Archivio mensile: Luglio 2018

AGENZIA DELLE ENTRATE – NOTIZIARIO INCONTRO DEL 04.07.2018

 

AGENZIA DELLE ENTRATE
Trattativa per il FPSRUP 2016: ci auguriamo di chiudere quanto prima, ma il sistema è “al capolinea“!

Diciamo subito che il confronto tra le OO.SS. e la Direzione del Personale dell’Agenzia delle Entrate proseguirà il prossimo venerdì, con la speranza, almeno di parte nostra, di chiudere quanto prima la “partita” per tentare di liquidare le competenze accessorie 2016 entro la fine del corrente anno, con un ritardo di soli (sic!) 24 mesi dall’effettuazione delle prestazioni (prima forte criticità).

Dalla Costituzione del Fondo 2016 possiamo rilevare che agli oltre 45 milioni di euro di tagli (lordo dipendente), per effetto dei vincoli normativi di cui all’art. 1, comma 456 della Legge n. 147/2013 (già presenti nel 2015), si aggiungono ulteriori 10 milioni di euro, per effetto della riduzione ex art. 1, comma 236, Legge n. 298/2015.

La somma non spendibile ha raggiunto la quota di oltre 55 milioni di euro (seconda forte criticità). Una “sconsolante” considerazione:
Una fondamentale struttura amministrativa che ha voluto e “digerito” una importante riforma di sistema attuata 18 anni fa (in concreto uno schema di tipo aziendalistico), per effetto di decisioni politico-governativo assunte nel tempo (senza distinzione di “colore”) si vede da un lato, disconosciuta la “sua” valenza strategica (e quindi nei fatti disconosciuta la riforma) e dall’altro, subisce i tagli lineari “calati” a difesa del bilancio dello stato in maniera tale che pur “incamerando” (alla data del 2016) oltre 55 milioni di euro per il personale, non può spenderli per il rispetto dei vincoli imposti.

E’ assolutamente corretto dire che siamo al “capolinea” del sistema, nel totale disinteresse della classe politica.

A questo riguardo, giova ricordare il tentativo (da noi fortemente voluto) effettuato nella seconda metà dello scorso anno di portare all’attenzione delle Autorità politiche e governative le diverse criticità e cercare di fare approvare delle norme di riforma delle agenzie fiscali che, tra gli aspetti più qualificanti prevedeva, oltre al contratto specifico, un diverso e lineare meccanismo di finanziamento autonomo delle strutture fiscali, oltretutto in linea con le “famose” raccomandazioni di OCSE e FMI.
Il tentativo è “miseramente” fallito per mancanza di convergenza tra i soggetti interessati, da cui l’attuale stato “comatoso” delle Agenzie Fiscali.

Ma il problema non è affatto “scomparso” anzi diventa sempre più pressante, oramai un “nodo” che deve essere assolutamente “sciolto”, altrimenti diventa il mortale “cappio al collo” delle stesse Agenzie.

E’ assurdo pensare di avere un meccanismo salariale di tipo “aziendalistico”, che vorrebbe compensare maggiori e migliori prestazioni per “cluster” di colleghi, attraverso un sistema di finanziamento assolutamente “disancorato” rispetto all’indirizzo distributivo (ovvero ricevi risorse finanziarie in diminuzione come una qualsiasi struttura amministrativa, per effetto dei tagli lineari, punto e basta).
Questo è il prezzo da pagare per un bilancio dello Stato che i soliti noti hanno in questi decenni “scassato”?

A fronte di questo, diventa altrettanto rilevante la sottolineatura che qualsivoglia tentativo serio di rivedere l’intero meccanismo di liquidazione del salario accessorio sconta il “lag” di ritardo tra l’effettuazione della prestazione e la remunerazione della stessa.

Pertanto, anche quest’anno abbiamo chiesto con forza che si discuta il più presto possibile del salario accessorio 2017, perché solo in questo modo possiamo affrontare al meglio tutti i problemi.

Quando “i soldi” saranno assegnati, se abbiamo già lavorato ed affinato uno schema di riferimento, saremo in grado di meglio “raggiungere”, con un adeguato grado di soddisfazione, le specificità e gli impegni di tutti i colleghi in servizio.
Abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni al riguardo, peccato che nel passato prossimo e remoto, avevamo avuto le stesse raccomandazioni con un nulla di fatto.
Speriamo che sia la volta buona
.
Detto quanto sopra, la proposta dell’Agenzia di distribuzione del FPSRUP 2016, impegna € 153,4 milioni (rispetto agli oltre € 155 milioni del 2015 ed ai € 173,4 milioni del 2014), seguendo il “solito” schema distributivo, con l’aggiunta della proposta di “compensare” in qualche modo il maggior impegno per le “voluntary disclosure”.

L’importante obiettivo voluto dal governo ha permesso l’incasso di oltre cinque miliardi, e senza fare valutazioni politico-fiscali, perlomeno può essere “passata” la considerazione che forse una modesta aliquota delle somme obbligatoriamente accantonate ma sostanzialmente non spendibili, potevano essere utilizzate (diciamo come previsione in deroga?) a compensazione dell’aggravio lavorativo imposto.

Questo è il tentativo in corso, il cui positivo esito richiederebbe una visione “prospettica” e “dinamica” degli Organi Politici e degli Organi di Vigilanza.

Temiamo che non ci sia peggior sordo di chi non ci vuole sentire, ma onestamente un tentativo deve essere fatto.

Nel prossimo incontro tireremo le somme, anche con qualche intervento chiarificatore di precedenti testi negoziali in materia di cumulo e quant’altro, comunque nella consapevolezza che l’attuale sistema salariale accessorio mostra come dire “la corda”, perché dopo circa dieci anni non possono non essere apportati i dovuti e necessari correttivi, come dovrebbe succedere per tutte le cose “datate”.

A questo punto è meglio chiudere l’attività negoziale sul 2016 ed aprire quanto prima quella 2017, con l’obiettivo di mettere le mani in profondità sul sistema del salario accessorio e con la nostra sollecitazione al competente Ministro affinché emani quanto prima il decreto di cui alle previsioni del D. Lgs. n. 155/2015.

IL COORDINATORE NAZIONALE
Valentino Sempreboni

AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI – NOTA CONGIUNTA

Linee per il rinnovo del CCNI Agenzia delle Dogane e Monopoli.

La piattaforma che presentiamo unitariamente si pone una doppia finalità:
– disciplinare e regolamentare il nuovo sistema di relazioni sindacali come consensualmente innovato con il CCNL del Comparto Funzioni Centrali;
– razionalizzare ed adeguare il sistema incentivante delle prestazioni del personale e le indennità attualmente in godimento, oltre che regolamentare fasi applicative del nuovo CCNL 2016/2018
1.
Rispetto alla prima finalità si chiede che l’Agenzia – nel condividere che il sistema di relazioni sindacali diviene con il CCNL stabile, permanente e soprattutto partecipativo – riconosca come elemento centrale dei rapporti tra le parti il cosiddetto Comitato paritetico di cui all’art. 6 del CCNL implementandone gli argomenti e le modalità di funzionamento, in particolare con le materie oggetto di confronto di cui all’art. 5 dello stesso CCNL.
Perseguendo tale direzione contrattuale innovativa proponiamo che il nuovo modello di relazioni sindacali venga esteso e diventi efficace anche a livello di direzioni regionali.
Tale indirizzo – da definire in una norma del Contratto integrativo – garantirebbe, tra l’altro, il superamento di posizioni precostituite o di rigidità tra le parti a tutti i livelli. Con la medesima norma si individuerebbero anche le materie e gli ambiti di attività di tali tavoli tecnici.
Per la stessa ottica innovativa si ritiene debba essere rivisto il precedente modello di “raffreddamento dei conflitti” di cui al CCNI del 2008.
Nello specifico nel caso di divergenze, anche interpretative sui contenuti del CCNL e del CCNI sia a livello nazionale che territoriale, si chiede, prima di avviare iniziative unilaterali ovvero di attivare il confronto nell’Osservatorio paritetico presso I’Aran di cui all’art. 3 del CCNL, ovvero quesiti alla stessa agenzia, di prevedere una fase obbligatoria di approfondimento/raffreddamento, da istituire presso la Direzione Centrale del Personale.
Per le divergenze o conflitti sulle materie oggetto di contrattazione di cui agli artt. 7 e 8 del CCNL si chiede, come già previsto dal precedente CCNI, nel caso in cui a livello di struttura periferica di livello dirigenziale non si raggiunga l’accordo entro trenta giorni, che la trattativa venga ricondotta alla sede negoziale regionale.
In ultimo il sistema innovativo di relazioni sindacali dovrà prevedere il mantenimento delle norme del precedente CCNI, per quanto riguarda la partecipazione dei rappresentanti sindacali a riunioni su convocazione dell’amministrazione e stabilisca che le convocazioni del Comitato paritetico per
l’innovazione e degli organismi tecnici a livello regionale e provinciale siano considerate, comunque, attività di servizio.
2.
Per quanto riguarda la ridefinizione degli istituti correlati ad incentivazione o indennità del personale (costitutive del Fondo risorse decentrate) riteniamo che, prima, debbano essere ridefiniti i criteri di alcuni istituti contenuti nel precedente CCNI, in tal modo da costituire un quadro generale di riferimento. Ci riferiamo, in particolar modo, ad un istituto determinante per il miglior funzionamento degli uffici dell’Agenzia che è l’orario di servizio e di lavoro.
Va confermato (art. 19 del precedente CCNI) che l’orario di servizio degli Uffici dell’Agenzia delle Dogane, così come definito dall’art. 1 del D.lvo 8 novembre l990, n. 374 e successive modificazioni, “è finalizzato alla garanzia delle attività istituzionali e delle missioni definite in sede di convenzione annuale tra il Direttore dell’Agenzia e il Ministro dell’economia e delle finanze”.
Va confermato inoltre che I’orario ordinario di lavoro si identifica con la durata delle prestazioni lavorative cui ciascun dipendente è tenuto nell’ambito dell’orario di servizio ed è articolato secondo i criteri definiti dal CCNL e dal CCNI, tenuto conto delle specificità dell’organizzazione del lavoro nell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli connesse alla necessità di garantire i servizi istituzionali, riconosciute da diverse disposizioni normative, tra le quali il D.lvo 374/1990, la L. 302/1984, nonché l’art. 17 del CCNL che riconosce una specificità sull’orario di lavoro e sulle sue articolazioni per il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
In tal senso si chiede che il CCNI pre-definisca tempi e modalità delle articolazioni degli orari di lavoro confermando le priorità contenute nel precedente CCNI e cioè: turnazioni, straordinario e reperibilità. Nello stesso ambito sarà necessario definire per i lavoratori turnisti, la questione dei turni festivi infrasettimanali.
Per lo straordinario si dovrà adeguatamente elevare il limite massimo individuale sulla base di quanto previsto dall’art. 25 del CCNL.
Per le turnazioni si vorrà confermare il precedente accordo del 23.06.2009 anche ai fini del comma 7 art 19 CCNL mentre il comma 5 lett d) del medesimo articolo dovrà prevedere una indennità di maggior spessore.
Il CCNI dovrà inoltre definire i tempi – tenendo in conto le priorità citate – per la successiva attuazione in sede locale (comma 4 art. 5 del CCNL) delle articolazioni degli orari di lavoro nonché per la definizione, in sede di contrattazione locale, delle connesse indennità. Per quanto riguarda la reperibilità i relativi accordi locali dovranno essere convalidati a livello regionale nell’ambito delle risorse disponibili.
Il Fondo, come introdotto dal CCNL, consente di riordinare complessivamente i precedenti istituti incentivanti.
Tuttavia il confronto dovrà superare innanzitutto i limiti che non hanno consentito di utilizzare appieno le somme destinate da Leggi specifiche al personale dell’Agenzia all’interno del Fondo (vedi ex c. 165).
Va inoltre tenuto conto di quanto previsto dal comma 4 dell’art.77 del CCNL dove stabilisce che una quota non inferiore al 20% del Fondo stesso venga assegnata alle trattative territoriali.
Ciò posto si propone che, previa ripartizione – tra le regioni – delle risorse (art. 7 comma 6 del CCNL) del Fondo riferite al lavoro straordinario, turnazioni e reperibilità (circa 27 milioni di euro), le modalità di utilizzo siano oggetto di contrattazione di posto di lavoro, recuperando gli indirizzi già individuati con l’art. 22 del precedente CCNI.
Fatta tale premessa e posta la ripartizione territoriale stabilita dal CCNL, si propone che il Fondo venga distribuito in via prioritaria per gli istituti e con le modalità che seguono.
Indennità collegata alla performance collettiva
Va individuato un metodo di riconoscimento indennitario collegato alla performance organizzativa che riconosca l’attività svolta dai lavoratori nell’ambito delle proprie funzioni per il raggiungimento degli obbiettivi assegnati annualmente alle singole strutture.
Indennità collegate a situazioni di disagio ambientale e/o logistico
“Indennità di confine, di disagiata e di rischio”.
Per le suddette indennità, la cui natura è prevista dalle norme vigenti, si ritiene necessaria una rivisitazione e semplificazione dei criteri di riconoscimento delle stesse volte a rispondere alle attuali esigenze dei siti lavorativi e delle relative condizioni di lavoro.
Tale rivisitazione deve inoltre avere lo scopo di porsi come obiettivo la necessaria omogeneizzazione tra ex settori dogane e monopoli.
Indennità per attività particolarmente gravose o comportanti specifiche responsabilità.
Si propone di innovare questo istituto procedendo alla ricognizione e valorizzazione di tutte le diverse attività, come quelle di verifica e controllo nei vari settori dell’Agenzia, attività Antifrode, la difesa dell’amministrazione di fronte agli organismi giudiziari civili e tributari, la partecipazione a commissioni giochi del personale ex settore monopoli, attività di controllo tramite scanner.
Posizioni organizzative da contratto
Il CCNI dovrà produrre una intesa sulla identificazione delle responsabilità oggetto di Posizione Organizzativa, sulla graduazione delle stesse nonché sui criteri di assegnazione, di retribuzione ed esclusione. Si ritiene necessario che vengano aumentate le previste indennità precedenti riconoscendo alle stesse anche le indennità collegate a situazioni di disagio ambientale e/o logistico.
Incarichi di responsabilità
Gli incarichi andranno individuati secondo una graduazione di profili di responsabilità concordando i criteri di assegnazione ed esclusione.
Dovranno inoltre essere individuate le posizioni riconosciute come tali e le nuove indennità spettanti.
Passaggi all’interno delle aree e procedure concorsuali di passaggio tra le aree
Si chiede di programmare nell’ambito del CCNI una ulteriore fase di passaggi entro le aree con decorrenza 1 gennaio 2019.
Si chiede inoltre di utilizzare le previsioni del cosiddetto “Decreto Madia” che consente di destinare a procedure concorsuali interne per la terza Area il 20% delle disponibilità ad assumere autorizzate dalla Funzione Pubblica. Le modalità, i criteri e le procedure dei passaggi tra le aree del personale saranno realizzati attraverso modalità selettive volte all’accertamento della professionalità richiesta, da definire nel CCNI.
Si ritiene inoltre improcrastinabile e di assoluta importanza l’attivazione di una procedura per il passaggio dei dipendenti di prima alla seconda Area, nonché la regolamentazione di nuovi percorsi per le progressioni economiche come forma di valorizzazione del personale dell’Agenzia
Mobilità
Nel CCNI dovranno essere definite modalità e criteri a regime in grado di attivare annualmente procedure per la mobilità volontaria nazionale e regionale.
Tuttavia nella attuale fase di riorganizzazione delle strutture della Agenzia si chiede venga concordata una norma, valida per gli anni 2018/2019, per incentivare gli spostamenti del personale, con risorse individuate nell’ambito del Fondo – norma peraltro già contenuta nel precedente CCNI e già attuata con l’accordo del settembre 2002 in occasione della costituzione degli “uffici unici” – per la eventualità dovessero rendersi necessarie intese relative a processi di mobilità volontaria interprovinciale straordinaria. Tale incentivazione potrebbe essere peraltro estesa per sedi che presentino particolari carenze di personale, ovvero gravi situazioni di disagio ambientale o territoriale.
Sistema Classificatorio, sviluppo economico e Formazione
Per la migliore valorizzazione delle professionalità presenti nell’Agenzia è indispensabile rivedere il quadro dei Profili Professionali in modo che siano di più immediata identificazione e consoni alle realtà lavorative ed alle specifiche competenze.
La professionalità dovrà essere garantita tramite percorsi e processi di formazione adeguati, continui e regolamentati dal Contratto, in modo che si rendano concrete le possibilità di promuovere processi di crescita motivazionale e professionale.

Roma 02 luglio 2018          

 

 

AGENZIA DELLE ENTRATE – CONVOCAZIONE

Si comunica che le OO.SS aree professionali sono convocate il 04 luglio 2018 alle ore 11:00 presso la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, Via Giorgione, 159- piano 2° – Stanza 210, sul seguente ordine del giorno:

  • Criteri di ripartizione delle risorse relative al Fondo dell’anno 2016.

Vi terremo aggiornati sull’esito dell’incontro.

 

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino SEMPREBONI

AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI – Incontro del 28.06.2018

 

FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA

COORDINAMENTO NAZIONALE  AGENZIE FISCALI – SALFI

DOGANE/MONOPOLI

 

In data 28 giugno 2018, presso L’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli,  si è  svolto il previsto incontro su due argomenti riguardanti il Personale ex AAMS. La prima preintesa che è stata firmata  riguardava la riassegnazione delle somme riscosse a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per gli anni 2010/2016 in base alla legge e febbraio 1951 n 168. In totale per i sei anni, sono stati ripartiti 1.311.825 euro,  al netto degli oneri riflessi,  da suddividere tra tutti i destinatari.

La seconda ipotesi di accordo ha riguardato, nell’ambito del FPSRUP, le indennità  spettanti a coloro che hanno fatto parte, per il 2017, delle Commissioni preposte al controllo dei giochi (Roma, Napoli, Milano). In totale si tratta di 501.000 euro lordo/dipendente di cui 180.000 euro per straordinario, 140.000 per indennità e 181.000 euro per le missioni in deroga e le indennità ai dirigenti.

Le preintese potranno essere consultate a breve sul nostro sito.

Si rammenta che per procedere ai pagamenti le preintese dovranno essere approvate prima dagli  organi di controllo.

Sono stati previsti, infine, dei nuovi incontri sindacali, nella seconda metà del mese di luglio p.v., riguardanti i nuovi “passaggi di fascia” per il 2017, l’avvio della contrattazione sul nuovo CCNI/adm, un  confronto  sui piani della performance, della formazione e del personale, un incontro nell’ambito dell’organismo paritetico ex art. 6 ccnl/Funzioni centrali.

 

            Il coordinamento Nazionale di settore

           Veltri/Fiorentino

 

2018.06.28 – FPSRUP 2017 – commissioni giochi

2018.06.28 – sanzioni amministrative pecuniarie