Archivio mensile: Novembre 2021

ENTRATE – Incontro del 23 novembre 2021 – Siglato un nuovo accordo sulla sicurezza

AGENZIA DELLE ENTRATE

SIGLATO UN NUOVO ACCORDO SULLA SICUREZZA

Nella giornata di ieri 23 novembre, all’esito di un estenuante tavolo nazionale terminato a tarda ora, è stato siglato un nuovo ed importante accordo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Intesa integra e sostituisce l’accordo sulla sicurezza del 30 aprile 2020. Come CONFSAL-UNSA riteniamo che il documento rechi importanti affermazioni di principio, oltre a costituire un valido manuale operativo per i molteplici datori di lavoro dell’Agenzia delle Entrate.

In primo luogo le parti danno atto che l’istituto dello “smart working” utilizzato in questo periodo ha dato esiti molto positivi ed i datori di lavoro dovranno favorirne quanto più possibile l’uso, compatibilmente con il vigente quadro normativo (che prevede la prevalenza del lavoro in presenza).

In secondo luogo vengono dettate le seguenti linee guida:

  • Le modalità organizzative degli uffici devono garantire la prevalenza del lavoro in presenza. La prevalenza dovrà ottenersi in un periodo di osservazione ampio, anche ultra mensile che al momento viene fissato dal 23/11 al 31/12/2021. Il calcolo della prevalenza andrà operato sui giorni di servizio al netto delle assenze di ogni tipo e potrà essere autorizzato anche il lavoro agile orizzontale;
  • È confermato che i fragili, i loro conviventi ed i conviventi con gli ultraottantenni svolgono ordinariamente prestazione lavorativa in modalità agile senza rientri. Ed è precisato che tale tutela si estende anche a coloro che dovessero manifestare una fragilità sopravvenuta e non già attestata all’inizio della pandemia. Saranno esclusi dai rientri, altresì, i genitori di figli minori di 14 anni posti in quarantena fiduciaria;
  • Le stanze non potranno essere occupate per una capienza superiore al 50% delle postazioni, sarà obbligatorio arieggiare i locali ogni ora, in caso di copresenza le postazioni dovranno avere una distanza di almeno 2 metri e gli occupanti dovranno portare la mascherina;
  • Sarà il datore di lavoro a fornire le mascherine a tutto il personale nel numero di 2 al giorno. Nel caso di personale a contatto con il pubblico le mascherine saranno di tipo FFP2;
  • Al fine di adeguare le indicazioni alle realtà locali, è fatto obbligo di avviare specifici tavoli di contrattazione decentrata ai sensi dell’art. 7 c. 6 lett. k).

 

Pur apprezzando i risultati raggiunti, CONFSAL-UNSA ha precisato che l’accordo appare un valido strumento per fronteggiare la situazione attuale, fermo restando le evoluzioni della “pandemia” che potrebbero richiedere anche ulteriori e successivi interventi.

Il secondo argomento all’ordine del giorno era il Sistema di Valutazione della Performance del Personale delle Aree Professionali.

L’Agenzia ha rimarcato l’importanza di giungere ad una intesa sul tema, in quanto alla luce delle nuove regole contrattuali tutti i riconoscimenti economici futuri (come percorsi di sviluppo) nonché l’erogazione del salario accessorio dovranno tenere conto della valutazione del personale. D’altronde lo stesso quadro normativo vigente richiede l’adozione di un generale sistema di valutazione del personale.

Nelle scorse settimane CONFSAL-UNSA ha fornito diversi contributi scritti, rimarcando l’importanza di “tracciare” un percorso di valutazione ben regolamentato e trasparente. Abbiamo chiesto che i valutatori fossero opportunamente formati e sensibilizzati all’uso appropriato di questa leva gestionale. Abbiamo anche rimarcato l’esigenza di omogeneità delle valutazioni in modo che la medesima prestazione non possa essere valutata difformemente. A tal fine auspichiamo obiettivi uniformi in tutte le regioni e coerenza tra le valutazioni conseguite dal gruppo di lavoro e quelle conseguite dai rispettivi coordinatori ad ogni livello. Si è assistito, pertanto, ad ampio dibattito (in prosecuzione dei precedenti “step”) in cui ciascuno ha rappresentato le proprie sensibilità. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.

Cordiali saluti

(La delegazione CONFSAL – UNSA Sempreboni – Vitiello – Sorrentino)

Roma, 24 novembre 2021

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Nota di richiesta convocazione all’Autorità Politica

AGENZIA DELLE ENTRATE

Nota di richiesta convocazione all’Autorità Politica

 

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

 

Alla Viceministra MEF

on. Laura Castelli

 

e, p.c. Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

avv. Ernesto Maria Ruffini

Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli

dott. Marcello Minenna

Alla Direttrice del Dipartimento delle Finanze

prof.ssa Fabrizia Lapecorella

In attesa di una convocazione, come da ultimo richiesta con nota del 15.11.2021, lo scrivente Coordinamento, unitamente alla Federazione, tra le Organizzazioni più rappresentative del settore, formalizza alle SS.VV. con la presente le diverse richieste relative al personale in servizio nelle Agenzie Fiscali nonché alcune proposte riguardanti l’assetto delle medesime Agenzie.

In ragione della gravissima carenza di personale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e pur preso atto dei concorsi in itinere, correlati alla facoltà “assunzionale” a normativa vigente utilizzata da entrambe le strutture, la CONFSAL – UNSA chiede un PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONE PER FUNZIONARI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO, per i diversi e profili professionali di cui alcuni strategici per il diverso e nuovo modo di operare.

Quanto sopra finalizzato a riportare i livelli occupazionali in ADE ed in ADM ad un livello soddisfacente ed adeguato, in grado di elevare efficienza e funzionalità nello svolgimento delle strategiche funzioni e compiti assegnati alle medesime.

Riteniamo ragionevole un piano di almeno nn. 4.000 – 5.000 nuove assunzioni per l’Agenzia delle Entrate e nn. 2.000 – 3.000 nuove assunzioni per l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.

Ulteriormente, in ragione del modello giuridico ed organizzativo statuito con il D.Lgs n. 300/1999, la CONFSAL – UNSA chiede maggiori risorse economiche per il salario accessorio di tutti i funzionari in servizio, nonché l’eliminazione dei tetti di spesa sul salario stesso correlati con gli imposti vincoli generali di bilancio.

A tale riguardo si evidenzia come negli anni, diverse decine di milioni di euro, pur assegnati per il personale delle Agenzie, con il decreto ministeriale di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 157/2017, nonché con il precedente meccanismo di finanziamento, non sono stati corrisposti (non spendibili) per effetto dei citati vincoli, ledendo il vincolo tra elevazione delle prestazioni quanto-qualitative e controprestazioni, caposaldo del modello di Agenzia Fiscale (Principal – Agent).

Anche i tempi di erogazione del salario di produttività dovrebbero essere ridotti perché ad oggi misurati in oltre due anni dall’avvenuta prestazione lavorativa.

In termini generali, la CONFSAL – UNSA chiede che venga “predisposto” un progetto di valorizzazione professionale ed economico per tutto il personale in servizio nelle Agenzie Fiscali, anche con il supporto strategico della formazione, in ragione del necessario rafforzamento operativo e strategico delle Amministrazioni, nell’ambito del “progettata” riforma della Pubblica Amministrazione.

Con riferimento a questo aspetto, la CONFSAL – UNSA evidenzia che l’Amministrazione Finanziaria è stata l’unica nel corso degli ultimi ventuno anni ad affrontare brillantemente il processo di “riforma” voluto dal legislatore alla fine degli anni ’90, ma il modello delle Agenzie Fiscali, nel corso del tempo, non è stato adeguatamente salvaguardato, rafforzato ed ulteriormente implementato, mettendo in crisi la stessa operatività delle strutture.

Un ulteriore e reale recupero di efficienza, funzionalità ed economicità di queste strutture che presidiano il campo tributario e la tutela dei traffici commerciali e passeggeri, in momento di grande importanza per sistema Paese richiede, a parere della CONFSAL – UNSA massima attenzione delle Autorità Politiche, anche alla luce di importanti valutazioni e conseguenti raccomandazioni espresse da qualificati soggetti internazionali di consulenza (OCSE E FMI).

Andrebbero rafforzate l’autonomia finanziaria, gestionale ed organizzativa, anche dal punto di vista del personale, delle due Agenzie Fiscali, anche richiamando disposizioni normative originarie (D.Lgs n. 300/99) che sono state successivamente modificate e che, unitamente alle diverse disposizioni emanate nel tempo per tutto il Pubblico Impiego, evidenziano, in concreto, un “disallineamento” tra modello/obiettivi/operatività e quadro normativo-regolamentare di riferimento.

A più giusta ragione se si affronta un generale percorso di riforma dell’intero apparato pubblico del nostro Paese.

Egregie Autorità,

questi sono solo alcuni contributi che la CONFSAL – UNSA fornisce alla discussione sul progetto di riforma, unitamente ad ulteriori elementi che potranno sicuramente essere espressi nel corso della richiesta audizione.

Con i più cordiali saluti.

Roma, 16 novembre 2021

IL SEGRETARIO GENERALE FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA
Massimo Battaglia

IL COORDINATORE NAZIONALE CONFSAL – UNSA Agenzie Fiscali

Valentino Sempreboni

 

ADM – Lavoro agile, CCNI e Varie – Incontro dell’11 novembre 2021

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Lavoro agile, CCNI e Varie

Incontro dell’11 novembre 2021

In data 11 novembre 2021, le OO.SS. Nazionali si sono incontrate con la Direzione Centrale del Personale per affrontare in primis la tematica della prestazione lavorativa in modalità agile, che a seguito del DM 08.10.2021 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, a decorrere dal 15 ottobre scorso è stata fruibile solo da parte dei lavoratori fragili ed eventualmente dai caregiver.

In merito l’Agenzia, in apertura di confronto, ha proposto al tavolo sindacale un testo che, fermo restando il diritto dei lavoratori fragili e dei caregiver di fruire dell’istituto di specie, proponeva, in forza di quanto dettato all’art. 1, comma 3, del DM 08.11.2021, la previsione di autorizzare il lavoro agile con le condizionalità previste dal testo normativo. E’ stato richiamato, però, il vincolo della Liua-Dir del 13.08.2020, (attività indifferibili in presenza riferibili alla quasi totalità delle funzioni espletate negli Uffici dell’ADM, in particolare in quelli sul territorio), nonché la possibilità di un massimo di 4 giorni al mese di lavoro agile.

La nostra Delegazione ha subito evidenziato l’incongruità del riferirsi ulteriormente alla Liua del 13 agosto 2020, anche se poi mitigata dalla Liua dell’8 settembre 2020 e da una nota della DC Personale dell’11 settembre 2020.

La posizione, definitiva anche a seguito delle osservazioni sindacali, dell’Amministrazione, comunque, è stata formalizzata nella tarda serata dello stesso 11 novembre con l’invio alle OO.SS. nazionali di un documento che dovrebbe tradursi in una Liua e che esplicita le “misure ulteriori” per l’accesso allo SW da parte dei Lavoratori, oltre quelle in essere cioè nel caso di lavoratori fragili e caregiver.

Sostanzialmente le nuove misure sono legate alle “condizionalità” del DM 8 ottobre 2021, alla Liua del 13 agosto 2020, alle singole determinazioni dei dirigenti degli uffici per specifiche situazioni, nonché all’individuazione del numero delle giornate in SW effettuabili nel mese.
Il numero delle giornate lavorative mensili espletabili in SW va da 6 a 8 in base a specifiche e motivate esigenze personali: da notare che per situazioni legate ai figli under 14 si parla solo monogenitorialità e di una ulteriore possibilità di elevazione del numero delle giornate in SW ai fini della prevenzione del contagio laddove il distanziamento negli uffici non sia sufficiente.
Vengono esposti nel documento anche i concetti di fasce di contattabilità e di disconnessione.

Le previsioni operative del documento in parola sono, poi, tradotte in una “intesa” tra Lavoratore richiedente il lavoro agile e l’Amministrazione che contempla le condizioni alle quali è autorizzato il lavoro agile.

Si rammenta, infine, che le disposizioni sullo SW proposte dall’Amministrazione saranno soggette ad eventuale variazione in caso di pubblicazione delle tanto attese ed auspicate Linee Guida citate nel DM di ottobre 2021.

Non può non essere rimarcato che l’Amministrazione ha proceduto ad una limitata apertura nei confronti dello SW in cui diverse situazioni del Personale rimangono irrisolte e permane il concetto che la produttività e l’espletamento delle attività istituzionali siano legate principalmente alla “lavoro in presenza”. Siamo, comunque, convinti che la firma del CCNL in trattazione, l’adozione dei PIAO e una visione più ampia del futuro potrebbero mutare alcune posizioni dell’Agenzia.

L’ ulteriore argomento all’ordine del giorno ha riguardato il CCNI, che ha visto l’Amministrazione fare proprie alcune osservazioni inviate dal nostro Coordinamento e per il quale gli incontri precedenti avevano definito i vari istituti. Sempre nella tarda serata dell’11 novembre è giunto alle OO.SS. nazionali il “testo definitivo” proposto per la eventuale firma da parte delle stesse.

Il citato testo, che arriva alla conclusione di un percorso di quasi due anni, sarà vagliato con i Responsabili regionali di Settore prima di una eventuale sottoscrizione da parte della nostra Organizzazione Sindacale.

Il Direttore del Personale dott. Rocco Flore, in chiusura della riunione (veramente, è il caso di dirlo, last not least!) ha proceduto a due comunicazioni di grande interesse per i Lavoratori: ovvero che l’Amministrazione sta lavorando al fine dell’inclusione di tutti gli idonei, circa 140, nel passaggio verticale dalla II alla III Area, che dovrebbe perfezionarsi nel corso del 1° semestre del 2022, e che l’Amministrazione provvederà ad inizio 2022 a lavorare sui passaggi economici, fermi ormai da un intero biennio.

LA DELEGAZIONE CONFSAL-UNSA (Veltri, Eremita, Lamberti, Paduano, Sorrentino)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 12 novembre 2021

 

ENTRATE – Convenzione MEF/Agenzia 2021-2023 – Incontro del 10 novembre 2021

AGENZIA DELLE ENTRATE

Convenzione MEF / ADE 2021-2023

Incontro del 10 novembre 2021

 

La CONFSAL – UNSA ha partecipato all’incontro odierno con il Dipartimento delle Finanze in merito alla Convenzione con il MEF / ADE 2021-2023.

In questa sede si richiama integralmente il nostro comunicato del 3 novembre riguardante il Piano dell’Agenzia.

In questa sede giova sottolineare che il Coordinatore Nazionale ha espresso al tavolo rammarico per l’assenza dell’Autorità politica su un confronto strategico in tema di rapporto convenzionale, unitamente al ritardo temporale nella stipula della Convenzione medesima.

Quanto sopra segnala, comunque, la scarsa attenzione rispetto alla Rappresentanza dei lavoratori dell’Agenzia, nonché la apparente minor importanza che la Politica attribuisce alla macchina fiscale.

Il tutto richiamando le criticità di fondo, oramai un elenco consolidato da diversi anni, rappresentate dalla grave carenza del personale, solo in parte nel futuro alleviate dai concorsi in corso di espletamento o da espletare, che necessità di potenziamento anche attraverso un programma straordinario di reclutamento, la necessità di maggiore risorse finanziarie a sostegno della salvaguardia del vincolo tra prestazioni e controprestazioni, visti gli obiettivi quanto qualitativi stabiliti per il triennio 2021-2023, la giusta attenzione verso il modello organizzativo ed il lavoro agile nonché tutti gli altri strategici temi posti all’attenzione.

E’ stato ribadito che già con nota dell’8 settembre scorso la CONFSAL – UNSA ha richiesto una audizione al Ministro Franco, estesa al Vice Ministro Castelli ed Capo di Gabinetto Chinè, finalizzata ad effettuare tutti gli approfondimenti sul modello delle Agenzie e relative operazioni di consolidamento e miglioramento, sul rafforzamento dell’autonomia finanziaria, gestionale ed organizzativa e sui percorsi di carriera di tutti i colleghi in servizio.

I segnali che pervengono non sono dei migliori, anche in termini di prospettive normative-regolamentari, e vorremmo utilizzare la probabile/possibile “Riforma del Fisco” per ottenere la giusta attenzione, governativa e parlamentare,  sulla macchina fiscale.

Senza implementazione di risorse, umane – finanziarie – materiali/tecnologiche e senza una forte attenzione “politica” sugli obiettivi di fondo dell’Amministrazione Finanziaria, soprattutto sulle regole, generali e specifiche,  per la CONFSAL – UNSA non si va da nessuna parte.

Attendiamo risposte.

(La delegazione Valentino Sempreboni e Gennaro Vitiello)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 10 novembre 2021

 

ENTRATE – Rientro in presenza e lavoro agile – Richiesta urgente convocazione al Direttore dell’Agenzia

AGENZIA DELLE ENTRATE

Rientro in presenza e lavoro agile

Richiesta urgente convocazione al Direttore dell’Agenzia

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

avv. Ernesto Maria Ruffini

Alla Direttrice del Personale dell’Agenzia delle Entrate

dott.ssa Laura Caggegi

Oggetto: Rientro in presenza e lavoro agile

 

Preso atto delle “Ulteriori indicazioni dell’8.11.2021 nella Gestione della prestazione lavorativa del personale in applicazione del DPCM 23.09.2021 e del DM 8.10.2021”, a firma del Capo Divisione Risorse, la scrivente OO.SS. esprime forti perplessità circa il contenuto della stessa nota/circolare.

Con riferimento al DM 8.10.2021, l’art. 1 comma 3 statuisce anche la possibilità dello svolgimento del lavoro agile nel rispetto di alcune condizionalità riportate dalla stessa norma.

In questa sede giova anche fare riferimento alla rilevanza dell’esperienza del lavoro da remoto praticata in questi mesi ed al “salto” tecnologico effettuato dall’Amministrazione, con tutti i relativi investimenti.

Per quanto evidenziato ed in relazione alle Indicazioni fornite dall’Agenzia, la scrivente ritiene essenzialmente necessario che le OO.SS., a livello centrale e nel livello territoriale, partecipino effettivamente da un lato, al “processo” di rientro in presenza e dall’altro, alla attribuzione di lavoro agile, in ragione dei coinvolti aspetti di sicurezza e tutela dei lavoratori, nonché con riferimento alla flessibilità oraria di ingresso ed uscita, alla gestione del lavoro agile con relativa rotazione e tutti gli altri “elementi” che vedono sovraintendere il sistema delle relazioni sindacali.

Le disposizioni, normative e contrattuali, in materia di sicurezza e le ricadute delle operazioni nelle singole sedi non possono essere solo formalmente citate bensì le fattispecie devono essere concretamente regolate ed applicate.

Inutile sottolineare la delicatezza e l’importanza della presente richiesta, alla luce della vigenza dell’emergenza sanitaria, della ripresa rilevata dei contagi (spesso segnalata da diversi territori), nonché tutto quanto il relativo contesto operativo richiede, compreso la “consulenza qualificata” dei medici e l’esame di tutte le specifiche situazioni rispetto al distanziamento, ai sistemi di protezione individuale, alla logistica e quant’altro.

Il “sopravvenuto” impianto normativo, a parere dello scrivente, non può determinare la disapplicazione delle pregresse regole dettate innanzitutto per la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro (alla luce dei protocolli generali) ed una eventuale loro revisione richiede l’intervento, a tutti i livelli, delle parti interessate.

Per il livello di competenza si chiede una convocazione delle OO.SS. con tutta l’opportuna urgenza.

Sicuri della massima attenzione, si formulano i più cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 8 novembre 2021

 

ADM – GDF & Nota di Aggiornamento al DEF 2021 – Nota al Ministro

AGENZIA DELLE ACCISE, DOGANE E MONOPOLI

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Al Sottosegretario di Stato con delega all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Federico Freni

e,p.c.  Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Marcello Minenna

 

Egregie Autorità

il Coordinamento Agenzie Fiscali della Federazione CONFSAL – UNSA ha elaborato, con altre sigle sindacali, un importante documento riguardante l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, già inviato il 2 novembre u.s., rappresentando stupore e perplessità per quanto espresso nella Nota di Aggiornamento al DEF 2021 circa i compiti che la Guardia di Finanza si attribuirebbe, perfino dando a se stessa la qualifica di “Autorità doganale” non contemplata di certo dai regolamenti unionali né dalla normativa nazionale nei termini lasciati intendere dalla Nota in commento.

Il documento già inviato, che qui si richiama integralmente, illustra compiutamente i termini della preoccupante problematica, evidenziando in particolare le ricadute conflittuali fra le due Istituzioni in campo (Agenzia delle Dogane e Monopoli e GDF) nonché i negativi riflessi su cittadini e imprese (specialmente l’inopportuna duplicazione dei controlli).

Si specifica che la GDF opera  negli spazi doganali,  ai sensi degli artt. 17, 21 e 22 DPR 43/1973, per le attività di “vigilanza e riscontro” mentre i controlli e poteri degli Uffici e dei Funzionari Doganali sono descritti diffusamente nel resto del DPR 43/1973 mentre una serie di “leggi demandate” individuano i Funzionari Doganali come gli organi deputati ad intervenire in casi di frodi sia alla legge doganale che alle altre leggi la cui inosservanza venga riscontrata nell’attività doganale.

La posizione della GDF, di cui alla Nota di aggiornamento al DEF, all’attualità, verrebbe anche ulteriormente riaffermata da una circolare interna del Corpo, partecipata ad almeno un organo di stampa (Italia Oggi), che riporterebbe, quale indirizzo operativo per i Militari GDF in ambito doganale, l’utilizzo delle banche dati in uso alla GDF e che potrebbero maggiormente orientare i controlli a livello di movimenti merci da/per Paesi Terzi.

In proposito però l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ormai da una ventina di anni, utilizza sofisticati strumenti di analisi dei flussi delle merci le quali, in base a diverse decine di parametri di rischio, vengono segnalate in tempo reale come oggetto di possibili frodi e irregolarità. Inoltre, in aggiunta ai controlli in tempo reale, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli eseguono “controlli a posteriori” (così detto canale blu) per ulteriori controlli documentali e se del caso anche fisici recandosi nelle aziende.

Si evidenzia, quindi, una duplicazione di attività con le medesime finalità, a scapito dell’utenza in regola che, potenzialmente, correrebbe il rischio di vedersi controllata varie volte per le medesime operazioni.

In merito agli indici di pericolosità, a cui accennerebbe l’articolo di stampa, da utilizzare ai fini del “riscontro”, vale la pena ricordare che tale istituto, previsto dall’art 26 del citato DPR 43/1973, verte su una funzione della GDF di “riscontro sommario ed esterno dei colli e delle merci alla rinfusa, allo scopo di controllarne la corrispondenza ai documenti doganali”, documenti doganali che hanno già avuto un processo di analisi e controllo da parte dei funzionari dell’Agenzia. Si ribadisce che l’attività di riscontro, a suo tempo, fu contemplata per le merci che entravano e uscivano dagli “spazi doganali” mentre oggi molte operazioni doganali si svolgono (per le previste e necessarie semplificazioni burocratiche e con un collaudato sistema di affidabilità degli Operatori Economici, cosiddetto AEO) direttamente presso le aziende interessate.

A maggior chiarimento si aggiunge che, come notorio, l’Agenzia fiscale delle Dogane e Monopoli, nata nel 1999 per esercitare le funzioni dell’ex Dipartimento delle Dogane e Imposte Indirette del Ministero Finanze nonché implementata nel 2012 con le funzioni dell’Azienda Autonoma Monopoli di Stato, ai sensi dei regolamenti comunitari/unionali, del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale (DPR 43/1973) e di tutte le leggi demandate, è “preposta ai controlli  sulla circolazione delle merci in ambito internazionale, contribuisce alla fiscalità interna e agli interessi finanziari del Paese e della UE, provvede alla riscossione di tributi specifici e ALLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E ALLE FRODI ANCHE CON POTERI DI POLIZIA GIUDIZIARIA” ed inoltre “esercita il ruolo di presidio dello Stato nei settori dei giochi e dei tabacchi, garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi, tutelando il cittadino attraverso il contrasto agli illeciti e gestendo il mercato attraverso concessioni e atti regolamentari. Concorre alla sicurezza e alla tutela dei cittadini, controllando le merci in ingresso nell’Unione Europea e contrastando fenomeni criminali come contrabbando, contraffazione, riciclaggio e traffico illecito di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci non rispondenti alla normativa sanitaria vigente”.

Meraviglia, quindi, che una diversa Amministrazione dello Stato, ad ordinamento militare, possa essere impegnata nelle  medesime incombenze esercitate e previste per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli soprattutto alla luce di quanto l’operatività dell’ Agenzia  sia risultata di primaria importanza per l’attività svolta nel corso dell’emergenza sanitaria ancora in corso, così come fondamentale risulta l’attività della stessa Agenzia a supporto della crescita del Sistema Paese, il ché viene certificato dai risultati descritti nell’annuale “Libro blu” e più specificamente nei consuntivi degli obiettivi conseguiti in adempimento della Convenzione MEF/ADM.

La scrivente Federazione ritiene, pertanto, opportuno e inderogabile che le SS.LL. vogliano attuare tutti i necessari interventi affinché i dubbi in merito ai compiti ed alle funzioni, nonché ai possibili disallineamenti di carattere operativo, vengano debitamente eliminati, con l’urgenza del caso e per la chiarezza dei ruoli esercitati dagli Organi interessati.

Sicuri della massima attenzione, si formulano i più cordiali saluti.

Roma, 8 novembre 2021

IL SEGRETARIO GENERALE FEDERAZIONE CONFSAL – UNSA
Massimo Battaglia

IL COORDINATORE NAZIONALE CONFSAL – UNSA Agenzie Fiscali

Valentino Sempreboni

 

ENTRATE – Convenzione MEF/Agenzia 2021-2023 – Piano dell’Agenzia

AGENZIA DELLE ENTRATE

Convenzione MEF / Agenzia 2021-2023

Piano dell’Agenzia

 

Presentata oggi, 3 novembre, presso l’Agenzia la bozza della Convenzione MEF / AGENZIA ENTRATE 2021-2023, con un particolare “focus” sul Piano dell’Agenzia, alla presenza del Capo Divisione Risorse aggiunto dott. Dorrello, della Direttrice del Personale dott.ssa Caggegi, del dott. Stella Direttore Centrale Amministrazione e Pianificazione e diversi dirigenti dei vari servizi.

L’incontro ha preceduto la convocazione della settimana prossima presso il MEF – Dipartimento delle Politiche Fiscali nella quale prospetteremo alla “Parte Pubblica”, in quella sede in veste più squisitamente politica, le criticità di sistema e le nostre richieste d’intervento.

Innanzitutto, la delegazione CONFSAL – UNSA ha dovuto necessariamente evidenziare il ritardo nella presentazione del Piano, nonché dell’intera Convenzione, nonostante le rassicurazioni che erano state fornite l’anno scorso direttamente dalla Direttrice del Dipartimento Finanze (ovvero convocazione al MEF nella primissima parte dell’anno e quindi approfondimento della strategica tematica del piano aziendale ad inizio del percorso operativo per il raggiungimento degli obiettivi in esso esplicitati).

Quanto sopra porta a ragionare, invece, in termini di consuntivazione dell’attività espletata nell’anno in corso, facendo leva sull’individuazione dei target 2022 e 2023 per una concreta valutazione delle linee operative prospettiche.

Naturalmente in sede MEF affronteremo meglio questo tema, per la sua valenza politica.

Il ritardo oramai consolidato rappresenta un forte segnale di disattenzione politica rispetto alle Agenzie Fiscali e relativo rafforzamento qualitativo del modello, in concreto una distorsione di non poco conto con significativi riflessi negativi.

In merito ai numeri (target) espressi nel documento di Piano, la CONFSAL – UNSA ha apprezzato il mantenimento in termini elevati se non addirittura migliorativi di alcuni indicatori istituzionali presenti nel set dei diversi obiettivi delle aree Servizi – Prevenzione – Contrasto.

Questo esprime efficacemente il ruolo strategico dell’Agenzia, quale dato consolidato confermato anche in piena emergenza sanitaria.

A tale riguardo fondamentale il dato oramai a consuntivo 2021 delle complessive entrate da adempimento spontaneo (€/miliardi 446,52), nonché il relativo incremento del 5% per il 2022 (€/miliardi 468,72) e dell’8,5% (sempre rispetto al 2021) per il 2023 (€/miliardi 484,93). Questi dati esprimono al meglio tutta l’attività di “compliance” nelle sue diverse forme e modalità operative.

Importante anche i dati sulle entrate derivanti dalle attività di contrasto, che passano dai €/miliardi 10,00 del 2021, ai €/miliardi 15,87 del 2022 (incremento del 58,7%) e €/miliardi 15,27 del 2023 (incremento del 52,7% sempre su base 2021).

Questo dato esprime invece appieno la capacità operativa di contrasto alle violazioni tributarie (erariali e non).

Il dato che esprime l’efficienza complessiva dell’Agenzia, ovvero i costi sostenuti per riscuotere € 100,00 di imposte o diritti, è pari a 0,64 quale di fatto consuntivo 2021, nonché 0,60 per il 2022 e 0,57 per il 2023.

Questi pochi elementi riportati che poi si declinano negli elevati target dei singoli obiettivi quanto-qualitativi (in totale 9 per le tre Aree e relativi diversi indicatori), in qualche caso anche con netti aumenti nel triennio, segnale, se ve ne fosse il caso, l’efficace azione operativa posta nell’anno in corso e da porre in essere nel prossimo biennio nei diversi settori e, quindi, il qualificato impegno richiesto a tutte le risorse umane dedicate.

La CONFSAL – UNSA ha posto, con forza, l’attenzione sulle risorse umane disponibili.

Alla fine del corrente anno risulteranno in servizio n. 29.046 dipendenti, di cui 405 dirigenti (dati presunti).

Nel corso del prossimo anno, sia con riferimento ai bandi di concorso in itinere (con probabile inizio di tirocinio entro febbraio) sia ai concorsi da bandire, si darà esecuzione al Piano di fabbisogno del personale per complessive 4.113 unità (n. 560 di Seconda Area ed il resto di Terza Area).

Purtroppo, la massiccia uscita per il 2021, nonché le previsioni di uscita per il biennio 2022/2023 (previsione complessiva oltre n. 6.369 unità) non permetteranno il recupero significativo del livello occupazionale, tanto che alla fine del triennio la disponibilità di risorse umane non raggiungerà le 30.000 unità.

La carenza di risorse umane è vistosa ed importante, quale effetto del blocco del turn over e delle mancate attenzioni della politica su questo strategico tema, mettendo a rischio il raggiungimento dei target sopra riportati. La sofferenza degli Uffici operativi è misurabile senza alcuno sforzo di fantasia.

In ragione di ciò, come peraltro ribadito anche in altre occasioni, la CONFSAL – UNSA ha chiesto una significativa implementazione dei piani “assunzionali”, valutando i margini di intervento a legislazione vigente e chiedendo, altresì, ulteriori sforzi all’Autorità Politica affinché l’Agenzia delle Entrate sia messa nelle migliori condizioni operative possibili, sia sul piano dei numeri che sulle diverse figure professionali necessarie.

E questo anche in ragione degli sforzi che il Paese dovrà affrontare nei prossimi anni per la “messa a terra” del PNRR e della possibile Riforma del Fisco.

Altro fondamentale problema è stato evidenziato nel tema della complessiva “valorizzazione economico-professionale” di tutti i colleghi in servizio nei suoi diversi aspetti (miglioramenti stipendiali, salario accessorio, passaggi entro e tra le aree), sia con riferimento all’eliminazione dei tetti di spesa al salario accessorio (ricordando le risorse disponibili e non “spendibili”) sia ai processi correlati con il nuovo ordinamento professionale che sarà delineato dal nuovo CCNL.

Un riferimento anche in termini di lavoro agile ordinario, nonché il significativo “salto tecnologico” e “procedurale” prodotto in questa fase emergenziale.

La CONFSAL – UNSA ha chiesto massima attenzione ed apertura, alla luce dell’avanzamento operato in questi mesi, affinché il nuovo modello organizzativo valorizzi al massimo le opportunità, alla luce delle nuove regole contrattuali (e probabilmente anche normative).

Gli spazi di manovra che si apriranno, anche in termini di contrattazione integrativa, permetteranno al sistema di relazioni sindacale di contribuire efficacemente a trovare le giuste risposte per bilanciare tempo lavoro e tempo libero, contemperando tutte le possibili esigenze individuali e collettivi, avendo come stella polare anche il miglioramento della produttività quanto-qualitativo.

E’ necessario uno sforzo anche culturale ma siamo sicuri che i risultati saranno tangibili sotto tutti i punti di vista.

Le risposte non si sono fatte attendere. Grande segnale di apertura e di attenzione da parte sia del Capo Divisione Risorse aggiunto che dal Direttore del Personale.

Andranno superate criticità esogene di non poco conto e qualche resistenza interna, ma la CONFSAL – UNSA ritiene che con un lavoro coordinato ed univoci intenti il salto di qualità è possibile, a beneficio della collettività e dei colleghi in servizio.

(La delegazione CONFSAL – UNSA Settore Entrate – Sempreboni, Vitiello, Sorrentino)

IL COORDINATORE NAZIONALE

Valentino Sempreboni

Roma, 3 novembre 2021

 

ADM – Nota di Aggiornamento al DEF 2021 – Comunicato UNITARIO

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

dott. Daniele Franco

Al Sottosegretario di Stat con delega all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

dott. Federico Freni

e p.c. al Direttore Generale

Agenzia Dogane e Monopoli

Dott. Marcello Minenna

Egregi Sigg. Ministro e Sottosegretario di Stato

le scriventi OO.SS. hanno rilevato che nella Nota di Aggiornamento al DEF 2021 deliberata dal Consiglio dei Ministri del 29.09.2021, nel “capitolo” riguardante  “le strategie e i risultati di prevenzione e contrasto” operate dall’Agenzia delle Entrate, dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dalle Regioni e dagli Enti Territoriali, viene illustrato un PIANO OPERATIVO FRODI DOGANALI per il quale la Guardia di Finanza figurerebbe quale “Autorità doganale”, svolgerebbe “in autonomia” il presidio di porti, aeroporti, rotabili,  effettuerebbe controlli di “retrovalico”,  farebbe “controlli a posteriori” per sottofatturazione, origine delle merci, ammissione temporanea, regime doganale 42, tax free, procederebbe a controlli su vendita e distribuzione TLE, controlli su DPI e prodotti sanitari per COVID 19.

Tali previsioni, qualora fossero formalmente attivate, assegnerebbero alla Guardia di Finanza l’esercizio di attività e funzioni tipiche dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli  (ADM), creando situazioni di interferenze e contrasti istituzionali, sottraendo, peraltro, all’Agenzia le funzioni e le attività di “antifrode” volte alla prevenzione e contrasto degli illeciti  per il cui esercizio, si rammenta, i funzionari dell’Agenzia sono investiti, per legge, dei poteri e delle prerogative di Polizia Giudiziaria e Tributaria.

Si sottolinea, poi, che la normativa unionale (ad es. art. 5 del Codice doganale UE/Reg. UE 952 del 2013) quando fa riferimento all’ “autorità doganale” rimanda alle amministrazioni doganali  dei vari  Stati Membri (per l’Italia pertanto all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), nonché ad altre “autorità” chiamate ad applicare “alcune norme doganali” (come in Italia La Guardia di Finanza)  non ammettendo, dunque alcuna diarchia che, per contro, si verrebbe a creare applicando il documento che qui si commenta.

Inoltre, una eventuale “pluralità di gestori” si porrebbe in contrasto con quanto disposto della legge 300/1999 (riforma dello Stato), che attribuisce la “mission” doganale all’Agenzia delle Dogane e non alla Guardia di Finanza, nonché da quanto stabilito dal TULD/DPR n° 43/1972 e dalle varie leggi collegate.

Invero, detti nuovi compiti sarebbero anche forieri di sicure inefficienze, soprattutto a carico dell’utenza, ad esempio nei cosiddetti “controlli di retrovalico” per cui gli stessi soggetti  potrebbero subire un controllo doganale per ben due volte:  prima dall’Organo doganale anche con l’assistenza del Servizio Attivo della GDF e appena dopo da altri reparti della GDF.

Ulteriore duplicazione di controlli avverrebbe con i “controlli a posteriori” già largamente programmati ed effettuati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Si verrebbe a creare, pertanto, una duplicazione di controlli e funzioni per le quali è istituzionalmente incaricata una specifica Amministrazione: appunto l’ Agenzia delle Dogane e Monopoli

Da ultimo, ma non ultimo per importanza, si evidenzia che nello stesso documento e in merito all’attività della GDF figurano altri due Piani Operativi. Uno riguarda le “frodi nel settore delle Accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi” e l’ altro “i giochi illegali e le scommesse illegali”. 

Anche in questi settori si registrerebbe una duplicazione di compiti che all ’Agenzia  sono attribuiti per legge, comprese le funzioni di prevenzione e contrasto necessarie in tali ambiti operativi, anch’esse inserite nei piani convenzionali annuali.  

Per tutto quanto sopra, le Scriventi OO.SS. chiedono a codeste Autorità un autorevole e risoluto intervento volto ad eliminare qualsiasi dubbio e perplessità, cassando tutti quei punti che possano creare, come effettivamente creano, duplicazioni  in merito all’assetto delle funzioni e dei compiti delle due strategiche Istituzioni; tutto ciò nel rispetto della normativa vigente.

 I dipendenti in servizio nell’Agenzia delle Dogane e Monopoli vogliono, poi, essere messi nelle condizioni di effettuare le proprie funzioni previste per legge al meglio, con ciò intendendo anche l’implementazione delle risorse umane, portando rapidamente a termine i concorsi in itinere anche con l’allargamento dei posti agli idonei, nonché azionando tutti i più adeguati strumenti, materiali, immobiliari e tecnologici, in grado di elevare ancor di più la qualità e quantità dell’azione istituzionale, nell’ambito dell’Unione Europea ed in contrasto ai traffici illeciti di qualsiasi natura.

Si specifica, infine, che i Dipendenti dell’Agenzia hanno appreso con grande stupore e perplessità quanto rilevabile nel documento in questione, così come è doveroso sottolineare che una eventuale applicazione di quanto in commento inciderebbe in maniera fortemente negativa nei rapporti in ambito locale tra Militari della GDF e Funzionari ADM  a causa di sicuri e continui conflitti di competenza in ordine alle singole attività.  

 

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

UNSA

Iervolino

Fanfani

Procopio

Veltri