai servizi produce un incremento esponenziale delle pratiche da evadere. Abbiamo utilizzato la metafora del negozietto di provincia che con le modalità di vendita tradizionale era abituato a gestire 30 clienti al giorno che vi si recavano di presenza. Successivamente il negozietto scopre le vendite on-line e la clientela aumenta da 30 a 300 clienti al giorno. È molto probabile che quell’imprenditore si organizzerà assumendo nuovo personale. Quanto accaduto al negozietto è sovrapponibile a quanto accade all’Agenzia. Essa ha scoperto la erogazione dei servizi on line e sta aumentando esponenzialmente la “clientela” ma non sta affrontando il tema dell’aumento del personale. Nel caso dell’Agenzia lo stesso personale che gestiva i servizi in modalità tradizionale deve gestire i servizi “remotizzati”. In pratica, dopo aver terminato il servizio di sportello, gli operatori sono chiamati a gestire ulteriori centinaia di pratiche giunte con vari canali: telefono, mail, PEC, piattaforma internet ecc.… Tenuto conto che il personale addetto allo sportello, terminato il servizio al pubblico, ritorna al “team” di appartenenza e dovrebbe lavorare agli obiettivi di “budget” assegnati a quel “team”, emerge che non viene presidiata adeguatamente la lavorazione delle pratiche in ingresso;
  2. La lavorazione della pratica da remoto è sensibilmente più lenta di quella eseguita di presenza. L’erogazione “de visu” del servizio consentiva un feed-back immediato con l’utente; si pensi ad esempio alla facilità con cui il funzionario si avvedeva di carenze documentali che venivano sanate immediatamente con la parte. Al contrario il dialogo da remoto complica la lavorazione e produce un susseguirsi di richieste e riscontri via mail che non consentono la definizione del fascicolo in tempi ordinari;
  3. L’attività svolta in maniera agile e la relativa digitalizzazione dei fascicoli produce un ulteriore rallentamento delle procedure anche a causa della mancanza di un feed back continuo tra lavoratori e coordinatori quale quello che avveniva con il lavoro di presenza.

Le suddette criticità suscitano un diffuso senso di frustrazione che si estrinseca nella percezione di non riuscire ad esitare i carichi di lavoro che si moltiplicano costantemente, o nell’ansia di non “staccare” mai indotta da un lavoro agile non regolamentato che espone il lavoratore a richieste di assistenza in qualsiasi orario.

La Parte Pubblica ha continuato illustrando le novità del modello di erogazione dei servizi senza soffermarsi sugli aspetti relativi al benessere del personale.

CONFSAL-UNSA ha ribadito come gli argomenti trattati costituiscano oggetto di contrattazione anche, e non esclusivamente, ai sensi dell’art. 7 c. 6 lett. v) CCNL che demanda alla contrattazione nazionale “i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione dei servizi”.

Pertanto abbiamo proposto, unitamente alle altre Sigle, una discussione sulle ricadute della riorganizzazione nei confronti del personale al fine di giungere ad un accordo che definisca:

  • Sensibili incrementi del personale impiegato nelle attività di servizi;
  • La rivisitazione dei tempi unitari medi attribuiti alle varie attività svolte in seguito alla presa d’atto che le nuove modalità di erogazione provocano un forte incremento dei tempi di lavorazione;
  • Adeguati investimenti in tema di sicurezza sul lavoro agile, che lungi dall’essere presidiata come quella in presenza;
  • Forti investimenti nella formazione del personale che non è preparato all’utilizzo delle nuove tecnologie né alle nuove modalità di erogazione dei servizi;
  • Adeguati investimenti nelle strutture, in quanto mentre parliamo di un Ente ultratecnologico dobbiamo ricordare che tutti i servizi agili si erogano con PC, telefoni, reti, arredi ecc.… di proprietà privata dei lavoratori;
  • Erogazioni di indennità specifiche e di buoni pasto a chi eroga in modalità agile i servizi remotizzati.

Al termine di un estenuante confronto, il Direttore Centrale ha condiviso l’esigenza di affrontare la riorganizzazione dei servizi in senso più ampio discutendo, contestualmente alle modalità di erogazione, della salute e del benessere dei lavoratori, al fine di perseguire un accordo tra le parti che regolamenti gli aspetti contrattuali. Il tavolo è stato aggiornato al 5 agosto.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

Roma, 21 luglio 2021             

ENTRATE – Piccoli passi verso il futuro

             

AGENZIA DELLE ENTRATE

Piccoli passi verso il futuro

La settimana appena trascorsa è stata intensa, con l’obiettivo di risolvere diverse questioni aperte, soprattutto di ordine economico. Una buona capacità di ascolto unita ad un pragmatismo operativo ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo convinti che saremo in grado di affrontare quanto prima tutte le altre tematiche d’interesse, con una “vision” all’altezza delle sfide da affrontare. Ma andiamo nel dettaglio dei diversi accordi sottoscritti, la cui sintesi è stato oggetto di un apposito comunicato.

“RISTORI”

Dopo alcuni incontri, con qualche pregressa “asprezza” non imputabile alle OO.SS., è stata sottoscritta “l’ipotesi di accordo stralcio Fondo risorse decentrate anno 2021 per la definizione dei criteri di ripartizione dei risparmi derivanti dall’art. 1, comma 870 della Legge n. 178/2020”.
Il Collegio dei Revisori ha certificato la somma di € 29.633.509,34, al lordo degli oneri a carico dell’Agenzia (netto € 22.331.205,23) che viene destinata al trattamento economico accessorio correlato con la prestazione in modalità agile, per il periodo marzo-dicembre 2020 ed in esecuzione delle norme straordinarie anti-contagio Covid 19, del personale delle aree funzionali.

Al riguardo si rammenta che la Ragioneria Generale dello Stato (Circolare n. 11/2021), in relazione al disposto normativo, ha previsto che i risparmi fossero destinati ai corrispondenti Fondi di salario accessorio del solo anno 2021 per il finanziamento, appunto, dei trattamenti correlati alle “performance” ed alle “condizioni di lavoro” ovvero agli istituti del welfare integrativo, lasciando alla contrattazione integrativa l’individuazione dei criteri.

Sarà corrisposto un importo per ogni giornata svolta in modalità agile, incluso giornate cosiddette miste (in parte in presenza ed in parte in “agile”) che non hanno dato luogo all’attribuzione del buono pasto. Il calcolo terrà conto delle giornate in questione come risultanza dei sistemi gestionale. Diciamo subito che l’applicazione del disposto normativo è sicuramente insoddisfacente, a nostro parere, rispetto ai “sacrifici” affrontati da tutti i lavoratori in una situazione di gravissima emergenza sanitaria. Si tratta solo di un primo tentativo di fornire adeguate risposte a questo tipo di problematiche, unitamente ad altre disposizioni normative che hanno tentato di “ristorare” solo per un brevissimo periodo la prestazione in presenza di tutti i lavoratori italiani (DL. 18/2020).

La solita situazione “nostrana” ovvero quella di “tamponare” con soluzioni normative emergenziali questioni legate al rapporto di lavoro che meritano ben altre attenzioni.
La pandemia ha prodotto, purtroppo, tante “storture” compresa quella del grande risparmio legato all’espletamento dell’attività lavorativa fuori dalle ordinarie sedi, scaricando oneri in capo ai lavoratori. D’altro canto, le Amministrazioni hanno cercato di recuperare il “gap tecnologico”, anche nelle procedure, ma ci sono riuscite solo parzialmente.

L’augurio è che in sede ARAN, in relazione al rinnovo del Contratto di Lavoro, vengano assunte precise determinazioni e venga individuata una cornice di regole per il lavoro agile “ordinario” che, concretamente, permettano un utilizzo adeguato e giusto dell’istituto, in termini sia di reale conciliazione vita-lavoro che di riconoscimento non solo economico.

Possiamo considerare questa fase, peraltro ancora pienamente in atto, come del tutto sperimentale e, pertanto, se non saranno assunti precisi indirizzi regolamentari ed operativi in linea con le aspettative dei colleghi (e non solo a favore della parte datoriale) riteniamo che il futuro del lavoro agile non sia affatto roseo.

Invece, trattasi di una grande opportunità che se adeguatamente “supportata” si può tradurre in un qualificato strumento di modernizzazione della prestazione lavorativa. Bisogna volerlo e non si può in alcun modo pensare solo ai risparmi di spesa (consistenti). Verificheremo se tutti i soggetti interessati saranno all’altezza della sfida.

“ACCORDO DI PROGRAMMA”

Nel contempo, sempre nel corso della negoziazione, è stato stabilito che con le risorse del Fondo 2020 si provvederà ad indennizzare coloro che hanno reso la prestazione lavorativa in presenza, in ragione dell’esercizio di attività cosiddette indifferibili.

Un fondamentale punto di equilibrio tra tutte le esigenze in campo e tutte le risposte che sono state fornite, da tutti i lavoratori nessuno escluso, in un periodo di gravissima straordinarietà.

“FUA 2019”

Nel corso della sessione settimanale è stata sottoscritta l’intesa in merito all’Ipotesi di accordo di ripartizione del Fondo risorse decentrate dell’anno 2019. Sulle risorse disponibili,

  • La somma di € 57.325.374,00 è destinata al finanziamento del premio di Produttività Individuale, finalizzato ad incentivare l’apporto dato dal personale nelle diverse attività dell’Agenzia (PERFORMANCE INDIVIDUALE)
  • Altresì, una quota delle risorse del Fondo, pari a € 60.256.540,00 è destinata alla erogazione di compensi accessori in relazione al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia per l’anno di riferimento (PERFORMANCE ORGANIZZATIVA).
  • La somma di € 24.393.827,43 viene assegnata agli uffici a titolo di FONDO DI SEDE, secondo quanto previsto dall’art. 77, comma 4 CCNL Funzioni Centrali.
    La somma sopra indicata (€ 24.393.827,43) per
    € 3.890.656,00 è destinata a remunerare il personale impiegato nelle attività collegate all’azione di prevenzione e contrasto all’evasione,

    € 6.246.000,00 è attribuita al personale che nell’anno 2019 è stato addetto all’assistenza e informazione all’utenza, per la remunerazione delle predette attività,
    € 4.845.320,00 è assegnata agli uffici in proporzione alle ore consuntivate nel 2019,
    € 2.000.000,00 è destinata a remunerare, in ciascuna sede di contrattazione di posto di lavoro, l’impegno del personale in servizio presso i Centri di Assistenza Multicanale nelle attività di consulenza telefonica e risposta ai contribuenti,

    € 7.411.851,43 è destinata a retribuire la Performance collettiva in ciascuna sede di contrattazione di posto di lavoro.

L’accordo in questione che negli aspetti di dettaglio è visionabile sul nostro sito, segue lo schema di ripartizione utilizzato negli anni scorsi. L’importo complessivo delle risorse disponibili per l’anno 2019 pari a € 141.975.741,43 (al netto dei contributi a carico del datore di lavoro) è ripartito nelle quote sopra indicate e per le relative finalità.

Solo per memoria, le risorse disponibili sopra indicate sono solo una quota del complessivo Fondo annuale che fa riferimento anche al finanziamento dell’indennità di Agenzia, delle ex posizioni super, delle progressioni economiche, della spesa per le posizioni organizzative e per gli incarichi di responsabilità nonché la spesa per i centralinisti non vedenti.

Anche sul tema del Fondo salario accessorio dobbiamo fare una importante considerazione.

Lo schema negoziale di riparto oramai risale ad oltre dieci anni fa e come tale richiede non solo una operazione di “manutenzione straordinaria” quanto probabilmente una sua complessiva revisione.

Purtroppo, ogni anno “si arriva lunghi” alla trattazione del delicato tema e nonostante le nostre pregresse sollecitazioni, come CONFSAL – UNSA e non solo, ad oggi non sì è stati in grado di affrontare il processo di revisione, nonostante che in questa occasione un tavolo tecnico ha prodotto significativi elementi di approfondimento.

In ragione di ciò, la nostra Organizzazione non fornirà più contributi ad un tavolo tecnico bensì affronterà, ci auguriamo nel più breve tempo possibile, l’intera materia, per tutti gli opportuni cambiamenti. L’anno 2020, come annualità straordinaria, diventa nei fatti l’anno zero, anche in ragione delle “concrete” difficoltà di utilizzare lo schema consolidato per apprezzare e remunerare il lavoro di tutti i colleghi in situazione emergenziale.

E’ opportuno procedere in questa direzione, nonostante l’assenza, a data di oggi, del relativo decreto ministeriale di finanziamento per l’annualità 2020, malgrado le rassicurazione fornite a suo tempo dal Dipartimento delle Finanze nel corso del tradizionale incontro sulle Convenzioni, circa una sollecita definizione del finanziamento.

La dott.ssa Caggegi ha assicurato il suo massimo impegno, condividendone scopi ed obiettivi, pertanto, quanto prima sarà aperta una sessione negoziale.
Trattasi, a nostro parere, di uno degli elementi di svolta nelle relazioni sindacali.

“SU POER E SISTEMA DI VALUTAZIONE”

Nel corso della settimana è stata fornita una informazione di dettaglio, peraltro richiesta, in merito alle rilasciate “Linee guida Poer”, mentre è iniziato un approfondimento sul delicato tema del Sistema di valutazione del personale.
In merito alle POER, è stata segnalata dall’Agenzia, la necessità di una ulteriore semplificazione nonché miglioramenti negli aspetti procedurali.

I colleghi sanno che in materia la CONFSAL – UNSA ha espresso disappunto su diversi aspetti della procedura al momento della chiusura del relativo verbale di confronto che non possiamo che ribadire.
In sintesi, riteniamo eccessiva la soglia di discrezionalità ed avevamo anche elaborato delle proposte al tavolo (vedasi prova scritta).

Quindi ben vengano ulteriori elementi che possono fare chiarezza e fornire uniformità, su aspetti ad oggi sperimentati, nonché elementi di revisione che in qualche caso erano stati già suggeriti dal Sindacato.
Ma la soluzione di un colloquio “strutturato” (con uno scritto che non ha più nemmeno il relativo voto), a parere della CONFSAL – UNSA, non soddisfa appieno le aspettative dei colleghi che si ritengono in grado di affrontare positivamente la sfida delle posizioni di elevata qualificazione.

Un probabile “spreco” di capitale umano che una struttura moderna ed all’avanguardia deve poter evitare.
Come è noto sul tema delle “elevate qualificazioni professionali” è aperto un ampio dibattito, in questo momento soprattutto politico, ed il nostro augurio è quello che nel “deputato” tavolo ARAN vengano individuati strumenti e regole che permettano al tema di fare un definitivo salto di qualità, a beneficio dei colleghi “che esercitano la funzione”, degli aspiranti, dei processi di crescita e sviluppo professionale e per l’innalzamento dei livelli di efficienza ed operatività delle strutture amministrative.

Un tema di grande rilievo, nell’ambito di un vero processo riformistico per tutta la pubblica amministrazione.
Così come strategico è lo stesso tema del Sistema di Valutazione.
Su questo aspetto una considerazione di carattere politico.

Se il legislatore nel passato ha pensato di utilizzare lo strumento come “clava per malmenare le risorse umane”, noi come CONFSAL-UNSA con forza abbiamo rifiutato di percorrere questa strada. E senza sostanziali cambi di indirizzo continueremo a farlo.
Anche perché se l’obiettivo sotteso alla valutazione è quello di distribuire il salario accessorio in maniera diversificata (non a pioggia), possiamo dire che questo obiettivo, con tutte le criticità e le problematiche connesse, è stato tranquillamente raggiunto dall’Agenzia delle Entrate sin dalla sua costituzione.

Pensiamo che altre strutture amministrative non possano dichiarare altrettanto.
Se invece il sistema deve essere “strumento” per la crescita professionale di tutti i colleghi, con l’obiettivo di annullare “gap” di produttività qualitativa e quantitativa, attraverso una “vera” ed “efficace” azione di formazione continua nonché una ordinata, qualificata e “temporizzata” procedura di assegnazione di compiti, allora possiamo approcciarci al tema, con tutta la delicatezza del caso. Naturalmente non solo con riferimento all’azione sui “valutati” ma ancor prima sui “valutatori”.

Se i colleghi destinatari di incarichi di direzione e coordinamento, nonostante le criticità al momento manifestatesi, sono da sempre valutati con gli opportuni strumenti, grazie a significativi ed applicabili elementi di analisi e supporto, tutti gli altri colleghi funzionari non possono che essere valutati, sostanzialmente, nell’ambito dell’apporto “oggettivo” che loro forniscono alla struttura di appartenenza per il raggiungimento degli obiettivi.

Le strutture pubbliche non hanno molti riferimenti oggettivi da utilizzare rispetto al mondo del lavoro privato. Pertanto, quei pochi strumenti oggettivi a disposizione vanno al meglio valorizzati.
Nel caso dell’Agenzia delle Entrate da sempre la struttura è orientata agli obiettivi ed ai risultati e riteniamo che solo su questi deve farsi affidamento. La delegazione presenterà un appunto di approfondimento al tavolo.

Ma anche i “valutatori” devono fare uno sforzo di modernità, un vero e proprio processo di crescita culturale, anziché usare lo strumento come una “arma di distruzione di massa” (e ne abbiamo già verificato l’esito, in contesti nel quale la valutazione non aveva alcuna incidenza).
Un diverso approccio, rispetto a quello di condivisione a tutti i livelli, nella pesantissima situazione in atto, per motivi esogeni ed endogeni, con una carenza spaventosa di personale (quindi con carichi di lavoro non più sostenibili) ed una mancanza significativa di regole che possano delineare percorsi di crescita professionale ed economica (quindi un “disvalore” ed una “disarticolazione organizzativa”), potrebbe tradursi nel “colpo di grazia” del sistema delle agenzie.

Modello scelto ed utilizzato per precisi scopi e finalità di medio e lungo termine (miglioramento ed efficienza amministrativa) che, purtroppo, è stato “disconosciuto” un minuto dopo il suo primo “vagito”.
Noi faremo la nostra parte per evitare il fallimento, perché crediamo che l’intero modello delle Agenzie Fiscali possa essere adeguatamente corretto e migliorato, a supporto del Sistema Paese, della collettività e dei colleghi in servizio.

(La delegazione CONFSAL – UNSA settore Entrate Sempreboni, Vitiello, Sorrentino).

Roma, 19 luglio 2021