ENTRATE – Comunicato unitario 29 Ottobre 2020

29 Ottobre 2020

Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate

Serve rispetto, servono relazioni sindacali vere, noi non arretreremo di un millimetro

Nelle giornate dell’8, 12 e 14 ottobre u.s. i lavoratori OO.SS. hanno inteso lanciare un primo segnale all’Agenzia delle Entrate, astenendosi dall’uso degli strumenti propri per svolgere il lavoro dell’amministrazione.

È bastato il solo annuncio per scatenare in molti uffici pressioni, tentativi di limitare la libertà di mobilitazione dei lavoratori e, comunque, dal panico con il quale la dirigenza ha reagito, è risultato chiaro quanto l’organizzazione dell’Agenzia sia carente in termini di investimento sulle proprie persone e di sviluppo di una dotazione informatica coerente con le modalità di erogazione dei servizi all’utenza che l’Agenzia stessa è impegnata a sviluppare

Tuttavia, l’Agenzia a seguito delle tre giornate di mobilitazione non ha ritenuto opportuno attivarsi per risolvere i problemi posti dai lavoratori in merito agli istituti connessi allo smart working, l’impegno nei confronti del MEF tendente a sollecitare la predisposizione del decreto che deve stanziare i fondi di salario accessorio per i risultati già raggiunti per l’anno 2019, senza i quali è impossibile avviare il confronto sul Fondo di produttività 2019 e, più in generale, all’organizzazione del lavoro.

L’Agenzia ha deciso, sorda alle richieste sindacali e con sguardo limitato nel cogliere il contesto, di proseguire il suo gioco finalizzato a sminuire e depotenziare i temi portati alla sua attenzione.

Davanti a quella che rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti dei colleghi ben più che delle scriventi OO.SS. è nostro fermo intendimento non arretrare di un millimetro sulle rivendicazioni sin qui avanzate, che riteniamo giuste e condivisibili nonostante il perdurare dell’indisponibilità dell’Agenzia ad accoglierle.

Il benessere dei lavoratori, non solo in termini di sicurezza, ed il giusto riconoscimento economico devono essere temi dell’agenda di questa Agenzia quantomeno per corrispondere l’impegno, la professionalità e la disponibilità dimostrata dai lavoratori tutti, sia prima che durante l’emergenza pandemica.

L’agenda e le priorità dei problemi da risolvere devono essere condivisi perché la bilancia della giustizia e della partecipazione non può pendere in modo così schiacciante dalla parte dell’amministrazione. L’atteggiamento del sindacato sarà unitario e fermo, già a partire dalla prossima riunione sugli articoli 17 e 18 del CCNI calendarizzata per il prossimo 3 novembre. Riteniamo, infatti, non sia in alcun modo possibile immaginare un confronto che, oltre a non veder risolti i problemi già elencati su smart working e salario di produttività, veda l’Agenzia procedere in modo unilaterale e poco trasparente proprio sul modello organizzativo nel quale gli articoli 17 e 18 dovrebbero trovare collocazione.

Il continuo ricorso all’istituto dei finti incarichi esterni per coprire posti dirigenziali, attribuiti con metodi poco trasparenti, ed assegnandoli, in alcuni casi, a vertice di strutture operative là dove sono disponibili a ricoprirli anche dirigenti di ruolo; le novità annunciate sulla collocazione gerarchica dell’attività di Audit, conosciute da tutti tranne che dai sindacati e dai lavoratori; la totale assenza di confronto sulle strategie future; problematiche centrali che continuano ad essere rinviate sine die, come i nuovi metodi di reclutamento delle POER, i passaggi tra le aree, le strategie sulla valutazione. Non da ultimo, l’attività conferita all’Agenzia ai fini dell’erogazione dei ristori destinati alle attività produttive interessate dai provvedimenti di chiusura, rileviamo come ad oggi non sia in programma nessun coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali per condividere linee strategiche, personale impiegato e relative responsabilità che assume, piano formativo ad esso dedicato nonché l’incidenza su altri processi di Agenzia.

Sono questi, oltre a quelli già elencati precedentemente, i problemi strategici sui quali l’Agenzia sta procedendo con interventi spot o rinviando, anche al di là delle scadenze proposteci, fissate entro la fine dell’anno, discussione e soluzioni. Riteniamo tutto ciò inaccettabile!

Deve essere perciò chiaro che laddove l’Agenzia non decida di instaurare finalmente relazioni sindacali vere, chiare e trasparenti, il sindacato non potrà avallare con la propria firma politiche prive di investimento sul personale, di pura retroguardia rispetto agli scenari che si vanno prospettando e di rifiuto di soluzione dei problemi posti dai lavoratori e quindi, sino a che l’Agenzia non deciderà di darci ascolto e di affrontare in modo serio le nostre richieste, non ci sarà al tavolo un sindacato disponibile a far leva esclusiva sul senso di responsabilità dei lavoratori.

Roma, 29 Ottobre 2020

  FP CGIL

 CISL FP        UIL PA CONFSAL/UNSA

        FLP

Gamberini Silveri Cavallaro     Sempreboni 

    Patricelli

 

UNITARIO 29 Ottobre 2020
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